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Macabro risveglio per gli addetti ai lavori. Cadavere sui binari presso la stazione Casilina

Tragica scoperta questa mattina presso i binari della Stazione Roma Casilina. E’ stato rinvenuto il corpo privo di vita di un uomo,  dai tratti giovani. In corso le operazioni di identificazione, la segnalazione è avvenuta intorno alle 6 nella zona di via del Mandrione, in zona Termini. Nulla da fare per l’uomo, come constatazione fatta dal 118.

LINEA SOSPESA – Inevitabili le ripercussioni alle linea ferroviaria Fl6 Cassino-Castelli, con i treni sospesi temporaneamente fra Roma Casilina e Roma Termini. Sul posto il medico legale, l’Autorità Giudiziaria e gli agenti della Polizia Ferroviaria. Ancora da accertare le cause che hanno determinato la tragedia, al momento gli investigatori della PolFer non escludono nessuna ipotesi, dall’incidente al gesto volontario.

 

Lotito: “Complimenti alla squadra. Un plauso ai tifosi che li hanno sempre sostenuti allo stadio”

Come è certo che ala notte segue l’alba, anche in casa Lazio ormai è prassi che dopo ogni vittoria c’è un comunicato della società. Ecco il comunicato del presidente Lotito con cui si complimenta con la squadra per la bella vittoria di ieri sera contro l’Inter di Mancini:

I miei più sentiti complimenti alla squadra e allo staff tecnico per la straordinaria prestazione offerta questa sera. Un match in cui i ragazzi hanno investito la giusta determinazione portando a casa un risultato tutt’altro che scontato. Quella di quest’oggi (ieri nrd) credo possa ritenersi la più limpida dimostrazione del valore di questo gruppo, a cui va il mio plauso incondizionato, così come a quella parte di tifoseria che ha sempre sostenuto la squadra con la propria presenza allo stadio”. 

 

2 maggio 1999 – La Beatificazione di Padre Pio

Il 2 maggio 1999, a Roma, Papa Giovanni Paolo II, in una Piazza San Pietro gremita di fedeli proclama beato Padre Pio, il Frate di Pietrelcina, già destinatario di immensa venerazione popolare.

Queste le parole pronunciate dal Santo Padre: “Questo umile frate cappuccino ha stupito il mondo con la sua vita tutta dedicata alla preghiera e all’ascolto dei fratelli”.

Il processo di canonizzazione del frate iniziò nel 1972 ma è Giovanni Paolo II a imprimere una svolta al lungo processo di canonizzazione. Il 16 giugno del 2002 davanti a trecentomila fedeli e devoti il Papa proclamerà Padre Pio Santo. La chiesa lo festeggia ogni anno il 23 settembre.

 

1 MAGGIO 2016 – Che numeri al concertone!I Marlene Kuntz infuriati lasciano il palco

Un Concertone di quelli con tanta musica, tanto rock, tanta allegria. Ma senza dimenticare l’attualità, il dramma del lavoro che per tanti giovani non c’è e Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto al quale è stata dedicata l’apertura dell’appuntamento promosso, da 26 anni a questa parte, dai sindacati. Una lunga maratona, otto ore di doppia diretta tra tv e radio condotte da Luca Barbarossa affiancato da Mariolina Simone, scivolate via senza scossoni davanti alle circa 800mila persone che si sono alternate durante la giornata e non si sono fatte scoraggiare dai nuvoloni grigi che promettevano pioggia (che alla fine non c’è stata), né dalle misure di sicurezza, quest’anno più imponenti del solito dopo gli attentanti di Parigi del novembre scorso, con metal detector all’ingresso di piazza San Giovanni.

“E’ il Concertone al quale, da due anni a questa parte, stiamo cercando di dare forma“, dicono ICompany e Ruvido Produzioni, che hanno organizzato l’evento. L’unico incidente di percorso, relegato poi nella categoria “errore umano” dagli organizzatori, ha riguardato la band piemontese, amareggiata e piuttosto arrabbiata, ha lasciato il palco in anticipo per un’incomprensione con la regia. “Ci hanno penalizzato, eppure facciamo musica da 25 anni. Meritavamo meno disattenzione”. A risarcimento del “danno”, i Marlene Kuntz sono stati invitati già per il prossimo anno, primi ospiti annunciati del Concertone 2017.

Come da programma, tra gi ospiti più attesi c’erano gli Skunk Anansie che hanno infiammato la piazza con il set più lungo, durato quasi mezz’ora. Accolti tra urla e cori anche Max Gazzè, Fabrizio Moro, Tiromancino, Salmo protagonisti della serata. Nel pomeriggio a far ballare il pubblico erano stati i Modena City Ramblers con la Fanfara di Tirana, Perturbazione con Andrea Mirò, Coez. Grignani ha regalato un’esibizione unplugged. Tante le contaminazioni, le collaborazioni tra artisti e generi musicali che si sono alternati sul palco. Come quella dell’Orchestra Operaia che con Petra Magoni ha ricordato Prince con Purple Rain, e poi con Max Paiella, Massimiliano Brno, Stefano Fresi, Carlotta Natoli e Claudia Gerini hanno omaggiato Remo Remotti. Il ricordo di Gianmaria Testa è stato affidato a Raiz e Mesolella con Paolo Rossi. Fonte: Ansa

FORMELLO – Inzaghi non fa sconti: squadra subito in campo. Si spera nel rientro di Parolo

Inzaghi non concede sconti: nonostante la bella vittoria di ieri contro l’Inter la Lazio non si concede giorni di riposo e già da oggi inizierà a preparare la sfida con il Carpi. Appuntamento alle ore 10.30 presso il centro sportivo di Formello per la seduta di scarico. Grazie alla partitolare distriguzioen di gialli dell’arbitro Banti,  Inzaghi dovrà rinunciare a Gentiletti e Keita. Erano diffidati, saranno squalificati per il cartellino giallo rimediato con l’Inter. Saranno sostituiti da Hoedt e Felipe Anderson. Da valutare nei prossimi giorni le condizioni di Djordjevic,Parolo e Matri. Inzaghi spera vivamente di poter recuperare soprattutto il centrocampista della nazionale per la partita contro la banda Castori.  Mancheranno certamente gli infortunati Radu e Kishna.

 

CRONACA – A Roma un uomo muore carbonizzato in ospedale. Mistero sulle cause dell’incendio

Grave episodio all’ospedale San Camillo di Roma dove un 65enne moldavo è morto carbonizzato da un incendio sviluppatosi nel reparto Medicina, al secondo piano del padiglione Maroncelli. L’incendio non si è divampato nelle altre stanze. L’allarme è stato dato dal suo compagno di stanza che è riuscito a scappare in tempo. “Ho visto le fiamme sotto al suo letto” ha poi raccontato l’uomo sopravvissuto. Nonostante l’intervento di un infermiere e della guardia giurata non sono riusciti a salvare il mal capitato. Sono ancora sconosciute le cause dell’incendio.

 

 

Keita: “Grande vittoria! La mia stagione? Spesso si dimentica che ho solo 21 anni…”

Ai microfoni di LazioStyleRadio è intervenuto uno dei grandi protagonisti della bella vittoria della Lazio contro l’Inter per 2-0, l’attaccante senegalese Keita Balde Diao.

Il classe ’95 è apparso molto soddisfatto per la gara di stasera: “Stasera abbiamo fatto una bellissima partita di gruppo, di squadra, meritando la vittoria“. Una buonissima prestazione personale in cui spesso Keita è riuscito a saltare l’uomo: “Credo che le qualità nell’uno contro uno sono uno dei miei punti forti e provo sempre a sfruttarla al massimo per me e soprattutto per la squadra. Contro l’Inter bisogna sempre giocare al massimo, sono una grande squadra“. Tanto lavoro anche in fase difensiva: “Soprattutto nel primo tempo ho aiutato moltissimo in fase difensiva. La squadra è stata molto compatta facendo un’ottima partita“. Handanovic ha negato all’attaccante la gioia del gol personale: “Ha fatto una grande parata. Avevo fatto un buon tiro, forte, forse dovevo angolarla meglio. L’importante comunque è che abbiamo vinto“. Un bilancio della sua stagione: “Non mi dò un voto, ma sono contento per tutte le partite che ho disputato, anche quelle in cui sono subentrato. Mi sento di esser migliorato e per questo sono contento. Spesso la gente si dimentica che ho solo 21 anni e sono molto giovane, quindi io penso solo a migliorare“.

Rimpianti Handanovic: “Non abbiamo sfruttato il vantaggio di inizio stagione”

Intervistato da Premium Sport, Samir Handanovic ha commentato la sconfitta dell’Inter all’Olimpico contro la Lazio: “Quest’anno ci è capitato spesso di avere alti e bassi nel corso della partita. Ora siamo fuori dalla Champions ma pensiamo all’Empoli. Evidentemente quelli davanti sono più forti di noi, la classifica non mente mai. Peccato aver sprecato il vantaggio iniziale, non abbiamo capito l’importanza delle prime 17 partite”.

CONFERENZA – Inzaghi: “Quando tutti i giocatori in forse mi hanno dato disponibilità, ho capito che avremmo vinto”

Simone Inzaghi ha commentato in conferenza stampa la convincente vittoria della Lazio in casa contro l’Inter, terzo successo della sua gestione dopo i ko contro Juventus e Sampdoria.

Un risultato importante soprattutto per la prestazione. A Genova forse è stata smarrita l’Europa League, ma la Lazio vista nel corso della tua gestione, Juventus irraggiungibile a parte, è stata ottima…

“Anche contro la Juventus abbiamo raccolto meno di quanto meritato. Ma anche la vittoria di Palermo si è rivalutata, vista la reazione recente dei rosanero. Oggi cinque/sei giocatori a metà campionato non avrebbero giocato con i tanti impegni ravvicinati, invece oggi hanno tutti stretto i denti. A Genova non mi era mai capitato di perdere una partita del genere. Ci è mancata la cattiveria e sono arrivate le prime critiche, ma per la partita di stasera bisogna togliersi tanto di cappello di fronte ai ragazzi.

Cosa è successo con Banti?

Mi sono arrabbiato per le ammonizioni di Gentiletti e Keita, diffidati. Dicono che forse ho alzato un braccio: la mia ultima espulsione da giocatore è stata con Banti quando giocavo nell’Atalanta. Non sono fortunato con lui, ma gli arbitri possono sbagliare e Farris ha fatto molto bene dopo la mia espulsione.

Per l’Europa League è troppo tardi?

La squadra ci proverà, certo le assenze per squalifica a Carpi peseranno, contro un avversario che si giocherà il tutto per tutto.

Una parola su Miro Klose?

“Un esempio da seguire per tutti quanti. Non so se sarà possibile convincerlo a rimanere, ora pensiamo a queste ultime due partite.”

Probabilmente la migliore Lazio della stagione, con 26 palle recuperate…

Penso che insieme allo staff abbiamo preparato bene la partita, lavorando con grande concretezza. Ma il campionato non è finito, vedremo come risponderanno i giocatori come Biglia e Bisevac che oggi hanno fatto uno sforzo per giocare. Dopo la domenica di Genova avevamo bisogno di una prestazione così, costruita attraverso la voglia di rivalsa, ma anche attraverso la serenità.

Candreva si è riscattato dal dischetto…

I rigori non li sbaglia solo chi non li tira. Non c’è discussione su questo, Candreva è il rigorista.

Parolo può recuperare per Modena?

Ci proveremo, l’infortunio contro la Juventus, un calcio di Lichtsteiner, gli ha causato un versamento incredibile.

Parlando delle discussioni internazionali di questi tempi, tikitaka o cholismo?

Io sono per una via di mezzo: dipende dalla disponibilità dei giocatori e dalla voglia di sacrificarsi, questo fa funzionare la squadra. Quando tutti i giocatori in forse mi hanno detto che si sarebbero sacrificati, ho capito che avremmo vinto.

Fabio Belli

Klose: “Per l’Europa è dura ma ci proveremo. Il record? Ci proverò fino alla fine”. Poi su Inzaghi…

Le parole di Miro Klose a Lazio Style Channel, dopo la vittoria sull’Inter:

E’ dura per l’Europa League. E’ meglio pensare partita dopo partita. Noi dobbiamo solo cercare di vincere sia contro Carpi e Fiorentina. E’ stato un gol importante. Ho voluto salutare Perisic perchè nel primo tempo avevo fatto un fallo su di lui e volevo sincerarmi che stesse bene. Il gol? Speravo che Handanovic si buttasse subito da un lato invece è rimasto in piedi e ho dovuto fare altre finte. Il record? Anche se non lo superassi va bene lo stesso, ma ci proverò fino alla fine. Inzaghi? E’ giovane ma bravo. E’ alla sua prima esperienza e non è facile. Con il mio atteggiamento cerco di essere di esempio ai miei compagni e soprattutto a quelli più giovani. Io cerco di dare sempre il massimo e di migliorarmi ogni partita“.

CONFERENZA – Mancini: “Oggi atteggiamento inaccettabile. I pochi gol realizzati in tutto il campionato il nostro punto debole”

Roberto Mancini ha commentato in conferenza stampa la sconfitta dell’Inter sul campo della Lazio, costata ai nerazzurri il matematico addio al terzo posto.

All’Inter è mancata organizzazione e soprattutto la voglia di credere ancora nel terzo posto?

Non è mancata l’organizzazione, bensì l’atteggiamento giusto che la squadra deve avere in una partita così. Abbiamo meritato di perdere stando a quanto visto in campo.

Una partita così chiarisce più le idee per il futuro?

Ho sempre avuto le idee chiare, arrivati a questo punto della stagione non si possono avere dubbi. Siamo una squadra che ha delle lacune sulle quali dobbiamo lavorare, abbiamo illuso per venti giornate ma possiamo chiaramente fare meglio di così. Quando le cose non vanno bene io sono il primo responsabile, ma sono anche molto esigente e dalla buona base che abbiamo come squadra dobbiamo correggere i vari errori.

Per l’Inter il quarto posto è soddisfacente?

Ad inizio stagione pensavamo che Juventus, Napoli, Roma e Fiorentina fossero avanti. Per come siamo partiti credevamo senz’altro nel terzo posto, ma il nostro punto debole sono stati i pochi gol che abbiamo realizzato per tutta la stagione.

I problemi dell’Inter sono di tecnica o di personalità?

Nel calcio la personalità ci vuole ma è la tecnica a fare la differenza. Può capitare di sbagliare ma la somma della qualità tecnica di tutti gli elementi porta o meno in alto la squadra.

All’Inter il Biglia visto oggi può far comodo?

E’ molto bravo ma costa troppo per noi (ride).

Fabio Belli

Inzaghi: “Vittoria meritata, bravi i ragazzi. Banti? L’ultima espulsione da giocatore…”

Al termine del posticipo domenicale della 36esima giornata di Serie A Tim, Lazio-Inter, terminata con il risultato di 2-0 in favore dei biancocelesti, ai microfoni di Mediaset Premium è intervenuto il tecnico Simone Inzaghi.

Un Inzaghi soddisfatto per la prestazione: “Una bella vittoria, penso meritata ampiamente. Siamo contenti perchè venivamo da una sconfitta assolutamente immeritata contro la Sampdoria. Ma questo è il calcio, in settimana abbiamo lavorato molto bene nonostante qualche critica forse ingiusta. Stasera la vittoria è stata meritata e siamo contenti“. Sul futuro: “Sono tranquillo e sereno. Assieme al mio staff stiamo dando il massimo. E’ capitata la partita di Genova che 9 volte su 10 non la perdi, ma sempre a testa alta e lavoriamo. Sono contento soprattutto per questi ragazzi che se lo meritano. Roberto Mancini per me è stato importantissimo, è lui che mi ha portato lui alla Lazio, poi Lotito e Tare mi hanno voluto in panchina. Come ho già detto sono sereno e continuo a lavorare. Tranne la partita con la Juventus senza le vicissitudini di Genova avremmo vinto tutte le partite, ma ripeto il merito è dei ragazzi che mi hanno dato grande disponibilità da subito“. Con la sconfitta dell’Inter, la Roma è matematicamente in Champions League: “Non lo sapevo, pazienza“. Sulla tattica adottata: “Avevamo preparato la partita sapendo che Medel si sarebbe abbassato tra i centrali e  i terzini sarebbero saliti molto alti. Noi dovevamo essere compatti cercando di ripartire veloci con Keita e Candreva che sono stati molto bravi. Ma sono stati bravi tutti, avevamo molti giocatori acciaccati che hanno stretto i denti fino alla fine, un plauso va a loro“. Altra grande prestazione di un campione infinito, Miroslav Klose: “Non so nulla riguardo il suo futuro, non ho parlato con lui di questo. Con Klose in campo ho vinto 3 partite su 3, non credo sia solamente una coincidenza. Campioni del suo calibro spostano le partite. A fine stagione parlerà con la società e farà le sue valutazioni“. Sull’espulsione: “Non ho fatto nulla. Hanno detto che forse ho alzato le braccia. Sulle ammonizioni di Gentiletti e Keita c’è molto da discutere. L’ultima espulsione da giocatore l’ho presa proprio da Banti…Mi dispiace perchè mi sono rivolto sempre in maniera educata alla terna, ma l’importante era vincere. Non accetto vedere Keita ammonito per qualcosa di inesistente“. La famiglia Inzaghi era presente al completo in tribuna: “C’era Pippo, la mia compagna, mio figlio. C’erano anche con l’Empoli, dovremo portarli anche a Carpi…“.

Anche su Sky Inzaghi ha espresso la sua felicità: “Abbiamo fatto una buona partita, l’avevamo preparata con calma al contrario delle scorse in cui avevamo giocato ogni 3 giorni. Partita vinta con l’atteggiamento. C’erano 2-3 giocatori che non stavano bene e hanno stretto i denti perché li ho chiesto di tenere duro. Volevo che i cambi li scegliessi io e non il medico. Non avrebbero potuto finire la partita invece con l’atteggiamento hanno continuato la gara e l’hanno vinta. Futuro? Sono sereno, sto lavorando al massimo. A parte la Juve che in Italia è imbattibile e la Samp, se non avessimo perso quelle due gare le avremmo vinte tutte. Su stasera ero sereno perché avevo visto a Genova la mia squadra dominare in lungo e in largo come non facevamo neanche negli anni d’oro. Stasera ho visto una bella Lazio”.

Poi Inzaghi elogia Biglia: “Era in dubbio fino a venerdì perché aveva un problema abbastanza serio al polpaccio. E’ un giocatore straordinario. Ho giocato con calciatori fortissimi come Veron e Nedved e a lui lo metto tra questi. E’ uno dei migliori nel suo ruolo in Europa”. Quando gli chiedono se la Lazio con un 3 innesti può ambire allo scudetto nella prossima stagione, Inzaghi risponde: “Con la Juve non c’è storia, ma se la Lazio mette sempre questa voglia e questa mentalità può giocarsela con tutti”. Infine racconta la sua chiamata sulla panchina della Lazio: “Lotito e Tare mi hanno contattato per sostituire Pioli con cui ho un ottimo rapporto. Spesso assistevo ai suoi allenamenti e imparavo da lui. Il presidente e il direttore mi conoscevano da 6 anni per quanto fatto nel settore giovanile. Quando è arrivata la chiamata l’ho presa al volo perché mi sentivo pronto. Questa settimana ho ricevuto critiche da chi non conosce il calcio, ma io e il mio staff siamo sereni. Filippo allo stadio? Sapevo che sarebbero venuti mio fratello, la mia compagna col piccolo. Cercheremo di convincerli a venire anche a Carpi”.

Inzaghi è intervenuto poi su Lazio Style Radio: “Il miglioramento della squdra è merito loro, poichè ho trovato grande disponibilità. Ero tranquillo anche dopo la sconfitta contro la Sampdoria, perchè avevamo dominato e 9 volte su 10 si portava a casa“. E’ una Lazio più cinica con un tridente più prolifico: “Abbiamo tanta intensità ed è questo che sta facendo la differenza. Mancini? Ci siamo salutati affettuosamente prima del match. E’ merito anche suo se sono qui. Ora testa al Carpi. Peccato per le squalifiche ma faremo di tutto per vincere, anche se non sarà facile perchè loro devono salvarsi“.

Partita vinta a centrocampo: “In mezzo abbiamo giocato molto bene. Onazi, Biglia e Lulic hanno dominato a centrocampo ed hanno fatto tutto ciò che avevamo preparato in settimana“.

Tegola Lazio, due titolari salteranno Carpi – Lazio

Il pessimo arbitraggio del signor Banti ha penalizzato pesantemente la Lazio nel corso del match contro l’Inter. Nonostante questo, i biancocelesti hanno portato a casa una vittoria preziosa e meritata. ma le conseguenze dei cartellini gialli sventolati ai biancocelesti, avranno conseguenze pesanti. Infatti, Keita e Gentiletti, in virtù del giallo ricevuto, salteranno la partita Carpi – Lazio. Inzaghi su tutte le furie per le decisioni di Banti.

LE PAGELLE DI LAZIO INTER – Ce l’abbiamo solo noi Miro Klose!

Bella vittoria della Lazio dopo le ultime due sconfitte. Ritorna Klose e i biancocelesti tornano al gol. La seconda rete invece è di Candreva dagli 11 metri. Inter spaesata e mai in partita, paga una difesa disastrosa.

LAZIO 

Marchetti 6,5 – Sempre attento e puntuale nelle uscite alte. Al 27′ è gelido nel restare in piedi e a respingere il tiro di Jovetic da due passi. Attento anche sulla punizione di Perisic al 75′. Un bel messaggio a Conte per gli Europei.

Basta 6 – Spinge tanto sulla fascia e al quarto d’ora pennella un ottimo cross per Candreva che il numero 87 non concretizza. Cala nella ripresa permettendo a Perisic qualche sortita di troppo.

Bisevac 6,5 – Dopo tante critiche finalmente una buona prestazione. Annulla completamente Icardi.

Gentiletti 6,5 – Partita perfetta, giganteggia sugli avversari ed è sempre puntuale su ogni pallone. Il primo errore al 77′ quando svirgola palla in difesa, ma fortunatamente l’Inter non ne approfitta.

Konko 6 – Approfittando delle sortite offensive di D’Ambrosio spesso si lancia in avanti. Una buona partita per il terzino biancoceleste.

Onazi 6,5 – Continua a confermare il suo ottimo stato di forma. Dà equilibrio al centrocampo correndo tantissimo e aiutando la difesa. Stasera si è visto poco in avanti ma data la pericolosità  offensiva dei nerazzurri non si può biasimare.

Biglia 7 – Una diga davanti alla difesa. Da lui finisce la manovra dell’Inter e inizia quella della Lazio. E’ lui a far partire l’azione che poi porta al rigore di Keita. Gara da applausi.
(dal 92′) Cataldi s.v.

Lulic 7 – Parte arrembante, facendosi sempre trovare in area. Non a caso il primo gol biancoceleste nasce da una sua triangolazione con Klose. Sempre presente in ogni azione offensiva e in fase di ripiegamento. Instancabile.

Candreva 6,5 – Primo acuto al quarto d’ora quando prova una semi volèe da posizione defilata che si spegne a lato. Nella prima mezzora si incaponisce spesso in dribbling inutile e controproducenti. Il primo acuto arriva alla mezzora con uno dei suoi destri al veleno che scalda i guanti ad Handanovic. Al 56′ ci prova con la sua solita punizione alla “Roberto Carlos” che si spegne sul fondo. All’84’ si fa perdonare l’errore dal dischetto contro la Sampdoria con un rigore magistrale che si insacca nel sette.
(dall’89’) Milinkovic-Savic s.v.

Klose 8 – Le grandi partite lo esaltano e il suo avvio di gara è da top player. Al 7′ trova il vantaggio dopo una bella triangolazione con Lulic con delizioso scavetto a sedere Handanovic. Lotta come un toro su ogni pallone e di testa le prende tutte. Meritati gli applausi dell’Olimpico alla sua uscita dal campo.
(dal 71′) Mauri – Prima acuto all’80’ con un tiro dal limite che finisce a lato. Di esperienza fa ammonire Murillo, un giallo che costa caro al colombiano.

Keita 7,5 – La prima mezzora è più intento a coprire dietro per limitare le incursioni di D’Ambrosio ma al 31′ si accende la lampadina e fa una delle sue solite incursioni sulla sinistra col tiro che gli viene respinto da Handanovic. Cresce nella ripresa e sulla sinistra è sempre una mina vagante. Fa sudare 7 camicie al povero D’Ambrosio che non riesce quasi mai a frenarlo. Si procura il rigore del 2 a 0.

All. Inzaghi 7 – Disegna una Lazio perfetta che annienta sul piano del gioco l’Inter. Viene espulso a metà del secondo tempo per qualche parola di troppo verso l’arbitro dopo un giallo generoso a Keita.

Fabrizio Piepoli

Candreva: “Questa vittoria fa aumentare i rimpianti. Il mio futuro? Voglio bene ai laziali ma…”

Le parole di Candreva, votato come Man of the match, a Medisaet Premium: “Siamo felici di questa vittoria e cerchiamo di chiudere in maniera positiva questa stagione. La qualità c’è, ma purtroppo ci sono stati vari problemi in questa stagione. Abbiamo avuto troppi alti e bassi. Dispiace, anche per la sconfitta di Marassi. Il mio futuro? Penso agli Europei, non penso alle voci. Inzaghi? Noi lo stiamo seguendo, spero davvero che venga confermato“.

Il numero 87 ha poi aggiunto a Sky: “Stasera buona partita ma c’è il rammarico per la stagione. I rimpianti sono tantissimi con prestazioni al di sotto delle nostre qualità. Inzaghi? Il mister si merita un grande futuro, noi lo stiamo seguendo per permettere di raggiungere i suoi obiettivi. La Lazio deve ambire a palcoscenici importanti, ha tifosi importanti che meritano tanto. Futuro? I tifosi mi vogliono bene e io voglio bene a loro. Adesso voglio finire la stagione al meglio e poi pensare agli europei”.

LA CRONACA – Lazio-Inter 2-0: Keita ispira, Klose e Candreva eseguono

Un acuto d’orgoglio si chiedeva, e un acuto d’orgoglio è arrivato. Per l’Europa forse è troppo tardi, ma si può partire da un dato: all’Olimpico stavolta si è vista una bella partita di calcio. Giocata soprattutto dalla Lazio, trascinata dai suoi uomini migliori e cattiva e determinata su ogni pallone come mai si era visto nel corso di questa stagione. Un’Inter scialba e peraltro sostenuta nella fase chiave del match dal solito Banti, vecchia conoscenza laziale, dice addio al terzo posto e dovrà ora guardarsi dalla Fiorentina per la quarta piazza, pur con un rassicurante vantaggio di quattro punti a due giornate dalla fine del campionato.

FORMAZIONI – Inzaghi recupera Bisevac al centro della difesa, che si muove al fianco del confermato Gentiletti. A centrocampo c’è Lulic con Onazi ormai punto fermo dell’ex tecnico della Primavera, mentre Biglia dopo gli acciacchi settimanali è al suo posto. In attacco torna Klose nel tridente già visto contro Palermo ed Empoli assieme a Keita e Candreva. Nell’Inter, assente Ljajic, ci sono Brozovic, Perisic e Jovetic a supportare Icardi in avanti. Kondogbia titolare a centrocampo, Miranda e Murillo sono i centrali di difesa con D’Ambrosio e Nagatomo sulle corsie esterne.

MIRO LA PIAZZA, MARCHETTI LA TIENE –  L’Inter parte aggressiva provando ad occupare la metà campo laziale. Ma al primo affondo, allo scoccare del 9′, la Lazio fa male. Klose appare da subito ispirato, una sua prima percussione non trova d’un soffio l’appoggio vincente in area. Quindi da una nuova avanzata del tedesco, nasce un perfetto passaggio filtrante di Lulic: Klose riceve di nuovo il pallone e, a tu per tu con Handanovic, delizioso “tocco sotto” e Lazio in vantaggio. La reazione dell’Inter viene ben soffocata dalla Lazio, ma i nerazzurri trovano il varco giusto al 27′: perfetto invito di Kondogbia in area per Icardi che scappa via a Gentiletti e conclude a botta sicura, ma Marchetti è strepitoso nel respingere.

PRIMO TEMPO A BUONI RITMI – Sul capovolgimento di fronte, una conclusione dalla lunghissima distanza di Candreva, apparentemente velleitaria, impegna severamente Handanovic. La Lazio attende e riparte con buona efficacia: al 31′ affondo di Keita sulla sinistra, la conclusione da posizione un po’ troppo defilata viene respinta con un buon riflesso dal numero uno interista. Al 37′ ci sarebbe anche il raddoppio, ma un fuorigioco millimetrico rende vano il gol di Candreva. Appena prima dell’intervallo però, grosso brivido per i biancazzurri: Kondogbia triangola con Perisic e irrompe in area per la conclusione, provvidenziale il salvataggio di Gentiletti.

PIU’ LINO CHE BANTI – Pronti via nel secondo tempo e la Lazio ha subito di che protestare: su un passaggio filtrante di Onazi al 5′ Miranda rimedia in scivoltata, ma aggiustandosi il pallone con un gomito galeotto, ci poteva stare la massima punizione. 2′ dopo su una spina di Medel in area, Keita va a terra ma rimedia addirittura il giallo per simulazione: le decisioni di Banti fanno infuriare l’Olimpico e Simone Inzaghi, che viene allontanato. Mancini incassa il regalo e inserisce Biabiany al posto di Medel, per provare a trovare maggior profondità in avanti. Il fischietto di Livorno sale letteralmente in cattedra fermando Konko lanciato a rete per un fallo dubbio e ammonendo Klose e Lulic per futili motivi.

KEITA-CANDREVA, CHE NUMERI – Al 25′ Jovetic non arriva d’un soffio, su azione da calcio d’angolo, sul pallone del pareggio, e Mancini lo sostituisce con Eder. Nella Lazio il primo cambio è l’ingresso di Mauri al posto di un Klose che si prende una autentica standing ovation dall’Olimpico. Alla mezz’ora un tentativo di Perisic su punizione trova i pugni di Marchetti. Al 34′ la Lazio riparte in velocità, Candreva appoggia per Lulic che scarica su Mauri, la cui conclusione finisce di poco a lato. I break biancazzurri aumentano e al 38′ arriva una nuova percussione in area di Keita: stavolta il fallo di Murillo (già ammonito e conseguentemente espulso) viene sanzionato da Banti. Candreva con una bomba sotto l’incrocio scaccia via i fantasmi di Genova e firma il 2-0. Degna chiusura di una bella partita, ed è un sollievo poterlo finalmente dire.

Fabio Belli

Klose: “Sarà dura, ma dobbiamo continuare così”

Al termine del primo tempo, incalzato dai microfoni di Mediaset Premium, è intervenuto colui che sta decidendo fino ad ora la partita: Miro Klose. Ecco le sue parole:

Abbiamo giocato solo il primo tempo, ora dobbiamo continuare così anche nel secondo. Adesso diventa più dura secondo me. Essere più cattivi? Siamo bassi e le ripartenze sono lunghe, non è così semplice come si vede in tv (ride ndr)”.

Tare: “Sappiamo cosa fare. La Lazio dell’anno prossimo sarà differente”. Poi su Biglia e Candreva…

A pochissimi minuti dall’inizio del match tra Lazio e Inter il ds biancoceleste Igli Tare è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium. Queste le sue parole: “Partita importante per Inzaghi? Noi abbiamo parlato con lui quando gli abbiamo affidato la squadra. Siamo stati chiari, nessuna pressione, vogliamo dargli questa possibilità con questo mini-ciclo e alla fine prenderemo una decisione per la sua eventuale permanenza alla Lazio. Fino ad oggi non è stato deciso ancora niente, sappiamo cosa dobbiamo fare, però i risultati ci aiuteranno. Candreva e Biglia? Io non sono bravo a fare i numeri (ride ndr). Sono giocatori pregiati che hanno un valore importante. L’ abbiamo fatta una strategia su questi giocatori, quest’anno prenderemo in considerazione qualsiasi cosa verrà per il bene della Lazio“. Al Ds Tare viene chiesto se questa estate ci sarà rivoluzione o solo qualche innesto: “Ci saranno dei cambiamenti notevoli. A fine stagione faremo le dovute valutazioni. Sicuramente la Lazio dell’anno prossimo sarà una Lazio differente“.


Sulla difficile situazione ambientale: “Purtroppo il calcio è fatto di risultati. In una città difficile come Roma, sopratutto nelle difficoltà, dobbiamo mantenere la calma e prendere a mente fredda tutte le decisioni sul futuro. Io non vedo difficoltà. Abbiamo fatto discorsi chiari anche con tutta la squadra sul futuro. Qualsiasi giocatore che non si sente valorizzato gli daremo la possibilità di prendere in considerazione altre opportunità. Lo Stadio vuoto? Io sto lavorando per il mercato in entrata. La Lazio è molto desiderata e fa gola a tanti giocatori che la vedono come un’opportunità importante“. Di nuovo incalzato sull’ipotesi di Candreva all’Inter Tare ha risposto così: “Adesso è inutile parlare di mercato perché mancano 3 partite poi a fine stagione faremo le scelte e spero che siano le scelte giuste per questa società“.

Stankovic: “Dobbiamo fare una grande partita stasera. Biglia e Candreva? Vediamo…”

A pochissimi minuti dall’inizio del match tra Lazio e Inter è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium il doppio ex Dejan Stankovic. Queste le sue parole:

Dobbiamo fare una bella partita stasera. Abbiamo avuto alti e bassi ma quest’anno lo giudico un anno positivo. Abbiamo tanti giocatori giovani e nuovi, Mancio (Mancini ndr) ha fatto un ottimo lavoro, vediamo alla fine cosa esce in classifica. Biglia e Candreva? Sono 2 grandi giocatori che hanno pure una bella esperienza in campo. Il nostro direttore Ausilio vediamo cosa riescirà a fare questa estate…”. Sulle difficoltà dei nuovi: “Noi li abbiamo presi perché sono bravi e hanno un gran carattere, ma la testa costa tantissimo. Devi capire dove sei venuto, l’ambiente, il peso della maglietta che indossi…possiamo crescere su quel punto di vista. Simeone? Sono molto amico con il Cholo, ma il nostro allenatore è Mancini. Forse Simeone verrà tra 2, 3, 4, 10 anni, quando si sentirà anche lui pronto, ma in questo momento Mancini è il nostro allenatore. Se lui dice che verrà all’Inter ci credo ma non nel breve futuro“. Nella panchina della Lazio ci sarà il suo amico Simone Inzaghi: “Mi fa piacere vederlo, è un ex compagno e un amico e sono molto contento per lui. Il suo grande sogno era allenare la Lazio in A gli auguro un in bocca al lupo e una buonissima carriera. Sarà strano vederli lui e Mancio avversari? Io sono felice di vederli tutti e due in Serie A in 2 grandi squadre. Sono stati 2 grani compagni di squdra e amici divertenti. E’ bello vederli in serie A“.

 

 

Eder: “Stasera dobbiamo vincere. Terzo posto? Se la Roma…”

Il giocatore dell’Inter Eder è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM:

E’ importante stasera vincere per blindare 4° posto. Se la Roma domani non vince c’è ancora la possibilità di arrivare 3°.  Finché la matematica non ci condanna dobbiamo crederci”. L’attaccante italo-brasiliano è tornato al gol domenica scorsa dopo un lungo digiuno: “Non ci pensavo più di tanto. Il mio modo di giocare è quello, non penso solo a segnare, poi è normale che il gol manca ma l’importante è che la squadra vinca”.