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De Martino: “Klose nel Fifa World Football Museum rappresenta anche la Lazio. Futuro? Farà l’allenatore…”

Dopo la notizia della firma di Klose sul muro dei campioni nel Fifa World Football Museum, il responsabile della comunicazione Stefano De Martino ha elogiato il campione tedesco sulle frequenze di Lazio Style Radio: “E’ un’emozione essere qui in Svizzera a rappresentare la Lazio come società e storia. Siamo l’unica società calcistica italiana ad aver messo piede dentro questo museo. Miro metterà la sua firma sul muro dei campioni che al momento ospita già le firme di Altafini e Cafù ma che ben presto conterrà quella di tutti i campioni del mondo. Anche lui è emozionato e sappiamo quanto sia difficile farlo emozionare. I rappresentanti della Fifa ci hanno accolto con grande rispetto e durante il pranzo ci hanno parlato anche della gara di ieri. C’è grande attenzione verso la Lazio a dimostrazione della sua storia e del suo presente importante, speriamo anche di un futuro”.

Sul futuro di Klose, De Martino risponde: “Credo che continuerà la sua carriera come allenatore. Non sappiamo però se sarà una decisione prossima o lontana, deciderà con la famiglia a fine stagione. Lui ascolta il suo fisico, se si sentirà bene continuerà. Quest’anno ha avuto qualche problema fisico ma poi giocando con continuità ha trovato la sua forma migliore”. Sulla stagione della Lazio, il responsabile della comunicazione glissa: “Parlerò dopo Lazio Fiorentina. Invece le scelte di mercato spettano al direttore sportivo. Oggi abbiamo avuto la prova di quanto questi colori siano importanti anche qui dove c’è la consapevolezza che la Lazio è una società sana che rispetta le regole. Siamo considerati un modello per tanti club e questo dimostra che il calcio sta cambiando”. Chiosa finale sui tifosi laziali:Spesso i nostri tifosi sono stati criticati per qualche comportamento sbagliato ma davanti alla Fifa abbiamo sottolineato la loro unicità”.

 

LE FOTO IN HD DI LAZIO INTER

Torna alla vittoria la Lazio dopo le parentesi contro Juventus e Sampdoria. Una bella prestazione dei capitolini che rilanciano le quote di Simone Inzaghi sulla panchina biancoceleste anche il prossimo anno. Klose e poi Candreva dal dischetto mettono fine ai sogni di Champions dell’Inter. Rivivi i momenti salienti della gara attraverso gli splendidi scatti del nostro fotografo Gianni Barberi.

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Klose e Keita-01 Klose pallonetto rigore candreva-01 keita-01

 

FORMELLO – Tre gol nell’amichevole con la Primavera. In due vedono il Carpi

A poche ore dalla vittoria con l’Inter, la Lazio è di nuovo al lavoro a Formello. Seduta di scarico per il gruppo agli ordini di Inzaghi, che, come al solito in questi casi, spedisce in palestra chi ha giocato ieri sera, e fa restare sul campo chi è rimasto in panchina o è entrato nel corso del secondo tempo. Questi ultimi, tra le altre cose, hanno giocato una partitella a campo ridotto contro una rappresentativa della Primavera: per la cronaca, la  sfida in famiglia è terminata sul punteggio di 3-0, in virtù della doppietta di Felipe Anderson e del gol di Murgia, schierato per l’occasione con i ‘grandi’. Hanno lavorato invece a parte Mauricio e Djordjevic, non ancora al top per i problemi fisici accusati la settimana scorsa. Potrebbero rientrare in gruppo già mercoledì alla ripresa, in tempo per essere convocati per la partita con il Carpi.

Lo sfogo di Maurizio Insidioso: “La casa offerta dal Comune per Chiara non era adatta, ecco perché l’ho rifiutata”

Intervistato da Danilo Galdino nella trasmissione I Laziali Sono Qua sugli 88.100 di Elleradio, Maurizio Insidioso, papà di Chiara, ha voluto spiegare delle situazioni spiacevoli che sono capitate di recente: “Nell’ultima settimana è successo un po’ di tutto: si è parlato tanto di questa casa per Chiara. Mesi fa sono andato in Campidoglio e mi hanno offerta un’abitazione in zona Spinaceto di 62 metri quadrati. Prima di accettare o rifiutare sono andato da un architetto che da 30 anni fa case per disabili e collabora col Santa Lucia, ho portato piantine e foto di questa casa e l’architetto mi ha detto che la casa non è adatta alle esigenze di Chiara. Sostanzialmente non c’era spazio per noi genitori. Dopo un sopralluogo, lo stesso Presidente Santoro e il geometra del Comune hanno ammesso che la casa era troppo piccola per le problematiche di Chiara. Dopo qualche giorno ho chiamato telefonicamente il Presidente per dare l’ufficialità che rifiutavo la casa, l’ho ringraziato per l’interesse e gli ho chiesto di fare un comunicato congiunto per evitare polemiche da parte di terzi, per precisare che non stavo rifiutando la casa ma che non era adatta alle esigenze di Chiara. Il Presidente mi ha risposto che il giorno dopo mi avrebbe contattato un loro giornalista ma questo non è accaduto, ho provato a contattare il Presidente ma non mi ha risposto. Il giorno dopo mi ha chiamato il Messaggero avvisandomi che omniroma.it avevo scritto che io avevo rifiutato la casa offerta dal Comune. Da lì è scoppiato l’inferno perché ne ho lette di tutti i colori di chi diceva che io volevo lucrare su mia figlia, che volevo la casa con piscina… Io voglio solo il meglio per Chiara, non posso portarla in un posto in cui non possiamo vivere. E’ scoppiata una polemica che mi dispiace. Ho chiamato al Presidente spiegandogli l’accaduto e sono rimasto deluso perché ho saputo che è stata richiesta una perizia tecnico sanitaria su Chiara per vedere se la casa è adatta. La perizia la facessero sui loro familiari, tocca a me decidere per mia figlia. Ho letto che lui ha dovuto dire in Parlamento a un certo Cicchitto e a un certo Anzaldi che io ho rifiutato casa. Ho letto che questi due tengono a cuore le vicende di Chiara quando io in 28 mesi non li ho mai sentiti. Hanno iniziato a farsi a vicenda dei comunicati di solidarietà l’uno con l’altro e il mostro ero io che avevo rifiutato la casa. Adesso voglio fare un appello all’inverso: voglio che il Comune non si occupi più della casa di Chiara. Deve uscire da questa storia. Adesso porteremo Chiara a casa Iride, ce la faremo con le nostre forze”. 

L’ex arbitro Pieri non ha dubbi: “Il migliore e il peggiore della giornata? Senza dubbio Banti”

L’ex arbitro di calcio professionistico Tiziano Pieri, all’indomani della partita vinta dalla Lazio contro l’Inter ha mostrato ,intervenendo a Tuttomercatoweb.com, le proprie perplessità circa l’operato del direttore di gara Luca Banti.

Queste le dichiarazioni: “Questa settimana il migliore e il peggiore di giornata possono coincidere, si tratta di Banti che ha diretto bene la partita tra Lazio e Inter ma allo stesso tempo ha commesso alcuni errori. La presentazione di Banti stona con il fatto che potrebbe essere designato per la finale di Coppa Italia”.

Caso Maro’, il tribunale ha deciso: Salvatore Girone rientrerà dall’India

Il tribunale dell’Aja ha deciso: Salvatore Girone rientrerà in Italia dall’India, durante l’arbitrato e verranno concordate le modalità nelle prossime ore. L’ordinanza verrà resa pubblica domani.

Il 19 febbraio 2012 i due fucilieri Salvatore Girone e Massimiliano Latorre venivano arrestati con l’accusa di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati al largo della coste del Kerala. Attualmente Massimiliano Latorre è in Italia per motivi di salute mentre Girone è trattenuto in India.

Leicester piglia tutto. Oggi è stato il turno di Vardy come miglior giocatore

Il Leicester è ad un passo dalla vittoria della Premier League, storico trionfo che porterebbe gloria eterna a Ranieri e co. che nel frattempo stanno facendo mambassa di premi. La settimana scorsa era toccato a Riyad Mahrez ritirare il premio come giocatore dell’anno della Premier League, votato direttamente da tutti i calciatori del campionato inglese. Oggi, invece, è stata la volta di Jamie Vardy, capace di portarsi a casa il premio “Footballer of the Year” assegnato dalla FWA (Football Writers’ Association), che riunisce tutti i giornalisti sportivi del Regno Unito.

34 presenze, 22 gol, 6 assist e 45 occasioni da gol create in stagione: numeri importanti, per Vardy, capace di raccogliere il 36% dei voti e di lasciardi alle spalle Riyad Mahrez e N’Golo Kanté, rispettivamente secondo e terzo classificato. La favola Leicester non ha lasciato indifferenti, come prevedibile, i giornalisti inglesi, che infatti avevano nominato come papabili vincitori ben sette giocatori delle Foxes. Oltre a Vardy, Mahrez e Kanté, nell’elenco erano presenti anche Danny Drinkwater, il portiere Kasper Schmeichel e i difensori Wes Morgan e Danny Simpson. Con questo riconoscimento Vardy diventa il primo giocatore del Leicester a ricevere il prestigioso premio da quando è stato introdotto nel 1948 ed il primo inglese ad essere votato dal 2011, quando a vincere fu Scott Parker del West Ham.

Grave lutto in famiglia per Paul Gascoigne

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Grave lutto per Paul Gascoigne: secondo quanto riportano i media britannici, il nipote dell’ex calciatore della Lazio, Jay Kerrigan, un ragazzo di appena 22 anni, è stato infatti trovato morto all’interno di un condominio di Gateshead. Il giovane era figlio di Anna, sorella di Gazza, e da tempo era in lotta contro la dipendenza da sostanze stupefacenti. “Paul è devastato. – ha dichiarato al ‘Sun’ una fonte vicina al 48enne ex centrocampista – Jay era un caro ragazzo. Aveva avuto un problema di droga ma stava cercando seriamente di uscirne. La famiglia è a pezzi“. Al momento ancora non si conosce la causa del decesso, che i paramedici hanno riscontrato dopo essere intervenuti all’interno dello stabile sabato notte, allertati da una telefonata anonima. La polizia locale ha aperto un’inchiesta, ma esclude che siano coinvolte altre persone. In passato il giovane aveva avuto grossi problemi di salute a causa della sua tossicodipendenza, ma aveva rassicurato tutti riguardo le sue condizioni su un post pubblicato sul suo profilo Facebook: “La dipendenza è una malattia, io ci sono nato. Per anni non ho sorriso, mi sentivo in trappola. Grazie a Dio sono uscito dall’Unità di terapia intensiva cardiologica e sono qui di nuovo“.

MERCATO – Gli occhi dell’Atletico Madrid su due big laziali

C’erano anche gli osservatori di Diego Simeone ieri sera in tribuna all’Olimpico per assistere a Lazio-Inter. Ufficialmente per visionare da vicino la squadra nerazzurra, sulla cui panchina il Cholo, come noto, ambisce di sedere, in realtà anche per una ragione riguardante il mercato: secondo quanto rivela Cittaceleste, infatti, sembra che l’attuale allenatore dell’Atletico Madrid voglia convincere a tutti i costi Antonio Candreva a vestire la maglia dei Colchoneros nella prossima stagione. Un tentativo che non è certo il primo, visto che già lo scorso anno Simeone aveva a lungo corteggiato l’esterno biancoceleste, addirittura, secondo lo stesso portale, facendogli recapitare una maglia biancorossa con il suo nome e il numero 87, quello che Candreva indossa in biancoceleste. Allora la mossa non sortí gli effetti sperati, stavolta invece potrebbe essere la volta, visto che il giocatore originario di Tor de’ Cenci ha già fatto capire di voler lasciare la Lazio al termine della stagione. E anche gli scouting si sono convinti dell’affare, tanto che sarebbero già pronti 25 milioni per trasferirlo dalla Capitale italiana a quella spagnola. Che, infine, avrebbe messo gli occhi anche su Keita, per un’operazione che sarebbe certamente meno dispendiosa di quella riguardante Candreva.

Macabro risveglio per gli addetti ai lavori. Cadavere sui binari presso la stazione Casilina

Tragica scoperta questa mattina presso i binari della Stazione Roma Casilina. E’ stato rinvenuto il corpo privo di vita di un uomo,  dai tratti giovani. In corso le operazioni di identificazione, la segnalazione è avvenuta intorno alle 6 nella zona di via del Mandrione, in zona Termini. Nulla da fare per l’uomo, come constatazione fatta dal 118.

LINEA SOSPESA – Inevitabili le ripercussioni alle linea ferroviaria Fl6 Cassino-Castelli, con i treni sospesi temporaneamente fra Roma Casilina e Roma Termini. Sul posto il medico legale, l’Autorità Giudiziaria e gli agenti della Polizia Ferroviaria. Ancora da accertare le cause che hanno determinato la tragedia, al momento gli investigatori della PolFer non escludono nessuna ipotesi, dall’incidente al gesto volontario.

 

Lotito: “Complimenti alla squadra. Un plauso ai tifosi che li hanno sempre sostenuti allo stadio”

Come è certo che ala notte segue l’alba, anche in casa Lazio ormai è prassi che dopo ogni vittoria c’è un comunicato della società. Ecco il comunicato del presidente Lotito con cui si complimenta con la squadra per la bella vittoria di ieri sera contro l’Inter di Mancini:

I miei più sentiti complimenti alla squadra e allo staff tecnico per la straordinaria prestazione offerta questa sera. Un match in cui i ragazzi hanno investito la giusta determinazione portando a casa un risultato tutt’altro che scontato. Quella di quest’oggi (ieri nrd) credo possa ritenersi la più limpida dimostrazione del valore di questo gruppo, a cui va il mio plauso incondizionato, così come a quella parte di tifoseria che ha sempre sostenuto la squadra con la propria presenza allo stadio”. 

 

2 maggio 1999 – La Beatificazione di Padre Pio

Il 2 maggio 1999, a Roma, Papa Giovanni Paolo II, in una Piazza San Pietro gremita di fedeli proclama beato Padre Pio, il Frate di Pietrelcina, già destinatario di immensa venerazione popolare.

Queste le parole pronunciate dal Santo Padre: “Questo umile frate cappuccino ha stupito il mondo con la sua vita tutta dedicata alla preghiera e all’ascolto dei fratelli”.

Il processo di canonizzazione del frate iniziò nel 1972 ma è Giovanni Paolo II a imprimere una svolta al lungo processo di canonizzazione. Il 16 giugno del 2002 davanti a trecentomila fedeli e devoti il Papa proclamerà Padre Pio Santo. La chiesa lo festeggia ogni anno il 23 settembre.

 

1 MAGGIO 2016 – Che numeri al concertone!I Marlene Kuntz infuriati lasciano il palco

Un Concertone di quelli con tanta musica, tanto rock, tanta allegria. Ma senza dimenticare l’attualità, il dramma del lavoro che per tanti giovani non c’è e Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano ucciso in Egitto al quale è stata dedicata l’apertura dell’appuntamento promosso, da 26 anni a questa parte, dai sindacati. Una lunga maratona, otto ore di doppia diretta tra tv e radio condotte da Luca Barbarossa affiancato da Mariolina Simone, scivolate via senza scossoni davanti alle circa 800mila persone che si sono alternate durante la giornata e non si sono fatte scoraggiare dai nuvoloni grigi che promettevano pioggia (che alla fine non c’è stata), né dalle misure di sicurezza, quest’anno più imponenti del solito dopo gli attentanti di Parigi del novembre scorso, con metal detector all’ingresso di piazza San Giovanni.

“E’ il Concertone al quale, da due anni a questa parte, stiamo cercando di dare forma“, dicono ICompany e Ruvido Produzioni, che hanno organizzato l’evento. L’unico incidente di percorso, relegato poi nella categoria “errore umano” dagli organizzatori, ha riguardato la band piemontese, amareggiata e piuttosto arrabbiata, ha lasciato il palco in anticipo per un’incomprensione con la regia. “Ci hanno penalizzato, eppure facciamo musica da 25 anni. Meritavamo meno disattenzione”. A risarcimento del “danno”, i Marlene Kuntz sono stati invitati già per il prossimo anno, primi ospiti annunciati del Concertone 2017.

Come da programma, tra gi ospiti più attesi c’erano gli Skunk Anansie che hanno infiammato la piazza con il set più lungo, durato quasi mezz’ora. Accolti tra urla e cori anche Max Gazzè, Fabrizio Moro, Tiromancino, Salmo protagonisti della serata. Nel pomeriggio a far ballare il pubblico erano stati i Modena City Ramblers con la Fanfara di Tirana, Perturbazione con Andrea Mirò, Coez. Grignani ha regalato un’esibizione unplugged. Tante le contaminazioni, le collaborazioni tra artisti e generi musicali che si sono alternati sul palco. Come quella dell’Orchestra Operaia che con Petra Magoni ha ricordato Prince con Purple Rain, e poi con Max Paiella, Massimiliano Brno, Stefano Fresi, Carlotta Natoli e Claudia Gerini hanno omaggiato Remo Remotti. Il ricordo di Gianmaria Testa è stato affidato a Raiz e Mesolella con Paolo Rossi. Fonte: Ansa

FORMELLO – Inzaghi non fa sconti: squadra subito in campo. Si spera nel rientro di Parolo

Inzaghi non concede sconti: nonostante la bella vittoria di ieri contro l’Inter la Lazio non si concede giorni di riposo e già da oggi inizierà a preparare la sfida con il Carpi. Appuntamento alle ore 10.30 presso il centro sportivo di Formello per la seduta di scarico. Grazie alla partitolare distriguzioen di gialli dell’arbitro Banti,  Inzaghi dovrà rinunciare a Gentiletti e Keita. Erano diffidati, saranno squalificati per il cartellino giallo rimediato con l’Inter. Saranno sostituiti da Hoedt e Felipe Anderson. Da valutare nei prossimi giorni le condizioni di Djordjevic,Parolo e Matri. Inzaghi spera vivamente di poter recuperare soprattutto il centrocampista della nazionale per la partita contro la banda Castori.  Mancheranno certamente gli infortunati Radu e Kishna.

 

CRONACA – A Roma un uomo muore carbonizzato in ospedale. Mistero sulle cause dell’incendio

Grave episodio all’ospedale San Camillo di Roma dove un 65enne moldavo è morto carbonizzato da un incendio sviluppatosi nel reparto Medicina, al secondo piano del padiglione Maroncelli. L’incendio non si è divampato nelle altre stanze. L’allarme è stato dato dal suo compagno di stanza che è riuscito a scappare in tempo. “Ho visto le fiamme sotto al suo letto” ha poi raccontato l’uomo sopravvissuto. Nonostante l’intervento di un infermiere e della guardia giurata non sono riusciti a salvare il mal capitato. Sono ancora sconosciute le cause dell’incendio.

 

 

Keita: “Grande vittoria! La mia stagione? Spesso si dimentica che ho solo 21 anni…”

Ai microfoni di LazioStyleRadio è intervenuto uno dei grandi protagonisti della bella vittoria della Lazio contro l’Inter per 2-0, l’attaccante senegalese Keita Balde Diao.

Il classe ’95 è apparso molto soddisfatto per la gara di stasera: “Stasera abbiamo fatto una bellissima partita di gruppo, di squadra, meritando la vittoria“. Una buonissima prestazione personale in cui spesso Keita è riuscito a saltare l’uomo: “Credo che le qualità nell’uno contro uno sono uno dei miei punti forti e provo sempre a sfruttarla al massimo per me e soprattutto per la squadra. Contro l’Inter bisogna sempre giocare al massimo, sono una grande squadra“. Tanto lavoro anche in fase difensiva: “Soprattutto nel primo tempo ho aiutato moltissimo in fase difensiva. La squadra è stata molto compatta facendo un’ottima partita“. Handanovic ha negato all’attaccante la gioia del gol personale: “Ha fatto una grande parata. Avevo fatto un buon tiro, forte, forse dovevo angolarla meglio. L’importante comunque è che abbiamo vinto“. Un bilancio della sua stagione: “Non mi dò un voto, ma sono contento per tutte le partite che ho disputato, anche quelle in cui sono subentrato. Mi sento di esser migliorato e per questo sono contento. Spesso la gente si dimentica che ho solo 21 anni e sono molto giovane, quindi io penso solo a migliorare“.

Rimpianti Handanovic: “Non abbiamo sfruttato il vantaggio di inizio stagione”

Intervistato da Premium Sport, Samir Handanovic ha commentato la sconfitta dell’Inter all’Olimpico contro la Lazio: “Quest’anno ci è capitato spesso di avere alti e bassi nel corso della partita. Ora siamo fuori dalla Champions ma pensiamo all’Empoli. Evidentemente quelli davanti sono più forti di noi, la classifica non mente mai. Peccato aver sprecato il vantaggio iniziale, non abbiamo capito l’importanza delle prime 17 partite”.

CONFERENZA – Inzaghi: “Quando tutti i giocatori in forse mi hanno dato disponibilità, ho capito che avremmo vinto”

Simone Inzaghi ha commentato in conferenza stampa la convincente vittoria della Lazio in casa contro l’Inter, terzo successo della sua gestione dopo i ko contro Juventus e Sampdoria.

Un risultato importante soprattutto per la prestazione. A Genova forse è stata smarrita l’Europa League, ma la Lazio vista nel corso della tua gestione, Juventus irraggiungibile a parte, è stata ottima…

“Anche contro la Juventus abbiamo raccolto meno di quanto meritato. Ma anche la vittoria di Palermo si è rivalutata, vista la reazione recente dei rosanero. Oggi cinque/sei giocatori a metà campionato non avrebbero giocato con i tanti impegni ravvicinati, invece oggi hanno tutti stretto i denti. A Genova non mi era mai capitato di perdere una partita del genere. Ci è mancata la cattiveria e sono arrivate le prime critiche, ma per la partita di stasera bisogna togliersi tanto di cappello di fronte ai ragazzi.

Cosa è successo con Banti?

Mi sono arrabbiato per le ammonizioni di Gentiletti e Keita, diffidati. Dicono che forse ho alzato un braccio: la mia ultima espulsione da giocatore è stata con Banti quando giocavo nell’Atalanta. Non sono fortunato con lui, ma gli arbitri possono sbagliare e Farris ha fatto molto bene dopo la mia espulsione.

Per l’Europa League è troppo tardi?

La squadra ci proverà, certo le assenze per squalifica a Carpi peseranno, contro un avversario che si giocherà il tutto per tutto.

Una parola su Miro Klose?

“Un esempio da seguire per tutti quanti. Non so se sarà possibile convincerlo a rimanere, ora pensiamo a queste ultime due partite.”

Probabilmente la migliore Lazio della stagione, con 26 palle recuperate…

Penso che insieme allo staff abbiamo preparato bene la partita, lavorando con grande concretezza. Ma il campionato non è finito, vedremo come risponderanno i giocatori come Biglia e Bisevac che oggi hanno fatto uno sforzo per giocare. Dopo la domenica di Genova avevamo bisogno di una prestazione così, costruita attraverso la voglia di rivalsa, ma anche attraverso la serenità.

Candreva si è riscattato dal dischetto…

I rigori non li sbaglia solo chi non li tira. Non c’è discussione su questo, Candreva è il rigorista.

Parolo può recuperare per Modena?

Ci proveremo, l’infortunio contro la Juventus, un calcio di Lichtsteiner, gli ha causato un versamento incredibile.

Parlando delle discussioni internazionali di questi tempi, tikitaka o cholismo?

Io sono per una via di mezzo: dipende dalla disponibilità dei giocatori e dalla voglia di sacrificarsi, questo fa funzionare la squadra. Quando tutti i giocatori in forse mi hanno detto che si sarebbero sacrificati, ho capito che avremmo vinto.

Fabio Belli

Klose: “Per l’Europa è dura ma ci proveremo. Il record? Ci proverò fino alla fine”. Poi su Inzaghi…

Le parole di Miro Klose a Lazio Style Channel, dopo la vittoria sull’Inter:

E’ dura per l’Europa League. E’ meglio pensare partita dopo partita. Noi dobbiamo solo cercare di vincere sia contro Carpi e Fiorentina. E’ stato un gol importante. Ho voluto salutare Perisic perchè nel primo tempo avevo fatto un fallo su di lui e volevo sincerarmi che stesse bene. Il gol? Speravo che Handanovic si buttasse subito da un lato invece è rimasto in piedi e ho dovuto fare altre finte. Il record? Anche se non lo superassi va bene lo stesso, ma ci proverò fino alla fine. Inzaghi? E’ giovane ma bravo. E’ alla sua prima esperienza e non è facile. Con il mio atteggiamento cerco di essere di esempio ai miei compagni e soprattutto a quelli più giovani. Io cerco di dare sempre il massimo e di migliorarmi ogni partita“.

CONFERENZA – Mancini: “Oggi atteggiamento inaccettabile. I pochi gol realizzati in tutto il campionato il nostro punto debole”

Roberto Mancini ha commentato in conferenza stampa la sconfitta dell’Inter sul campo della Lazio, costata ai nerazzurri il matematico addio al terzo posto.

All’Inter è mancata organizzazione e soprattutto la voglia di credere ancora nel terzo posto?

Non è mancata l’organizzazione, bensì l’atteggiamento giusto che la squadra deve avere in una partita così. Abbiamo meritato di perdere stando a quanto visto in campo.

Una partita così chiarisce più le idee per il futuro?

Ho sempre avuto le idee chiare, arrivati a questo punto della stagione non si possono avere dubbi. Siamo una squadra che ha delle lacune sulle quali dobbiamo lavorare, abbiamo illuso per venti giornate ma possiamo chiaramente fare meglio di così. Quando le cose non vanno bene io sono il primo responsabile, ma sono anche molto esigente e dalla buona base che abbiamo come squadra dobbiamo correggere i vari errori.

Per l’Inter il quarto posto è soddisfacente?

Ad inizio stagione pensavamo che Juventus, Napoli, Roma e Fiorentina fossero avanti. Per come siamo partiti credevamo senz’altro nel terzo posto, ma il nostro punto debole sono stati i pochi gol che abbiamo realizzato per tutta la stagione.

I problemi dell’Inter sono di tecnica o di personalità?

Nel calcio la personalità ci vuole ma è la tecnica a fare la differenza. Può capitare di sbagliare ma la somma della qualità tecnica di tutti gli elementi porta o meno in alto la squadra.

All’Inter il Biglia visto oggi può far comodo?

E’ molto bravo ma costa troppo per noi (ride).

Fabio Belli