Home Blog Pagina 2599

OLTRECONFINE – Leicester, un altro passo verso la storia

Un altro passo verso la storia e la gloria, forse quello decisivo, per il Leicester di Claudio Ranieri, che nella 36esima e terzultima giornata di questa incredibile Premier League, pareggia 1-1 sul difficile campo del Manchester United.

PARTENZA IN SALITA – Privi del loro bomber Jamie Vardy per squalifica, gli uomini di Ranieri si presentano a Old Trafford con Ulloa al fianco di Okazaki in avanti. Partenza subito in salita per i Foxes, colpiti a freddo dal gol di Martial al minuto 8 su assist di Valencia. Martial che, colpevolmente lasciato solo sul secondo palo da Mahrez, non ha difficoltà a trafiggere Schmeichel. Veemente la reazione della capolista, che trova il pareggio al minuto 17 grazie al capitano Morgan, che batte di testa De Gea sfruttando la bella punizione calciata da Drinkwater.

SECONDO TEMPO IN TRINCEA – Il secondo tempo vede il Leicester sulla difensiva e pronto a ripartire in contropiede sfruttando la velocità dei suoi esterni. Lo United non riesce a trovare il gol vittoria, grazie anche ad un ottimo Schmeichel, (prima partita ad Old Trafford per il giovane figlio della bandiera dei Red Devils), e a una buona dose di fortuna (palo esterno su colpo di testa di Smalling). Nel finale espulso Drinkwater per doppia ammonizione e ultimi 10 minuti di fuoco e sofferenza, ma alla fine i Foxes difendono il pareggio e ottengono un preziosissimo punto.

ClaudioRanieriDOMANI CHELSEA-TOTTENHAM – In attesa del posticipo di questa terzultima giornata che vedrà impegnata la seconda della classe Tottenham nel derby londinese in casa del Chelsea, il Leicester si porta a +8 sugli Spurs a sole due giornate dal termine. Basterà quindi un passo falso del Tottenham a Stamford Bridge o, in caso di vittoria della squadra di Pochettino, due punti nelle rimanenti due giornate per consegnare la squadra di Claudio Ranieri alla storia del calcio.

Eriksson: “Quella Lazio fu la squadra più forte che abbia mai guidato”. E su Inzaghi…

Ai microfoni di Radio Sei è intervenuto l’ex allenatore biancoceleste Sven Goran Eriksson. Il tecnico svedese è tornato a parlare dei suoi tempi trascorsi alla guida della Lazio raccontando qualche aneddoto su quella formidabile squadra.

Queste le sue parole: Quella Lazio è stata la squadra più forte che ho allenato, aveva personalità e tecnica“. Di fronte allo stadio Olimpico per Lazio-Inter due suoi vecchi giocatori, Simone Inzaghi e Roberto Mancini: “A Mancio, quando lo sostituivo saltavano spesso i nervi, era un tipo fumantino, per non sentirlo mi dovevo coprire le orecchie. La Lazio mi è rimasta nel cuore, Inzaghi è un tecnico molto preparato, mi auguro che riesca a riportare la squadra ai posti che più le competono”. Tra i ricordi anche uno un po’ particolare: “Ricordo che in una partita il Mancio diede del deficiente a Inzaghi per aver tentato di calciare un rigore con un brutto cucchiaio”. Infine Eriksson si è soffermato anche su un altro suo ex giocatore nel periodo biancoceleste, Diego Simeone: “Faccio il tifo per la sua squadra, ha un gioco che mi affascina, gli sono grato e mi rende orgoglioso che dica di aver preso qualcosa da me. Era un tipo tosto come giocatore e lo è anche da tecnico”.

Perisic deciso: “Contro la Lazio dobbiamo vincere”

“Contro la Lazio dobbiamo vincere – spiega Ivan Perisic a Inter Channel a poche ore dal match contro la Lazio –. Ogni partita è diversa e speciale indipendentemente dal nostro avversario. Il mio obiettivo è sempre quello di migliorare. Non devo fermarmi assolutamente dopo un gol”.

SERIE A – Insaziabile Juve: vittoria anche contro il Carpi

La vittoria dello scudetto con 4 giornate d’anticipo non ha placato la fame della Vecchia Signora che continua a mietere vittime e non risparmia neanche il povero Carpi in cerca della salvezza. Ci mettono 41′ i bianconeri a trovare la rete del vantaggio grazie a un destro radente di Hernanes dal limite dell’area. Nella ripresa Zaza di testa chiude i giochi sfruttando al meglio il delizioso cross di Pogba. Un gol ogni 108′ per l’attaccante lucano che si conferma un cecchino implacabile. La Juventus impreziosisce ulteriormente la festa scudetto nel proprio stadio davanti ai propri supporters. Il Carpi deve sperare in un risultato negativo del Palermo e del Frosinone dato che i prossimi match saranno tutt’altro che semplici contro la Lazio e poi lo scontro salvezza contro l’Udinese.

FORMULA 1 – Poker Rosberg. Vettel-boom!

E’ ancora Nico Rosberg su Mercedes ad uscire vincitore dal quarto Gran Premio stagionale del mondiale di Formula 1.

Nella quarta prova del mondiale disputata nel circuito cittadino di Sochi in Russia, il tedesco, scattato dalla pole position, precede il compagno di scuderia, il campione del mondo uscente Lewis Hamilton, dominando la gara dall’inizio alla fine. Terzo gradino del podio per il ferrarista Kimi Raikkonen, bravo a superare il connazionale finlandese Valtteri Bottas nel gioco dei pit stop e a precederlo sul traguardo finale. Quinta l’altra Williams di Felipe Massa, davanti ad un grande Fernando Alonso che chiude sesto con una McLaren in ripresa. Chiudono la top ten Magnussen, Grosjean, Perez e Button.
Gara che termina subito quella di Sebastian Vettel, che viene tamponato per ben due volte nelle prime curve dopo la partenza dalla Red Bull di Kvyat, con cui il pilota tedesco della Ferrari aveva già avuto qualche screzio nel Gp di Cina. Furioso Vettel nei messaggi radio al box.
Per Nico Rosberg quarta vittoria in altrettante prove del mondiale e primo vero tentativo di fuga nella classifica generale.

Cesar: “La storia della Lazio non merita questo”

Intervistato da cittaceleste.it. Cesar ex di Inter e Lazio ha parlato della gara di stasera: “Sono sempre belli questi eventi, il tifoso laziale c’è sempre. Ci si diverte sempre e questo è l’importante. I tifosi della Lazio si conquistano cambiando il comportamento, sarà anche un business ma serve passione e amore per questa società. La storia della Lazio non merita questo trattamento“.

Perché in alcuni Paesi del mondo le auto circolano a sinistra? Il motivo è storico…

Vi siete mai chiesti perché nel mondo, alcuni stati guidano sul lato sinistro della strada mentre la stragrande maggioranza guida a destra? La riposta ce la da il portale Focus.it:

Quando nel Medioevo Papa Bonifacio VIII (1230 ca.- 1303) ribadì che “tutte le strade portano a Roma”, invitò i pellegrini a tenersi sul lato sinistro della strada, rafforzando un’abitudine già diffusa tra i viandanti e i cavalieri allo scopo di utilizzare più agevolmente la spada in caso di attacchi improvvisi. Durante la rivoluzione francese, Robespierre ordinò ai cittadini di circolare a destra, in segno di sfida alla Chiesa cattolica. Alcuni anni dopo Napoleone (che tra l’altro pare fosse mancino) esportò tale usanza nei Paesi occupati dalle sue armate, secondo alcuni anche in opposizione all’abitudine vigente nel Regno Unito.

INGLESI –  L’Inghilterra, infatti, rimase sempre estranea al cambiamento, e i territori dell’impero ereditarono le stesse norme. Nel 1859 anche i giapponesi, allora grandi ammiratori dei costumi britannici, decisero di adeguarsi alla guida a sinistra. Oggi solo in un quarto circa degli Stati del mondo si guida a sinistra. In Europa solo in Inghilterra, Irlanda e Malta.

CINEMA – Torna Lara Croft e sarà interpretata da un premio Oscar

Torna al cinema Tomb Raider, il film tratto dal famoso videogioco tornato recentemente in auge tra i gamers. Tredici anni fa il ruolo di Lara Croft consacrò a livello internazionale la bellissima Angelina Jolie. Questa volta, invece, nel nuovo reboot, Lara parlerà svedese in quanto interpretata da Alicia Vikander, almeno stando al settimanale statunintense Variety. La 28enne scandinava è salita alla ribalta nell’ultimo biennio grazie a film come  Il settimo figlio, Son of a Gun e Operazione U.N.C.L.E, ma la consacrazione è arrivata con l’interpretazione della pittrice Gerda Wegener nel film biografico The Danish Girl. Un’interpretazione magistrale che le è valso l’appellativo di nuova Ingrid Bergman ma soprattutto gli è valso un premio Oscar come miglior attrice protagonista e un Golden Globe.

CRONACA – Roma, ospedale San Camillo in fiamme: un morto

Questa notte all’ospedale San Camillo di Roma, in circostanze ancora misteriose, un incendio si è sviluppato in una stanza del reparto di Medicina, al secondo piano del padiglione Maroncelli. Nel rogo è morto carbonizzato un paziente di 65 anni.

I vigili del fuoco, prontamente intervenuti, in via precauzionale hanno deciso di evacuare i due piani della palazzina. La vittima delle fiamme era stata ricoverata a causa dell’amputazione di un piede, e si trovava nella stanza con un altro paziente che però non risulta avere riportato conseguenze perché è riuscito a mettersi in salvo. Le cause del rogo sono ancora da accertare. Il tutto si è verificato una decina di minuti prima dell’una. Sul posto anche la polizia scientifica che sta indagando sul caso, ma per ora l’unica cosa certa è che nella stanza non vi erano macchinari in funzione.

In ospedale è giunto anche il direttore generale del San Camillo, Antonio D’Urso: “In questo momento è impossibile dire cosa abbia causato l’incendio. L’unica cosa di cui siamo a conoscenza è che c’era un altro paziente nella stanza ma non ha riportato danni, uscendone incolume e ora è degente in ospedale. I sistemi dell’allarme anti incendio hanno funzionato e anche il personale ha  gestito a meglio e velocemente l’emergenza. La situazione è ora sotto controllo e gli altri pazienti stanno tutti bene. Tutti gli operatori del’ospedale sono all’opera. I malati del reparto coinvolto sono stati spostati in altri reparti”.

PROBABILI FORMAZIONI di Lazio-Inter: buone notizie per Inzaghi. Mancini punta sui bomber…

News Lazio: Inzaghi vuole affrontare la sfida di questa sera con i migliori a disposizione e l’infermeria gli dà un piccolo aiuto: la buona notizia arriva dal recupero in extremis di Lucas Biglia dopo la contusione subita contro la Sampdoria. L’argentino, un po’ a sorpresa, nonostante in settimana si sia allenato in gruppo solo una volta, giocherà contro i nerazzurri questa sera. Cataldi partirà ancora dalla panchina. Non ci sarà invece Marco Parolo, ancora out dopo il colpo subito contro la Juve a Torino. A proteggere le spalle del Principito, ci sarà ancora Onazi (che ormai gode della fiducia totale del tecnico piacentino) e Lulic, regolarmente in campo dopo esser stato in dubbio per diversi giorni. Anche in difesa Inzaghi può sorridere: Basta sarà confermato a destra, con Konko nuovamente schierato sull’out di sinistra, mentre al centro Bisevac si riprende il posto accanto a Gentiletti. Nessuna sorpresa in avanti: Candreva e Keita guideranno l’attacco ai lati di Miroslav Klose. Il tedesco è tornato a lavorare in gruppo ad inizio settimana, è pronto, vuole dare il suo contributo per chiudere al meglio l’avventura laziale. Non si vede invece Djordjevic. Il serbo è stato comunque convocato per il posticipo dell’Olimpico.

News Inter: Mancini a sorpresa non recupera Adem Ljajic per la trasferta dell’Olimpico. Il tecnico allora punterà sul momento positivo di Jovetic (in gol due volte contro l’Udinese). Saranno quindi Perisic, Icardi e Jovetic i titolari del tridente mentre Brozovic prenderà il posto di Biabiany e sarà  il collante fra centrocampo e attacco, supportato in mediana da Medel e Kondogbia. In difesa pare confermata la linea a 4 con D’Ambrosio, Miranda, Murillo (ma occhio a Juan Jesus che tenterà fino all’ultimo il sorpasso) e Nagatomo.

Queste le probabili formazioni di Lazio-Inter 36esima giornata di campionato: Roma, domenica 1 Maggio ore 20:45 Stadio Olimpico:

Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Bisevac, Gentiletti, Konko; Onazi, Biglia, Lulic; Candreva, Klose, Keita. A disp: Berisha, Guerrieri, Hoedt, Mauricio, Patric, Braafheid, Milinkovic-Savic, Cataldi, Mauri, Morrison, F. Anderson, Djordjevic. All. Simone Inzaghi

Indisponibili: De Vrij, Kishna, Matri, Parolo, Radu
Squalificati:

Diffidati: Biglia, Gentiletti, Hoedt, Keita

Inter (4-3-3): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Brozovic, Medel, Kondogbia; Jovetic, Icardi, Perisic. A disp: Carrizo, Berni, Santon, J. Jesus, Telles, Gnoukouri, F. Melo, Biabiany, Manaj, Palacio, Eder. All. Roberto Mancini

Indisponibili: Ljajic
Squalificati: –
Diffidati: 
Handanovic, Jovetic, Perisic, Telles

Arbitro: Luca Banti (Sez. di Livorno)
Assistenti: Barbirati – Meli
IV Uomo: Vuoto
Addizionali: Orsato – Cervellera

SERIE A – Tatarusanu salva la Fiorentina, ma il periodo negativo dei viola continua

Continua il periodo No della Fiorentina continua e a beneficiarne questa volta è il Chievo di Maran. Il secondo anticipo della terzultima giornata di campionato tra Chievo e Fiorentina finisce 0-0. Un legno a testa (traversa di Zarate, palo di Rigoni) e poco più. La squadra di Sousa conferma il difficile momento (tre sconfitte nelle ultime cinque giornate) e perde l’occasione di riavvicinarsi al quarto posto dell’Inter, mentre i veneti ormai salvi salgono a -4 dal Milan sesto.

LA PARTITA –  La Fiorentina in avvio resta a lungo nella metà campo del Chievo, che resta accorto dietro e con linee molto corte riuscendo a prosciugare tutte le fonti di gioco viola non rischiando niente. I viola fanno fatica, ma con il passare dei minuti conquista metri e inizia a farsi vedere dalla trequarti in su. Al 25′ ci prova Mati Fernandez con una conclusione che sfiora il palo. I viola prendono un po’ di coraggio, ma bisogna aspettare il 34′ per assistere al primo tiro nello specchio della porta di Bizzarri. La girata di Kalinic è respinta dal portiere argentino. La ripresa è invece tutta un’altra storia. Il primo guizzo della ripresa (5′) è nel guizzo di Pepe, servizio per Pellissier che ha sul mancino il gol numero 99 in Serie A della sua carriera, ma il rasoterra è fiacco e Tatarusanu blocca. Clamoroso quel che succede due minuti dopo: la punizione si Zarate scavalca la barriera e incoccia l’incrocio, il pallone finisce sui piedi di Marcos Alonso che dal limite dell’area piccola trasforma un facile gol in un tiro alle stelle. Ci sono più spazi, più giocate e più occasioni. La risposta dei veneti non si fa attendere molto. Sei minuti dopo è il palo a dire no ad un gran destro di Rigoni da fuori area. Sousa vuole vincere e al 14′ cambia. Fuori uno spento Tello, dentro Bernardeschi. Maran risponde inserendo Birsa e Floro Flores al posto di Pepe e Inglese. Nel finale pare avere più grinta il Chievo, che al 43′ proprio con Floro Flores dà al Bentegodi l’illusione del gol. Tatarusanu blocca il suo sinistro, Guida ordina 3′ di recupero, gli ultimi tentativi sono della Fiorentina. Infruttuosi.

Gabrielli nuovo capo della Polizia. Possibile svolta nella questione curve?

Il premier Matteo Renzi al termine del consiglio dei ministri ha annunciato che Franco Gabrielli sarà presto il nuovo capo della Polizia. L’attuale prefetto di Roma prenderà il posto di Alessandro Pansa che a giugno compirà 65 anni. Il governo individuerà “nelle prossime settimane” il nuovo prefetto di Roma. Potrebbe così cambiare qualcosa anche relativamente alla questione delle curve: si attendono risvolti.

Parole al miele di Keita per la Lazio: “Sono fiero di indossare questa maglia storica. Non è da tutti”

Al cuor non si comanda e nonostante il periodo No, Keita Balde Diao riesce a trovare comunque parole d’amore e piene d’orgoglio per la Lazio. L’attaccante biancoceleste è intervenuto ai microfoni del portale dakarswagg.net per parlare della squadra che lo ha lanciato nel grande calcio: “Con la Lazio sta andando tutto molto bene e sono felice di far parte di questo gruppoLa Lazio è un club pieno di storia. Non è da tutti giocare con quella maglia addosso. Per questo devo essere molto felice. Da marzo in poi ho preso ritmo nelle gambe, adesso gioco molto di più. Questo non solo mi permette di dimostrare le mie capacità, ma mi consente di crescere. Il mio obiettivo è quello di arrivare il più lontano possibile. E so di poterci riuscire visto che mi alleno tutti i giorni al massimo“.

NAZIONALE – “Poter disputare partite a livello internazionale è una gran cosa per me. Quello che posso dire è che ho avuto il Senegal sempre nel mio cuore e nella mia mente. Ho sempre sostenuto la squadra del mio Paese, perché sono orgoglioso di essere senegalese. Sono sicuro di aver fatto la scelta giusta, al momento giusto. L’affetto dei tifosi? Non mi aspettavo una accoglienza del genere, mi sono commosso. L’unico modo che ho per ripagarli è dare tutto me stesso quando gioco. L’esordio contro il Niger è stato incredibile. Sono sentimenti che vanno oltre i risultati“.

 

SERIE A – Che manita di Ventura alla Dacia Arena

Nell’anticipo delle 18 della 36^ giornata di Serie A, il Torino umilia letteralmente contro l’Udinese alla Dacia Arena. La squadra di De Canio è impacciata, impaurita, fallosa: lascia il comando della partita al Torino che non si aspettava di certo un avversario così remissivo.

Nel primo tempo, dopo il gol sbagliato da Matos al 7’ su lancio di Edenilson, i granata, dopo il gol ingiustamente annullato a Belotti (tenuto in gioco da Adnan) trova il vantaggio con Jansson (prima rete in A) tramite un poderoso stacco di testa su angolo di Gaston Silva e dormita di Danilo. La squadra di Ventura capisce che ha in mano la partita e con Acquah al 45′ porta il risultato sul 2 a 0 sfruttando la dormita di Badu e Adnan che lo lasciano avanzare indisturbato e tirare un gran destro imprendibile per Karnezis. La squadra di De Canio in è balia della truppa di Ventura. Ad inizio ripresa Felipe accorcia le distante, ma subito Martinez riporta i suoi sul doppio vantaggio. I padroni di casa non riescono ad opporsi ai granata, e prima Belotti e la doppietta di Martinez fissano il risultato sull’1-5. Manita del Toro contro l’Udinese, con i friulani ancora immischiati nella lotta salvezza.

Lazio-Inter: ecco i convocati di Simone Inzaghi, recupera un big.

Il mister Simone Inzaghi ha diramato la lista dei convocati per il match di domani contro l’Inter del suo amico Mancini (ore 20:45) allo Stadio Olimpico di Roma. Gradito ritorno quello del capitano Lucas Biglia che dovrebbe prendere regolarmente il suo posto in cabina di regia. Anche il serbo Bisevac recupera.

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori: Basta, Bisevac, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric;

Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Mauri, Milinkovic, Morrison, Onazi;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Klose.

VIDEO – Atterraggio d’emergenza a Catania, paura tra i passeggeri

Atterraggio d’emergenza all’aeroporto di Catania di un velivolo della compagnia aerea Air Vallè, un Fokker 50 proveniente da Rimini, al quale non si è aperto il carrello. Il velivolo è riuscito a toccare la pista col muso e non ci sono stati feriti. Le 18 persone e i 3 membri di equipaggio a bordo del volo sono stati fatti scendere dal portellone anteriore, per loros oltanto una grande paura ma nessun danno.

L’Enac comunica che l’aeroporto di Catania è tornato operativo dalle ore 15 circa dopo che il velivolo è stato rimosso e sono stati effettuati i controlli sulla pista. L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha “disposto l’invio di un team investigativo a Catania Fontanarossa, dove, l’aeromobile Fokker 50 marche Se-Lez è atterrato senza il carrello anteriore, per cause che saranno accertate“.

L’aereo nel frattempo è stato rimosso dalla pista. Sono stati effettuati i controlli sulla pista e l’aeroporto è tornato operativo dalle ore 15.  Può riprendere il normale percorso aereo anche se molti voli hanno subito inevitabili ritardi.

L’atterraggio d’emergenza in un video pubblicato su Youtube da LiveSicilia:

CRONACA: “Papà sta ammazzando mamma”. Bimbo-eroe salva la madre chiamando il 112

Eroi si nasce: un bambino di soli 6 anni ieri sera ha salvato la propria mamma chiamando il 112 e chiedendo aiuto immediato. Il padre la stava picchiando con tale violenza che il piccolo ha temuto il peggio.  “Papà sta ammazzando mamma, venite!“: questa la disperata richiesta d’aiuto del bimbo. I carabinieri della stazione Roma Porta Portese, immediatamente accorsi sul posto, sono riusciti a mettere in salvo la donna e il piccolo. Il genitore violento – come riporta Tgcom24 – è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

La vicenda che ha visto per protagonista il piccolo eroe è avvenuta in un appartamento di via Oderisi da Gubbio, nel quartiere di Porta Portese. L’autore della violenza è un egiziano di 40 anni, incensurato, che lavora come pizzaiolo. La vittima, una donna 32enne, anche lei di origini egiziane ma nata a Roma.

Il marito, che l’accusava di aver prelevato al bancomat dei soldi in più rispetto a quanto concordato, l’avrebbe afferrata per il collo tentando di strozzarla, colpendola anche con calci e pugni. Il bimbo ha dato l’allarme, ma il padre lo ha scoperto e prima che arrivassero i carabinieri ha picchiato anche lui.

La donna ha poi confessato ai militari di subire da più di un anno violenze da parte del marito senza averlo mai denunciato per timore di ritorsioni. La donna e il bimbo minorenne sono stati soccorsi trasportati presso l’ospedale «Fatebenefratelli» e medicati per contusioni ed ecchimosi vari. Il 40enne violento è stato arrestato dai Carabinieri ed associato presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia.

Allerta Meteo: il comunicato della Regione Lazio

Sarà un primo maggio all’insegna del maltempo. La Regione Lazio ha addirittura emesso un’allerta meteo. Si legge nel comunicato della regione:

Il Centro Funzionale Regionale rende noto che il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse, con indicazione che dalle prime ore di domani, domenica 1 maggio 2016 e per le successive 24-36 ore si prevedono sul Lazio: ‘precipitazioni sparse, anche a carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, locali grandinate e forti raffiche di vento.

Il Centro Funzionale Regionale ha emesso un avviso di criticità ordinaria per rischio temporali in cui si prevede nelle Zone di Allerta del Lazio: codice giallo su Bacini Costieri Nord, Bacino Medio Tevere, Appennino di Rieti, Roma, Aniene, Bacini Costieri Sud e Bacino del Liri.

La Sala Operativa Permanente della Regione Lazio ha emesso l’Allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale e invitato tutte le strutture ad adottare tutti gli adempimenti di competenza. Si ricorda che per ogni emergenza è possibile fare riferimento alla Sala Operativa Regionale al numero 803.555”.

VIDEO – Caressa duro attacco a Simeone: “Il suo gioco fa schifo. Meglio Reja e il Trap”

1 scudetto, 1 Coppa di Spagna, 1 Supercoppa di Spagna, 1 Europa League e 1 Supercoppa Uefa: questo il ricco bottino di Diego Simeone da quando dal 2011 siede sulla panchina dell’Atletico Madrid. Da quando guida l’altra squadra di Madrid, è riuscito a interrompere la dittatura di Real e Barcellona. I tifosi dell’Atletico vedono il cholo con un dio e anche fuori dalla capitale spagnola il suo lavoro è apprezzato da tutti, o quasi…  Fabio Caressa  ha pesantemente attaccato il gioco dell’Atletico.

Senza mezze misure, infatti, il conduttore romano ha sentenziato su Sky Sport 24:“Il gioco dell’Atletico Madrid fa schifo. E’ una rottura di scatole. Sono 20 anni che in Italia diciamo che non si deve fare il catenaccio, non bisogna fare un gioco speculativo, che non conta solo il risultato, ma poi il cholo è un grande. Fa un gioco noiosissimo, orribile. Real Atletico è stata una delle finali più brutte. Il cholo fuori casa mette un pullman davanti alla porta, con 10 uomini nella propria area di rigore. Simeone io lo apprezzo perché è un grande condottiero e allenatore ma vince come noi abbiamo fatto per 50 anni, con catenaccio e contropiede. Poi però Trapattoni e Reja sono vecchi mentre Simeone fa il cholismo. Allora voglio il rejsmo, il trapattonismo ma soprattutto l’italianismo. Se l’Atletico vince la champions abbiate il coraggio di dire che ha vinto il catenaccio all’italiana“. Una provocazione bella e buona che farà infuriare i fan del cholo ma sicuramente farà piacere a Reja e a Trapattoni.

PER GUARDARE IL VIDEO CLICCA QUI

Fabrizio Piepoli

L’ERBA DEL VICINO – Comunicato della Curva Sud: “Si torna a casa”

Dopo tanti mesi trascorsi lontano dallo stadio Olimpico la Curva Sud ha deciso di tornare allo stadio. Attraverso un comunicato ufficiale apparso su alcune pagine social di riferimento il gruppo storico dei Fedayn e la maggior parte degli altri gruppi hanno annunciato il ritorno in Curva in occasione dell’incontro di calcio in programma l’8 maggio Roma-Chievo. Questo il testo integrale:

SI TORNA A CASA!
Tutte le notti, anche le più buie e peste, finiscono con il chiarore dell’aurora. Retorica? Si. E ci vuole in questo caso, perchè si parla di Curva, un luogo speciale che è più un luogo dell’anima che un luogo fisico.
A Roma-Chievo la grande maggioranza dei gruppi organizzati della Curva Sud, tornerà sugli spalti.

In silenzio, molto probabilmente, perchè la ferita delle barriere è ancora li, sanguinante e dolente. Ma si è deciso di rientrare per l’ultima in casa, come si era deciso di uscire dopo la prima contro la Juve. Non è un semplice piegare la testa a chicchessia. Ma è un gesto plastico, concreto, reale che dimostra che chi ha torto, ed ha sempre avuto torto sulla questione è una parte ben precisa: chi le barriere le ha pensate e installate.

Ed il gesto è di “buona volontà”, se vogliamo dirlo con altre parole, così i benpensanti e soloni dei grandi mass media sono contenti e possono rassicurare la “casalinga di Voghera”. Anche se poi, non c’è nessun bisogno di dimostrare cosa sia il tifo romanista: per apprezzarlo bastava guardare i romanisti in trasferta quest’anno. Mai un problema, solo tifo, calore, colore, passione.

Ebbene, a Roma-Chievo ci sarà nuovamente questa presenza, quella gente, quelle anime che hanno vagato afflitte per una intera stagione, ma che non si sono mai scostate di un millimetro nella dimostrazione della passione e della coerenza nella manifestazione civile e democratica di una legittima protesta. Non servivano e non sono mai servite “prove”.

Anzi, c’è di più: è già certo che, barriere o non barriere, il prossimo anno i Fedayn e gli altri gruppi che seguiranno questa decisione, torneranno a ripopolare la Curva Sud, abbonandosi nuovamente. Non si segue la campagna acquisti-cessioni, non c’è Totti o Pjanic o Nainggolan o Pallotta, se restano o se se ne vanno a giustificare un amore che nasce con la Roma nel 1927. L’atto di fede lo si fa perchè si è convintamente, profondamente, incessabilmente romanisti. Al di la di tutto il bene ed il male. Conta solo la As Roma. Adesso la palla passa al Prefetto e al Questore, vediamo chi sa essere coerente, serio, civile e democratico….NOI TORNIAMO A CASA!“.