Home Blog Pagina 26

Pedro Neto alla Lazio: come diavolo l’abbiamo perso? Un autogol clamoroso!

Pedro Neto incanta nel Mondiale per Club: come ha fatto la Lazio a lasciarselo sfuggire? #PedroNeto #Lazio #MondialePerClub

Le luci del MetLife Stadium illuminano la semifinale del Mondiale per Club, ma un talento brilla più di tutti, riaprendo una ferita dolorosa per i tifosi della Lazio. Si tratta di Pedro Neto, l’esterno portoghese che sta dominando il campo con una prestazione da urlo. Vederlo in azione fa sorgere una domanda inevitabile, carica di rimpianto: “ma come abbiamo fatto a lasciarcelo scappare?”. Questa frase, piena di frustrazione, cattura il senso di incredulità dei fan biancocelesti di fronte a un’opportunità persa.

Mentre Pedro Neto fa impazzire la difesa del Fluminense con dribbling e accelerazioni impressionanti, il suo gioco riecheggia le parole del telecronista Riccardo Trevisani, che sottolinea come sia il giocatore con più dribbling riusciti in tutta la competizione. “ricorda come si tratti del giocatore con più dribbling riusciti in tutta la competizione”, un’affermazione che evidenzia la superiorità tecnica di Neto, ponendolo al centro dell’attenzione globale e amplificando il rammarico per chi l’ha visto solo di sfuggita.

Ogni sua mossa sul campo è un mix di tecnica e velocità che lascia senza fiato. Parte largo a sinistra, salta l’avversario con facilità e crea occasioni da gol a ripetizione. È un calciatore completo, maturo e dominante a livello mondiale, trasformato dal Wolverhampton in una delle ali più letali del panorama internazionale.

Eppure, è amaro pensare che questo gioiello è stato per due stagioni parte della Lazio. Arrivato dal Braga come promessa, non ha mai trovato lo spazio per brillare. Venduto per una cifra che ora sembra ridicola – 18.3 milioni di euro – la sua partenza solleva interrogativi su errori di valutazione nel calciomercato biancoceleste. Ogni suo dribbling è un promemoria di ciò che poteva essere, e stasera, quella ferita si riaccende più che mai, lasciando i tifosi a chiedersi cosa sarebbe potuto succedere se le cose fossero andate diversamente.

Tifosi Lazio pronti al casino: data, luogo e orario della protesta in arrivo

I tifosi della Lazio si mobilitano per una protesta epica: cosa succederà in città? #LazioProtests #TifosiInRivolta #CalcioItaliano

I tifosi della Lazio stanno trasformando la loro frustrazione in azione concreta, dopo aver inondato la città di striscioni che denunciano la gestione della società. Ora, la contestazione contro il presidente e la dirigenza si sposta ufficialmente nelle strade, con il tifo organizzato che invita tutti i sostenitori biancocelesti a unirsi per esprimere il proprio malcontento. È un momento che potrebbe segnare un punto di svolta per il club, lasciando i fan con il fiato sospeso su cosa riserverà il futuro.

In un messaggio diretto e appassionato, il tifo organizzato ha dettagliato i piani per la manifestazione. “SOTTO AL CONDIZIONATORE LASCIAMOCI CHI CHIEDE AGLI ALTRI DI FARE LE RIVOLUZIONI, NOI TORNIAMO IN PIAZZA. CI RITROVEREMO TUTTI MARTEDÌ 15 LUGLIO, DALLE ORE 18:30 IN POI, A LARGO CORRADO RICCI PER POI DIRIGERCI SU VIA DEI FORI IMPERIALI VERSO IL CAMPIDOGLIO DOVE CHIEDEREMO UN INCONTRO AL SINDACO DI ROMA CAPITALE E ALL’ASSESSORE ALLO SPORT PER SOTTOLINEARE IL NOSTRO PROFONDO DISSENSO VERSO UNA GESTIONE SOCIETARIA CHE STA SVALUTANDO UN PATRIMONIO CITTADINO COME LA S.S. LAZIO.” Questa frase è un richiamo potente all’azione, dove i tifosi si distaccano da chi predica senza fare e invitano tutti a unirsi per sensibilizzare le istituzioni sul declino del club, sottolineando come la Lazio sia un bene comune da proteggere.

Il messaggio prosegue con un appello ancora più incisivo. “E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI SENSIBILIZZARE QUALSIASI ORGANO POLITICO POSSIBILE, CHIUNQUE ABBIA UN RUOLO ISTITUZIONALE E’ CHIAMATO A PRENDERE UNA POSIZIONE DI TUTELA DI UN PATRIMONIO COMUNE E AD ESPORSI CON LA PROPRIA VOCE ED IL PROPRIO IMPEGNO PER RIDARE A QUESTA CITTÀ E QUESTA TIFOSERIA UNA SQUADRA CHE ABBIA DELLE AMBIZIONI ALL’ALTEZZA DEL RUOLO STORICO CITTADINO CHE RAPPRESENTA, SIAMO STANCHI DI VEDERE LA NOSTRA LAZIO USATA PER SCOPI PERSONALI O VEDERLA TRASCURATA PER TORNACONTI POLITICI. LA POLITICA LO HA MESSO, LA POLITICA LO DEVE TOGLIERE.” Qui, i tifosi esprimono una rabbia profonda, chiedendo un intervento politico per ripristinare l’ambizione della squadra, e fanno eco a un senso di ingiustizia che potrebbe galvanizzare l’intera base dei supporter.

Per mantenere l’evento pacifico e rispettoso, il tifo organizzato ha specificato regole chiare. “CHIEDIAMO A TUTTI I PARTECIPANTI DI RISPETTARE IL DECORO DEL CENTRO STORICO DELLA NOSTRA CITTÀ. NON PORTIAMO TORCE, FUMOGENI E PETARDI, EVITIAMO DI PROCURARE DANNI A STRADE E MONUMENTI. PORTATE LE BANDIERE CON I COLORI DELLA NOSTRA LAZIO!”. Questa parte del messaggio serve come un promemoria di responsabilità civica, spiegando come i tifosi vogliano dimostrare il loro amore per la squadra in modo ordinato, enfatizzando l’orgoglio per i colori biancocelesti senza ricorrere a disordini.

Mentre la data si avvicina, l’atmosfera è carica di attesa: questa protesta potrebbe non solo scuotere la dirigenza, ma anche accendere un dibattito più ampio sul futuro del calcio italiano e sul ruolo dei tifosi nel difendere la loro passione. Che effetto avrà questa mobilitazione sulla stagione a venire? I fan sono pronti a fare sentire la loro voce, e il mondo del calcio osserva con interesse.

Valdifiori sicuro: “Sarri stravolgerà questo sbarbatello della Lazio in una stella”

Valdifiori è certo: «Questo prospetto della Lazio sarà esaltato da Sarri». Le sue dichiarazioni esclusive affascinano i tifosi, svelando insight su un possibile rinascimento biancoceleste. #Lazio #SerieA #Calcio

Mirko Valdifiori, ex centrocampista che ha fatto la storia di squadre come Empoli e Napoli, è oggi membro dello staff tecnico della nazionale di Malta. In una chiacchierata che cattura l’attenzione, ha rievocato il suo legame speciale con il suo ex allenatore, ora alla guida della Lazio, evidenziando un rapporto professionale e umano che ha lasciato un segno profondo. Queste riflessioni non solo incuriosiscono i fan, ma fanno riflettere su come esperienze passate possano influenzare il presente del calcio italiano.

«Ho avuto la fortuna di essere allenato da un tecnico come Sarri, anche da lui ho preso degli elementi che oggi mi aiutano nella mia nuova esperienza da tecnico. Avere avuto Sarri, Conte, Mihajlovic ti permette di avere già un’ideologia di gioco. Cercherò di prendere spunto da ciò che mi ha insegnato Sarri, dal suo credo calcistico e dalla sua voglia di accettare delle sfide. Come quella che ha fatto tornando alla Lazio, malgrado la burrasca di questi giorni».
Commento: Qui, Valdifiori sottolinea la gratitudine per l’impatto formativo di Sarri sulla sua carriera, mostrando come le idee calcistiche apprese stiano modellando il suo ruolo attuale e alimentando curiosità sul modo in cui simili principi potrebbero rivitalizzare la Lazio.

«Sarri avrà tanti aspetti da dover curare, partendo dall’impostazione tattica in relazione alle caratteristiche dei giocatori che si ritrova. Già nella Juventus si adattò, cercando di restare dentro i suoi concetti, ma anche adattandosi alla tipologia di calciatori. La Lazio a centrocampo ha anche giocatori di qualità, che possono interpretare il suo calcio di palleggio. Dovrà puntare sul lavoro sul campo e dovrà anche curare dei rapporti personali con quei giocatori che magari inizialmente saranno scontenti. Lui ha il suo credo, ma anche lui sa essere flessibile. L’ha già fatto nella sua carriera. Sicuramente, avendo giocatori come Rovella e Guendouzi a metà campo, potrà tornare a fare un calcio di ri-aggressione immediata sul portatore di palla per avere un blocco squadra molto stretto per non concedere spazi nelle ripartenze. Io vedo un grande centrocampo di aggressione e corsa, ma anche in grado di poter verticalizzare nell’immediato. Lui crede molto anche nella verticalizzazione improvvisa per andare a fare go».
Commento: Valdifiori descrive con precisione l’approccio tattico di Sarri, enfatizzando la sua capacità di adattarsi e massimizzare le qualità dei giocatori, il che genera interesse su come queste strategie potrebbero trasformare il gioco della Lazio in futuro.

«Belahyane è un ottimo prospetto, un’idea di gioco come quella di Sarri può esaltare ulteriormente le sue caratteristiche. Può migliorare ancora tanto, ha qualità. Sinceramente, però, ora vedo Rovella molto più pronto. Lui, come Cataldi, ha anche quella capacità di cercare subito la profondità. Lui, in questo momento, è il punto dal quale deve ripartire la Lazio. Non vedo una Lazio senza Rovella».
Commento: In questa parte, Valdifiori evidenzia il potenziale di certi talenti della Lazio e il ruolo chiave di figure come Rovella, creando suspense sul loro sviluppo e sul contributo che potrebbero dare per il successo della squadra.

Le dichiarazioni di Valdifiori non solo offrono uno sguardo intrigante sul dinamismo del calcio moderno, ma lasciano i lettori con la voglia di vedere come queste visioni si tradurranno in campo, alimentando discussioni tra appassionati su ciò che attende la Lazio nella prossima stagione.

Lotito, la Nord prepara la notevole protesta ai Fori Imperiali

Nonostante il malore che avrebbe colpito Claudio Lotito e il conseguente ricovero al policlinico Gemelli per accertamenti, la protesta verso il presidente della Lazio non si ferma: anzi, sembra essere giunta a un punto cruciale, con un comunicato della Curva Nord affidata ai canali social legati all’ambiente degli ultras biancocelesti.

Più che un comunicato, è un vero e proprio invito: togliersi da sotto il condizionatore e scendere in piazza per protestare contro la gestione Lotito e richiedere un incontro con il sindaco di Roma Capitale e l’assessore allo sport. L’appuntamento è per Martedì 15 Luglio, alle ore 18:30, presso Largo Corrado Ricci per poi dirigersi verso i Fori Imperiali in direzione Campidoglio.

Lotito, l’invito alle istituzioni per difendere un patrimonio cittadino

Come riportato dal comunicato, l’invito alle cariche istituzionali è quello di sensibilizzarsi sulla vicenda Lazio, per tutelare quella che più che una semplice società calcistica è un patrimonio comune della capitale.

Lo slogan da tempo ormai è “la politica ce lo ha messo, la politica lo deve togliere”, e il piano della protesta è ormai da tempo indirizzato verso le istituzioni cittadine e della Repubblica: l’estate calda di Lotito è ben lungi dal trovare una “tranquillità”, con gli striscioni di protesta che si moltiplicano per la città.

Sarri snobba i giornalisti: conferenza a distanza, scelta “incommentabile” fa infuriare la stampa

Tifosi della Lazio in rivolta: una decisione del club sotto accusa scatena polemiche! #Lazio #CalcioControverso #TifosiInfuriati

Il dibattito intorno al clima in casa Lazio non accenna a spegnersi, e le parole del giornalista Alberto Ciapparoni intervenuto su radio Laziale catturano perfettamente l’umore di una fetta importante dei tifosi. Con un tono che mescola frustrazione e un invito al cambiamento, l’analisi dipinge un quadro di tensioni crescenti, spingendo i lettori a chiedersi: cosa sta accadendo davvero dietro le quinte di questo club?

Il giornalista evidenzia una stanchezza diffusa tra i supporter biancocelesti, attribuendola a un ciclo ripetitivo di promesse non mantenute e a una comunicazione percepita come poco trasparente. Questa sensazione di stallo sembra essere il motore del malcontento, alimentando contestazioni che si ripetono stagione dopo stagione e lasciando i tifosi in cerca di risposte più concrete.

Ecco le sue parole che riassumono questo stato d’animo: «Negli ultimi anni è mancata la trasparenza nel rapporto tra club e tifoseria. Io percepisco stanchezza; è da anni che assistiamo alle stesse cose. Io sono esausto, siamo alla contestazione, alle solite promesse non mantenute. Sembrano quei film in cui si ripete lo stesso giorno in loop. Noi laziali stiamo vivendo sempre la stessa trama». Questo commento sottolinea la frustrazione accumulata, paragonando la situazione a un loop cinematografico per evidenziare come i tifosi si sentano intrappolati in un copione prevedibile e deludente.

Passando a una scelta specifica del club – quella di escludere i media dalla partecipazione in presenza a una recente conferenza – Ciapparoni critica duramente l’approccio, definendolo controproducente. Secondo lui, questa mossa non fa che ampliare le distanze con l’esterno, aggravando un’atmosfera già tesa e isolando ulteriormente la società.

«Escludere la partecipazione in presenza dei media è un errore gestionale anche da parte della società. Se fossi la società cercherei un ravvicinamento con l’ambiente, mentre così allarghi il divario e non aiuti neanche te stesso. È una scelta quasi incommentabile. Non conviene neppure a loro, non fa che rendere ancor più tesa l’atmosfera. Ancora più chiusi nel bunker di Formello». Questa frase enfatizza l’isolamento autoimposto del club, usando l’immagine del “bunker” per illustrare come tale decisione rischi di peggiorare i rapporti interni, spingendo tutti a riflettere su una possibile inversione di rotta per ricostruire il legame con i tifosi.

Lotito nei guai? Lo staff della Lazio chiarisce le sue condizioni in una nota polemica

Allarme improvviso per il presidente Lotito: un pomeriggio di tensione e poi il sospiro di sollievo! #Lazio #SerieA #Salute

Immaginate un pomeriggio che trasforma l’entusiasmo del mondo del calcio in una nuvola di incertezza: è quanto è accaduto con il presidente della Lazio, Claudio Lotito, quando la notizia del suo ricovero al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma ha iniziato a circolare rapidamente online. Tifosi, esperti del settore e persino figure istituzionali si sono ritrovati improvvisamente in apprensione, con le reti sociali e i media che amplificavano ogni dettaglio. Cos’era successo esattamente? Una domanda che ha catturato l’attenzione di tutti, trasformando una giornata ordinaria in un vero e proprio enigma.

Le voci si sono diffuse come un’onda, alimentate dall’assenza di informazioni chiare all’inizio. Molte fonti parlavano di un possibile malore improvviso per il patron biancoceleste, generando speculazioni che hanno tenuto tutti con il fiato sospeso. Dopotutto, Lotito non è solo una figura chiave nel calcio italiano, ma anche un senatore impegnato nella politica nazionale, il che ha reso la situazione ancora più intrigante e carica di tensione. Come si è evoluta questa storia? L’attesa per una spiegazione ufficiale ha solo aumentato la curiosità tra chi segue da vicino le vicende del mondo sportivo.

Per chiarire ogni dubbio e placare l’ansia crescente, nel tardo pomeriggio è arrivata la nota ufficiale dallo staff del presidente. Ecco il testo integrale: «In merito alle notizie circolate nel pomeriggio, si precisa che il senatore Claudio Lotito si è sottoposto a un ricovero per accertamenti di controllo presso il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. Le condizioni di salute sono buone e non si è trattato di alcun malore». Questo comunicato, diffuso dall’agenzia ANSA, non solo smentisce le ipotesi di un’emergenza, ma spiega con chiarezza che si trattava solo di esami di routine, offrendo un immediato senso di sollievo e dissipando le congetture che avevano invaso l’ambiente.

Con questa rassicurazione, l’attenzione si sposta ora su come Lotito stia gestendo la situazione: nel comunicato, si sottolinea anche la sua gratitudine verso il personale medico per la professionalità dimostrata, e un ringraziamento a quanti hanno espresso affetto. Una vicenda che, pur essendo legata al calcio, ricorda quanto le storie personali dei protagonisti possano catturare l’immaginazione dei fan, lasciando tutti con la speranza di buone notizie future per il mondo Lazio e oltre.

Lotito ricoverato – Sui social sono tanti ad esultare per il malore al presidente della Lazio

0

Lotito è stato ricoverato al Gemelli e staserà il presidente della Lazio la passerà nel noto ospedale romano, per intenderci quello dove viene ricoverato il Papa.

La notizia del malore accorso a Lotito è arrivata intorno alle 18 e 30 e il presidente non ha mancato occasione per inveire ironicamente contro “chi mi maledice”. Secondo lo staff del senatore quelli di oggi sarebbero dei controlli di routine, mentre per altri operatori dell’informazione, la causa del ricovero al Policlinico romano Agostino Gemelli, sarebbe da ricondurre a un’aritmia cardiaca, ovvero un’alterazione del ritmo del cuore, che può manifestarsi con battiti troppo rapidi (tachicardia), troppo lenti (bradicardia) o irregolari. Questa condizione si verifica quando i segnali elettrici che regolano il battito cardiaco non funzionano correttamente, causando un battito irregolare.

Sui social si scatena il malcontento contro il presidente Lotito

La notizia che ha fatto il giro del web, almeno a livello nazionale, ha assunto connotati molto importanti qui nella capitale dove Lotito è presidente della prima squadra calcistica della capitale, non una squadra qualunque. Da segnalare che, purtroppo, sono tantissimi, forse anche troppi, i commenti di giubilo, volgari e anche troppo cattivi contro il presidente della Lazio. “Mi diverto solo se, solo se muore Lotito, muore bene o muore male lo vogliamo al funerale”, oppure “Lotito al Verano il funerale che aspettiamo” o per rimanere in tema con la stagione estiva “In costume e infradito al funerale di Claudio Lotito“.

Ecco, ok l’ironia e come anche ha dichiarato il presidente “C’è gente che me maledice”, però sono troppi i commenti di questo genere che stanno invadendo i social dedicati alla Lazio. Da parte di tutta la nostra redazione i più sentiti auguri per una pronta guarigione al patron della Lazio, Claudio Lotito e sentita vicinanza alla moglie Cristina e al figlio Enrico.

Sarri al debutto: conferenza fissata, il burbero maestro del calcio pronto a parlare!

L’attesa per la nuova era della Lazio è al culmine: scopri data, ora e come seguire live la presentazione ufficiale! #Lazio #NuovaStagione #Calcio2025

L’attesa è finita, e il “Sarrismo” – ovvero lo stile di gioco tattico e affascinante che ha reso famoso il tecnico – sta per inaugurare una nuova era nella Capitale. La S.S. Lazio si prepara a dare il via alla stagione sportiva 2025/2026 con l’evento più atteso dai suoi tifosi: la presentazione ufficiale del nuovo tecnico. Dopo settimane di indiscrezioni e aspettative, il club biancoceleste ha fissato la data e l’ora per le prime parole del “Comandante” – un soprannome che sottolinea la sua leadership indiscussa sul campo – da allenatore della Lazio, segnando simbolicamente l’inizio di un nuovo corso che promette eccitazione e novità.

L’appuntamento è uno di quelli che gli appassionati non possono perdere, con tutti gli occhi puntati sul Training Center di Formello. Giovedì 10 luglio, a partire dalle 18:00, i tifosi avranno l’opportunità di ascoltare la visione, gli obiettivi e la filosofia di gioco che il tecnico intende portare a Roma. Ci si attendono rivelazioni sui temi caldi come le strategie di calciomercato per rafforzare la rosa, gli obiettivi per il campionato di Serie A e le competizioni europee, oltre a come adattare il suo celebre 4-3-3 alla squadra attuale – un aspetto che potrebbe riservare sorprese intriganti per il futuro della formazione.

La società ha optato per un approccio moderno e diretto, trasmettendo l’evento in diretta esclusiva sui canali ufficiali per coinvolgere direttamente i fan. Questo metodo permette di catturare ogni dettaglio senza intermediari, alimentando la curiosità su come il nuovo corso si svilupperà. Di seguito, ecco il comunicato ufficiale diramato dalla S.S. Lazio con tutti i dettagli per non perdersi neanche un momento.

COMUNICATO UFFICIALE S.S. LAZIO

La S.S. Lazio comunica che giovedì 10 luglio 2025, alle ore 18:00, si terrà la presentazione ufficiale del tecnico Maurizio Sarri, in vista dell’inizio della nuova stagione sportiva. L’evento si svolgerà presso gli studi televisivi del Training Center S.S. Lazio e sarà trasmesso in diretta esclusiva sulla piattaforma ufficiale sul sito www.sslazio.it e sulla frequenza radiofonica di Lazio Style Radio 89.3 FM. L’evento non sarà aperto al pubblico né alla stampa in presenza. Modalità per tutti i media: è possibile inviare una domanda per testata, indicando nome e cognome del giornalista. Le domande saranno lette in studio nel corso della diretta. Termine ultimo per l’invio: mercoledì 9 luglio alle ore 19:00 all’indirizzo email direzione.comunicazione@sslazio.it.

Con questa presentazione, i tifosi della Lazio sono pronti a immergersi in una stagione ricca di aspettative: un evento che non solo segna l’inizio ufficiale, ma che potrebbe rivelare le chiavi per un futuro vincente sul campo.

Sarri non molla: “A Coverciano, rendete obbligatoria questa cosa – basta perdite di tempo!”

Esplosive dichiarazioni di un tecnico: “A Coverciano dovrebbero rendere obbligatoria questa cosa”. Scopri perché è un’esperienza unica che segna la carriera! #Calcio #SerieA #Napoli

Maurizio Sarri torna a farsi sentire in pubblico, e come al solito, le sue parole non passano inosservate. Durante la 27esima edizione del “Premio Sportilia 2025”, l’ex allenatore senza attuale panchina ha condiviso riflessioni profonde sulla sua carriera, spostando l’attenzione su una delle sue squadre più significative. Ciò che ha detto non è solo una dichiarazione personale, ma un invito a riflettere per tutti i suoi colleghi, suscitando curiosità su come un’esperienza specifica possa trasformare un allenatore.

In particolare, interrogato sulle tappe più formative della sua vita professionale, Sarri ha espresso un pensiero che suona come una vera e propria sfida per il mondo del calcio. Le sue parole evocano un senso di mistero e intensità, lasciando il lettore a chiedersi quali siano gli elementi unici che rendono quella piazza così diversa dalle altre. «A Coverciano dovrebbero rendere obbligatorio per i mister allenare almeno un anno a Napoli. Per quello che significa allenare a Napoli, perché è una cosa molto particolare». Questa frase, in grassetto per evidenziarne l’impatto, sottolinea come l’esperienza napoletana non sia solo un lavoro, ma una prova rigorosa che tempra il carattere e le abilità, offrendo una lezione indelebile che ogni allenatore dovrebbe affrontare.

Le sue riflessioni vanno oltre una semplice nostalgia, dipingendo un quadro affascinante di passione e pressione senza eguali in Serie A. Immaginate un ambiente dove ogni partita è un’immersione totale, una sfida che forgia e fa crescere: è proprio questo l’elemento che Sarri descrive, invitando i lettori a esplorare cosa rende quella panchina così speciale. Non si tratta di una battuta, ma di un’analisi approfondita che accende l’interesse su come certe esperienze possano influenzare radicalmente la visione del gioco.

Mentre il suo nome continua a circolare in vista di nuove opportunità, queste dichiarazioni rafforzano un legame emotivo ancora vivo, riaccendendo l’affetto dei tifosi e ponendo domande intriganti sul futuro del calcio italiano. Che impatto avrà questa idea su altri allenatori? Solo il tempo lo dirà, ma intanto, le parole di Sarri lasciano un’eco che invita a riflettere e a scoprire di più.

tanta paura - Lotito e il giallo del malore. Routine o mancamento al Senato? I dettagli secondo Sky

0

CALCIO: LAZIO. LOTITO SOTTO OSSERVAZIONE AL GEMELLI PER ACCERTAMENTI

Sono tante le note diffuse dalle agenzie di stampa riguardo il ricovero di Claudio Lotito al policlinico Agostino Gemelli nella giornata di oggi, martedì 8 luglio 2025. Sarà stato il caldo, o forse lo stress, fattostà che il presidente della Lazio Lotito passerà la notte al Gemelli.

Secondo alcune agenzie di stampa, Claudio Lotito è stato posto sotto osservazione al Policlinico Gemelli di Roma e, secondo quanto si apprende, il presidente della Lazio, 68 anni, avrebbe avuto un piccolo mancamento al Senato ed è stato quindi trasportato in ospedale per gli accertamenti del caso.

Mentre la versione ufficiale comunicata anche dallo staff del Senatore della Repubblica Italiana, nonché presidente della Società Sportiva Lazio, sarebbe quella di un semplice controllo di routine. però da quanto riportato da Sky Lotito passerà la notte in ospedale perché secondo la nota emittente, il presidente della Lazio avrebbe avuto un’un’aritmia cardiaca che avrebbe rallentato il battito del cuore. Da capire quali sono state le cause ma la situazione al momento è sotto controllo e non desta troppa preoccupazione. Seguiranno aggiornamenti sulla situazione, sperando che il presidente possa uscire domani e continuare le sue innumerevoli attività lavorative e soprattutto risolvere al meglio il problema del calciomercato della Lazio.

Roma scippa il giovane crack alle giovanili della Lazio: malcontento a Formello

La Roma ruba un talento alla Lazio: un vero colpo di mercato che accende la rivalità romana! #Calciomercato #DerbyGiovanile #TalentiInMovimento

Immaginate lo scalpore nel mondo del calcio giovanile: la Roma ha sferrato un colpo audace, trasformando un trasferimento in un evento che cattura l’attenzione di tutti. Si tratta di un “derby” di mercato (che evidenzia la storica e accesa rivalità tra le due squadre della Capitale), che ha infiammato il settore giovanile romano. I giallorossi hanno assicurato le prestazioni di Federico Martellucci, un promettente centrocampista classe 2009, sottraendolo ai rivali della Lazio. Questo giovane ha firmato un contratto triennale con la Roma, un’operazione che ha il gusto di uno “scippo” (significando un’acquisizione astuta e inaspettata, quasi come un furto in casa altrui) e che ha provocato un’onda di malumore a Formello.

Martellucci non era un elemento qualunque nel vivaio biancoceleste, bensì uno dei “gioielli” più brillanti e promettenti (un termine che sottolinea il suo status di talento prezioso e raro, come un gioiello da custodire gelosamente). Indossando la numero dieci, si è fatto notare per la sua straordinaria abilità nel segnare gol e nel fornire assist ai compagni, brillando in diverse categorie giovanili. Il suo carisma e il suo ruolo chiave nel gruppo erano evidenti dalla fascia da capitano che ha portato più volte con la maglia della Lazio, oltre alle chiamate nelle nazionali giovanili, che confermano il suo valore indiscusso a livello nazionale. La sua uscita rappresenta una vera e propria perdita per il settore giovanile laziale, lasciando un vuoto difficile da colmare.

Dal punto di vista tecnico, Federico Martellucci è un prospetto affascinante e Versatile. Mancino di natura, vanta una visione di gioco ampia e doti di leadership insolite per un giocatore della sua età. La sua versatilità tattica gli consente di eccellere in ruoli cruciali del centrocampo: può fungere da trequartista, ispirando l’attacco con la sua creatività, o da regista davanti alla difesa, controllando il ritmo della partita.

Il suo cammino alla Roma partirà con ogni probabilità dall’Under 17, ma con ambizioni di crescita evidenti. Il club giallorosso mira a svilupparlo per renderlo una pedina stabile nella squadra Primavera. Questo tipo di trasferimento, da una sponda all’altra del Tevere, è un evento raro persino nel calcio giovanile, e ricorda l’eco mediatica di operazioni simili tra le prime squadre, sottolineando quanto profonda sia la rivalità cittadina in ogni ambito.

Calciomercato Lazio: snobbati gli svincolati, prima via i brocchi per fare cassa!

Mosse Strategiche della Lazio nel Calciomercato: Giovani Talenti e Cessioni in Primo Piano! #CalciomercatoLazio #SerieA #FuturoBiancoceleste

I tifosi della Lazio sono pronti a scoprire come il club sta rimodellando la propria rosa per la stagione 2025/26, con un focus serrato su cessioni e un’attenta gestione del bilancio. Immaginatevi una squadra che deve alleggerire il carico, tra giovani promesse in partenza e veterani da sistemare – un vero rompicapo che potrebbe cambiare le sorti della Lazio in Serie A. Secondo quanto riportato da fonti attendibili, la dirigenza biancoceleste è al lavoro per snellire l’organico, prioritarizzando le uscite per ridurre il monte ingaggi e fare spazio a nuove opportunità.

Giovani in partenza da Formello – Questa frase sottolinea il flusso di talenti emergenti che stanno lasciando il centro di allenamento laziale, un segnale di come il club stia investendo nel loro sviluppo altrove. Tra i nomi in procinto di lasciare ci sono Fabio Milani, terzino sinistro classe 2003, e Valerio Crespi, attaccante promettente del 2004, entrambi diretti all’Avellino in Serie B per guadagnare minuti preziosi. Lorenzo Bordon, centrocampista centrale, è invece destinato al Südtirol, mentre Romano Floriani Mussolini, difensore esterno classe 2003, attrae l’interesse della Cremonese e di alcuni club inglesi. Matteo Cancellieri, attaccante esterno classe 2002, è uno dei più richiesti: Cagliari e Genoa hanno manifestato interesse, segno di un buon mercato per i giovani biancocelesti – Qui, l’espressione evidenzia il potenziale commerciale dei talenti laziali, dimostrando come questi giocatori stiano attirando attenzioni da squadre importanti, un vero boost per il vivaio biancoceleste.

Passando ai difensori più esperti, la Lazio è impegnata a trovare collocazioni adeguate per non appesantire la squadra. Per il ruolo di esterno, si cerca una sistemazione per Manuel Lazzari, laterale veloce e offensivo, o per Luís Maximiano Tavares, più difensivo – Questa parte del discorso illustra le opzioni in ballo, mostrando come il nuovo allenatore Marco Baroni preferisca il terzino albanese Elseid Hysaj per la sua esperienza sul campo. Al centro della difesa, il dilemma si concentra su Duje Ćaleta-Car e Patric Gabarrón, con Baroni che vorrebbe trattenere il difensore spagnolo, ma dubbi sulla sua forma fisica potrebbero cambiare le carte in tavola.

E poi c’è il vero nodo da sciogliere: gli ingaggi pesanti che stanno bloccando le manovre. I fardelli economici includono Dimitrije Kamenović con uno stipendio da 600mila euro, Toma Bašić a 1,6 milioni e Mohamed Fares a 1 milione – tutti in scadenza e che pesano per 3,2 milioni netti complessivi. La società sta valutando rescissioni consensuali, offrendo il 40-50% dello stipendio residuo, per liberare risorse e correggere errori passati. Si tratta di una mossa audace che potrebbe aprire le porte a nuovi arrivi, lasciando i fan con il fiato sospeso su come si concluderà questa operazione.

In sintesi, la Lazio è immersa in una fase cruciale di riorganizzazione, con le prossime settimane che potrebbero definire il volto della squadra per la stagione 2025/26. Restate sintonizzati, perché ogni cessione potrebbe essere l’innesco per sorprese entusiasmanti sul campo.

LOTITO RICOVERATO AL GEMELLI – “Sono le maledizioni che mi mandano” e poi la stoccata finale

0

Nota dello staff del senatore Lotito: “Nessun malore, solo controlli di routine”

In riferimento alle notizie diffuse nel pomeriggio, lo staff del senatore Claudio Lotito ha precisato che il parlamentare si è sottoposto a un ricovero per accertamenti di routine presso il Policlinico Universitario A. Gemelli di Roma. Le sue condizioni di salute risultano buone e non si è verificato alcun malore.

Le parole di Lotito durante il ricovero al Gemelli

Con la consueta ironia, il senatore – che è anche presidente della S.S. Lazio – ha sdrammatizzato la situazione conversando telefonicamente con alcuni giornalisti: “Nessun malore. Chi mi manda maledizioni dovrà sopportarmi ancora a lungo”.

Il senatore Lotito ha infine voluto esprimere pubblicamente il proprio ringraziamento al personale medico per la professionalità e l’attenzione dimostrate, e ha rivolto un pensiero di gratitudine a quanti, in queste ore, gli hanno fatto pervenire messaggi di affetto e solidarietà.

Speriamo che il ricovero del presidente della Lazio non sia niente di grave e che le sue condizioni possano rimanere tranquille. La notizia ha fatto e sta facendo il giro del web e le parole di scherno del presidente Lotito verso i suoi denigratori confermano il suo ottimo stato di salute. Seguono aggiornamenti sulla vicenda e su altre dichiarazioni.

Calciomercato Lazio: Belahyane snobba avance di un club di Serie A, resta fedele!

Il Como si getta sul giovane talento della Lazio: cosa bolle in pentola per il calciomercato? #Calciomercato #SerieA #Lazio #Como

Immaginate un’ambiziosa neopromossa come il Como che punta gli occhi su un promettente centrocampista della Lazio: è proprio questo il colpo che potrebbe scuotere l’estate calcistica, con Reda Belahyane al centro di attenzioni che promettono sviluppi intriganti. Mentre il calciomercato inizia a scaldare i motori, scopriamo i dettagli di una trattativa che potrebbe ridisegnare il futuro di un giovane talento.

Dietro le quinte del calcio estivo, dove le squadre si preparano alla nuova stagione, c’è un club come il Como che sta già muovendo le sue pedine con ambizione. “Obiettivo Belahyane: il Como punta sul talento della Lazio”, una frase che sottolinea come il Como, sotto la guida di Cesc Fàbregas – l’ex campione di Barcellona, Arsenal e Chelsea, ora allenatore emergente con idee moderne e carismatiche – stia cercando di rinforzarsi con profili di qualità. Questo commento spiega come l’interesse del Como non sia casuale, ma una mossa calcolata per costruire una squadra competitiva in Serie A.

Reda Belahyane, il centrocampista classe 2003 della Lazio, è finito nel mirino dei lariani secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport. Alto 173 cm, questo giovane franco-marocchino è descritto come un mediano dinamico, grintoso e con una buona visione di gioco, capace di portare intensità in campo. “L’ex tecnico biancoceleste Marco Baroni ha sempre apprezzato la sua affidabilità e il suo spirito combattivo”, una dichiarazione che evidenzia come Baroni, in passato, abbia visto in Belahyane un elemento affidabile e determinato, nonostante le sue limitate apparizioni nella scorsa stagione, alimentando così la curiosità su cosa potrebbe diventare con più spazio.

Il profilo di Belahyane ricorda quello di altri centrocampisti apprezzati in passato, come Maxime Lopez, Vitinha e Lucas Torreira: giocatori brevilinei, tecnici e con una forte personalità. “Sarri, noto per il suo calcio organizzato e verticale, potrebbe trovare in Belahyane un elemento utile per il futuro della Lazio”, frase che sottolinea come l’allenatore Sarri, con il suo stile di gioco preciso e aggressivo, potrebbe considerare Belahyane un tassello ideale per rinforzare il centrocampo biancoceleste, specialmente in un momento di transizione per la squadra.

Tuttavia, non tutto è semplice: il blocco del calciomercato sta complicando le operazioni per la Lazio, limitando ingressi e uscite. “Questo scenario potrebbe favorire la permanenza di Belahyane a Formello, offrendogli maggiori opportunità per mettersi in mostra e guadagnarsi spazio nella rosa biancoceleste”, una nota che spiega come tale situazione potrebbe trattenere il giocatore, dandogli la chance di emergere e diventando un punto di svolta per la sua carriera.

Intanto, il Como resta vigile e paziente, alla ricerca di giovani motivati per il loro ritorno in Serie A. “La trattativa, però, potrebbe entrare nel vivo solo nelle prossime settimane, quando la situazione regolamentaria della Lazio sarà più chiara”, frase che indica come l’interesse del Como sia reale ma condizionato da fattori esterni, lasciando aperta la porta a sviluppi che potrebbero sorprendere i tifosi e rendere questa estate di calciomercato ancora più elettrizzante. Con il mercato che si anima, gli occhi di tutti saranno su Belahyane e su come questa storia evolverà.

l'imprevisto - Lotito ricoverato al Gemelli dopo un malore: i dettagli sul presidente della Lazio

Il presidente della Lazio Claudio Lotito é stato ricoverato al Gemelli dopo aver accusato un malore: la notizia, riportata dalla Gazzetta dello Sport, si é diffusa nel tardo pomeriggio di oggi, ma sarebbe successo circa dopo l’ora di pranzo.

Il presidente della Lazio si trovava a Palazzo Madama, sede del senato, quando avrebbe accusato dei presunti problemi respiratori che avrebbero portato al ricovero presso il nosocomio romano. Lotito, invece, avrebbe dichiarato che la visita al Gemelli e il ricovero sarebbero dovuti a dei controlli di routine, versione che stride con l’eventuale trasporto in ambulanza di Lotito verso il Gemelli dal Senato.

Lotito, la dura estate del presidente.

La caldissima estate del presidente é iniziata già da maggio, con il famosissimo comunicato di contestazione divulgato dalla curva Nord: causa scatenante, il mancato ritiro di Auronzo, culmine di un rapporto con i tifosi mai definitivamente sbocciato.

A seguito del blocco del mercato biancoceleste per gli ormai noti problemi finanziari, la protesta si é evoluta, portandosi in piazza e spostandosi sul piano politico, con le proteste che hanno coinvolto il partito di cui il presidente fa parte, invitato dai tifosi a “liberare la Lazio”. Un’estate durissima, probabilmente stressante, che potrebbe aver influito sull’eventuale malore di Claudio Lotito.

Lotito nega malore con ironia: “Solo controlli, niente dramma!”

Allarme per Lotito: Malore o solo una visita di routine? #Lazio #CalcioItaliano #NotizieUrgenti

Il mondo del calcio è in subbuglio per le condizioni di Claudio Lotito, il presidente della S.S. Lazio e una delle figure più influenti nel panorama sportivo italiano. In un momento in cui l’attenzione è alta per l’inizio della nuova stagione, voci di un malore improvviso hanno scatenato curiosità e preoccupazione tra tifosi e addetti ai lavori. Che cosa è davvero accaduto al numero uno biancoceleste, noto per il suo stile deciso e il ruolo chiave nella gestione del club?

Secondo le informazioni diffuse, Lotito è stato ricoverato al Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, dove è stato sottoposto ad accertamenti clinici. Al momento, non ci sono dettagli ufficiali sulle sue condizioni, ma fonti vicine alla squadra parlano di un approccio cauto per monitorare la situazione. Questo episodio, arrivato all’improvviso, fa sorgere domande su come possa influenzare non solo la Lazio, con i suoi successi recenti come la qualificazione in Champions League e la vittoria della Coppa Italia 2018-2019, ma anche la Salernitana, l’altro club sotto il suo controllo.

La notizia ha immediatamente catturato l’attenzione di appassionati e professionisti del calcio, specialmente con l’avvicinarsi della stagione. Sotto la guida di Lotito, la Lazio ha raggiunto traguardi importanti, e ora tutti si chiedono se questo episodio potrebbe alterare i piani futuri. Le reazioni online e nei circoli sportivi evidenziano quanto il suo ruolo vada oltre il campo, toccando aspetti politici e manageriali.

Poi, è arrivata la smentita diretta dal diretto interessato. Claudio Lotito ha rotto il silenzio con un intervento telefonico all’agenzia LaPresse, chiarendo la situazione in modo inequivocabile: “Ma quale malore, nessun malore. Sono andato per accertamenti. Queste so’ le maledizioni che mi mandano, quindi purtroppo mi devono sopportare. Capito qual è il tema?” – Con questo commento, espresso in tono ironico e diretto, Lotito sembra minimizzare l’accaduto, attribuendolo a controlli di routine e mostrando fastidio per l’eco mediatica, quasi come se volesse tranquillizzare i fan con un tocco di personalità tipica.

Mentre le speculazioni continuano a circolare, la vicenda di Lotito rimane un mistero parzialmente risolto, che tiene alta l’attenzione sul mondo del calcio italiano e sulle storie dietro le quinte dei suoi protagonisti. Quale sarà l’impatto su club e competizioni? Solo il tempo potrà dirlo, ma per ora, la curiosità regna sovrana.

Lazio, Braglia sfida Sarri: “Peggio di Baroni, convivenza con Lotito un disastro. E su Insigne…”

Braglia accende i dubbi sulla Lazio: sfide imminenti e riflessioni sul futuro #Lazio #Calcio #SerieA

L’ex portiere Simone Braglia, intervenuto ai microfoni di un’emittente radiofonica, ha espresso perplessità sulla situazione attuale della Lazio e sulle prospettive per la nuova stagione. Le sue parole mettono in luce potenziali difficoltà per la squadra, focalizzandosi su aspetti come la compatibilità tra l’allenatore e la rosa, oltre al contesto societario. Questo intervento solleva interrogativi intriganti su come evolverà il percorso della formazione capitolina, alimentando la curiosità dei tifosi e degli appassionati.

Braglia ha evidenziato dubbi sulla gestione della squadra, sottolineando che l’allenatore si troverebbe a lavorare con una rosa non allineata ai suoi principi tattici. Ha anche puntato l’attenzione sul rapporto con la dirigenza e il presidente, che potrebbe creare tensioni e ostacoli. Nonostante il prestigio del club, l’ex portiere ha suggerito che senza mosse mirate sul mercato, la stagione potrebbe riservare imprevisti, rendendo questa analisi un invito a riflettere sulle dinamiche interne.

Tra le sue dichiarazioni più dirette, Braglia ha toccato punti chiave. Ad esempio, «Sarri? Non farà meglio di Baroni. Non so se questa è una squadra adatta a Sarri. La delusione di Sarri sta nel fatto che va in una squadra dove qualche pezzo lo avrebbe cambiato. Sarà una convivenza difficile ora tra Lotito e Sarri». Qui, Braglia esprime scetticismo sulle performance future dell’allenatore rispetto al suo predecessore, evidenziando potenziali incompatibilità con la squadra e le sfide nel rapporto con il presidente, che potrebbero influenzare l’equilibrio dell’ambiente.

Passando ad altri aspetti, Braglia ha commentato la situazione di un calciatore specifico: «Non lo so dove potrebbe andare. Secondo me è difficile che si rilanci». Con questa frase, l’ex portiere sottintende incertezze sul percorso professionale del giocatore in questione, lasciando intendere che una ripresa potrebbe essere complicata e alimentando speculazioni sul suo futuro.

Non da meno, Braglia ha elogiato un altro tecnico: «Il più grande acquisto del Toro è Baroni, che è stato uno dei migliori tecnici dello scorso anno, Non so perché la Lazio lo ha lasciato andare, è stato un grande errore di Lotito. Ha sempre fatto bene con le squadre che ha avuto». In questo commento, Braglia sottolinea l’impatto positivo di Baroni in un’altra squadra, criticando la decisione della Lazio di separarsene e ponendo domande sul giudizio della dirigenza, che potrebbe far riflettere su scelte passate e future.

In questo scenario, la Lazio dovrà affrontare una fase di riassetto, con la necessità di cessioni e riduzioni degli stipendi per muoversi sul mercato. I tifosi, ansiosi di sviluppi, attendono mosse decisive, mentre la squadra lavora con un gruppo ancora da adattare alle esigenze tattiche. Questa situazione, ricca di incognite, promette di tenere gli appassionati con il fiato sospeso per tutta la stagione.

Lazio accelera le cessioni: Fares via verso la Grecia, addio al flop romano!

#LazioMercato: Priorità alle cessioni, Fares verso un ritorno in Grecia? Scopri le ultimissime sul fronte biancoceleste!

Nel mondo del calciomercato, la Lazio sta vivendo un momento cruciale dove ogni mossa potrebbe ridisegnare il futuro della squadra. Con le operazioni in entrata momentaneamente ferme, il focus è tutto sulle uscite, per alleggerire una rosa ancora troppo affollata. Tra i nomi in ballo c’è Mohamed Fares, l’esterno algerino arrivato nella Capitale nel 2020 dal SPAL, che potrebbe presto lasciare il club.

Fares ha attraversato stagioni complicate, segnate da infortuni e prestazioni non sempre convincenti, ma nell’ultimo anno ha trovato nuova linfa durante il prestito al Panserraikos in Grecia. “Fares, futuro ancora in Grecia?”Questo interrogativo, posto come sottotitolo nel resoconto, evidenzia l’incertezza e le opzioni che il giocatore sta valutando per rilanciare la sua carriera, puntando su contesti dove ha già dimostrato di poter brillare. Lì, ha guadagnato minuti preziosi, mostrando miglioramenti sia fisicamente che tecnicamente, e ora, di ritorno al ritiro estivo di Formello, è chiaro che non fa più parte dei piani della società.

Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, gli agenti di Fares sono al lavoro per una nuova destinazione. Diverse squadre della Super League greca, come il PAOK Salonicco, l’Aris Salonicco e l’Asteras Tripolis, hanno espresso interesse per l’esterno, vedendolo come un rinforzo ideale per le fasce. Il suo contratto con la Lazio scade nel 2026, ma un trasferimento appare imminente, con una formula di prestito e diritto di riscatto che potrebbe soddisfare tutte le parti.

“Lazio, strategia chiara: sfoltire per ripartire”Questa frase riassume efficacemente l’approccio del club, enfatizzando la necessità di liberare spazio e risorse prima di pensare a nuovi acquisti, in modo da rendere l’organico più competitivo per la prossima stagione. La situazione di Fares è un esempio perfetto di questa linea: il club deve snellire la rosa e il bilancio, con altri profili simili pronti a seguire lo stesso percorso, tra chi è rientrato da prestiti e non è più nel progetto tecnico.

In questo scenario, la Lazio continua a monitorare gli sviluppi, concentrandosi sulle cessioni per prepararsi al meglio alla stagione 2025/26. Con il mercato che evolve rapidamente, gli occhi di tifosi e addetti ai lavori sono tutti puntati su Formello, in attesa di vedere come si concretizzeranno queste operazioni chiave.

Calciomercato Lazio: Gigot a un passo dall’addio? Il destino in mano a un compagno imprevedibile!

Il destino di Gigot alla Lazio è in bilico? Tutto dipende da un altro giocatore biancoceleste! #Lazio #Calciomercato #Calcio

Con l’inizio della nuova stagione alle porte, l’attenzione della Lazio si concentra su alcuni nodi cruciali che potrebbero cambiare il volto della squadra. Giovedì 10 luglio segnerà il raduno ufficiale a Formello, con l’occasione per valutare le dinamiche di mercato, specialmente in difesa. È un momento elettrizzante per i tifosi, dove ogni decisione potrebbe ribaltare le carte in tavola e definire il futuro della rosa biancoceleste.

Uno degli aspetti più intriganti sono i tre ballottaggi chiave che attendono di essere risolti. Immaginate la tensione: da un lato, la competizione tra gli esterni offensivi, con l’olandese Tijjani Noslin, fresco acquisto dal Verona, che sfiderà Matteo Cancellieri, tornato dal prestito all’Empoli. Dall’altro, il duello tra i terzini Elseid Hysaj, difensore esperto, e Manuel Lazzari, noto per la sua velocità e spinta sulla fascia. Questi confronti promettono di tenere i fan col fiato sospeso, con implicazioni dirette sulla strategia di gioco.

Il terzo ballottaggio, forse il più delicato, coinvolge i difensori centrali. La coppia titolare sembra già delineata con Alessio Romagnoli, ex Milan e punto di riferimento difensivo, e Mario Gila, giovane spagnolo in ascesa. “Entrambi hanno il contratto in scadenza nel 2027”, ma ogni discorso di rinnovo è rimandato almeno fino a ottobre, quando il mercato fornirà indicazioni più chiare. Questo commento spiega la frase: sottolinea la stabilità contrattuale dei due, ma anche l’incertezza che potrebbe influenzare le future trattative, alimentando curiosità su possibili mosse estive.

Ora, il vero punto di domanda è chi occuperà il quarto slot in difesa. Confermato il giovane danese Oliver Provstgaard, arrivato a gennaio, la lotta si concentra tra Samuel Gigot, solido centrale francese ex Marsiglia, e Patric, difensore spagnolo cresciuto nel Barcellona. Le condizioni fisiche di Patric, reduce da un’operazione alla caviglia a marzo, saranno decisive: se mostrerà segnali positivi nei primi giorni di ritiro, fissato per lunedì 14 luglio, la Lazio potrebbe optare per l’addio di Gigot. È una situazione che tiene tutti con il fiato sospeso, dove un piccolo dettaglio potrebbe cambiare tutto.

In questo scenario, il club biancoceleste spera in offerte concrete da Ligue 1 o dall’Arabia Saudita per Gigot, il cui ingaggio incide sul bilancio. Al momento, però, non ci sono proposte sul tavolo, e la faccenda resta in evoluzione. Con il ritiro alle porte, ogni valutazione diventerà cruciale per costruire una Lazio competitiva e solida, lasciando i tifosi in attesa di sviluppi che potrebbero sorprendere tutti.

Dia in vantaggio su Castellanos. Cessione in vista per la Lazio. I 3 motivi della scelta

La Lazio sta iniziando la nuova stagione della Serie A 2025-’26. Il ritiro della Lazio è previsto per il 14 luglio nel centro sportivo di Formello.

Giovedì 10 luglio ci saranno le consuete visite mediche per i giocatori che si stanno godendo gli ultimi giorni di vacanza. Una Lazio, che più essere una squadra, sembra un cantiere. La notizia del blocco del calciomercato, ha letteralmente spiazzato tutti, non solo i tifosi della Lazio, ma in primis i massimi dirigenti della prima società di calcio a Roma.

Castellanos o Dia? Sarri sembra preferire il giocatore africano

Per il prossimo anno la Lazio non giocherà nessuna competizione europea e questo potrebbe aiutare non poco le prestazioni sportive dei giocatori che, come quasi sempre accaduto durante la gestione Lotito, a metà stagione si ritrovano a dover fare i conti fra infortuni e fiato corto per via di una rosa non in grado di giocare ad alti livelli due-tre competizioni annuali.

Da fonti raccolte in esclusiva da laziochannel.it difficile che Castellanos rimarrà alla Lazio. I motivi sono tre:

  • il primo riguarda il rapporto fra il Taty e mister Sarri, che non è proprio il massimo, vedremo se nei prossimi giorni i due avranno un colloquio per definire insieme il nuovo rapporto da avere per il bene della squadra.
  • il secondo aspetto invece riguarda quello relativo alle eventuali cessioni. Castellanos ha più mercato rispetto a Dia e questo potrebbe spingerlo fuori dalla città eterna per il bene di tutti.
  • Terzo e ultimo motivo è che Dia ha un maggior senso del gol e questo potrebbe rivelarsi fondamentale per la squadra.