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Olympia e Juan Bernabé… verso i sei anni di puro amore

Chissà se gli antichi fondatori della S.S. Lazio che scelsero l’aquila come emblema della loro squadra, in quanto simbolo imperiale di potenza, vittoria e prosperità, avrebbero mai potuto immaginare che a più di cento anni questo avrebbe avuto un volto, quello di Olympia, lo splendido esemplare femmina, testa bianca di mare, appartenente alla famiglia dell’aquila reale americana, che da sei anni viene da tutti riconosciuta come grande mascotte della S.S. Lazio. Era il 22 settembre 2010, quando in occasione della partita di campionato contro il Milan lo splendido rapace fece il suo debutto volteggiando sopra il prato dello Stadio Olimpico poco prima del fischio d’inizio e da allora il rituale si ripete prima di ogni competizione casalinga della squadra capitolina. Stesso spettacolo offerto prima di ogni entrata in campo del Benfica allo Stadio Da Luz di Lisbona, a cui si ispirò la Lazio quando decise di ingaggiare Juan Bernabè, famoso falconiere anche di Vitoria e Glorioso, i due volatili che planano sul campo portoghese. Quest’uomo è oggi l’inseparabile compagno di vita di Olympia. Giovedì 21 aprile 2016 i due hanno onorato il Lazio Club Sezze con la loro presenza, lasciando tutti a bocca aperta per la bellezza e la maestosità del rapace, che ha incantato i partecipanti, i quali non si sono fatti sfuggire l’occasione di farsi immortalare con i due e sottoporre il suo addestratore a numerose domande. Moltissimi i bambini intervenuti, in un clima di grande festa, lo stesso che si respira, come ci ha spiegato il signor Juan, ogni qualvolta Olympia viene accompagnata per presenziare eventi benefici, come quello in questione, oppure viene portata nelle scuole, negli ospedali o anche a far visita a bambini sofferenti. Il suo grande merito è quello di aver riportato tanti giovanissimi allo stadio. Grazie alla curiosità dei piccoli di Sezze il signor Bernabè ha svelato che Olympia, così battezzata a seguito di un sondaggio tra i tifosi, ma il cui nome originario era Dulcinea, è nata nel 2005, ha un peso di dodici Kg, un’apertura alare di ben due metri e mezzo, adora l’acqua e si ciba di pollo, salmone e coniglio. L’aquila laziale vive nel centro sportivo di Formello, dove si esercita parecchie ore al giorno e, come ogni star che si rispetti, ha al suo servizio un vero e proprio staff di professionisti che provvedono a tutte le sue necessità. Tra questi Nicholas Della Rocca, anche lui presente alla serata. Ed a Formello vive anche Juan Bernabè, uomo dalla fortissima personalità e dalle mille sorprese. Nato in Spagna nel 1968 a Cadice, ci ha raccontato che ha ereditato la sua passione per i volatili dalla sua famiglia di origine, la quale vive in una regione molto florida dell’Andalusia. Architetto per titolo, ha invece scelto di seguire la sua vocazione per la falconeria e farne il suo mestiere, anche se questo lo costringe a vivere lontano da sua moglie, anche lei appassionata di rapaci e dai suoi due figli, rimasti a Madrid. E come Olympia vola alta nei cieli biancazzurri, così lui, bravissimo cantante che ama Battisti e suona la chitarra, appena possibile spiega le ali sopra i cieli del Mediterraneo, torna a casa e può finalmente riunirsi ai suoi familiari che lo aspettano a braccia aperte.

(fonte: Daniela Bonfà – Nuovo Corriere Laziale)

L’identikit dell’attaccante perfetto: Graziano Pellé

Caccia al bomber. E’ la priorità per cominciare a costruire la nuova Lazio, costretta a misurarsi con l’addio di Klose e le regole imposte dalla federazione: almeno otto italiani in rosa. Lotito, questa volta, non potrà acquistare solo stranieri. E la confidenza con il club Italia lo sta portando verso gli azzurri sul mercato. Se vuole migliorare la squadra, gli serve un centravanti da 15-20 gol. In prima fila c’è Graziano Pellè, 30 anni, sbocciato tardi ed entrato nei favori del ct Conte, che lo porterà in Francia. L’avventura al Southampton è quasi finita. Contratto in scadenza nel 2017, difficilmente rinnoverà. Questa è l’occasione giusta per trattarlo e la società biancoceleste pensa di entrare in azione in fretta. Non aspetterà gli Europei per due motivi.

C’è il rischio che la valutazione lieviti e poi il ds Tare intende fissare almeno tre punti fermi (difensore centrale, regista, centravanti) per l’inizio del ritiro di Auronzo, previsto tra il 7 e il 10 luglio. Pellé è stato seguito dai tempi del Lecce e anche nella fase successiva in Eredivisie al Feyenoord. In Olanda era esploso, segnando a raffica: 50 gol in due campionati (2012/13 e 2013/14) prima di trasferirsi in Premier, dove ha segnato meno, entrando sempre in doppia cifra. Pellé in Olanda giocava con De Vrij, che sta recuperando bene dall’intervento al ginocchio e tornerà a luglio. Ha le caratteristiche richieste: un uomo d’area, potente fisicamente e che sappia sviluppare nei sedici metri il lavoro e gli assist degli esterni, continuando nel solco prevedibile del 4-3-3.

Fonte: Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Con l’Inter torna Klose

Tra bastone e carota, stavolta Simone Inzaghi non ha avuto dubbi nel ricorrere alla prima, proverbiale soluzione. Doppia seduta fissata per mercoledì e – questa la decisione del tecnico emiliano – anche per giovedì. Un “provvedimento” dal forte sapore punitivo, per una Lazio tornata sconfitta dalla trasferta con la Sampdoria soprattutto per demeriti propri. Il tecnico emiliano concorda con la società il carico raddoppiato di lavoro, in vista della sfida interna contro l’Inter (domenica 1 maggio, ore 20.45). Non che una vittoria contro i nerazzurri possa risollevare le sorti di una stagione ormai priva di ogni ambizione, ma Inzaghi ci tiene a fare bella figura contro l’ex compagno di squadra e allenatore Roberto Mancini. Soprattutto, proverà ad alimentare quel lumicino di speranza in vista di una riconferma (sempre più improbabile) per la prossima stagione.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Prandelli si offre per guidare la Lazio

Fuori Simone Inzaghi, la Lazio ha già deciso, ripartirà da un allenatore d’esperienza. Stop con le scommesse, non è più il caso di rischiare, la stagione in corso ha regalato solo delusioni. Lotito e Tare lavorano per costruire una squadra all’altezza, ma questa volta non potranno più sbagliare. Serve un tecnico di spessore, c’è bisogno di un profilo interessante, al termine del campionato verrà annunciato pubblicamente. I nomi chiaramente non mancano, le candidature (forse) sono anche troppe, la società rifletterà con attenzione e deciderà entro qualche settimana. Ieri s’è proposto Cesare Prandelli, ex Nazionale e Galatasaray, fuori dal giro che conta dal 2014: «La Lazio è una grande squadra e una grande società. C’è un patron che sa cosa vuole fare ed è molto attento a tutto e quindi saprà scegliere in maniera autonoma – ha spiegato a RadioRadio – soprattutto saprà scegliere la persona giusta per la squadra che ha in mente. Mi sembra che a Formello chi arrivi debba solo allenare, senza pensare a nient’altro, quindi già questo è un buon segnale. Poi è chiaro che le grandi squadre e le grandi società sono sempre per un allenatore un punto di riferimento».

Fonte : Il Tempo

Pensioni, allarme per i ragazzi tra i 25 e i 40 anni

Le buste arancioni dell’Inps contenenti una previsione della pensione futura degli italiani forniscono dati preoccupanti per i lavoratori più giovani, soprattutto per quelli nati negli anni ’80, sui quali si è già espresso negli ultimi giorni (lanciando un allarme) anche il presidente dell’Istituto nazionale di previdenza sociale Tito Boeri.

Le lettere rivelano che chi oggi ha 40 anni uscirà dal mondo del lavoro a 70 con un taglio del 50% sul reddito e che gli autonomi risultano maggiormente sfavoriti rispetto ai dipendenti.

Pirati della strada ‘fate’ attenzione, arriva il ‘sorpassometro

Fino ad oggi abbiamo sempre (e solo) conosciuto l’autovelox come il mezzo per eccellenza di rilevazione di velocità condotta dagli automobilisti. Che fosse tramite questo sistema tecnologico o la cosiddetta ‘paletta’ delle forze dell’ordine, il conducente sapeva che avrebbe potuto incappare in una contravvenzione, qualora avesse ‘sforato’ il limite massimo di velocità.

Nulla è mai riuscito a sanzionare, gli scellerati che si cimentavano in sorpassi folli e pericolosi, tanto da passare indenni a controlli e fermi, lasciando per strada una scia di parolacce rivoltegli dai malcapitati che si imbattevano nelle loro manovre. Nulla fino ad ora, a quanto pare.

Come riporta un’indagine fatta dallo ‘studio Cataldi’, pare esista un particolare dispositivo adatto a rivelare questo genere di infrazione del codice della strada, che si chiama ‘sorpassometro‘.

Si tratta di un dispositivo di controllo che utilizza telecamere, direttamente collegate ad alcune spire installate sul manto stradale, con sensori che rilevano il passaggio dell’automobile. L’autovettura viene così fotografata e viene fatto un filmato che ripercorre i 5 secondi precedenti e i 10 successivi all’infrazione, nonché la targa del veicolo. Poiché le telecamere sono collegate a un computer dotato di modem, il materiale registrato viene automaticamente trasmesso via GPRS alla centrale di controllo. Per registrare l’infrazione non si rende quindi necessaria la presenza fisica di un operatore. I video vengono vagliati, in modo da scartare i falsi positivi e gli episodi dubbi, e rinviati poi alla sede del comando operativo provinciale di competenza, perché possa essere emesso nel caso il relativo verbale.

Va precisato che la sanzione può essere elevata solo se la manovra di sorpasso viene completata, con rientro nella propria corsia dopo aver superato il veicolo che precede e non se, ad esempio, rilevato lo strumento si rientra subito in carreggiata senza effettuare alcun sorpasso.

LAZIO SOCIAL – Hoedt in attesa di diventare papà

Il momento negativo della Lazio non passa inosservato tra i calciatori. Nonostante i malumori e i musi lunghi per l’annata storta, i biancocelesti cercano soddisfazioni fuori dal rettangolo verde. E Hoedt di soddisfazione ne ha trovata una bellissima. Dal suo profilo Facebook ha lanciato un messaggio alla sua compagna che è incinta. Di seguito il romantico messaggio di Hoedt. Noi nel frattempo gli facciamo gli auguri!

Grato per questo bellissimo momento! Un nuovo capitolo in cui ti amerò per sempre. Sono 16 settimane!

CURIOSITA’ – Il Primo Giro d’Italia in automobile

Il 27 aprile 1901 si disputò la prima edizione del Giro d’Italia in automobile. Organizzata dall’Automobile Club di Torino in collaborazione con il Corriere della Sera la prima competizione prese il via dal capoluogo piemontese.

I chilometri da percorrere furono circa 1.650, pari a 1.000 miglia. Oltre Torino – sede della partenza – la corsa toccò le città di Genova, La Spezia, Firenze, Siena, Roma, Terni, Perugia, Fano, Rimini, Cesena, Bologna, Padova, Vicenza, Verona, con arrivo a Milano. I piloti vennero divisi in due categorie: in tutto gli iscritti furono 72, dei quali 63 appartenenti alla 1ª categoria (con partenza da Torino), e 9 della 2ª categoria (con partenza da Firenze). Tra i partecipanti ci fu anche Giovanni Agnelli.

Le operazioni di registrazione erano fissate al Parco del Valentino per le ore 6,30 del 27 aprile 1901 e, un’ora dopo, la partenza. Però quel giorno le condizioni atmosferiche erano pessime e la pioggia determinò la defezione di più di metà dei concorrenti. Alla partenza in tutto le vetture furono 32, di cui nove vetture Fiat, quattro Panhard, quattro Peugeot, tre Renault, due Mors e due Rosselli. Presenti con una sola vettura anche Benz, Ceirano, Delahaye, Marchand, Daimler, De Dion, Isotta Fraschini e Darracq.

Lo scopo della gara era propagandare l’automobile per invogliare i pochi italiani che potevano permettersela ad acquistarla. Vi fu anche un interressamento militare, il Ministero della Guerra inviò i capitani Orsi e Onnis, trasportati sulla Peugeot Type 31 di un concorrente romano, per osservare le potenzialità del nuovo mezzo di trasporto.

Durante il corteo delle vetture la folla tributava accoglienze festanti con musiche e fiori. Un grave incidente si verificò ad Altedo, vicino Bologna: una ragazza quindicenne, Armida Montanari, perse la vita travolta da una delle automobili. Il pilota, come risarcimento, diede 1.000 lire alla famiglia della vittima e 500 lire ai poveri della parrocchia. Anche gli altri concorrenti si tassarono per raccogliere la somma di 2.000 lire, sufficiente alla costruzione di un asilo infantile. Le auto raggiunsero il traguardo l’11 maggio; dei 72 iscritti, ne partirono in tutto 32 e ne arrivarono 30. La corsa fu vinta da Felice Nazzaro a bordo di una Fiat 8 HP.

Flavio Roma: “Inzaghi in poche giornate non può fare miracoli”

L’ex portiere Flavio Roma, è intervenuto a TMW Radio dove ha detto la sua su Inzaghi e Brocchi, catapultati dalla Primavera alla prima squadra senza aver fatto la gavetta nelle serie inferiori. Il suo commento è duro:

Sia Inzaghi che Brocchi non possono fare miracoli. Le situazioni di Lazio e Milan sono delicate e non semplici. Inoltre hanno pochissimo tempo per portare le loro idee tra i calciatori. Ed essendoci poche giornate dalla fine, non sono molto sensati questi cambi di allenatore“.

Lo sfogo di un presidente di Serie A: “Un Leicester in Italia? Mai, per causa degli arbitri”

Una favola in stile Leicester potrà mai accadere in Italia? Secondo Zamparini no per causa di troppi interessi e per via dei “soliti” errori e/o aiuti arbitrali. Questo il pensiero del patron del Palermo ha Radio Gol su Kiss Kiss Napoli. Poi aggiunge:

Vogliono mandare il mio Palermo in Serie B. Non so perchè, ma spero che la procura faccia delle indagini. Ormai io ho finito con il mondo del calcio, ma mi dispiace per gente come De Laurentiis che è vitttima del sistema e degli arbitri. Un Leicester in Italia? Altamente impossibile, devono vincere sempre le stesse…

CHAMPIONS LEAGUE – Esito in bilico tra City e Real

E’ terminata la prima semifinale di Champions League. Man City e Real Madrid si sono date battaglia con 90 minuti di grande intensità. Ma alla fine nessuna è riuscita a prevalere sull’altra. Il risultato finale di 0-0 lascia aperto ogni esito. Il Real, senza Ronaldo ha perso l’imprevidibilità. Nel secondo tempo forfait anche diBenzema ma Jese è stato più volte pericoloso, colpendo anche una traversa.

Due miracoli di Hart negano il vantaggio alla squadra di Zidane. Di contro il City non ha saputo sfruttare il contropiede. Al Bernabeu il Real partirà favorito, ma in semifinale tuto potrà accadere. Domani è la volta di Atletico Madrid – Byern Monaco.

SERIE B – Sanzione pesantissima per Mariga! Ecco tutti gli squalificati

Il Giudice Sportivo ha emesso le sentenze in Serie B per quanto riguarda gli squalificati. mano pesantissima per Mariga, squalificato per 5 giornate. Il Latina, oltre al centrocampista perde anche Esposito per 1 giornata. A Cutolo sono stati inflitti 3 turni, 2 giornate a Bassa.

Gli squalificati per 1 turno sono Garofalo (Novara), Mazzitelli (Brescia), Odjer (Salernitana), Verre (Pescara), De Luca (Bari), Mazzoni (Ternana), Paghera (Avellino), Rizzo (Perugia), Salifu (Brescia), Scognamiglio (Trapani), Sestu (Entella).

GIUDICE SPORTIVO – Gli squalificati del 35esimo turno

Il Giudice Sportivo ha emesso il comunicato con la sentenza riguardante gli squalificati del 35esimo turno. In tutto sono 9 i calciatori fermati per 1 turno:

Lollo e Bianco (Carpi), Gonzalez (Palermo), Paletta (Atalanta), Paredes (Empoli), Peluso (Sassuolo), Rossettini (Bologna), Spolli (Chievo) e Zapata (Udinese).

Mano pesante invece per Gomez (Atalanta) e Mchelidze (Empoli), entrambi fermati per 3 turni. Per loro campionato finito. Ammenda di 18.000 euro alla Roma per cori razzisti.

CHAMPIONS LEAGUE – Formazioni ufficiali di Man City – Real Madrid. Forfait di un big

Manchester City – Real Madrid sarà la prima semifinale che si disputerà questa sera per la Champions League. All’Ethiad Stadium la squadra di Pellegrini tenterà l’impresa, affidandosi ad Aguero. Di contro il Real, che resta favorita, sarà orfano di Cristiano Ronaldo, che siederà in tribuna. Di seguito le formazioni ufficiali:

Man City: (4-2-3-1): Hart, Sagna, Kompany, Otamendi, Clichy; Fernando, Fernandinho; Navas, Silva, De Bruyne; Aguero

Real Madrid: (4-3-3): Keylor Navas; Carvajal, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Casemiro, Kroos, Modric; Bale, Lucas Vázquez, Benzema

 

Simoni: “Inzaghi è in gamba, ma Prandelli sarebbe il Top”

L’ex allenatore della Lazio, Gigi Simoni, dalle frequenze di TMW Radio, è entrato nel merito della stagione deludente della Lazio, consigliando Inzaghi e facendo un pronostico sul prossimo match tra Lazio e Inter. Iniziando dai problemi dei biancocelesti ha detto:

L’annata è stata storta perchè i calciatori non si sono espressi allo stesso livello dello scorso anno. Inoltre l’esonero di Pioli ha mandato tutto all’aria. Inzaghi è un bravo ragazzo e non dovrà preoccuparsi per un eventuale esonero. Fa parte del calcio. Prandelli? Sarebbe il massimo per la Lazio. E’ bravo e prepararato, sono sicuro che farebbe molto bene“. Poi sulla prossima sfida tra Lazio e Inter: “Sono legato ad entrambi i club, per questo mi auguro che finisca in parità“.

 

Criscitiello: “Lotito e Tare non hanno idee per il prossimo anno. Panchina? Punterei su…”

Il direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, è intervenuto a Radiosei alla trasmissione “Nove Gennaio Millenovecento”. L’esperto di calcio e calciomercato ha analizzato la stagione della Lazio: “Dopo aver fallito un preliminare non è mai semplice fare una buona stagione. In fin dei contti però la Lazio non ha rischiato come Sampdoria e Palermo. E’ al nono posto, una posizione più che tranquilla, anche se ovviamente il bilancio è negativo“.

Poi sulla programmazione futura della Lazio: “Lotito e Tare non hanno le idee chiare e no sanno cosa fare per la prossima stagione. Anche su Inzaghi non hanno ancora deciso. Il mio parere però è che Inzaghi non sia ancora pronto per la Lazio, come Brocchi per il Milan. Il mio consiglio è di farsi le ossa in Serie B“. Poi sul futuro allenatore della Lazio: “Prandelli non credo, forse Mihajlovic ha qualche possibilità in più. Il mio consiglio? Guidolin o Maran“.

Palermo – Comunicato ufficiale contro l’arbitro Valeri

Dura presa di posizione del Palermo nei confronti dell’arbitro Valeri, il direttore di gara dell’incontro tra Carpi e Empoli. La società rosanero attraverso il sito ufficiale ha pubblicato un duro comunicato nel quale attacca l’arbitro reo di aver diretto e condizionato il risutato finale della sfida tra emiliani e toscani fondamentale per il discorso salvezza.

Nel comunicato si legge: “La lotta per non retrocedere è stata condizionata, ieri in occasione della partita Carpi-Empoli diretta dall’arbitro Paolo Valeri, da tre assurdi episodi – ampiamente documenti dai fotogrammi che alleghiamo al presente comunicato che confermano quanto visto ieri da tutti in diretta televisiva”. Poi continua con l’espulsione di Mchedlidze, il gol annullato ai toscani, il rigore non dato sempre all’Empoli e le dichiarazioni polemiche nel dopo gara dei giocatori, del tecnico Giampaolo e degli opinionisti di Sky.

E infine: “Invitiamo la Procura a monitorare con la massima attenzione le prossime partite e tutti i protagonisti della lotta per non retrocedere, monitoraggio teso ad evitare simili episodi. Il presidente Maurizio Zamparini è molto preoccupato per episodi che si ripetono dall’inizio della stagione (vedi rigori a favore non concessi e rigori contro palesemente inventati). Bisognerebbe prendere, pertanto, esempio dal campionato inglese. Egli invita il nostro Presidente Federale a documentarsi e prendere provvedimenti per il regolare svolgimento in futuro delle competizioni”.

MOTOCICLISMO – Lorenzo ci ripensa e riconosce la bravura di Valentino Rossi

Si è corso domenica scorsa a Jerez de la Frontera il Gran Premio di Spagna. A tagliare per primo il traguardo è stato Valentino Rossi, seguito dal compagno di squadra Jorge Lorenzo e da Marc Marquez.

Il campione del mondo in carica, terminata la gara, si è lamentato dei problemi riscontrati con lo pneumatico posteriore affermando che, senza questo problema, avrebbe vinto la gara con distacco sugli altri piloti. Ma ora a distanza di qualche giorno e dopo aver ascoltato che tutti i piloti hanno avuto le sue stesse difficoltà in pista è tornato sulle sue parole: “Ho visto che la maggior parte dei piloti ha avuto il mio stesso problema, forse il mio è stato maggiore, ma di sicuro questo ha reso la gara più lenta“, ha dichiarato il maiorchino. Poi ha aggiunto: “La mia gomma al centro aveva dei tagli, forse più di Rossi e degli altri, però Valentino ha sfruttato la combinazione giusta, aveva il setting migliore, ha guidato preciso e concentrato fino all’ultima curva e nei giri finali aveva più trazione”.

Formello, la seduta pomeridiana

I biancocelesti si sono ritrovati in campo a Formello per la seduta pomeridiana. Scatti e allunghi nella fase di riscaldamento per i ragazzi di Inzaghi, per poi passare a un lungo lavoro sul possesso palla con il gruppo diviso in due squadre. Dopodiché lavoro atletico con ripetute a ritmo medio. Al termine della seduta partitella a metà campo e il rientro negli spogliatoi. Alcuni giocatori sono rimasti sul terreno di gioco per provare i tiri in porta.

Fermo Hoedt a causa della contusione alla coscia rimediata nell’incontro con la Sampdoria. A parte i lungodegenti fermi anche Biglia (in Paideia per dei controlli) e Konko. Klose si è allenato con i compagni, potrebbe essere lui il candidato per l’attacco domenica sera contro i nerazzurri. Per domani prevista una doppia seduta.

Inter – L’assurda confessione di Felipe Melo

Il centrocampista dell’Inter Felipe Melo nel corso di un’intervista rilasciata a Sky Sport si è lasciato andare ai ricordi sulla sua infanzia ma, il calciatore, non si è limitato a parlare delle sue origini calcistiche ma è sceso profondamente e senza freni sul personale vissuto.

Nel corso della chiacchierata, lasciando alquanto increduli gli interlocutori, ha dichiarato: “Se non fossi diventato un calciatore sarei diventato un assassino perché vivevo in una delle favelas più pericolose, girava droga e armi, ho lasciato quella vita per andare a lavorare, inseguire un sogno. Dopo il Flamengo è arrivato il Cruzeiro dove ho vinto il Triplete, che in Brasile è una cosa pazzesca. Avevo solo 17 anni e per me era tutto nuovo, una squadra nuova, una città nuova”.

Le sue parole ovviamente hanno subito fatto il giro del web e, il giocatore brasiliano, una volta resosi conto della gravità di quanto dichiarato dopo poche ore attraverso il proprio profilo Facebook ha ritratto tutto: “So che alcune persone devono essere rimaste scioccate delle mie dichiarazioni riguardo al fatto che se non fossi un giocatore sarei un assassino, ma mi spiego. Ho concesso un’intervista a un mezzo di stampa italiano, parlando in italiano e, in quel momento, non trovavo la parola nella lingua. In realtà volevo dire che se non fossi un giocatore sarei potuto restare invischiato nel mondo del crimine, perché le occasioni positive in una comunità come quella di São Gonçalo, dove vivevo quando giocavo nel Flamengo, non sono molte, ma non avrei mai il coraggio di uccidere qualcuno. Di certo non sarei un assassino. Ho sempre rispettato il mio corpo e arrivo a 32 anni giocando ad alti livelli. Sono felice di essere titolare in una squadra come l’Inter e non permetterò che questa cosa rovini il mio momento. Ma non do colpe al canale perché sono stato io a esprimermi in maniera sbagliata. Non mi piace mai perdere, ecco il perché della mia voglia e della mia determinazione in campo, ma sono un bravo ragazzo, che ama sua moglie e i suoi quattro figli. Di certo l’essere competitivo mi ha portato a questa grande vittoria nella vita personale e professionale“.