Una domenica non troppo splendente per il Settore Giovanile della Lazio, perdono tutte e tre le categorie agonistiche ed arriva una sola vittoria dai più giovani. L’Under 17 cade sul campo dell’Hellas Verona, per Under 16 ed Under 15 è il Milan ad avere la meglio sui biancocelesti, gli unici a vincere sono i Giovanissimi Provinciali di mister Iervolino.
Di seguito le categorie nel dettaglio riportate dal sito sslazio.it.
UNDER 17: Hellas Verona-Lazio 2-1
La Lazio di Fabrizio Fratini non riesce a sollevare la testa dopo la pesante sconfitta della scorsa settimana e colleziona un altro risultato negativo. I biancocelesti classe 2000 perdono sul campo dell’Hellas Verona 1-2. La squadra capitolina è passata in svantaggio per 2-0 nel primo tempo, nella ripresa le giovani aquile tentano il tutto e per tutto per portare a casa almeno un punto. Nonostante la girandola delle sostituzioni e le forze fresche in campo, il gol dell’1-2 arriva allo scadere,
al 40’ Filippo Pelliccioni sigla il suo primo gol con l’aquila sul petto, ma non basta. I ragazzi di mister Fratini collezionano un’altra sconfitta e domenica prossima ospiteranno la capolista Atalanta.
LAZIO (4-3-3): Alia; Piscitelli, Armini, Petricca, Pellacani; Zitelli (14’st Frattesi), Paglia, Guadagno (1’st Birzò); Fidanza (28’st Pelliccioni), Fontana, Alessandroni (1’st Peguiron). A disp.: Noto, Abate, Butò. All.: Fratini.
UNDER 16: Lazio-Milan 0-2
Le giovani aquile classe 2001 di Marco Alboni subiscono la sconfitta di 2-0 nella sfida casalinga contro il Milan, ma escono dal campo a testa alta. Nonostante le assenze di Del Mastro, Nicodemo e Napolitano D. out per infortunio e di Petricca prestato all’Under 17, i biancocelesti danno del filo da torcere alla squadra milanese. Nel primo tempo sono diverse le occasioni da gol della Lazio non concretizzate,grazie anche all’ottima prestazione del portiere rossonero. Al 37’ è il Milan a trovare il vantaggio con il gol di Tonin per l’1-0. Pronti, via e dopo quattro minuti dall’inizio della ripresa Haidara batte Cirillo realizzando così il 2-0. La Lazio non abbassa la testa e continua a pressare i rossoneri, Soncin realizza un intervento miracoloso sul tiro di Celentano. Al 17’ il Milan si procura un calcio di rigore, ma Brambilla calcia alle stesse lasciando il risultato invariato. I capovolgimenti di fronte sono continui fino al triplice fischio finale, la Lazio non molla, fino all’ultimo tiene testa ai rossoneri, ma sono questi ultimi a conquistare i tre punti.
LAZIO (4-3-3): Cirillo; Siclari (19’st Scaffidi), Chilà (13’st Mengoni), Silvestre, Ciotti; De Angelis, Putti (13’st Francucci), Spoletini; Cerbara, Napolitano M. (34’st Picchi), Celentano. A disp.: Pinna, Attia, Marini, Terenzi, Bonanno. All.: Alboni.
UNDER 15: Lazio-Milan 0-2
Dopo due vittorie consecutive arriva lo stop della Lazio classe 2002 guidata da Mauro Girini. Nella sfida casalinga del ‘Gentili’ i biancocelesti cadono contro il Milan per il risultato finale di 2-0. Nel primo tempo, le due compagini si tengono testa, per i biancocelesti l’occasione più ghiotta arriva al 15’quando Russo serve un cross al bacio per Kammou, ma l’attaccante biancoceleste manda fuori di pochissimo, mentre sull’altro fronte è l’estremo difensore Furlanetto a salvare in più occasioni la porta. Nella ripresa il Milan sale in cattedra, la squadra capitolina viene schiacciata nella propria metà campo, dopo 4’ i rossoneri trovano la rete dell’1-0 siglata da Capone, mentre al 12’ è Luscietti a siglare il raddoppio. Nonostante le sostituzioni, la Lazio non riesce a trovare la via del gol. Dopo due vittorie consecutive, arriva la frenata per l’Under 15 di mister Girini.
LAZIO (4-3-3): Furlanetto; Pingitore, Franco, Pica, Cornacchia (32’st Marras); Tempestilli, Cesaroni (12’st Broso), Bertini (32’st Francia); Russo (12’st Orlandi), Di Chio, Kammou. A disp.: Scardetta, Paoloni, Ronci, Vecchi, Lacava. All.: Girini.
GIOVANISSIMI PROVINCIALI: Tirreno-Lazio 2-3
Quinta vittoria consecutiva in altrettante giornate di campionato, ma questa volte tre punti sofferti. I Giovanissimi Provinciali di Angelo Iervolino espugnano il campo del Tirreno 3-2. All’8’ del primo tempo sblocca le marcature Aiudi, al 23’ i padroni di casa agguantano il pari. Nella ripresa è la rete di Del Proposto a far passare di nuovo in vantaggio i biancocelesti, ma al 16’ il Tirreno risponde presente ad agguanta il pari di 2-2. Il pareggio sta stretto alla Lazio e negli ultimi minuti del match, il gol di Prosperini regala la vittoria alle giovani aquile classe 2003 di mister Iervolino.
LAZIO (4-3-3): D’Alessandro (31’st Alessandrini); Chinè (27’st Gasperini), Di Rauso, Morricone, Cera (6’st Gigante); Mastropietro (22’st Zarantonello), Peres (10’st Masciopinto), Cericola (4’st De Santis); Prosperini, Del Proposto (27’st Bonanno), Aiudi. All.: Iervolino.

tti gli oggetti portati dai partecipanti. Privarci tutti di un pezzo di cuore. Un dono simbolico, che viene appunto, dal cuore. Chiunque voglia partecipare,
e sa benissimo dove sta quella sottile linea rossa che separa la critica costruttiva da quella distruttiva. “Sono a Roma da 17 anni conosco l’ambiente e so quali critiche devo ascoltare per crescere e quelle che invece sono prevenute. Sono sempre sereno e cerco di fare il mio lavoro, questo mi sta dando grandi soddisfazioni“: aveva detto il mister poco
Un grande merito di mister Inzaghi, capace di far un gioco che è in grado di portare a segno tanti giocatori diversi. Il tecnico della Lazio ha sempre cercato di plasmare il suo undici per fronteggiare al meglio l’avversaria che si trovava davanti facendo spesso e volentieri necessità-virtù: vedi Basta centrale nella difesa a 3 contro il Napoli e/o Felipe Anderson terzino fluidificante negli altri casi di mancato utilizzo della difesa a 4. La base di partenza è tout court il 4-3-3. Inzaghi ci ha lavorato molto ma per vari motivi non ha potuto usufruire sempre. Dopo la sfida contro l’Udinese – in cui i biancocelesti scendevano in campo con un 4-4-2 schiacciando i friulani per 0-3 – la Lazio ha sempre giocato con la difesa a 4, salvo nella trasferta di Napoli, in cui Inzaghino ha di nuovo rodato il 3-5-2 per rendere proteggere i suoi difensori che, vista lo loro stazza, rischiavano di essere esposti ai costanti pericoli garantiti dal tridente partenopeo.