Home Blog Pagina 2647

Simone Inzaghi ricorda Mirko Fersini

Ieri è stato il giorno dell’anniversario della morte del giovane Mirko Fersini, e presso la parrocchia di Fiumicino è stata celebrata una cerimonia in ricordo dello sfortunato capitano degli Allievi Nazionali biancocelesti.

Allievi Nazionali che in quel periodo erano allenati da Simone Inzaghi, presente alla cerimonia e che non ha perso l’occasione per spendere bellissime parole per il giovane aquilotto: “Anche quest’anno c’è stata una bellissima testimonianza di vicinanza alla famiglia di Mirko. Lui è sempre presente nei miei pensieri e in quelli di tanta gente. Ha lasciato un vuoto incolmabile. Oggi non penso alla ricorrenza della sua morte, perché ci penso quotidianamente, visto che abbiamo le sue foto e il campo intitolato a lui a Formello. E credo che da lassù ci starà sempre accanto. Questa brutta cosa successa quattro anni fa mi ha segnato profondamente, è una ferita che non si rimarginerà mai. Però penso che sarà sempre con noi“.

Biglia-Inter: i nerazzurri si giocano il “jolly”…

L’Inter sarebbe sulle tracce di Lucas Biglia, e questa non è una novità. La novità sarebbe un’altra: i nerazzurri infatti, per convincere il regista argentino ad accettare la destinazione Milano, avrebbero pronto un vero e proprio asso nella manica, Javier Zanetti.

L’ex capitano dell’Inter sarebbe l’uomo giusto per convincere Biglia a sposare il progetto dei milanesi, un vero e proprio jolly per il buon esito della trattativa. La carta da giocare è sicuramente di grande spessore, ma il problema è un altro: la richiesta di Claudio Lotito, non disposto a scendere al di sotto dei 25 milioni per cedere il centrocampista. Intanto proseguono (o forse devono ancora iniziare) le trattative per il prolungamento di contratto con la Lazio: la dirigenza biancoceleste sarebbe disposta ad offrire un contratto da top player, vicino ai 2,5 milioni di Euro netti a stagione. Il calciomercato non si è ancora acceso, ma le voci ed i rumours, quelli non si spengono mai.

Accordi con i biancocelesti durante Palermo-Lazio, la risposta degli ultrà rosanero

0

Sono di ieri le indiscrezioni, riportate dal quotidiano ‘La Repubblica’, di accordi tra i gruppi ultras del Palermo e della Lazio per creare disordini nel corso della gara tra rosanero e biancocelesti andata in scena domenica sera allo stadio ‘Barbera’. Ebbene, oggi il gruppo Ultras Palermo 1900, attivo nella Curva Nord dell’impianto palermitano, è intervenuto con una nota, pubblicata sul sito ‘Mediagol.it’, per smentire  queste voci. Di seguito, il testo del comunicato:

In riferimento a quanto riportato in data odierna 12-04-2016 da “La Repubblica” in merito a presunte trattative, alla fine del primo tempo di Palermo – Lazio tra esponenti del nostro gruppo “Ultras Palermo 1900” e membri della curva nord inferiore, tesi a recare maggior danno all’interno dell’impianto durante lo svolgimento dell’incontro, facciamo presente che si tratta di una TOTALE MENZOGNA priva di alcun fondamento. Per totale intendiamo che la NORD SUPERIORE e quella inferiore durante l’intera domenica, e neanche in altre occasioni, hanno avuto mai alcun contatto di nessuna natura. Ci rendiamo conto che la vendita di quotidiani nel 2016 sia impresa alquanto ardua ma arrivare a sparare una menzogna di questa dimensione ha veramente del clamoroso. Colui o costoro che hanno riportato questa notizia se ritengono fondata e dimostrabile questo accaduto, di cui detto sopra, che portino filmati o tabulati che possano comprovarlo… altrimenti, se non hanno nulla da scrivere, attendano qualche mese che le sagre stanno per iniziare piuttosto che infamare il nostro gruppo.
ULTRAS PALERMO 1900

Primavera, si può dare di più: un trio in panchina nel derby del 22 aprile? Intanto Bollini…

Il derby Primavera si disputerà venerdì 22 aprile alle ore 18.00. Una sfida che racchiude sempre un sapore particolare, ma alla quale la Lazio si sta avvicinando in maniera ancor più singolare. La promozione di Simone Inzaghi in prima squadra ha significato infatti per i giovani biancocelesti ritrovarsi senza guida nel momento cruciale della stagione. La Lazio è chiamata a difendere il terzo posto nella regular season per giocarsi poi i play off da una posizione di vantaggio, ma con quale tecnico in panchina?

Al momento la società, approfittando della sosta, ha preso tempo scegliendo la soluzione Morandi-Tozzi-Ruggeri: ovvero, per vincere si può dare di più, ed è dunque un trio che si sta alternando alla guida dei ragazzi. Trattasi del responsabile del settore giovanile biancoceleste, l’olandese Joop Lensen, l’ex difensore del Milan nonché campione del Mondo con il Brasile 2002 Roque Junior e il tecnico dell’Under 17, Michele Santoni. Per quest’ultimo, di madre olandese, la conoscenza della lingua è uno stimolo per l’intesa perfetta con lo stesso Lensen. La presenza di Roque Junior invece è legata ad aspetti tattici che il brasiliano sta già curando da alcuni mesi per i reparti difensivi di Under 15 e Under 17. Un primo passo per la creazione di quello staff tecnico all’avanguardia che Lensen vorrebbe allestire nel giro di poche stagioni.

Il punto è: sarà questo trio a guidare la Primavera nel derby? Possibile, a meno che Roberto De Cosmi non si “sdoppi” dalla guida della Lazio Femminile. Una soluzione vagliata dalla società che starebbe però pensando ad un clamoroso ritorno per la prossima stagione: quello di Alberto Bollini. Il contratto come secondo di Reja scade a giugno all’Atalanta e il tecnico friulano potrebbe non restare alla guida dei nerazzurri. Un sondaggio con il tecnico capace di conquistare gli ultimi scudetti del 2001 e del 2013 in Primavera sarebbe già stato avviato: la preferenza di base, secondo indiscrezioni, sarebbe quella di continuare l’avventura al fianco di Reja: ma se l’ex tecnico della Lazio dei grandi non dovesse trovare panchina per la prossima stagione, potrebbe concretizzarsi il ritorno del tecnico più vincente della storia della Lazio Primavera. Nel frattempo, in vista del derby, un trio si prepara a cantare: “In questa notte, di venerdì…La notte del derby, guarda caso, fatta apposta per il trio.

Fabio Belli

Under 15, Ruggeri commenta la sconfitta nella Lazio nel derby

Il tecnico dell’Under 15 della Lazio, Paolo Ruggeri, ha commentato ai microfoni di Lazio Style Radio la sconfitta dei suoi ragazzi nel derby di categoria contro la Roma di domenica scorsa.

E’ stato un derby molto duro sotto il punti di vista dell’impegno, i ragazzi hanno provato a dare il massimo anche se non sono stati perfetti, forse hanno accusato la tensione, ma potevano fare molto meglio. La Roma è un gruppo molto preparato e pronto e ci ha messo in difficoltà, fermo restando che potevamo sfruttare meglio le poche occasioni che ci siamo creati. Una partita comunque buona che ha permesso di capire alcune cose sia ai ragazzi che ai noi dello staff, adesso ci prepariamo per affrontare l’ultima gara del campionato e poi affronteremo la fase finale. Franco (capitano dei Giovanissimi Fascia B Elite, difensore centrale ndr) titolare? E’ un ragazzo classe 2002, questa è la politica della Società, se il ragazzo è pronto e può giocare perché no, anche io sposo questa politica. E’ normale che passando da un campionato regionale ad uno nazionale si possono trovare alcune difficoltà, ma proseguiremo su questa linea, anche in settimana altri ragazzi classe 2002 verranno ad allenarsi con noi. In vista dell’ultima sfida con la Lupa Roma ai miei ragazzi chiedo di chiudere bene l’anno visto che in casa abbiamo fatto solo due pareggi ed il resto tutte vittorie, bisogna continuare così per poi iniziare a pensare a quello che succederà in seguito al termine della Regular Season. Ai ragazzi dico sempre che fino adesso sono state partite difficili, ora inizieranno quelle difficilissime. Il complimento che gli faccio? Hanno fatto bene anche se potevano fare molto meglio, il rimprovero? Non bisogna avere il timore di giocare queste partite, bisogna metterci tutto: il cuore, l’anima, il cervello, i piedi ed in questo derby qualcosa l’abbiamo lasciata a casa.”

MERCATO – Un difensore brasiliano si offre: “Sogno di tornare in Europa”

Il difensore brasiliano Rever, in passato accostato alla Lazio, è tornato a parlare del suo futuro. Queste le sue dichiarazioni, rilasciate al portale ‘hojeemdia.com.br’: “Ho una grande disponibilità e apertura con il mio manager, ma non voglio fare speculazioni sul mio futuro ma solo parlare di piste concrete. La Lazio? È difficile dire che qualcosa è accaduto. Comunque, il mio sogno, dopo l’esperienza in Germania, è quello di tornare a giocare in Europa, sarei disponibile a tornare nel Vecchio Continente insieme alla famiglia. Sono dunque in attesa di una buona offerta che possa soddisfare le esigenze mie e della mia famiglia“. Chissà se la Lazio, alla perenne ricerca di rinforzi per il suo reparto arretrato, non decida di farci (nuovamente) un pensierino…

Lazio, Scudetto 1915: ecco il testo aggiornato della petizione

Come preannunciato dalle colonne de “Il Nuovo Corriere Laziale”, le ricerche e scoperte storiografico/emerotecarie recentemente acquisite e le conseguenti deduzioni giuridico/sportive hanno reso oltremodo necessario aggiornare ed integrare il testo della Petizione “Lazio 1914/15, Campione d’Italia ex aequo!”, che pertanto ora risulta adeguatamente riformulato online come sotto riportato:

CHIEDIAMO ALLA FEDERAZIONE ITALIANA GIUOCO CALCIO DI VOLER NOMINARE UNA COMMISSIONE STRAORDINARIA AD HOC PER:

RIESAMINARE OGGETTIVAMENTE IL CONTESTO STORICO, SOCIALE E SPORTIVO IN CUI SAREBBE STATA ADOTTATA LA DELIBERA POSTBELLICA CON CUI D’UFFICIO RISULTO’ ASSEGNATO LO SCUDETTO 1914/15 AL GENOA, A TUTT’OGGI IN REALTA’ IRREPERIBILE PRESSO GLI ARCHIVI DELLA FEDERCALCIO, TENENDO DEBITAMENTE CONTO DI QUANTO ACCLARATO E RICOSTRUITO IN MERITO MEDIANTE:

1) IL PRECIPUO DOSSIER STORIOGRAFICO ELABORATO A GENNAIO 2016 DAL CENTRO STUDI NOVE GENNAIO MILLENOVECENTO, IN BASE AL QUALE E’ RISULTATO COMPROVATO E DOCUMENTATO IL FORFAIT DEL LUCCA NELL’ULTIMA GIORNATA DEL GIRONE FINALE DELL’ITALIA CENTRALE, IN CUI ERA IN PROGRAMMA LAZIO V/S LUCCA E LA COMPAGINE CAPITOLINA ERA SALDAMENTE IN TESTA CON DUE PUNTI DI VANTAGGIO SUL ROMAN, NONCHE’ IL RIFIUTO DEL GENOA DI OTTEMPERARE ALLA DIRETTIVA DELLA FIGC FINALIZZATA A PREVENIRE L’INSORGENZA BELLICA ED ANTICIPARE AL 16.05.1915 L’ULTIMO TURNO DEL GIRONE FINALE DELL’ITALIA SETTENTRIONALE, RIMASTO INDISPUTATO, IN CUI ERA IN PROGRAMMA GENOA V/S TORINO E LA COMPAGINE GENOVESE ERA PROVVISORIAMENTE IN TESTA CON DUE PUNTI DI VANTAGGIO SU TORINO ED INTERNAZIONALE;

2) L’INNOVATIVO DOSSIER EMEROTECARIO PREDISPOSTO A MARZO 2016 DALL’AVV. GIAN LUCA MIGNOGNA E DAL DOTT. FEDERICO FELCI, IN BASE AL QUALE SONO RISULTATI COMPROVATI E DOCUMENTATI IL COMUNICATO UFFICIALE DEL LUCCA CON CUI LA SQUADRA TOSCANA UFFICIALIZZO’ IL PROPRIO RITIRO PER MOTIVI FINANZIARI DAL GIRONE FINALE DELL’ITALIA CENTRALE A DUE TURNI DAL TERMINE, LA CONSEGUENTE CONQUISTA DA PARTE DELLA LAZIO DEL TITOLO DI SQUADRA CAMPIONE DELL’ITALIA CENTRALE E L’ANNULLAMENTO DA PARTE DELLA FIGC DELLA PREFINALE DELL’ITALIA MERIDIONALE INTERNAZIONALE NAPOLI V/S NAPLES PER IRREGOLARITA’ DI TESSERAMENTO DI DUE CALCIATORI, CON CONSEGUENTE ED AUTOMATICA CONQUISTA DA PARTE DELLA LAZIO SIA DEL TITOLO DI SQUADRA CAMPIONE DELL’ITALIA CENTRO-MERDIONALE CHE DEL DIRITTO A DISPUTARE LA FINALISSIMA NAZIONALE CONTRO LA SQUADRA CAMPIONE DELL’ITALIA SETTENTRIONALE;

LEGITTIMARE UFFICIALMENTE LA LAZIO QUALE SQUADRA CAMPIONE DEL CENTRO-SUD ED UNICO CLUB QUALIFICATOSI CON CERTEZZA ALLA FINALISSIMA NAZIONALE DEL CAMPIONATO 1914/15 ED IL GENOA QUALE MIGLIOR SQUADRA DEL NORD IN QUANTO PRIMA IN CLASSIFICA NEL GIRONE FINALE SETTENTRIONALE AL MOMENTO DELLA SOSPENSIONE BELLICA ADOTTATA DALLA FIGC IL 23.05.1915, ALLORQUANDO MANCAVA UNA SOLA GIORNATA AL TERMINE DELLA REGULAR SEASON DELL’ALTA ITALIA E SI STAVA PROFILANDO IL PROBABILE CONFRONTO TRA QUESTE DUE COMPAGINI PER L’ASSEGNAZIONE DEL TITOLO TRICOLORE DI TALE STAGIONE CALCISTICA;

RENDERE ONORE E MERITO AI NUMEROSI CADUTI DELL’ALLORA SOCIETÀ PODISTICA LAZIO SUL FRONTE AUSTRO-UNGARICO COSÌ COME ACCLARATO DA LAZIOWIKI NELLA RECENTISSIMA PUBBLICAZIONE “DAL TEVERE AL PIAVE – 1915/1918 – GLI ATLETI DELLA LAZIO NELLA GRANDE GUERRA” E PREMIARE LA POLISPORTIVA BIANCAZZURRA PER L’IMPEGNO SOCIO/CULTURALE PROFUSO PER LO SVILUPPO DI CIASCUNA DISCIPLINA SPORTIVA SIN DAGLI ALBORI DEL SECOLO SCORSO E PER AVER FINANCHE DESTINATO I PROPRI CAMPI DI GIOCO AD ORTI DI GUERRA PER LA POPOLAZIONE ROMANA DURANTE IL PRIMO CONFLITTO MONDIALE;

ADOTTARE UN PROVVEDIMENTO RIPARATORIO, EQUANIME ED ETICO/MORALE IN OSSEQUIO ALLA RATIO DEL REGIO DECRETO N° 907/1921 CHE RICONOBBE L’IDEALE SPORTIVO LAZIALE COME ESEMPIO DI RETTITUDINE PER TUTTI GLI ATLETI DELL’EPOCA E PORRE RIMEDIO AD UNA DECISIONE ASSOLUTAMENTE INIQUA, INGIUSTA E LESIVA DEI VALORI DELLO SPORT E DEI PRINCIPI GIURIDICO/SPORTIVI, INTERVENENDO SUL CASO GIUSTAPPUNTO NELL’AMBITO DEL CENTENARIO DELLO SCOPPIO DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE CUI SEGUÌ L’INOPINATA SOSPENSIONE BELLICA DEL CAMPIONATO 1914/15;

ASSEGNARE LO SCUDETTO 1914/15 A LAZIO E GENOA EX AEQUO, DICHIARARE ENTRAMBI I CLUB CAMPIONI D’ITALIA PER TALE CAMPIONATO E FREGIARE COL TRICOLORE I BIANCAZZURRI PER IL PRIMATO ALL’EPOCA CONSEGUITO NELL’ITALIA CENTRO-MERIDIONALE ED I ROSSOBLU PER QUELLO IN VIA DI CONSEGUIMENTO NELL’ITALIA SETTENTRIONALE!”

Grazie a tutta la gente laziale ed a chi ci sostiene, crede nella nostra rivendicazione tricolore e continua a firmare la petizione cliccando qui!

Roma, lì 12.04.2016

Avv. Gian Luca Mignogna

Il tennis incassa più del calcio: parola del presidente FIT Binaghi

0

A Roma, se in occasione delle gare casalinghe della Lazio gli spalti dell’Olimpico sono da tempo deserti o quasi, lo stesso non si può dire per quelli del Centrale del tennis, che per i prossimi Internazionali hanno fatto registrare il tutto esaurito. A rimarcare la differenza il presidente della FIT Angelo Binaghi, che, rispondendo in conferenza stampa alle critiche per il costo troppo elevato dei biglietti per la manifestazione, ha dichiarato: “La domanda è più alta rispetto all’offerta, perché di solito un Centrale ospita meno gente rispetto ai tornei più importanti. Ma questa manifestazione incasserà circa 11,5 milioni di euro, l’8% in più rispetto all’edizione del 2015, producendo un fatturato di 4 milioni e un utile da un milione un giorno. Per intenderci, raccogliamo più noi con un torneo che squadre di calcio come Lazio e Fiorentina in una stagione di partite in casa“.

Sulfaro: “Inzaghi ha riportato il carattere, a Palermo è stata una bella Lazio”

Michelangelo Sulfaro, ex portiere biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

“Sono felice per Inzaghi, è un allenatore preparato, la Lazio a Palermo ha giocato bene. Mi è piaciuto tutto, dall’impostazione all’approccio alla partita, sono entrati in campo con la voglia di vincere, hanno dimostrato di avere carattere.

L’Empoli sta facendo bene, sarà un test complicato. La squadra di Giampaolo è tatticamente ben preparati, è composta da giovani che in campo lottano ma la Lazio deve vincere. Si avvicinerebbe molto alla zona Europa League, si potrebbero aprire scenari impensabili. Keita ha sempre fatto bene in questa stagione”.

Domani torna “La Lazio nelle Scuole” all’Istituto Maria Ausiliatrice di via Dalmazia

Giovedì 14 aprile 2016 si rinnova l’appuntamento con i giocatori biancocelesti presso l’Istituto Maria Ausiliatrice di via Dalmazia 12, Roma.

“Dalla scuola allo stadio, il modo giusto per sostenere lo sport”. L’iniziativa consiste in un vero e proprio “tour biancoceleste” all’interno delle scuole elementari e medie inferiori di Roma e provincia e vedrà il coinvolgimento dei rappresentanti della squadra, di Olympia, simbolo della società biancoceleste.

Tale iniziativa è tesa alla promozione della formazione della cultura sportiva, i cui valori sono sanciti nella Carta Olimpica, diffondendo ed incrementando i principi legati ad una crescita psico-fisica sana, leale e non violenta, che educhi gli adulti del domani, a comportamenti rispettosi dell’avversario e delle istituzioni.

FOTO – Avvistato squalo alla foce del ‘Tevere’. Paura per i bagnanti

No, non è il sequel del film di Steven Spielberg (Lo Squalo, 1975), ma dalle
testimonianze riportate e dalle foto che girano, la notizia che viene riportata è molto più che una semplice voce di corridoio. Un velista, che si trovava nella tarda mattinata di ieri all’altezza dei Cantieri navali di Ostia, a Fiumara Grande, ha avvistato e fotografato uno squalo, nell’incredulità generale. L’allarme tra i diportisti di Ostia e Fiumicino, ha generato un certo panico tra i presenti che si trovano presso la foce del Tevere.

L’animale, lungo circa due metri, è stato immortalato dal giovane che si trovava a bordo della sua imbarcazione dove in quel punto, parliamo di circa quattrocento metri dallo sbocco in mare, le acque del fiume sono alte intorno ai sette metri.

 

VIDEO – Boxe, Klimenta azzanna l’orecchio dell’avversario. Scoppia la rissa sul ring

Quando un boxer perde la testa le orecchie vanno sempre di moda, e l’esempio del pugile Astrit Klimenta porta alla mente Las Vegas, presso l’MGM Grand. Mike Tyson azzannò Evander Holyfield strappandogliene via una parte.

Altri tempi, lontani (1997), ma sicuramente che hanno lasciato il segno nel corso degli anni. Ne è stato attore protagonista l’austriaco Astrit Klimenta (detto Tigre), pugile della categoria ‘massimi leggeri’, che durante un match contro il serbo Andrej Pesic all’Eisbach Stuios di Monaco, dopo aver perso la testa, ha ben pensato di aggredirlo mordendogli l’orecchio. La causa probabilmente è stata la superiorità dell’avversario durante tutta la gara. La reazione ha generato una rissa a catena, in quanto il manager del serbo, un tale Alex Petkovic, un ex peso massimo titolato, vedendo il proprio alter ego in difficoltà, non ha esitato a salire sul ring e colpire in finale con un sinistro ben assestato il pugile carnefice.

DIREZIONE ITALIANA – A guidare l’incontro Rosario Triolo, arbitro internazionale che alla fine del match ha dichiarato: “Cos’è successo e perché? Semplice — racconta Triolo — durante la prima ripresa, l’austriaco non riusciva a tirare un colpo ma a fare solo scorrettezze e spinte. Ha portato due testate al serbo. Io l’ho ammonito ‘stai attento che non va’. Ma l’austriaco nella seconda ripresa non ha cambiato atteggiamento e l’ho ammonito per la seconda volta: verso la fine del round s’è avventato sull’orecchio sinistro del serbo e ho dovuto faticare a dividere i due: il serbo aveva l’orecchio sinistro sanguinante. Klimenta l’ho subito squalificato e chiesto all’angolo di portarlo immediatamente via”. 

Poi è subentrato Petkovic: “Sono stati attimi difficilissimi da gestire, ma non era questione di paura. Il pubblico ha cominciato a urlare di tutto, da buffone a ripetuti ‘vattene’: Klimenta non faceva combattere il serbo e non riusciva a sua volta a colpirlo. Così ha perso la testa anche se poi s’è scusato, come Petkovic. Sono rimasto incastrato ma ho fatto solo il mio dovere e per evitare la peggio ho chiesto all’austriaco di sparire dal ring”.

Roma, si allarga la ZTL. Pronti 21 varchi nuovi e regole più rigide

Le Zone a Traffico Limitato (ZTL), sono una realtà, specialmente a Roma, con il quale ogni cittadino deve convivere e imbattersi quotidianamente. Che lavoriate fuori o entro i cosiddetti ‘varchi’ ad un certo punto, un giorno di ordinaria calma e quiete, vorrete attraversali per gustarvi (una volta ogni tanto) le bellezze che Roma propone, con eleganza e innegabile fascino.

Il ‘day by day’ lavorativo è differente. Ritmi frenetici, code e traffico spropositato portano il malcapitato lavoratore medio a doversi confrontare con una città tanto bella quanto caotica, a tal punto da considerare ogni forma di spostamento utile al fine di alleggerire lo stress da ‘code’ chilometriche.

MEZZI PESANTI – Uno dei tanti problemi che attanaglia Roma è l’alto numero di mezzi pubblici e/o privati di grossa stazza, che si aggirano all’interno delle ZTL. A tal proposito, Roma Servizi per la Mobilità ha deciso di installare 21 impianti di transito di suddetti superveicoli, con il placet del ministero pronto ad avviare il piano ‘strade libere’. L’idea è quella di limitarne l’accesso entro l’anello ferroviario. Invariate le disposizioni per tutti gli altri veicoli, dalle automobili ai furgoni, motorini, etc..

I varchi saranno monitorati per un mese, che sarà di prova, oltre il quale (dovessero esserci i risultati sperati) verrà applicato in via definitiva.

Orsi: “L’Europa League? Difficile. Se i giocatori avessero giocato sempre così…”

La prima vittoria di Simonicno e  la futura gestione tecnica della Lazio sono i principali argomenti argomenti di questi giorni tra il popolo biancoceleste e il concetto è sempre lo stesso: “Buona la prima, ma…”. Tanti punti interrogativi dovranno essere risolti, ma per adesso si deve pensare solamente a concludere sull’onda di Palermo questo finale di stagione. Anche l’ex portiere biancoceleste, Fernando Orsi, ha voluto commentare ai microfoni di Radiosei, nella trasmissione “Vetrina Biancoceleste” il momento dei biancocelesti e non solo. Queste e sue parole:

PALERMO E L’EUROPA – Se i giocatori avessero avuto tutto l’anno la stessa disposizione mostrata verso Inzaghi, la Lazio avrebbe avuto dai sette ai dieci punti in più. Simone ha lavorato sulla loro testa e cambiato alcuni interpreti. Ma sono i calciatori che in una settimana possono portare cambiamenti, non l’allenatore. Tra Pioli e il gruppo si era rotto qualcosa già nel ritiro.  I risultati non sono stati quelli attesi. Ottenendo gli obiettivi stagionali e con una mano tesa da parte della società sarebbe stato diverso. Sono cambiate tante cose quest’anno o forse sono tornate alla normalità. La crisi societaria è difficile da risanare, il pubblico laziale ha sopportato tanto. Le aspettative è normale ci siano, dopo un’annata come quella dello scorso anno doveva essere fatto qualcosa in più. L’obiettivo dev’essere ora l’Europa League, ma servono almeno cinque vittorie su sei. Scenario difficile da immaginare”.

MIHAJLOVIC – “Mihajlovic non è esente da qualsiasi colpa, le responsabilità tecniche sono le sue. Il Milan è una squadra cui manca la grinta, caratteristica invece peculiare dell’allenatore. Parliamo di una società con una storia importantissima e di un presidente che ha vinto tutto. La gestione di un gruppo del genere dev’essere diversa. Tecnicamente ha fatto buone cose, ma la società ha anche speso diversi milioni sul mercato. Futuro alla Lazio? È un allenatore sotto contratto con i rossoneri, guadagna molto ed ha un carattere che può scontrarsi con chi prende le decisioni. Prendere lui vorrebbe dire puntare a un determinato obiettivo, mentre confermare Inzaghi significa valorizzare un tecnico giovane.

INZAGHI – Spero per Simone che possa essere confermato. Sarà importante il confronto con la squadra e il lavoro settimanale. Bisognerà valutarlo soprattutto nel momento della difficoltà. La prima squadra è un’altra cosa rispetto al settore giovanile”.

PERIN –  Non penso sia giusto chiamare Marchetti in Nazionale, non ha fatto bene in questa stagione. Sportiello potrebbe essere l’alternativa, ma credo che Conte possa favorire la salita di Donnarumma”.

MUSICA – 14 anni fa ci lasciava Alex Baroni

Il 13 aprile 2002 all’età di 36 anni ci lasciava Alex Baroni. Passano gli anni ma nonostante ciò, per chi lo ha amato e ha amato attraverso le sue canzoni, è ricordato come un protagonista assoluto e indimenticabile della musica italiana.

Il cantante milanese il 19 marzo, a seguito di un incidente, era stato ricoverato all’ospedale Santo Spirito. A Roma mentre stava percorrendo la circonvallazione Clodia alla guida della sua moto era stato travolto da una macchina impegnata in un’inversione di marcia dove non avrebbe potuto; sbalzato dal mezzo è stato travolto da un’altra automobile sopraggiunta nel frattempo ad alta velocità. Le condizioni di Baroni sono subito apparse gravissime e il cantante era entrato in coma. Alex nacque a Milano nel 1966. Iniziò a cantare come corista con Baccini, la Casale e Spagna. Ma è grazie a Eros Ramazzotti che, dopo averlo portato in tournee, lo ha fatto conoscere al grande pubblico producendo l’album d’esordio del cantante milanese, “Metrica”.

https://www.youtube.com/watch?v=FEvemzbMi8g

Dal 15 aprile a Roma la mostra sul fenomeno culturale del secolo scorso: la Barbie

Dal 15 aprile al 30 ottobre, a Roma presso il Complesso del Vittoriano, si terrà la mostra su una icona che in 56 anni è riuscita ad abbattere ogni frontiera culturale e sociale. Sono in pochi a saperlo ma il suo vero nome è Barbara Millicent Roberts, per tutti meglio nota come Barbie. Fenomeno culturale e sociologico del secolo scorso, tanto importante da dedicarle mostre come Barbie. The Icon appena conclusasi al Mudec (Museo delle Culture di Milano) ed ora in allestimento nella Capitale. La mostra, prodotta da Arthemisia Group e 24 Ore Cultura-Gruppo 24 Ore in collaborazione con Mattel, è a cura di Massimiliano Capella, e si è arricchita di nuove bambole dalla serie Barbie Fashionista, tra cui i modelli Curvy, Tall e Petit, e le wedding dolls della Coppia Reale inglese, William e Catherine. La mostra narra la vita di questa bambola attraverso le trasformazioni estetiche e culturali della società per più di cinquanta anni ma, a differenza di altri miti contemporanei, ha avuto il privilegio di resistere al passare degli anni. Specchio dell’immaginario globale, attraverso epoche e terre lontane, ha rappresentato oltre 50 diverse nazionalità. Senza tener conto che dal 9 marzo 1959, giorno in cui ha debuttato al New York International Toy Fair,  Barbie ha intrapreso 150 professioni. Il percorso della mostra è adatto sia per un pubblico adulto che per dei bambini, attraverso delle postazioni dove il pubblico più giovane potrà interagire. Articolata in cinque sezioni, la mostra è preceduta dalla sala introduttiva, Semplicemente Barbie: in cui sono in mostra otto pezzi rappresentativi di ogni decade, dal 1959 al 2016. Poi curiosità, numeri e making of per saconoscere bene “chi è Barbie”. La prima sezione, Da Teenage Fashion Model Doll a Fashionista, è dedicata alla moda. In questa sezione sono raccolte le creazioni di grandi stilisti che hanno disegnato modelli a lei dedicati: da Gucci a Calvin Klein, da Moschino a Ferrè, da Versace a Dior, da Vivienne Westwood a Prada, Givency, Louboutin e The Blonds. La seconda sezione è I Can Be, che mostra la filosofia di Barbie attraverso le carriere intraprese. Nella terza sezione troviamo Barbie Family“, che oltre alla famiglia e agli amici presenta anche il suo stile di vita, attraverso accessori, aerei, case e macchine. La quarta sezione Barbie in viaggio, Dolls of the World, rende omaggio al legame tra le diverse culture interpretate dalle Barbie Dolls, riproduzioni vestite con costumi di diversi paesi del mondo. Nella quinta e ultima sezione, Barbie Divasracconta come Barbie si sia identificata con molte icone dei suoi tempi, ispirandosi alle grandi dive del cinema come Audrey Hepburn, Marylin Monroe, Liz Taylor, ma anche icone culturali come Cleopatra e Madame Pompadour.

 

MUSICA – Tre appuntamenti in Italia e importante riconoscimento per i Deep Purple

Da venerdì 8 aprile i Deep Purple sono stati inseriti nella Rock and Roll Hall of Fame. Alla cerimonia tenutasi nel Barclays Center di Brooklyn oltre a loro sono stati premiati anche Cheap Trick, N.W.A. Chicago e Steve Miller. Per entrare a far parte della Hall of Fame – uno dei massimi riconoscimenti nella carriera di un artista – oltre ad aver avuto un ruolo di notevole influenza nella storia del rock and roll si deve aver inciso il primo disco da almeno 25 anni.

I Deep Purple, complesso rock inglese formatosi nel 1968, è composto da Ian Gillan (voce), Steve Morse (chitarra), Roger Glover (basso), Don Airey (tastiere) e il fondatore Ian Paice (batteria). Il gruppo tornerà in Italia a luglio 2016 per tre concerti: martedì 12 luglio saranno all’Arena del Mare di Genova, mercoledì 13 luglio all’Arena Campo Marte di Brescia e venerdì 15 luglio al Parco della Pace di Servigliano (FM). L’ultimo disco prodotto, “Now What?!”, è considerato uno dei migliori album della band e ha riscosso un notevole successo in diversi Paesi, tra cui Austria, Germania, Italia, Norvegia, Repubblica Ceca e Russia (dove è diventato disco d’oro). Dopo la pubblicazione dell’album la band ha dato il via a un tour mondiale che sta riscuotendo un notevole successo e che ha riconfermato ancora una volta l’indiscusso valore della storica formazione.

Protti smorza gli entusiasmi: “Non esaltiamo troppo la vittoria sul Palermo”

L’ex attaccante Igor Protti, è intervenuto a lazio Style Radio per analizzare la vittoria della Lazio contro il Palermo. Una vittoria convincente ma, secondo l’ex biancoceleste, da non esaltare troppo: “Vittoria bella, ma di contro c’era un Palermo non difficile da superare. Inzaghi ha ottenuto ail massimo con il minimo sforzo in campo. Dobbiamo aspettare per dare un giudizio completo“.

Poi arriva un consiglio all’ambiente Lazio: “Non facciamo l’errore di pensare che i problemi siano finiti. Ora è il momento di continuare a lavorare senza distrazioni, per cercare di terminare in maniera dignitosa la stagione“. Infine sul prossimo match contro l’Empoli: “Gara dura perchè l’Empoli gioca senza troppi pensieri, essendo già salvo. Lì potremo capire se la Lazio sta risorgendo o meno“.

 

CHAMPIONS LEAGUE – Risultati finali tra imprese e sorprese

Sono terminati i due primi quarti di finale di Champions League. Questa sera è andato in scena il ritorno di Real Madrid – Wolfsburg e Man City – PSG.

Al Bernabeu arriva la grande impresa del Real. Le merengues sconfiggono i tedeschi con un perentorio 3-0. Man of the match il solito Cristiano Ronaldo, autore di una fantastica tripletta. Risultato finale Real Madrid – Wolfsburg 3-0 e spagnoli in semifinale.

All’Ethiad Stadium invece la sorpresa della serata. Il Man City elimina i più quotati del PSG grazie ad una prodezza di De Bruyne a dieci minuti dal termine. In virtù del 2-2 dell’andata, gli inglesi si qualificano in semifinale. Ennesima delusione, invece, per Ibrahimovic che non riesce a scacciare la maledizione Champions che lo ha perseguitato per tutta la carriera. Risultato finale Man City – PSG 1-0.

SERIE B – Le decisioni del Giudice Sportivo

La Serie B ha diramato le decisioni del Giudice Sportivo. Sono ben 16 gli squalificati, tutti per un turno. Di seguito il dettaglio dei calciatori fermati:

Ecco i giocatori fermati per il turno numero 36: Bacinovic, Amenta, Aquilanti (Lanciano), Bianchi (Ascoli), Geijo (Brescia), Bessa (Como), Esposito, Mbaye (Latina), Bertoncini, Nardini (Modena), Moro (Salernitana), Migliore, Errasti (Spezia), Busellato (Ternana), Fazio (Trapani), Iacoponi (Virtus Entella)