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LAZIO Vs SPARTA PRAGA – le pagelle di Davide Sperati

Ecco le pagelle di Lazio-Sparta Praga

LAZIO

Marchetti 6 – Non può far nulla per evitare le reti realizzate dagli avversari.

Konko 6 – Eccezion fatta sul terzo gol subito, i pericoli arrivano sempre dalla corsia opposta. Segno evidente che il francese anche oggi disputa una gara degna. Al 28′ salva la Lazio dal tre a zero, grazie a una scivolata provvidenziale. Chi l’avrebbe detto che quella di quest’anno sarebbe stata la stagione più importante di Konko alla Lazio? Che amarezza ragazzi. Esce al 65′ per dei problemi all’adduttore. Dal 65′ Mauricio 6 – Mezz’ora senza una valutazione agonistica degna di nota.

Bisevac 4 – Il peggiore. Con Parolo la combina grossa su quella palla – per troppo tempo – dentro l’area laziale. Per non parlare poi della marcatura su Julis che è da film Horror. Tanto pagare tanto valere?

Hoedt 4,5 – Fuori posizione sulla rete del raddoppio dello Sparta, soffre moltissimo sin dalle prime battute. Nella ripresa la partita è finita ok, ma va detto che lui gioca meglio, anche perché lo Sparta smette di giocare.

Lulic 5,5 – Inizio molto complicato per questo giocatore adattato nel ruolo di terzino sinistro. Nel primo tempo lo Sparta spinge solo da quella parte. Nei primi dieci minuti della ripresa, si aggrappa all’orgoglio per cercare di realizzare almeno il gol della bandiera, senza però riuscirci, salvando però la faccia.

Biglia 5,5 – Ben marcato dagli avversari e al tempo stesso evitato, è poco nel vivo del gioco. Anche nella ripresa non riesce a mettersi in mostra.

Parolo 4,5 – Commette un errore madornale dentro la sua area di porta. Un errore che costa caro alla compagine di mister Pioli. Non azzecca mai un tiro. Generoso come sempre sì, ma il Parolo di quest’anno non è nemmeno un lontano parente di quello ammirato nella scorsa stagione.

Candreva 6,5 – Il migliore. Parte a razzo caricando il pubblico pagante e servendo anche una gran palla per Mauri che butta al vento il punto dell’uno a due. Ci prova anche alla mezz’ora ma il suo tiro è deviato in corner. Nella ripresa si conferma come uno dei migliori fra i biancocelesti.

Mauri 4,5 – Al 25′ ha la palla per accorciare le distanze ma purtroppo spreca in malo modo calciando debolmente. Gioca troppo alto, agendo spesso più come prima punta che rifinitore. Anche nella ripresa (51′) sciupa da ottima posizione. Dal 57′ Anderson 5 – Chi l’ha visto va in onda su Rai 3 e le pagelle sul brasiliano ormai sono sempre un copia e incolla. Ci dispiace tantissimo.

Keita 6 – All’inizio è pimpante, ma va detto che la gara della Lazio termina dopo una dozzina di minuti. Buona anche la prestazione nei secondi quarantacinque minuti di gioco. Gioca fino alla fine col piglio giusto.

Klose 5 – Un buon assist a dieci minuti dall’intervallo e poi veramente poco quanto offerto dal giocatore tedesco. Due reti fortuite contro l’Atalanta hanno forse annebbiato le scelte di Pioli. Dal 57′ Matri 5 – Il turn over non è cosa per questo attaccante che i gol suoi li ha sempre fatti, giocando però con regolarità. Acquistato per fare la panchina a Djordjevic e Klose, questa decisione ci appare una mancanza di competenza da parte del mister. A parte ciò, anche lui non combina un granché

All. Pioli 4 – Il Mister non far nulla se i suoi giocatori commettono degli errori abbastanza plateali. Non si può parlare di tattica o approccio sbagliato, se un singolo giocatore (Parolo), sbaglia un disimpegno dentro l’area di rigore, o se un centrale della squadra è ancora troppo giovane e inesperto (Hoedt), mentre l’altro (Bisevac), non è nient’altro che un vecchio maniscalco. Ciò detto, non convince la scelta di tenere Matri sempre in panchina, e come sia possibile subire gol sempre nel primo quarto d’ora di gioco.

SPARTA PRAGA

Bicik 6,5 – Bravo nel coprire il palo di competenza sulla conclusione ravvicinata di Candreva, si ripete al 25′ sul tiro di Mauri. Anche nella ripresa appare sempre sicuro e attento.

Zahustel 7 –  Spinge tantissimo sull’out di destra, sfornando diversi cross interessanti, fra cui il cross della prima rete. Nella ripresa abbassa i ritmi.

Brabec 7 – Al 15′ salva all’ultimo su un cross velenoso di Klose. Al centro della difesa è quasi mai insuperabile.

Holek 7 – Perde subito una palla importante contro Keita, ma con il passare dei minuti diventa sempre più sicuro.

Costa 6,5 – Si addormenta su Candreva in avvio di match, non sembrando in serata di grazia ma, invece, con lo scorrere del tempo, il terzino ospite gioca una gara di ottimo rendimento.

Marecek 7 – Importante la prestazione del numero undici ospite. Inserimenti a non finire per creare quella superiorità letale per la difesa avversaria.

Vacha 6,5 – In pressione su Biglia, gioca una gara attenta, finalizzata sempre a interrompere le giocate avversarie.

Frydek 5,5 – Gioca basso a destra, soffrendo il confronto diretto contro Candreva. Fra gli ospiti è di sicuro quello con maggior difficoltà (alemeno nel primo tempo). Nella ripresa Pioli cambia la fascia a Keita che gli dà meno danni rispetto alla prima frazione di gioco.

Dockal 7 – E’ suo il sinistro potentissimo che apre le marcature. Sempre al centro delle iniziative dello Sparta, gioca un’ottima gara. Dal 70′ Matejovsky 6 – Venti minuti per dare il cambio al Bomber dello Sparta.

Krejci 7,5 – Il Migliore. Dopo la buona prestazione nella gara di andata, anche stasera si conferma attraverso una prova eccellente. Buono l’assist per la rete del vantaggio ospite e altrettanto bella, la conclusione che regala il due a zero allo Sparta. Dal 82′ Fatai s.v.

Julis 7 – Il suo dinamismo sulla corsia di destra è un grosso problema per la difesa capitolina. Il tre a zero è roba sua. Dal 57′ Konaté 6 – Entra a partita ormai conclusa.

All. Ščasný 7 – Tatticamente perfetto, batte il collega Pioli grazie ai movimenti e alle incursioni sul centro-destra, oltre un cinismo scientificamente perfetto. Alla vigilia era dato per sconfitto. Stasera invece esce dall’Olimpico da vincitore.

Arbitro: Buquet 6,5 – Gara senza particolari episodi da annotare sul taccuino.

TABELLINO di

LAZIO-SPARTA PRAGA 0-3

Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Konko (dal 67′ Mauricio), Bisevac, Hoedt, Lulic; Biglia, Parolo; Candreva, Mauri (dal 57′ Anderson), Keita; Klose (dal 57′ Matri). A disp: Berisha, Gentiletti, Onazi, Cataldi. All. Stefano Pioli

Sparta Praga (4-2-3-1): Bicik; Zahustel, Brabec, Holek, Costa; Marecek, Vacha; Frydek, Dockal (dal 70′ Matejovsky), Krejci (dal 82′ Fatai); Julis (dal 57′ Konaté). A disp: Jiracek, Lafata, Kovac, Mazuch.  All. Zdeněk Ščasný

Arbitro: Ruddy Buquet (France)

Marcatori: 10′ Dockal (S), 12′ Krejci (S), 43′ Julis (S)

Ammoniti: 70′ Lulic (L), 77′ Frydek (S)

Espulsi: 

E adesso che si fa? Briscola?

In ordine cronologico: fuori dalla Champions League, fuori dalla Coppa Italia, fuori (o quasi) dalla zona europea in campionato e da stasera fuori anche dall’Europa League. Allora la domanda sorge spontanea: adesso che si fa? Briscola?

Da quando i sorteggi di Europa League hanno estratto lo Sparta Praga, la società, il mister e i giocatori tutti non hanno fatto altro che ripeterci che il vero obiettivo era vincere l’Europa League. Una voce che è diventata insistente nel corso delle ultime giornate quando la Lazio ha continuato a perdere punti. Di colpo ci ritroviamo indietro nel tempo a due anni fa, quando l’unico acuto della stagione lo regalarono le vecchie glorie biancocelesti all’evento di padre in figlio. A fine anno è forte il rischio dell’ennesima rivoluzione in casa Lazio. Il cosiddetto “anno 0” che nei 12 anni di gestione lotitiana si è ripetuto almeno una decina di volte. E’ inaccettabile che una squadra così importante – ricordando sempre che la Lazio è la quinta forza d’Italia per bacino d’utenza di tifosi e la prima squadra della Capitale d’Italia – si ritrovi a metà marzo senza obiettivi. Una stagione amorfa e che farebbe disamorare anche il laziale più sfegatato. A voler vedere il bicchiere mezzo pieno almeno abbiamo raggiunto la quota salvezza con 10 giornate d’anticipo (sarcasm).

MERCATO INVERNALE INSUFFICIENTE

Ma di chi sono le colpe? Di Candreva o Biglia che non hanno reso al massimo? Forse questi giocatori non hanno reso al massimo perché sanno di meritare grandi palcoscenici che la società non può offrire loro. E se il mercato estivo aveva comunicato in modo piuttosto eloquente le poche ambizioni della società, quello invernale non ha fatto altro che rafforzare il concetto. D’altronde a gennaio tutti ci aspettavamo un sostituto all’altezza del lungodegente de Vri. Non scordiamoci i vari titoli dei giornali/siti “Ecco il vice de Vrij” con accanto la foto ogni volta di un difensore diverso. Ma alla fine è arrivato “l’esperto” Bisevac, riserva del Lione, che nelle ultime gare ci ha fatto rimpiangere Ciani… Nel complesso della stagione la Lazio non ha giocato male, perlomeno non in tutte le gare. Partire, però, col malus fisso del meno un gol dopo il primo quarto d’ora spezzerebbe le gambe anche alla Juve. Possiamo stare a parlare di fase difensiva tutta la notte, ma quando prendi gol per errori individuali dei centrali, c’è poco da prendersela con Klose che non riesce più a farsi 40 metri per tornare ad aiutare dietro.

PIOLI CAPRO ESPIATORIO

Domani in molti chiederanno la testa di Pioli, come in passato la si è chiesta di Delio Rossi, Petkovic e Reja. Ma se nell’ultimo decennio i problemi si sono susseguiti, rimanendo di stagione in stagione invariati, mentre gli allenatori sono cambiati, significa probabilmente che a stonare è qualcos’altro e non l’allenatore, o comunque non solo lui… Tornando al presente e dunque a Pioli, la colpa maggiore del tecnico biancoceleste è stata l’acquiescenza nei confronti della società che non ha dato seguito all’impresa del terzo posto raggiunta dalla squadra. Tornando al discorso iniziale: che rosa ha avuto a disposizione il tecnico? La Lazio l’anno scorso ha beneficiato di una serie di fattori (ponderabili eccome) che solo un pazzo poteva pensare si sarebbero ripetuti. Pioli quest’anno si è ritrovato a schierare una squadra ogni 3 giorni non potendo mai contare su de Vrij, con Marchetti, Radu, Lulic e Basta spesso infortunati e con Klose con un anno in più. Senza contare Mauri che ha praticamente saltato tutta la preparazione estiva e Felipe Anderson lontano parente di quello di un anno fa.  Come ci si poteva illudere di potersi ripetere? Ed ecco qui che il 17 marzo la Lazio si ritrova in vacanza. Chiusa la stagione in bellezza con uno 0 a 3 subito in casa dal modesto Sparta Praga. E adesso continuate a ripeterci che la stagione non è ancora finita e che i tifosi devono seguire la squadra a prescindere…

Fabrizio Piepoli

Pioli amaro: “Dimenticare questa sconfitta non sarà facile…”

Stefano Pioli ai microfoni di Lazio Style Radio ha spiegato la debacle dei suoi: Abbiamo commesso troppi errori per vincere la partita. Aver subito 2 gol nei minuti iniziali ha compromesso la gara. Dimenticare sarà difficile perché l’Europa League era un nostro obiettivo, ma ora dobbiamo tirare fuori l’orgoglio e cercare di finire al meglio la stagione dimostrando che la Lazio non è quella di stasera”. Lazio lontana parente di quella che meno di un anno fa espugnava il San Paolo conquistando il terzo posto con annesso preliminare di Champions: “Da Napoli sono cambiate tante cose. L’anno scorso tutti siamo riusciti a dare il 100% e anche di più mentre quest’anno non ci siamo riusciti”. Poi tornando sulla partita: “A livello mentale andare sotto in gare così importanti che sono decisive per la stagione poi è difficile recuperare. Non credo che sia un problema tattico. Nel primo tempo la squadra ha avuto le sue occasioni per recuperare ma non siamo stati bravi a segnare, fino allo 0 a 2 la squadra poteva recuperare ma lo 0 a 3 ci ha spexxarto le gambe. Ora tutte le gare saranno importanti per dimostrare che abbiamo orgoglio e dignità. Stasera abbiamo dato un dispiacere a tutti, dalla società a tifosi, adesso dobbiamo solo lavorare e mettere in campo prestazioni migliori di quella di stasera. Palla al piede eravamo sempre in superiorità, con maggiore attenzione e con una difesa più stretta avremmo potuto evitare quello che è successo.

Pioli a Sky –E’ vero che noi dobbiamo assumerci le nostre responsabilità, ma bisogna anche riconoscere i meriti dell’avversario. Del resto sono imbattuti e in trasferta hanno ottenuto ottimi risultati. Noi abbiamo sbagliato troppo, dopo appena 12′ non ci si può trovare sotto di due reti. Così tutto si complica, è difficile anche commentare, ma purtroppo questa è la realtà dei fatti. Ci complichiamo le partite da soli. E’ una stagione nata male, anche se in Europa stavamo andando bene abbiamo pagato molto a  livello mentale. Abbiamo lavorato molto sul fatto di subire molti gol a inizio gara ma evidentemente non è bastato. Siamo tutti delusi ma adesso dobbiamo pensare al campionato. Dobbiamo tirare fuori l’orgoglio, ci aspettano gare importanti. Dobbiamo dimostrare di poter far meglio e non essere questi. Prima della loro rete non avevamo avuto problemi. La squadra è stata compatta, nonostante stavamo attaccando rendendoci pericolosi non abbiamo subito contropiedi, ma poi ci sono stati quei due episodi. Le qualità le abbiamo e lo abbiamo dimostrato, ma poi sul 3-0 è diventato impossibile recuperare. Abbiamo fatto troppi errori, dovevamo essere più lucidi. Avremmo dovuto giocare meglio. Puntavamo molto su questa competizione ed essere usciti in qesta maniera mi preoccupa molto. La stagione non è ancora finitara, adesso devo lavorare bene sulla testa dei giocatori”.

“.

 

 

CONFERENZA – Scasny: “E’ il successo più importante della mia carriera”

Zdenek Scasny, tecnico dello Sparta Praga, ha commentato il trionfo della sua squadra all’Olimpico e la qualificazione ai quarti di finale di Europa League.

Oltre alla qualificazione, è il risultato che fa impressione.Sicuramente è un risultato che resterà nella storia, le sensazioni che stiamo vivendo sono bellissime. Neanche nei mie sogni più sfrenati potevo pensare che la mia squadra avrebbe chiuso sul tre a zero un primo tempo in trasferta contro la Lazio.

Lo Sparta ha vinto tatticamente?Sicuramente, ma anche e soprattutto grazie allo spirito messo in campo dai giocatori. Questo ha garantito un successo anche a livello tattico.

Quando ha iniziato a credere davvero nella qualificazione?E’ difficile dire il momento esatto, ma più passavano i minuti più era evidente che ce l’avremmo fatta.

Questa è la vittoria più importante della sua carriera?Sicuramente sì. E’ una vittoria ancor più significativa perché per la Lazio l’Europa League era una priorità assoluta. Non credo che la Lazio ci abbia sottovalutato, visto che hanno schierato tutti i migliori giocatori disponibili sia all’andata sia al ritorno. Quest’anno avevamo interpretato bene anche la trasferta di Krasnodar, ma questo è stato un vero capolavoro.

Fabio Belli

Lulic: “Non ho parole. Ci eravamo illusi di essere già ai quarti…”

Senad Lulic a Lazio Style Radio ha commentato la brutta sconfitta di stasera: Non so cosa dire. Puntavamo molto sull’Europa League, ci tenevamo almeno a passare il turno dato il risultato dell’andata. Perdere 3 a 0 già a fine primo tempo è inspiegabile. Uscire così perdendo in casa contro lo Sparta Praga è una vergogna, non c’è altro da dire. Difensivamente stasera non è andato nulla, ma anche in avanti non siamo riusciti a segnare – anche se abbiamo creato parecchio – questo dice tanto… Non si può spiegare questa sconfitta. Adesso dobbiamo chiudere il campionato nel migliore dei modi. Dopo l’1 a 1 dell’andata forse ci siamo illusi di aver già passato il turno. Abbiamo pensato ai quarti mentre dovevamo pensare prima allo Sparta e poi al resto, forse è stato questo l’errore. Credevamo che sarebbe andata come contro il Galatasaray, invece abbiamo sbagliato tutto stasera. Modulo? Non cambia tanto. Noi scendiamo sempre in 11 in campo. Se non lottiamo, non corriamo, non giochiamo da squadra non vinci. Oggi non abbiamo fatto questo e giustamente abbiamo perso”.

Lulic a Sky: “Quando giochiamo in casa dobbiamo creare gioco e facciamo più fatica perché abbiamo giocatori veloci con caratteristiche più adatte a giocare fuori cosa. Lo Sparta Praga ha giocato in maniera perfetta speculando sui nostri errori. In Europa non possiamo permetterci di commettere certi sbagli. Perdere così è inaccettabile. Loro aspettavano dietro e poi colpivano in contropiede. Noi non siamo riusciti a difenderci e abbiamo subito il loro gioco. Abbiamo avuto anche noi le nostre occasioni, però perdere così non si può. Non so se è un problema di personalità, forse eravamo troppo convinti di aver conquistato il passaggio del turno dopo la gara di andata. Ma gli avversari vanno rispettati, non si può scendere in campo con questa idea, è una cosa che non bisogna fare e purtroppo ci è costata l’Europa”.

CONFERENZA – Pioli: “E’ una brutta botta, ma dimettermi ora sarebbe troppo facile.”

Stefano Pioli ha commentato in conferenza stampa il tracollo casalingo contro lo Sparta Praga che è costato alla Lazio l’eliminazione dall’Europa League.

Quali motivazioni si possono dare a una prestazione così negativa?

Che ci sia delusione è evidente perché abbiamo sbagliato completamente l’approccio, nonostante la palla gol creata dopo pochissimi secondi. Conoscevamo le difficoltà di questa sfida ma abbiamo commesso tanti errori, soprattutto in difesa ma anche sotto porta considerando le tante palle gol sciupate nel primo tempo. E’ una botta forte che interrompe la nostra corsa in Europa, il fronte dove ci eravamo espressi meglio in questa stagione.

Dopo il fischio finale ha pensato, anche solo per un momento, di dimettersi?

Sarebbe troppo facile: io ci sto mettendo la faccia, sto facendo le scelte e non posso abbandonare la barca nel momento più difficile.

Questa è stata la tredicesima volta che la Lazio subisce gol nel primo quarto d’ora. Come si spiega?

E’ difficile, abbiamo lavorato molto su questo aspetto anche perché subire sempre gol nel primo quarto d’ora costringe a spendere tante energie per recuperare. In ogni caso la prestazione è stata insufficiente anche dopo i due gol incassati. Questa caratteristica è comunque molto penalizzante, sappiamo quanto è importante andare in vantaggio piuttosto che ritrovarsi sotto.

Più volte si è parlato di una Lazio con grandi valori, ma questo non aumenterebbe le responsabilità dell’allenatore riguardo i cattivi risultati?

Aver perso così nettamente negli ottavi di finale di Europa League è una situazione molto negativa. Continuo a pensare che i valori ci siano e che stiamo rendendo al di sotto delle nostre potenzialità. Questo comporta delle mie responsabilità, così come ci sono quelle dei calciatori.

Il pubblico stasera ha risposto come presenza sugli spalti: che cosa si sente di dire ai tifosi?

Questa è sicuramente una grande chance persa per riportare la gente allo stadio. Non credo che i tifosi si possano accontentare delle mie scuse per la prestazione di stasera, sarebbe riduttivo.

Dal punto di vista tattico c’è qualcosa da rimproverarsi?

La partita si è decisa in cinque minuti, in situazioni difensive in cui eravamo in parità numerica, se non addirittura mi pare in superiorità. La prestazione è stata insufficiente, una sola chiave di lettura non spiega tutti gli errori commessi. Credevo che la squadra avesse le caratteristiche giuste per essere compatta in difesa e rapida e incisiva in attacco, ma al terzo gol siamo spariti come era prevedibile.

Aver schierato Mauri può essere stato un errore, alla luce della sofferenza del centrocampo?

Ho scelto un centrocampo a tre per avere più equilibrio: non ritengo che abbiamo avuto scompensi a livello tattico. Errori individuali e di interpretazione delle singole situazioni ci hanno punito.

La Lazio ha perso lo spirito di gruppo dello scorso anno?

Questo può essere vero ed è il mio grosso cruccio per questa stagione. Credevo di aver dato una mentalità propositiva alla squadra, quest’anno invece spesso non è successo.

Fabio Belli

Sicurezza – Problemi dentro e fuori lo stadio

Serata da dimenticare per i biancocelesti di Stefano Pioli. La squadra laziale, nonostante il leggero vantaggio acquisito nella gara di andata, avanti ai suoi tifosi è andata incontro a una debacle inaspettata soccombendo per 0-3. Risultato acquisito già nel primo tempo della gara quando gli uomini di Ščasný con tre tiri in porta sono riusciti a far un solo boccone dei rivali. Sugli spalti dell’Olimpico a causa del punteggio inaspettato alla vigilia si sono accesi gli animi, e a quel punto si è scatenata la contestazione dei tifosi biancocelesti nei confronti del presidente Lotito, che è stato preso di mira con i soliti epiteti e l’ormai classico invito a lasciare la società biancoceleste, dai sostenitori presenti, arrabbiati e delusi per il clamoroso risultato finale. Qualche problema di ordine pubblico si era avuto anche prima della sfida, protagonisti una trentina di tifosi della squadra ospite, che all’altezza del Ponte della Musica sarebbero stati fermati per aver lanciato delle bottiglie contro le forze dell’ordine.

Biglia ci va giù pesante: “E’ una vergogna. Non abbiamo imparato niente!”

Non si nasconde Lucas Biglia dopo la brutta prestazione della Lazio contro lo Sparta Praga che è valsa l’eliminazione dei biancocelesti dall’Europa. Queste le parole del capitano a Sky: “E’ una vergogna quello che abbiamo fatto. Abbiamo dimostrato di non aver imparato niente, speriamo ci serva da lezione per il futuro. Oggi dovevamo fare qualcosa di più. Dovevamo fare una gara da squadra e non l’abbiamo fatto, per questo dico che dobbiamo solo vergognarci. Sapevamo che l’Europa era molto importante per noi ma il campionato non è finito, abbiamo una gara importantissima domenica”.

LA CRONACA – Lazio-Sparta Praga 0-3: bastano tre colpi alla ceka e la Lazio va ko, addio all’Europa

Non sono i tre gol incassati, non è il rammarico per l’ennesima opportunità sprecata, dopo quella del 2013 con il Fenerbahce, di lasciare un segno tangibile in Europa. E’ una consapevolezza che passa dall’eliminazione nel preliminare di Champions, dal derby d’andata perso, dall’ottavo posto in campionato e dalla sconfitta in Coppa Italia contro la Juve. Motivi concreti per sorridere zero, ma zero davvero, in un’annata che doveva far spiccare il volo dopo la straordinaria scorsa stagione. L’aquila è rimasta a terra, le ali legate da errori di ogni componente: società, tecnico e squadra, mai come stasera è parso evidente. Ora punto e a capo: c’è un campionato da finire, ma l’impressione è che la stagione 2016/17 inizi già domani.

FORMAZIONI – Pioli recupera in extremis Konko, ed è costretto ad arretrare Lulic, con Basta e Radu infortunati e Patric e Braafheid non inseriti nella lista UEFA. A centrocampo e in attacco conferme per Stefano Mauri e per Miro Klose dopo i buoni segnali lanciati contro l’Atalanta. Nello Sparta Praga sorpresa dell’ultim’ora: il bomber Lafata resta in panchina, in avanti c’è Lukas Julis supportato dall’autore del gol dei ceki nella partita d’andata, Frydek.

INCUBO PRIMO QUARTO D’ORA ALL’ENNESIMA POTENZA – La prima occasione da gol per la Lazio arriva dopo appena 15 secondi: Costa perde palla e Candreva ne approfitta, il suo diagonale, potente ma da posizione defilata sulla destra, viene respinto da Bicik. Un approccio aggressivo, quasi perfetto, ma la legge dei primi quindici minuti colpisce ancora. Ennesima dormita della difesa laziale, un pallone resta vagante in area e Dockal lo scaglia con potenza alle spalle di Marchetti che può solo toccare la sfera. Finita qui? Solito copione, ora spazio alla reazione? Macché: Hoedt si fa soffiare un pallone pressoché innocuo sulla fascia destra, Krejci viene servito e può piazzare con un colpo da biliardo il pallone dove Marchetti proprio non può arrivare.

LA CHIUDE JULIS – La Lazio prova a reagire anche se deve passare un momento di frastornamento evidente, con tutti gli sforzi che potrebbero essere stati vanificati nel giro di pochissimi minuti. Una bella iniziativa di Klose costringe Brabec in ripiego alla deviazione provvidenziale, ma al 26′ è Mauri ad avere una palla gol gigantesca. Su cross teso di Candreva può scaricare comodamente a rete, ma strozza la conclusione permettendo a Bicik di deviare miracolosamente in angolo. Ottimo il portiere ceko anche al 32′, quando riesce a deviare in angolo distendendosi su una saetta da fuori area di Candreva. Con la Lazio sbilanciata però lo Sparta Praga ha spazi per ripartire e trova il gol che di fatto chiude al 44′ la partita: solito balletto in area biancoceleste, Julis arriva alla girata a centro area in mezzo a tre difensori imbambolati e fa esplodere i 1500 tifosi dello Sparta Praga.

MESTA PASSERELLA – Nella ripresa c’è il rischio di andare nel pallone, nonostante i tre gol subiti, sul piano del gioco, siano stati una punizione esagerata. La Lazio riesce comunque a tenere, mancando al 6′ con Mauri l’ennesima grande occasione per accorciare almeno le distanze. Pioli aspetta il 14′ della ripresa per cambiare l’assetto: Matri e Felipe Anderson prendono il posto di Klose e Mauri.  Ma la situazione è anche molto difficile psicologicamente. Matri ci prova addirittura di tacco, gli affondi di Keita sono velleitari, in generale c’è l’impressione che il film di una stagione fallimentare scorra sotto gli occhi dei giocatori. Si chiude senza attenuanti, non per la partita in sé che sarebbe potuta finire diversamente nel punteggio, per carità: Ma la sostanza è quella di una Lazio inconsistente: quando fallisci tutti gli appuntamenti in maniera sistematica, è impossibile trovare alibi.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO-SPARTA PRAGA 0-3

Marcatori: 10′ Dockal (S), 12′ Krejci (S), 44′ Julis (S)

LAZIO (4-2-3-1): Marchetti; Konko (67′ Mauricio), Bisevac, Hoedt, Lulic; Biglia, Parolo; Candreva, Mauri (58′ Felipe Anderson), Keita; Klose (58′ Matri). A disp. Berisha, Gentiletti, Cataldi, Onazi. All. Stefano Pioli

SPARTA PRAGA (4-2-3-1): Bicik; Costa, Brabec, Holek, Zahustel; Maracek, Vacha (70′ Matejovsky); Dockal, Frydek, Krejci (82′ Fatai); Julis (58′ Konate). A disp. Jiracek, Miller, Mazuch, Lafata. All. Zdeněk Ščasný

ARBITRO: Buquet (FRA).

ASS.: Gringore-Debart. IV: Stien. ADD.: Chapron-Rainville.

NOTE. Ammoniti: 78′ Frydek (S). Recupero 3’st.

De Biasi su Lazio Sparta Praga: “Mi aspetto una Lazio concentrata. Occhio a Mauri”

Opinionista di tv8, il tecnico dell’Albania Gianni De Biasi ha analizzato Lazio Sparta Praga: “Si affrontano due squadre imbattute. Il risultato dell’andata è bugiardo perché la Lazio meritava la vittoria. Mi aspetto una Lazio attenta e preparata. Klose? Pioli avrà visto nel giocatore in allenamento la voglia di fare. Inoltre può godere della freschezza fisica dovuta dal fatto che ha giocato poco finora. Sono incuriosito da Mauri: l’ho allenato a Brescia ed all’epoca era terzino destro, poi io l’ho spostato trequartista. Credo che sia la posizione in cui rende meglio perché ha la capacità di leggere prima la situazione, arriva sempre col tempo giusto”. 

Tare criptico su Pioli: “Vediamo dove sarà la Lazio tra 9 partite…”

Incalzato da Sky prima di Lazio Sparta Praga, il d.s. Tare ha detto:Futuro di Pioli? Facciamo valutazioni quotidiane anche sul futuro. A fine stagione capiremo il da farsi ma ora mancano ancora 9 gare in campionato e vediamo dove riusciamo ad arrivare perché abbiamo ancora qualche piccola chance di arrivare in Europa. Se stasera passiamo il turno abbiamo buone possibilità di vincere la competizione anche se sarà difficile”.

Bazzani su Milan Lazio: “Biglia e Bacca saranno gli uomini chiave del match”

L’ex attaccante biancoceleste Fabio Bazzani su Milan Channel ha parlato della gara di domenica Milan Lazio: “Quella di Pioli è una squadra imprevedibile e che riversa molte chance sul passaggio del turno di stasera. Per loro credo sarà un dispendio di energie fisiche e mentali importanti. Questo non sarà chissà quale vantaggio per il Milan, che dovrà mantenere alta la concentrazione. I rossoneri dovranno preparare una partita completamente diversa da quella vista contro il Chievo e indirizzare subito la gara sui binari giusti. C’è necessità di trovare il gol il prima possibile. E’ fondamentale ritrovare certezze, in settimana pensi sempre di aver fatto tutto bene, ma l’esame è domenica. Due uomini chiave? Biglia da loro ha un ruolo importante e se gira lui gira tutta la Lazio. Per il Milan c’è bisogno che si risblocchi il prima possibile Bacca, grazie al lavoro della squadra. I centrocampisti faticano a segnare, è fondamentale che il cannoniere principe ritrovi il gol”.

Fascetti fiducioso: “La Lazio parte favorita dall’1 a 1 a Praga”. Poi su Pioli…

Intervistato da tuttomercatoweb, l’ex tecnico biancoceleste Eugenio Fascetti ha fatto il punto sulla gara delle 19: “La Lazio questa sera può staccare il pass per i quarti di Europa League, a Praga ha conquistato un 1-1 prezioso che permette di eliminare lo Sparta stasera. Finora la squadra biancoceleste in Europa non ha tradito le attese, come invece le ha tradite in campionato. Non so come spiegarmi questo rendimento, purtroppo ci sono stagioni esaltanti come quella passata e altre meno belle come quella in corso. I rumors su Pioli? Bisogna andare avanti fino a maggio, poi la società prenderà la miglior decisione per la squadra”.

Felipe Anderson carico: “Il nostro obiettivo è arrivare in fondo in Europa!”

Incalzato dalla radio ufficiale Lazio Style Radio, Felipe Anderson ha analizzato la gara di stasera contro lo Sparta Praga: Ci attende una gara difficile ma conosciamo i nostri mezzi e vogliamo passare il turno perché giochiamo in casa. Milan? Pensiamo solo a stasera, poi da domani penseremo a domenica. Il nostro obiettivo è arrivare in fondo alla competizione”.

Nuova avventura in Inghilterra per l’ex grande difensore olandese?

Chi tra i tifosi biancocelesti non ricorda quel giocatore olandese che in coppia con Alessandro Nesta ha formato la coppia di difensori centrali che, grazie al Presidente Sergio Cragnotti, hanno fatto strabuzzare gli occhi per tanta grazia ricevuta? Per la roccia olandese, attualmente allenatore delle giovanili dell’Ajax, si prospetta un futuro alla guida di qualche squadra d’Oltremanica. Infatti il tecnico olandese, come da lui stesso confermato ai microfoni del Daily Mail, ha comunicato alla sua attuale società di non avere nessuna intenzione di proseguire ad allenare i “Lancieri” ma che la sua prossima destinazione sarà molto probabilmente l’Inghilterra: “Ho preso il patentino, voglio allenare in Olanda e Inghilterra. Prima voglio andare in Premier e poi, se dovessi fare bene, mi piacerebbe tornare al Manchester United“. I giornali del suo paese hanno avvicinato il suo nome alla panchina dell’Ajax in sostituzione di Frank de Boer: “Il mister è sotto contratto e finchè sarà così non c’è niente di sicuro, voglio migliorarmi e andare in Inghilterra, quindi ho detto all’Ajax che andrò via”. Poi ha parlato di Louis van Gaal: “Ottimo allenatore, ha dimostrato all’Ajax, al Barcellona e al Bayern che se gli si concede tempo ottiene i risultati”. Infine una frecciatina a Sir Alex Ferguson: “Il mio rapporto con lui? Non c’è nessun rapporto!”  

FORMAZIONI UFFICIALI di Lazio Sparta Praga: sorpresa per i cechi

Queste le formazioni ufficiali di Lazio-Sparta Praga, gara di ritorno degli ottavi di Europa League. Fischio d’inizio alle ore 19.00:

Lazio (4-2-3-1): Marchetti; Konko, Bisevac, Hoedt, Lulic; Biglia, Parolo; Candreva, Mauri, Keita; Klose. A disp: Berisha, Mauricio, Gentiletti, Onazi, Cataldi, Felipe Anderson, Matri. All. Stefano Pioli

Indisponibili: de Vrij, Basta, Milinkovic-Savic, Djordjevic, Kishna, Radu
Squalificati: –
Diffidati: Parolo, Hoedt

Sparta Praga (4-2-3-1): Bicik; Zahustel, Brabec, Holek, Costa; Marecek, Vacha; Frydek, Dockal, Krejci; Julis. A disp: Jiracek, Lafata, Konaté, Kovac, Matejovsky, Mazuch, Fatai.  All. Zdeněk Ščasný

Indisponibili: –
Squalificati: –
Diffidati: Fatai, Maracek

Arbitro: Ruddy Buquet (France)
Assistenti: Gringore – Debart
Addizionali: Chapron – Rainville
IV ufficiale: Stien

Bacca sfida la Lazio: “Vogliamo i 3 punti!”

La Lazio e i laziali sono concentrati sulla gara di stasera che, come hanno giustamente sottolineato Pioli e Marchetti ieri in conferenza stampa, potrebbe rappresentare la gara della svolta. Tuttavia, domenica c’è un’altra partita importante, non per la classifica della Lazio, ma sicuramente per ciò che rappresenta. Milan Lazio 17 anni fa sarebbe stata sfida scudetto, oggi al massimo può essere considerata come una sfida Europa League ma il blasone dei due club impone comunque di mettere in risalto la partita. I rossoneri sentono molto questa gara e dopo le parole di Bertolacci e Antonelli, poco fa è arrivato anche il post facebook di Carlos Bacca: “Dopo due partite nelle quali abbiamo potuto solo conquistare un punto, questa domenica giochiamo contro la Lazio con tanta voglia di aggiungere altri tre punti e continuare ad avvicinarci all’obiettivo. Grazie a tutti per i vostri messaggi di sostegno! Sempre grato a Dio. Forza Milan!!!”.

IT: Dopo due partite nelle quali abbiamo potuto solo conquistare un punto, questa domenica giochiamo contro la Lazio con…

Pubblicato da Carlos Bacca su Giovedì 17 marzo 2016

17-03-2016 – Festa dell’Unità d’Italia

Oggi 17 marzo 2016 ricorre il 155° anniversario dell’Unità d’Italia, data che richiama la proclamazione del Regno d’Italia avvenuta il 17 marzo 1861.

L’anniversario dell’unità d’Italia ricorda l’emanazione della legge n. 4671 del Regno di Sardegna avvenuta in seguito alla seduta del 14 marzo dello stesso anno della Camera dei deputati nella quale venne approvato il progetto di legge del Senato del 26 febbraio 1861. Da qui, il 17 marzo 1861, Vittorio Emanuele II proclamò ufficialmente la nascita del Regno d’Italia, assumendone il titolo di re per sé e per i suoi successori:

« Il Senato e la Camera dei Deputati hanno approvato; noi abbiamo sanzionato e promulghiamo quanto segue: Articolo unico: Il Re Vittorio Emanuele II assume per sé e suoi Successori il titolo di Re d’Italia. Ordiniamo che la presente, munita del Sigillo dello Stato, sia inserita nella raccolta degli atti del Governo, mandando a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge dello Stato. Da Torino addì 17 marzo 1861 »
(Testo della legge n. 4671 del 17 marzo 1861 del Regno di Sardegna)

L’istituzione della “Giornata nazionale dell’Unità, della Costituzione, dell’inno e della bandiera” è stata approvata in maniera definitiva con la legge del 23 novembre 2012, n. 222, relativa alle “Norme sull’acquisizione di conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione» e sull’insegnamento dell’inno di Mameli nelle scuole”. Pur restando un giorno normale in cui si lavora, il 17 marzo viene considerato come “giornata promuovente i valori legati all’identità nazionale”.

« La Repubblica riconosce il giorno 17 marzo, data della proclamazione in Torino, nell’anno 1861, dell’Unità d’Italia, quale «Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’inno e della bandiera», allo scopo di ricordare e promuovere, nell’ambito di una didattica diffusa, i valori di cittadinanza, fondamento di una positiva convivenza civile, nonché di riaffermare e di consolidare l’identità nazionale attraverso il ricordo e la memoria civica. »
(Parlamento italiano, art. 1, comma 3, legge 23 novembre 2012, n. 222)

L’anniversario è stato solennemente festeggiato nel 1911, nel 1961 e nel 2011, in occasione dei rispettivi 50, 100 e 150 anni dell’Unità d’Italia.

Tifosi biancocelesti contro il razzismo

I tifosi della Lazio hanno dato vita a un flash mob al Colosseo per schierarsi contro il razzismo. I sostenitori laziali in occasione della gara di stasera con lo Sparta Praga si sono riuniti sotto il famosa monumento capitolino sotto lo slogan “We Love S.S. Lazio 1900 – We Fight Racism”. Tra i tanti fumogeni biancocelesti che hanno dato risalto all’iniziativa, i partecipanti all’improvvisato flash-mob, hanno distribuito volantini ai passanti in cui c’era scritto: “Siamo tifose e tifosi della Lazio, tifosi comuni, normali, non facciamo parte di nessun gruppo organizzato. Siamo qui spinti soltanto dall’amore per questi colori e per la storia di questa maglia, negli ultimi tempi troppo spesso macchiata da comportamenti razzisti di una minoranza, che sta danneggiando la Lazio stessa e tutti i suoi tifosi. Nel nome di questi principi, oggi, torniamo nel cuore della capitale, per ribadire il nostro amore per la Lazio, convinti che non ci sia nessuno spazio per la discriminazione e il razzismo”.
   

21 marzo, tutti uniti contro le mafie

Il 21 marzo a Messina, e in contemporanea in 1000 luoghi di tutta Italia, promossa da Libera e Avviso Pubblico in collaborazione con la Rai Segretariato Sociale e Rapporti con il pubblico, si svolgerà nel ricordo delle vittime innocenti delle mafie la XXI Giornata della Memoria e dell’Impegno. Giornata dedicata al ricordo di tutte le vittime innocenti delle mafie e che rinnova l’impegno nella lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione. Nella cittadina siciliana si incontreranno circa 600 familiari delle vittime innocenti delle mafie. Il tema che accompagnerà la giornata è “Ponti di memoria, luoghi d’impegno”. Appuntamento preceduto da centinaia di iniziative promosse in tutta Italia, tra cineforum, convegni, dibattiti e incontri nelle scuole. La manifestazione partirà alle ore 9,00 da Piazza Filippo Juvara per concludersi in Piazza Duomo. Sul palco verranno letti gli oltre 900 nomi di vittime innocenti delle mafie. Amministratori locali, appartenenti alle forze dell’ordine, cittadini, esponenti politici, giornalisti, imprenditori, magistrati, sacerdoti, sindacalisti, tutte persone decedute per mano delle mafie solo perché hanno fatto il loro dovere. Lunedì in contemporanea con Messina, verranno svoti cortei e lettura di nomi in tutto il paese, nelle carceri, nelle fabbriche, nelle piazze, nelle scuole, nelle università. Previste iniziative anche in altre città europee (Berlino, Bruxelles, Losanna, Zurigo). Alla stessa ora dello stesso giorno la lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie unirà Messina con i 1000 luoghi in tutta Italia. Manifestazioni previste anche a Imperia, Milano, Napoli, Perugia, Reggio Emilia, Roma e Torino.