Domani i ragazzi di Inzaghi riprenderanno la preparazione in vista della sfida con il Napoli e con essa, ovviamente, le dovute esercitazioni tattiche. Pian piano l’infermeria si sta svuotando e questa è una bellissima notizia per il mister biancoceleste (in attesa del ritorno della coppia centrale de Vrij-Bastos). Gli effetti si sono visti già domenica scorsa con il Sassuolo: vedi il ritorno di Milinkovic-Savic. Il ritorno del gigante serbo pone ora dei dubbi sugli 11 da schierare in campo per la partita con i partenopei. Salvo eventuali cambiamenti di modulo, le alternative in queso momento per Inzaghi sono due:
- Parolo-Biglia-Milinkovic a centrocampo con Lulic avanzato nel tridente. Pro: il gioco aereo del serbo è un arma preziosa e ciò che si andrebbe a perdere in dinamicità (vista la stazza) verrebbe comunque guadagnato con la presenza in campo di Lulic assai propenso a dare una mano a centrocampo in fase difensiva. Contro: togliere uno dei 3 tenori lì davanti sarebbe in questo momento un peccato capitale, la KIA (Keita, Immobile, Anderson) in questo momento è una garanzia. In tal caso però Inzaghi potrebbe usare le accelerazioni di Keita a gara in corso contro una difesa partenopea che risentirà dell’impegno europeo.
- l’alternativa è un centrocampo composto da Parolo-Biglia-Lulic. Pro: in questo caso la Lazio scenderebbe in campo con un centrocampo più dinamico e lasceresti il KIA intatto. Lulic e Parolo corrono, si sacrificano, lottano e trovano spesso la via della rete. Contro: in questo momento è dura per Inzaghi fare a meno del colosso serbo e dei suoi centimetri, sopratutto contro due difensori abili nel gioco aereo come Coulibaly e Chiricheș
Sicuramente decidere non sarà semplice. Le prove tattiche di questi giorni daranno importanti indicazioni in tal senso. Confidiamo nelle capacità di Inzaghi di scegliere il trio adatto per sabato sera.

Ancora una volta però Wallace non ha mollato, convinto che ben presto la sorte avrebbe girato a suo favore. E così è…o almeno così sembra alla luce degli ultimi eventi. Prima si rivela decisivo contro il Bologna (conquistando il calcio di rigore che al 96′ permetterà alla Lazio di pareggiare una partita fino a quel momento maledetta), poi disputa due buone partite (seppur non eclatanti) con Torino e Cagliari ma la sua migliore partita ci sarà una qualche giorno dopo. All’Olimpico si gioca Lazio-Sassuolo: contro gli emiliani, nonostante qualche svarione, il centrale brasiliano si rende protagonista di un’ottima partita, che lo proietta di diritto sul podio dei migliori in campo. Sicuro di sé, padrone delle palle alte, buon senso dell’anticipo, ottima capacità di leggere prima le situazioni di gioco, insomma…