Stefan De Vrij sembra essere tornato quell’insostituibile perno difensivo ammirato due anni orsono, prima che l’infortunio al ginocchio lo costringesse ai box per quasi tutta la stagione scorsa.
Il difensore olandese non ha saltato nemmeno un minuto delle prime 6 gare stagionali, sfornando prestazioni sempre all’altezza delle aspettative di tecnico e tifosi, sia con la difesa a 4 che con quella a 3. Sul giocatore rimane vigile il Chelsea di Antonio Conte, alla ricerca di un centrale di prospettiva ma che sia già pronto per un campionato ostico come la Premier League. Ma la Lazio non vuole affatto privarsi del suo gioiello difensivo, ed è per questo che, secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, la società biancoceleste starebbe facendo grandi passi in avanti per blindarlo, proponendogli il prolungamento del contratto (in scadenza 2018), con un cospicuo aumento di ingaggio. Ancora non sono noti i termini del prolungamento, ma si parla di cifre vicine ai 2 milioni di euro a stagione. La Lazio, per la sua crescita, non può proprio fare a meno del colosso Stefan De Vrij.

Nonostante abbia appena circa sei anni Mafalda è continuamente assillata dai mali del mondo. Segue sempre con attenzione giornali e TV, risultando sempre aggiornata sulla situazione politica ed economica mondiale. Si interessa di conflitti internazionali, economia e politica, anche se non disdegna di seguire cartoni animati portatori di valori giusti e universali. I suoi migliori amici sono Felipe e Susanita. Altri bambini con cui gioca spesso sono Manolito, Miguelito e la piccola Libertà.
Quando non gioca con gli amici e non guarda la tv è sicuramente da qualche parte a incrinare le certezze degli adulti, in particolare dei genitori, con domande complesse o con semplificazioni stranamente calzanti sulla situazione geopolitica internazionale, o ad accudire il mappamondo che si trova in casa. Ha anche un fratellino di nome Nando (in originale Guille).
– la capacità di confrontarsi con gli adulti su logiche complesse e sui meccanismi della politica e della società viste però con gli occhi di un bambino, cioè mettendo a nudo la stupidità, la meschinità e gli interessi che ci sono dietro le azioni dei ‘grandi’ (guerre, miseria, razzismo);
