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UNITED: pronta offerta incredibile per Harry Kane

Se, come sembra, Josè Mourinho dovesse arrivare all’Old Trafford, la prima richiesta che lo Special One avanzerà alla dirigenza dei Red Devils sarà Harry Kane, oggi prolifico bomber del Tottenham (55 gol in 94 partite nelle ultime due stagioni). Lo scrive oggi il Sun, ricordando che in questa stagione il Manchester United tra le prime 10 squadre della Premier è quella con il secondo peggior attacco.
Secondo il tabloid, lo United potrebbe mettere sul piatto 60 milioni di sterline (77 milioni di euro), mentre il resto del budget sarebbe dedicato all’acquisto di un esterno destro, un centrocampista e due difensori.

Fonte: Ansa

NAZIONALE: ecco i giocatori scelti da Conte per sostituire Immobile e Barzagli

Niente Nazionale per l’attaccante del Torino Ciro Immobile, infortunatosi oggi durante il derby con la Juve. A suo posto, in vista delle amichevoli di fine marzo contro Spagna e Germania, il ct Antonio Conte ha convocato l’attaccante dell’Anderlecht Stefano Okaka. Mentre il ct della Nazionale, in sostituzione del calciatore Andrea Barzagli, infortunato, ha convocato il difensore della Juventus, Daniele Rugani, attualmente in ritiro con la Nazionale Under 21. Lo comunica la Federcalcio nell’account ufficiale twitter. Il giocatore ha raggiunto il Centro tecnico di Coverciano stasera.

Fonte: Ansa

Schianto del bus in Catalogna, sono 7 le vittime italiane. L’autista: “Mi sono addormentato…”

AGGIORNAMENTO –  “Lo siento, me he dormido”, ‘Mi dispiace, mi sono addormentato’. Lo avrebbe detto ai servizi di emergenza arrivati subito dopo l’incidente l’autista del bus a bordo del quale viaggiavano le 13 ragazze vittime dello scontro in Catalogna secondo quanto riferisce il quotidiano spagnolo La Razon.

Sono italiane 7 delle 13 ragazze morte nell’ incidente stradale avvenuto ieri in Catalogna, che ha coinvolto un autobus su cui viaggiavano 57 studenti Erasmus assegnati a Barcellona, di 22 nazionalità diverse.
Le vittime – Le autorità spagnole hanno confermato che le vittime italiane dello schianto del bus in Catalogna sono sette. Ecco i nomi: Francesca Bonello; Elisa Valent; Valentina Gallo; Elena Maestrini; Lucrezia Borghi; Serena Saracino; Elisa Scarascia Mugnozza. Le famiglie, si apprende, sono informate ma non hanno ancora fatto il riconoscimento, tranne per Valentina Gallo.
Oltre alle sette italiane, hanno perso la vita due giovani tedesche, una romena, una uzbeka, una francese e una austriaca.
Sono sei i feriti italiani: due sono stati già dimessi, altri due sono gravi ma non in pericolo di vita
Tutte le vittime viaggiavano sedute vicino al finestrino. In molti si sono salvati grazie alla cintura di sicurezza

Matteo Renzi raggiunge i familiari delle vittime in Spagna. “Sono andato in Catalogna ad abbracciare i feriti e le famiglie delle vittime, assistite dall’Unità di Crisi della Farnesina e dall’Ambasciata italiana in Spagna. Ho chiesto alle autorità locali di aiutarci a restituire i corpi alle famiglie il prima possibile. Ma soprattutto ho portato a quei genitori l’affetto e la commozione degli italiani, tutti, tutti insieme, nessuno escluso”, ha scritto Renzi, spiegando così su Facebook il suo gesto.

L’autista dell’autobus è indagato per omicidi plurimi per ‘imprudenza’, secondo il codice spagnolo, riferisce il quotidiano catalano La Vanguardia. L’uomo, 63 anni, è stato ricoverato in terapia intensiva per una contusione polmonare e non potrà quindi presentarsi oggi davanti al giudice come era previsto.

Fonte: Ansa

Un pullman di ritorno da un Festival ha avuto un grave incidente su una delle principali autostrade nel nord est della Catalogna, strada che collega la Spagna alla Francia. Il bus, con all’interno un gruppo di studenti Erasmus che tornavano a casa dopo aver assistito a un festival di fuochi d’artificio a Valencia, si è scontrato frontalmente con un’auto capovolgendosi. A quanto riportato da El Pais molte le vittime del grave sinistro: 13 i ragazzi deceduti e oltre 40 feriti non in pericolo di vita. Come riportato sul periodico spagnolo, il ministro degli Interni del governo catalano Jordi Jane ha dichiarato che la causa del gravissimo incidente potrebbe essere stata “un errore” dell’autista: “Saranno le indagini a stabilire le responsabilità ma è probabile che si tratti di un errore umano”. Il conducente del bus, ferito in modo lieve, è stato portato al commissariato. Le vittime dell’incidente sono “tutte ragazze straniere”, scrive El Pais citando il ministro dell’Interno, Jorge Fernandez Diaz, che non ha però precisato la nazionalità delle studentesse. Tra gli studenti che si trovavano a bordo del bus sono rimaste ferite anche tre giovani ragazze italiane. Le autorità spagnole sono in contatto con i consolati a Barcellona di Bulgaria, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Irlanda, Italia, Norvegia, Nuova Zelanda, Palestina, Perù, Polonia, Repubblica Ceca, Svezia, Svizzera, Ucraina e Ungheria per avvertire le famiglie e dare maggiori informazioni sull’incidente.

Galatasaray-Fenerbahce: l’Isis voleva realizzare un attacco in “stile Parigi”

L’Isis, secondo quanto riportato da SkySport, progettava un attacco in grande stile come a Parigi per il derby di Istanbul tra Galatasaray e Fenerbahce, rinviato ieri sera per una “seria” minaccia di attacchi terroristici. Lo riferiscono fonti di intelligence turche, secondo cui il piano sventato prevedeva che un kamikaze si sarebbe fatto saltare in aria allo stadio al termine della partita, causando il panico tra la folla, su cui poi sarebbe stato aperto il fuoco.
Il piano prevedeva originariamente un attacco durante le celebrazioni del Newroz, il capodanno curdo che si festeggia oggi. I jihadisti dello Stato islamico avrebbero però deciso di cambiare obiettivo dopo che le relative manifestazioni erano state vietate in quasi tutta la Turchia. La mente dell’attacco sventato sarebbe ‘l’emiro di Gaziantep’ Yunus Durmaz, tra i 3 “super-terroristi” dell’Isis di cui le autorità turche hanno diffuso le foto, ritenendoli pronti ad attacchi suicidi immediati e in grande stile. Durmaz, nome in codice ‘Ebu Ali‘, era già sospettato di essere la mente dell’attentato kamikaze che a ottobre ha ucciso 103 persone al corteo filo-curdo alla stazione di Ankara.
Le autorità turche avevano inizialmente pensato di far giocare la partita GalatasarayFenerbahce, prevista alle 20 locali, senza pubblico sugli spalti. In seguito, è giunta la decisione di rinviarla. Ieri sera, in un’intervista alla tv statale Trt, il presidente Recep Tayyip Erdogan aveva parlato di “serie indicazioni di intelligence” su possibili azioni terroristiche. Oggi ci sarà un incontro tra Erdogan e i presidenti delle due squadre.

Confronto squadra-tifosi: “Era importante dare un segnale all’ambiente. Vogliamo che…”

La Lazio non riesce ad ottenere i 3 punti con il Milan di Mihajlovic, ma almeno riesce ad avere una reazione d’orgoglio e a regalare ai propri tifosi una buona prestazione dopo l’assurdo black-out in Europa League. Ma c’è stato anche un altro elemento che molto probabilmente ha spinto i biancocelesti a dare il massimo in campo: sabato scorso, infatti, poco prima la partenza per la trasferta di Milano, alcuni rappresentanti della Curva Nord hanno chiesto ed ottenuto di guardare negli occhi i calciatori ed avere un colloquio con loro. A svelare il faccia a faccia è stato Yuri Alviti, esponente della Curva Nord e conduttore della ‘Voce della Nord’, trasmissione in onda su Radiosei (98.100). Queste le sue parole: “Sabato ci siamo riuniti con alcuni rappresentanti della squadra, volevamo dare un segnale ed una scossa all’ambiente che deve sapere che noi siamo sempre uniti e monitoriamo quello che sta succedendo in tutto l’ambiente Lazio. Erano presenti anche organi di sicurezza, la necessità era quella di far capire l’importanza di mettere da parte personalismi e malesseri per salvare quello che è ancora salvabile in questa stagione. Ormai sembra che i giochi siano fatti, probabilmente a partire dal prossimo anno non si giocherà l’Europa e noi dovremo affrontare stagioni non positive, mentre molti calciatori dei presenti non ci saranno più. E’ stato un confronto utile per chiedere il rispetto della maglia, per capire anche attraverso la loro testimonianza la situazione, per caricare la squadra anche in vista del derby. Stando a quanto avvenuto ieri a Milano sembra abbia sortito almeno la consapevolezza del momento, la necessità di onorare la maglia fino alla fine. Erano presenti Biglia, Lulic, Candreva, Mauri ed il mister Pioli. E’ stato un confronto sereno, il messaggio che abbiamo voluto dare è stato di apertura e non di minaccia. Ora arriva il derby e vogliamo che in quei 90′ non ci sia un momento in cui non verrà dato il massimo“.

CALCIOMERCATO – Sarà italiano l’erede di Biglia?

La stagione della Lazio può considerarsi praticamente chiusa, soprattutto dopo il Derby in programma il prossimo 3 Aprile, quando si tornerà a giocare dopo la sosta per le Nazionali. Si comincia già a parlare di mercato in casa biancoceleste, con molti dei giocatori di spicco della rosa ambiti da società italiane ed estere. Uno dei principali indiziati a lasciare Roma sembra essere Lucas Biglia. L’argentino ha richieste da mezza Europa e sarà difficile trattenerlo dalle parti di Formello in assenza di un progetto ambizioso. Ecco quindi che il club biancoceleste si starebbe guardando intorno in cerca del sostituto e lo avrebbe già individuato, secondo indiscrezioni raccolte da LaLazioSiamoNoi, in Mirko Valdifiori, centrocampista che sta trovando poco spazio nel Napoli di Sarri, chiuso da Jorginho ed Allan. Valutazione accessibile ed ingaggio non elevato ne fanno un profilo in linea con i parametri biancocelesti.

Ululati razzisti: slitta la decisione dell’UEFA

Era in programma per domani 22 marzo la decisione dell’Uefa in merito ai presunti ululati razzisti dei sostenitori biancocelesti all’indirizzo di Costa Nhamoinesu durante la gara di andata degli ottavi di finale di Europa League in casa dello Sparta Praga, ululati che avevano causato la momentanea sospensione della partita. La sentenza è stata invece rimandata a data da destinarsi. Secondo quanto riportato da LaRepubblica, non c’è più nessuna urgenza di prendere una decisione in tempi celeri, data l’eliminazione della Lazio dalla competizione europea e il verdetto, nel caso, peserà soltanto a partire dalla prossima partecipazione alle coppe.

PAIDEIA – La situazione di Konko dopo gli accertamenti

Non sono buone notizie quelle che trapelano dalla clinica Paideia, dove oggi pomeriggio alle ore 15 erano in programma gli accertamenti strumentali per capire l’entità del problema muscolare patito da Abdoulay Konko prima e durante la gara contro lo Sparta Praga. Il francese avrebbe riportato una lesione di primo grado all’adduttore con conseguenti 20 giorni di stop. Praticamente nulle quindi le possibilità di vedere in campo il terzino per il Derby in programma il 3 Aprile.

LAZIALI FUORI PORTA – Strakosha torna tra i pali, Crecco ancora titolare

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Nuovo appuntamento con la consueta rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Gonzalez (Atlas), Vinicius ( Zurigo), Lombardi (Ancona), Rozzi (Robur Siena), Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Modena), Elez (Aarhus), Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha (Salernitana), Perea (Troyes), Minala (Bari).

SERIE B

Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha: buon punticino in chiave salvezza raccolto dalla Salernitana sul campo del Perugia, 1-1 il risultato finale in virtù delle reti messe a segno da Aguirre e Coda su rigore. Torna a sorpresa dal primo minuto tra i pali Strakosha, causa l’infortunio di Terracciano nel riscaldamento. Nel giorno del suo 21esimo compleanno il portiere albanese fa rimpiangere il titolare, facendosi trafiggere sul proprio palo in occasione del vantaggio degli umbri. Panchina per Tounkara e per il rientrante Ronaldo, fuori dalla lista dei convocati Pollace per scelta tecnica e Prce ed Oikonomidis per infortunio.

Filippini: la sfida salvezza del Silvio Piola tra Pro Vercelli ed Ascoli termina con il punteggio di 1-1. Un pareggio “di rigore”: vantaggio ospite su penalty di Cacia, pareggio dei padroni di casa grazie alla massima punizione trasformata da Marchi. Ennesima panchina per Filippini, che dopo un ottimo girone di andata non vede ormai il campo da più di due mesi.

Crecco: brutta battuta d’arresto interna per il Modena, che soccombe per 1-2 contro il fanalino di coda Como aggravando notevolmente la situazione di classifica. Ancora titolare come mezzala mancina Luca Crecco nel 4-3-3 di Hernan Crespo: per il classe ’95 una prova anonima, come quella di tutta la squadra, fino alla sostituzione avvenuta al minuto 52. Un passo indietro rispetto alle ultime prove.

Minala: esce nuovamente dalla lista dei convocati Joseph Minala; il camerunense non partecipa alla vittoriosa trasferta sul campo del Novara, 1-2 il risultato finale in favore dei galletti. Stagione più che travagliata per il classe ’96, che dovrà faticare molto per trovare minuti nella squadra di Camplone.

LEGA PRO

Lombardi: bella vittoria esterna dell’Ancona che passa con un secco 0-2 sul campo del Santarcangelo, rilanciando le proprie ambizioni di un posto per i playoff. Ancora out Lombardi, alle prese con la rottura della quarta falange del piede destro. L’attaccante dovrebbe essere pronto tra circa due settimane.

Rozzi: pessima sconfitta per il Siena, travolto sul campo della Lupa Roma con il risultato di 3-0 per i padroni di casa. Entra ad inizio secondo tempo Rozzi, con il parziale già sul 2-0 non riuscendo ad incidere minimamente sulle sorti del match.

LIGUE 1

Perea: torna nella lista dei convocati El Coco Perea nella sconfitta, l’ennesima, del Troyes sul campo del Caen. 2-1 il risultato finale per i padroni di casa. Molto probabilmente nel prossimo turno ci sarà la certezza anche matematica della retrocessione in Ligue2.

PRIMERA DIVISION Messico

Alvaro Gonzalez: quarta sconfitta consecutiva per l’Atlas di Guadalajara, battuto stavolta 0-2 in casa dal Cruz Azul. I messicani vedono ormai l’ultimo posto in classifica distante solamente un punto. 90 minuti in panchina per El Tata Gonzalez.

ALKA SUPERLIGAEN Danimarca

Elez: pareggio per 2-2 sul difficile campo dell’Aalborg per l’Aarhus di Elez, che parte come consuetudine da titolare al centro della difesa dei danesi. Solita prova solida per il croato, titolare inamovibile dal suo arrivo in Danimarca.

SUPER LEAGUE Svizzera

Vinicius: seconda esclusione consecutiva per Vinicius, che siede in panchina nella vittoriosa trasferta dello Zurigo sul campo del fanalino di coda Vaduz. Sami Hyypia sulla fascia sinistra gli preferisce nuovamente Koch.

Giulio Piras

De Nadai: “Il pari di ieri è un risultato positivo, la Lazio ha dimostrato di essere una squadra”

Per parlare della squadra biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex biancoceleste Michele De Nadai: “L’eliminazione dall’Europa League, dovuta alla sconfitta con lo Sparta Praga, è stata una grande delusione. La squadra biancoceleste non è riuscita a reagire durante la gara con i cechi e la mancanza di tifo non l’ha di certo aiutata. Invece, ieri a San Siro i biancocelesti hanno avuto una buona reazione, hanno giocato da squadra dimostrando che non hanno nessuna intenzione di mollare, il pareggio è stato un risultato positivo. Ora c’è la sosta, è una pausa che arriva al momento giusto perché dà tempo di recuperare e pensare a tutto quello che quest’anno non sta funzionando. Per rendere al massimo i giocatori devono lavorare tranquilli e con entusiasmo. Ora bisogna cercare di raggiungere l’Europa attraverso il campionato e tentare di finire la stagione nella maniera migliore. Le responsabilità maggiori di quest’annata dipendono dal fatto che i giocatori più quotati non hanno mantenuto le aspettative, rendendo al di sotto delle loro possibilità. Felipe Anderson l’anno scorso è stato formidabile, in questa stagione invece non è riuscito a trovare continuità. Inoltre, giocare in uno stadio con poco pubblico non dà stimoli e la squadra ne risente. La Lazio l’anno scorso era imprevedibile, una buonissima squadra dalla quale in questa stagione ci si aspettava molto di più. E’ molto strano che quest’anno non abbia avuto lo stesso rendimento”.

Vi siete mai chiesti da dove arriva l’acqua “buona” che consumiamo? Ecco la risposta!

Sapete cosa sono fondamentali per soddisfare la richiesta d’acqua del nostro Pianeta? Le foreste. I bacini idrografici e le zone umide boscose nel mondo forniscono il 75% dell’acqua utilizzata per usi agricoli, domestici, ecologici e industriali. Oggi, 21 marzo, è la Giornata Internazionale delle Foreste indetta dalle Nazioni Unite. Quest’anno la giornata è dedicata al tema Foreste e acqua. Le Nazioni Unite hanno deciso di celebrare il 21 marzo le Foreste e il 22 la Giornata mondiale dell’acqua.

Come spiega la Fao avere acqua di buona qualità contribuisce “in modo significativo alla ricchezza e al benessere delle società umane”, dato che le foreste se vengono gestite in modo sostenibile, oltre a ridurre la minaccia del dissesto idrogeologico, “funzionano” anche come dei filtri naturali per l’acqua. Nonostante i servizi forniti dagli ecosistemi di tutto il mondo, in particolare dalle zone umide, sono in ribasso: una perdita stimata tra il 1997 e il 2011 tra i 4,3 mila e i 20,2 mila miliardi di dollari l’anno dei servizi eco-sistemici.

Senza tra l’altro tener conto che un terzo delle più grandi città della Terra ricavano una buona parte dell’acqua potabile direttamente dalle aree protette boschive. Metropoli come Bogotà, Mumbai, New York, contano sulle foreste per i loro rifornimenti idrici: fenomeno destinato ad aumentare con l’espansione dei centri urbani e l’aumento della popolazione. Secondo la Fao “quasi l’80% della popolazione mondiale è esposto ad un alto livello di rischio per la sicurezza dell’acqua. Entro il 2050 2,3 miliardi di persone vivranno in aree sottoposte a un grave stress idrico: soprattutto in nord e sud Africa, in Asia meridionale e centrale”.

Le foreste coprono un terzo della terra e 1,6 miliardi di persone, tra cui più di 2.000 culture indigene, per il loro sostentamento dipendono dalle foreste, che inoltre contengono oltre l’80% delle specie terrestri di animali, insetti e piante. Ovviamente, le foreste subiscono gli effetti dei cambiamenti climatici e, di conseguenza, influenzano la disponibilità e la regolazione dell’acqua. Ma le foreste sono comunque delle grandi spugne assorbenti di CO2 e grandi serbatoi di ossigeno. Anche il numero sempre più elevato di eventi estremi e dell’intensità delle precipitazioni può dipendere dalla deforestazione che viaggia ogni anno al ritmo di 13 milioni di ettari di foresta distrutta. Negli ultimi 50 anni un quinto delle foreste del Pianeta sono scomparse. La deforestazione è inoltre responsabile tra il 12 e il 20% delle emissioni di gas serra. Secondo la Fao una gestione migliore delle risorse idriche può portare anche alcuni vantaggi economici: ogni dollaro investito nella protezione potrebbe evitare una spesa da 7,5 a 200 dollari in costi per il trattamento delle acque.

E questa volta Zamparini si esonera da solo…

Maurizio Zamparini, da sempre mangia-allenatori, questa volta si esonera da solo. Infatti, come dichiarato da lui stesso a margine dell’assemblea di Lega, il presidente rosanero ha ribadito ancora una volta che a fine stagione darà l’addio al Palermo: “Mi aspettano ancora due mesi di calcio italiano, dopodichè lascio. Sarei contento se la società finisse in mano ai palermitani, gli investitori stranieri scappano perchè qui non esistono tempi e certezze. Non è tutta Palermo a contestarmi ma solo una cinquantina di tifosi. Anche se dovessimo retrocedere la vera Palermo mi abbraccerebbe. Ormai ho deciso, di sicuro l’anno prossimo non farò il presidente. Ho 75 anni, ho anche altre cose da fare. La Lega è espressione del sistema Italia. Questa di oggi è una delle mie ultime riunioni. Ritiro il ricorso che ho presentato ma non sono d’accordo con questo sistema economico, ho fatto il Don Chisciotte per una vita”. Dopo la  stagione deludente dei rosanero il presidente non ha più nessuna voglia di andare avanti: “Con tutti i problemi che abbiamo incontrato in questa stagione è stata proprio un’annata no. Una volta ero io ad esonerare gli allenatori, adesso se ne vanno da soli. Ne usciremo con Novellino. Ma di questo passo, raccogliendo solo pareggi non ci salviamo, a parte allo Juventus Stadium dobbiamo scendere su tutti i campi per vincere“.

Agostinelli: “Squadre al di sotto dei loro standard, il pari è giusto”. E sul derby…

Per parlare della gara di ieri a San Siro è intervenuto a Radio Sei Andrea Agostinelli.

Questa Lazio se non subisce gol nei primi 15 minuti di gara non sembra essere contenta: “Sicuramente si tratta di un problema di qualità ma anche di attenzione, parecchi errori si potrebbero evitare, qualcosa di meglio si può sempre fare comunque il risultato di ieri sera è giusto. Tutte e due le squadre hanno giocato al di sotto delle proprie possibilità, però bisogna dire che la Lazio, dato il periodo che sta attraversando, ha ottenuto un buon risultato. Sicuramente ha deluso di più la squadra rossonera”.

Ora nel prossimo turno il derby, cosa ti preoccupa di più? “Innanzitutto è importante recuperare il morale, quello di ieri dopo tutto quello che è successo è un buon risultato in quest’ottica. E’ un piccolo passo che ridà un po’ di morale alla squadra. La Lazio ha bisogno di arrivare a questa partita ormai decisiva per il campionato con più serenità e con un’autostima diversa. Ciò che mi preoccupa di più è senza dubbio la difesa perchè soprattutto per le caratteristiche dei giocatori giallorossi sarà una partita molto preoccupante però il derby è sempre il derby e tutto può succedere”.

Giordano: “Risultato giusto, ma la Lazio ci ha provato”. E su Pioli…

Per parlare della gara di ieri sera a Milano ai microfoni di Radio Sei è intervenuto Bruno Giordano: “La Lazio ci ha provato, soprattutto all’inizio, ma poi sono venute meno le forze per insistere nel pressing alto. Meno male che abbiamo trovato un Milan sotto tono, soprattutto in alcuni giocatori come Bertolacci, Bonaventura e Montolivo. Abbiamo subito il solito gol da polli ma credo che il risultato finale sia quello più giusto”. Poi su Pioli: “Mi sembra che la squadra sia con il tecnico. Se ci fosse stato qualche problema all’interno dello spogliatoio si sarebbe visto, invece la gara di ieri ha dimostrato che l’allenatore è ancora parte integrante del gruppo”.

Piscedda: “Pareggio meritato, ora sotto con il derby per riacquistare credibilità”

Per commentare il pareggio di ieri sera a Milano contro i rossoneri ai microfoni di Radio Sei è intervenuto l’ex biancoceleste Massimo Piscedda: “Ieri sera è stata una Lazio che non ti aspetti, dopo la disfatta con lo Sparta qualcosa evidentemente è scattato nella testa dei ragazzi. Nel primo tempo i biancocelesti hanno saputo tener botta al Milan, mentre nel secondo la squadra è apparsa più impaurita, si è disunita ed è stata messa alle corde dagli uomini di Mihajlovic, ma nonostante ciò è stato un pareggio meritato”.

Ieri sera l’arbitro Tagliavento ancora una volta ci ha messo del suo in occasione del fallo di mano di Zapata in area rossonera: “Non è un problema di arbitro, secondo me è la regola che è sbagliata. Per come la vedo io il fallo di mano in area è sempre da punire con il rigore, invece lasciando la discrezionalità al direttore di gara ci saranno sempre critiche e discussioni sull’operato dell’arbitro”.

Anche nel Milan i rapporti fra presidente e allenatore stanno scadendo nel ridicolo:Mihajlovic sta vivendo una situazione paradossale, non è facile lavorare con una simile pressione addosso. Le dichiarazioni di ieri del presidente Berlusconi sono umilianti per un allenatore. Posso capire che il padrone di una società possa dire quello che vuole ma ci sono momenti e momenti per farlo”.

Tornando alla partita di Europa League: “Come ha detto anche Pioli è stata una gara che ha rasentato la vergogna, è capitata in un momento sbagliato della stagione ma in questo sport è così, il calcio ti può regalare grandi gioie ma anche darti grandi delusioni”.

Se con lo Sparta avessero giocato come ieri sera forse sarebbe andata diversamente: “Ogni partita fa storia a se, ma c’è da dire che anche il Milan non è più quella grande squadra degli anni scorsi e quindi si può anche andare a Milano per fare risultato”.

Per la Lazio è un periodo particolare, già a marzo fuori da tutto, come si fa ad andare avanti? “Adesso c’è rimasto il derby, non servirà a salvare la stagione ma è una grande occasione per tentare di riacquistare quella credibilità che la squadra si era conquistata l’anno scorso”.

Credi che i giocatori biancocelesti abbiano ancora questa volontà? “Il derby è una partita a se, io ero abituato a giocarlo in un certo modo e spero che anche i giocatori sappiano interpretarlo con lo stesso spirito. La stracittadina è un tributo che devi fare alla tua tifoseria ed essendo tale devi dare il meglio di te stesso. E’ una gara che si può vincere giocando malissimo e perdere giocando benissimo, ma è anche una grande occasione per quei giocatori che non hanno reso al massimo di dimostrare almeno in questo incontro di dare tutto”.

Conte: “Ho deciso di andare via, ma…”. Poi sul suo futuro…

Attraverso la conferenza stampa Il ct dell’Italia, Antonio Conte, ha parlato in vista delle amichevoli contro Germania e Spagna“Mi è stato chiesto di essere chiaro prima di Euro 2016 visto che sono in scadenza di contratto. Ho comunicato di andare via al presidente Tavecchio, anche se dopo aver raggiunto la qualificazione pensai di rinnovare, ma passati quattro mesi senza lavorare non ho accettato di prolungare. E’ stata per me una grandissima esperienza, in questo momento non penso alla Premier ma solo alla Nazionale Italiana. Ho grandi responsabilità ed ho tanta voglia di lavorare, sono carico al massimo. Con il lavoro possiamo certamente colmare il gap che c’è tra noi e le Nazionali più forti di noi. In futuro non so cosa potrà accadere, ma non si tratta assolutamente di un addio al calcio italiano. La Nazionale è un bene di tutti e in questi anni si è parlato troppo di decisioni contro di me e non contro l’Italia. Sento di aver ridato la voglia di indossare la maglia azzurra“. Infine sul Chelsea: “Vedremo cosa mi riserverà il futuro in un club che sia all’estero o in Italia”.

FOTO – Scudetto 1914/15: Ecco i documenti dell’epoca che svelano…

La battaglia per l’assegnazione dello scudetto 1914/15 va avanti a passi spediti, dopo il raggiungimento delle 30 mila sottoscrizioni, adesso ogni passo può essere quello decisivo per far si che alla Lazio venga consegnato di diritto quel tricolore che la squadra biancazzurra vede mancare ingiustamente da un secolo. L’Avv. Gian Luca Mignogna che ha portato avanti, sin dall’inizio, questa importante e storica iniziativa ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui vengono svelati grazie a documenti ufficiali dell’epoca, la formazione e il modulo tattico utilizzato da quella Lazio che chiede ancora oggi a gran voce, tramite i 30 mila e più sostenitori, di vedersi assegnato lo scudetto in ex aequo con il Genoa. Di seguito il comunicato ufficiale.

COMUNICATO UFFICIALE

I recenti rinvenimenti emerotecari in primis hanno consentito di imprimere un’accelerazione decisiva nell’iter procedurale volto al riesame dell’assegnazione dello Scudetto 1914/15, ma correlativamente  hanno puranche svelato aspetti tecnici finora semisconosciuti di quella Lazio cui fu ingiustamente scippato il suo primo titolo nazionale.

Scartabellando le pubblicazioni del 1915 de “L’Italia Sportiva”, infatti, è emerso come tale testata giornalistica fosse solita riportare sin da allora tabellini, formazione e modulo tattico delle partite più importanti dei club calcistici coinvolti nelle fasi finali del campionato.

Ciò ha consentito di riportare alla luce sia l’undici base di quella Lazio epica che meriterebbe perlomeno l’ex aequo tricolore, che il pionieristico modulo tattico a quel tempo mirabilmente utilizzato da Mr. Guido Baccani (primo allenatore della storia laziale).

La “squadra biancazzurra” o più semplicemente la compagine degli “azzurri”, come all’epoca veniva cromaticamente definita la prima squadra della capitale, era solita scendere in campo con un singolare 2-3- 5, in cui gli esterni facevano il c.d. “elastico” per la fase difensiva, schierato quasi sempre secondo la seguente:

Formazione Tipo

Serventi; Bona, Levi; Zucchi, Faccani, Grasselli; Donati, Saraceni, Consiglio, Fioranti, Maranghi.

Come a titolo esemplificativo è dato evincersi dal riquadro de “L’Italia Sportiva” del 03.05.1915 concernente l’incontro Lazio-Pisa, valido per il girone finale dell’Italia Centrale e vinto dalla Lazio per 4 a 2, peraltro, sorprende notare come l’anzidetto 2-3-5 fosse adottato da molte delle squadre dell’epoca così determinando l’insorgenza dei primi c.d. schieramenti “a specchio”.

Nella speranza e nella convinzione che l’undici biancazzurro sopra declinato possa al più presto esser accomunato a quello straordinario del 1973/1974 ed quello stellare del 1999/2000, infine, appare doveroso riportare seguitamente tutti i componenti di quella rosa fenomenale di giocatori e polisportivi che prima combatté sui campi di calcio per la bandiera laziale e poi si sacrificò sui campi di guerra per il vessillo italico.

Rosa Lazio 1914-1915: Rossi, Serventi (portieri); Amici, Bona, Furia, Levi, Maranghi, Saraceni II, Terrile (difensori); Caporali, De Gubertinis, Di Napoli I, Di Napoli II, Donati, Faccani, Grasselli, Zucchi (centrocampisti); Bocca, Consiglio, Coraggio, Corelli, Cella, Fioranti, Furia, Raffo, Saraceni I, Zoppi (attaccanti). 

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Avv. Gian Luca Mignogna

Abete: “Lotito uomo di potere? La sensazione c’è”

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Ai microfoni di ‘Radio Onda Libera’, l’ex presidente della FIGC Giancarlo Abete è tornato a parlare del battibecco avuto nel maggio 2011 con il presidente della Lazio Lotito sul tema dei conti e degli aspetti finanziari: “La lite? È stato uno scambio di opinioni diverse, nel rispetto dei ruoli, su questioni previsionali economico-finanziarie legate alla gestione e alle spese arbitrali. La sensazione di Lotito come uomo di potere però c’è. Il progetto della Superlega europea è comprensibile soprattutto in questo momento storico, dove alcuni club aspettano di valorizzare il bacino d’utenza e il fatturato, ma non è un progetto facile“.

Danilo Cataldi al lavoro con l’Under 21 di Di Biagio: ecco il programma degli azzurrini

E’ iniziata ieri a Roma la preparazione della Nazionale Under 21 in vista del doppio appuntamento consecutivo con le qualificazioni europee. Prima e imbattuta nel Gruppo 2 con 13 punti, la squadra di Di Biagio riprende il cammino con due trasferte, il 24 e il 29 marzo in casa rispettivamente della Repubblica d’Irlanda e di Andorra. Passato Bernardeschi alla Nazionale maggiore, al gruppo si è unito il centrocampista del Napoli Alberto Grassi. Anche il laziale Danilo Cataldi, dopo la trasferta di Milano, ha raggiunto il gruppo: il centrocampista biancoceleste è una delle colonne della formazione giovanile azzurra.
Gli Azzurrini si alleneranno nuovamente oggi pomeriggio e mercoledì partiranno alla volta di Dublino per poi raggiungere Waterford, dove giovedì 24 marzo (ore 18 locali, le 19 italiane) affronterà la Repubblica d’Irlanda. Il giorno seguente gli Azzurrini si trasferiranno in Spagna e, fino alla serata di domenica 27 marzo, si alleneranno a Sant Cugat. Lunedì 28 è fissata la partenza per il Principato di Andorra e martedì 29 marzo (ore 18.30) l’Italia affronterà i padroni di casa allo Stadio Comunale della capitale Andorra la Vella.

L’elenco dei convocati

Portieri: Alessio Cragno (Virtus Lanciano), Gianluigi Donnarumma (Milan), Simone Scuffet (Como);
Difensori: Antonio Barreca (Cagliari), Davide Calabria (Milan), Mattia Caldara (Cesena), Andrea Conti (Atalanta), Alex Ferrari (Bologna), Adam Masina (Bologna), Alessio Romagnoli (Milan), Daniele Rugani (Juventus);
Centrocampisti: Marco Benassi (Torino), Danilo Cataldi (Lazio), Federico Di Francesco (Virtus Lanciano), Alberto Grassi (Napoli), Rolando Mandragora (Pescara), Luca Mazzitelli (Brescia), Lorenzo Pellegrini (Sassuolo), Stefano Sensi (Cesena);
Attaccanti: Domenico Berardi (Sassuolo), Alberto Cerri (Cagliari), Luca Garritano (Cesena), Gaetano Monachello (Atalanta), Federico Ricci (Crotone), Valerio Lorenzo Rosseti (Cesena).
Staff: Capo Delegazione: Giancarlo Antognoni; Dirigente accompagnatore: Vincenzo Marinelli; Allenatore: Luigi Di Biagio; Vice allenatore: Carmine Nunziata; Segretario: Emiliano Cozzi; Preparatore dei portieri: Antonio Chimenti; Preparatore atletico: Vito Azzone; Medici: Angelo De Carli e Carmine Costabile; Fisioterapisti: Enzo Paolini e Fabrizio Scalzi; Magazzinieri: Claudio Gagliardi e Andrea Russo.

Candreva ha già deciso il suo futuro?

Arrivano novità importanti per quanto concerne il futuro di Antonio Candreva. Secondo infatti quanto rivela ‘FcInterNews’, il 29enne esterno, punto di forza dello scacchiere di Stefano Pioli, avrebbe deciso di lasciare la Lazio, dove milita dal 2012, al termine di questa stagione. Il numero 87 ha infatti capito di essere ormai giunto al termine di un ciclo, dopo aver dato tutto per la maglia biancoceleste, e per questo quella del prossimo 15 maggio all’Olimpico contro la Fiorentina sarà la sua ultima partita con l’aquila sul petto. Sulle sue tracce, come noto, c’è da mesi l’Inter, che durante il mercato di giugno potrebbe bussare nuovamente agli uffici di Formello per strappare il sì del presidente Lotito. Il quale, per lasciar partire il centrocampista di Tor de’ Cenci, chiede non meno di 30 milioni: una cifra non da poco per le casse nerazzurre, ma che potrebbe essere ritoccata al ribasso se il club del presidente Thohir accettasse di inserire nella trattativa una contropartita tecnica adeguata (ad esempio, quell’Andrea Ranocchia che a fine stagione rientrerà alla base dal prestito alla Sampdoria)