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Lopez: “Quest’anno è mancata l’armonia nello spogliatoio. Ora si deve vincere il derby”

L’ex giocatore della Lazio, Giovanni Lopez, è intervenuto a Lazio Style Radio per analizzare il momento dei biancocelesti. In particolar modo sulla stracittadina e sul perchè del fallimento in questa stagione: “Il derby è la partita più importante della stagione. Occorre prepararla al meglio e fare contenti i tifosi. Vincere potrebbe, in parte, salvare la stagione, anche perchè entrare in Europa è veramente difficile“. Poi sulla stagione in corso: “Lo scorso anno tutti i calciatori hanno reso al meglio. In questa stagione invece tutto è andato male. Soprattutto è mancata la giusta armonia nello spogliatoio“. Il vero probelma della Lazio sono i primi 15 minuti di gioco: “Subire sempre gol nel primo quarto d’ora è sinonimo di mancata concentrazione e su questo le responsabilità sono anche di Pioli, che non è riuscito a trasmettere l’atteggiamento giusto ai giocatori“.

Lazio, ecco le decisioni del Giudice sportivo…

Dopo la 30esima giornata di campionato sono arrivate puntuali le decisioni del Giudice Sportivo. Importanti più che mai per quanto riguarda la Lazio, visto che alla ripresa dopo la sosta della Nazionale andrà in scena il derby di Roma. Per il fallo commesso a metà campo contro il Milan nella sfida di domenica scorsa e conseguente espulsione per doppio giallo, Senad Lulic è stato squalificato per un turno. Proprio l’eroe dello storico derby del 26 maggio, non potrà vivere la stracittadina da protagonista. Ecco gli altri giocatori fermati per il prossimo turno di campionato: Bonucci e Alex Sandro (Juve),Koulibaly (Napoli), Kalinic (Fiorentina), Glik (Torino), Rebic (Verona), Hetemaj (Chievo), Crimi e Suagher (Carpi), Gastaldello e Mbaye (Bologna). Mano pesante per il centrocampista Juventino Sami Khedira che viene squalificato per due giornate a causa delle frasi ingiuriose rivolte all’arbitro Rizzoli durante il derby, contro il Torino, vinto 4-1  dalla formazione di Allegri.

Immobile: “Il mio futuro? Vedremo cosa deciderà…”

Mentre si va verso la fine di una stagione fallimentare, in casa Lazio i discorsi di rifondazione stanno prendendo sempre più piede e la girandola dei nomi in entrata e in uscita sembra essere solo all’inizio. Uno degli attaccanti ultimamente accostati con insistenza alla Lazio risponde al nome di Ciro Immobile che rispondendo ai media spagnoli ha dichiarato: “Attualmente sono in prestito al Torino dove avevo già fatto bene in passato. Ora però sono di proprietà del Siviglia, ma in spagna non mi sono ambientato bene. Il mio futuro sarà discusso dalle due società, il Torino ha un’opzione per portarmi definitivamente in Italia e loro valuteranno il tutto, ora però penso solo a rientrare dall’infortunio”.

Toni, dure critiche agli attaccanti italiani…

Due volte capocannoniere della Serie A, campione del mondo nel 2006 e vincitore nello stesso anno della scarpa d’oro. Luca Toni, dopo aver giocato con alcune delle maglie più prestigiose come: Juventus e Bayern Monaco adesso si ritrova a lottare per non retrocedere con l’Hellas Verona. L’attaccante ex Fiorentina ha rilasciato alcune dichiarazioni in un intervista ai microfoni del quotidiano Bild: Il problema degli attaccanti in Italia è che non dispongono della capacità di reggere la pressione, e il motivo è perché non sono mai stati abituati a giocare a certi livelli. Secondo il mio punto di vista, il calcio italiano avrebbe bisogno di gente come me, Del Piero o Totti. Sono convinto che però la gara contro la Germania sarà una grande partita. I match contro i tedeschi sono avvincenti”.

Lotito dà lezioni di economia

Il presidente della Lazio e Consigliere FIGC, Claudio Lotito, ha preso parte presso l’Università Europea di Roma al convegno “Quale formazione universitaria oggi per il mondo del lavoro? L’importanza dello sviluppo dei valori e delle soft skills”. Nel corso dell’evento il presidente biancoceleste ha rilasciato delle dichiarazioni ai cronisti presenti: “Ancora oggi vengo ostacolato e contestato per aver introdotto il Fair play finanziario, ma io l’ho fatto per creare una sana competizione basata sul merito e non sulle possibilità economiche”. Poi è tornato sulle disposizioni della sicurezza: “Il problema delle barriere nelle curve? Cosa può fare un presidente se non rispettare la legge e le decisioni delle autorità?”. Poi su Konko: “Gli rinnoverò il contratto anno per anno. Quest’anno è resuscitato”.

Abete: “Euro 2016, sicurezza problema primario”

Il vicepresidente dell’Uefa Giancarlo Abete è intervenuto ai microfoni di Radio 24 per parlare del problema relativo alla sicurezza in vista dei prossimi Europei che si svolgeranno l’estate prossima in Francia: “Alla luce degli attentati avvenuti questa mattina a Bruxelles le preoccupazioni sono tante, è un problema che colpisce e preoccupa tutti, prima come cittadini e poi come dirigenti sportivi. Quello della sicurezza è un problema primario che riguarda tutti quanti, l’evento sportivo è relativo rispetto al tema sicurezza verso i cittadini. Per ogni evento sportivo il compito dei responsabili dell’ordine pubblico è superiore alle titolarità e alle responsabilità degli organizzatori dell’evento stesso, le scelte spettano ai primi e noi dobbiamo attenerci alle loro decisioni dato che è loro la responsabilità dell’ordine pubblico e della sicurezza. Gli ultimi due mondiali, in Sudafrica e in Brasile, anche se per diversi motivi sono stati caratterizzati dal rischio di incidenti e tensioni sociali. Oramai purtroppo è una realtà con la quale il mondo dello sport deve convivere. Dobbiamo affidarci ai soggetti titolati ad assumere determinate decisioni. Il rischio di dover giocare la manifestazione a porte chiuse è maggiore e esiste sempre. Non si possono rinviare le partite ad altra data, in un torneo si conta sul fatto che determinate date sono funzionali al risultato finale del torneo. Gli attentati hanno già avuto un impatto negativo sulla manifestazione, in giro c’è meno entusiasmo e una maggiore percezione di rischio. Parliamo però di un torneo programmato per giugno mentre adesso ci stiamo riferendo a un’emergenza di queste ultime ore. L’Italia agli europei incontrerà proprio il Belgio, dobbiamo cercare ognuno di fare il meglio per garantire la massima sicurezza per tutti”.

Fonte: “Grazie al risultato positivo di Milano al derby con più fiducia”

Per parlare della squadra biancoceleste ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex Francesco Fonte: “A San Siro la Lazio ha disputato una discreta gara, i biancocelesti hanno avuto un buon approccio, peccato che poi il Milan sia riuscito a pareggiare. A tratti, almeno a livello offensivo, abbiamo rivisto una squadra vogliosa e aggressiva come sempre dovrebbe essere. Nonostante la mancanza di energie dovuta all’impegno europeo, la Lazio ha lottato cercando di conquistare un risultato positivo per poter ritrovare il morale per proseguire il cammino in campionato. Il derby sarà una gara importante, è l’ultima occasione per ritrovare il sorriso. I giallorossi soffrono i giocatori veloci ed imprevedibili, inserire in campo una punta centrale renderebbe i biancocelesti più prevedibili. Punterei su un tridente leggero con Candreva, Keita e Felipe Anderson. Loro tre sono calciatori imprevedibili negli inserimenti e sanno come far male. Per creare problemi ai giallorossi bisogna metterli in difficoltà aggredendoli alti, evitando che possano impostare il gioco. La Roma sta attraversando un periodo positivo, hanno giocatori di qualità molto sicuri dei propri mezzi. Il reparto offensivo è il loro punto di forza, i difensori biancocelesti dovranno fare molta attenzione. Uomo derby? Candreva e Felipe Anderson possono dar fastidio. Sono curioso di vedere come i biancocelesti approcceranno la gara e l’atteggiamento che terranno in campo. Sarà difficile raggiungere l’Europa ma un risultato positivo nella stracittadina potrebbe far ritrovare fiducia e dare nuovi stimoli”.

Torino-Juve, parla Rizzoli: “Non sono infallibile, ma ho fatto…”

E’ l’argomento principale come da usanza nel nostro paese. Le polemiche sull’arbitraggio del derby Torino-Juve sembrano non finire più. A 48 ore dal fischio finale, arrivano finalmente le parole del diretto interessato, il direttore di gara Nicola Rizzoli che cerca di divincolarsi così dalle polemiche: “Sento di aver fatto il massimo per portare al termine il mio lavoro e gestire al meglio la partita, ma voglio chiarire che non ho ricevuto alcuna testata da Bonucci. Non bisogna attenersi a delle fotografie – prosegue l’arbitro a Premium Sport- ma piuttosto guardando i video si capisce bene com’è andata. Lui ha continuato a protestare con me, dopo che io stesso lo ho allontanato da Irrati (arbitro addizionale) e allora ho estratto il giallo. E’ tutto nella norma“. Infine Rizzoli ammette: “Non sono infallibile e sono consapevole che potevo gestire meglio alcune situazioni, ma ripeto che ho fatto il possibile per arbitrare al meglio”.

Alcool, allarme Ministero della Salute: numeri terribili tra i giovani

Dalla Relazione del ministro della Salute, consegnata al Parlamento, sugli interventi realizzati ai sensi della legge 30 marzo 2001 n. 125 in materia di alcool e problemi correlati emergono numeri terribili e preoccupanti riguardo il malcostume sociale sul consumo di alcool che va sempre più diffondendosi tra i giovani. A quanto riportato dalla relazione sono 3,3 milioni gli italiani che nel corso degli ultimi 12 mesi dichiarano di essere ricorsi a grandi “abbuffate alcoliche” a stomaco vuoto, per “sballarsi” prima e più facilmente. Soprattutto si tratta di adolescenti maschi ma sono molti anche i giovanissimi che lo fanno già tra gli 11 anni e i 17 anni, fascia di età in cui la somministrazione di alcool è vietata per legge. Secondo la suddetta relazione – che si riferisce ai dati Istat del 2014 –  il 10% degli uomini e il 2,5% delle donne con più di 11 anni hanno dichiarato di aver consumato sei o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione almeno una volta nell’ultimo anno. Tra gli 11 e i 15 anni a farlo sono poco più dell’11% dei ragazzi, senza troppe differenze di sesso. Mentre tra la fascia di età tra i 15 e i 17 anni sono il 7,4% tra i ragazzi e il 4,6% tra le ragazze. La percentuale maggiore dei giovani che ricorrono all’alcool si registra tra i 18 e i 24 anni, fascia di età in cui la percentuale sale al 21% tra i maschi e al 7% per le femmine. Superati i 24 anni le percentuali scendono, per raggiungere i valori minimi nell’età avanzata. Le episodiche bevute esagerate sono un fenomeno che il Ministero della Salute definisce “un serio problema di sanità pubblica” che sottopone a “gravi rischi per la salute e la sicurezza non solo del singolo bevitore ma anche dell’intera società”.

Oddo: “Se ho già firmato per la Lazio? quando le cose non vanno…”

La Lazio ha fallito tutti gli obbiettivi stagionali e di conseguenza sembra sempre più impensabile vedere Pioli la prossima stagione ancora alla guida della Lazio. I nomi sono iniziati a girare da parecchio tempo, e uno dei candidati per il dopo-Pioli è Massimo Oddo, che nel momento in cui gli viene domandato se ha già firmato un contratto con la Lazio risponde: “Quando le cose non vanno girano tante voci, mi viene da ridere. Ho un contratto con il Pescara – continua l’ex Lazio a calciomercato.com – e non farei mai una cosa del genere ad una società per cui nutro grandissimo rispetto. Penso solo ad uscire fuori dal momento di crisi”. 

 

Disco, alcool e Nutella: calciatore tedesco cacciato dalla Nazionale…

Che pasticci Max Kruse! al tedesco ne stanno capitando di tutti i colori in quest’ultimo periodo. Magari perché tipi come lui non se ne trovano tanti in giro. E’ risaputo ormai che il calciatore è affascinato dal gioco d’azzardo, lo si è potuto notare anche quando Loew non lo convocò per i mondiali in Brasile e lui di tutta risposta decise di volare a Las Vegas in cerca di casinò da sbancare. Dopo che lo scorso 17 ottobre Kruse rifilò una tripletta all’Hoffenheim, l’attaccante decise di festeggiare il tutto per le vie di Berlino, ma il mattino seguente quando si trovava all’interno di un bar, pare si sia accorto di non avere più con sé il portafoglio e i 75 mila euro che il 27enne aveva inserito al suo interno. Oltre al danno la beffa, la società lo multò successivamente di 25 mila euro. Pochi giorni fa ecco di nuovo Max multato di 25 mila euro dal Wolfsburg, per un altro scandalo finito in prima pagina. Dopo il pareggio in campionato, Sabato scorso Kruse ha deciso di festeggiare il suo ventottesimo anno di vita in una discoteca. Ad un certo punto però il tedesco si è scagliato contro un giornalista che lo stava fotografando e da questo ne è scaturita una lite. Il vero problema è che le riprese della giornalista, vedevano un Kruse non del tutto sobrio, inoltre è stato criticato anche per la sua maniacale passione per la nutella che secondo i media locali mangerebbe in quantità esagerate. La notizia uscita ha fatto letteralmente infuriare il Ct della Nazionale tedesca che lo ha depennato dalle amichevoli contro Inghilterra e Italia.

Spalletti e Perotti in coro: “Al derby 3 punti importanti per noi”. Poi su Pioli…

Ci siamo, dopo la sosta per la Nazionale il campionato vedrà di fronte Lazio e Roma sfidarsi per la 31esima giornata di Serie A 2015-16. Qualsiasi sia stato negli anni l’andamento delle due squadre in campionato, è da sempre la partita che vale una stagione. Il derby di Roma suscita sempre forti emozioni, soprattutto nei giorni che precedono la gara tanto attesa da entrambe le tifoserie. A scaldare subito il derby, ci pensa la sponda giallorossa, attraverso le parole del mister Luciano Spalletti e Diego Perotti, per l’ex Genoa primo derby da protagonista a Roma: “Sicuramente è una partita abbastanza calda – ha dichiarato l’argentino ai microfoni di Tuttomercatoweb.com- Io ho già giocato alcuni derby: Siviglia, Genoa,  ma certamente questo sarà molto affascinante, saranno 3 punti importanti per il nostro cammino in campionato.

Anche Spalletti ha parlato della stracittadina ai microfoni di Sky Sport:E’ una gara molto importante per noi, per i tifosi della Roma, per la nostra classifica e per la città. La Lazio si preparerà benissimo, come del resto faremo noi”. Poi su Pioli:E’ un allenatore che stimo moltissimo. Pioli è, a detta anche dei calciatori che ha allenato, un bravissimo allenatore. Mi auguro sia una bella partita che rispecchi il valore di questi due club e di questa città, speriamo che la partita ci faccia divertire”.

Australia, su Instagram la felicità di Chris Oikonomidis

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Nonostante una sola presenza quest’anno in biancoceleste, in Europa League contro il Saint Etienne, non si ferma il volo di Chris Oikonomidis, che, dopo le prestazioni da ‘big’ con la Primavera di Inzaghi, continua a collezionare convocazioni con la Nazionale australiana, togliendosi perfino lo sfizio di essere schierato da titolare nelle sfide contro Macedonia e Bangladesh. Direttamente dal ritiro di Adelaide, il centrocampista classe ’95 ha dunque espresso tutta la sua felicità in un messaggio postato sul proprio profilo Instagram: “Sono davvero felice di essere tornato in Australia con i miei compagni di Nazionale. È bello vedere tutti questi tifosi che oggi sono venuti a supportarci!“.

Barriere, l’opinione di Alfio Marchini

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Non si ferma il flusso di parole (e di polemiche) intorno al tema delle barriere installate nelle due Curve dello Stadio Olimpico. Dove tra pochi giorni si disputerà un altro derby ‘di protesta’ (con le tifoserie organizzate delle due squadre capitoline che avrebbero deciso di non entrare nel settore di appartenenza). Senza contare che tra poco meno di due mesi si svolgeranno le consultazioni per eleggere il nuovo inquilino del Campidoglio. E proprio uno dei candidati, Alfio Marchini, è intervenuto stamane ai microfoni di ‘Radio Cusano Campus’ per dire la sua sulla questione: “È brutto vedere e sentire una partita senza il tifo. Per cui è ovvio che mi batteró affinché vengano rimosse le barriere anche per i tifosi della Lazio. Io sono romanista ma per me il cittadino romano è sacro ed è mio dovere tutelarlo e far sì che ritorni ad essere orgoglioso di appartenere alla Capitale“.

Diritti tv, in arrivo la ‘riforma Melandri’: ecco cosa cambia per la Lazio

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Secondo quanto rivela l’edizione odierna de La Repubblica, nelle prossime settimane dovrebbe avere luogo la presentazione ufficiale della proposta di legge sui diritti tv nota come ‘riforma Melandri. Il cui obiettivo sarà chiaro e unico, ovvero provare a garantire maggior equilibrio. La presentazione, scrive il quotidiano romano, sarà preceduta da un confronto con le parti in causa, vale a dire le squadre di serie A, che dovrebbero vedere alzata la propria quota fissa, dall’attuale 40% (corrispondente a circa 370 milioni, ovvero 18,4 a testa) al 50%, il che dovrebbe portare ad un calo degli altri due fattori, ovvero quello relativo al bacino d’utenza e ai risultati sportivi, che si attesteranno entrambi al 25% (contro il 30% attuale). Si tratta dunque di una modifica piuttosto importante, in quanto diminuisce le distanze tra le società sotto il profilo dei ricavi: al momento, infatti, il rapporto tra chi incassa di più e di meno è di 4,6 a 1, e inoltre le prime dieci classificate ricevono in totale 625 milioni, mentre le seconde dieci solo 227: un divario eccessivo. Con la riforma, invece, il rapporto prima-ultima calerebbe a 3,6 a 1: una modifica quest’ultima che è quella più sostanziosa, anche se non si escludono interventi al ribasso anche sul bacino d’utenza e sui risultati sportivi. Si tratta insomma di una riforma a tutto vantaggio delle 13 società medio-piccole, che vedrebbero crescere i propri ricavi a scapito di quelli delle 7 ‘big’ (tra cui anche la Lazio), le quali risulterebbero in perdita (i biancocelesti, per la precisione di 1,5 milioni, dai 55,6 attuali a 54,1). Bisognerà dunque vedere come queste ultime accoglieranno la riforma, che costituisce un passo importante verso l’equilibrio, anche se ancora lontano dai livelli della Premier League.

Pulici: “La Lazio torni a coltivare la sua base, i tifosi. Ma oggi la mente è a Bruxelles”

Felice Pulici è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“. Ma prima di fare il punto sulla Lazio, un primo commento non può non riguardare la tragica situazione che si sta vivendo in Belgio.

E’ chiaro che stamattina la testa di tutti è a Bruxelles. Si tratta di eventi difficilissimi da prevedere e da arginare, viene coinvolto il cuore dell’Europa e la paura circonda tutti gli abitanti del Continente. La paura degli attentati ha fermato anche pochi giorni fa in Turchia la grande sfida di campionato tra Galatasaray e Fenerbahce.

Come si può spiegare alle persone che bisogna continuare a vivere senza farsi sopraffare dal terrore? “Non è semplice spiegarlo, ogni Stato dovrebbe mettersi nelle condizioni di controllare i propri confini. Un’idea di intelligence comunitaria in questo momento è utopistica, anche se Schengen è stata la più grande conquista dell’Unione Europea.

L’11 settembre del 2001 la Lazio giocò in Turchia, sul campo del Galatasaray. “Ricordo la drammaticità di quel giorno, immediatamente la mia mente è volata a quel luogo e a quella situazione. Oggi siamo di fronte ad una scelta ben precisa: siamo sotto attacco ma non sappiamo di preciso chi ci sta attaccando: la risposta degli Stati deve essere di compattezza, di rivendicazione dei propri confini e della propria sovranità.

Il discorso passa alla Lazio: “Nessuno si aspettava un epilogo del genere, l’Europa League rappresentava un’ancora di salvezza per la stagione che rappresentava perlomeno l’illusione di arrivare ad un traguardo importante già in questa annata. Ora siamo piombati invece nell’incertezza verso il futuro: una realtà non prevedibile, visto che l’andata faceva pensare che la Lazio ce la potesse fare contro lo Sparta Praga. Questo fa capire come la società non ha tenuto conto della necessità di coltivare una base, rappresentata dalla presenza dei propri tifosi.

Ma la proprietà della Lazio è arrivata ad un punto di non ritorno? “Io ricordo che quando iniziai la mia esperienza alla Lazio perdemmo molte partite in Coppa Italia. In quel momento la società e i tifosi mi consegnarono una medaglia d’oro, a me che in quel momento ero il giocatore più in difficoltà della Lazio. Questo dovrebbe essere il sostegno e il supporto, la presenza della società che in concertazione contro i tifosi permette alla squadra di sentirsi stimolata e sostenuta al tempo spesso. Sembra un sistema complesso, ma agendo con amore ed entusiasmo si possono fare grandi cose partendo da un punto comune: il senso d’appartenenza.

Fabio Belli

ATTACCO A BRUXELLES – Il Belgio annuncia tre giorni di lutto nazionale e chiude tutte le frontiere

AGGIORNAMENTO ORE 19.37 – Il Ministro Alfano innalza le misure di sicurezza in Italia. Nel frattempo a napoli è stato fermato un iracheno che era in contatto con l’Isis. Sono pronte le prime espulsioni dopo l’attacco di Bruxelles. Nel frattempo, in Belgio, nei luoghi delle stragi sono state ritrovate le bandiere dell’Isis.

AGGIORNAMENTO ORE 18.51 – Il Belgio annuncia tre giorni di lutto. Lo annuncia Jan Jambon, ministro dell’Interno. La polizia intanto è sulle tracce del primo sospettato. Il Belgio al momento è completamente isolato. Stop ai voli, ai treni e chiuse le frontiere.

Ore 12.40 – I leader del mondo stanno facendo pervenire le loro reazioni. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, viene costantemente informato degli sviluppi a Bruxelles, si attende una sua dichiarazione a breve. Sta parlando in questi minuti il presidente della Francia, Francois Hollande, che ha parlato di “Stato di guerra che dovrà essere condotta con lucidità, perché sarà lunga.

Ore 12:15 – La BBC in Inghilterra afferma che sedicente sostenitori dello Stato Islamico starebbero riportando testimonianze di esultanza su Internet, aggiungendo che molti di loro stanno utilizzando l’hashtag in arabo #Brusselsonfire, simile al #Parisonfire utilizzato dopo gli attacchi a Parigi del 13 novembre.

Ore 12:00 – Anche la Germania ha innalzato i controlli di sicurezza presso le sue frontiere sul versante occidentale, verso Francia, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Il Primo Ministro belga, Charles Michel, ha inoltre affermato che potrebbero essere ben 28 le vittime degli attentati terroristici di questa mattina.

Ore 11:30 – Fonti dei mezzi di comunicazione in Belgio. affermano che sarebbe salito a 23 il numero delle vittime degli attentati di questa mattina a Bruxelles.

Ore 11:25 – Cazeneuve: mobilitati 1600 poliziotti per controllare le frontiere tra Francia e Belgio.

AGGIORNAMENTO ore 10:36 – “Il mio pensiero va ai familiari delle vittime e alle persone coinvolte in questo efferato attacco terroristico che ha colpito il cuore dell’Europa”, spiega il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, da stamattina al Viminale in “stretto e costante contatto” con i vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence, dopo gli attentati che hanno colpito Bruxelles.

Ore 10:19 – C’e’ massima allerta anche all’aeroporto di Fiumicino. Il livello di sicurezza al Leonardo Da Vinci, già su standard elevati è stato innalzato ulteriormente. I controlli dei passeggeri ai varchi di sicurezza sono stati intensificati. Tutti i voli da e per Bruxelles sono stati cancellati.

Ore 10:08 – Prima delle due esplosioni avvenute questa mattina a Zaventan nello scalo sono stati sentiti urla in arabo e spari. Lo afferma la stampa belga. Intanto Hollande Premier francese convoca riunione di crisi all’Eliseo.

Ore 10:03 – FARNESINA – Unità di Crisi raccomanda ai connazionali presenti a Bruxelles di evitare spostamenti al momento.

Ore 09:52 – Non una ma tre le esplosioni nelle stazioni della metropolitana di Arts Loi, Schumann e Maelbeek, in pieno centro di Bruxelles a pochi passi dalle istituzioni dell’Unione. Molti i feriti, ma non si contano morti per il momento. Intanto le autorità hanno ordinato il blocco della metropolitana in tutto il territorio. E’ sceso in strada l’esercito e la città è completamente bloccata.

Ore 09:30 – Nuova deflagrazione davanti il parlamento di Bruxelles (istituzioni UE), presso la metropolitana, fermata Maelbeek.

Ore 09:19 – E’ stato diffuso un video del momento immediatamente successivo all’esplosione presso l’aeroporto Zaventen di Bruxelles.


Ore 8:00 – Violentissima esplosione presso l’aeroporto di Bruxelles. Torna nel terrore il Belgio, che a tre giorni dall’arresto di Salah Abdeslam, ricercato per gli attentati di Parigi del Novembre scorso, si trova nuovamente nell’orrenda situazione di dover gestire una minaccia.

Le esplosioni avrebbero colpito l’aeroporto internazionale Zaventen e da quanto apprendono i media ci sarebbero circa 11 morti e 25 feriti. Le forze dell’ordine, intervenute tempestivamente sul posto, appurando la gravità della faccenda hanno evacuato lo scalo ed interrotto tutti i collegamenti con l’aeroporto. Attualmente si stanno accertando le cause della deflagrazione, si sa che sono avvenute entrambe presso la Hall delle partenze, vicino il banco dell’American Airlines. Numerosi agenti di polizia e ambulanze si sono recati sul posto. Un testimone riferisce alla stessa emittente di avere visto diversi feriti e persone svenute sul marciapiede dell’ingresso della hall delle partenze, davanti all’hotel Sheraton.

RASSEGNA STAMPA – Lazio, Pioli guadagna tempo; nuovo appello nel derby

Con il pareggio di San Siro, salvo ripensamenti o colpi di scena, Pioli si regala il suo quarto derby in carriera. Non era così scontato (e comunque non lo è al 100% nemmeno adesso), perché l’allenatore della Lazio è finito sotto esame dopo la figuraccia conto lo Sparta Praga in Europa League. La società era sul punto di esonerarlo già in quel post-partita, ma si è presa dei giorni per riflettere e parlarne insieme a lui.

PIOLI, MENTE AL DERBY: “È LA PARTITA” – Si è deciso, insomma, di aspettare la partita contro il Milan, per capire se effettivamente ci fossero i presupposti per arrivare insieme almeno fino al termine della stagione. Se la squadra fosse ancora con il tecnico o no. La prestazione sfoderata in casa del Milan sembra rispondere affermativamente al quesito, così almeno per ora si andrà avanti con Pioli. Lui, il tecnico, adesso è già proiettato alla prossima partita, il derby con la Roma. “La partita”, come l’ha definita nell’immediato post-gara di Milano: “Vogliamo finire nel modo migliore una stagione che ci auguravamo diversa. Il derby è la partita, dobbiamo prepararla al meglio. Serve un risultato importante per dare soddisfazione a noi stessi e all’ambiente. L’augurio che mi faccio è di recuperare qualche infortunato, la squalifica di Lulic complica le cose. Spero di ritrovare qualcuno durante la sosta, ma prepareremo la partita nel miglior modo possibile. Sappiamo che le pause sono un po’ particolari per noi, soprattutto adesso perché abbiamo degli infortunati e perderemo tanti Nazionali. La prossima settimana lavoreremo a ranghi ridotti, quella dopo spero che tornino tutti integri per poter lavorare col gruppo al completo”. 

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Cori razzisti contro la Sparta Praga Per la Lazio tutto rinviato a maggio

Tutto rimandato a maggio, la Lazio dovrà attendere per conoscere la decisione della Uefa in merito ai cori di discriminazione razziale da parte dei tifosi biancocelesti nei confronti del giocatore di colore dello Sparta Praga, Costa Nhamoinesu, in occasione della gara di andata degli ottavi di finale di Europa League al Letnà Stadion dello scorso 10 marzo. La decisione della Disciplinare era attesa per domani, ma la sentenza in merito all’inchiesta aperta dall’organo internazionale per “striscione illecito, comportamento razzista e cori illeciti” è stata posticipata a maggio, vista anche l’eliminazione della squadra biancoceleste dall’Europa League per mano proprio dello Sparta Praga nella gara di ritorno andata in scena lo scorso 17 marzo.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio, sospetto stiramento per Konko. Il francese prova a stringere i denti per il derby: «Vediamo come sto»

Dopo il pareggio in trasferta contro il Milan, la Lazio riprenderà gli allenamenti mercoledì pomeriggio a Formello. Pioli lavorerà a ranghi ridotti, dovendo fare a meno dei calciatori convocati dalle rispettive nazionali. Il tecnico parmense, in vista della prossima gara di campionato con la Roma (in programma il 3 aprile), sarà ancora in emergenza di formazione, considerando le assenze di Lulic, squalificato dopo l’espulsione rimediata ieri a San Siro, e i tanti infortuni, soprattuto in difesa. Oltre a Kishna, mancheranno, infatti, per problemi muscolari i terzini, Basta, Radu e Konko. Il francese, che questo pomeriggio ha sostenuto degli accertamenti in Paideia, entrando in clinica ha manifestato dubbi sulla sua condizione fisica: «Non so ancora cosa ho esattamente. Se sono pronto per il derby? Vediamo…». Per l’ex Genoa, se venisse confermato il sospetto stiramento muscolare ai flessori, rimediato nella sfida di ritorno di Europa Legaue contro lo Sparta Praga, i tempi recupero non gli consentirebbero affrontare la squadra di Spalletti. Più chance di giocare la stracittadina, invece, per Milinkovic-Savic, che sta recuperando da un fastidio al polpaccio e migliora giorno dopo giorno.

Fonte : Il Messaggero