Lui i derby li ha giocati e vinti con la maglia della Lazio, conosce bene l’ambiente e quello che trasmette la stracittadina, Giuseppe Biava rimarrà per sempre uno degli eroi di quella formazione che scese in campo nel famoso derby del 26 maggio, tanto caro ai tifosi laziali. Così l’ex difensore biancoceleste ha parlato di quella che sarà la sfida tra Lazio e Roma del prossimo 3 aprile: “Non si può parlare certo di stagione positiva, la Lazio non è riuscita per vari motivi a ripetere l’esaltante stagione -continua Biava ai microfoni di Lazio Style Radio- che la rese protagonista lo scorso anno. Le cause sono state: la mancanza di gruppo, la superficialità nell’affrontare alcune gare e così man mano che i risultati non arrivavano si è persa la fiducia”. Poi sul derby: “E’ una partita tanto delicata quanto fondamentale, c’è sempre grande tensione. Vincere significherebbe fare un grande regalo ai tifosi e arriverebbe all’ambiente un segnale positivo in una stagione purtroppo poco esaltante”.
Felipe Anderson smentisce le voci di mercato e rassicura i tifosi biancocelesti
Il campionato volge al termine e si avvicina il calciomercato che, come sempre, promette gioie e dolori per i tifosi biancocelesti. Come in ogni altra finestra di mercato tornano a circolare voci su un eventuale trasferimento del brasiliano Felipe Anderson ad altre squadre ma ancora una volta è lo stesso calciatore a smentire tali voci. Intervistato dai media del suo paese prima della gara tra Brasile e Nigeria Under 23 il giocatore biancoceleste è tornato a parlare del suo passato e del suo prossimo futuro.
Sulla sua vecchia esperienza al Santos ha dichiarato: “Il mio primo anno non andò bene, ho subito un infortunio che mi ha costretto a restare fermo per molto tempo. Però non mi sono arreso e ho continuato a lavorare per riprendere la mia strada. Potevo andare in prestito a un’altra società ma con perseveranza e tanto impegno sono riuscito a conquistare un posto da titolare. Ho superato anche diversi problemi. Il mio difetto maggiore è stata la continuità di rendimento, alternavo buone giocate a brutti momenti. Ho lavorato tanto per arrivare fino a qui. In Europa ho imparato a restare concentrato e a stare in partita per tutti i novanta minuti di gioco. Mi hanno insegnato come farmi dare la palla, passare, tirare e aiutare la squadra quando ce n’è bisogno”.
Poi sulla Lazio e sul suo futuro: “Ogni volta che si apre il mercato mi ritrovo al centro di tante voci riguardanti il mio futuro. Da due anni il mio nome viene accostato a diversi club europei, ma io proseguo per la mia strada, penso solo a lavorare e a fare il bene della Lazio, altrimenti rischio solo di perdere di vista i miei obiettivi. Per ora penso solo a fare bene nella mia squadra di club e nella Selezione Olimpica. Devo terminare la stagione nel miglior modo possibile, voglio dimostrare di meritare la convocazione nella nazionale del mio paese. Il Manchester United? E’ vero, come confermato anche dalla società biancoceleste, lo scorso anno è arrivata un’offerta, ma la società ha preferito tenermi per fare una grande stagione. Purtroppo non siamo riusciti a ottenere gli stessi risultati della scorsa stagione, ma stiamo continuando a lavorare impegnandoci molto. Più in la’ vedremo quale sarà il mio futuro”.
Mandelli: “La Lazio non si è arresa e lo ha dimostrato a Milano”. E sul derby…
La Lazio, ormai fuori da tutto, si appresta ad affrontare la “partita delle partite” e per parlare della prossima stracittadina è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio l’ex biancoceleste Paolo Mandelli: “A Milano la squadra biancoceleste ha dato prova di poter dire ancora la sua in questo campionato. Anche se non è riuscita a cogliere il successo pieno ha mostrato di aver ancora energie da spendere e che una qualche reazione c’è stata. Sono usciti dalla competizione europea e senza obiettivi importanti gli stimoli vengono a mancare. Qualificarsi per l’Europa è difficile quindi ora non resta altro che giocare un gran derby. La stracittadina è una gara che non ha bisogno di una preparazione mentale, il fatto di non avere più obiettivi può dare modo alla squadra di Pioli di pensare solamente a questa gara, soprattutto con l’obiettivo di riscattare una stagione alquanto deludente. Conquistare i tre punti potrebbe anche motivare la squadra da qui alla fine del campionato, ritrovando la fiducia e nuove forze per andare avanti e terminare la stagione nel miglior modo possibile. Per l’allenatore è difficile preparare il derby come fosse un esame per il futuro. Pioli deve concentrarsi solo sul risultato, deve cercare di vincere con ogni mezzo possibile. La sosta forse non è stata un bene perchè preparare una partita così importante senza tanti giocatori impegnati nelle varie nazionali non è certo la situazione migliore per avvicinarsi all’incontro. Tra l’altro tutte le assenze dei biancocelesti sono gravi e tutte nello stesso reparto, che già tra l’altro è deficitario di suo. Sarà difficile per il tecnico trovare le soluzioni giuste. A volte però nelle difficoltà il gruppo si unisce. A lungo andare le assenze possono pesare tanto, ma in un contesto del genere giocatori dai quali non ti aspetti più di tanto possono diventare importanti e dare un grande contributo alla causa. Keita è forte ma se con le qualità che ha ancora non ha trovato la sua giusta dimensione vuol dire che esiste qualche problemino dal punto di vista della maturazione. Ha grandi potenzialità, può giocare sia come centravanti che come esterno, è leggero ma sa come attaccare la profondità. I giallorossi invece hanno ritrovato la concentrazione giusta per il prosieguo della stagione, è una squadra tosta, l’allenatore è riuscito a trasmettere velocemente il suo credo. Spero che almeno fisicamente abbiano speso tanto, aggredirli sin da subito e con continuità potrebbe essere la strada giusta per avere la meglio. Si può risultare aggressivi sia stando alti che chiudendo le loro vie di gioco per ripartire in velocità. L’importante è non permettergli di fare la partita, altrimenti potrebbero risultare molto pericolosi perchè sono una squadra con tante frecce al loro arco. Da qui al termine del campionato la Lazio deve temere solo se stessa. Ora i biancocelesti devono attaccarsi alla maglia, può diventare lo stimolo più forte per potersi sentire in gioco per qualcosa di importante. Una volta nelle squadre c’erano meno giocatori e gli infortuni erano meno frequenti. Prima si era anche più “cattivi” in campo a livello di contatti e di entrate sul terreno di gioco. A livello di prevenzione sono stati fatti dei passi avanti ma sono aumentati i ritmi, le partite sono molte di più e forse i giocatori sono sottoposti a uno stress maggiore”.
VIDEO – Che progressi De Vrij! Il rientro è sempre più vicino…
Ha voglia di tornare in campo il prima possibile e i tifosi attendono il suo rientro con ancor più impazienza. Stefan de Vrij corre e suda per tornare al meglio e offrire nuovamente quella sicurezza che manca ormai da troppo tempo alla retroguardia biancoceleste. A conferma di tutto questo un altro video pubblicato su Twitter dove è possibile osservare il lavoro fisioterapico dell’olandese. L’autore è Mikos Gouka, osservatore della nazionale orange e del Feyenoord (ex club di De Vrij) che con un tweet annuncia: “Si vede il recupero dal grave infortunio: ne aveva davvero bisogno”. Nel filmato il giovane laziale, grazie all’aiuto di Bram Swinnen, svolge il “Functional Resistance Training”.
@Stefandevrij komt er weer aan. Op bezoek bij speler #Lazio om kijkje te nemen bij herstel. Zaterdag @ADSportwereld pic.twitter.com/pyK5Any09A
— Mikos Gouka (@MikosGouka) March 24, 2016
E’ MORTA LA LEGGENDA DEL CALCIO OLANDESE
Incredibile e triste notizia arrivata pochi minuti fa, una notizia che sconvolge tutto il mondo calcistico. A Barcellona, nella sua abitazione, è morto Johan Cruijff, la leggenda del calcio. Il “Pelè bianco”, dopo aver combattuto per diverso tempo contro un tumore ai polmoni, si è dovuto arrendere spegnendosi così all’età di 68 anni, avendo al suo fianco i parenti che in quest’ultimo periodo si sono stretti intorno a lui cercando di trasmettergli la forza necessaria per sconfiggere il brutto male. Non più di 4 mesi fa, lo stesso campione annunciò di avere il cancro e che voleva affrontarlo con tutte le sue forze. Attraverso la sua pagina ufficiale di Facebook ecco il comunicato: “con grande tristezza vi chiediamo di rispettare la privacy della famiglia durante il loro momento di dolore”. Di seguito la foto commemorativa del grande campione sui profili social ufficiali.
Calori: “Lazio, vinci il derby per i tifosi”. Poi su Keita…
La sosta delle Nazionali, per i giocatori convocati nelle varie selezioni, non permetterà di gustarsi quella calma che servirebbe in previsione del rush finale del campionato. Questo tipo di discorso varrà ancor meno per i calciatori di Lazio e Roma visto che alla ripresa del campionato andrà in scena proprio la sfida tra le due squadre capitoline. A parlare del momento Lazio e della stracittadina del 3 aprile è Alessandro Calori: “La sosta riguarda tutti quanti, non solo la Lazio, ma quello che potrà incidere maggiormente nel finale di campionato per i biancocelesti potrà essere la brutta uscita dall’Europa League, ma c’è poco da fare – continua l’ex Perugia ai microfoni di Lazio Style Radio – la squadra di Pioli dovrà ritrovare le forze mentali e fisiche per questa gara, lo deve fare per i tifosi. Sarà fondamentale schierare la formazione migliore per giocare contro la Roma, è vero ci sono alcune defezioni ma ci si può affidare alla voglia di riscatto di chi ha giocato meno. Se si vuole finire bene questo campionato, anche per le prossime gare da qui alla fine sarà fondamentale il risultato del derby”. Poi su come bisognerebbe preparare questo tipo di match dichiara: “Non serve dire tanto, quando ti avvicini ad una partita così la spinta e la carica ti sale dentro naturalmente”.
Poi su Felipe Anderson: “Ha delle grandi potenzialità ma deve aiutarsi da solo, è un giocatore molto rapido e sa attaccare la profondità ma non è più quello della scorsa stagione, è bravo nell’uno contro uno così come lo sono Candreva e Keita, anche se l’idea di vedere quest’ultimo centravanti mi stuzzica. Ha moltissime qualità, vederlo prima punta è interessante, lavorandoci potrebbe diventare ancor più imprevedibile e questo sarebbe ottimo”.
Infine su Milinkovic: “Ha trovato una collocazione ottima all’interno della squadra e sta crescendo in maniera esponenziale, ha ampi margini di miglioramento. E’ bravo palla al piede, conclude in maniera splendida e nel gioco aereo è fortissimo. Potrebbe avere un grande futuro, cosi come Cataldi, deve solo migliorare”.
FORMELLO – Seduta atletica per pochi intimi
Seduta tutta atletica questa mattina a Formello per i giocatori laziali non impegnati con le nazionali, che hanno svolto una serie di scatti tra i paletti con i sensori sotto lo sguardo attento di mister Pioli, munito per l’occasione di fischietto e cronometro. Non è una novità, ma il programma consueto quando c’è un doppio allenamento, con la squadra dapprima si riscalda in palestra e poi arriva sul campo per i test sulla corsa. Con il pallone il gruppo tornerà invece a lavorare questo pomeriggio alle 15. Gruppo costituito ancora dai nove visti ieri alla ripresa, mentre per i dieci nazionali, partiti ad inizio settimana, inizieranno oggi gli impegni sul campo: ad aprire le danze Cataldi, impegnato con l’Italia U21 nel match, valido per le qualificazioni a Euro 2017, contro i pari età dell’Irlanda. Successivamente, toccherà ai due big azzurri Parolo e Candreva, nell’amichevole di lusso contro la Spagna, che precederà gli impegni di Felipe Anderson, con il Brasile U23 nell’amichevole contro la Nigeria U23, e di Biglia, che sfiderà con la sua Argentina il Cile nella gara di qualificazione ai Mondiali del 2018.
Milinkovic-Savic corre verso il derby: “Non vedo l’ora di tornare”
L’infortunio l’ha tenuto fuori dalla gara di ritorno contro lo Sparta Praga e contro il Milan, ma al derby Milinkovic-Savic proprio non vuole rinunciare. Il serbo sta bruciando le tappe e nella stracittadina potrebbe perlomeno sedersi in panchina. Sul suo profilo instagram Milinkovic-Savic ha scritto: “Non vedo l’ora di tornare”.
Mihajlovic-Lazio, interviene anche Galliani
Quello di Sinisa Mihajlovic è certamente il nome più caldo in casa Lazio per la sostituzione di Stefano Pioli, che a fine stagione, salvo sorprese, dirà addio alla panchina biancoceleste. Finora sulle prospettive del tecnico serbo nessuno si era ancora espresso ufficialmente. Almeno fino a questa mattina, quando il patron rossonero Silvio Berlusconi ha assicurato la continuazione del rapporto con l’ex allenatore della Sampdoria in caso di vittoria nella prossima finale di Coppa Italia contro la Juventus. A rincarare la dose ci ha poi pensato l’ad Adriano Galliani, che, intervenuto ai microfoni de ‘lalaziosiamonoi’, ha smentito le voci circolate in merito ad un incontro con il numero uno biancoceleste Claudio Lotito riguardo al futuro dell’allenatore serbo Sinisa Mihajlovic. Poche parole, per ribadire che il futuro del tecnico di Vukovar dipenderà da quale sarà l’epilogo della stagione dei rossoneri.
Di Canio Story: in un’intervista al Nuovo Corriere Laziale, Volfango Patarca apre l’album dei ricordi
In un’intervista rilasciata al Nuovo Corriere Laziale in edicola questa settimana, Volfango Patarca è tornato a raccontare la storia di Paolo Di Canio. Ricordi da quando proprio dalle colonne dello storico giornale dedicato al calcio giovanile partì la segnalazione alla Lazio, fino al periodo vissuto fianco a fianco in cui Patarca si trovò a gestire genio e sregolatezza del giovane campione nel calcio degli anni ottanta.
Signor Patarca, durante la sua lunga carriera, soprattutto come Responsabile della scuola calcio della Lazio, ha visto crescere e maturare numerosi talenti, tra i quali Paolo Di Canio. Ci può raccontare come iniziò la sua carriera?
“Paolo, all’epoca quattordicenne, nel 1982, giocava per la Pro Tevere e venne a fare un provino per la Lazio, dove io ricoprivo il ruolo di Responsabile della scuola calcio. Le sue qualità sopra la media furono subito visibili, era un già un calciatore eccezionale e ne fui colpito in positivo.”
Secondo alcune ricerche, Paolo Di Canio le fu segnalato proprio da un giornalista del Corriere Laziale, è vero?
“Sì assolutamente, è vero, Aldo Angelucci, all’epoca giornalista per il Corriere Laziale, segnalò a me e alla Lazio un giovanissimo Di Canio e andai subito a osservarlo e visionarlo in un torneo quando giocava con la maglia della Pro Tevere, notando immediatamente le sue importanti qualità e portandolo alla Lazio.”
Avendo visto nascere e crescere calcisticamentePaolo Di Canio, cosa ne pensa della carriera che ebbe come calciatore?
“Non posso che esserne soddisfatto. Per me Di Canio per certi versi è stato una scommessa, perché in molti non ci credevano, ma poi si è visto che avevo ragione io, anzi, sono sicuro che poteva anche avere una carriera ancora migliore di quella che ha avuto.”
Con l’approdo di Di Canio alla Lazio, tra lei e il ragazzo che tipo di rapporto si creò?
“Il nostro rapporto fu sicuramente ottimo fin da subito, io l’ho se guito fino al suo debutto in Serie A con Giuseppe Materazzi, il 9 ottobre 1988 in Cesena‐Lazio e poi è diventato quello straordinario calciatore che meritava di essere.”
Può raccontarci qualche aneddoto che a distanza di anni le è rimasto impresso del giovane Di Canio?
“Ci sono tantissimi ricordi tra me e Paolo, uno in particolare quando lui non condivideva il passaggio alla categoria superiore nella quale io non mi occupavo più e iniziarono i primi screzi e malumori con gli altri allenatori. Una volta incontrai Di Canio dopo una finale gi vanissimi persa contro la Lodigiani nella quale l’allenatore non lo fece giocare. Lui gettò la borsa ma io gli corsi dietro facendogliela recuperare, rimproverandolo. Penso che da quel giorno è nato Paolo Di Canio calciatore. Un altro episodio è quando l’Italia vinse il campionato del Mondo nell’82 e lo vidi sopra il tetto di una macchina a festeggiare, lo presi per le gambe e lo feci scendere perché se avesse continuato si sarebbe fatto male e non sarebbe stato positivo per la sua carriera.“
MERCATO – Offerta americana per Klose. E per Biglia Lotito alza la posta
Che cosa ne sarà precisamente del suo futuro si saprà soltanto tra qualche settimana. Intanto però una cosa è certa: a fine stagione le strade della Lazio e di Miroslav Klose si separeranno. Il tedesco vuole continuare a giocare, come ha dichiarato nei giorni scorsi, e le squadre pronte ad accontentarlo non mancano. Tra esse, secondo quanto riporta ‘Leggo.it’, ci sarebbero i New York Cosmos: il sodalizio presieduto da Pelé sta infatti chiamando insistentemente il numero 11 biancoceleste per convincerlo a trasferirsi tra le proprie fila e, a tale scopo, gli avrebbe già fatto recapitare un’offerta di contratto biennale a 3 milioni di dollari netti annui, cui si aggiungeranno le cifre pattuite da Klose nei contratti con gli sponsor cui fa da testimonial. Non resta ora dunque che attendere la risposta dell’attaccante, il cui futuro sembra però sempre più orientato verso le stelle e le strisce.
E i prossimi saranno giorni cruciali anche sul fronte relativo a Lucas Biglia, la cui permanenza, visto l’interesse di numerosi top club, è appesa praticamente a un filo. La Lazio tuttavia non si rassegnerà facilmente a perdere il suo gioiello e a breve incontrerà il suo agente Enzo Montepaone per provare un ultimo disperato tentativo di prolungare il legame. Al momento, il contratto dell’ex Anderlecht scade nel 2018, ma Lotito e Tare sono pronti a condurlo verso il rinnovo con una proposta da 2,5 milioni annui (quasi il doppio rispetto agli 1,4 milioni che l’argentino percepisce attualmente). Un’offerta da top player insomma, con cui i due dirigenti sperano di contrastare le lusinghe giunte a Biglia in particolare da Madrid, sponda Real. In caso però di non raggiungimento dell’obiettivo, sono già pronti i sostituti, due per la precisione: uno è il giovane talento Youri Tielemans, che all’Anderlecht ha sostituito (senza rimpianti) proprio il regista di Mercedes, mentre l’altro è Jordi Clasie, che la scorsa estate aveva rifiutato il corteggiamento biancoceleste per trasferirsi a quel Southampton dove ora sta faticando a imporsi.
Viareggio Cup, agli ottavi Juventus a valanga. Nei quarti big match Inter-Fiorentina
QUARTI DI FINALE
VENERDÌ 25 MARZO
GRUPPO A
SPEZIA-TORINO
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)
JUVENTUS-BOLOGNA
La Spezia / Stadio “B. Ferdeghini” (ore 14) (Sintetico)
GRUPPO B
PALERMO-VIRTUS ENTELLA
Pistoia / Stadio “Melani” (ore 15)
FIORENTINA-INTER
Paganico (GR) / Stadio “Uzielli” (ore 15) (Sintetico)
Mihajlovic – Berlusconi ci ripensa, a patto e condizioni. Ecco quali
Silvio Berlusconi parlando ai microfoni di Tele Radio Stereo aggiusta il tiro riguardo al possibile allontanamento a fine stagione del tecnico serbo Sinisa Mihajlovic: “Non ho mai dato giudizi negativi su Mihajlovic. Sono i giornali che hanno fatto copia e incolla. Penso che in caso di vittoria del Milan sulla Juve in Coppa Italia, meriterebbe di restare allenatore”.
LAMENTELE – “Mi sono solo lamentato di vedere un Milan che non mi è piaciuto e non so quanto questo sia da attribuire all’allenatore o alla società che non ha saputo prendere i giocatori giusti. Non è solo colpa di Mihajlovic“.
VIDEO – Bruxelles: Salah Abdeslam, prima udienza. L’arrivo in tribunale
Siamo alla prima udienza, a partire dalle 9 di questa mattina, per Salah Abdeslam, l’uomo delle stragi di Parigi e Bruxelles (tramite i suoi sicari) arrestato la scorsa settimana.
Il tribunale di belga deve decidere se convalidare il fermo e valutare la validità del mandato di arresto europeo, che potrebbe facilitare l’estradizione del terrorista verso la Francia.
Berisha: “Il ruolo del portiere? Il più complicato. Sto cercando..”
La nazionale si prende il suo spazio e allontana molti giocatori dai rispettivi club. Sono soltanto nove i giocatori rimasti a Formello, tutti gli altri sono, invece sparsi per il mondo con le rispettive nazionali. Uno di questi Etrit Berisha, portiere albanese e secondo di Federico Marchetti, nella consueta conferenza stampa prepartita ha parlato della sua nazionale e del momento dei biancocelesti.
ALBANIA – “Ci stiamo allenando molto bene e ci stiamo preparando intensamente per questa doppia amichevole. Sono due partite che ci serviranno a capire a che punto siamo, se abbiamo raggiunto un buon livello. Non abbiamo molto tempo a disposizione e molte partite da qui agli Europei per collaudare la squadra, quindi dovremo sfruttare al meglio queste due sfide. Personalmente penso che siano molto importanti, ci aiuteranno a migliorare ancora”.
EUROPEI – Sulla preparazione in vista degli Europei Etrit ha detto: “Siate certi che stiamo lavorando ancora più duramente, perché non vogliamo fermarci qui. Attualmente l’intero gruppo è carico al massimo, vogliamo fare del nostro meglio a Euro 2016. Siamo molto uniti, siamo come fratelli. Ci fidiamo l’uno dell’altro e siamo sicuri che giocheremo alla grande in Francia. Non sarà facile perché ci troveremo ad affrontare squadre molto forti e competitive, ma faremo del nostro meglio per raggiungere il nostro obiettivo: quello di passare il turno”.
LAZIO – Capitolo biancocelesti per l’estremo difensore albanese: “Il ruolo del portiere è uno dei più difficili, perché noi non abbiamo la possibilità di fare cambi in continuazione. Questo complica la situazione. Non penso che ho giocato poco alla Lazio, sono sceso in campo in circa 20 partite. Più 10 con la Nazionale. Deve essere l’allenatore a capire se ho giocato abbastanza e se sono pronto. Sto cercando di fare del mio meglio in allenamento, così come continuerò a farlo anche in futuro. Credo di avere la giusta esperienza e mi farò trovare al 100% per il bene dell’Albania”.
Addio a Klose e Matri. Arriva un ‘regalo’ da Simeone?
Facciamo il punto degli attaccanti che a fine stagione lasceranno la Lazio, costringendo Tare ad un intervento ‘massiccio’ nella sessione del mercato estivo.
L’esperienza di Miroslav Klose in maglia biancoceleste è giunta al termine. Il ‘panzer’ tedesco a fine campionato lascerà Roma, portando con se la consapevolezza di rimpiazzare la casella vuota con un attaccante all’altezza del suo nome.
Anche Alessandro Matri pare non avere convinto la dirigenza e si appresta a ritornare a Milano, lasciando così un’altro vuoto da colmare. Soltanto Filip Djordjevic pare essere l’unico ‘fedele’ e inamovibile attaccante non cedibile.
TORRES – L’edizione odierna de ‘Il Corriere della Sera‘ parla di una suggestiva idea che ‘proverrebbe’ direttamente da Madrid: Fernando Torres, operazione simile a quella che Lotito fece con l’acquisto di Klose qualche anno fa. L’ingaggio del giocatore potrebbe essere un problema non da poco, lo spagnolo percepisce 4 milioni di euro l’anno. Cifra ben diversa da quella che andrebbe a prendere qualora decidesse di approdare in biancoceleste.
Conte: “Basta polemiche, volevo solo essere trasparente”
Da quando ha annunciato il suo addio ala guida della Nazionale Italiana per tornare ad allenare in una panchina di un club importante, le polemiche su Antonio Conte si susseguono senza tregua. Proprio l’attuale Ct dell’Italia ha provato a stemperare le discussioni nella conferenza stampa che precede l’amichevole tra Italia e Spagna. Queste le sue parole riportate dal portale Ansa.it: “Penso di aver fatto una cosa corretta, volevo essere trasparente. Qui ho fatto un’esperienza fantastica, non mi sono mai pentito della mia scelta e quando ho detto di sentirmi poco utilizzato ho usato una metafora rispetto a quello che mi era stato promesso, di lavorare molto più di quanto è successo, ma non volevo mancare di rispetto a nessuno, tantomeno alla Nazionale. Proprio dai media mi era stato chiesto di fare chiarezza, perché si potesse programmare il dopo. Penso di avere fatto una cosa corretta ma mi dispiace che comunque si cerca qualcosa per creare una polemica – ha aggiunto il Ct, tornando sulla metafora che aveva usato del sentirsi come in ‘garage’ – e mi dispiace ancora di più perché questa è stata un’esperienza fantastica che auguro a chiunque. Allenare una nazionale ti dà orgoglio smisurato“.
RASSEGNA STAMPA – Sousa in bilico: Pioli in pole position, ma piace molto Juric
Il gran ballo delle panchine può coinvolgere anche laFiorentina. I rapporti fra Paulo Sousa e la dirigenza viola si sono bruscamente raffreddati dopo le critiche del tecnico alla campagna invernale di mercato. Poi sono venuti la sconfitta con la Roma e i deludenti pareggi con Verona e Frosinone.
Amichevole Italia-Spagna, un minuto di raccoglimento a Udine
In occasione dell’amichevole calcistica di questa sera tra Italia e Spagna, a Udine, la Figc e la Federcalcio spagnola (cioè la Real Federaciòn Espanola de Football) “hanno concordato di osservare un minuto di raccoglimento in memoria delle studentesse universitarie decedute nell’incidente stradale occorso in Spagna nei giorni scorsi, delle vittime degli attentati di Bruxelles e di tutti gli atti di violenza e terrorismo che hanno stroncato vite innocenti“. Lo rende noto la federcalcio con un comunicato ufficiale.
RASSEGNA STAMPA – Pioli ‘inventa’ per il derby: Mauricio e Gentiletti terzini
Sembra quasi una partita a calcetto tra amici la seduta di allenamento della Lazio. Tra infortuni e impegni con le rispettive nazionali, in campo con Pioli solo 9 giocatori: Patric, Bisevac, Gentiletti, Mauricio, Braafheid, Mauri, Matri, Djordjevic e Klose. Lo aveva messo in preventivo, il tecnico biancoceleste, che la prima settimana di sosta sarebbe stata molto complicata dal punto di vista dell’organico a disposizione.
A FORMELLO SI ALLENANO SOLO IN 9 – Impossibile mettere in pratica prove tattiche per il derby, così la squadra si è limitata a qualche esercizio atletico e ai classici tiri in porta. In una di queste esercitazioni, c’erano i tre centravanti più Mauri in mezzo all’area ad aspettare i cross dei difensori: dalla destra, oltre a Patric, partivano anche quelli di Mauricio, mentre dalla sinistra, insieme a Braafheid, c’era pure Gentiletti. Chissà che, in vista della sfida alla Roma, i due sudamericani non siano presi in considerazione anche da terzini. L’emergenza in difesa per l’occasione sarà in ogni caso altissima, perché mancheranno sicuramente lo squalificato Lulic, gli infortuni Konko e Radu, più Basta, difficilmente recuperabile.
Fonte : La Repubblica