Home Blog Pagina 2741

PRIMAVERA – Le pagelle di Lazio-Inter: a Murgia manca solo il gol… e un rigore

di Fabio Belli

LAZIO

Matosevic 6 Inoperoso per tutta la partita, non ha colpe specifiche sul gol, con Pinamonti che arriva alla conclusione da posizione troppo ravvicinata.

Dovidio 6.5 Uno dei più propositivi tra i suoi, si sgancia spesso con conraggio in fase offensiva.

Mattia 5.5 L’Inter si fa vedere poco davanti, ma quando lo fa i centrali “scricchiolano”, fino al patatrac del gol interista con Pinamonti lasciato clamorosamente solo dai centrali.

Quaglia 5.5 Soffre la fisicità degli interisti, sul gol vedi Mattia.

Germoni 6.5 Una prova convincente, sta crescendo molto dal punto di vista della personalità.

Murgia 7 Il miglior biancoceleste in campo, a tratti inarrestabile: gli manca, purtroppo, solo il gol (e probabilmente anche un rigore).

Rokavec 5.5 Poco incisivo, e purtroppo per lui non è la prima volta. (dal 89′ Cardoselli sv)

Folorunsho 6 Molto bene nella prima frazione di gioco, si spegne inesorabilmente nella ripresa (dal 71′ Sarac 6 Primi lampi per il talento austriaco. Avrà modo per mettersi più in mostra).

Manoni 5.5 Pesa il grave errore nel secondo tempo. E’ vivace ma ormai gioca con continuità da attaccante e deve imparare i movimenti base. (dal 87′ Calì sv)

Rossi 6.5 Bravissimo a svariare sul fronte offensivo, si trova più a suo agio come ispiratore che come finalizzatore.

Palombi 6 Gli manca il gol, ma un paio di movimenti da attaccante di razza confermano come stia ritrovando la migliore forma fisica. Radu gli dice di no su una delle occasioni più ghiotte del match.

All. Simone Inzaghi 6.5 Oggi alla Lazio non si può rimproverare nulla. Il gioco c’è, manca quel pizzico di attenzione in più in fase difensiva costato molti punti e molte sconfitte in questa stagione.

INTER (4-3-3):

Radu 7 Partita perfetta con due grandi interventi e un senso di sicurezza generale infuso ai suoi compagni.

Gyamfi 6 Va un po’ in affanno soprattutto nel primo tempo, sale di tono nella ripresa quando la spinta della Lazio si fa meno intensa.

Popa 5.5 Soffre la brillantezza di Rossi, forse il peggiore del pacchetto difensivo nerazzurro.

Gravillon 7 Provvidenziale nel primo tempo con un salvataggio su Palombi, la sua è grande personalità-

Miangue 6 Sulla corsia di sua competenza la Lazio trova meno spazi rispetto al lato di Gyamfi, ma si fa vedere poco palla al piede.

Zonta 6 Partita di sostanza, con qualche sbavatura ma anche con iniziative lodevoli.

Tchaoule 6.5 Infaticabile, in mezzo al campo è un autentico motorino sempre pronto al pressing sul portatore di palla avversario.

Bonetto 6 Meno brillante del solito, ma sempre attento e soprattutto disciplinato tatticamente.

Babayoko 5.5 La sua falcata fa scena, ma la sostanza dov’è? (dal 77′ Appiah 7 Sua la fiammata che vale l’assist della vittoria a Pinamonti)

Correia 6.5 La partita offensiva dell’Inter è poca cosa, ma il più vivace è senza dubbio lui (dal 65′ Pinamonti 7 Un gol troppo importante per assegnargli un voto inferiore).

Baldini 6 Sempre pronto a ripartire, non trova per il supporto del reparto finendo spesso isolato in fase offensiva. (dal 89′ Della Giovanna sv)

All. Stefano Vecchi 6 L’Inter è apparsa rinunciataria, molto attenta a non perdere. La fortuna una volta tanto fa tutt’altro che aiutare gli audaci, piace comunque la solidità difensiva della sua squadra contro una Lazio a tratti arrembante, ma sempre con pochissimo spazio a disposizione.

Onazi-Werder Brema: le parole dell’agente del nigeriano

In Germania si parla di accordo vicino tra Lazio e Werder Brema per il trasferimento di Eddy Onazi ai biancoverdi. Secondo indiscrezioni riportate sul suo profilo Twitter dal giornalista della BBC Oluwashina Okeleji la trattativa tra le società sarebbe ben avviata: l’accordo è imminente, l’intesa sarebbe stata raggiunta sulla base della formula del prestito con diritto di riscatto. Ultimo scoglio sarebbe la cifra che i tedeschi dovrebbero sborsare per i primi sei mesi di prestito. A tal proposito , ai microfoni di Tuttomercatoweb è intervenuto il procuratore del nativo di Lagos, Stephen Makinwa, il quale ha frenato sull’imminenza dell’accordo: “C’è l’interesse del Werder Brema, ma ancora nulla di concreto. Al momento non ci sono novità, siamo in attesa. Ma ripeto, col Werder non c’è nulla di avviato. Valuteremo l’evolversi della situazione, da qui al 1 febbraio c’è ancora tempo“.

PRIMAVERA – Lazio-Inter 0-1, immeritata beffa nella semifinale d’andata di Coppa Italia

Ci sono stagioni che partono segnate e così continuano, nel calcio, nonostante i mille sforzi per cambiare la sorte. Supercoppa, campionato, derby e ora Coppa Italia. Se qualcosa può girare male per la Lazio Primavera di Simone Inzaghi, quest’anno lo farà. E una delle più belle prestazioni dell’anno, quella nella semifinale d’andata contro l’Inter, non produce per i biancocelesti più di una sconfitta di misura che rende proibitiva la scalata verso la finalissima, con un risultato da ribaltare completamente nel match di ritorno a Milano, il 9 febbraio prossimo.

FORMAZIONI – Con Borecki out, scelte obbligate a centrocampo per Simone Inzaghi con Murgia, Rokavec e Folorunsho schierati titolari. In attacco, dopo aver saltato la trasferta di campionato di Palermo, c’è Palombi assieme a Rossi e Manoni nel tridente. L’Inter schiera tutti i titolari per cercare riscatto dopo un momento non brillante in campionato, ripreso con la sconfitta interna contro il Chievo e il pari sul campo dell’Atalanta.

LAZIO CORAGGIOSA – L’Inter si mostra subito aggressiva nelle prime battute di gioco, ma la Lazio cresce e guadagna metri occupando in maniera più costante la metà campo avversaria. Al quarto d’ora i biancocelesti reclamano un calcio di rigore per una trattenuta su Murgia, ma l’arbitro lascia correre. 2′ dopo lo stesso Murgia trova un varco sulla destra e scaglia un velenoso diagonale che finisce di non molto a lato rispetto alla porta difesa da Radu. Ma la prima grande occasione per i biancocelesti arriva al 22′. Gran movimento in area di Simone Palombi innescato da un colpo di testa di Folorunsho: a due passi dalla porta deve intervenire Gravillon a salvare la porta dei suoi. Ai punti il primo tempo è comunque della Lazio, anche se nella seconda metà della prima frazione di gioco i ritmi si abbassano. Due guizzi di Rossi e Palombi fanno sussultare la tribuna del “Fersini”, ma l’impressione è che l’Inter sia ben coperta. Vecchi tiene il baricentro basso cercando una ripartenza che la Lazio nel primo tempo non concede mai, e si arriva così all’intervallo a reti inviolate.

STESSO SPARTITO – La Lazio inizia a testa bassa anche la ripresa: al 6′ grande iniziativa di Rossi sul versante destro dell’area di rigore dell’Inter. L’attaccante lascia sul posto Popa e serve Palombi che arriva col baricentro un po’ arretrato alla conclusione: manca quel pizzico di potenza e Radu riesce così a deviare con un gran riflesso in calcio d’angolo. Le occasioni da gol latitano come e forse più del primo tempo, ma va sottolineato come lo spartito del match non cambi affatto. La Lazio appare sempre più padrona del campo, ed anche se nella fase centrale del match il ritmo viene spezzettato dai cambi, l’Inter appare sempre più in sofferenza, con un baricentro di gioco molto arretrato. Alla mezz’ora Manoni ha la grande chance con una prateria di fronte a sé, ma invece di avanzare palla al piede a tu per tu con Radu calcia precipitosamente, mancando il bersaglio. Lazio poi ancora vicina al gol al 39′, con Manoni prima e Rossi poi che non arrivano d’un soffio alla deviazioe vincente in mischia nell’area nerazzurra.

BEFFA PINAMONTI – Sembra ci si debba rammaricare per una vittoria mancata nonostante il grande sforzo prodotto, ma la Lazio Primavera quest’anno non si fa mancare nulla. Arriva la clamorosa beffa al 41′ della ripresa, con il neo entrato Appiah che si rende protagonista di una bella percussione sulla destra e capace di servire Pinamonti, dimenticato completamente dalla difesa laziale. Un solo errore difensivo che costa alla Lazio il ko. Incredibile a dirsi, ma come sottolineato all’inizio, quest’anno per la Lazio Primavera va così.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO-INTER 0-1

Marcatori: 86′ Pinamonti

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Germoni; Murgia, Rokavec (89′ Cardoselli), Folorunsho (71′ Sarac); Manoni (87′ Calì), Rossi, Palombi. A disp.: Borrelli, Cotani, Cinti, Petro, Ceka, Ennali, Beqiri, Bernardi, Bezziccheri. All. Simone Inzaghi

INTER (4-3-3): Radu; Gyamfi, Popa, Gravillon, Miangue; Zonta, Tchaoule, Bonetto; Babayoko (77′ Appiah), Correia (65′ Pinamonti), Baldini (89′ Della Giovanna). A disp.: Pissardo, Sobacchi, Vanheusden, Carraro, Emmers, Delgado, Bollini, Leoni, Rapaic. All. Stefano Vecchi

Arbitro: Vincenzo Valiante (sez. di Nocera Inferiore)

Assistenti: Capaldo-Campitelli

NOTE. Ammoniti: 69′ Folorunsho (L). Recupero: 1′ pt, 4′ st

Sebastiano Siviglia nuovo club manager della Ternana

L’ex difensore della Lazio, nonchè ex allenatore dei Giovanissimi Nazionali biancocelesti, Sebastiano Siviglia, è il nuovo Club Manager della Ternana e prende il posto di Guglielmo Acri, sollevato dall’incarico. Lo rivela la stessa società umbra, attraverso un comunicato ufficiale sul proprio sito: “La Ternana Calcio comunica di aver sollevato dall’incarico il signor Gugliemo Acri ed il suo staff. Contestualmente si comunica di aver conferito al signor Sebastiano Siviglia l’incarico di Club Manager”. Un nuovo ruolo per Siviglia quindi, questa volta nei panni di dirigente dietro una scrivania.

 

Storace: “Se Lotito è un incapace la colpa non è mia”

Ai microfoni di Radio Radio è intervenuto Francesco Storace. L’attuale vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio ha risposto alle domande degli ascoltatori. Tra i tanti intervenuti, un ascoltatore gli ha chiesto: Ma lei è pentito di aver dato la Lazio a Lotito?”. Questa la sua risposta: “Nessuno mi può smentire su ciò che sto dicendo. Lotito è un personaggio che si è saputo affermare, non parlo con lui da 7-8 anni. Non abbiamo un grande rapporto di amicizia. Capisco cosa prova il tifoso biancoceleste. Questi sono i fatti: tra il 2003 e il 2004 Lotito era in concorrenza con Tulli e portò in banca i crediti che la Regione non poteva non riconoscergli. Se uno fa dei lavori per la Regione, io ho l’obbligo di ricompensarlo con quanto dovuto. In quei giorni furono in molti a congratularsi con me dato che la Lazio dopo Cragnotti rischiava il fallimento. Poi, se lui si è rivelato un incapace nella gestione non posso risponderne io o qualcun altro. E mi riferisco all’intera gestione, compreso il rapporto con i tifosi. La verità su questa storia è tutta qui”.

Murgia: “Sono forti, dovremo stare attenti e sfruttare le occasioni che ci capiteranno”

Al termine del primo tempo della semifinale di Tim Cup è intervenuto ai microfoni di Sportitalia Alessandro Murgia: “E’ una squadra forte, dobbiamo stare attenti in difesa e sfruttare le nostre occasioni. Ci sentiamo pronti e vogliamo vincere, sarà molto importante sfruttare gli episodi che ci capiteranno”.

Operazione fuorigioco – Zamparini: “Sospendiamo il campionato”

In un’intervista rilasciata al Giornale di Sicilia il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha commentato l’inchiesta “Operazione Fuorigoco”. Queste le sue dichiarazioni sul nuovo caso che ha coinvolto il calcio di casa nostra: “Dovremo sospendere il campionato, è questo che venerdi in Lega chiederò agli altri presidenti di serie A. Questa non è giustizia ma solo cinema. Questa nuova inchiesta si basa sul nulla, non c’è nulla e ha come unico effetto un grande impatto mediatico. Mentre l’Italia tutta sta andando alla deriva si dà importanza a notizie prive di fondamento ma eclatanti, puntando il dito contro persone ritenute colpevoli che vengono sbattute in prima pagina senza avere la minima prova. Mi ha chiamato Rino Foschi. Era in lacrime perchè gli è stato posto sotto sequestro il conto corrente in cui erano depositati cinquemila euro. I suoi soldi. Mi vergogno per chi ha creato una inchiesta come questa e provo vergogna per chi sequestra cinquemila euro dal conto corrente di una persona che lavora onestamente. Ma questa è l’Italia dei nostri giorni”.

 

Primavera Tim Cup – Inzaghi: “Niente ci è precluso. L’Inter è una grande squadra ma ce la giocheremo”

A pochi minuti dall’inizio della semifinale di Tim Cup Primavera è intervenuto il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi. Queste le parole dell’allenatore biancoceleste: “Questa di oggi sarà una bellissima partita. Siamo stati bravi ad arrivare fino a qui e ora vogliamo giocarcela fino alla fine. In campionato siamo al sesto posto ma siamo contenti perché siamo stati protagonisti in Supercoppa a Torino, siamo in semifinale di Tim Cup, solo in campionato siamo un po’ indietro ma stiamo tentando di recuperare. I ragazzi stanno crescendo giorno dopo giorno, siamo contenti di questo. L’Inter è una squadra forte con giocatori importanti. I nerazzurri sono una squadra fisica, con tre 96’. Hanno un ottimo tecnico e in più hanno inserito in squadra dei nuovi innesti. Nel calcio nulla è scontato, ce la giocheremo. E’ una partita che avrà un seguito anche a Milano, in ottica andata-ritorno bisogna stare attenti anche ai minimi particolari”.

 

Domani attesi in Paideia due difensori biancocelesti…

La Lazio si avvicina alla delicata trasferta di Udine in piena emergenza. Tra gli indisponibili e chi dovrà scontare un turno di squalifica, Pioli avrà una Lazio decimata e dovrà in qualche modo trovare la formula giusta per tornare a Roma con i 3 punti. Due pedine che non faranno parte della spedizione biancoceleste, saranno: Stefan Radu e Mauricio. Il primo dovrà saltare la prossima partita di campionato per aver rimediato, contro il Chievo, l’espulsione sul rigore concesso alla squadra di Rolando Maran, mentre il brasiliano è alle prese con un infortunio. Entrambi i difensori sono attesi domani alle ore 12:00 presso la clinica Paideia per accertamenti.

Bari- tragedia nella tragedia: ambulanza contro auto, un morto e 7 feriti…

Secondo quanto Una quarantunenne morta e sette persone ferite: è il bilancio dell’incidente stradale avvenuto alle 7.20 all’angolo fra via Crisanzio e via Quintino Sella, a Bari, nel quartiere Libertà. Coinvolte un’ambulanza del servizio Operatori emergenza radio e una Citroen C3. A perdere la vita è stata Carmela Pizzuto, che i soccorritori stavano trasportando in codice rosso al Policlinico di Bari: la donna, che soffriva di una insufficienza respiratoria grave, è morta poco dopo l’arrivo in ospedale per un arresto cardiaco. Le cause del decesso sono ancora da accertare, ma non si esclude che sia morta a seguito dell’incidente. I feriti sono l’autista dell’ambulanza, che ha riportato un trauma cranico, così come una infermiera che viaggiava con loro, un’altra soccorritrice (che ha avuto una contusione al braccio) e la dottoressa che assisteva la paziente durante il viaggio, che ha riportato un trauma toracico. Contusioni guaribili con prognosi fino a 15 giorni per il conducente della Citroen e per sua moglie: l’uomo, a quanto si è appreso, stava accompagnando sua moglie in ospedale per eseguire alcune analisi.
Nell’incidente è rimasto ferito, fortunatamente in maniera non grave, anche un mauriziano di 17 anni che stava andando a scuola. Il giovane era con la madre nei pressi del semaforo dove si sono schiantati i due mezzi. L’auto lo ha urtato: è stato medicato all’ospedale San Paolo e poi dimesso. Accertamenti più lunghi e ripetuti per l’autista dell’ambulanza, invece, che è rimasto a lungo in stato confusionale ed è stato sottoposto ad altri esami per un problema alla vista. Il traffico è rimasto congestionato a lungo, in una zona molto trafficata per densità abitativa e nella quale si trovano numerose scuole. L’ambulanza e l’auto sono state rimosse cinque ore dopo l’incidente, mentre c’è voluto ancora più tempo per ripristinare i semafori. Sul luogo, a eseguire i rilievi e a regolare il traffico, gli agenti della polizia municipale. Saranno sempre loro a condurre le indagini per risalire alle responsabilità dell’episodio: a capire, cioè, chi dei due conducenti abbia violato le regole del Codice della strada. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore di turno.

Fonte: Repubblica.it

Il dt Sartori su Dramé: “Credo proprio che il giocatore…”

Nella giornata di ieri si sono rincorse voci sull’imminente chiusura dell’affare che porterebbe il terzino, attualmente in forza all’Atalanta, Boukary Dramé alla corte di Pioli. Il 30enne difensore senegalese, ha il contratto in scadenza nel giugno 2017 e la Lazio sembra essere molto forte sul calciatore in questa finestra di mercato. Ai microfoni di Lazionews.eu è intervenuto il dt Giovanni Sartori, per chiarire la situazione: “La verità su tutto questo è semplicemente che La Lazio non ci ha mai chiesto Dramé. Non credo proprio che il giocatore si muoverà da Bergamo”.

FORMELLO – Le novità dall’allenamento mattutino. Tounkara in partenza

0

Doppia seduta in programma oggi a Formello. Assenti questa mattina Radu Lulic, che non giocheranno domenica con l’Udinese per squalifica, oltre a Onazi Kishna, che dovrebbero rivedersi nel pomeriggio. C’è invece Bisevac, che, dopo un’ora di riscaldamento in palestra, si presenta regolarmente in campo, partecipando alle rapide sfide a campo ridotto. Dopo essere rimasto a riposo ieri pomeriggio, la notizia della sua presenza stamattina – e quindi della sua disponibilità per la trasferta del ‘Friuli’ – rasserena decisamente una Lazio comunque ancora in emergenza in difesa: nonostante il rientro di Gentiletti, si registrano infatti le defezioni di Mauricio Hoedt, in dubbio per domenica. Il brasiliano, in particolare, soffre di una piccola lesione muscolare, mentre potrebbe farcela l’olandese, che sta aumentando i carichi di lavoro in palestra e domani effettuerà un provino sul campo. L’ex Az è reduce da una contusione al ginocchio e la sua situazione continuerà ad essere tenuta ogni giorno sotto controllo dallo staff medico. Appuntamento dunque alle 15 per la ripresa dei lavori.

Infine, sul fronte del mercato, è vicino a fare le valigie Tounkara, pronto a partire in direzione Salernitana. Come riporta ‘salernogranata.it’, infatti, dopo la lunga riunione di ieri, oggi potrebbe esserci la fumata bianca. Alla firma, prevista nelle prossime ore, mancherebbero solo alcuni dettagli relativi ai bonus per le presenze, di cui il presidente Lotito sta discutendo proprio in questi istanti con il procuratore del classe ’96 Anellucci. Tounkara, sulle cui tracce era forte anche l’Ascoli, raggiungerebbe dunque Prce e Oikonomidis, andando così ad arricchire la già folta colonia biancoceleste in granata.

PRIMAVERA – Lazio-Inter (semifinale C.Italia): presentazione e probabili formazioni

È in programma oggi pomeriggio (ore 14.30) al ‘Fersini’ l’andata della semifinale di Coppa Italia Primavera tra Lazio Inter. Nelle due squadre è ancora vivo il ricordo della gara dello scorso 9 giugno a Savona, valida per i quarti di finale delle Final Eight, in cui i biancocelesti si resero protagonisti di una vera e propria impresa, rimontando e poi vincendo nei 120′. Quella di oggi però è una Lazio del tutto diversa, almeno in campionato, dove non ha ancora trovato il giusto feeling con il successo, mentre in Coppa è riuscita a mantenere quel ruolo di schiacciasassi e sarà decisa a confermarlo anche oggi, per provare almeno a difendere quella Coppa che da due anni a questa parte staziona nella bacheca di Formello. Dall’altro lato, i nerazzurri di Vecchi invece sognano il colpo nella tana nemica, per poi completare l’opera tra una settimana tra le mura amiche. In palio ci sarà la finalissima del trofeo, contro la vincente dell’altra semifinale tra FiorentinaJuventus.

In casa Inter c’è indubbiamente voglia di rivincita e di recitare un ruolo di primo piano in tutte le competizioni. La vittoria di Trigoria contro la Roma, che ha regalato questa semifinale di Coppa, è l’esempio più lampante dell’ottimo rendimento in trasferta, dimostrato inoltre dall’unico ko patito in quel di Cagliari. Merito soprattutto dell’imprevedibilità e della capacità di andare in gol con qualsiasi elemento, non dando così riferimenti agli avversari: sono infatti ben 13 i giocatori nerazzurri andati a segno finora in campionato. Tra essi, il tridente offensivo formato da Baldini, bomber Correia Bakayokocui mister Vecchi si affiderà rispetto alla sfida di sabato scorso contro l’Atalanta: saranno loro, con i loro 11 gol complessivi, a guidare l’assalto al forte della Lazio.

Che deve vincere per dimenticare la sconfitta con il Palermo, una vera beffa per una gara giocata alla pari per tutti i 90′. Per riuscirci, mister Inzaghi potrà contare nuovamente sull’apporto di Palombi, che ha recuperato dalla distorsione alla caviglia e che ritroverà il suo posto nel trio d’attacco accanto a RossiManoni. A centrocampo, invece, fuori Borecki (rottura del menisco della gamba sinistra), sarà Rokavec ad agire in cabina di regia, affiancato da Murgia Folorunsho, mentre la difesa, dove si registra la prima convocazione del nuovo acquisto classe ’99 Petro (il transfer è arrivato), sarà la stessa di sempre. A questi undici l’obbligo di tenere alto il fattore campo e di posare la prima pietra in vista del ritorno.

Probabili formazioni

LAZIO (4-3-3): Matosevic; Dovidio, Mattia, Quaglia, Germoni; Murgia, Rokavec, Folorunsho; Manoni, Rossi, Palombi  All. Inzaghi

INTER (4-3-3): Radu; Gyamfi, Popa, Gravillon, Miangue; Zonta, De Micheli, Bonetto; Baldini, Correia, Bakayoko  All. Vecchi

Operazione Fuorigioco: La caduta degli Dei del calcio

Un altro faldone da spolverare, con tante incognite e probabilmente l’inizio (o il prosieguo) dell’ennesima girandola di polemiche, scandali, comunicati mediatici di scagionamento e pillole su pillole di indigesto mal calcio da ingoiare, con annessi e connessi strafalcioni dei plenipotenziari.

ANALISI – L’operazioneFuorigioco, di fatto si va a collocare davanti agli scandali degli ultimi anni, ad un Calciopoli bis, o tris, dipende da quanto sia ampio il vostro stomaco da sopportare ed ingerire gli ultimi due lustri di indecenti e quantomai irrispettosi accadimenti “non sportivi”. Sono passati esattamente dieci anni, mese più o mese meno dall’inizio della fine del calcio non giocato.

2006 – La procura di Torino che era in essere il Pm Raffaele Guariniello, già noto per precedenti indagini nel mondo del pallone aprì, senza concludere apparentemente nulla, l’inchiesta guarda caso denominata “Offside“, che si sul momento non ebbe riscontri immediati, ma permise di recuperare ed inviare del materiale, ritenuto rilevante sul piano disciplinare, alla FIGC. A partire dal 2 Maggio di quell’anno, con la stagione calcistica appena conclusasi, ci fu la pubblicazione delle prime intercettazioni telefoniche relative agli anni 2004 – 2005. Nel giro di pochi giorni arrivarono le dimissioni di Franco Carraro, allora presidente delle FIGC e di uno dei suoi vice, Innocenzo Mazzini, del presidente dell’AIA Tullio Lanese e dei due principali dirigenti della Juventus, il direttore generale Luciano Moggi e l’amministratore delegato Antonio Giraudo (seguite poi da quelle dell’intero consiglio d’amministrazione della società torinese). Dopo essere stato deferito dalla Procura Federale, si dimise anche il presidente della Lega Calcio Adriano Galliani. Il Comitato Olimpico Nazionale Italiano decise di commissariare la Federcalcio, nominando l’avvocato Guido Rossi come commissario.

2010 – La procura questa volta affidata a Stefano Palazzi, effettuò nuove indagini relative alle ulteriori intercettazioni telefoniche emerse durante il procedimento penale in corso presso il Tribunale di Napoli, giudicate non rilevanti nel processo sportivo del 2006. A chiusura delle indagini Palazzi trasmise alla FIGC una relazione, resa pubblica il 1 luglio 2011, nella quale venivano contestate violazioni a diversi tesserati. In particolare risultarono coinvolti per violazioni all’art. 6 dell’allora vigente Codice di Giustizia Sportiva tre squadre: il Milan, il Livorno e l’Inter e altre otto società: Chievo, Cagliari, Empoli, Palermo, Reggina, Vicenza, Brescia Udinese. Nel caso dell’Inter, quello che ebbe il maggior risalto mediatico fu il coinvolgimento dell’allora presidente Giacinto Facchetti, nel frattempo scomparso, e l’azionista di riferimento, oltre che predecessore e successore di Facchetti alla presidenza, Massimo Moratti.

2016 – ? Quali saranno le trame, i protagonisti e i voltagabbana di questa, che possiamo proprio definirla così, trilogia dei tempi moderni (nemmeno Peter Jackson o la Rowling avrebbero partorito un simile “capolavoro”) solo il tempo potrà effettivamente dircelo. Siamo soltanto al secondo giorno dallo scoppio dello scandalo e quindi non ci resta che aspettare che gli eventi si susseguano in quella famosa “girandola” sopra citata.

CONSIDERAZIONI FINALI – I mal capitati in tutta questa faccenda sono, come al solito tutti coloro che di effettivo potere ne hanno poco, o perlomeno lo sfruttano male, e male vengono veicolati, ovvero i “tifosi”. Il nostro focus è sempre sul rettangolo verde, sul pallone che speriamo possa insaccarsi da un momento all’altro e sul bel gioco della nostra squadra. Che sia una vittoria o una sconfitta, c’è o ci sarebbe voglia di poter pensare che il risultato della partita giocata possa essere figlio di un solo match, e per di più disputato in un campo di calcio, e non nelle stanze dei più loschi uffici nei centri delle metropoli. Anziani, giovani, lavoratori, disoccupati, disabili, Curva Nord e Curva Sud, siamo tutti alla fine della fiera coloro che foraggiano questo sistema. L’idea che il denaro che tutti noi, con più o meno fatica investiamo per una passione, un’emozione, la voglia di stare insieme e i colori della maglia del cuore venga poi “reinvestito” e veicolato per altri e di gran lunga meno lusinghieri propositi, oscura, e non poco quella passione irrefrenabile che ci accomuna.

Forse troppo risalto mediatico è stato dato a questi “signori”, figure che nel buio si muovono con passi felpati e ben calibrati, e la considerazione infine che le loro trame e i loro poteri dovrebbero essere di gran lunga circuiti e frenati. Perché oggi più che mai questa è la dimostrazione che quanto più grande e il potere a disposizione, tanto più pericoloso né sarà l’abuso e tanto più chiara né sarà la natura ed il carattere dello stesso.

Come disse Orazio in un proverbio latino, Ab ovo usque ad mala, che letteralmente vuol dire: “Siamo arrivati alla frutta”.

 

Udinese – Lazio: parla l’ex Dino Zoff

Sto abbastanza bene, suvvia. Il peggio è davvero passato!“. Con queste parole l’ex portiere di Juventus e Lazio Dino Zoff inizia l’intervista riportata su mondoudinese.it in cui rassicura l’ambiente circa le sue condizioni di salute, fa il punto della situazione ritiri e analizza il momento della squadra biancoceleste a pochi giorni dalla sfida contro l’Udinese.

RITIRI – “Certe volte i ritiri servono per unire la squadra, per far capire com’è la musica: io vengo da un periodo dove erano all’ordine del giorno. Credo che a volte siano utili, altrimenti al giorno d’oggi ci sarebbe molta libertà per i giocatori. Credo che sia il modo di farli stare assieme e di farli ragionare. Un professionista deve aiutare il compagno a prescindere.  Il concetto dev’essere chiaro e su questo è l’allenatore che deve battersi: è una questione di professionalità, non di sentimenti.

MOMENTO LAZIO – “La Lazio  va presa con le molle, ha attaccanti che possono saltare l’uomo ed essere molto pericolosi, anche se la squadra di Pioli non è continua”. Poi riguardo la partita contro i friulani dice: “E’ indecifrabile come partita, sono davvero troppe le incognite, ma senza dubbio è una partita di cartello, anche se le posizioni in classifica non sono di vertice”

CRONACA – Stazione Casilina, ritrovato corpo decapitato

Agghiacciante scoperta, questa mattina alla Stazione Casilina, a Roma. Precisamente nell’area urbana del Mandrione è stato rinvenuto il corpo decapitato di una persona vicino i binari.
Gli investigatori  arrivati sul posto, non hanno potuto far altro che constatare la morte cruenta dell’uomo, ancora in fase di identificazione.

STOP DEI TRENI – Il ritrovamento del corpo nei pressi della zona ferroviaria ha comportato il blocco dei treni che viaggiano sulla linee Fl6 Roma-Cassino, con risentimento anche alle corse delle linee Fl4 da e per i Castelli Romani, Fl7 da e per Formia e Fl8 da e per Nettuno. In un comunicato Trenitalia informa che la circolazione risulta “fortemente rallentata dalle 5.40, per un investimento alla stazione Roma Casilina“. Sul posto, anche il medico legale e la polizia scientifica. “Dalle 8 la circolazione è ripresa su due soli binari dei quattro disponibili“.

 

RASSEGNA STAMPA – Dall’Inghilterra: «Juventus e Lazio su Pellè»

Il Southampton sarebbe pronto a scaricare Graziano Pellé. Secondo il ‘Daily Mirror’, l’attaccante italiano è un obiettivo di Juventus e Lazio. I ‘Saints’ hanno da poco acquistato dal QPR Charlie Austin e il trasferimento ha un po’ cambiato le gerarchie dell’allenatore Koeman. Per risalire all’ultima partita dell’ex bomber dell’Eredivisie giocata da titolare, bisogna tornare al 19 dicembre, il giorno del ko contro il Tottenham. Da allora, tra infortuni e panchine, soltanto 9 minuti contro il Watford. È l’anno degli Europei…

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Lazio, asta internazionale per Onazi

Un tesoretto per la Lazio, con provenienza Premier o Bundesliga. La cessione di Eddy Onazi sale vertiginosamente nelle quotazioni del borsino del calciomercato. Il centrocampista nigeriano reclama più spazio, non fa nulla per nasconderlo. A dimostrarlo, gli appelli a giorni alterni del suo agente: “Vuole giocare, se non ha possibilità alla Lazio allora sarebbe meglio da altre parti”, ripete come un mantra l’ex biancoceleste Stephen Makinwa.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Gentiletti si riprende la Lazio

Animo Santiago, corri a riprenderti la Lazio. È tornato Gentiletti, è tra i pochi centrali a disposizione di Pioli, ha superato una fastidiosa lesione muscolare e giocherà dal primo minuto contro l’Udinese al Friuli. Adesso sogna la rivincita, ha cambiato idea e rifiutato la cessione, ha detto «no» a Bologna, Sampdoria, Verona e diversi club in Argentina. Vuole conquistare Roma e far ricredere Pioli, si sente ancora un calciatore vero, è convinto di tornare al top della forma. Da qualche giorno ha ripreso a lavorare con i compagni, da pedina di scambio a titolare inamovibile, farà coppia con Bisevac, riporterà esperienza al reparto difensivo. Gentiletti ha bloccato il mercato in entrata, i piani della società erano completamente diversi, ma ora la musica è cambiata: l’ex San Lorenzo migliora giorno dopo giorno, a tratti ricorda il calciatore ammirato lo scorso anno, proverà a spingere la Lazio verso il quinto posto.

In questa stagione è sceso in campo 21 volte, ha collezionato 1.675 minuti tra campionato, Europa League e Coppa Italia, tante prestazioni negative e critiche pesanti. Santiago è reduce da un infortunio devastante, nella passata stagione si fermò dopo appena due giornate per la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, rientrò per il rush finale. Segnò subito un gol decisivo contro la Sampdoria in trasferta, aiutò la squadra a raggiungere la Champions League. E proprio ieri pomeriggio a Formello è ripartito con una splendida rete di testa durante la classica partitella in famiglia: mister Pioli può sorridere, Santiago è finalmente tornato.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio: «Dimostreremo che abbiamo operato nella piena regolarità»

«La Lazio è certa di poter dimostrare agli inquirenti la piena regolarità del suo operato: il procuratore Alessandro Moggi ha agito su incarico della società, formalmente conferito, ed è stato retribuito attraverso bonifici bancari». È questo, in una dichiarazione all’Ansa, il senso della difesa della società biancoceleste, il cui presidente Claudio Lotito è stato indagato nell’ambito dell’inchiesta ‘Fuorigioco’.

Fonte : Il Messaggero