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Stefano Mauri, l’usato garantito

Cercasi disperatamente “attaccante” capace di buttarla dentro in tutti i modi. Che sia alla Pippo Inzaghi, quindi con il 95 % del corpo o alle Beppe Signori tutto classe e polmoni, la musichetta non cambia. La squadra non riesce più a segnare e questo segnale è molto preoccupante.

Perché è vero che contro il Genoa la difesa ha retto bene con Hoedt e Mauricio, ma c’è stata molta inconcludenza e disordine in attacco. Klose, Matri, Djordjevic, Kirshna e Keita, non riescono, chi per un motivo chi per un altro, a essere produttivi ed efficaci.

Ecco che mister Pioli potrebbe affidarsi a Stefano Mauri, l’ex capitano rivisto in campo nella sfida del “Marassi“. “Il lavoro del brianzolo – sottolinea l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport – potrebbe infatti essere utile in zona gol, grazie ai suoi movimenti di gioco che in tante occasioni hanno mandato in gol i compagni di squadra“.

Felipe Anderson, “talento cristallino” dalle emoticon facili

A volte la tecnica, quando è fine a se stessa, lascia il tempo che trova. La domanda è lecita: come si può avere un tale talento, quasi cristallino ma non avere, o avere a tratti (troppo alterni) il carattere, la consapevolezza e la tenacia per metterlo a disposizione della squadra?

Ebbene sì, parliamo di Felipe Anderson. In questo momento di difficoltà, nel quale l’esperienza, il tasso tecnico e la capacità di saper risolvere le partite, dovrebbero portare il giocatore di Brasilia a prendersi per mano la squadra (o quantomeno provarci), il giocatore nulla di tutto ciò combina, è impalpabile, inconcludente. Lo vediamo in campo a tratti, alcuni momenti è presente, ma comunque la sua manovra non è produttiva né efficace. Altri sparisce completamente dal gioco, e diventa totalmente avulso per la squadra.

Campare di rendita” in uno sport è una cosa impossibile, e Felipe sta facendo di tutto per far rimpiangere quel “furetto“, tanto forte e veloce, che l’anno scorso seminava il panico nelle difese avversarie, con colpi d’estro e stravolgimenti.

La sensazione è che il giocatore ne voglia poco di calcare l’Olimpico, e perché (forse) le sue attenzioni sono proiettate verso altri lidi, e perché l’ambiente (a cominciare dalla società), non garantirebbero serenità nemmeno al più veterano dei campioni.

Una considerazione va fatta, e sulla base del concetto della “professionalità“. Che Anderson vada via o meno a Giugno, o che magari avrebbe preferito farlo durante questa finestra di mercato poco importa. Quando sei un professionista, dimostri fino all’ultimo la tua serietà in campo e fuori. E queste qualità ovvero la competenza, la costanza dell’impegno, la scrupolosità e la dedizione, ultimamente non fanno parte di questo “talento cristallino” dalle Emoticon facili.

Meno “Twitter” più “Allenamenti”.

RASSEGNA STAMPA – Biglia ha fretta di tornare in campo

Lucas Biglia corre verso il recupero, provando ad anticipare i tempi. Ha ripreso la preparazione in modo differenziato e cercherà di forzare per tornare a disposizione (almeno per la panchina) già dall’anticipo di giovedì nell’anticipo della Lazio col Verona. Lo staff medico frena, per prudenza si pensa a riportarlo in campo per i sedicesimi di andata di Europa League con il Galatasaray a Istanbul. Tra oggi e domani Pioli prenderà una decisione. Vale a dire o forzare i tempi per averlo contro il Verona o attenderlo per la  la sfida con i turchi. Dovrebbe tornare in campo Bisevac, scontato il rientro di Radu, idem Candreva. Più incerta, la situazione di Onazi, non convocato per Genova.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – L’attacco non segna più, Pioli si consola con la difesa

Lo 0-0 contro il Genoa non può certo lasciare soddisfatto il tecnico della Lazio Pioli. La sua squadra conferma gli enormi problemi in fase offensiva (anche se questa volta almeno si contano 2 tiri in porta, più una traversa colpita da Mauri), visto che sono ormai 3 partite consecutive di campionato che non riesce a esultare per un gol.

SEGNALI INCORAGGIANTI DALLA DIFESA – Ma se è vero che davanti non si segna, è altrettanto vero che dietro – proprio nel reparto più critico (e criticato) di questo inizio di stagione – arrivano segnali incoraggianti. Nonostante l’ultimo acquisto Milan Bisevac sia già ai box (dopo due partite consecutive in meno di una settimana, una ricaduta muscolare era abbastanza prevedibile per un giocatore inattivo da mesi), la coppia Mauricio-Hoedt si sta mettendo in evidenza con prestazioni positive. La parte del bicchiere mezzo pieno della partita di Sabato, infatti, è che i due centrali sono stati i migliori in campo, integrandosi alla perfezione nel duro compito di arginare Pavoletti, uno degli attaccanti più in forma del momento. Il brasiliano si è occupato del lavoro sporco, francobollandosi al centravanti genoano per tutta la gara e seguendolo praticamente ovunque, l’olandese gli ha dato copertura nelle poche volte in cui l’ex Sporting Lisbona se lo è lasciato scappare, con precisione e ottima lettura preventiva delle azioni di gioco.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Un attacco da rifondare

La Lazio ha il mal di gol. Ufficiale dopo lo 0-0 di Marassi, anche se ormai i segnali erano evidenti. E se qualcuno si è soffermato sugli errori dei difensori in questi primi sette mesi di campionato, è stato colpevolmente tralasciato quello che ora è diventato il vero problema di una squadra sempre più anonima. Tre centravanti che hanno segnato in campionato la metà di Pavoletti (il genoano ha realizzato 10 reti). Numeri imbarazzanti, tre gol Matri, due Djordjevic e addirittura nessuno Miro Klose, proprio lui il bomber tedesco che nei giorni scorsi ha rifiutato un’offerta faraonica per andare a giocare in Cina. La classfica rispetta i minuti giocati: in testa l’ex milanista con 1059, seguito dal serbo con 945, ultimo il «vecchio» Miro con 798. Udinese, Napoli e Genoa, gli ultimi tre match hanno mostrato preoccupanti limiti strutturali. Come riporta «Lazio Page», anche contro la squadra di Gasperini i biancocelesti hanno fatto appena 2 tiri in porta, 3 in totale nelle ultime 3 uscite. Inoltre sono nove le partite sulle 24 giocate in campionato nelle quali la banda Pioli non è riuscita a segnare.

Fonte : Il Tempo

FOTO – Epic fail di Madonna: carica una sua foto sui social ma in realtà…

La testa a una certa età gioca brutti scherzi, anche per un’intramontabile pop star come Madonna. La cantante 57enne è stata protagonista di un errore che ha scatenato l’ilarità dei suoi fan. Sui suoi vari account social ha caricato un’immagine che la ritrae mentre fuma. La foto è accompagnata dal post: “Non fumo ma mi piace accendere il fuoco”. Ma in realtà la ragazza della foto non è lei, ma bensì la showgirl italiana Paola Barale. Ad avvertire la cantante statunitense dell’errore ci ha pensato su Instagram Rudy Zerbi, noto discografico e personaggio televisivo. Di tutta risposta la Barale ha minimizzato l’accaduto scrivendo su Instagram: “Ragazzi va tutto bene… che sarà mai un po’ di confusione?”. D’altronde a quale donna non farebbe piacere essere accostata a Madonna?! Specie se l’autrice di questo accostamento è Madonna stessa? L’immagine è stata poi cancellata da instagram ma è ancora presente sugli account ufficiali di twitter e facebook. Vedere per credere.

Del Neri avverte la Lazio: “A Roma per fare la nostra partita”

In conferenza stampa, il tecnico del Verona Luigi Del Neri ha parlato anche della sfida di giovedì contro la Lazio: “La squadra può avere la caratteristica giusta per combattere come oggi. Vista la partita di ieri, per vincere dobbiamo andare di più in porta. La Lazio ha giocatori di qualità nonostante le assenze, non sarà facile. Ma noi dobbiamo andare a fare la nostra partita, come su ogni campo. Vediamo cosa succede oggi, l’importante è andare vicini alla quart’ultima”. 

FOTO – Kishna punta il Verona: “Sono tornato!”

Due mesi dopo dalla sua ultima partita riecco Ricardo Kishna. Il giocatore che nella prima parte della stagione ha avuto un rendimento altalenante (come tutta la Lazio) è finalmente pronto a dimostrare il suo valore. L’ala olandese è tornato stamattina ad allenarsi coi compagni e su Instagram si è detto pronto per il prossimo match.

 

Returned to training with the team again!! Ready for the next match 👊🏾🔵⚪️🔵⚪️🔵⚪️

Una foto pubblicata da Ricardo Kishna (@ricardo88kishna) in data:

Federcalcio romena: “Abbiamo bisogno di Radu in nazionale”

Sono ormai quasi 3 anni che Stefan Radu non indossa la maglia della nazionale romena, soprattutto per problemi col tecnico Iordanescu. Tuttavia, se il c.t. romeno non rimpiange l’assenza del terzino laziale, non è dello stesso avviso Burleanu, presidente della Federcalcio romena che su digisport.ro ha dichiarato: “Noi vogliamo averlo in squadra, lui lo saSiamo in attesa di una sua risposta. Aspettiamo a braccia aperte sia Stefan sia Ciprian Marica: sono due calciatori che vale la pena avere in squadra e di cui il calcio romeno ha urgente bisogno”.

Clamoroso al San Paolo, esposto uno striscione sul Vesuvio…

Tanto e forse troppo è stato detto sui cori e gli ululati di Lazio-Napoli. Oggi, dopo gli episodi dell’Olimpico, il Napoli e Koulibaly hanno fatto il loro rientro in campo al San Paolo. Al momento dell’ingresso in campo di Napoli e Carpi, i tifosi partenopei, in risposta ai fatti accaduti mercoledì, hanno indossato tutti la maschera raffigurante il volto di Koulibaly. Un gesto di solidarietà per far sentire la propria vicinanza al centrale francese, intonando il coro“Kalidou, Kalidou”. Ma prima del fischio d’inizio, è comparso anche uno striscione autoironico, riguardante i cori sul Vesuvio, che già in passato era stato esposto dalla curva napoletana: “Vesuvio, lavaci col fuoco”. Quei cori che abbiamo potuto ascoltare mercoledì all’indirizzo della tifoseria campana non sono certo giustificabili, ma questo comportamento autoironico tenuto dagli stessi napoletani, conferma quanto sia stata esagerata l’indignazione dei media, senza pensare che da sempre tra tifoserie avverse questo è un mezzo per innervosire l’avversario che travalica magari il limite del goliardico, ma parlare di razzismo e discriminazione lo riteniamo alquanto esagerato.

THE BEST OF THE BEST: Wesley Ho-Ho-Hoedt

Ieri sera la Lazio non ha subito gol. Questa è già di per sé una buona notizia, visto che la difesa biancoceleste ha avuto diversi problemi nella stagione in corso. Secondo la nostra redazione, il migliore della gara appena conclusasi è l’olandese Wesley Hoedt classe ’94. Il centrale difensivo che doveva essere il compagno di viaggio di Stefan De Vrij, e che invece si è ritrovato a vivere un inizio di stagione davvero complicato, ieri ha dato dimostrazione di avere delle buone capacità.

E’ un po’ di tempo che il giovane centrale sta giocando su buoni livelli e, anche nella gara di ieri sera a Marassi, l’olandese ha dato risposte confortanti. Infatti nel pareggio di Genova, la prestazione del centrale olandese è stata più che positiva. Le due chiusure in scivolata su bomber Pavoletti (una per tempo), sono soltanto i flash più evidenti di una prova che per certi aspetti si può definire come super. Senso della posizione, fisicità, colpo di testa, insomma ieri questo giovane ragazzo ha dimostrato che su di lui ci si può contare.

L’avvio terribile che ha dovuto subire in questa stagione non è certo colpa sua. La società avrebbe dovuto tutelarlo maggiormente e integrarlo pian piano nei meccanismi di gioco della squadra. Così non è stato e come al solito, durante la gestione Lotito, ci siamo dovuti ritrovare un giocatore a capo della difesa, quando nemmeno sapeva dire buongiorno in italiano. L’apice fu raggiunto nella trasferta di Napoli dove la Lazio subì cinque pappine e Wesley venne “umiliato” da Higuain. Quello fu il giorno più triste. Una serataccia da dimenticare in fretta. Per fortuna che il ragazzo è intelligente e senza perdersi d’animo è riuscito pian piano a metabolizzare le esperienze negative, tramutandole in preziosi consigli.

Quest’anno ormai è andata, la Lazio difficilmente raggiungerà la via per l’Europa direttamente dal posizionamento in campionato. Rimane una piccola speranza dall’Europa League, ma anche lì non sono molte le chance per riuscire ad agguantare l’Europa.

Il prossimo anno, senza coppe e con De Vrij di nuovo arruolabile, si potrebbe creare quel muro Arancione che noi tutti avevamo sognato nella scorsa estate. Sperando che il rendimento di Wesley continui a salire, la nostra redazione non può far altro che augurargli un grande in bocca al lupo, sperando che continui su questa strada.

Per ulteriori approfondimenti di seguito potrete leggere le pagelle di ieri sera

SERIE A- Clamoroso al Bentegodi

Dopo che nella scorsa giornata di campionato l’Hellas Verona aveva portato a casa i 3 punti contro l’Atalanta, è riuscita a strappare un rocambolesco pareggio contro la squadra di Roberto Mancini. Nel lunch-match di quest’oggi la squadra di Del Neri ha pareggiato 3-3 contro i nerazzurri, La gara ha visto subito l’Inter andare in vantaggio all’ottavo minuto con un colpo di testa di Jeison Murillo su assist di Brozovic. Soltanto 5 minuti più tardi i gialloblu trovano il pareggio con Filip Helander, anche lui colpendo di testa su l’assist di Marrone. E’ la giornata dei gol aerei, ancora uno stacco di testa di Pisano che al 16esimo regala il vantaggio all’Hellas. Al 57esimo è 3-1 Verona! Altro colpo di testa e Ionita mette a segno il terzo gol gialloblu. Sembra finita per Icardi e compagni, ma al 61esimo l’attaccante nerazzurro trova il gol che riapre la gara. Di nuovo gol dell’Inter al 78esimo! La squadra di Del neri vede sfumare l’impresa, grazie al gol dell’interista Ivan Perisic. Al termine dei 3 minuti di recupero, si concluse con un clamoroso 3-3 la gara tra Hellas Verona e Inter.

Formello- 3 calciatori recuperati in vista del Verona…

FORMELLO- La Lazio torna dalla trasferta di Genova con un sol punto in cascina. La squadra di Pioli non avrà molto tempo per rimpiangere le occasioni sprecate nel match del Ferraris, giovedì infatti l’undici biancoceleste sarà impegnato nell’infrasettimanale di Serie A contro l’Hellas Verona. La squadra in mattinata, intorno alle 10;30, ha iniziato la preparazione in vista del prossimo impegno casalingo. Per la 25esima giornata di campionato Pioli dovrà fare a meno dello squalificato Parolo. Solo scarico per i protagonisti della sfida di ieri, allenamento sul campo per otto elementi. Arrivano buone notizie per Pioli in vista delle prossime sfide, infatti nel corso della seduta ha avuto a disposizione Ricardo Kishna e Onazi. Antonio Candreva ha dato segnali positivi per il rientro dopo l’infortunio rimediato contro il Napoli che lo ha costretto a saltare la gara contro i rossoblu: il trequartista di Tor de’ Cenci ha lavorato a parte. Solo lavoro in palestra per Lucas Biglia: il metronomo biancoceleste potrebbe farcela per la gara di giovedì, ma sarà sicuramente tenuto a riposo per la sfida del 18 febbraio contro il Galatasaray. La nota negativa arriva dall’unico acquisto di gennaio, Milan Bisevac. Il centrale non si è allenato ed è quindi in forte dubbio per la sfida casalinga dell’11 febbraio. Nelle prossime ore verranno valutate le condizioni di Dusan Basta, ieri costretto ad abbandonare il campo alle fine del primo tempo per un sospetto stiramento. Nel finale dell’allenamento odierno, partitella a campo ridotto terminata sul punteggio di 7-7 e vinta dai celesti ai rigori per 3-2.

CRONACA – Incredibile: si presenta al suo funerale e fa arrestare il marito

Aveva volato dall’Australia fino in Burundi per salutare un’ultima volta sua madre morente, ma Noela non si aspettava certo di venire rapita da una banda di uomini incappucciati. E non è tutto. Come riporta la Bbc è stata la voce al telefono a rendere realtà il peggiore dei suoi incubi. “Uccidetela” aveva sentito dire con un tono che le era familiare in quella chiamata da Melbourne. “Ma quello è mio marito: è Balenga” ha urlato la donna, commuovendo probabilmente anche il cuore di pietra dei sicari, che erano stati pagati dall’uomo per renderlo vedovo. Non solo l’hanno lasciata andare e, pur senza restituire il denaro, le hanno anche fornito le prove per incastrarlo, rendendo memorabile la partecipazione al suo funerale. “Sorpresa! Sono viva” ha detto Noela, sorridendo al marito sconvolto alla vista dei poliziotti che accompagnavano la signora. Ora è in carcere, dovrà scontare nove anni per essere stato il mandante dell’omicidio di sua moglie.

Fonte: AdnKronos

RASSEGNA STAMPA – La moviola di Genoa Lazio

PRIMO TEMPO
18’ pt Parolo sbilancia Ansaldi e Orsato lo ammonisce. Il laziale, diffidato, salterà la sfida con il Verona. Il giallo può starci.

26’ Felipe Anderson viene steso da Burdisso al limite
dell’area, Orsato lascia correre ma il contatto è netto. Pioli si infuria e ha ragione.

33’ Parolo stende Izzo con un intervento molto duro, non da giallo netto, ma ha rischiato la seconda ammonizione e, dunque, il rosso.

SECONDO TEMPO
13’ Hoedt viene fermato fallosamente da Munoz sul limite dell’area. Anche in questo caso Orsato lascia
correre, ma era punizione – e da buona posizione – per i biancocelesti.

16’ Munoz e Djordjevic: contatto duro. L’arbitro ammonisce il genoano. Decisione che appare severa.

19’ Pavoletti viene fermato per fuorigioco: quando l’attaccante riceve il pallone, a pochi metri da Marchetti, è in evidente off side.

23’ Keita entra in area e, al primo leggero contatto di Munoz, cade a terra. L’attaccante guarda il quarto uomo come per chiedere il rigore: era da giallo, per simulazione. Ma Orsato non lo sanziona.

27’
Cataldi ostacola Dzemaili e si prende il giallo. Giusto

37’ Munoz fermato in posizione di fuorigioco. Giusta la chiamata di Fiorito.

41’ Nel giro di due minuti vengono ammoniti sia Rincon, del Genoa (diffidato, salterà Milan-Genoa) e Lulic. Anche in questo caso, le decisioni appaiono corrette.

Fonte: Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Genoa Lazio a raggi X

CHIAVE TATTICA DEL GENOA – Gasperini schiera il nuovo arrivato Suso dietro le punte, ma l’ex Milan sarebbe dovuto arretrare più spesso a imbastire la manovra. Per gran parte del match i rossoblu hanno avuto il baricentro troppo basso. Più pericolosi nella ripresa in cui hanno sfruttato le ripartenze.

CHIAVE TATTICA DELLA LAZIO – Proprio come contro Inter e Fiorentina, Pioli ha basato il suo gioco sul pressing alto di Milinkovic-Savic e Parolo sui mediani del Genoa. La squadra è stata compatta e ha giocato con la linea difensiva, ma come al solito non è riuscita a concretizzare.

Entrambi gli allenatori hanno provato a vincere la partita: Gasperini rinforzando il centrocampo nella ripresa inserendo Rigoni e Tachtisidis (che ha pure rischiato di segnare), mentre Pioli inserendo Keita e Lulic. La svolta non c’è stata anche a causa dei problemi della Lazio negli ultimi 30 metri. C’è troppa frenesia e gli attaccanti sentono il peso del problema del gol.

Fonte: Corriere dello sport

EURORIVALI – Il Galatasaray non va oltre il pari, Champions sempre più lontana

Il Galatasaray, reduce da 10 punti in 5 incontri, non va oltre il pari nella partita disputata in casa contro il Konyaspor. Uno scontro diretto per l’Europa contro un’ottima formazione caricata dall’aver centrato, tra campionato e coppa, sei vittorie consecutive. Il match, però, non premia le attese e ne esce un incontro avaro di emozioni. Nonostante il tecnico Denizli abbia schierato in campo un grande potenziale offensivo – Bulut, Sneijder, Otzekin e Gumus contemporaneamente sul terreno di gioco – la partita non si sblocca dal risultato di partenza. Con il punto preso i giallorossi si portano a 34 punti in classifica, -12 dal Fenerbahce capolista e a -7 dal Besiktas, che però ha tre gare da recuperare. La classifica è deficitaria e la Champions è sempre più distante dato che tramite la Super Liga Turca solamente due squadre accedono alla più importante competizione internazionale. Il Konyaspor, invece, resta a un punto dalla coppia GalatasarayBasaksehir, terza e quarta forza in campionato, in corsa per l’accesso all’Europa League. Visto l’andamento delle cose per il Gala si prospetta una lotta a cinque con le altre pretendenti Kasimpasa e Akhisar Belediye fino al termine della stagione.

CRONACA – Link di un sito di escort sulla pagina fb della polizia inglese ma si tratta di uno scherzo…

La polizia inglese ha tremato per il tweet che li invitava a “controllare la loro pagina Facebook” perché c’era “qualcosa di, diciamo così,abbastanza inconsueto” ossia il link a un sito di escort. Più che un errore, riporta il Manchester Evening News, sarebbe statouno scherzo ben orchestrato. “Non c’è alcun collegamento del genere sulla nostra pagina ufficiale, è solo una burla” hanno postato gli agenti di Manchester che, dopo aver rimosso anche il cinguettio del burlone, si saranno anche fatti una bella risata.

Fonte: AdnKronos

CRONACA – Usa attacca Corea del Nord: “Azione provocatoria”

La Corea del Nord continua la sua sfida all’autorità dell’Onu e alla comunità internazionale lanciando nel primo giorno utile il suo razzo a lunga gittata con la messa in orbita di “Kwangmyongsong-4”, il satellite per le osservazioni terresti: la riuscita dell’operazione, tutta da verificare, è affidata alla tv di Stato Kctv.

Dopo il quarto test nucleare del 6 gennaio, oggi è maturata un’altra operazione ad alto rischio, che ha scatenato le durissime reazioni di Usa, Giappone e Corea del Sud (che hanno sollecitato e ottenuto la convocazione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu, sempre oggi alle 11 di New York), completata in circa 10 minuti da quando il razzo ha lasciato alle 9:01 locali (1:31 in Italia) la base di Dongchang-ri, su esplicito ordine del “comandante supremo Kim Jong-un”.

Sul successo, tuttavia, il governo di Seul ha espresso da subito forti dubbi: il razzo, in particolare, avrebbe percorso una traiettoria di alcune centinaia di chilometri esplodendo a sudovest dell’isola sudcoreana di Jeju. Insomma, si sarebbe trattato di un “fallimento”. “Un’azione provocatoria in palese violazione delle risoluzioni dell’Onu”, ha commentato la Casa Bianca, condannando “nei termini più forti” la mossa di Pyongyang. Giudizi duri sono stati espressi dal Segretario di Stato John Kerry “violate le risoluzioni Onu”), mentre per il premier nipponico Shinzo Abe si è trattato di un fatto “inaccettabile”. La presidente sudcoreana Park Geun-hye ha parlato di “provocazione inaccettabile che merita pesanti sanzioni”.

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, ha sollecitato la Corea del Nord a porre fine “alle azioni provocatorie immediatamente” osservando attraverso un portavoce che la mossa del Nord è maturata “nonostante la richiesta della comunità internazionale per evitare un atto del genere”. Quanto alla Cina, il tradizionale e storico alleato di Pyongyang, il primo commento, a poche ore dei festeggiamenti del Capodanno lunare, fa capo all’agenzia ufficiale Xinhua: “in merito alla sua reale natura, il lancio rimarca uno sviluppo negativo della situazione nella penisola coreana dato che ha suscitato ansia e preoccupazione su vasta scala nel mondo”.

Fonte: Ansa

LA CRONACA – Tanta intensità, ma poche emozioni. Tra Genoa e Lazio vince la noia

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Dopo la debacle interna contro il Napoli, la Lazio di Pioli è salita a Genova per sfidare i rossoblu con mille problemi. Alla pesante assenza di Candreva, si è andata ad aggiungere quella di Onazi. Ma nell’ultima ora, Pioli ha anche deciso di rivoluzionare la squadra. Fuori Lulic e Keita e dentro Mauri e Djordjevic. Nonostante tutto la vittoria non arriva e il sesto posto resta un miraggio.

Primo tempo: partenza sprint per la Lazio che nel giro di tre minuti conquista tre calci d’angolo. Pressing alto e intensità mettono il Genoa alle corde. I biancocelesti sono pericolosi già al 5’ minuto. Il giovane Cataldi dal limite dell’area di rigore, fa partire un destro di controbalzo che però trova preparato Perin, che devia in angolo.

Traversa: siamo al 17’ quando i biancocelesti vanno vicino al gol del vantaggio. Angolo di Cataldi, bellissima torsione di capitan Mauri che con un colpo di testa va a colpire la traversa a Perin battuto. Nella seconda metà del primo tempo l’intensità laziale diminuisce, permettendo al grifone di respirare. Al 34 prima fiammata di Pavoletti che di testa spara alto. Poi al 37’ Cerci semina il panico sulla sinistra ma il suo cross non trova il tap in di Pavoletti e Konko può liberare in angolo. Dopo due minuti si va negli spogliatoi sul punteggio di 0-0.

Secondo tempo: la ripresa inizia con Patric che subentra a Basta. I ritmi sono nettamente più bassi. Il Genoa prende le misure alla Lazio che non riesce più ad avere il pallino del gioco. Al 64’ pioli tenta la carta Keita per Mauri. Nessuna delle due squadre, nonostante i cambi effettuati, riesce a creare occasioni da gol o quantomeno pericolose. Keita spreca un buona occasione in contropiede appoggiando a Perin. Al minuto 77 ultimo cambio per Pioli: dentro Lulic per l’ammonito Cataldi. Si lotta molto a centrocampo, ma di occasioni nemmeno l’ombra. Termina 0-0 tra Genoa e Lazio. Un punto che fa morale ma inutile ai fini della classifica.

Marco Corsini