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Tare: “La prossima settimana sveleremo l’allenatore. Klose? Vi dico io la verità…”

Ecco le parole del Ds Igli Tare intervenuto nel primo pomeriggio (insieme al responsabile della comunicazione Stefano De Martino) ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3. Sono tanti i punti toccati dal direttore sportivo biancoceleste, a cominciare dall’addio dolce-amaro di Miro Klose fino alla questione allenatore:

Il mancato ingresso in Champions:
“Avevamo assenze pesanti in quella partita, ma parlarne ora è inutile. Il passato deve servire per fare meglio nel futuro. L’eliminazione dalla Champions ha pesato tanto, c’erano tante aspettative, il sogno era quello di continuare su quella strada. La delusione dell’eliminazione si è vista anche in campionato a Verona e a Napoli, dove in poco tempo è stato cancellato tutto quanto fatto di buono in un anno. E’ stato uno shock per la squadra. Poi ci siamo ripresi e abbiamo dato un segnale forte, ma non siamo stati capaci di tenere quell’aspettative e non abbiamo messo in campo quello che serviva per raggiungere certi obiettivi. In Europa League abbiamo fatto una competizione importante fino alla gara con lo Sparta Praga, abbiamo passato il girone da primi in classifica e buttato fuori il Galatasary che scendeva dalla Champions. Ci sono tante cose da discutere, alcuni momenti hanno inciso molto sui calciatori e sul gruppo. Gli infortuni hanno avuto un peso rilevante, ma dentro ci sono degli errori fatti anche da parte nostra che andranno evitati in futuro. Per questo abbiamo deciso di anticipare la programmazione in vista della prossima stagione“.

Mercato:
“Non ho problemi di parlare di ruoli. Dobbiamo intervenire in difesa ed in attacco. Stiamo lavorando per portare giocatori pronti che possano aggiungere un valore

Allenatore:
“La cosa più importante dopo l’addio di Pioli è stata la chiarezza con Simone Inzaghi. Siamo stati chiari su questo primo suo passaggio alla Lazio, gli abbiamo dato un’occasione importante in un momento difficile per mostrare le sue qualità. Ha avuto la possibilità di mettersi in mostra e ha sorpreso tante persone. Per noi, però, non era una novità, lo conoscevamo bene. Ma siamo stati chiari che alla fine avremmo tirato le somme insieme. Ha dimostrato di stare in un ambiente del genere, questo ci fa piacere. L’incontro con Sampaoli? E’ stato interpretato in modo chiassosa, volevamo fare un incontro per conoscerci, se la sua filosofia poteva essere compatibile con la Lazio. Niente di più. Inzaghi era stato avvisato di questo. Penso che per la fine della settimana prossima sarà chiara la scelta dell’allenatore della Lazio”.

Su Klose:
Ho letto anche io le sue dichiarazioni. E’ stata una mia scelta quella di non rispondere subito per non dare troppo importanza a una polemica in una serata d’addio di un grande calciatore che ha vestito con onore la maglia della Lazio. Speravo che nei giorni successivi lui stesso avrebbe fatto chiarezza e detto la verità su questa vicenda. La società non merita queste critiche, perché la vicenda è andata in un altro modo. Quando Klose è arrivato siamo stati criticati per aver preso un calciatore quasi fallito, ma fu una scelta fatta bene. Conoscevamo il calciatore e il professionista, sapevamo che fosse un valore aggiunto. Grazie alla Lazio lui arrivò a vincere il mondiale, questo ci rende orgogliosi, ma nello stesso momento Klose ha dato tanto alla Lazio con la sua immagine e modo di essere. Per questo non ho risposto subito, non voglio ci siano altre polemiche. E’ una persona che merita tanto. Io prima della gara con lo Sparta Praga sono andato a parlare con lui, siamo stati insieme a lungo, gli ho proposto un rinnovo di due anni con la possibilità di diventare un punto di riferimento oltre alla carriera di calciatore. Mi ha risposto “no grazie, ho ricevuto una proposta che mi piace molto, è arrivato il momento di finire quest’avventura fantastica”. Ci avrebbe comunicato la scelta alla fine, nonostante il mio insistere mi ha ripetuto che non avrebbe preso in considerazione l’offerto perché sarebbe voluto tornare in Germania. Ci ho parlato nuovamente a Norcia e mi ha detto che a fine stagione sarebbe stato il momento giusto di tornare in patria. L’intervista dopo la partita mi ha lasciato sorpreso. Noi abbiamo cercato di onorare il suo addio con una serata importante”.

Il campionato della Lazio:
Non dobbiamo nasconderci. Abbiamo le nostre responsabilità. Prima di questo finale di stagione abbiamo fatto tanti colloqui con i giocatori in modo individuale e di gruppo. Abbiamo analizzato tanti problemi che vanno evitati nella prossima stagione. Chi farà parte della squadra deve sputare sangue per questa maglia”.

Il ritiro:
“Faremo una fase lunga ad Auronzo per creare le basi, poi ci saranno delle amichevoli internazionali”.

Il mercato:
“Il calcio italiano è in crisi, tante squadre blasonate hanno problemi economici e dovranno fare scelte sanguinose per salvare i bilanci. Mi aspetto un mercato difficile, ma tante squadre proveranno a dare la scossa. Non mi aspetto movimenti importanti, mancano le risorse nel calcio italiano”.

Il nuovo Klose:
“Cercheremo un attaccante esperto, con una certa storia alle spalle. Sostituire Klose non è facile, siamo consapevoli. Ci sono diversi profili offerti, li stiamo valutando bene, sarà un calciatore che potrà garantire la doppia cifra. Mi piace ripetere però che se giochiamo da squadra in tanti finiranno in doppia cifra, come successo l’anno scorso con Djordjevic, Mauri, Paroli, Felipe Anderson e tutti gli altri. Questi sono dei dati importanti che dobbiamo cercare di ritrovare”.

Acquisti in difesa:
Sì sì, l’ho detto anche prima, dobbiamo portare almeno un centrale di spessore. Con il rientro di de Vrij pensiamo di trovare un punto di riferimento importante per la difesa. Ovviamente torna dopo una stagione ai box e quindi saranno importanti le prime settimane per capire il suo stato di forma.Da quello che sappiamo e da come lo abbiamo visto sta bene, si è allenato anche con la squadra. Sappiamo che non è stato un infortunio facile e come tale dovrà essere valutato.

Le partenze: 
“Abbiamo fatto una scelta l’anno scorso di tenere i nostri gioielli, nonostante cifre importanti che ci sono arrivate. Ho già detto che rispetto alla stagione precedente dobbiamo fare delle scelte per il bene della società, non perchè abbiamo delle necessità. Chi si sente valorizzato da un’altra parte non avrà bastoni tra le ruote. Ma comunque vogliamo fare una squadra competitiva per raggiungere degli obiettivi”.

“Un saluto e sempre forza Lazio.

De Martino: “Stiamo lavorando per la prossima stagione. Ci saranno delle novità, spero…”

A una settimana dalla fine del campionato, il direttore sportivo della Lazio Igli Tare – accompagnato dal Responsabile della Comunicazione Stefano De Martino – è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3. Sono tanti i punti toccati dal direttore sportivo biancoceleste: a cominciare dall’addio dolce amaro di Miro Klose fino alla questione allenatore. Ecco le loro parole:

Comincia De Martino:
Adesso Tare ci farà il punto su quello che accadrà nei prossimi giorni, tra cui le questioni dell’allenatore e del mercato. Si era parlato di una decina di giorni di tempo. La prossima settimana entreremo nello specifico sulla questione allenatore. Con il diesse faremo due chiacchiere per rendere più chiaro ai tifosi il lavoro della società. Stiamo lavorando in proiezione, per migliorarci in vista della prossima stagione, una stagione molto importante che ci dovrà portare al riscatto da quest’ultima annata. Purtroppo la UEFA ha squalificato l’Olimpico per un turno, nella prossima competizione europea alla quale parteciperemo. La società – annuncia lo stesso De Martino – farà ricorso contro questa sanzione. In tal senso, dovremmo evitare queste situazioni, questi cori, sono questioni che hanno un peso per tutto l’ambiente. Per quanto riguardo la squadra, ci saranno delle novità, spero importanti. Il lavoro che è stato messo in campo, lascia ben sperare. Non voglio giustificare la stagione passata, bisogna analizzare gli errori commessi e migliorarci. La nostra rosa è importante e l’ottavo posto non rispecchia le nostre qualità”.

Clicca qui per le parole del Ds Tare a Lazio Style Radio

Wilson: “Klose un campione, quello di domenica scorsa un atto dovuto. La Lazio non è l’Empoli”

Per parlare delle tematiche di casa Lazio ai microfoni di Zonacalcio è intervenuto Pino Wilson. L’ex capitano del primo scudetto biancoceleste nel corso della lunga intervista ha toccato molti punti. In questa prima parte ha parlato dell’addio con qualche polemica di Miroslav Klose e il prossimo mercato.

Klose ha lasciato la Lazio con qualche polemica: “Ogni società ha diritto di decidere se tenere o no un giocatore. Il rinnovo non era un atto dovuto, certo si sarebbe dovuto informare il giocatore che le prospettive e gli obiettivi societari erano altri, ma sarebbe stato solamente un atto formale”.

Sembrerebbe che la Lazio voglia puntare sui giovani, ma l’interesse per Adriano e il rinnovo di Mauri dimostrano altro: “Non penso che la Lazio punti solo su elementi giovani, fosse così si farebbe poca strada. Non siamo l’Empoli, che ogni anno pensa a lanciare i giovani. Quest’anno, anche con qualche cessione illustre, credo che vada fatta una squadra importante e pronta al salto di qualità. Inserire due o tre giovani è giusto ma solo in un contesto già pronto“.

Crede che le cessioni di Biglia e Candreva siano ormai certe? “Per avere liquidità da investire sul mercato qualche cessione è necessaria, l’importante è che i giocatori che arriveranno a sostituirli siano all’altezza della situazione”.

Candreva è uno dei giocatori non invitati alla cena di addio di Klose… e non era il solo: “Durante la formulazione degli inviti qualcosa è accaduto. Probabilmente tra Klose e i non invitati qualche cosa è accaduto. Anche Basta, Djordjevic e Milinkovic erano assenti. Una cosa incomprensibile. Credo che la verità non verrà mai a galla. Ma certo qualcosa di strano è successo”.

Da ex giocatore quale omaggio vuole fare a Klose? “Come dimostra il record delle reti in Nazionale è un giocatore che, a livello mondiale, è stato tra i più forti. La Lazio per tanti anni ha tratto molti benefici dalla sua presenza. Credo che ora tornerà in patria. A prescindere dell’assenza di un’offerta da parte della società penso che avesse già deciso cosa fare. Senza dubbio quello di domenica è stato un omaggio dovuto ad un grande campione”.

Crede che Lotito e Tare quando hanno portato il tedesco a Roma si aspettassero che potesse dare ancora così tanto? “Credo proprio di sì. Non scordiamoci che il Bayern negli ultimi anni ha dettato legge in Europa. Ovvio che il sacrificato non potesse essere uno tra i vari Lewandowski, Muller o Ribery, ma probabilmente neanche loro si aspettavano che Miro fosse ancora così in forma. Anche lui però ha fatto la sua scelta, ossia andare in una squadra che gli potesse garantire il posto da titolare”.

Si parla sempre di giocatori stranieri, perché la Lazio fa poco mercato in Italia? “Questo succede in tutte le società. Tutte le squadre, soprattutto le migliori, sono composte per 7/8 undicesimi da stranieri”.

Cosa pensa dell’iniziativa di un numero minimo di giocatori cresciuti nei vivai? “Secondo me bisognerebbe partire dai settori giovanili. Anche nelle squadre minori ci sono tanti stranieri, andrebbe inserito un limite anche a quei livelli. E’ difficile chiudere le frontiere ma l’idea di avere tanti italiani in rosa è un qualcosa che non mi dispiace”.

A proposito di giovani, cosa pensa della stagione di Cataldi? “Quest’anno il campionato di Cataldi è stato problematico sin dall’inizio, ha deluso perché si è fatto subito male, non ha fatto una grande preparazione e ha giocato poco. In Nazionale invece ha fatto molto bene. Inoltre nella Lazio non ha avuto una squadra in grado di aiutarlo. Comunque io ci punterei sicuramente”.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ufficiale la sanzione UEFA per la Lazio

La Lazio squalificata. La società biancoceleste subirà la squalifica del campo e 50mila euro di ammenda per i fatti e i cori nei confronti di Costa di Sparta Praga-Lazio, che avevano costretto l’arbitro a sospendere momentaneamente la gara.

Ad annunciarlo a Lazio Style Radio è stato il responsabile della comunicazione biancoceleste Stefano De Martino:  “La Uefa ha comminato una giornata di squalifica alla Lazio per i cori durante Sparta Praga-Lazio, con un’ammenda di 50mila euro. La società farà ricorso“.

Ambito riconoscimento dalla Gazzetta per Keita

In questa stagione difficile per la Lazio, Keita Balde Diao è stata una delle note positive. Velocità, dribbling ubriacanti, facilità di calcio con entrambi i piedi e forse qualche manchevolezza in zona gol, queste le caratteristiche del giovane attaccante senegalese.

La sua ottima stagione ha avuto il giusto riconoscimento: Keita si è infatti posizionato al primo posto della classifica di miglior giovane della Serie A, stilata da La Gazzetta dello Sport e riservata ai giocatori nati dopo il 1 Gennaio 1994. Classifica basata sulla media voti, quindi su dati oggettivi, di quei giocatori che hanno giocato almeno un terzo delle partite disputate. Il classe ’95 ha totalizzato una media voto di 6,29, superando nella speciale classifica Paredes e Donnarumma che si sono posizionati rispettivamente al secondo e terzo posto. Fuori dal podio Zielinski, Rugani, Bernardeschi e Berardi, tutti giovani di riconosciute qualità.

SENEGAL – Contestualmente a questo riconoscimento, arriva un’altra bella notizia per il biancoceleste dalla propria Nazionale. Il tecnico Cissè lo ha convocato per entrambi gli impegni che nelle prossime settimane vedranno impegnato il Senegal, l’amichevole del 28 maggio contro il Ruanda e il match del 6 giugno, valido per la qualificazione alla prossima Coppa d’Africa, contro il Burundi.

Cataldi da Coverciano: “La mia stagione non buona, ma nonostante ciò sono qui, è un sogno”

Un traguardo enorme, quello raggiunto inaspettatamente da Danilo Cataldi: la convocazione nella lista dei pre convocati dal Ct azzurro Antonio Conte per lo stage di Coverciano in vista degli Europei estivi per il centrocampista biancoceleste è il coronamento di un sogno.

Quest’oggi il classe ’94 è intervenuto in conferenza stampa direttamente da Coverciano, dove ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. E’ la prima volta in azzurro per Cataldi: “E’ dura, c’è grande intensità. Tutti ci teniamo a fare bene e a dare il massimo per provare ad essere confermati anche per il prossimo stage. Io personalmente sto cercando di dare il massimo“. Per un giovane come lui non ci sono in realtà troppe aspettative: “E’ già tanto essere qui ed avere l’opportunità di allenarsi con grandi campioni. Cerco di imparare da tutto quello che faccio. E’ già bello essere qui, se ce ne fosse bisogno, andrei anche come riserva. Tutti sfrutteremo ogni occasione buona per far vedere quanto valiamo. Personalmente ho poche possibilità ma quelle poche me le gioco “. Sulle parole di Sabatini (“In Italia ci sono pochi giovani e costano troppo” ndr): “Non sono d’accordo con lui, perché credo che spesso siano i fatti a parlare. Noi ma anche altri ragazzi siamo la testimonianza che non è vero che non ci sono giovani di talento, uno può fare bene o male durante una stagione ma questo non capita solo a noi giovani. Noi giovani italiani non siamo molto aiutati da questo sistema, si ricerca molto all’estero, alle seconde squadre. Il campionato Primavera è decimato, non è molto attendibile come risposta sul campo. Però credo che i giovani ci siano e abbiano tanta voglia di fare. Se si prendessero meno giocatori dall’estero forse sarebbe meglio“. Riguardo la sua esperienza con Inzaghi in panchina: “La mia intera stagione non è stata assolutamente buona. Nonostante questo sono qui e sono contento. Con Inzaghi non mi sono trovato male, ho giocato poco in queste 7 partite con lui semplicemente perché mi vede totalmente come un giocatore davanti la difesa e quando c’è Biglia in quel ruolo diventa difficile giocare. Ho cercato comunque di lavorare al massimo e di farmi trovare pronto“. Sull’importanza della chiamata di Conte: “Per me è importantissima, ti dà un qualcosa in più, come il pensiero di essere tra i 30 migliori italiani. Il prossimo step? Spero il prossimo anno di giocare più possibile, fare gol e asssist perchè sono un centrocampista con certe caratteristiche e per fare un salto di qualità non posso prescindere da queste cose. Questa maglia? Pesa molto, è il sogno di tutti indossarla“.

Patarca: “Punterei ancora su Inzaghi. Sampaoli? Un rischio”

L’ex responsabile del settore giovanile biancoceleste, Volfango Patarca, è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per parlare del futuro della panchina della Lazio.

Sul prossimo allenatore: “Per il prossimo campionato, fossi la dirigenza della Lazio, punterei ancora su Inzaghi in panchina. Simone è giovane, ha l’età giusta per apprendere e per cresccere allo stesso momento, ed ha soprattutto il vantaggio di conoscere l’ambiente oltre che il parco giocatori che la rosa biancoceleste ha al momento a disposizione. Devonno essere i calciatori stessi poi ad aiutare il tecnico laziale, che ha dalla sua anche il fattore non indifferente di essere stato, non molto tempo, fa, proprio uno di loro“. Poi su Sampaoli, accostato più volte alla Lazio: “Sarebbe un rischio, è un allenatore straniero che poco sa del nostro calcio oltre che di quello europeo in generale“.

Capitolo terzini: Braafheid ai saluti, mentre Konko…

La difesa, un reparto da rifondare, un reparto che in questa stagione ha mostrato lacune evidenti e che conta molto sul rientro di De Vrij dal lungo infortunio patito lo scorso settembre.

Un reparto che non ripartirà sicuramente da Edson Braafheid, in scadenza di contratto, che non rinnoverà con i biancocelesti e saluterà dopo due anni con l’aquila sul petto. Dopo una buona prima stagione, l’esterno sinistro olandese è finito nel dimenticatoio, totalizzando solamente 5 presenze nel 2015/2016.
Situazione diversa per Konko: al francese era stato offerto il rinnovo nel mese di Febbraio, ma il giocatore aveva preso tempo. Adesso, secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, il numero 13 biancoceleste avrebbe chiesto due anni di contratto. Un biennale che la società biancoceleste non sarebbe disposta ad offrire.

Ritiro di Auronzo di Cadore: ecco le date

Sono state svelate le date del ritiro estivo biancoceleste, che si svolgerà ancora una volta nel comune veneto di Auronzo di Cadore, in provincia di Belluno.
I giocatori della Lazio avranno un mese di vacanza prima di tornare a lavorare alla nuova stagione. Come riportato da Il Tempo, i biancocelesti si ritroveranno a Formello tra il 6 e il 7 luglio. Dopo le consuete visite mediche, la rosa partirà ancora una volta per Auronzo di Cadore, in data 8 luglio. Il rientro dal ritiro è previsto per il 23 dello stesso mese. Sono previste anche delle amichevoli, una delle quali chiuderà il ritiro stesso, probabilmente contro la Spal. Ritiro più lungo quindi rispetto a quello della scorsa stagione, causa partenza verso la Cina per disputare la sciagurata Supercoppa italiana contro la Juventus.

Totò Lopez: “Felipe Anderson deve migliorare, ha dei limiti caratteriali”

L’ex centrocampista biancoceleste, Totò Lopez, è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio per analizzare la difficile stagione della Lazio e parlare di qualche singolo.

Lopez ha iniziato parlando della stagione appena conclusa: “Mettiamo alle spalle un’annata persa, che non ha avuto senso. Senza obiettivi diventa un anno buttato via, con una squadra che aveva fatto benissimo la scorsa stagione, sfiorando il secondo posto. non mi capacito di cosa sia potuto succedere, però non si dovrà ripetere più. Questo campionato poteva essere giocato diversamente“. Sul prossimo allenatore: “Sto leggendo i nomi dei vari allenatori. Sono contrario ai tecnici stranieri, hanno bisogno di più tempo per capire il calcio italiano. Ci sono dei nomi italiani che si fanno più che rispettare, a me piace l’ottimo lavoro fatto da Inzaghi, se non dovesse essere lui, mi piace molto Gasperini, sia come persona che come gioco“.Poi sul mercato: “Se il Presidente riesce a trattenere Biglia, è da catalogare come primo ottimo acquisto. Se lui rimane, già partiamo bene. Se parte Candreva, se devi fare un sacrificio per comprare qualcuno, va bene. Oltre a Candreva abbiamo Keita e Felipe Anderson e questi possono ripartire bene l’anno prossimo. Keita ha dimostrato che è una certezza. Anderson si deve un po’ riscattare, non è quello dell’anno scorso. Le pedine ce l’abbiamo, tanti giocatori per ripartire alla grande. Dietro serve un centrale fortissimo. Non siamo meno a nessuno se ripartiamo con la testa giusta“. Riguardo Felipe Anderson: “Felipe Anderson con Inzaghi non è mai partito titolare, ha dei limiti caratteriali, deve maturare come persona. Si deve sforzare per capire il potenziale che ha. Se non gioca non deve subire il colpo, spesso non ha reazioni e si spegne. Devi trovare l’allenatore giusto che capisca anche questi soggetti così sensibili. Il grande Maestrelli era eccezionale a far capire ai giocatori che erano forti. Bisogna trovare l’allenatore da spogliatoio. Felipe Anderson, per esempio, ha cambiato tre profili diversi di allenatore. Quando giocava con Pioli ha fatto un campionato eccezionale. Poi, sempre con Pioli, si è spento. Allora non si capisce dove sta la risposta. Lui deve migliorare in questo, ce l’ha le qualità e sono tante. Inzaghi, alla fine, doveva fare una squadra da undici giocatori. Quando lui ha optato per Candreva e Keita, ha sacrificato Anderson, perché in quel momento andava così“. Infine su Inzaghi e l’ipotesi di Reja Direttore tecnico: “Se parti bene dallo spogliatoio, come ha fatto Inzaghi, parti già alla grande. Può essere un’ottima soluzione un Reja, che di calcio ne ha fatto tanto. Una combinazione eccezionale se decidesse di fare questa scelta. Ripeto, Inzaghi ha fatto benissimo, ha recuperato i giocatori che erano stati trascurati, come Keita. Non era un giocatore da venti minuti. E’ anche l’allenatore giusto, conosce l’ambiente e non toglierebbe spazio a Inzaghi. Secondo me non si metterebbe nemmeno in panchina con Inzaghi. Diventerebbe anche un equivoco, invece condividerebbe scelte tecniche con il direttore sportivo. E’ una figura di raccordo, cerca di tenere la tranquillità di tutti . Se lui dovesse decidere, sarebbe un’ottima scelta. E’ sempre un allenatore vecchio stampo, ricordiamo che ha salvato l’Atalanta. Aiuterebbe pure Simone Inzaghi a crescere“.

Galasso vs Klose: “Ha dato ma anche ricevuto tanto. Ecco quanto”

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Continua a suscitare polemiche la querelle tra Igli Tare Miroslav Klose riguardo l’addio alla Lazio del bomber tedesco. Che, da una parte, nel dopo gara con la Fiorentina, ha affermato di aver dovuto lasciare la maglia biancoceleste dopo cinque anni anche perché nessuno gli ha chiesto di rimanere. Dall’altra, invece, il ds, che, nel pre-partita della stessa gara, ha detto esattamente il contrario. Chi dice la verità nessuno ancora lo sa con certezza. E, a gettare ulteriore benzina sul fuoco, è intervenuto questa mattina l’opinionista di ‘LSR’ Giulio Galasso, che, ai microfoni del canale ufficiale biancoceleste, si è scagliato violentemente contro il tedesco: “Klose ha dato tanto alla Lazio, – ha detto – ma anche la Lazio, in questi cinque anni, gli ha regalato 50 miliardi lordi di vecchie lire. Una cifra che un metalmeccanico ci mette 200 vite a guadagnare“. Dichiarazioni forti, destinate a suscitare ulteriori polemiche.

Favalli: “Crescere e pensare sempre più in grande sprone per vincere”. E sullo scudetto 2000…

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Ha collezionato 401 presenze in 12 anni di Lazio, un record nella storia del club biancoceleste. Arrivato dalla Cremonese ancora ventenne, è cresciuto sotto la guida di Zoff, Zeman, Eriksson e Mancini. Quelli stessi che ora, appesi gli scarpini al chiodo, vuole provare ad emulare, soprattutto sotto il profilo delle vittorie, diventando allenatore. Nell’attesa, Giuseppe Favalli si è divertito a ricordare i momenti più belli della sua esperienza a Roma. A partire dallo scudetto vinto nel 2000, l’emozione più grande: “Non capita tutti i giorni di vincere un campionato. – racconta il difensore di Orzinuovi – La gioia più grande è aver visto i tifosi felici“. Un successo reso possibile dalla mentalità di quella Lazio: “Ogni anno vedevo la società crescere e pensare sempre più in grande. Ciò ci spronava tantissimo“. Ha giocato al fianco di tanti campioni, ma, su chi sia stato il più forte, Beppe non ha dubbi: Alessandro Nesta. Infine, un ricordo sull’addio, nel 2004, con la vittoria della Coppa Italia, nella doppia finale contro la Juventus. L’ottavo trofeo, degno coronamento della sua esperienza con l’aquila sul petto. 

La Lazio fa sul serio per Biglia: pronta una maxi offerta di rinnovo

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Nuova puntata della telenovela tra la Lazio Lucas Biglia legata al rinnovo del regista argentino. Lotito e Tare vogliono mettercela proprio tutta per trattenere a Roma quello che è un perno imprescindibile della formazione biancoceleste e per questo sarebbero pronti a fare un sacrificio importante. Secondo quanto rivela l’edizione odierna de ‘Il Tempo‘, il club capitolino avrebbe messo sul piatto una super offerta di ingaggio di tre milioni, comprensivi di bonus, per i prossimi quattro anni. Una mossa non di poco conto, che andrebbe ad incrementare il tetto ingaggi della squadra, ma comprensibile, considerato il valore tecnico del Principito. Valore attorno a cui la Lazio vuole costruire il nuovo progetto che partirà il prossimo anno e, a quanto pare, sembra disposta a tutto pur di riuscirci. A questo punto, dunque, non resta che attendere l’incontro con l’agente di Biglia, Enzo Montepaone, per capire in che direzione si orienterà la vicenda. La Lazio ha fatto la sua mossa, basterà per tenere lontane dal suo gioiello le sirene esterne?

Panchina Udinese: Stefano Pioli e quel “No” che ha spiazzato tutti

AGGIORNAMENTO DEL 20/05 ALLE 09.30 – Ieri è arrivata l’ufficialità di Giuseppe Iachini come nuovo allenatore dell’Udinese. Inizialmente si pensò che questa scelta fosse frutto di un inaspettato dietrofront da parte della società friuliana nei confronti dell’ex mister biancoceleste Stefano Pioli, ma in realtà le cose sono andate esattamente all’opposto: stando a quanto rivela il giornalista Alfredo Pedullà sul suo sito ufficiale, in realtà è il mister Pioli ad aver rifiutato la guida del club bianconero. Se infatti Pioli, all’inizio, sembrava aver accettato la proposta biennale avanzatagli dall’Udinese, in un secondo momento ci avrebbe ripensato. Motivo? L’intenzione di Pioli (ancora sotto contratto con la Lazio) sarebbe infatti quella di attendere altre offerte, magari anche provenienti da club esteri. Una decisione che ha decisamente spiazzato tutti, compresa la Lazio che stava attendendo solo l’addio di Pioli prima di poter scegliere il nuovo tecnico.

Come vi avevamo anticipato nella giornata di ieri, Stefano Pioli non sarà l’allenatore dell’Udinese nella prossima stagione. Il club friulano, infatti, dopo aver dato il benservito a Gigi De Canio, ha direttamente annunciato il nuovo tecnico con una nota pubblicata sul proprio sito ufficiale:

L’Udinese Calcio comunica che Giuseppe Iachini è il nuovo tecnico della Prima Squadra. L’allenatore, nativo di Ascoli Piceno, ha firmato un contratto biennale e sarà presentato in conferenza stampa questo pomeriggio alle ore 15:00 alla presenza del Presidente Franco Soldati e del Direttore Sportivo Cristiano Giaretta […]”.

Una decisione che potrebbe avere conseguenze anche per la Lazio, ancora alle prese con la questione panchina: il contratto ancora in essere con Pioli potrebbe infatti complicare i piani della dirigenza per la sostituzione di Simone Inzaghi.

CALCIOSCOMMESSE – Ombre su Napoli Frosinone

Napoli Frosinone, 14′ di gioco del primo tempo, Mirko Gori ferma irregolarmente Insigne sulla trequarti, l’arbitro fischia la punizione di gioco, ma il centrocampista ciociaro ha una reazione spropositata e calcia il pallone addosso all’attaccante napoletano ancora a terra. Rosso diretto e Frosinone costretto a giocarsi l’intera partita in 10 uomini. Il resto è ormai storia, ma quel gesto inconsueto e ingiustificato dato il valore della gara (il Frosinone era ormai retrocesso) non è passato inosservato. Specie perché sabato, prima delle partite, le agenzie di scommesse avevano rilevato un picco di puntate sull’espulsione di un giocatore frusinate. L’AAMS ha subito fatto segnalazione alla Procura Federale che ha aperto un fascicolo di indagine.

CULTURA – Roma: torna la “Notte dei Musei”

In concomitanza con il grande evento europeo che quest’anno vedrà coinvolti più di 3000 musei e circa 30 paesi d’Europa, sabato 21 maggio 2016, torna a Roma la “Notte dei musei” con i principali Musei Civici e Statali della Capitale straordinariamente aperti in orario serale dalle ore 20.00 alle 02.00 (ultimo ingresso ore 01.00).

La “Notte dei Musei” è promossa da Roma Capitale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con il coordinamento organizzativo di Zètema Progetto Cultura. Aderisce all’iniziativa il MiBACT – Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Turismo, con la partecipazione di numerosi Musei Statali che saranno straordinariamente aperti in orario serale. Per l’elenco completo www.beniculturali.it.

Pagando un biglietto simbolico di 1 euro si potrà entrare in ogni singolo museo o spazio culturale che abbia aderito all’iniziativa, visitando tutte le mostre temporanee e permanenti ed assistere a concerti e spettacoli dal vivo. Alla Notte dei Musei 2016 partecipano non solo i principali musei della città, ma anche spazi espositivi e gallerie d’arte private, accademie e istituzioni culturali straniere, università, e altri spazi culturali.

MEDICINA – Il congresso su presente e futuro della malattia di Huntington

Il 21 maggio a Roma alle ore 9 presso la Sala Conferenze dell’I.S.S.R., in Via Nomentana 56, l’AICH-Roma Onlus ha organizzato un convegno dal titolo Sognare il futuro e curare il presente: le terapie possibili di domani e i suggerimenti utili per assistere chi è malato oggi“.

L’evento è il primo dei due appuntamenti annuali dell’associazione e rappresenta un’occasione per esporre le future prospettive della ricerca scientifica sulla malattia di Huntington (HD) e per discutere sulle strategie che possano migliorare il sostegno e l’assistenza medica forniti ai pazienti.

I membri di AICH-Roma Onlus si sono focalizzati sulla necessità di mettere insieme la ricerca che guarda al futuro e quella della quotidianità. Se è importantissimo sapere che gli studi stanno preparando un domani in cui la malattia potrà essere tenuta sotto controllo e, forse, persino impedita nel suo manifestarsi, sarà altrettanto importante non dimenticare le persone che sono già malate, o quelle che stanno entrando nel percorso di malattia, bambino o adulto che sia. Per registrarsi all’evento è possibile visitare il sito internet di AICH-Roma Onlus.

Un ex laziale all’Aston Villa?

La disastrosa stagione dell’Aston Villa, ha portato il club alla retrocessione in Championships. Un duro colpo per i Villans che però hanno voglia di risorgere immediatamente per ritornare nel calcio che conta. Il nuovo magnate, il cinese Toni Xia, ha intenzione di utilizzare ben 50 milioni di sterline per rinforzare la squadra.

Priorità assoluta è l’allenatore. In lizza c’è l’ex laziale Roberto Di Matteo. Vincitore della Champions League con il Chelsea, ha avuto esperienza anche con il WBA. Di Matteo è leggermente favorito su Nigel Person, secondo il The Telegraph. A breve dovrebbe esserci l’ufficialità della scelta del manager. Con la sepranza che sia proprio Roberto Di Matteo…

TENNIS – Il Roland Garros non avrà il suo Re

Il prestigioso torneo del Roland Garros, che si disputerà a parigi sulla terra rossa, non vedrà la presenza di uno dei più importanti tennisti al mondo. Stiamo parlando di Roger Federer. Lo svizzero, che aveva deluso anche al Foro Italico uscendo di scena agli ottavi di finale, ha deciso di dare forfait al torneo del Grande Slam.

Il motivo è di natura fisica e a spiegarlo è proprio Re Roger: “Non sono al 100%, anche se sto facendo dei progressi. La schiena ancora mi dà dei problemi. Giocare in questo modo non mi piace ed in più devo pensare a come allungare la mia carriera. Pertanto salterò il Roland Garros, per esser pronto per Wimbledon e per la stagione dell’erba“. Francesi ovviamente molto delusi…

SERIE B – Ecco le date e la griglia dei playoff

Per decidere chi sarà la terza sqadra a salire in Serie A, si dovrà aspettare il 9 giugno, data della finale di ritorno. Ma il lungo cammino dei playoff inizierà il 24 maggio. La Lega Serie B ha ufficializzato infatti le date e la griglia. Di seguito il dettaglio, in attesa di conoscere le squadre che si daranno battaglia per il sogno chiamato Serie A.

PRELIMINARE (gara secca) : 6°vs7° Martedì 24 Maggio, ore 20:30
PRELIMINARE ( gara secca) : 5°vs8° Mercoledì 25 Maggio, ore 20:30

SEMIFINALI DI ANDATA:
– Vincente 6°vs7° contro 3°, Sabato 28 Maggio
– Vincente 5°vs8° contro 4°, Domenica 29 Maggio

SEMIFINALI DI RITORNO :
– 3° contro vincente 6°-7°, Martedì 31 Maggio
– 4° contro vincente 5°-8°, Mercoledì 1 Giugno

FINALE DI ANDATA : Domenica 5 Giugno

FINALE DI RITORNO : Giovedì 9 Giugno