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L’amarcord di Raffaele Sergio: “Che emozione quel Lazio-Foggia con lo stadio pieno…”

Dopo il Presidente della Polisportiva Antonio Buccioni,  è intervenuto alla trasmissione Il Nido delle Aquile, trasmessa su Radio Roma Futura anche l’ex difensore biancocelese (ora allenatore) Raffaele Sergio. La sua era la Lazio di Pin, Doll, Ruben Sosa, Sclosa, Stroppa, Riedle, Gregucci, Bergodi (fine anni’80 inizio anni ’90): “Era una Lazio che stava ripartendo e dettando le basi per diventare qualcosa di importante. Era una squadra con delle basi effettive e sopratutto era una Lazio con tanti italiani in campo, cosa che ormai si vede poco nei campi di calcio. La mia Lazio aveva tanti italiani in campo e qualche straniero veramente forte, adesso invece ci sono tanti stranieri e pochissimi italianiA proposito di quella Lazio, all’ex terzino biancoceleste gli viene chiesto di parlare di un giocatore che ha fatto innamorare tantissimi tifosi biancocelesti, Thomas Doll: “Thomas Doll è stato uno dei talenti più grandi che abbia mai giocato, aveva qualità enormi e se non avesse avuto infortuni sarebbe diventato uno dei giocatori più forti d’europa se non del mondo. Era una mezza punta importante, piedi straordinari, aveva forza fisica…quindi io credo che senza infortuni la sua carriera poteva essere ben diversa. Secondo me è stato uno degli stranieri più forti con cui abbia mai giocato”. A Raffaele Sergio viene poi chiesto cosa ha significato per lui arrivare in quel lontano 1989 alla Lazio: “Devo ringraziare Zoff, Carlo Regalia e sopratutto Peppe Materazzi che, per me che venivo dalla Serie C,  è stato una guida importantissima. Devo ringraziare queste persone che mi hanno aiutato a fare questo grandissimo salto di qualità, perché senza di loro credo che avrei avuto una carriera completamente diversa”.
Indimenticabile il primo e unico gol con la maglia biancoceleste in quel Lazio-Foggia (5-2) con un bellissimo tiro dai 30 metri: “Era il primo Foggia di Zeman. Fu una partita bellissima e Sì fare gol è sempre importante…poi la mia specialità era andare sul fondo e crossare, poi io non sono sinistro, ero destro di piede quindi sono venuto dentro, ho stretto il campo e ho fatto un bel gol. Quindi Sì è stata una gioia straordinaria ma la gioia più grande è quello che all’epoca tu eri a un Lazio-Foggia e allo stadio c’eran 45/50.000 persone, lo stadio era pieno. Il rammarico più grande di oggi è che la gente si è allontanata dagli stadi. Troppe leggi sbagliate, poi la tessera del tifoso, i prezzi alti, troppe partite i televisione, gli stadi non sono sicuri…non si è avuta la capacità in questi 25 anni di rifare gli stadi più comodi e che rendano più partecipi i tifosi. Io ho avuto la fortuna di giocare il primo anno al Flaminio….ed ERA uno STADIO DA CALCIO, dove il tifoso veniva con gioia. L’Olimpico invece ti mette una distanza straordinaria dal campo. Non ci siamo adeguati allo stile inglese, tedesco e spagnolo, se andiamo a vedere queste tre dimensioni loro si sono adeguati e noi invece ci siamo arrangiati. Dopo più di 20 anni c’è bisogno andare sul privato, la Lazio deve avere il suo stadio di proprietà, come ha fatto la Juventus con lo Juventus Stadium o l’Udinese che ora ha uno stadio completamente nuovo. Facendo strutture completamente nuove sicuramente si può dare un futuro migliore alle società.

Cagni fiducioso: “A Bologna prevedo una bella Lazio”

Intervistato da Radiosei, Gigi Cagni ha parlato della Lazio: “Il calcio è questione di nervosismo, basta che un giocatore non sia al top e la squadra non gira. Ad esempio i portieri se non sono sereni possono compiere degli errori”. Sul discorso calciomercato Cagni non è molto fiducioso: “Se si vuole rispettare il fair play finanziario è giusto puntare sui giovani. Dal mercato non mi aspetto molto. Inoltre pochi colpi possono davvero spostare gli equilibri. Bisevac? Vorrei giudicarlo nel campionato italiano che è molto difficile”. Sul campionato altalenante della Lazio Cagni ha detto: “Tutto parte dall’eliminazione dal preliminare di Champions. Andando a vedere le statistiche degli scorsi anni si nota che tutte le squadre che hanno giocato i preliminari hanno poi avuto difficoltà nella stagione e tanti infortuni. A Firenze però ho visto una buona Lazio. D’altronde la Lazio è la terza squadra per possesso palla, bisognerebbe abbinare anche velocità”. 

Sulla gara di domenica: “Il Bologna è uscito dalla crisi di inizio stagione. Donadoni fa giocare bene le sue squadre. La Lazio sembra essersi ripresa e prevedo che farà una bella partita in Emilia. Sul discorso giovani: “E’ difficile far capire ai giovani che devono pure difendere. Su questo punto Keita deve migliorare. Anche Felipe Anderson deve entrare nella mentalità del sacrificio. Nei settori giovanili dovrebbe essere insegnare per prima cosa la professionalità”. In chiusura Cagni parla del prosieguo del campionato dei biancocelesti: “Se la squadra sta bene può arrivare tra le prime 5. Per lo scudetto scommetto sulla Juve che se la giocherà con Inter e Napoli. La Roma ormai è fuori dai giochi”.

MERCATO – Doria, l’agente apre alla Lazio

Dopo l’acquisto di Bisevac, il ds Tare ha assicurato l’arrivo di un altro difensore. Tanti i nomi accostati ogni giorno alla Lazio, ma nelle ultime ore sta girando insistentemente il nome di Matheus Doria Macedo meglio conosciuto come Doria, difensore 21enne del Granada ma di proprietà del Marsiglia che nell’estate del 2014 lo strapparono proprio alla Lazio convincendo il Botafogo con un’offerta di 9 mln. Dopo l’esperienza negativa in Francia e quella altalenante in Spagna, Doria potrebbe approdare in biancoceleste. D’altronde il suo agente contattato da lalaziosiamonoi.it ha definito la Lazio una soluzione gradita.

Pollace: “Lazio punta sul gruppo”

Pur giocando nella Salernitana, Pollace porta sempre la Lazio nel cuore. Ecco le sue parole ai microfoni di Lazio Style Radio: “La Lazio Primavera è una buonissima squadra. Ci sono molti ’98 e questo fa capire che la società crede nei giovani. Tutti danno sempre il massimo, anche se, ovviamente, non tutti gli anni si possono raggiungere determinati obiettivi. Occorre puntare sul gruppo. Quando c’è quest’ultimo i risultati arrivano sempre”.

Importante, secondo il giovane terzino, l’aspetto caratteriale: “Dove non si arriva con la tecnica, si arriva con la testa e con il cuore. Ho spiegato ai più grandi che la differenza la fanno loro. Devono aiutare i giovani ad inserirsi ed integrarsi. Quello della Primavera è un calcio totalmente diverso rispetto agli Allievi. La cosa più difficile è capire i meccanismi e ambientarsi. Poi però pian piano ci si ambienta. E alla fine nascono anche delle belle amicizie”. Indimenticabili per Pollace lo Scudetto e la Coppa Italia: “Porto nel cuore lo Scudetto per il gruppo che c’era, per come me l’hanno fatto sentire. E poi la Coppa Italia vinta contro la Roma. Di più non si può proprio chiedere.

 

Keita: “Tifosi, vi aspettiamo allo stadio!”

Il gol di Firenze ha rilanciato le quotazioni e le ambizioni di Keita Baldè Diao. Il giovane attaccante biancoceleste ha parlato ai microfoni di Lazio Style Radio: “Stiamo bene. Siamo consapevoli di quello che facciamo. La gente deve credere di più in noi e darci maggiore supporto. Ai tifosi dico che li aspettiamo allo stadio. L’Olimpico, quando giochiamo in casa, deve essere una bolgia”.

In trasferta la Lazio sembra come trovarsi più a suo agio: “A Firenze vedevamo la gente che ci supportava. E’ stata una cosa positiva. L’Olimpico deve essere più accanto alla squadra, anche se si sbaglia. Dobbiamo essere tutti uniti, sia dentro che fuori. Non stiamo andando così male, anche se possiamo fare di più”. L’abbraccio di Keita con Pioli è una delle immagini più belle della vittoria sulla Fiorentina: “C’era gioia ed orgoglio. La vita è fatta di momenti e le foto ti aiutano a ricordarli. Infine, un appunto sul ruolo in cui il prodotto della cantera del Barcellona si trova meglio: “Sull’esterno mi trovo più a mio agio, perché mi muovo meglio e posso accentrarmi“.

FORMELLO – Basta a parte, Hoedt assente. In difesa testati Mauricio-Bisevac

Dopo la seduta basata sulla parte atletica di questa mattina, la squadra si è ritrovata nel pomeriggio per un lavoro prettamente tecnico con il pallone. Assenti Biglia (controllo strumentale alla spalla per lui), e Hoedt (a riposo per l’intera giornata). Solo palestra per Dusan Basta, ancora alle prese con i fastidi della pubalgia: il laterale destro ha effettuato tutti i test atletici della mattinata, ma si preferisce non forzarne il ritorno. Impossibile la sua presenza a Bologna. Seduta completa invece per Senad Lulic che dopo lo sfortunato incidente alla mano occorsogli nei primi giorni di Dicembre, ha partecipato quest’oggi anche alla fase di possesso palla e alla partitella a campo ridotto, con l’utilizzo di un tutore sulle dita operate. Per lui qualche possibilità di convocazione per la trasferta sul campo dei felsinei. L’assenza di Wesley Hoedt ha permesso a Stefano Pioli di provare e studiare con attenzione la coppia Mauricio-Bisevac al centro della retroguardia: un tempo ciascuno sul centro-destra ed uno sul centro-sinistra. Si potrebbe profilare un ballottaggio tra i due per affiancare l’olandese al centro della difesa nella trasferta del Dall’Ara. Nei prossimi giorni si avranno maggiori informazioni in merito. Si torna in campo domani: la seduta è prevista nel pomeriggio.

 

Stirpe: “Rispetto Lotito, con lui ho un rapporto cordiale”

Questa mattina il presidente del Frosinone, Maurizio Stirpe, ha tenuto una conferenza stampa di presentazione del master in Marketing e Management dello sport presso l’università di Tor Vergata: “Sul bando per la costruzione del nuovo stadio c’è scritto che il termine per il completamento è il 20 agosto 2016, ma ci sembra un termine troppo vicino, non sono così sicuro che ci si possa riuscire per quella data. Credo che a fine 2016 sia più credibile”. Poi un commento sul presidente della Lazio: “Con Lotito ho un rapporto cordiale, lo stimo e lo rispetto sia come persona che per le idee che porta avanti. Sulla famosa telefonata con Iodice ognuno rimarrà della propria idea ma tra noi il rapporto rimane aperto”.

PAIDEIA – Controlli per il centrocampista biancoceleste

Come anticipato in mattinata, Lucas Biglia è arrivato alla clinica Paideia per effettuare controlli strumentali e quindi non ha preso parte alla sessione pomeridiana di allenamento. Il problema sembra essere alla spalla, un dolore che affligge il centrocampista argentino addirittura dalla trasferta di San Siro contro l’Inter. Probabile che il dolore sia la conseguenza dell’entrata scomposta e sconsiderata di Felipe Melo, poi espulso per quell’intervento.  Tuttavia questa complicazione non dovrebbe pregiudicare la presenza del capitano biancoceleste per la partita di domenica sul campo del Bologna.

Di Vaio: “Contento di rivedere Pioli ma abbiamo bisogno di punti”

Nella conferenza stampa della presentazione di Floccari presente anche il club manager Marco Di Vaio. Il dirigente rossoblu ha preso la parola per commentare il mercato e l’incontro di domenica prossima con i biancocelesti.

Sugli obiettivi di mercato ha confermato le voci dell’interessamento nei confronti di Gaston Ramirez: “Ho sentito, assieme al direttore Corvino, il giocatore per telefono per sapere come stava. La società ha intenzione di intavolare una trattativa. Lui ci ha confermato di stare bene e che ora è concentrato sulla nascita del primo figlio. Per il resto bisogna rivolgersi al suo procuratore. A me interessava sapere cosa volesse fare, era molto sereno. Non è il nostro unico obiettivo, ci stiamo guardando intorno. Per concludere un affare serve l’assenso di tre parti”.

Sul momento dei rossoblu: “Nelle ultime partite stavamo facendo benino, Atalanta, Roma e Napoli sono stati grandi risultati. L’Empoli è la squadra che ha giocato meglio qui a Bologna, mentre quella contro il Chievo è una sconfitta che ritengo fortuita, quelle da cui bisogna trarre il maggior insegnamento possibile. A volte bisogna accontentarsi, anche un punto poteva essere importante per dare valore alla vittoria di Milano.

Domenica il ritorno di Pioli: Stefano qui ha fatto grandi cose sia dal punto di vista tecnico che umano, siamo contenti di rivederlo ma ci servono i punti. La Lazio è in ripresa, verranno a Bologna euforici e carichi dopo il successo di Firenze ma noi dobbiamo riscattare la sconfitta con il Chievo. Dobbiamo ancora lavorare molto per raggiungere i nostri obiettivi”.

Farris: “Contenti per la semifinale di Coppa, con l’Inter sarà dura”. E su Calì…

Il vice di Simone Inzaghi, Massimiliano Farris, è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio per analizzare il momento della Lazio Primavera, reduce dalla bella vittoria in Coppa Italia contro il Palermo, successo che ha garantino ai giovani biancocelesti l’accesso alle semifinali del trofeo. Farris, nella sua analisi, è partito proprio da questa partita: “Siamo passati in semifinale di Coppa Italia giocando contro i rosanero e per questo siamo molto contenti. Il Palermo è sicuramente una squadra molto organizzata, anche se non era partita benissimo nel girone d’andata, ci ha dato del filo da torcere sia in campionato che in Coppa. L’obiettivo l’abbiamo raggiunto, siamo arrivati in semifinale meritandolo ed ora andremo a giocarcela contro l’Inter“. Dopo un lungo ciclo di successi in questa stagione la Primavera è ripartita da zero, inaugurando un nuovo ciclo: “Questo famoso anno zero lo avevo sentito anche l’anno scorso quando sono arrivato. E’ un passaggio necessario in ogni squadra quando si cambiano molte pedine e si riformano le squadre da capo. Abbiamo rivoluzionato la linea difensiva, è rimasto solo Mattia che sta dando grande continuità. L’inserimento di Quaglia ed altri ragazzi che sono subentrati dalla panchina danno un grande apporto di esperienza soprattutto ai più piccoli. Questo ci ha fatto perdere qualche punticino ad inizio campionato, ma ora va molto meglio e nel girone di ritorno i ragazzi potranno sicuramente recuperare la classifica e arrivare alle Final Eight“. La prossima gara di campionato saraà contro il Pescara, poi ci sarà l’Inter in Coppa Italia: “In campionato incontreremo il Pescara sabato pomeriggio. Non fu facile nemmeno all’andata con loro. Ci impegnarono parecchio, molto probabilmente anche loro sono andati incontro a questo sistema di crescita. Una squadra che batte Roma e Napoli è una squadra pericolosa e da temere. Abbiamo lavorato molto nella parte atletica ad inizio settimana, verso la fine lavoreremo sul piano tattico ed emozionale. Al di là delle sei vittorie consecutive è capitato che a Formello cercano sempre tutti di fare partite corte, sicuramente anche il Pescara non vorrà concedere spazi e aspetterà un nostro errore. Mi aspetto una squadra combattiva e con una grande autostima. L’Inter lo abbiamo incontrato alle Final Eight scudetto, una squadra fortissima, molto fisica e ricca di talento. Si sono confermati fino ad ora nel girone di Coppa, eliminando per ultima la Roma“. Parlando dei singoli, Calì è stato determinante entrando dalla panchina contro il Palermo: “Simone è un alternativa importante, sono convinto che se lavora come l’ultimo periodo può diventare un giocatore che può convivere in campo con Palombi e Rossi. Con lui potremmo cambiare modulo in corsa. E’ un uomo d’area, sa trovare lo spazio e fregare il tempo all’ avversario come ha fatto con il Palermo. Con il lavoro si guadagnerà più spazio e quindi più gol”. La Lazio Primavera vuole riconfermarsi ad alti livelli anche in questa stagione: “C’è la possibilità di ripetere la scorsa stagione, siamo ancora in corsa per la Coppa Italia, stiamo correndo per le Final Eight. Il nostro lavoro ed il nostro obiettivo principale è quello di cercare di fornire qualche giocatore a Stefano Pioli, come stiamo già facendo. Noi come staff e la squadra, punteremo dritti ad arrivare in fondo a tutte le competizioni”.

Floccari: “Con la Lazio sarà una partita tosta, per vincere…”

Domenica al Dall’Ara fra le fila del Bologna ci sarà anche una vecchia conoscenza dei biancocelesti: l’attaccante Sergio Floccari, appena arrivato in rossoblu dal Sassuolo. L’ex biancoceleste ha preso parte alla conferenza stampa di presentazione e dopo essersi detto contento del suo passaggio nella squadra di Donadoni e aver assicurato di poter giocare senza problemi assieme a Mattia Destro ha parlato anche della sua ex squadra: “Nell’ultimo incontro del Sassuolo Di Francesco non mi ha convocato però non ho mai smesso di allenarmi e sono pronto a scendere in campo. La Lazio l’ho già incontrata diverse volte, fa sempre piacere rivedere i propri ex compagni. Sarà una partita tosta, se vogliamo fare risultato dovremo essere bravi sia in fase di interdizione che in costruzione. A squadre come la Lazio non bisogna lasciare spazio”.

Pioli per la “prima volta” a Bologna

Domenica prossima la Lazio di Stefano Pioli è attesa dalla trasferta di Bologna. Il tecnico biancoceleste conosce bene la piazza bolognese per aver guidato i rossoblu dal 2011 fino a gennaio del 2014, quando venne allontanato e sostituito da Ballardini, che comunque non riuscì a evitare la retrocessione dei felsinei in B. Come riportato da TuttoBologna quello di domenica sarà per lui un ritorno piacevole in una piazza che gli è sempre stata vicina. Il tecnico parmense ritornerà per la prima volta al Dall’Ara da quando fu esonerato dal presidente Guaraldi. Per lui saranno novanta minuti particolari. Dal momento in cui si siederà su quella panchina, guardandosi intorno, proverà un vortice di emozioni indimenticabili e dovrà tentare di sconfiggere, oltrechè, la sua ex squadra anche i suoi sentimenti. Però, nonostante arrivi a Bologna con la Lazio per conquistare i tre punti e dare continuità ai risultati della sua nuova squadra l’accoglienza, per quanto fatto nei due anni e mezzo trascorsi su quella panca, sarà calorosa. Il pubblico bolognese, anche quando le cose non andavano, è sempre stato dalla sua parte. I tifosi hanno sempre riconosciuto al tecnico il buon lavoro svolto e la sua professionalità. Inoltre, non hanno mai digerito l’esonero dell’allenatore, che si era sempre tenuto fuori dalla zona retrocessione anche in quel drammatico campionato 2013-2014: Pioli venne fatto fuori quando ancora era in quartultima posizione. Di conseguenza, domenica, il Dall’Ara riconoscerà all’allenatore biancoceleste tutta la propria stima, anche se il tecnico ritornerà da avversario alla testa di una Lazio che in trasferta fa meglio che in casa.

 

Piscedda convoca due laziali

L’Italia B di Massimo Piscedda affronterà in amichevole l’Aston Villa. Il tecnico dell’Italia B ha diramato la lista dei giocatori convocati. Tra i 18 nomi presenti anche quelli di due giovani laziali: Lorenzo Filippini e Luca Crecco. I ragazzi sono ambedue in prestito: il primo alla Pro Vercelli e il secondo al Modena. Per loro l’amichevole di Birmingham contro la squadra inglese sarà una grande occasione per mettersi in mostra anche con la casacca della nazionale. Di seguito la lista completa del ct azzurro pubblicata sul sito ufficiale della Lega Serie B.

PORTIERI – Lorenzo Andrenacci (Como), Andrea Fulignati (Trapani);

DIFENSORI – Filippo Berra (Pro Vercelli), Davide Biraschi (Avellino), Lorenzo Dickmann (Novara), Lorenzo Filippini (Pro Vercelli), Andrea Gasbarro (Livorno), Francesco Vicari (Novara);

CENTROCAMPISTI – Niccolò Belloni (Ternana), Janis Cavagna (Trapani), Luca Crecco (Modena), Giovanni Di Noia (Bari), Antonio Palumbo (Ternana), Luca Valzania (Cesena);

ATTACCANTI – Accursio Bentivegna (Como), Cristian Bunino (Livorno), Federico Di Francesco (Virtus Lanciano), Nicola Talamo (Latina).

 

Il doppio ex Meghni: “Sono legato alla Lazio, ma domenica spero che…”

E’ arrivato a Roma sponda Lazio nel 2007 proprio dal Bologna, era sbarcato nella capitale come nuovo trequartista dai piedi fatati, Mourad Meghni. Il bottino finale è stato di 48 presenze in quattro anni e zero gol, ma tutti lo ricordano per l’unica partita in cui ha mostrato tutte le sue qualità, la gara era quella giocata in Champions League all’Olimpico contro il Werder Brema, dove ha allietato il pubblico con una prestazione degna di nota. Il doppio ex di Bologna e Lazio è intervenuto ai microfoni di Radiosei parlando della sua esperienza a Roma e della situazione attuale in casa Lazio: “Sono tornato da poco a giocare, dopo che stavo per smettere essendomi gravemente infortunato. Ho ricominciato giocando a calcetto nella squadra che allena mio fratello e questo mi ha dato la possibilità di recuperare e prendere fiducia. Un giorno mi piacerebbe tornare in Italia, in quel paese si vive per il gioco del calcio”.Poi sul periodo vissuto nella Capitale: “Custodisco ricordi bellissimi, ho avuto la possibilità di realizzare il mio sogno di giocare la Champions. Mi capitò anche l’occasione di segnare al Real Madrid in casa loro e questo, come dico spesso ai miei amici, avrebbe potuto cambiare la partita e mi avrebbe reso felicissimo”. Poi sul momento della Lazio in questa stagione dichiara: “Anche quando c’ero io ci sono state situazioni altalenanti, un anno abbiamo fatto benissimo e con la medesima squadra l’anno dopo abbiamo rischiato la retrocessione”. Infine una battuta sulla partita di Domenica contro i rossoblu: “E’ stata la mia prima esperienza in Italia e sono molto legato a quella città come sono affezionato alla Lazio e per questo domenica spero in un pareggio“.

Lazio-De Maio è tutto aperto, ma si inserisce una big…

Nuovo mercato, vecchi nomi verrebbe da dire. Negli ultimi giorni, dopo aver ingaggiato Milan Bisevac, la Lazio è alla ricerca di un altro centrale da aggiungere al pacchetto arretrato. Tra i vari profili osservati dalla dirigenza laziale, riaffiora il solito gradimento per Sebastien De Maio. E’ ormai noto quanto Tare apprezzi il 28enne centrale del Genoa, che in questa stagione ha collezionato 13 partite su 20 totali. Secondo quanto riportato da Calciomercato.com, il francese attende solo la decisione di Lotito, ma sembra che questa trattativa possa andare in porto anche gli ultimissimi giorni di mercato. Intanto sembrerebbe essersi fatta avanti anche la Fiorentina che inserendosi tempestivamente potrebbe diventare la favorita nei pensieri del centrale del Genoa.

Konko, l’agente: “Ha pochi rivali nel suo ruolo! vuole la Lazio, ma è arrivata un’offerta da…”

Nelle ultime gare è stato una piacevole sorpresa per tutti, era da tempo che non si rivedeva in campo quel giocatore che aveva, nei suoi primi anni a Roma, impressionato in positivo tutta la piazza biancoceleste e a pochi mesi dalla scadenza del contratto Abdoulay Konko ha nuovamente calcato il campo di gioco guadagnandoselo a suon di ottime prestazioni. A parlare del momento del calciatore e del suo futuro è il suo agente, Daniele Conte intervenuto a Lazionews.eu rilasciando queste dichiarazioni: “Il calciatore è concentrato a far bene con la Lazio e di rinnovo ancora non abbiamo parlato, ma uno con le sue qualità e in scadenza è normale faccia gola a molti club. Il suo desiderio è quello di giocare nella Lazio anche in futuro, visto che qui si sente a casa sua. Abbiamo ricevuto diverse chiamate dall’estero, soprattutto dall’Inghilterra, ma la precedenza ce l’hanno i biancocelesti. Nonostante la sua voglia di rimanere a Roma, spetterà alla società prendere una decisione”. Infine sulla domanda se il terzino rimarrebbe lo stesso nella capitale pur non giocando titolare ha risposto: “Non credo nel fatto delle gerarchie, se Abdoulay dimostrerà di meritarselo sono sicuro che Pioli lo terrà in considerazione. Adesso come adesso mi sembra difficile togliergli il posto. Konko ha avuto, lo scorso anno, molti infortuni e la sua voglia di recuperare ha causato altre problematiche. E’ un calciatore che tutti vorrebbero avere, quando sta bene ha pochi rivali tecnicamente. E’ un calciatore eclettico, può giocare a destra, terzino sinistro, centrale e anche in posizione più avanzata e avere un giocatore così è fondamentale per chi lo allena”.

FORMELLO – Le novità dalla seduta mattutina

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Doppio allenamento in programma oggi per la Lazio a Formello. La partenza stamattina alle 10.30, con la squadra divisa tra campo e palestra. Niente pallone, il gruppo, come sempre quando c’è anche la seduta pomeridiana, è impegnato solo in una serie di test atletici. La bella novità è rappresentata dalla presenza di Basta, che non dovrebbe esserci a Bologna a causa del persistere della pubalgia, ma che viene comunque cronometrato, insieme a Bisevac, nelle esercitazioni sugli scatti e i cambi di direzione. Lavorano invece in palestra gli altri infortunati Marchetti, Gentiletti, Morrison, Kishna Lulic, con quest’ultimo che potrebbe rivedersi con la squadra nella seduta tecnica delle 15. Da valutare invece Biglia, atteso in Paideia per alcuni accertamenti, dovuti forse ad uno stop durante gli allunghi svolti nel corso dei test atletici.

Infine, la società, con una nota sul proprio sito ufficiale, ha comunicato che, dalle ore 12 di venerdì 15 gennaio, saranno messi in vendita i biglietti per la partita di campionato contro il Chievo Verona, in programma domenica 24 gennaio alle ore 15 allo stadio Olimpico. Per tutte le info, consultare il sito www.sslazio.it.

Difesa: fuori un brasiliano, dentro un altro? E Tounkara…

La Lazio deve depennare un altro nome dalla lista degli obiettivi per il secondo difensore centrale. Si tratta del brasiliano Jemerson, che, secondo quanto rivela ‘TMW’, sarebbe vicinissimo al passaggio al Porto. L’Atletico Mineiro, club proprietario del giocatore, avrebbe infatti accettato un’offerta di 5 milioni per il 60% del cartellino, permettendo così ai lusitani di battere la concorrenza dei biancocelesti e del Benfica, che nei giorni scorsi aveva effettuato un sondaggio per sostituire il partente Lisandro Lopez. Fuori dunque un brasiliano, dentro un altro. La Lazio starebbe infatti pensando nuovamente a Doria, centrale attualmente in prestito al Granada ma di proprietà del Marsiglia. Secondo quanto rivela TMW, si starebbe lavorando ad un prestito con diritto di riscatto fissato a 3 milioni.

E con la stessa formula potrebbe approdare all’Ascoli Mamadou Tounkara: l’ex attaccante della Primavera, rientrato alla base dopo il prestito poco fortunato a Crotone, è cercato con insistenza già da qualche settimana dalla squadra di mister Mangia. Dal canto suo, l’ex Barça, che all’inizio era piuttosto dubbioso sull’ipotesi di restare in serie B, adesso starebbe seriamente valutando l’ipotesi. Anche perché al momento alternative concrete non ce ne sono: il Frosinone, cosi come alcuni club spagnoli e di serie B, hanno infatti chiesto solo informazioni. I marchigiani invece sono gli unici ad aver avanzato una proposta ufficiale e Tounkara, per non rischiare di passare il resto della stagione in tribuna, potrebbe accettarla.

Dalla D al Puskas Award: la folle storia di Wendell Lira. E Florenzi? Ha deciso Martellone…

La cerimonia di consegna del Pallone d’Oro nasconde spesso storie nelle storie che sono anche più interessanti del riconoscimento principale. Che da otto anni ormai è cosa di Cristiano Ronaldo e Leo Messi, e per quanto si possa essere d’accordo tecnicamente, è chiaro che la suspance è quella di una cena con delitto con Freddy Krueger tra gli invitati.

Più interessante allora concentrarsi sul Pallone d’Oro femminile, un universo in espansione che solo in Italia trova resistenze culturali insormontabili. A monopolizzare l’attenzione però stavolta è stato il “Puskas Award“, il premio consegnato per il più bel gol della stagione. Nel nostro paese questo riconoscimento ha avuto un richiamo supplementare visto che era l’unico per il quale c’era un italiano il lizza: Alessandro Florenzi, per la rete siglata in Champions League contro il Barcellona. La storia più interessante è stata però quella relativa al vincitore: gli appassionati, quando hanno distrattamente ascoltato il nome di Wendell, avranno pensato: “Ah, quello del Bayer Leverkusen! Che gol avrà mai fatto?” e saranno passati avanti.

Negativo. Il Wendell autore del più bel gol della stagione era in realtà tale Wendell Lira, ventisette anni compiuti da una settimana. E gioca nella Serie D brasiliana. Esatto, è un po’ come se il premio per il gol più bello dell’anno fosse stato assegnato dalla FIFA a Gianni Fabiano del Venezia, per fare un esempio. Una mezza girata spettacolare per il carneade brasiliano, che lui stesso ha definito a metà tra una rovesciata e un colpo di kung fu.

https://www.youtube.com/watch?v=NG-d-aHadKo

La partita in cui tale prodezza è stata compiuta era Goianesia-Atletico Goianiense, al quarto livello del calcio brasiliano. Wendell Lira ci è arrivato da ex talento del Goias, squadra principale della zona, ma non è riuscito a tenere fede alle sue promesse di giovane attaccante come se ne vedono fiorire a centinaia in Brasile. Un paio di gravi infortuni l’avevano anche relegato a lavorare nella caffetteria della mamma, fino all’offerta della Goianesia, e al gol dell’11 marzo scorso nel derby contro l’Atletico che gli ha cambiato la vita.

Lui però non lo sapeva ancora, visto che nel frattempo era salito di un livello, nella C brasiliana alla Tombense di Minas Gerais, arrivando però ben presto alla rescissione del contratto. Il Puskas Award ora potrebbe rappresentare davvero la svolta definitiva di una carriera tormentata. Nella caffetteria della mamma non hanno trattenuto le lacrime, la famiglia Lira si è ritrovata catapultata ai vertici del calcio mondiale da un giorno all’altro. E Wendell potrà giocare in Serie B, visto che per lui è arrivata un’offerta del Vila Nova, club della regione di Goiania militante nel campionato cadetto brasiliano. Come in tutte le favole, tutto è bene quel che finisce bene.

Fabio Belli

P.S.: Ah, dimenticavamo: e Florenzi? Sembra che per la valutazione del suo gol sia stata istituita una commissione speciale, la quale ha emesso un verdetto all’unanimità:

‘Gala’, Kisa lancia la sfida: “Lazio squadra forte, ma…”

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Manca circa un mese alla gara tra GalatasarayLazio, primo atto della sfida che decreterà chi accederà agli ottavi di finale. Per i biancocelesti l’obiettivo sarà proseguire l’ottimo cammino sinora percorso nella competizione, anche se, visto il valore dell’avversario, sarà un’impresa nient’affatto semplice. A confermarlo le parole ai media turchi del centrocampista giallorosso Bilal Kisa: “Sarà una partita difficile perché la Lazio è una squadra forte. Loro avranno il vantaggio di giocare la gara di ritorno in casa, con il supporto importante dei loro tifosi, ma noi teniamo molto ad andare avanti in Europa e, se riusciremo a vincere la partita di andata in casa, avremo buone possibilità di passare il turno. Vogliamo crederci fino in fondo, perché il nostro obiettivo è vincere“.