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PROBABILI FORMAZIONI – Lazio: scelte obbligate per Pioli. Carpi: difesa a 5 per Castori?

NEWS LAZIOPioli recupera Konko e Mauricio, ma non Basta. Probabile maglia da titolare per Onazi da play basso, viste le numerose assenze. In attacco Matri dovrebbe spuntarla su Klose e Djordjevic, Felipe Anderson favorito su Keita.

Lazio (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Cataldi, Onazi, Parolo; Candreva, Matri, Felipe Anderson.
A disp. Guerrieri, Matosevic, Patric, Prce, Braafheid, Seck, Mauri, Morrison, Oikonomidis, Keita, Klose, Djordjevic.
All. Pioli.

Indisponibili: De Vrij, Kishna, Marchetti, Lulic, Gentiletti, Basta
Squalificati:  
Biglia, Milinkovic-Savic
Diffidati: Lulic, Milinkovic-Savic

NEWS CARPICastori dovrebbe dare continuità all’undici delle ultime giornate, con possibili alternative rappresentate da Di Gaudio, Marrone e Mbakogu. Forfait per Matos.

Carpi (4-4-2): Belec; Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo, Letizia; Martinho, Cofie, Lollo, Pasciuti; Borriello, Lasagna   All. Castori
A disp.  Brkic, Spolli, Lazzari, Gabriel Silva, Suagher, Crimi, Daprelà, Di Gaudio, Marrone, Mbakogu

In caso di cambio modulo:
Carpi (5-3-2): Belec, Letizia, Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo, Gabriel Silva; Cofie, Lollo, Marrone; Lasagna, Borriello. All. Castori
A disp. Brkic, Suagher, Daprelà, Pasciuti, Martinho, Daprelà, Di Gaudio, Suagher, Crimi, Mbakogu.

Indisponibili
Fedele (incerto 23ª giornata), Bubnjic (incerto 30ª giornata), Bianco, Matos
Squalificati: –
DiffidatiLollo, Cofie, Marrone, Gagliolo, Gabriel Silva

ARBITRO: Russo (sez. Nola) (Clicca qui per i precedenti)
ASSISTENTI: Longo e Galloni
IV UOMO: Manganelli
ADDIZIONALI: Rocchi e Baracani

Candreva – Parolo: intervista doppia a suon di… risate

Momento goliardico per il duo Candreva – Parolo. I due biancocelesti hanno preso parte ad una divertente intervista doppia organizzata dal canale Lazio Style. A suon di risate hanno risposto alle molte domande dei conduttori e a quelle dei tifosi arrivate in redazione. Domande di ogni tipo e di ogni genere. Candreva ha confessato il suo soprannome da piccolo: “er puzza” perchè “rosicavo sempre quando perdevo” e che avrebbe fatto l’elettricista se non fosse diventato calciatore. Parolo invece optava per l‘animatore turistico come alternativa al calciatore. Interessanti i commenti sulle donne:Parolo sogna Megan Fox, mentre Candreva Belen Rodriguez. Poi su Lotito: per Candreva è un gran lavoratore e dipinge Pioli come “persona seria”. Parolo vede Pioli come “persona preparata”. Infine alla domanda “Cosa si prova ad indossare la maglia della Lazio?” rispondono con passione: per Candreva è “una maglia che bisognerebbe sempre onorare“, mentre per Parolo “è un onore e una grande emozione“.

L’AVVERSARIO DI TURNO – Vincere con il Carpi per passare una dolce epifania…

Ci siamo! Finalmente riparte il campionato. Domani (6 gennaio) all’Olimpico arriverà il Carpi e i biancocelesti dovranno dimostrare che gli ultimi 2 risultati del 2015 (sopratutto la bellissima vittoria per  2-1  in casa dell’Inter) non sono stati episodi dettati solo dal caso ma segnali, inequivocabili, di una rinascita definitiva. Domani insomma nonostante sulla carta il risultato appaia scontato, i tifosi si attendono una prova maiuscola della squadra. L’unico risultato ammesso è la vittoria. Se si vuole recitare un ruolo importante in questo campionato sarà fondamentale non sbagliare più… Occorrono quindi i 3 punti  domani, anche perchè da domenica la Lazio sarà chiamata a sostenere un grande tour de force che inizierà con la delicata trasferta a Firenze. Ciò però darà la possibilità di dimostrare che finalmente questa Lazio è cambiata…per lo meno negli atteggiamenti. Basta delusioni, basta rimpianti, basta rammarichi…ora più che mai è il momento di tornare ad essere bruttisporchi e cattivi…solo così si potrà sperare di riportare la Lazio nelle posizioni che contano. E’ comunque comprensibile il velo di timore che avvolge i tifosi biancocelesti…non tanto per il Carpi in sé (con tutto il rispetto) ma per il fatto che troppe volte in questa stagione la Lazio ha dato segnali di ripresa a cui però non sono susseguiti risultati positivi. Insomma…la Lazio deve stare attenta prima a sé stessa e poi all’avversario. Se manterrà lo spirito che era emerso poco prima della sosta natalizia e non sottovaluterà gli avversari, allora il giorno dell’epifania sarà ancora una volta ricco di dolcezza. Andiamo ad analizzare nel dettaglio gli avversari di domani.

IL CAMMINO DEI BIANCOROSSI – La prima stagione in Serie A dei biancorossi sta avendo u andamento a dir poco negativo, lontano annu luce da quello che i tifosi si aspettavano dopo la bellisisma stagione disputata nella serie cadetta. Quando siamo ormai al giro di boa, i ragazzi di Castori si ritrovano al penultimo posto  (davanti al Verona) con un misero bottino di 10 punti conquistati, in 17 partite. Nelle ultime quattro uscite di campionato, la formazione di Castori ha ottenuto quattro punti, frutto di una vittoria, a Genova contro il Grifone, un pareggio, in casa contro il Milan, e due sconfitte, Empoli e Juventus. Le uniche soddisfazioni ad oggi provengono dalla Tim Cup dove i biancorossi sono riusciti nell’impresa di eliminare la Fiorentina di Souza (vincendo al Franchi per 1-0) ed accedendo così ai quarti di finale. Nel prossimo turno però farà visita al Milan, gli emiliani tenteranno un altra mission impossible.

LA PRIMA VOLTA A ROMA…UN DISASTRO – Il Carpi affronterà una Lazio che nell’ultimo match dell’anno ha ritrovato coraggio grazie alla bellissima vittoria contro la capolista Inter, spezzando così una lunghissima striscia negativa che stava diventando assai difficile da sopportare. A tormentare i pensieri di Castori c’è anche il fattore campo: la prima, e al momento unica, volta del Carpi allo Stadio Olimpico per un match di Serie A si chiuse con un pesante: 5-1 per la Roma. Un KO che costò la panchina a Fabrizio Castori, sostituto poi da Giuseppe Sannino per sole cinque gare, prima di tornare nuovamente alla guida dei biancorossi. Il Carpi spera in una clamorosa rivincita sullo stadio Olimpico un pò come avvenuto per un altro campo ostico, quello di Marassi: i biancorossi infatti dopo aver perso per 5-2 contro la Sampdoria sono riusciti a riscattarsi con il Genoa sempre a Marassi. Il loro obiettivo quindi sarà ripetere l’impresa genoana anche con i biancocelesti.

STATISTICHE – Alcuni dati del match di domani:

  • Lazio e Carpi si affrontano per la prima volta in una partita ufficiale.
  • La Lazio subisce gol da otto giornate di fila, dopo che aveva tenuto la porta inviolata in quattro delle precedenti otto partite.
  • Carpi reduce dalle due sconfitte contro Empoli e Juventus, in cui ha incassato un totale di sei gol.
  • Il bilancio esterno del Carpi in Serie A è di sei sconfitte, un pareggio e una sola vittoria (in casa del Genoa).
  • Nelle ultime tre stagioni, la Lazio ha sempre vinto al rientro dalla sosta natalizia.
  • Lazio e Carpi sono le due squadre di questa Serie A che hanno subito più gol nel corso del quarto d’ora iniziale di gara (sei a testa).
  • Marco Borriello ha già segnato sei gol in Serie A contro la Lazio – solo contro l’Udinese ne ha fatti di più in carriera (10). Si candida quidni a principale minaccia per i biancocelesti.
  • Pioli può cercare di bissare la vittoria dell’ultimo turno, evento (due successi di fila) che in questo campionato gli è riuscita solo una volta.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Castori dovrebbe dare continuità all’undici delle ultime giornate, con possibili alternative rappresentate da Di Gaudio, Marrone e Mbakogu. Forfait invece per Matos. Davanti a Belec quindi, la classica linea a 4, che dovrebbe essere composta da Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo e Letizia. E’ anche vero che Castori teme molto il tridente d’attacco della Lazio e non è escluso che all’ultimo possa disporre una difesa a 5 con l’uteriore ingresso di Gabriel Silva realizzando così un 5-3-2. Anche a centrocampo il Carpi dovrebbe schierarsi a 4, con Martinho, Cofie, Pasciuti e Lollo. in caso di centrocampo a 3 quest’ultimo invece sarà composto da:Cofie, Lollo, Marrone. Mentre per l’attacco, Castori si aggrappa al bomber Borriello, anche se Mbakogu cercherà fino all’ultimo di convincere il suo allenatore a dargli una maglia da titolare. L’altro compagno di reparto dovrebbe essere Lasagna. Fuori causa Matos e i lungodegenti Bubnjic e Fedele.  Primi allenamenti per il nuovo acquisto Crimi (prelevato dal Bologna), il difensore Emanuele Suagher (Atalanta), e il terzino Daprelà (Palermo) ma è assai improbabile un loro impiego all’Olimpico contro la Lazio.

PROBABILE FORMAZIONE (4-4-2) – Belec; Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo, Letizia; Martinho, Cofie, Lollo, Pasciuti; Borriello, Lasagna   All. Castori

Panchina Brkic, Spolli, Lazzari, Gabriel Silva, Suagher, Crimi, Daprelà, Di Gaudio, Marrone, Mbakogu
In caso di cambio modulo:

Carpi (5-3-2): Belec, Letizia, Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo, Gabriel Silva; Cofie, Lollo, Marrone; Lasagna, Borriello. Allenatore:Fabrizio Castori

IndisponibiliFedele (incerto 23ª giornata), Bubnjic (incerto 30ª giornata), Bianco, Matos 
Squalificatinessuno
DiffidatiLollo, Cofie, Marrone, Gagliolo, Gabriel Silva
BallottaggiCofie 60% – Marrone 40%; Pasciuti 60% – Di Gaudio 40%; Borriello 60% – Mbakogu 40%

Marco Lanari 

FIFA: il 26 febbraio il successore di Platini. Anche Infantino candidato

E’ stata decisa la data per l’elezione del nuovo del nuovo Presidente FIFA. Sarà il 26 febbraio 206. Dopo il terremoto degli ultimi mesi che ha visto l’allontanamento sia di Baltter che di Platini, la FIFA ha deciso di iniziare un nuovo corso, con la speranza di dare un’immagine più pulita all’organo più importante del calcio mondiale. I candidati principali alla successione del francese Platini sono: il giordano Ali Bin Al-Hussein, Salman Bin Ebrahim Al Khalifa del Bahrain, il sudafricano Tokyo Sexwale, il francese Jerome Champagne e lo svizzero Gianni Infantino.

Primavera, arriva un terzino sinistro dalla Roma!

Dopo Calì, un altro giocatore passa dalla Primavera della Roma a quella della Lazio. Si tratta di Irlian Ceka, terzino sinistro classe ’98 di origine albanese ma nato e cresciuto a Roma. L’ex giallorosso ha convinto Simone Inzaghi dopo alcuni giorni di prova in quel di Formello. Quindi, un’alternativa in più sulla corsia di sinistra per il tecnico dei giovani aquilotti.

Lazio-Carpi, i convocati di Castori

Sono 19 i giocatori convocati da mister Castori per la sfida di domani contro la Lazio.

Portieri: Brkic, Belec;

Difensori: Letizia, Zaccardo, Gagliolo, Romagnoli, Suagher, Gabriel Silva, Daprelà;

Centrocampisti: Cofie, Di Gaudio, Crimi, Pasciuti, Lollo, Martinho, Marrone;

Attaccanti: Borriello, Lasagna, Mbakogu.

Lazio-Carpi, i convocati di Stefano Pioli

Al termine dell’allenamento odierno il tecnico biancoceleste Stefano Pioli ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di domani contro il Carpi (ore 15:00) allo Stadio Olimpico di Roma.

Portieri: Berisha, Guerrieri, Matosevic;

Difensori: Braafheid, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric, Prce, Radu;

Centrocampisti: Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Mauri, Morrison, Oikonomidis, Onazi, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Klose, Matri.

Hoedt: “La Lazio è stata una mia scelta, a Roma ho una grande opportunità”

Il giovane difensore olandese Wesley Hoedt ha concesso un’intervista a 90/24 Sports parlando a 360° della sua nuova avventura in terra capitolina: “All’inizio la cosa più importante è stato chiedere alla mia fidanzata Mel di venire a Roma, ma credo che lei abbia preparato le valige prima di me. I primi tempi sono stati difficoltosi ma ora va meglio. So che quando rientro a casa ci sono Mel e Finn, il mio cane, che mi aspettano, la cena è pronta e mi sento a casa. La mia famiglia viene  a trovarci spesso, Mel sta bene con i miei e loro con lei. E’ bello avere la famiglia intorno e questo mi aiuta molto. Quello che mi manca dell’Olanda è proprio la mia famiglia. In un periodo in cui non stavo giocando molto mia madre mi disse ‘protesti smettere’ e io ‘cosa?’. In quel momento ho capito ciò che voglio nella vita”.

Poi è tornato a parlare del suo arrivo alla Lazio: “Ero in trattativa con la mia vecchia squadra ma mi ero reso conto che non ci saremmo mai accordati. Nel frattempo sono arrivate delle proposte, tra cui anche quella della Lazio. La gente parla molto e a sproposito, anche se non mi conoscono giudicano la mia vita. Di me possono pensare quello che vogliono ma l’importante è che lascino fuori la mia famiglia. Quella di venire alla Lazio è stata una mia scelta, ho dovuto decidere se partire o restare. Un giorno Mel è tornata a casa e io avevo già deciso. Ho creduto  che sarebbe stata una bella sfida e un passo importante per la mia carriera. All’inizio le tante chiacchiere mi davano fastidio ma a dire il vero mi hanno reso più forte”.

Sul futuro: “Ho tanta strada davanti, sono contento del mio operato ma non ho ancora raggiunto tutto quello che voglio. Bisogna capire dentro noi stessi se si è pronti a crescere. In questa nuova esperienza le pressioni sono aumentate ma solo il tempo dirà se ho fatto bene o meno”.

Poi ha parlato della sua fede:Credo in Dio, qualcosa di più grande di noi credo ci sia. E’ solo una mia  sensazione ma pensarlo riesce a tranquillizzarmi. Ma sono anche superstizioso, quando indosso i parastinchi metto sempre prima il sinistro. Uso sempre lo stesso paio da quando ero nell’Under 13 ma è quasi il momento di cambiarli visto che stanno cadendo a pezzi”.

Infine ancora un pensiero alla Lazio e al suo prossimo futuro: Stiamo bene a Roma, qui ci sentiamo a casa, e la stessa cosa posso dire della Lazio. Qui posso crescere, mi sento bene ed ho la possibilità di sviluppare il mio gioco”.

 

 

UEFA: Galatasaray imbattuto in casa con le italiane dal 1963…

La UEFA avverte la Lazio in vista della gara di andata dei sedicesimi di finale di Europa League, in programma il 18 febbraio alla Turk Telekom Arena, la caldissima casa del Galatasaray. Il massimo organo calcistico europeo ha infatti pubblicato sul proprio sito una statistica riguardo le partite della squadra turca contro squadre italiane disputate tra le mura amiche: è dal 1963 che una squadra italiana non riesce a portare via 3 punti da Istanbul. In quell’anno l’impresa riuscì al Milan, che si impose con il risultato di 1-3. Da quella partita bilancio più che favorevole per i turchi: ben 7 vittorie e 3 pareggi. Tra queste 7 vittorie, una proprio contro i biancocelesti: era il 2001 e la squadra allora allenata da Dino Zoff venne sconfitta per 1-0 con rete di Ümit Karan nell’allora stadio Ali Sami Yen, la vecchia casa dei giallorossi.

Lazio Christmas Camp – Per la gioia di bambini e genitori presenti anche i giocatori della prima squadra

La mattina del 2 gennaio 2016 presso lo Sporting Village Olgiata si è aperta la seconda edizione del Lazio Christmas Camp. Bambini dai 5 ai 14 anni di età hanno svolto le loro attività sotto la supervisione dei vari istruttori qualificati per il compito. Sin dal primo giorno, nonostante la pioggia battente, non sono mancate le sorprese.

I primi a presentarsi al centro, per la gioia dei bimbi e dei loro genitori presenti, sono stati Eddy Onazi e Balde Diao Keita. I ragazzi hanno riempito di domande i due giocatori e si sono fermati a chiedere foto ed autografi. Al termine della visita, i due, intercettati ai microfoni hanno esternato il loro apprezzamento all’iniziativa. Queste le parole di Onazi: “Questi bambini sono bravissimi, devono imparare a giocare a calcio perché sono all’inizio. Mi piacciono i bambini, ridono sempre e ascoltano il mister per diventare grandi giocatori”. Keita, invece, da un consiglio ai tanti giovani presenti: “Che si divertano tutte le volte che vengono qui ad allenarsi e che facciano amicizia tra loro! Questo è l’importante”.

Nel secondo giorno dell’iniziativa è stata la volta di Felipe Anderson e Wesley Hoedt. Il brasiliano ha dichiarato: “Quando c’è l’affetto dei bambini, che è vero, è sempre bello. Viene ancora più voglia di trasmettere loro gioia con gol e giocate belle. Un consiglio che mi sento di dargli è che devono sempre cercare di essere allegri anche se le cose non vanno come vorrebbero”. Hoedt: “La famiglia per me è la cosa più importante del mondo quindi voglio dire loro che devono rimanere sempre vicino alla famiglia”.

Il terzo giorno è toccato a Danilo Cataldi e Santiago Gentiletti. Queste le parole del giovane centrocampista biancoceleste: “È bello vedere tutti questi bambini affezionati a questa maglia e a questi colori. È sicuramente una bella iniziativa che facciamo e ci divertiamo perché dentro siamo bambini anche noi. Il primo consiglio è quello di non arrendersi mai. Le difficoltà ci sono e io ne ho incontrate tante ma bisogna credere nei sogni e in quello che si fa ogni giorno, poi c’è sempre un po’ di fortuna”. E queste quelle del difensore argentino: “I bambini solitamente puntano a fare più gli attaccanti perché si divertono a segnare, anche io da piccolo volevo sempre fare l’attaccante perché segnare è il bello del calcio. L’importante è divertirsi e anche i difensori ci riescono molto”.

Oggi, 5 gennaio, ultimo giorno del Christmas Camp, è previsto il Torneo Finale, la premiazione e la consegna del Diploma di partecipazione, e la scheda tecnica con foto ricordo. Domani invece tutti i partecipanti avranno in regalo il biglietto della partita Lazio-Carpi e prenderanno parte al tour dello stadio Olimpico (compresa la visita agli spogliatoi di Klose e compagni) prima della partita.

 

BIGLIETTERIA – Info e prezzi per Fiorentina-Lazio

La società biancoceleste ha reso note le modalità di acquisto dei biglietti per la partita di Serie A Tim Fiorentina-Lazio in programma sabato 9 Gennaio allo Stadio Artemio Franchi di Firenze alle ore 18:00. Di seguito tutte le info biglietteria:

La S.S. Lazio comunica che, sono stati messi in vendita i tagliandi per la gara di Camponato Fiorentina – Lazio del 9 gennaio.

Questi i dettagli della vendita:

 – gara: FIORENTINA – LAZIO

 – stadio: Artemio Franchi di Firenze

 – sabato 9 dicembre ore 18:00

 – prezzo del settore ospiti 25 €.

 – circuito di vendita: www.ticketone.it

 – chiusura delle vendite: venerdi 8 gennaio ore 19:00

La vendita del settore ospiti, è vietata  ai residenti della Regione Lazio fatta eccezione ai soli possessori della Fidelity Card Millenovecento (nel settore ospiti la

Fidelity Card è obbligatoria anche per i residenti di altre regioni).

Castori: “Lazio squadra di qualità ma mi aspetto un Carpi da battaglia”

Queste le dichiarazioni dell’allenatore biancorosso, Fabrizio Castori, alla vigilia di Lazio-Carpi:

“Nei giorni scorsi abbiamo lavorato molto sotto l’aspetto fisico. Abbiamo una discreta gamba, un buon ritmo, ma testeremo le nostre condizioni in partita. La sosta può spezzare un po’ il ritmo, ma giocare all’Olimpico contro una squadra come la Lazio dà subito gli stimoli giusti. Siamo in una buona condizione generale, anche a livello mentale, e credo che faremo una buona gara”.

“La Lazio è una squadra di qualità. Farei attenzione a definirla come delusione di questo campionato perché ci sono ancora tante partite da giocare e c’è equilibrio in alta classifica. Ha giocatori importanti, ha trovato una buona quadratura. Io mi concentrerei su un aspetto importante per noi: abbiamo bisogno di punti, a prescindere da chi abbiamo di fronte. Andremo in campo con la consapevolezza che ogni partita ci può dare dei punti e noi dovremo essere pronti a conquistarli”.

“Mi aspetto un Carpi deciso a dar battaglia, con gamba, aggressivo e che faccia la sua partita con la convinzione di poter portar via dei punti. Servirà attenzione, tenere bene le distanze, tenere alto il ritmo di gioco e soprattutto aggressività”.

“Le frasi di Lotito di un anno fa? Per me quella di domani è una partita come le altre. Noi abbiamo sempre pensato al campo e alla convinzione che il merito di quanto fatto nessuno può togliercelo”.

Suagher? Sono contento del suo ritorno perché, quando un giocatore lo si conosce già, il suo inserimento è più facile. Sappiamo quanto vale. Ha bisogno di giocare dopo il lungo infortunio capitatogli. Crimi è un giocatore che sa dare ritmo alla squadra, ha corsa e per questo ci tornerà utile come anche Daprelà, che deve riprendere il ritmo gara al pari degli altri due nuovi. Abbiamo cercato giocatori in linea con le nostre peculiarità, giovani che hanno voglia, fame e soprattutto gente che si adatta al nostro sistema di gioco. A gennaio abbiamo sei partite da giocare, TIM Cup compresa e ci sarà bisogno di tutti”.

CONFERENZA- Pioli: “Testa bassa e lavorare, solo così possiamo risalire la classifica. Su Bisevac…”

Smaltite le feste, è ora di tornare a pensare al campionato. Un inizio davvero difficile per la Lazio di Pioli, che ha però rialzato la testa proprio alla fine, battendo in trasferta la capolista Inter. Domani il Carpi sarà l’avversario da superare in casa, fra le mure amiche, per non perdere quel briciolo di entusiasmo portato dall’ultima di campionato prima delle feste. Queste le parole di Pioli in conferenza stampa.

Ci siamo lasciati a Milano, dobbiamo continuare da lì?

“Le due vittorie consecutive ci hanno dato morale. Alla ripresa ho trovato una squadra motivata e concentrata. Dobbiamo continuare a pedalare però perché la stagione è ancora lunga. Bisevac? È un giocatore affidabile e di personalità. È uno intelligente, io ho bisogno di questo tipo di persone. Un giudizio più completo lo potrò dare solo quando lo vedrò”.

Come si porta l’entusiasmo di Formello all’Olimpico?

“Dobbiamo cambiare qualcosa, io e la mia squadra lo stiamo facendo. Capisco le difficoltà dei tifosi, dalle barriere ai controlli. I tifosi servono, ne hanno bisogno i miei calciatori. Tornate a sostenerci, poi se le nostre prestazioni non saranno adeguate accetteremo i fischi. Bisevac può essere convocato? Non so a livello di tesseramento se è abile per giocare domani o meno, ma credo sia presto per domani”.

Che gara si aspetta con il Carpi?

“Ci aspetta una partita complicata dal punto di vista tattico. Dovremo fare attenzione alle ripartenze. Ci vorrà grande attenzione, ma siamo la Lazio e vogliamo vincere”.

Senza Milinkovic cambia modulo o Mauri può essere un’alternativa?

“Stefano sta bene come gli altri. Il modulo non cambierà, l’importante sarà l’atteggiamento. Testa bassa e lavorare, per tutti, solo così cambieremo la nostra classifica”.

Obiettivi?

“Da una società come la Lazio ci si aspetta sempre l’Europa. In campionato siamo in ritardo, ma possiamo risalire. Coppa Italia ed Europa League anche sono nostri obiettivi. Pensiamo solo a noi e facciamolo partita dopo partita, a partire da domani. La squadra è motivata”.

C’è il timore di perdere qualcuno nel mercato?

“Non temo di perdere i miei big. Ho un modo di approcciarmi al mercato con molto rispetto del ruolo, il mercato non lo fa l’allenatore da solo. Ho condiviso le mie opinioni con la società, ora sta a loro, ma ho piena fiducia. Le chiacchiere ci sono, ma siamo professionisti e siamo abituati a questo. In questi giorni non ho visto nessuno deconcentrato. La squadra è motivata e pronta”.

Sarebbe favorevole a giocare il campionato durante le feste?

“Io giocherei anche a Ferragosto. A mio avviso cominciamo tardi e questa pausa natalizia è troppo lunga. Il paradosso è che dopo una pausa così ci troviamo a giocare due volte in 3 giorni. Quindi in definitiva sì, sarei favorevole”.

Keita?

“Parlo spesso con Keita. Anche ieri l’ho fatto, spero rimanga coerente con quanto detto. Ha grande talento e sa che i suoi compagni di ruolo hanno tanto talento. Avrà sicuramente le sue possibilità”.

Con Bisevac il mercato in difesa è chiuso?

“Credo di essere stato chiaro. La società sa le mie esigenze e mi affido a loro”.

Mauricio pensa in grande: “Vogliamo rialzarci e lottare per lo scudetto”

Il difensore biancoceleste Mauricio ha parlato al portale espnfc.espn.uol.com.br raccontando la sua esperienza italiana, a partire dagli arbitri: “In Italia e in Portogallo gli arbitri sono inflessibili, non fanno passare nessuna scorrettezza. Io cerco di migliorare correggendo i miei errori, ci vado cauto negli interventi ma a volte i cartellini sono esagerati”. Sul derby capitolino: “E’ unico, mai giocato un simile match prima di arrivare in Italia. La rivalità tra le tifoserie è alta e in città se ne inizia a parlare un mese prima della partita. Certe partite mi fortificano e mi spingono a dare il massimo, anche se nell’ultimo derby speravamo in un altro risultato”.

Sui problemi della Lazio in campionato: “La squadra è rimasta la stessa della scorsa stagione e in più sono stati aggiunti nuovi giocatori. Alcuni giocatori non hanno ancora raggiunto il livello dell”anno scorso. Tuttavia in Europa abbiamo fatto un grande cammino, siamo imbattuti e ci siamo qualificati alla fase finale. In campionato vogliamo rialzarci e lottare per il titolo, dobbiamo pensare in grande e acquisire una mentalità vincente. Futuro? Ragiono di giornata in giornata. Il mio obiettivo è quello di finire la stagione e attestarmi tra i migliori difensori del campionato. A fine anno valuterò eventuali altri progetti. Voglio tornare su alti livelli per riprendermi la nazionale. In Italia sono cresciuto tatticamente. Il mister ci fa giocare sempre molto alti e questo ci impedisce una marcatura a uomo. Dobbiamo capire subito il posizionamento degli avversari e cercare di anticiparli. Serve concentrazione per 90′. Mi piace il contatto fisico con gli avversari, questo mi aiuta contro gli attaccanti che usano molto il fisico come ad esempio Luca Toni. Per quanto riguarda la difesa alta affinché funzioni serve molta comunicazione coi colleghi di reparto”. 

Scudetto 1915, la Lazio e le altre rivendicazioni. Ecco perché solo i biancocelesti possono sperare…

Come era prevedibile, l’iniziativa lanciata grazie all’infaticabile lavoro dell’avvocato Gian Luca Mignogna ha scatenato un vero polverone. Ma la rivendicazione della Lazio per lo scudetto (si tratterebbe di un ex aequo, va specificato una volta di più a molti che sembrano ancora non averlo capito, soprattutto dalle parti di Genova) non ha assolutamente nulla a che vedere con quelle che si sono potute veder avanzate da ogni parte d’Italia. Il primo scudetto di Roma, quello del 1915, tributato come omaggio agli eroi di guerra che come nessun altro pagarono dazio al conflitto, molti con la loro stessa vita, è altro. E’ innanzitutto un atto dovuto a 100 anni di distanza da quel sacrificio che il Nuovo Corriere Laziale con la partenza di questa iniziativa e LazioWiki (con la pubblicazione del libro “Dal Tevere al Piave”) hanno voluto per primi celebrare degnamente, seguiti poi da tutte le rappresentanze dell’informazione biancoceleste. Ma fuori Roma in molti hanno travisato l’iniziativa, prendendola come un potenziale “liberi tutti” in cui ognuno poteva sentirsi in diritto di reclamare uno scudetto del passato. “Tanto è roba di un secolo fa”. Ma è meglio fare ordine per capire perché la Lazio del 1915 è l’unica squadra che può aspirare al riconoscimento del titolo con solidi fondamenti giuridico-sportivi.

Udinese 1896. Una storia che spesso viene proposta dal Friuli è quella del titolo che, se riconosciuto, sarebbe il primo della storia del calcio italiano. L’Udinese infatti, nell’anno della sua fondazione, si iscrisse al “Primo campionato nazionale dei giochi”, che tra le varie discipline comprendeva anche il calcio (football), in programma a Treviso dal 6 all’8 settembre e organizzato dalla Federazione Italiana di Ginnastica. La Ginnastica Udinese sconfisse le altre due squadre iscritte, il Turazza di Treviso e la Ginnastica di Ferrara, aggiudicandosi un gonfalone di seta ricamato a mano, in oro, che sul labaro portava la scritta: “Prima gara nazionale di giuochi ginnasti – campionato nel giuoco del calcio (Foot Ball)”. Semplicemente, però, non si trattava di un torneo federale e non è accertato che il regolamento fosse quello del Football come lo conosciamo, quello importato con tutti i crismi dall’Inghilterra. In assenza di una Federazione calcistica, quel campionato non può essere considerato assegnatario di uno scudetto. Potrebbe portare, al limite, al conferimento di un titolo onorifico, ma senza una valenza di tipo nazionale.

Juventus 1908 e 1909. Non solo Calciopoli tra le rivendicazioni bianconere. Nel 1908 e nel 1909 infatti la “Vecchia Signora” (allora appena neonata…) vinse due titoli della cosiddetta FIF (Federazione Italiana Football) con campionati “sdoppiati”: quello Federale, riservato anche ai calciatori stranieri, e quello italiano, riservato ai soli calciatori di nazionalità italiana. La Juventus vinse entrambi i titoli non ufficiali, battendo l’Andrea Doria e l’US Milanese. I bianconeri vorrebbero che si usasse lo stesso criterio che portò nel 1921 ad assegnare due scudetti per i campionati CCI e FIGC. Titoli non ritenuti però ufficiali dalla FIGC che considerava, in virtù della divisione tra “stranieri” e “italiani”, i campionati italiani di Prima Categoria, vinti entrambi nel 1908 e nel 1909 dalla Pro Vercelli.

Genoa 1925. Da tempo i grifoni rivendicano quello che sarebbe lo “scudetto della stella”. Ci sarebbero state pesanti ingerenze in quella stagione da parte del governo fascista in favore del Bologna, al quale faceva capo il numero uno della FIGC Arpinati, per favorire i felsinei ai danni dei liguri. Compresi dei colpi di pistola sparati alla stazione Porta Nuova di Torino, sede dello spareggio per il titolo del Nord. Ma anche in quel caso, la mancanza di decisioni ufficiali e la disputa della finale sul campo chiudono lo spazio a qualunque tipo di reclamo, essendo state le sfide regolarmente omologate.

Torino e Bologna 1927. Uno scudetto che ha vissuto un iter giuridico ben preciso e definito fu quello del 1927. Per il “caso Allemandi” il titolo fu revocato al Torino per illecito sportivo. Essendo come detto bolognese l’allora capo della Federcalcio, Arpinati, non si volle, per non far pensare ad un’indagine pilotata (vedi 1925), assegnare il titolo alla seconda classificata dell’epoca, ovvero il Bologna. Urbano Cairo ha rivendicato quel titolo riguardo il quale però i documenti di revoca relativi alla sentenza Allemandi sono inequivocabili. Il Bologna potrebbe appellarsi allo scudetto assegnato all’Inter nel 2006 per Calciopoli, ma anche in questo caso le carte parlano chiaro. Inoltre sempre per Calciopoli è rimasto altrettanto vacante il titolo del 2005, revocato alla Juventus, quindi non è affatto un principio automatico l’assegnazione dello scudetto alla seconda classificata in caso di revoca.

Lazio 1914. Chiudiamo con una piccola curiosità: i biancocelesti potrebbero anche rivendicare lo scudetto dell’anno precedente al fatidico 1915, quando venne a galla un probabile illecito sportivo riguardante la squadra campione d’Italia, il Casale, che sconfisse nella finalissima proprio la Lazio. Ma anche in questo caso, non c’è una mancanza procedurale né una decisione presa d’arbitrio, come avvenne per il 1915. Il Casale non venne mai condannato da nessun tribunale sportivo e dunque qualsiasi reclamo andrebbe incontro alla prescrizione.

Fabio Belli

Lazio, chiesto un centrale al Barça. E su Kalinic…

Dopo Bisevac, la Lazio potrebbe subito innestare un altro centrale nel suo reparto arretrato: si tratta di Thomas Vermaelen, classe ’85 belga di proprietà del Barcellona. Secondo la stampa spagnola, una richiesta per il giocatore sarebbe stata avanzata ai catalani direttamente dalla società biancoceleste, che potrebbe dunque assestare il secondo colpo in poche ore dall’inizio del mercato invernale.

Intanto, si registrano novità sul fronte del portiere dell’Hajduk Spalato Kalinic: secondo quanto rivela Sportitalia, ci sarebbero anche l’Inter e l’Aston Villa sulle tracce del giocatore. Se però la pista relativa ai nerazzurri non trova molti riscontri, considerato anche che il procuratore di Kalinic, Federico Pastorello, è lo stesso di Handanovic, più fondata è quella che riguarda i Villans, disposti a versare sino a 5 milioni per assicurarsi il numero uno croato. Al quale la proposta sembra allettare molto, così come al club: quest’ultimo infatti guadagnerebbe 2 milioni in più rispetto all’offerta laziale e in piùl ragazzo avrebbe il posto da titolare assicurato, cosa che la Lazio non può garantirgli e che gli gioverebbe non poco, vista la sua intenzione di giocare i prossimi Europei da titolare. La Lazio dovrà dunque rivedere al rialzo le sue strategie economiche se vorrà centrare il colpo: al momento i biancocelesti offrono 3 milioni (2,5 più 0,5 di bonus) a fronte di una richiesta dell’Hajduk di 4, con l’entourage del ragazzo che invece opta per un quadriennale da 500mila euro a salire (fino ad un massimo di 750mila). Le parti sono vicine e un nuovo colloquio dovrebbe avvenire giovedì, quando la Lazio, almeno così dicono dalla Croazia, affonderá il coltello per portare il giocatore nella Capitale subito, e non a giugno come si vociferava in un primo momento. Una mossa astuta per anticipare la concorrenza e che, in caso di successo, porterebbe alla cessione di Berisha: il portiere albanese non ha mai nascosto il suo desiderio di giocare, ma con Marchetti vicino al rinnovo, Guerrieri destinato a rimanere da terzo e ora anche Kalinic, gli spazi per lui sarebbero ridotti al lumicino. Ecco perché dunque, nonostante le smentite dei giorni scorsi del suo procuratore, potrebbe presto spiccare il volo verso altri lidi.

Giuseppe Materazzi: “L’ambiente Lazio deve restare unito!”

Tecnico della Lazio nelle stagioni 1988/89 e 1989/90, padre di Marco protagonista nel trionfo Mondiale azzurro del 2006, Giuseppe Materazzi è uno dei protagonisti del nostro calcio da anni. Il mister è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per parlare dell’imminente ripresa dell’attività per la Lazio, a poco più di 24 ore dalla sfida contro il Carpi.

Oggi, 5 gennaio Beppe Materazzi compie 70 anni: “Tra le mie esperienze quella della Lazio è forse il momento che mi ha segnato maggiormente. Ho avuto modo di legare rapporti umani che sono durati al di là delle vicende sportive.

Parlando di oggi, il calciomercato è iniziato con la Lazio che ha subito chiuso un acquisto, quello di Bisevac dal Lione: “E’ un giocatore che non conosco, ma va detto come la società abbia immediatamente fatto fronte ad una necessità, visto che nel reparto centrale difensivo c’era una mancanza anche numerica che andava immediatamente tamponata. L’arrivo di un altro difensore, anche qualitativamente più importante, può starci poi da qui alla fine del mercato.

Due parole su Pioli, col mister arrivato tra lo scetticismo generale, ed ora in lotta per superare un momento di difficoltà. “Pioli lo conosco bene, il suo merito è sicuramente quello di aver plasmato una squadra, nella scorsa stagione, capace di esprimere la sua idea di gioco. Forse nelle difficoltà di quest’anno anche lui ha commesso qualche piccolo errore, ma nei momenti duri è importante sapersi riorganizzare e superare le delusioni. Spesso il calcio è semplice, tutti sfruttano il contropiede (che ora tutti chiamano ripartenze), magari anche la Lazio deve giocare con un pizzico in più di accortezza, in uno scenario dove tutti giocano per strappare il punto in più.

Le difficoltà della Lazio possono essere dovute anche ad una preparazione fisica influenzata dagli impegni di inizio stagione? “E’ importante restare uniti, tra giocatori, allenatore ed anche ambiente. Quando manca un pizzico di brillantezza fisica è difficile reagire se non c’è il sostegno dei tifosi. Io credo che la Lazio, una volta ritrovato lo smalto dei giorni migliori, possa riproporre quanto già fatto vedere nella passata stagione.

Ma nella realtà di questo campionato, chi può davvero arrivare in fondo? “Napoli e Fiorentina stanno facendo vedere cose davvero importanti, ma il ritorno della Juventus non è assolutamente da sottovalutare: questo mix tra giovani e veterani sta funzionando sempre più, ed i valori dei bianconeri potrebbero alla fine imporsi. A parte forse il Sassuolo, non vedo comunque vere sorprese all’orizzonte.

Fabio Belli

Lyon, Bisevac saluta i tifosi. E a Roma c’è già chi lo critica…

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In attesa dell’ufficialitá del suo passaggio alla Lazio, Milan Bisevac ha voluto salutare i suoi (ormai ex) tifosi all’Olimpique Lione con un messaggio sul proprio profilo Twitter: “In ogni club, oltre i trofei, la cosa più importante sono i tifosi. Grazie a tutti per i vostri messaggi di sostegno“. Un addio velato, per un giocatore che in Francia ha riscosso molti consensi e che spera di ottenerne altrettanti anche in Italia.

Intanto, il suo acquisto sembra aver spaccato il popolo biancoceleste. Se infatti da un lato c’è chi lo ritiene l’uomo giusto per rinforzare il traballante reparto arretrato, dall’altro c’è chi pensa che alla Lazio servirebbe un altro tipo di profilo. È il caso di Nando Orsi, che ai microfoni di Radio Radio, ha criticato neanche troppo velatamente l’operazione del presidente Lotito: “È un acquisto in linea con le ambizioni della Lazio. Penso che i biancocelesti dovrebbero dare via tutti e ricominciare da capo, perché gli obiettivi ormai sono difficili. Quando ho letto il nome di questo acquisto, ho subito pensato che non abbia lo spessore per alzare il livello della squadra. Arriva a parametro zero e ha 32 anni: questo basta per capire cosa vuole la Lazio da questa seconda parte di campionato“. Poi su Keita Felipe Anderson, anch’essi al centro di rumors di mercato: “Penso che più probabilmente sarà lo spagnolo a lasciare la Lazio, quindi i biancocelesti devono darsi da fare per trovare un sostituto. Quanto invece al brasiliano, non credo che lo United paghi 50 milioni per lui“.

Niente Frosinone per un ex laziale

Cristian Ledesma, l’ex capitano laziale, in questa sessione di calciomercato potrebbe rientrare in Italia ma non al Frosinone, come affermato dal n.1 ciociaro Maurizio Stirpe“È un grande giocatore – le sue parole al Tempo – ma se lo acquistassimo sarebbe una grande incoerenza: non rientra nel profilo di calciatore che cerchiamo”.

UFFICIALE – Oggi in Paideia il nuovo acquisto della Lazio

Ieri pomeriggio l’agente Kezman aveva detto che la trattativa non era chiusa, ma evidentemente in serata si è raggiunto l’accordo. Ormai non ci sono più dubbi Milan Bisevac sarà a breve un nuovo giocatore della Lazio. Alle 13:00 il difensore sosterrà le visite mediche alla clinica Paideia e poi si aggregherà alla squadra.