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Foschi svela un retroscena su Luca Toni e la Lazio…

Luca Toni, uno degli attaccanti più prolifici degli ultimi dieci anni, terminerà domenica la sua entusiasmante carriera da calciatore.

Intanto ieri ha salutato il pubblico di Bentegodi con una straordinaria vittoria del suo già retrocesso Verona contro i campioni d’Italia della Juventus, siglando anche la rete del vantaggio gialloblu con un delizioso cucchiaio su calcio di rigore. Per il saluto a Luca Toni, sulle tribune dello stadio Bentegodi era presente anche Rino Foschi, ex direttore sportivo del Palermo, l’uomo che riuscì a portare in rosanero l’attaccante modenese nel lontano 2003. L’ex Ds dei siciliani, ai microfoni di Tuttomercatoweb Radio, ha svelato un retroscena riguardante l’attaccante e la Lazio: “Sono andato al Bentegodi, mi faceva piacere vedere la sua ultima gara in casa. Gli applausi sono stati emozionanti. Scelse Palermo rifiutando la Lazio, nonostante fossimo in B, perché credeva nel progetto. Ha avuto ragione, e sono contento per lui“.

De Cosmi: “Con Inzaghi bilancio positivo. Klose grande uomo”

Ospite fisso di LazioStyleRadio, sulle frequenze dalla radio ufficiale biancoceleste è intervenuto l’allenatore della Lazio Women Roberto De Cosmi.

De Cosmi ha tracciato un bilancio di questo mini ciclo con Inzaghi in panchina: “È un bilancio positivo quello che Inzaghi e il suo staff sono riusciti a tracciare. La Lazio sta ottenendo il successo attraverso la condivisione di tutti, anche l’atteggiamento dei giocatori è diverso rispetto al passato con vittorie meritate sul campo. sono convinto che Simone lotterà fino in fondo anche contro la Fiorentina vedremo una squadra agguerrita per l’ottenimento dei tre punti“. Ieri bella prova contro un Carpi in cerca di punti salvezza: “Nella partita di ieri si è vista una gara preparate nei minimi particolari, il Carpi ha tentato di fare la partita ma la Lazio era ben disposta in campo con un Marchetti sopra le righe, tatticamente il mister ha usato delle correzioni in corsa e ha vinto. I tre punti sono figli di situazioni ben preparate in settimana e attraverso la lettura della partita“. Le parole per Miroslav Klose sembrano finite: “Klose in queste ultime gare ha dimostrato di essere al massimo del suo splendore fisico e mentale, è importante la collaborazione da parte di tutti, il panzer è grande motivatore e stimolatore, è capace di aprire gli spazi, è un grande uomo, la sua serietà, la sua professionalità e l’alta qualità lo hanno sempre contraddistinto, i numeri parlano per lui“. Sulle mancanze stagionali di questa Lazio: “Il cruccio della stagione è stata la fase difensiva dove è mancando un leader come de Vrij. La Lazio ha faticato a costruire un reparto affidabile con continuità“. Sui singoli, Lulic e Candreva: “Lulic è un giocatore che tutti vorrebbero avere, è eclettico e sa ricoprire più posizioni, gioca con personalità si butta negli spazi, riesce a capire e sfruttare le proprie caratteristiche. Ti permette di avere tante soluzioni in campo. Candreva arriva in doppia cifra anche quest’anno e questo vuol dire che mette lo zampino sulla gara. Ora è più spensierato e si esprime al meglio con le sue giocate“. Infine chiusura sulla sua Lazio Women: “Le ragazze ieri hanno fatto una partita importante contro una squadra forte, ma devo dire malgrado tanti infortuni le ragazze hanno fornito una prestazione di testa e cuore”.

LAZIALI FUORI PORTA – Poche gioie per i biancocelesti in prestito. Bene Elez

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Nuovo appuntamento con la consueta rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Gonzalez (Atlas), Vinicius ( Zurigo), Lombardi (Ancona), Rozzi (Robur Siena), Filippini (Pro Vercelli), Crecco (Modena), Elez (Aarhus), Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha (Salernitana), Perea (Troyes), Minala (Bari).

SERIE B

Oikonomidis, Prce, Ronaldo, Tounkara, Pollace, Strakosha: finisce a reti bianche lo spareggio salvezza tra Salernitana e Modena. All’Arechi domina la paura e le due squadre pensano più a difendersi che a cercare di far gol. Parte titolare Oikonomidis, che tuttavia non riesce ad incidere nonostante tanta generosità. Panchina per Strakosha, Pollace, Tounkara e il rientrante dopo lunga assenza Prce. Out in extremis Ronaldo per un problema muscolare accusato in mattinata, e la squadra sembra sentire molto la mancanza delle sue geometrie.

Filippini: la Pro Vercelli impatta per 1-1 allo stadio Silvio Piola contro il Trapani di Serse Cosmi. Un punto prezioso per i piemontesi, ancora in piena lotta per la salvezza. Panchina per Lorenzo Filippini, l’ennesima della gestione Foscarini.

Crecco: 90 minuti in panchina per Luca Crecco nello scontro salvezza dell’Arechi. Per il mancino classe ’95 un campionato in salita dopo l’esonero di Hernan Crespo e l’arrivo sulla panchina dei canarini dell’altro ex laziale Cristiano Bergodi.

Minala: il Cagliari passeggia a Bari e vincendo per 0-3 ottiene la matematica promozione in Serie A. Brutta stop per i galletti, ora al quinto posto in classifica. Minala, ancora alle prese con un problema al tendine d’Achille, non figura nella lista dei convocati.

LEGA PRO

Lombardi: l’Ancona passa di misura sul campo del Siena. 0-1 il risultato finale in virtù della rete messa a segno in apertura da Casiraghi. Nell’ultima giornata di campionato out per squalifica l’attaccante esterno Cristiano Lombardi. Il bilancio stagionale per lui è discreto: 26 presenze e 4 gol all’attivo.

Rozzi: solo panchina per Antonio Rozzi nella sconfitta interna del Siena contro l’Ancona. Brutta stagione, anche questa seconda metà in Lega Pro, per l’attaccante romano classe ’94, che chiude con 12 presenze e solo un gol in Toscana.

LIGUE 1

Perea: nella 26esima sconfitta stagionale del Troyes, 1-0 sul campo del Tolosa, torna nella lista dei convocati El Coco Perea, che tuttavia siede in panchina per tutti i 90 minuti di partita.

PRIMERA DIVISION Messico

Alvaro Gonzalez: nello 0-0 casalingo contro il Tijuana del suo Atlas, non figura nella lista dei convocati El Tata Gonzalez, apparso in evidente ritardo di condizione nelle ultime uscite stagionali.

ALKA SUPERLIGAEN Danimarca

Elez: importante pareggio per 1-1 dell’Aarhus sul campo del Midtjylland. Josip Elez parte titolare come consuetudine al centro della difesa e offre una buona e consistente prova. Per il giovane croato stagione più che positiva nel campionato danese.

SUPER LEAGUE Svizzera

Vinicius: rimedia un’ammonizione Vinicius, partito titolare e in campo per 69 minuti nella sconfitta interna subita dallo Zurigo (la terza consecutiva), contro la capolista Basilea. 2-3 il risultato finale.

Giulio Piras

Compleanno Lotito, ecco il comunicato della società e la risposta del patron

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AGGIORNAMENTO ore 12.10 – Immediata è arrivata, ai microfoni di ‘Lazio Style Radio’, la risposta del patron capitolino al comunicato di auguri della società: “Grazie a tutti per gli auguri. Al momento mi trovo fuori Roma perché stiamo lavorando per creare una squadra e una società sempre più competitive“.

Claudio Lotito festeggia oggi i suoi 59 anni, dodici dei quali spesi al comando della Lazio. Per fargli gli auguri, la società biancoceleste questa mattina ha pubblicato sul proprio sito ufficiale il seguente comunicato: “Il Presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito, nato a Roma il 9 maggio del 1957, oggi compie 59 anni. Dalla Società, dai giocatori e da tutto lo staff biancoceleste, i più sentiti auguri di buon compleanno“.

Carpi-Lazio, una trasferta bellissima!

“Grida forza Lazio, grida forza Lazio, grida forza Lazio, grida forte e vincerà!”

Non importa se questa trasferta è stata importante soltanto per aggiornare l’almanacco e per far aumentare le chance del nostro Federico Marchetti in una chiamata da parte del CT Antonio Conte per i prossimi europei che si svolgeranno in Francia. Come scritto anche ieri, se non è un record, poco ci manca. Bellissimo vedere un portiere parare due rigori nell’arco dei novanta minuti di gioco. Certo che – bisogna anche essere sinceri – i rigori calciati da Mbakogu erano davvero degli stracci bagnati, ma bisogna comunque dare anche i giusti meriti al nostro portiere che comunque ha anche indovinato l’angolo giusto dove buttarsi per agguantare la sfera.

Oltre alla vittoria della Lazio, un plauso particolare va a tutti i cinquecento tifosi presenti ieri nel settore ospiti. Senza salire sul carro del vincitore, loro erano presenti anche ieri nell’ultima trasferta dell’anno, solo e soltanto per un ideale chiamato S.S. Lazio. Belli, spavaldi, goliardici e considerando anche il clima ormai primaverile, alcuni di loro hanno avuto la brillante idea di togliersi anche la maglietta rimanendo a dorso nudo. Molti erano provenienti da Roma, ma tanti erano i fans provenienti dal centro nord della nostra bella penisola. Naturalmente anche a loro va il nostro saluto e ammirazione per non aver lasciato la nostra Lazio da sola.

Per concludere in bellezza questo articolo di costume, vogliamo dedicare un pensiero al più GRANDE BOMBER DELLA STORIA DEI MONDIALI DI CALCIO: MIROSLAV KLOSE, che anche ieri ha timbrato il cartellino realizzando la sua 63esima rete con la maglia della Prima Squadra della Capitale! Ave Lazio Populus Tuus Te Acclamat...

Platini, il Tas riduce la squalifica. E lui annuncia…

Il Tas ha ridotto da sei a quattro anni la squalifica comminata a Michel Platini per la consulenza da due milioni di franchi svizzeri pagatagli dalla Fifa di Blatter. Gli avvocati hanno annunciato che l’ex calciatore assegnerà le dimissioni dall’incarico di presidente dell’Uefa nel corso del prossimo congresso dell’organizzazione”.

La vicenda risale allo scorso 21 dicembre, quando  Platini fu squalificato per otto anni, insieme all’ex presidente Fifa Joseph Blatter, nell’ambito dell’inchiesta sui 2 milioni di franchi svizzeri versati nel 2011 al francese dalla Fifa per un lavoro svolto circa dieci anni prima. A febbraio poi la Commissione d’Appello della Fifa ridusse la pena a sei anni.

TEMPI BELLI – Gerry non aver paura

Quando andavo a scuola, c’era un ragazzo che tutti chiamavano Gerry. Nel mio immaginario violentato da troppi cartoni animati, parafrasando Max Collini, ho sempre visualizzato il suo nome come Jerry, il topo. Col tempo ho capito che a Roma la G si pronuncia G e basta, e non c’è niente di male in questo.

Gerry non aveva molta voglia di studiare. Anni e anni dopo avrei potuto paragonarlo al suo omonimo protagonista del più grande road movie di tutti i tempi, “L’imperatore di Roma“. Non aveva (fortunatamente, cavolo) una storia disperata come quella nel film, ma era molto, molto più facile trovarlo per strada che sopra i libri. Per essere un ragazzino, Gerry aveva soprattutto una caratteristica: era inaffidabile. Dimenticava tutto: il libro? “L’ho dimenticato a casa.” La giustificazione? “L’ho dimenticata a casa.” Il compito da riportare? “L’ho dimenticato a casa.”

La leggenda narra che un giorno in classe qualcuno sentì la sua voce senza che lui fosse presente, che diceva: “Me so’ dimenticato a casa!

Gerry una volta smarrì tutti i cartellini il giorno in cui la squadra di calcio della scuola doveva partecipare ad un famoso torneo organizzato dal Corriere dello Sport. Con annesse carte di identità: una vera scocciatura, sembra avesse lasciato il borsone in metro. Me lo ricordo perché io venni misteriosamente convocato per quel match, ed il fatto che avessero anche solo pensato di poter considerare me tra i migliori 18 calciatori dell’istituto, la dice tutta sul dramma del programma di educazione fisica delle scuole italiane. In ogni caso, da buon teenager un po’ nerd, avevo rifiutato di consegnare la carta d’identità prima di essere al cospetto dell’arbitro. Il che mi risparmiò una lunga fila a via Telese, ma questa è un’altra storia.

Ci fu un gran parlare di Gerry, che aveva combinato l’ennesimo disastro. Il preside decise di ergersi a paladino dei diritti dello studente scapestrato, difendendo a spada tratta un ragazzo difficile che andava sostenuto e non mortificato. Così, alla fine dell’anno scolastico, a Gerry fu conferito dal boss in persona un importante incarico: consegnare presso il Ministero dell’Istruzione gli elaborati per un importante concorso letterario al quale avevano partecipato i più brillanti studenti della scuola (se qualcuno se lo stesse chiedendo, io stavo preparando i calendari del torneo di calcetto).

Da quel giorno, c’è chi giura di non averlo visto mai più.

Tutta questa storia mi è rivenuta in mente quando ieri un altro Jerry, stavolta inequivocabilmente con la “J“, si è ripresentato sul dischetto sfidando il karma che aveva chiaramente indicato come non fosse giornata. E mi è rivenuta in mente anche perché dopo Bologna-Milan ogni ombra di interesse per il campionato era svanita, e ho finito quasi con il concentrarmi più sul Carpi che sulla Lazio. La morale è che al di là dei luoghi comuni, una seconda occasione devi meritartela a meno che non ti chiami Jerry. O Gerry. O Simone, anche se per certi versi si tratterebbe della prima, ci siamo capiti. Ma anche questa è un’altra storia: ne riparliamo, eventualmente, a luglio.

Fabio Belli

P.S. Onore a te, Gerry, non aver paura di tirare un calcio di rigore. Non smettere mai di riprovarci.

Higuain come Angelillo. Ora c’è solo Nordahl a 35 gol

Un palo, ma soprattutto un gol, l’ennesimo. Il numero 33. Gonzalo Higuain riscrive ancora una volta i numeri della sua straordinaria stagione raggiungendo un traguardo che in Serie A non si verificava dalla stagione ’58/’59, quando Antonio Valentin Angelillo segnò 33 reti con la maglia dell’Inter. Il campionato era a 18 squadre e Angelillo segnò 33 gol in 33 partite. Higuain, che ha saltato 3 partite per squalifica, è a 33 gol in 34 presenze. Ora ha l’ultima partita, in casa con il Frosinone, per battere lo storico record dei 35 gol di Nordahl.

Per ritrovare numeri di questo genere bisogna tornare indietro di oltre 60 anni. Higuain in questa stagione ha segnato 33 gol giocando 34 partite (3 saltate per squalifica), ha colpito 5 pali (recordman in Serie A). Delle 33 reti, 3 sono arrivate dal dischetto. Angelillo, nella stagione 1959-1960, segnò 33 gol in 33 partite (campionato a 18 squadre), con 4 rigori: l’Inter arrivò terza, dietro a Milan e Fiorentina.

Ora Higuain ha l’occasione, contro il Frosinone già retrocesso, nell’ultima giornata al San Paolo, di dare l’assalto al record di Gunnar Nordahl, l’attaccante svedese che nel Milan 1949-1950 segnò 35 gol in 37 presenze (record per la Serie A col campionato a 20 squadre), solo uno su rigore. I rossoneri arrivarono secondi dietro alla Juventus. Servirà una doppietta, ad Higuain, per eguagliare un record che dura da 66 anni.

Alex Schwazer, il ritorno del ‘figliol prodigo’

Alex Schwazer ha marciato, dentro se stesso e fuori, per un percorso di redenzione che pare la sublimazione dello sport come metafora di vita. Ma l’atleta altoatesino non e’ certo il primo al quale la vittoria arride dopo una catarsi del genere.

Ce la fece ad esempio Paolo Rossi, capace di essere l’eroe eponimo dei Mondiali ’82 dopo avere conosciuto la gogna della squalifica per il calcioscommesse.

Ma ce l’ha fatta anche l’uomo del giorno del calcio britannico, Jamie Vardy, il bomber del Leicester che qualche anno fa girava con il braccialetto elettronico dopo una condanna per rissa e ora è un idolo degli stadi e si appresta a giocare il suo primo Europeo.

In Francia non ci andrà invece l’attaccante del Watford Troy Deeney, che prima di indossare la maglia del club dei Pozzo ha vestito la tuta da galeotto. Uscito dal carcere è però tornato a giocare, e nel novembre scorso ha segnato uno spettacolare gol al Manchester United: e tanto è bastato ai suoi tifosi per andare in delirio e considerare la sua storia l’ennesimo remake della parabola del figliol prodigo.

Marchetti in nazionale, ora si può. Ecco i precedenti di due rigori parati nella stessa partita

Federico Marchetti ha fatto felici fantallenatori e tifosi della Lazio oggi con i due rigori parati a Jerry MBakogu, che al contrario si starà beccando molti improperi. Un’impresa non da poco parare due rigori nello stesso match e infatti in Serie A non ci sono riusciti molti portieri prima di lui.

Il caso più recente è quello di Andrea Consigli che nel 2012 con la maglia dell’Atalanta ha neutralizzato i rigori di Larrivey e di Conti del Cagliari.

Prima di lui Matteo Sereni che alla guardia della porta del Torino ha chiuso la porta nel 2007 per due volte all’attaccante del Siena Maccarone.

Ancora Atalanta nel 2000 con Davide Pinato capace di chiudere la porta due volte al barese Daniel Andersson.

MotoGp, Le Mans: monologo di Lorenzo, grande prova di Valentino Rossi

AGGIORNAMENTO del 9/5 ore 08:00 – Tutto come previsto: Jorge Lorenzo trionfa nel Gp di Francia nella classe MotoGp. Lo spagnolo della Yamaha, scattato dalla pole position, resta al comando dal primo all’ultimo giro e vince con ampio margine, oltre dieci secondi, sul compagno di squadra Valentino Rossi. Grande prova del numero 46 che agguanta comunque la secodna posizioen dopo esser partito settimo. Per Lorenzo è il secondo successo stagionale, dopo quello in Qatar all’esordio, e torna in vetta al mondiale grazie alla caduta di Marc Marquez.

Nessuna sorpresa nelle qualifiche di Le Mans, dove Jorge Lorenzo ha dominato. Sul circuito Bugatti il maiorchino ha sempre occupato la prima posizione nella classifica dei tempi migliorando ulteriormente il suo crono. Quella di oggi per Lorenzo è la trentasettesima pole position in MotoGP, il pilota se l’è aggiudicata con il tempo di 1’31.975 ed è stato l’unico a battere il muro dell’1’32.

In seconda posizione scatterà Marc Marquez, quattro decimi di ritardo dal pilota della Yamaha, terzo Andrea Iannone, in ritardo di soli 53 millesimi. L’italiano ha rischiato di perdere la prima fila a causa di una caduta, avvenuta a metà della sessione, e quando mancavano solo quattro minuti alla bandiera a scacchi è riuscito a raggiungere il box e a salire sulla seconda Desmosedici GP, mantenendo così il terzo miglior tempo in 1’32.502. Quarto posto per Pol Espargaro che aprirà la seconda fila davanti ad Andrea Dovizioso e al compagno di squadra nel team Yamaha Tech 3 Bradley Smith. Solo settimo Valentino Rossi, che ha ben otto decimi di ritardo dal suo compagno di squadra e quindi dovrà fare una buona partenza per non far scappare i suoi avversari al titolo. In terza fila anche Maverick Vinales e Cal Crutchlow, mentre dietro di loro partiranno Danilo Petrucci, Dani Pedrosa e Aleix Espargaro. La gara avrà inizio alle ore 14 e si potrà seguire in diretta TV su Sky e su TV 8.

LA CRONACA – Fa tutto la Lazio: vince, segna, para i rigori e finisce in 9 uomini!

Al Braglia di Modena, la Lazio affronta il Carpi giusto per la gloria. La vittoria del Milan sul Bologna ha spento matematicamente i sogni europei dei biancocelesti. Simone Inzaghi però non vuole che la squadra vada subito in vacanza e schiera la migliore formazione titolare. Rientra Parolo al posto di Onazi e Felipe Anderson sostituisce lo squalificato Keita.

MARCHETTI PARA RIGORE, GIOIA BISEVAC – Il Carpi parte forte cercando una vittoria in chiave salvezza. Dopo un tentativo al volo di Candreva, deviato in corner forse con un braccio, ecco il primo episodio chiave del match. Al 10’ Hoedt stoppa male un pallone in area di rigore allungandoselo. Mbakogu lo anticipa e l’olandese lo falcia. Dal dischetto lo stesso attaccante nigeriano si assume la responsabilità del tiro. Il suo piazzato però è parato da Marchetti che riesce a respingere. Si resta sullo 0-0. Mauricio subentra a Hoedt infortunato. Al 17’ clamoroso doppio legno di Lulic. Il bosniaco con il destro colpisce prima la traversa e poi il palo. Ma al 23’ ecco il vantaggio Lazio: Biglia mette in mezzo da calcio d’angolo, Parolo vede le sue conclusioni ribattute sulla line di porta ed ecco Bisevac che sigla l’1-0 con un destro secco. Primo gol in biancoceleste per il difensore.

IL DECIMO DI CANDREVA, MARCHETTI ALTRO RIGORE PARATO – La partita si incattivisce e Poli e Pasciutti vengono ammoniti. Al 32’ arriva lo 0-2 per la Lazio. Klose lancia nello spazio Felipe Anderson che mette un cross rasoterra sul secondo palo per l’accorrente Candreva per il raddoppio. Per il numero 87 è il decimo gol in campionato. Ma al 40’ Mauricio ne combina una delle sue: tocco di mano ed altro rigore per il Carpi: ancora Mbakogu e ancora Marchetti che neutralizza il calcio di rigore. Parolo e Biglia ammoniti insieme a Romagnoli, prima del fischio che manda tutti negli spogliatoi.

IL 63ESIMO GOL DI KLOSE – Nel secondo tempo i ritmi sono puù blandi. Il Carpi ha subito il colpo del doppio svantaggio e non ha più idee chiare in campo. Solamente Lasagna, subentrato ad inizio ripresa, tenta qualche offensiva. Unico brivido per Marchetti è al 46′ con la traversa colpita proprio da Lasagna. La Lazio amministra ed Inzaghi fa rifiatare Anderson e Candreva sostituendoli con Onazi e Djordjevic, passando al 4-4-2. Al 73′ arriva lo 0-3. Onazi crossa al centro e Klose con il destro dal limite dell’area trafigge Belec. Per il tedesco è il gol numero 63 ed ora si trova ad un solo gol dal record di Nedved.

ESPULSI BIGLIA E DJORDJEVIC, GOL CARPI – All’84’ arriva l’espulsione per il capitano Biglia. L’argentino riceve il secondo giallo e lascia la Lazio in dieci uomini. dalla punizione scaturisce il gol di Mbakogu che, mette a segno il tap in vincente dopo la traversa colpita. Negli utlimi minuti il Carpi ci prova ma non succede più nulla, se non la follia di Djordjevic che stende un avversario e rimedia l’espulsione. Lazio in 9 ma torna a Roma con una bella vittoria e con la speranza che Klose possa abbattere l’ennesimo record della sua carriera.

Marco Corsini

FORMELLO – Domani la ripresa degli allenamenti. Da valutare diversi infortuni…

Ci siamo, manca solo una partita e il pessimo campionato della Lazio finirà. Dopo la bella vittoria del Braglia di Modena contro il Carpi i biancocelesti fanno ritorno a Roma dove ad attenderli ci saranno 24 ore di meritato riposo. Gli allenamenti riprenderanno domani pomeriggio (martedì 10 maggio) alle 17. Nell’ultimo match della stagione contro la Fiorentina, Inzaghi dovrà fare a meno sia di Biglia che Djordjevic, espulsi nella ripresa con il Carpi. Per l’argentino la 100esima in maglia biancoceleste è rimandata alla stagione 2016/2017.

Torneranno invece dal turno di stop Gentiletti e Keita: entrambi dovrebbero riprendersi il posto da titolare. Saranno valutate le condizioni di Hoedt, uscito dal campo a causa di un problema muscolare dopo un quarto d’ora gioco, si sospetta una lesione. Intanto attende notizie dall’infermeria il tecnico laziale: Berisha, Braafheid, Matri e Morrison sperano nel rientro. Mancheranno certamente i lungodegenti Radu, Kishna e de Vrij.

 

COREA DEL NORD – Kim Jong-un assicura: “Useremo l’atomica solo se attaccati”

Dopo tate minacce finalmente di attacco nucleare, finalmente la Corea del Nord sembra usare il buon senso. Il leader nord coreano Kim Jong-un, infatti, ha promesso che non userà mai armi nucleari a meno che non sia attaccata. Ieri però fonti Usa avevano rivelato che la Corea del Nord si starebbe preparando a condurre un nuovo test nucleare.

La nostra Repubblica – ha detto il leader nordcoerano – non utilizzerà armi nucleari a meno che la sua sovranità non sia violata da forze ostili e aggressive che utilizzano armi nucleari’‘. La Nord Corea – aggiunge Adnkronos – andrà avanti con gli impegni di ”non proliferazione” del nucleare e gli sforzi per la ”denuclearizzazione globale’‘. Kim Jong ha anche assicurato di voler cercare di ”migliorare e normalizzare” le relazioni con i Paesi considerati ostili.

SERIE A – E’ la notte dei grandi bomber: Napoli e Verona ringraziano

Ecco i risultati dei posticipi della penultima giornata di Serie A riportati da Gazzetta.it:

TORINO – NAPOLI

Il Napoli vince 2-1 a Torino e torna al secondo posto: azzurri a 79 punti, 2 in più della Roma. All’Olimpico apre Higuain al 12′ (il Pipita arriva a 33 gol in campionato, eguagliando Angelillo e portandosi a 2 reti dal record di marcature nella A a 20 squadre, che appartiene a Nordahl) e raddoppia Callejon al 20′ del primo tempo. Inutile la rete di Bruno Peres al 21′ della ripresa.

VERONA – JUVENTUS

La lunga striscia vincente della Juve si chiude dopo 26 partite: i campioni d’Italia perdono 2-1 a Verona contro l’Hellas già retrocesso. È la notte di Luca Toni che chiude la carriera con un gol su rigore trasformato con un cucchiaio: i gialloblù salutano il proprio pubblico con una bella vittoria, frutto anche della rete di Viviani in apertura di ripresa. In pieno recupero l’inutile gol di Dybala su calcio di rigore.

APPIA DAY – Turisti mandati via prima della chiusura

Come sappiamo, oggi era in vigore l’Appia Day, un evento che doveva permettere ai cittadini romani e ai turisti di visitare e/o conoscere meglio la bellissima Appia Antica, segreti, bellezze e aneddoti. Peccato però che tra gli orari di apertura indicati nel materiale ufficiale dell’iniziativa e quelli applicati dal personale addetto ci sia una bella differenza. Ed è così che – come riporta Adnkronos – alle 15.32 il custode del Circo di Massenzio chiude i cancelli in faccia a visitatori e turisti arrivati lì una mezz’ora prima della chiusura, secondo quanto indicato nell’opuscolo distribuito per la giornata. “No, l’ultimo ingresso è alle 15.30“, si ostina a ripetere il custode del monumento, visibilmente irritato dalle richieste dei visitatori che, da parte loro brandiscono gli orari sui quali c’è scritto: ‘Accesso libero 10.00-16.00‘.

Niente da fare, l’apertura straordinaria dei monumenti in questa giornata di festa non scalfisce lo zelante custode. Alle proteste dei turisti arrivati da ogni dove, e che hanno organizzato il percorso in base agli orari forniti, le risposte dello staff variano da un poco cortese “tornate un’altra volta” a un indispettito “a noi gli straordinari mica ce li pagano“. E i turisti denunciano la stessa situazione negli altri monumenti.

 

LAZIO SOCIAL – L’omaggio di Onazi e Patric al Re Miro Klose: “Sei una leggenda…”

Il campionato della Lazio sarà pure finito da un pezzo ma lui, il Re Miro Klose, non ha intenzione di mollare e di lottare con le unghie e con i denti su ogni pallone fino all’ultimo secondo dell’ultimo minuto dell’ultima partita che giocherà con la maglia della Lazio. Vuole concludere nel migliore dei modi la sua avventura con la maglia biancoceleste prima di fare il suo ritorno a casa e possiamo dire che ci sta riuscendo alla grande. Magari chissà…superando Goran Pandev nella classifica dei bomber stranieri con la maglia della Lazio (ora è a -1).

Anche oggi Miro è stato tra i protagonisti della gara (dopo Marchetti ovviamente): prima il salvataggio su Mbakogu in area biancoceleste, poi la terza rete della Lazio. Ormai tutti non possono fare a meno di elogiare le sue gesta, compresi i suoi compagni di squadra, vedi le dichiarazioni di Konko alla fine della partita con il Carpi. Non solo le dichiarazioni pubbliche, anche i social si rivelano grandi protagonisti di giornata: Eddy Onazi, autore dell’assist che ha portato il Panzer a gonfiare la rete, ha voluto omaggiare il tedesco attraverso un post pubblicato sul proprio profilo ufficiale Twitter: “Leggenda vivente! Spero non sia l’ultimo assist. Ce l’abbiamo solo noi Miro Klose Gol!”. Anche Patric si è complimentato con Klose tramite Twitter: “Respect Miro“. Mentre Stefan de Vrij ha fatto un post inerente la bella vittoria della squadra, anch’esso su Twitter: “Bravi ragazzi! Finiamo bene la stagione”.

 

SERIE A – I verdetti di questa 37esima giornata di campionato. Solo due posizioni sono in ballo…

Manca solo una partita alla fine del campionato ma già si possono decretare i primi verdetti:

  • La vittoria nell’anticipo di sabato sera del Milan contro il Bologna per uno a zero, aveva già posto fine alla corsa della Lazio al sesto posto. La vittoria di oggi del Sassuolo sul campo del Frosinone non fa altro che confermare ancora di più tale verdetto. Unica consolazione è che anche senza le loro vittorie, i biancocelesti avrebbero avuto comunque zero chance di andare in Europa a causa dello svantaggio acquisito con i pessimi risultati negli scontri diretti. Solo in caso di doppia sconfitta di entrambe le squadre nelle ultime due sfide di campionato i ragazzi di Inzaghi avrebbero avuto ancora qualche chance (vincendo ovviamente le proprie gare) di sperare nel sesto posto. Morale della favola: niente Europa per i biancocelesti.
  • La vittoria del Sassuolo contro il Frosinone ha prodotto anche un altra sentenza: il Frosinone che saluta la massima categoria dopo la sconfitta a Sassuolo.
  • Poche le speranze per il Carpi di salvarsi, che dopo il ko contro la Lazio, è solo al terzultimo posto, in virtù anche del pareggio per 0-0  tra Palermo e Fiorentina.
  • Salvezza acquisita invece per l’Udinese. I friulani si accontentano del punto prezioso rimediato contro l‘Atalanta.
  • Nell’alta classifica invece, l’unico posto senza un padrone certo (ancora una volta) è il 2°. I giallorossi di Spalletti con la vittoria nel “lunch match” contro il Chievo sorpassa momentaneamente il Napoli in classifica, in attesa del posticipo di questa sera dei partenopei contro il Torino.

Biglia: “Felice per la vittoria, ora vinciamo l’ultima in casa”. Poi sbotta contro l’arbitro…

Ai microfoni di LazioStyleRadio 89.3 è intervenuto uno dei grandi protagonisti della bella vittoria della Lazio contro il Carpi per 3-1 (ingiustamente espulso dall’arbitro Rocchi per doppai ammonizione) : il capitano Lucas Biglia. Ecco le sue parole:

Sono contento, mi dispiace un po’ per la vittoria del Sassuolo e del Milan di ieri, ma pazienza dobbiamo finire nel migliore dei modi. La gara è andata bene anche se abbiamo avuto qualche difficoltà in difesa“. La vittoria è un buon segnale: “Sì anche si può sempre fare meglio, abbiamo lavorato bene in settimana. Federico (Marchetti ndr) è stato fantastico, è stato la chiave per la vittoria, dobbiamo finire nel migliorare dei modi e aiutare il mister che ha preso una squadra in difficoltà. Loro avevano due giocatori veloci e potenti e ci hanno emesso un po’ in difficoltà ma l’importante è che abbiamo vinto e stiamo finendo una stagione dura. Ora manca una partita e speriamo di portare i 3 punti a casa“. Sull’espulsione che impedirà al capitano biancoceleste di giocare la 100esima con la Lazio: “Mi dispiace non poter giocare perché volevo finire con la partita in casa. E’ un fallo che mi ha fatto arrabbiare perché fischi un fallo che non c’è e e mi dai un giallo che non c’è perché non c’era intenzione, volevo fare un normale contrasto, poi mi dai il primo giallo senza aver fatto fallo. A fine primo tempo l’arbitro ha detto a Inzaghi: “Digli a Biglia di non parlare più se no prende un altro giallo”. Ma la fascia da capitano che ho mi consentiva di farlo. Non parlo mai degli arbitri ma questa cosa mi ha fatto arrabbiare. Con qualche arbitro si può parlare con altri no. Capisco che quando hai 200 pulsazioni al minuto parli male e alzi la voce ma è inutile che dopo ci lamentiamo nella riunione con gli arbitri, parlando di dialogo, se poi in campo si fa tutto il contrario. Preferisco non perdere tempo ad andare a queste riunioni a questo punto”.

 

CONFERENZA – Inzaghi: “Bella vittoria, ma che rimpianto l’Europa League. Futuro? Non ho appuntamenti con Lotito…”

Simone Inzaghi, dopo la netta affermazione contro il Carpi, ha analizzato il match in conferenza stampa, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti. Grande soddisfazione, ma allo stesso tempo rammarico per non aver centrato l’Europa League.

Vittoria convincente, rimpianti per la sconfitta contro la Sampdoria?

Sono soddisfatto della squadra per quello che mi sta dando. Giochiamo, creiamo occasioini ed ora speriamo di vincere contro la Fiorentina. Ho dei rimpianti, si“.

La tua analisi della partita…

Abbiamo sofferto un pò, però poi siamo stati bravi a concretizzare. Abbiamo avuto dei problemi in difesa. Poi ho deciso di cambiare modulo poichè Lasagna ci stava creando dei problemi. Mi dispiace per le espulsioni di Biglia e Djordjevic. Speriamo di recuperare Matri“.

Con Lotito hai appuntamenti?

Sono molto sereno nonostante quello che si dice in giro. Chi capisce di calcio sa cosa sto facendo anche dopo la sconfitta contro la sampdoria. Sto dando tutto me stesso per questa opportunità che mi è stata data“.

Grande spinta sugli esterni. In futuro la Lazio dovrà insistere con questo schema di gioco anche se dovessero partire candreva e Biglia?

Non mi va di parlare di mercato. Il campionato non è finito ancora. Anche su Biglia non voglio commentare il suo futuro. Lui è un top player, ma ce ne sono anche altri in squadra“.

Il suo impatto è stato positivo nella Lazio…

Il mio impatto è stato buono. Non era una situazione semplice. Sono arrivato dopo la sconfitta nel derby, ma ci siamo messi tutti a lavorare e stiamo facendo bene“.

E’ cambiato l’atteggiamento con lei in panchina…

Cerchiamo di interpretare al meglio ogni gara. Questa è una squadra che ha del potenziale. Lo scorso anno è arrivata terza ad un solo punto dal secondo posto. Nel finale mi sono messo a 5 perchè stavamo soffrendo troppo“.