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Suslov svela il colpo mancato: “Baroni tentò di portarmi alla Lazio l’anno scorso”

Tomas Suslov fa una rivelazione inaspettata sul calciomercato Lazio! #Calciomercato #Suslov #LazioTalent

Il centrocampista slovacco Tomas Suslov, stella emergente dell’Hellas Verona, ha sorpreso tutti con le sue dichiarazioni in un’intervista a TuttoMercatoWeb. In un mondo del calcio dove ogni parola può accendere voci di mercato, Suslov si è aperto su momenti chiave della sua carriera e sul suo legame con l’ex allenatore Marco Baroni, alimentando curiosità su un possibile trasferimento mancato.

Classe 2002, Suslov è un talento in ascesa nel panorama della Serie A, apprezzato per la sua visione di gioco, tecnica raffinata e versatilità che gli permette di ricoprire ruoli sia da regista che da mezzala offensiva. Cresciuto calcisticamente nel Groningen, ha fatto il salto in Italia per affermarsi con l’Hellas Verona, dimostrando una maturità precoce che ha attirato l’attenzione di diversi club.

Arrivato in Italia dopo esperienze all’estero, Suslov ha evidenziato la sua capacità di adattarsi rapidamente, soprattutto grazie al rapporto con il suo ex allenatore Marco Baroni, un tecnico esperto nel valorizzare i giovani talenti attraverso Serie B e Serie A. Le sue parole offrono uno sguardo intrigante su come i legami personali influenzino le carriere nel calcio professionistico.

«Se Baroni ha provato a portarmi alla Lazio l’anno scorso? Non ho parlato personalmente con lui da quando ha lasciato Verona e probabilmente era molto coperto a centrocampo alla Lazio. Quello che però voglio dire è che mi sono sempre trovato bene con Baroni, mi ha subito aiutato, anche quando non parlavo bene l’italiano. Anzi, mi aiutava sempre, parlando lui in inglese per spiegarmi le questioni tecniche e tattiche della squadra. Ho passato un bel periodo con lui».
Questa frase sottolinea il profondo rispetto di Suslov per Baroni, evidenziando come il supporto umano e la comunicazione chiara abbiano giocato un ruolo essenziale nel suo adattamento alla Serie A, un ambiente altamente competitivo che spesso dipende da questi legami per far crescere i talenti.

Le dichiarazioni di Suslov non solo alimentano speculazioni sul calciomercato, ma anche riflettono l’importanza delle relazioni nel mondo del calcio, lasciando i fan a chiedersi cosa potrebbe riservare il futuro per questo promettente centrocampista.

Avellino Lazio, ecco i convocati biancocelesti. Fuori un calciatore

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E’ appena uscita la lista dei convocati per la gara amichevole Avellino Lazio, valida per il terzo Memorial Sandro Criscitiello.

La Lista dei convocati è la seguente diramata dal mister Maurizio Sarri è la seguente. Ricordiamo che il match avrà inizio alle ore 20:30 e si giocherà alla stadio bento Stirpe di Frosinone.

Portieri: Furlanetto, Mandas, Provedel;

Vedremo chi sarà il titolare fra Provedel e Mandas.

Difensori: Gila, Hysaj, Lazzari, Marusic, Nuno Tavares, Pellegrini, Provstgaard, Romagnoli, Ruggeri;

Anche qui c’è molta attesa da come sarà composta la linea a quattro dei difensori capitolini. Sicuramente al centro Gila con quais sicuramente il danese Provstgaard. A sinistra Nuno Tavares mentre a destra dovrebbe partire titolare Adam Marusic.

Centrocampisti: Basic, Belahyane, Cataldi, Dele-Bashiru, Guendouzi, Pinelli, Rovella, Vecino;

Qui nella zona mediana c’è molta curiosità soprattutto per chi sarà il perno del centrocampo.

Attaccanti: Cancellieri, Castellanos, Noslin, Pedro, Sana Fernandes, Zaccagni.

Davanti dovrebbe iniziare Cancellieri, Castellano e Zaccagni.

Non convocati per il recupero in infermeria presso il Training Center S.S. Lazio: Gigot, Patric, Dia.

Fuori il danese Gustav Isaksen per via della mononucleosi e continua a rimanere in isolamento presso la sua abitazione di Roma. Se tutto andrà come dovrebbe, l’esterno biancoceleste tornerà in gruppo la prossima settimana.

Lazio, Sarri punta su Belahyane: dal dimenticatoio al pilastro della squadra? Ecco la scommessa dell’allenatore

La Lazio punta sul talento emergente di Belahyane per rivoluzionare il centrocampo

Sta emergendo una storia affascinante alla Lazio, dove il club biancoceleste sta investendo su un giovane centrocampista per costruire il futuro della squadra. Mohamed Belahyane, il promettente marocchino classe 2004 arrivato a gennaio, è al centro di un progetto che potrebbe riservare sorprese entusiasmanti. Ma cosa rende questo giovane così speciale, e come potrebbe cambiare il volto del centrocampo laziale? Scopriamolo insieme, passo dopo passo.

In casa Lazio, l’attenzione è tutta focalizzata sulla crescita di Belahyane, con un approccio metodico che mira a raffinare le sue abilità. Secondo fonti attendibili, il percorso di questo talento africano prevede un lavoro intensivo per renderlo più efficace in campo. Il punto chiave è migliorare la sua gestione del pallone: al momento, tende a trattenere troppo la sfera, rallentando l’azione. Eppure, con il giusto affinamento, Belahyane potrebbe diventare un elemento cruciale, suscitando curiosità su quanto possa evolversi in breve tempo.

L’ambizione è trasformare Belahyane in un centrocampista “alla Allan” – una frase che si riferisce al modo in cui Allan, un ex giocatore, si è evoluto sotto una guida esperta, diventando un maestro nel pressing, nei recuperi e nella rapidità di esecuzione. Questo paragone evidenzia l’obiettivo di renderlo più diretto e incisivo, capace di accelerare il gioco senza esitazioni, alimentando l’interesse su come un simile cambio possa influire sulle prestazioni della squadra.

Il progetto della Lazio conferma l’impegno verso i giovani talenti, con Belahyane che possiede già qualità tecniche e una buona visione di gioco, anche se necessita di ulteriore “sgrezzamento”. Durante il ritiro estivo, il suo inserimento graduale nel sistema tattico è pianificato per farlo emergere come risorsa preziosa nel medio periodo, in un ambiente dove il dettaglio fa la differenza ogni giorno.

Inoltre, il ritiro ha evidenziato la presenza di altri giovani promettenti, rafforzando l’idea di un piano solido per il futuro. Belahyane rappresenta un esempio lampante di come il lavoro individuale possa integrarsi con la tattica d’insieme, rendendo il centrocampo biancoceleste più dinamico e moderno.

Se Belahyane riuscirà a interiorizzare queste indicazioni, la Lazio potrebbe scoprire un centrocampista di grande prospettiva, pronto a fare la differenza e a catturare l’attenzione dei tifosi in questa nuova stagione. Non si tratta solo di un singolo giocatore, ma di un potenziale turning point per l’intera squadra.

Pedro sfida la leggenda biancoceleste: un gol per eclissare l’icona e riscrivere la storia del Lazio

Pedro è a un passo dalla storia con la Lazio: un record da veterano che accende l’entusiasmo! #Lazio #Pedro #Calcio

Immaginate un giocatore che, a 38 anni suonati, sta per riscrivere i libri della storia del calcio: Pedro Rodríguez, l’attaccante spagnolo ex Barcellona e Chelsea, ha già fatto centro nella nuova stagione biancoceleste, segnando contro la Primavera con un tiro preciso che ha sfiorato il palo prima di gonfiare la rete. Questo primo squillo non è solo un lampo di talento, ma un segnale che fa salire la curiosità: riuscirà a confermarsi come un fuoriclasse eterno?

Pedro non è nuovo a imprese decisive. Lo scorso maggio, ad esempio, ha trasformato un rigore contro l’Inter in un momento epico, che ha cambiato le sorti di un campionato e lo ha reso un eroe inaspettato. Con 14 gol nella passata stagione, di cui 10 in Serie A, ha eguagliato il rendimento dell’argentino Valentín Castellanos, ma con un vantaggio notevole: mille minuti in meno giocati. La sua media realizzativa – una rete ogni 149 minuti – è un dato che affascina, dimostrando come l’efficienza possa superare l’età e i chilometri percorsi sul campo.

Nonostante i suoi 38 anni, Pedro resta un tassello cruciale per la Lazio, con statistiche che parlano da sole. Ha segnato 9 gol entrando dalla panchina, e in ognuna di quelle partite la squadra non ha mai perso, il che lo rende un jolly imprevedibile. Attualmente, con 34 reti all’attivo, ha superato Mattia Zaccagni nella classifica dei marcatori e si posiziona al 40° posto tra i bomber storici del club. È un record personale che fa riflettere: come fa un giocatore con così tanti anni di carriera a mantenere questo livello?

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, Pedro potrebbe diventare il primo giocatore di 38 anni a segnare nella storia della Lazio, superando persino il leggendario Miroslav Klose, il campione del mondo tedesco. Un traguardo che potrebbe arrivare già il 24 agosto, contro il Como, e che tiene i tifosi col fiato sospeso – chissà se questo veterano riuscirà a trasformare l’incertezza in gloria?

Infine, Pedro mantiene alta l’energia del gruppo con le sue parole: “Abbiamo il livello per andare in Champions”, una dichiarazione che sottolinea la sua fiducia nelle ambizioni della squadra e nel potenziale per raggiungere i palcoscenici europei. Mentre l’età avanza, lui continua a dimostrare che l’esperienza è un’arma formidabile, lasciando i lettori a chiedersi: cosa riserverà il futuro a questo campione intramontabile?

Biancolino sfida Sarri: “Affrontarlo è un brivido da urlo! L’aneddoto che nessuno si aspetta” in amichevole Lazio-Avellino

Amichevole Avellino-Lazio: Curiosità e Aneddoti dal Mister Biancolino! #Avellino #Lazio #Calcio #Amichevoli

Nel caldo dell’estate calcistica, l’Avellino si prepara a sfidare la Lazio in un’amichevole che promette scintille, con il tecnico Raffaele Biancolino a svelare emozioni e storie intriganti che catturano l’attenzione di ogni appassionato. Questa serata al Partenio-Lombardi, prevista per le 20:30, non è solo un test per i ragazzi irpini, ma un’opportunità per rivivere legami del passato e confrontarsi con una squadra di alto livello, lasciando i lettori incuriositi su cosa potrebbe accadere in campo.

Raffaele Biancolino, 46enne ex attaccante simbolo dell’Avellino e ora alla guida della prima squadra dopo esperienze nel settore giovanile, ha condiviso le sue sensazioni in un’intervista, evidenziando il valore di questa partita. Con il suo temperamento passionale e la profonda conoscenza dell’ambiente, descrive l’incontro come un momento chiave per valutare i progressi del ritiro. Ma è nelle sue parole che emerge un mix di rispetto e aneddoti personali, che stuzzica la curiosità su storie nascoste del calcio.

«E’ una occasione un po’ per tutti, affrontiamo una squadra importante e con un allenatore importante, da affrontare con lo spirito giusto. Una sfida bella tosta» – In questa dichiarazione, Biancolino sottolinea l’importanza dell’evento come un’opportunità di crescita per la squadra, enfatizzando lo spirito competitivo necessario per affrontare avversari di calibro, alimentando l’interesse su come i lupi intendano rispondere alla sfida.

«Voleva tutti con le scarpe nere, tutti avevano scarpe colorate. All’Avellino avevano tutti con queste scarpe a colori. Il mister voleva che si pitturassero le scarpe di nero. Io gli dissi: ‘Mister, non so se sia scaramanzia, ma è una cosa tua’ (ride, n.d.r.). Sarri poco all’Avellino? Sì, è stato un peccato, si vedeva la sua forza, le sue idee su tutto, dai calci d’angolo alle punizioni. Peccato averlo visto così poco. Affrontarlo da collega è un’emozione. Affrontarlo da allenatore è una emozione unica» – Qui, Biancolino ricorda un curioso episodio che rivela l’attenzione meticolosa dell’allenatore rivale per i dettagli, mescolando umorismo e rimpianto per un talento non pienamente espresso, lasciando i lettori affascinati dall’aspetto umano e tattico di questi confronti.

Con questa partita, l’Avellino non solo testa la propria forma, ma offre anche un assaggio di storie che arricchiscono il mondo del calcio, rendendo ogni momento sul campo un capitolo da non perdere per i fan. Che il fischio d’inizio sveli altre sorprese!

Belahyane al bivio: Sarri spinge per quel ruolo inaspettato, tutti i dettagli

Il destino di Reda Belahyane in bilico: un mese per conquistare un ruolo chiave alla Lazio! #Lazio #CalcioGiovani #Belahyane

Immaginate un giovane talento sul punto di una svolta decisiva nella sua carriera: Reda Belahyane, il centrocampista franco-algerino classe 2004, sta per affrontare settimane cruciali che potrebbero definire il suo futuro nella Lazio. Fonti attendibili come il Corriere dello Sport rivelano che il tecnico intende valutarlo con attenzione durante la preparazione estiva, per verificare se possa integrarsi pienamente nel progetto tattico. Questa è l’opportunità che ogni promessa aspetta, ma basterà un mese per dimostrare il suo valore?

Dopo una stagione con sole sei presenze in prima squadra, dovuta alla concorrenza agguerrita di giocatori come Mateo Guendouzi e Nicolò Rovella, Belahyane ha ora una chance per rilanciarsi. Dotato di buona tecnica e resistenza, il ragazzo ha giocato prevalentemente da regista fino a ora, ma il tecnico – noto per il suo stile di gioco organizzato e basato sul possesso – ha in mente un cambio di ruolo per lui: mezzala nel 4-3-3. Questa frase in grassetto sottolinea un possibile spostamento tattico, che potrebbe aiutare Belahyane a sfruttare al meglio le sue qualità in una posizione più dinamica e versatile.

Nel centrocampo biancoceleste, il ruolo di playmaker è conteso tra Rovella e Danilo Cataldi, rendendo complicato per Belahyane emergere lì. Tuttavia, il tecnico cerca mezzali in grado di costruire gioco e inserirsi senza palla, doti che questo giovane potrebbe affinare durante il ritiro. Il tecnico toscano, soprannominato “Il Comandante”, crede nel potenziale del ragazzo e vuole adattarlo al suo sistema – dove “Il Comandante” in grassetto si riferisce al suo soprannome, che evoca un leader rigoroso e strategico sul campo, ispirato al suo approccio autoritario e meticoloso.

Il mese di luglio sarà decisivo: trenta giorni per convincere il tecnico di poter essere una risorsa utile per l’undici titolare, o rischiare di finire ai margini con una possibile cessione. Per Belahyane, si tratta di una sfida che potrebbe cambiare tutto, offrendogli l’opportunità di dimostrare maturità, versatilità e fame di affermazione nella nuova Lazio, alla ricerca di equilibri e talenti emergenti pronti al grande salto.

Lazio, Pedro per il ruolo da leader? La società caccia il nuovo boss, i dettagli chiave

Chi sarà il nuovo capitano della Lazio? Il dibattito si riaccende e la squadra ha voce in capitolo! #Lazio #Calcio #Capitano

La questione della fascia da capitano torna a infiammare le discussioni in casa Lazio, proprio come accaduto un anno fa ad Auronzo di Cadore, quando l’addio di Ciro Immobile aveva lasciato vacante un ruolo cruciale per lo spogliatoio. Ora, un nuovo dibattito è emerso, mettendo tutto in discussione durante una recente presentazione ufficiale a Formello.

“Cataldi capitano? Marusic ci tiene un attimo meno rispetto a lui che è cresciuto qui. Io, a differenza di altri allenatori, non do troppa importanza alla fascia. Di solito è quello che ha più presenze e anni. Zaccagni resta capitano? Se la squadra lo vuole, sì”. Questo commento evidenzia un approccio più rilassato al ruolo, enfatizzando che la decisione potrebbe basarsi su consenso e anzianità all’interno del gruppo, rendendo la scelta imprevedibile e intrigante.

Il tecnico biancoceleste apre così alla possibilità che sia il gruppo a decidere chi indosserà la fascia nella prossima stagione. Una scelta condivisa che coinvolge diversi senatori della squadra, alimentando curiosità su come evolverà questa dinamica.

Mattia Zaccagni, attaccante esterno classe ’95, è l’attuale capitano e ha offerto buone prestazioni nella scorsa annata, sperando in una conferma. Ma in lizza per il ruolo ci sono anche altri candidati:

  • Adam Marušić: terzino montenegrino duttile e affidabile
  • Patric: centrale spagnolo con lunga militanza in biancoceleste
  • Alessio Romagnoli: difensore italiano, ex Milan, guida naturale
  • Ivan Provedel: portiere italiano, uomo-chiave tra i pali
  • Pedro Rodríguez: esterno offensivo spagnolo, ex Barça e Chelsea, dalla grande esperienza internazionale

Secondo Il Messaggero, Pedro non è un nome nuovo per la fascia: la società avrebbe già valutato in passato il suo profilo come possibile leader, prima di affidarla al numero 10 Zaccagni. Ora, la decisione passa allo spogliatoio. Chi guiderà la Lazio nella prossima stagione? L’attesa è palpabile, e i tifosi non vedono l’ora di scoprirlo.

Cataldi, Rovella e Belahyane una battaglia per chi sarà il leader del centrocampo

Un vero e proprio ballottaggio, ma anche no per mister Sarri. Danilo Catalldi è tornato a Roma per far bene dimostrando a tutti il suo valore.

Stasera ne sapremo di più da mister Sarri. Sarà molto importante capire chi sarà a scendere in campo per primo. Il centrocampo è il reparto sicuramente più folto in questa Lazio che, senza le coppe, inizia ad avere per la prima volta, problemi di abbondanza.

Rovella, Guendouzi, Cataldi, Belayane, Vecino, Dele-Bashiru. 6 giocatori per tre posti, almeno se mister Sarri volesse adottare il suo modulo del 4-3-3. Discorso diverso se invece si volesse passare a un centrocampo a quattro. I posti sarebbero anche meno.

La chiave da dove però impostare il tutto è il perno del centrocampo che per Sarri è fondamentale (non solo per lui).

Secondo le nostre indiscrezioni Cataldi e Belahyane si giocheranno il posto da play, mentre Rovella potrebbe giocare come interno nel centrocampo a tre, oppure in coppia insieme al francese se il tecnico toscano volesse fare una linea mediana con due interditori.

La Lazio ha tanto materiale a disposizione e la voglia di riscattare la scorsa stagione è allo stesso modo tanta. Vedremo stasera contro l’Avellino come sarà il centrocampo che partirà titolare dal primo minuto.

Insigne e Lazio, fratello dribbla le domande: “Chiedi altro!”

Mistero sul futuro di Lorenzo Insigne: il fratello Roberto evita le domande sulla Lazio! #Insigne #Calcio

In vista del match tra Avellino e Lazio, in programma stasera alle 20:30, l’attenzione dei tifosi si è spostata oltre il campo, grazie alle parole elusive del nuovo attaccante dell’Avellino, Roberto Insigne. Cresciuto nel vivaio del Napoli e noto per la sua tecnica e visione di gioco, Roberto ha parlato ai microfoni di Sportitalia, mescolando analisi della partita imminente con accenni al futuro del fratello Lorenzo, ex capitano del Napoli e ora in forza al Toronto FC. Le sue risposte hanno alimentato curiosità, lasciando i fan a chiedersi cosa bolle in pentola.

Durante l’intervista, Roberto ha discusso della sfida contro la Lazio, una delle squadre più in forma della Serie A. Ha evidenziato l’importanza di questo match per l’Avellino e l’emozione di affrontare un avversario di alto livello, esprimendo la voglia di brillare nella sua nuova avventura biancoverde. Questa parte delle sue dichiarazioni ha acceso l’interesse, mostrando il suo entusiasmo per la gara e il desiderio di fare bella figura.

Il vero colpo di scena è arrivato quando i giornalisti hanno provato a sondare sul futuro di Lorenzo Insigne, oggetto di voci di mercato che lo legano proprio alla Lazio. Roberto si è mantenuto vago, ammettendo che il fratello sta valutando diverse opzioni e che un ritorno in Italia potrebbe non essere escluso. Questa evasione ha reso l’intervista intrigante, alimentando speculazioni tra i lettori.

“Mio fratello l’ho sentito un’oretta fa. Mi ha detto che la guardava e quindi sarà bello dai. Se la guarda dagli spalti? No no, è in vacanza quindi si sta rilassando un pochino. Se la guarderà per studiare la Lazio? No questo non lo so però di di sicuro domani guarderà l’Avellino, non guarderà solo me ma guarderà tutti perché è contento della mia scelta” (In questa risposta, Roberto conferma il contatto recente con Lorenzo ma evita dettagli sul suo interesse per la Lazio, enfatizzando invece il supporto fraterno e il relax, lasciando spazio a interpretazioni curiose).

Quando l’intervistatore ha insistito, Roberto ha risposto in modo ancora più elusivo: “Alfrè fammi un’altra domanda…” (Qui, con questa frase diretta, Roberto schiva abilmente la questione, aumentando il mistero e suggerendo che non voglia rivelare nulla di compromettente, alimentando ulteriormente l’interesse dei tifosi).

Questa intervista non fa che accendere l’hype intorno al match e alle dinamiche familiari, con i fan che ora si chiedono se ci siano davvero sviluppi in arrivo. Il calcio, dopotutto, è fatto di emozioni e colpi di scena come questi.

Lazio trema per Patric: ennesimo guaio in ritiro, le news

Lazio in ansia per Patric: un nuovo infortunio minaccia il precampionato! #Lazio #Patric #SerieA #Calcio

La preparazione estiva della Lazio sta procedendo a ritmi serrati, ma un’ombra di preoccupazione si allunga sul ritiro biancoceleste. Oggi la squadra affronta la seconda amichevole del precampionato, quella per il Memorial Sandro Criscitiello, dopo il debutto contro la formazione Primavera. I biancocelesti se la vedranno con l’Avellino, un club campano di Serie C, in una sfida che promette scintille allo stadio Benito Stirpe di Frosinone. Vi starete chiedendo: riusciranno a mantenere il ritmo senza intoppi?

Al timone della squadra c’è un tecnico esperto, noto per il suo stile di gioco dinamico e la costruzione dal basso, che sta plasmando la nuova fisionomia tattica dei biancocelesti grazie ai rinforzi e ai ritorni dopo infortuni. Tuttavia, tra i giocatori che potrebbero mancare all’appello c’è Patric Gabarrón, difensore spagnolo classe ’93, il quale ha subìto un nuovo problema fisico durante l’allenamento di ieri. Che colpo di sfortuna per lui e per la squadra: sarà in grado di recuperare in tempo?

Come “ha accusato un fastidio alla coscia”, secondo quanto riportato da Il Messaggero – frase che sottolinea l’improvvisa e generica natura del dolore, lasciando spazio a dubbi sulla gravità – al momento non è stata chiarita l’entità dell’infortunio. Patric era rientrato da poco nel gruppo dopo un lungo stop dovuto a un’operazione al malleolo, e ora questo imprevisto potrebbe rallentare ulteriormente il suo ritorno alla forma ideale. Immaginate la tensione: un difensore versatile come lui è cruciale per la difesa.

Lo staff medico della Lazio monitorerà da vicino le condizioni del giocatore nelle prossime ore; ricordiamo che nella scorsa stagione Patric ha dimostrato una grande adattabilità, coprendo ruoli sia da centrale che da terzino. La sua potenziale assenza nell’incontro con l’Avellino potrebbe aprire le porte a test per i giovani difensori, dando loro l’opportunità di brillare in questa fase preparatoria. Sarà l’occasione per scoprire talenti nascosti?

Infine, questa amichevole contro l’Avellino si profila come un momento chiave per rodare le strategie e valutare la forma fisica dell’intera rosa. Con la squadra pronta a mostrare evoluzioni tattiche, i tifosi si chiedono cosa riservi il futuro: riusciranno a superare questi ostacoli e iniziare la stagione con il piede giusto?

Punzi e i suoi aquilotti della Lazio pronti all’assalto al Genoa: ecco lo staff tecnico

L’esordio della Lazio Primavera contro il Genoa è alle porte: preparatevi a scoprire lo staff tecnico che promette sorprese e una stagione ricca di ambizioni! #LazioPrimavera #CalcioGiovanile #YouthFootball

La Lazio Primavera è in piena fase di preparazione atletica, con gli occhi puntati sull’inizio del campionato fissato per venerdì 16 agosto allo Stadio Fersini. Immaginate la tensione e l’eccitazione di un gruppo giovane che intensifica gli allenamenti per un debutto anticipato rispetto agli anni passati – soprattutto dopo una recente amichevole convincente contro la prima squadra. Questa mossa non fa che accendere la curiosità: come risponderanno questi talenti emergenti alla pressione di un calendario così aggressivo?

Per il momento, la squadra si allena al centro sportivo della Borghesiana, una scelta logistica che potrebbe sembrare secondaria ma in realtà è strategica. “Scelta logistica dettata dalla contemporanea occupazione di Formello da parte della formazione maggiore”, e questo commento spiega come tale decisione offra un ambiente più sereno, permettendo ai giocatori di concentrarsi sulla forma fisica e sulla coesione tattica senza distrazioni esterne. È come se questa location nascosta stia diventando il segreto per un affiatamento perfetto.

Al timone della Primavera troviamo Giovanni Punzi, un tecnico classe ’82 con una solida esperienza nelle giovanili biancocelesti. È la sua prima stagione in questa categoria, “un banco di prova importante per mettere in pratica un progetto tecnico ambizioso”, e questo commento evidenzia come Punzi stia per affrontare una sfida che potrebbe lanciare la sua carriera, puntando su idee innovative e un approccio fresco. Al suo fianco, c’è Pierfrancesco Scalise, ex vice allenatore dell’Under 17, apprezzato per il suo metodo analitico e la capacità di valorizzare i singoli giocatori – un duo che fa sorgere la domanda: riusciranno a trasformare i giovani in vere stelle?

Tra le novità dello staff, spicca Paolo De Luca, un ex collaboratore tecnico dell’Ostiamare, noto per la sua meticolosità nelle sessioni di allenamento. “Noto per la sua attenzione al dettaglio e all’organizzazione delle sedute”, e questo commento sottolinea come De Luca porti un tocco di precisione che potrebbe fare la differenza in una stagione competitiva. A supportare la preparazione atletica ci sono Arianna Cara, già esperta con Lazio Women e le giovanili, e Maurizio Radice, promosso dal vivaio. Entrambi si occuperanno di forza e recupero dagli infortuni, mescolando continuità e novità per un mix intrigante.

Questo nuovo assetto tecnico della Lazio Primavera trasmette un senso di stabilità e professionalità, con un focus su risorse interne ed esperti rodati. Non si tratta solo di una squadra, ma di un progetto che promette di essere appassionante in una stagione piena di sfide – chissà quali sorprese riserverà ai tifosi?

Lazio contro Avellino: tifosi fremono per il test, ansiosi di giudicare se la nuova squadra tiene il campo

La Lazio è pronta per l’amichevole che svela le novità della stagione! I tifosi biancocelesti sono in fibrillazione per vedere la squadra in azione contro l’Avellino stasera. Un’occasione unica per scoprire i progressi sul campo. #Lazio #Amichevole #Calcio #EstateBiancoceleste

La Lazio sta per concludere la prima fase della sua preparazione estiva con un test amichevole di rilievo contro l’Avellino. L’evento si terrà questa sera allo Stadio Benito Stirpe di Frosinone, con calcio d’inizio alle 20:30, per la terza edizione del Memorial Sandro Criscitiello. Dopo aver svolto sessioni di allenamento a porte chiuse nel centro sportivo di Formello, i tifosi biancocelesti avranno finalmente l’opportunità di assistere dal vivo alla squadra, con la partita trasmessa in diretta su Sportitalia e sulle piattaforme ufficiali del club. Questo appuntamento promette di svelare i primi segreti della formazione, alimentando l’entusiasmo per la nuova stagione.

Il tecnico, noto per il suo approccio tattico, ha evidenziato l’importanza di coinvolgere i sostenitori fin dalla preparazione. In particolare, ha dichiarato: “L’ideale sarebbe aprire ogni 3-4 giorni alla nostra gente”, frase che sottolinea il desiderio di rendere la preseason più accessibile e vicina ai fan, favorendo un legame più forte tra squadra e pubblico. Questo match rappresenta un momento chiave per monitorare i progressi tattici del gruppo e valutare l’efficacia del ritiro alternativo a Formello, che ha sostituito la tradizionale location dopo 17 anni.

Per quanto riguarda la rosa, ci sono ancora alcune assenze dovute a infortuni. L’attaccante Gustav Isaksen è fermo per mononucleosi, mentre Dia è out a causa di un trauma alla caviglia. Tuttavia, arrivano segnali positivi dal recupero di alcuni giocatori: il portiere Christos Mandas, il difensore versatile Patric, il terzino sinistro Luca Pellegrini e l’esterno offensivo Mattia Zaccagni sono tornati disponibili, offrendo spunti interessanti per le scelte future e accendendo la curiosità su come si adatteranno al contesto di gioco.

Al centrocampo, la situazione è in evoluzione con qualche incognita. Con il francese Gigot out per lombalgia e Provstgaard impegnato in lavoro differenziato, occhi puntati su Nicolò Rovella, che potrebbe essere testato come regista al fianco di Guendouzi e Dele-Bashiru. Questo esperimento tattico sarà uno degli aspetti più attesi dai tifosi e dagli osservatori, rappresentando un potenziale punto di svolta nel bilanciamento della squadra.

In sintesi, Lazio-Avellino non è solo un’amichevole, ma un banco di prova essenziale per valutare lo stato di forma in vista della stagione. Gli appassionati non vorranno perdersi questa partita, che potrebbe anticipare mosse decisive e rivelare come la squadra stia evolvendo tatticamente. Un evento che promette sorprese e mantiene alta l’attenzione sul cammino biancoceleste.

Lazio, tifosi irriducibili in delirio: abbonamenti schizzano in alto come un contropiede infuocato

La passione dei tifosi laziali non si ferma: abbonamenti in forte crescita! #Lazio #TifosiBiancocelesti #CalcioPassione

I tifosi della SS Lazio stanno dimostrando un attaccamento incredibile alla loro squadra, con la campagna abbonamenti che continua a registrare numeri da record. Nonostante le incertezze societarie e le sfide tecniche che hanno segnato l’inizio della stagione, l’entusiasmo biancoceleste rimane palpabile, attirando sempre più appassionati al seguito del club capitolino. È affascinante vedere come, in un’epoca di alti e bassi nel calcio, il legame tra i sostenitori e la squadra resti solido e inesorabile.

Nei giorni scorsi, la società ha annunciato il superamento dei 26.000 abbonamenti, un traguardo che sottolinea la dedizione dei fan laziali nel sostenere il club nei momenti difficili. Questo dato, rappresentante un impegno concreto da parte dei tifosi, evidenzia come la voglia di essere presenti allo stadio superi ogni ostacolo – e possiamo interpretare questa cifra come un segnale di fiducia e unità che potrebbe ispirare nuove vittorie sul campo.

L’esaurimento dei posti in Curva Nord, da sempre il cuore pulsante del tifo, ha accelerato la saturazione anche nei settori Distinti Nord Ovest e Nord Est, aree tipicamente preferite da famiglie e appassionati che cercano un’atmosfera più rilassata. Questo rapido riempimento dei seggiolini, che simboleggia l’urgenza dei supporter di non perdersi nemmeno un’azione, dimostra quanto la presenza allo stadio sia un rito irrinunciabile per i laziali, alimentando un senso di comunità che va oltre il semplice spettacolo sportivo.

Al momento, il totale degli abbonati sfiora quota 26.100, con la campagna destinata a proseguire con un ritmo ancora più sostenuto nei prossimi giorni. Questo trend positivo potrebbe addirittura avvicinarsi o superare i record di adesione delle stagioni d’oro sotto la guida del presidente del club, offrendo un barlume di ottimismo per il futuro.

In conclusione, l’entusiasmo dei tifosi laziali emerge come una forza trainante per la squadra, pronta a fare la differenza nelle sfide che attendono dentro e fuori dal campo, rafforzando lo spirito biancoceleste per ciò che viene.

Sarri tra dubbi e follie tattiche: il tecnico rivoluziona la Lazio?

Lazio tra dubbi e certezze: il tecnico studia modifiche tattiche per la nuova stagione. #Lazio #CalcioItaliano #Precampionato

La squadra biancoceleste ha aperto il suo precampionato con un’amichevole contro la formazione Primavera, svelando affascinanti dettagli sulle future mosse tattiche. Immaginate un allenatore che affina il suo stile posizionale, optando per il provato 4-3-3, ma con una rosa che presenta una qualità tecnica inferiore rispetto al passato – bilanciata, tuttavia, da una maggiore forza fisica che potrebbe rivelarsi un fattore chiave nella corsa della stagione. Questo mix di elementi solleva la domanda: come si adatterà al contesto attuale? È una situazione che cattura l’attenzione, mostrando come anche le piccole variazioni possano influenzare il cammino di una squadra ambiziosa.

Nel settore difensivo, c’è un aspetto granitico che emerge come l’unica vera certezza: la linea a quattro uomini resta inamovibile, senza compromessi. “Se c’è un aspetto su cui [il tecnico] non è disposto a scendere a compromessi è la difesa”, come evidenziato nel testo originale – questa frase sottolinea la rigidità strategica, indicando che, nonostante le valutazioni in corso per lo schieramento complessivo e i giocatori, la solidità difensiva è un pilastro non negoziabile, un approccio che potrebbe incuriosire i fan su come verrà implementato in partite più impegnative.

Il centrocampo, invece, è un’area in piena evoluzione, un vero enigma da risolvere. La chiave è la figura del regista, con opzioni tra Nicolò Rovella, ex Juventus con una buona visione di gioco, e Danilo Cataldi, un prodotto del vivaio e grande conoscitore delle idee tattiche in casa – quest’ultimo sembra al momento leggermente favorito. A completare il quadro, ci sono certezze come il dinamico Mattéo Guendouzi, considerato inamovibile, e scelte tra l’esperto Matías Vecino e il giovane Tom Dele-Bashiru, arrivato in estate e ancora da valutare. Questa miscela di profili sollecita la curiosità: quali combinazioni emergeranno, e come influenzeranno il dinamismo della squadra?

Guardando al futuro, la Lazio mira a costruire una formazione solida e pragmatica in una stagione che si annuncia sfidante. I tanti volti noti ritrovati in allenamento rappresentano un vantaggio, permettendo di non ripartire da zero e di accelerare verso una maggiore stabilità tattica e mentale. Questo approccio equilibrato lascia spazio all’ottimismo, invitando i lettori a seguire con interesse gli sviluppi che potrebbero rendere questa squadra una sorpresa nel campionato.

Sarri ha deciso: fuori dalla rosa! C’è anche un fedelissimo…

Con l’inizio della nuova stagione alle porte e senza impegni europei all’orizzonte, in casa Lazio è già tempo di scelte difficili. Maurizio Sarri, al lavoro con il gruppo durante il ritiro estivo, dovrà presto stilare l’elenco definitivo dei 25 giocatori che faranno parte della rosa per il campionato di Serie A.

Le regole della Lega sono chiare: massimo 25 elementi, di cui almeno 4 cresciuti nel vivaio biancoceleste, 4 provenienti da settori giovanili italiani, 17 over 23 e un numero illimitato di under 23.

Attualmente, però, l’organico conta 19 giocatori over 23, ovvero due in più del consentito. Ecco perché Sarri sarà chiamato a fare delle scelte drastiche per sfoltire la rosa.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, uno dei primi nomi destinati all’esclusione è Toma Basic: il centrocampista croato non rientra più nei piani del tecnico e appare il sacrificio più probabile.

Ma la vera lotta si gioca sull’altro nome da tagliare. In bilico ci sono quattro giocatori, tutti in ruoli delicati e con storie diverse:

  • Elseid Hysaj, terzino di fiducia di Sarri fin dai tempi di Napoli, ma che potrebbe pagare l’eccessivo affollamento nel ruolo.

  • Samuel Gigot, nuovo innesto in difesa, il cui futuro dipenderà anche dalle condizioni fisiche di Patric, reduce da un’operazione al malleolo.

  • Matteo Cancellieri, rientrato dal prestito all’Empoli, è in ritiro per cercare di convincere il tecnico a puntare su di lui.

  • Tijjani Noslin, autore di una stagione deludente, dovrà dare segnali forti nelle prossime amichevoli per evitare di finire fuori dal progetto.

La situazione si complica anche per via delle limitazioni legate al settore giovanile: al momento, solo Cataldi e il portiere Furlanetto rientrano nei quattro posti obbligatori dedicati a chi è cresciuto nel vivaio, mentre tra gli under 23 l’unico nome valido è il 2004 Belahyane.

Lorenzo Insigne alla Lazio? La risposta del fratello spiazza tutti in diretta!

Nelle ultime ore si è tornato a parlare con insistenza di un possibile ritorno in Italia di Lorenzo Insigne, attualmente in forza al Toronto FC. Tra le voci di calciomercato, è spuntata l’ipotesi Lazio, ma a spegnere il fuoco delle indiscrezioni ci ha pensato il fratello Roberto, protagonista di una simpatica intervista a Sportitalia.

Intervenuto ai microfoni dell’emittente durante un collegamento in diretta, Roberto ha risposto così quando gli è stato chiesto un commento sulla possibilità di vedere Lorenzo con la maglia biancoceleste nella prossima stagione:

Mio fratello l’ho sentito un’oretta fa. Mi ha detto che la guardava e quindi sarà bello dai.
Se la guarda dagli spalti? No no, è in vacanza quindi si sta rilassando un pochino.
Se la guarderà per studiare la Lazio? No questo non lo so, però di sicuro domani guarderà l’Avellino. Non guarderà solo me, ma guarderà tutti, perché è contento della mia scelta”.

Un passaggio che mostra il forte legame tra i due fratelli, ma che non chiarisce le intenzioni future dell’ex capitano del Napoli. A tentare di ottenere una risposta più netta è stato il giornalista Alfredo Pedullà, che ha incalzato Roberto con una domanda diretta proprio sull’ipotesi Lazio. La replica? Un’elegante schivata:

Alfrè, fammi un’altra domanda…

Una frase che ha strappato un sorriso in studio e che, inevitabilmente, lascia spazio a interpretazioni. Diplomazia o voglia di non esporsi troppo? Quel che è certo è che, per ora, Lorenzo Insigne si gode le vacanze e segue da lontano le vicende calcistiche italiane.

Il futuro resta incerto, ma il mercato è lungo e tutto può ancora succedere.

Sarri fa le pulizie drastiche: i tagli inevitabili per la Lazio in vista della stagione

Scelte decisive per la Lazio: chi rischia il taglio nella nuova stagione? #Lazio #SerieA #CalcioMercato

Il tecnico della Lazio è già al lavoro per definire la rosa perfetta in vista della prossima Serie A, con decisioni che potrebbero sorprendere i fan. Con 27 giocatori attualmente in organico – due in più del limite regolamentario – la squadra romana deve affinare la formazione, bilanciando le quote previste: 4 calciatori cresciuti nel proprio vivaio, 4 da settori giovanili italiani, 17 over 23 e un numero illimitato di under 23. Questa mossa non è solo una questione burocratica, ma un’opportunità per rendere la squadra più affiatata e competitiva, lasciando i lettori a chiedersi quali sorprese arriveranno.

Nella struttura della rosa, spicca il centrocampista Reda Belahyane (classe 2004), l’unico under 23 presente, arrivato dal Nizza. Per i prodotti del vivaio, saranno Danilo Cataldi – centrocampista centrale e perno del gioco biancoceleste (termine che indica i colori tradizionali della Lazio, simboleggiando l’identità del club) – e il giovane portiere Alessio Furlanetto a occupare due slot. Questo porta a 19 over 23, rendendo necessari tagli per arrivare ai 17 richiesti, un rompicapo che potrebbe svelare dinamiche interne affascinanti e tenere i tifosi col fiato sospeso.

Tra i nomi a rischio, secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, uno dei probabili esclusi è Toma Basic, centrocampista croato classe ’96, che ha avuto difficoltà a ritagliarsi un ruolo fisso. L’altra scelta è più incerta e potrebbe riguardare uno tra Samuel Gigot (difensore francese solido ma afflitto da infortuni), Elseid Hysaj (terzino albanese esperto della Serie A), Matteo Cancellieri (attaccante esterno di ritorno dal prestito all’Empoli) e Tijjani Noslin (attaccante olandese reduce da una stagione non all’altezza). Con cinque terzini in rosa e nessuna gara europea in programma, la Lazio è costretta a snellire, creando curiosità su chi emergerà come inaspettato protagonista o vittima di queste valutazioni.

Le amichevoli estive saranno il vero banco di prova per questi giocatori, dove ambizione, forma fisica e adattabilità tattica faranno la differenza. Tra i papabili al taglio, i quattro in bilico dovranno convincere il Comandante (soprannome affibbiato all’allenatore toscano per il suo stile autoritario e strategico in panchina) a mantenerli nel progetto. Non c’è dubbio che queste partite pre-stagionali regaleranno spunti intriganti, con il destino di questi atleti che potrebbe cambiare da un momento all’altro, alimentando l’interesse dei appassionati per una stagione che promette di essere elettrizzante.

Lazio, la conferenza stampa di presentazione di mister Maurizio Sarri. VIDEO

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La Lazio e Sarri, un amore e degli ideali simili. Chissà perché? Non tutto è riconducibile a parole ma le parole del tecnico, dette e ridette fanno addolcire anche i cuori più freddi.

Ecco il video di tutta la presentazione di mister Sarri insieme al padrone di casa, il presidente Claudio Lotito. Una conferenza stampa seguitissima in diretta dai nuovi studi del centro sportivo di Formello. La conferenza si è aperta con un video celebrativo dei momenti più significativi vissuti da Sarri durante la sua precedente esperienza sulla panchina della Lazio.

“Riprendere questo percorso è stata una scelta di cuore e di stima verso un uomo che considero un maestro di calcio, capace di insegnare questo sport al cento per cento”. Così il presidente Lotito nei confronti di Sarri.

Fra i passaggi più salienti anche questo: “Sta a noi non deludere i tifosi. Non condividiamo le decisioni che ci hanno portato a questa situazione, ma talvolta le necessità si trasformano in opportunità. Può sembrare uno svantaggio, ma può anche diventare un vantaggio, rafforzando lo spirito di squadra, grazie anche al mister, che è un autentico maestro di calcio”. Poi Sarri ci mette il carico a bastoni: “Ecco perché ho detto che la “lazialità” ti invade. È anche questo uno dei motivi che mi hanno spinto a tornare: i tifosi si arrabbiano, ma poi restano sempre al nostro fianco. Questo significa essere laziali”.

Fra i passaggi più importanti c’è anche il netto No di Lotito di chiedere scusa ai tifosi e ad onor del vero, non crediamo – almeno chi scrive – che quel no così perentorio fosse di sfida, ma una negazione per difendere la sua onestà intellettuale nel comprendere che l’errore non è stato della società ma da altre situazioni non legate direttamente alla Lazio. “Io non devo chiedere scusa a nessuno. Da anni sto rafforzando la società”.

 

Lotito tra visite mediche e partite: il presidente Lazio non si arrende mai!

Claudio Lotito supera i controlli di routine: un segnale positivo per la Lazio!

Sta suscitando curiosità tra i tifosi e l’ambiente calcistico l’ultimo aggiornamento sulle condizioni di salute di Claudio Lotito, presidente della Lazio, che ha affrontato con successo i controlli dopo il suo recente malore. #Lazio #CalcioItaliano #SportUpdate

Dopo il malore che lo aveva colpito alcune settimane fa in Senato, Claudio Lotito, presidente della S.S. Lazio e senatore della Repubblica, sembra aver pienamente recuperato. Le sue condizioni di salute sono tornate stabili, come dimostrato dalla recente apparizione pubblica al fianco di Maurizio Sarri. Qui, l’allenatore toscano noto per il suo gioco offensivo e la lunga esperienza alla guida di squadre come Napoli, Juventus e Chelsea – una descrizione che evidenzia il suo stile tattico aggressivo e il curriculum di successo, che ha spesso portato le sue squadre a dominare i campionati – l’allenatore in questione, che chissà se porterà la Lazio a nuovi trionfi.

Lotito è riapparso due giorni fa in occasione della presentazione dell’allenatore, mostrando un atteggiamento sereno e rassicurando i presenti sulla sua condizione. Il ricovero al Policlinico Gemelli per accertamenti, avvenuto a seguito del malore, sembra ormai un ricordo.

Come riportato da fonti vicine all’ambiente sanitario, nella giornata di ieri il presidente biancoceleste si è recato nuovamente presso lo stesso ospedale romano per sottoporsi a controlli di routine. Si è trattato di una semplice visita precauzionale, finalizzata a confermare il pieno ristabilimento dell’imprenditore e politico romano. Non è stato riscontrato nulla di preoccupante: l’incontro con i medici del Gemelli ha avuto esiti rassicuranti.

La Lazio, che si prepara alla nuova stagione calcistica con rinnovato entusiasmo, può contare sulla presenza attiva e vigile del suo presidente. Lotito, figura centrale nel panorama sportivo italiano, è noto per il suo coinvolgimento diretto nella gestione del club e nella politica sportiva nazionale. Questa evoluzione positiva delle sue condizioni di salute rappresenta un sollievo per i tifosi laziali e per l’ambiente politico, con l’attenzione mediatica che continua a seguire da vicino i suoi passi nella quotidianità.

Lazio: Il gruppo elegge il capitano tra i due favoriti, pronti per il duello o solo chiacchiere?

Chi deciderà il futuro capitano della Lazio? Il gruppo ha la parola finale tra Zaccagni e Cataldi #Lazio #Calcio #Capitano

Nel mondo del calcio, dove la leadership può fare la differenza in campo, la Lazio si trova di fronte a un intrigante dilemma: chi indosserà la fascia da capitano nella prossima stagione? Non è una decisione calata dall’alto, ma potrebbe essere il risultato di un voto interno, rendendo questa scelta un vero e proprio intrigo da spogliatoio che accende la curiosità dei tifosi.

La questione è emersa dalle dinamiche interne della squadra, con l’allenatore che ha espresso una posizione aperta al contributo del gruppo. In particolare, ha dichiarato: «Se la squadra vuole, sì», un’affermazione che sottolinea la volontà di coinvolgere i giocatori nella scelta, dimostrando un approccio collaborativo e democratico per rafforzare l’unità del team e motivare chi aspira al ruolo.

Tra i candidati in pole position c’è Mattia Zaccagni, l’esterno offensivo che ha brillato nella passata stagione nonostante un lungo periodo di riabilitazione. La fascia gli era stata affidata come riconoscimento per il suo rinnovo contrattuale, in un’estate turbolenta segnata dalle partenze di Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson. Ma la leadership all’interno dello spogliatotoio resta un tema aperto, con alternative che potrebbero emergere e tenere tutti con il fiato sospeso.

Un altro nome forte è Danilo Cataldi, il centrocampista romano cresciuto nel vivaio laziale e tornato con slancio dopo l’esperienza in prestito alla Fiorentina. Ha già sfoggiato la fascia in un’amichevole recente contro la Primavera, un segnale che evidenzia il suo apprezzamento tra i compagni per l’esperienza maturata e il forte senso di appartenenza, alimentando ulteriormente l’interesse su chi potrebbe emergere come guida naturale.

L’allenatore ha delineato i criteri per la selezione, basandosi principalmente sulle presenze in squadra: giocatori come Marusic con 316 gare, Cataldi con 246, Patric con 228, Lazzari con 222 e Pedro con 176 appaiono avanti rispetto a Zaccagni, che ne conta 163. Ha poi aggiunto: «Marusic ci tiene meno, Cataldi è cresciuto qui», una frase che evidenzia come l’attaccamento al club non dipenda solo dai numeri, ma dal legame emotivo e dalla storia personale di ciascun giocatore, aggiungendo un tocco di profondità umana alla valutazione.

Mentre l’attenzione si sposta verso l’amichevole contro l’Avellino, con Zaccagni appena rientrato, il dibattito potrebbe intensificarsi. Opzioni come Alessio Romagnoli, difensore centrale con esperienza al Milan, e Ivan Provedel, portiere arrivato dallo Spezia e noto per la sua forte leadership, sono viste come valide alternative grazie al loro carisma, mantenendo viva la suspense su chi guiderà davvero la squadra.

In questo contesto di incertezza, la coesione del gruppo resta prioritaria, soprattutto con le sfide del mercato in vista. Una eventuale conferma di Zaccagni non solo garantirebbe continuità tecnica, ma rappresenterebbe anche un passo verso una piena assunzione di responsabilità da parte del numero 10, un elemento che potrebbe definire il futuro della Lazio e catturare l’immaginazione dei fan.