“Gotta catch em all”, recita lo slogan dei Pokemon, il videogame che a fine anni 90 ha rapito tutti i gamers che possedevano un Game Boy o una Nintendo 63 e che negli anni 2000 ha conquistato tutti i ragazzini del mondo con il cartone animato, pardon anime.
Chi non ha seguito in quegli anni le avventure di Ash Ketchum e di Pikachu? Come chi è? E’ la risposta orientale a Topolino che lancia scariche elettriche. Se non l’avete mai visto significa che nei primi anni 2000 eravate già troppo grandi oppure che avete avuto un’infanzia difficile. Scherzi a parte, il franchising dei Pokemon ha invaso il mercato orientale prima e quello occidentale poi: ovunque si trovavano peluche, tazze e ogni sorta di gadget raffigurante Pikachu o qualche altro mostriciattolo della serie. La popolarità dei videogame è cresciuta in corrispondenza del cartone animato. Quasi tutti usciti per consolle portatili (salvo qualche eccezione), il gioco dei Pokemon adesso è sbarcato anche su smartphone con l’uscita di Pokemon Go.
Il gioco è rivoluzionario perché interagisce col mondo circostante, abbattendo la quarta parete. Il gioco sfrutta la fotocamera per far comparire sullo schermo dello smartphone i pokemon. Immaginate ad esempio di andare al Colosseo, la realtà aumentata vi farà appare sul cellulare dei pokemon da catturare intorno all’anfiteatro. Figo no?! Ma non solo, i maggiori punti di interesse nella realtà virtuale si trasformano in palestre o pokestop.
Il tutto molto bello per gli appassionati di videogame, ma per il momento il gioco è uscito soltanto in Australia e Nuova Zelanda, in Italia arriverà il 15 luglio. Proprio dall’Australia, però, arriva il monito della polizia, che chiede ai ragazzi di “prestare maggiore attenzione quando attraversano la strada e di non invadere le stazioni di polizia indicate sul cellulare come pokestop”. Insomma, anche nelle cose più belle c’è il rovescio della medaglia. E intanto in Italia in queste ore gira già la notizia di un ragazzo che inseguiva il politico Adinolfi gridandogli “Snorlax sarai mio”. Non si sa se è una notizia vera o una bufala del web, ma di certo fa ridere.
Fabrizio Piepoli

proposta da 5,5 milioni netti più bonus a stagione, infatti, la stella del Boca ne ha chiesti 9 netti. Al momento il giocatore più pagato nella rosa del West Ham è Dimitri Payet, che percepisce circa 115mila sterline a settimana. Sullivan avrebbe fatto di Tevez non solo il giocatore più pagato della squadra, ma dell’intera storia del club. Adesso la palla resta all’argentino, sta a lui decidere se andare incontro alle esigenze del West Ham ridimensionando le sue pretese. Soltanto così il sogno di rivederlo sui campi della Premier League diverrebbe realtà. Di seguito vi riportiamo le parole del patron del club londinese: