Nella seconda giornata del gruppo E alle 15 scenderanno in campo Belgio e Irlanda. La formazione di Wilmots, dopo il ko contro l’Italia, dovrà assolutamente vincere per tenere in piedi il discorso qualificazione. I pronostici sono a favore dei belgi che non perdono una gara con gli irlandesi da 50 anni. La squadra aspetta il primo gol di Hazard, la stella del Chelsea. L’Irlanda cerca l’impresa per realizzare quella che agl occhi di tutti sembra una “Mission Impossible“.
Ecco le formazioni ufficiali:
Belgio (4-2-3-1): Courtois; Meunier, Alderweireld, Vermaelen, Vertonghen; Witsel, Dembélé; De Bruyne, Hazard, Carrasco; Lukaku. All. Wilmots
Irlanda (4-4-1-1): Randolph; Coleman, O’Shea, Clark, Ward; Hendrick, McCarthy, Whelan, Brady; Hoolahan; Long. All. O’Neill

rova, all’improvviso, di fronte ad un “bivio, postole davanti dalla vita. Complici le “porte scorrevoli” di un metrò, da ciò il nome del film, il regista ci pone di fronte a due fatti totalmente diversi, ovvero, le due “possibilità” cui la protagonista sarebbe potuta venirsi a trovare prendendo o non prendendo quella metro. Ieri la “porta scorrevole” del giocatore della nazionale, Eder, è stato quel tiro al 88′ a termine di un azione personale bellissima. L’italo-brasiliano con quel tiro ha cambiato il peso specifico della situazione. E’ ironico come fino al momento del gol molti continuavano a ripetersi: “Ma perché Conte si ostina a tenere in campo Eder che sono 2 partite che sta facendo ridere? C’è Insigne ed El Shaarawy in panchina, facesse entrare loro…“. E invece…”proprio lui” (per dirla alla Piccinini) risolve la partita e regala gli ottavi di finale all’Italia, sfatando anche un fastidioso tabù: l’Italia non r
iusciva più a vincere la seconda partita degli europei. E ora? Puff. Le critiche? Accantonate. E’ il bello del calcio. Lui, con una maturità invidiabile che colleghi di di quasi 40 anni ancora non hanno, non da peso a queste critiche perché sa che oggi sei un fenomeno, domani sei scarso e viceversa…è il calcio.



