Il suo cuore si è dovuto fermare dopo oltre un decennio di battaglia con la malattia. Gino Corioni se ne è andato nella notte. Si è spento a 78 anni quello che verrà ricordato come il più grande presidente nella storia del Brescia.
Nato a Castegnato il 9 giugno 1937, fondatore della Saniplast (arredamenti da bagno) nel 1962, campione di corsa campestre da ragazzo, appassionatissimo di ciclismo, ha portato l’Ospitaletto fra i professionisti, per poi trapiantarne gli elementi migliori nel Bologna. Presidente in Emilia dall’85, ha conquistato la Serie A e una qualificazione in coppa Uefa. Gigi Maifredi allenatore e Lajos Detari “colpo” internazionale del suo periodo in rossoblù.
Scandalo per Maria Sharapova, che durante una conferenza stampa indetta proprio dalla tennista russa, annuncia di essere risultata positiva ad un controllo antidoping durante gli Open d’Australia dello scorso mese di gennaio. La Sharapova ha spiegato di aver preso una sostanza proibita ignorando che questa fosse non riconosciuta legalmente, ma non ha cercato giustificazioni di sorta, scagionando anzi il suo staff da qualsiasi responsabilità.
MELDONIUM – Questo il nome della sostanza proibita trovata nei valori sanguigni della Sharapova. Prodotto in Lettonia, dalla casa farmaceutica Grindeks ed abitualmente usato nelle Repubbliche dell’ex Unione Sovietica, utilizzato come anti-ischemico, normalmente per combattere l’angina e l’infarto del miocardio. Per quanto riguarda l’uso a fini sportivi è stato utilizzato fino alla fine dell’anno scorso da molti professionisti in quanto aumentava considerevolmente la tolleranza allo sforzo fisico e incentivava le doti stimolanti.
Vincitrice di 5 prove del Grande Slam, non scende in campo dall’eliminazione contro Serena Williams nei quarti di finale proprio degli Australian Open. La Federazione internazionale in un comunicato ha annunciato il primo provvedimento ufficiale che consiste nell’esclusione da tutte le competizioni ufficiali a partire dal 12 Marzo. Anche lo sponsor ufficiale Nike si è tirato indietro annullando tutti i vincoli commerciali.
Ecco le dichiarazioni fatte durante la conferenza. Per la traduzione visualizzare sotto:
TRADUZIONE – “Sono stata trovata positiva ad un controllo antidoping durante gli Australian Open, ho deluso i miei fan, ho deluso lo sport. Ma non voglio terminare così la mia carriera, spero che mi vengano date ulteriori possibilità. Voi vi aspettavate che oggi fossi qui per annunciare il mio ritiro, ma se dovessi mai farlo, non sarebbe in un Hotel di Los Angeles e su questo orribile tappeto. Ho fatto un errore enorme, so che ne pagherò le conseguenze e mi prendo la completa responsabilità di quanto è accaduto. Sono risultata positiva al meldonium una sostanza contro il diabete che io assumo dal 2006. Mi ammalavo spesso e avevo una carenza di magnesio dovuta a un principio di diabete ereditario. Quello è uno dei farmaci, insieme ad altri, che mi erano stati prescritti dal mio medico personale. Dal 1° gennaio è però diventata proibita e io non ne ero a conoscenza. Ho ricevuto il 22 dicembre una lettera dall’Itf nella quale c’era l’aggiornamento della lista dei farmaci con effetti dopanti, con un link a cui fare riferimento ma purtroppo non l’ho guardato. La responsabilità è solo mia e non dei medici che mi hanno prescritto il farmaco perché si tratta del mio corpo. Ho commesso una grande leggerezza”.
La S.S. Lazio dichiara che “non intraprenderà alcuna iniziativa a tutela di coloro che infrangendo gli ordini delle autorità locali dovessero andare incontro a problemi giudiziari o amministrativi”.
Non serve questo comunicato per ricordare a noi tifosi come la S.S. Lazio è solita comportarsi con una tifoseria che ancora, evidentemente, non conosce.
I fatti di Varsavia non li dimentichiamo, anzi ricordiamo bene come la società se ne lavò le mani, e come il presidente, per di più, ci definì “collettori” perché raccoglievamo fondi per riportare a casa, fino all’ultimo, i nostri tifosi sequestrati.
La CURVA NORD ribadisce il suo appuntamento il giorno 10-03-2016 a partire dalle ore 16:00 sotto la statua di San Venceslao. Non vogliamo andare contro nessuno anche perché il punto di raccolta concordato tra la S.S. Lazio e la polizia ceca dista pochi minuti dal nostro. Ma semplicemente girare per la bellissima città, qual’è Praga, ed essere liberi di farlo come tutte le tifoserie fanno quando vengono a Roma. E poi scegliere noi, liberamente, dove ritrovarci senza per questo dover correre il rischio di incorrere in problemi amministrativi o penali.
Archiviato il pari di Torino la Lazio torna a prepararsi in vista dell’andata degli ottavi di finale di Europa League contro lo Sparta Praga. Assente Stefano Pioli (oggi a Firenze per presenziare al premio Panchina d’Oro, dove è arrivato secondo), in un colpo solo recuperano Radu, Basta e Gentiletti. In Repubblica Ceca giovedì il tecnico avrà l’imbarazzo della scelta. In attacco dovrebbe essere di nuovo il turno di Antonio Candreva e Alessandro Matri dal primo minuti. Bagarre per il ruolo di esterno a sinistra, con Keita favorito. A centrocampo, al fianco di Parolo e Biglia dovrebbe essere il turno di Milinkovic-Savic. Difficile che parta dall’inizio Miroslav Klose, che oggi, rispondendo alle domande degli studenti dell’Università di Tor Vergata dove ha ritirato il Premio Etica nello Sport, ha detto la sua sul momento dei biancocelesti: “Abbiamo le qualità per fare bene ma a volte non giochiamo da squadra”, le parole del tedesco, che ricalcano quelle di altri giocatori.
“La squadra dà tutto in allenamento, ma con la partita poi c’è spesso differenza”, analizza senza troppi giri di parole MiroslavKlose. Omaggiato dall’Università Tor Vergata con il Premio Etica nello Sport, l’attaccante tedesco è andato dritto al cuore del problema: “A volte capita che qualcuno sia nervoso o che non faccia la sua parte, o che non lavoriamo insieme come una squadra. Sappiamo di avere grandi qualità, ma ogni tanto dobbiamo dimostrarle in campo”.
Campione in campo e fuori, Miro Klose continua ad essere un modello per tutti. L’attaccante tedesco questo pomeriggio ha ricevuto il premio “Etica nello Sport”, presso la facoltà di Economia dell’Università di Roma “Tor Vergata”. All’interno di un’aula magna gremita, il numero 11 ha spiegato l’importanza di essere un calciatore:«Siamo un esempio per tutti, soprattutto per i più giovani». Il bomber teutonico si è soffermato poi sulle dinamiche dello spogliatoio: «La squadra dà tutto in allenamento, ma l’importante è far vedere in partita quanto si vale. E questo qualche volta è difficile, magari perché c’è nervosismo, o non lavoriamo tutti insieme da squadra». Aiutarsi con i compagni è fondamentale per raggiungere grandi traguardi, e Klose lo sa bene. Giovedì ci sarà l’andata degli ottavi di Europa League contro lo Sparta Praga e sulle possibilità di alzare al cielo il trofeo continentale il bomber ha detto: «Non lo so, ma abbiamo le qualità per farlo. Dobbiamo dimostrarlo sul campo». Dopo aver affrontato l’argomento fair play, ricordando quel Lazio-Napoli del 26 settembre 2012, in cui confessò all’arbitro di aver segnato con la mano un gol, Klose ha parlato del suo futuro: «Sono contento di aver scelto la Lazio cinque anni fa, perché ho trovato questi compagni e l’affetto dei tifosi che ci sono sempre vicini, anche se quest’anno un po’ meno. Se la salute me lo consentirà vorrei giocare altri due anni».
E’ più forte Cristiano Ronaldo. No, è più forte Leo Messi. La discussione calcistica con l’amico degenera e lo uccide sgozzandolo. Due uomini nigeriani, Obina Durumchukwu e Michael Chuckwuma, hanno iniziato la serata di sabato, nella città indiana di Mumbai, parlando di calcio e dei due fuoriclasse di Real Madrid e Barcellona. Come riferisce la Bbc, la discussione si è trasformata rapidamente in una violenta lite: Durumchukwu ha lanciato un bicchiere di vetro contro il volto di Chuckwuma, che ha raccolto un frammento e lo ha usato per tagliare la gola dell’amico.
In Svezia, nel Parco Nazionale Fulufjället, è stato scoperto l’Albero più vecchio del mondo. La datazione al carbonio delle sue radici ha rivelato un’età che ha semplicemente dell’incredibile: 9550 anni. Si tratta di un abeterosso, chiamato “old tjikko”, il nome del cane del geologo che lo ha scoperto. La storia di questo organismo vivente iniziò in questo inospitale ambiente quando l’uomo stava ancora imparando ad arare e, 2000 anni dopo che old tjikko aveva messo le radici, i nostri progenitori avevano appena imparato a fondere il rame. L’albero può aver vissuto millenni come arbusto prima che il clima si sia riscaldato abbastanza per permettergli di crescere e diventare il piccolo abete che vediamo oggi. L’incredibile longevità di questa pianta è dovuta al suo apparato radicale e dalla capacità di clonare se stessa. Quando venne scoperto da LeifKullman, nel 2004, gli scienziati ebbero il presentimento che old tjikko appartenesse ad un antico organismo clonale e la datazione al carbonio ha confermato i loro sospetti. A differenza del tronco che può vivere al massimo 600 anni, quando muore ne spunta un altro dallo stesso apparato radicale, permettendo così alla pianta di rigenerarsi in continuazione. Probabilmente questo piccolo e insignificante Abete Rosso è l’organismoviventepiùvecchiodelmondo, un record davvero incredibile date le ridotte dimensioni della pianta.
Quest’oggi il candidato a sindaco Storace, è intervenuto ai microfoni di Radio Radio per manifestare il suo pensiero sul presidente della Lazio Claudio Lotito: “Se sono stato io a far diventare Lotito presidente della Lazio? Quando arriverò io al Campidoglio Lotito scapperà via perché non può lucrare ancora”.
Nessun americano potrà mai dimenticare dove fosse quando, l’ex campione di football O.J. Simpson, incriminato nel 1994 per l’omicidio della moglie Nicole Brown e del suo amico Ronald Goldman si diede alla fuga alla guida di una Ford Bronco bianca. Una nazione intera assistette in diretta tv (95 milioni di spettatori) per 24 ore a quella maldestra caccia all’uomo che sarebbe stata solo l’inizio del caso O.J. e avrebbe segnato l’inizio della reality television. Dopo il consenso unanime di pubblico e critica negli Usa, il 6 aprile arriva su FoxCrime American Crime Story: The People v. O.J. Simpson. La serie tv che racconta il processo del secolo, che ha affidato la narrazione del processo del secolo ad un cast stellare dove spiccano tra gli altri John Travolta e il premio Oscar Cuba Gooding Jr. Ma ci sono sviluppi su questo giallo nel giallo, il caso OJ è tornato improvvisamente alla ribalta a distanza di decenni.
A Los Angelesè spuntato dal nulla un coltello, apparentemente trovato nell’ex casa dell’ex campione e consegnato a un agente di polizia che lo avrebbe custodito per anni. Un ritrovamento avvenuto durante la demolizione della proprietà da parte di una persona che lavorava nel cantiere e consegnato a un poliziotto. Quest’ultimo lo avrebbe conservato per tutti questi anni, senza avvisare nessuno. Il caso è da considerarsi formalmente ancora aperto visto che un colpevole non è stato trovato. OJ Simpson infatti, dopo quel clamoroso processo che spaccò l’America, fu scagionato dall’accusa di omicidio e per questo non può essere nuovamente accusato dello stesso crimine. Il presidente Barack Obama si è detto «sconcertato» dagli ultimi sviluppi sul caso. Tornando alla nuova serie è prodotta da Ryan Murphy da notare che avrà la stessa struttura antologica dell’altra sua fortunata creatura, American Horror Story: ogni stagione racconterà un caso di cronaca nera scelto fra i più eclatanti della storia americana. Questa prima, su O.J. Simpson, sarà composta da 10 episodi. Il cast è ricco di nomi importanti. Il premio Oscar Cuba Gooding Jr. (Jerry Maguire) interpreta O.J. Simpson, mentre Sarah Paulson è la combattiva rappresentante dell’accusa. Il nome più famoso è quello di John Travolta che torna in tv dopo 40 anni per vestire i panni di Robert Shapiro, avvocato e amico di Simpson. La serie segna il ritorno in grande stile di un altro attore molto amato, David Schwimmer, il Ross della mitica sitcom Friends, che interpreta un altro membro della squadra di difesa, Robert Kardashian, noto alle cronache anche per essere il padre delle sorelle Kim, Khloè e Kourtney Kardashian. Ci sono pochi momenti storici che hanno davvero unificato la società americana. Quando un evento è in grado di fermare una nazione e tenerla col fiato sospeso, è destinato a restare per sempre nella memoria. Orenthal James(O.J.) Simpsonera un 47enne ex campione di football che aveva realizzato l’American dream, diventando incredibilmente popolare come modello di successo per tutti gli afroamericani. La vita privata di O. J. si rivelò, col passare del tempo, popolata da luoghi oscuri, il cui epilogo tragico è l’accusa di omicidio dell’ex moglie Nicole Brown. Nel processo che iniziò il 24 gennaio ’95, Marcia Clark, il pubblico ministero cui nulla fu perdonato dalla stampa dell’epoca, dalla pettinatura ai tailleur, dichiarò: “fin dall’inizio avevo capito che era diventato un circo più che un processo“.
L’attenzione popolare e la morbosità dei media trasformarono il caso Simpson in una performance, aprendo a quel voyeurismo televisivo che è sfociato nella forma reality e riempirà i palinsesti della tv globale negli anni a venire. Nel processo dell’ex campione i nodi più intricati della società americana arrivano al pettine: il bianco non è uguale al nero; un uomo ricco con un dream team di difensori ha molte più tutele di un cittadino qualsiasi; la violenza sulle donne è un tema così angoscioso che l’opinione pubblica preferisce evitarlo. Si aggiunga a questo il senso di colpa collettivo dell’America bianca che nel 1995 non aveva ancora smaltito la vergogna per il terribile pestaggio del tassista afroamericano Rodney King. Non a caso la serie si apre con le immagini di repertorio delle le sommosse a sfondo razziale che scoppiarono a Los Angeles in quell’occasione, due anni prima del processo contro O.J.
Alessandro Nesta, beniamino di tutti i tifosi biancocelesti, non smette di ricordare delle date a cui è rimasto affezionato. Oggi per lui è nuovamente un giorno speciale: dopo aver pubblicato alcuni giorni fa la foto del suo esordio nella vincente cavalcata biancoceleste in Coppa delle Coppa, nella data odierna, ben 17 anni fa, Nesta siglava il suo primo gol con la maglia della Lazio, in assoluto quindi il suo primo gol in Serie A. Una data da ricordare per un difensore i cui gol in carriera si contano sulle dita di una mano. Era il 7 marzo 1999, Lazio-Salernitana, e sul suo profilo Facebook il numero 13 ha postato il video di quel gol.
La mia prima rete in Serie A TIM! Chi se la ricorda? #LazioSalernitana #AccaddeOggi 1999 S.S. Lazio Football Data
La Nigeria di Eddy Onazi è pronta per la doppia sfida contro l’Egitto, valida per le qualificazioni alla Coppa d’Africa 2017, in programma il 26 ed il 29 marzo rispettivamente a Kaduna e Il Cairo. Il centrocampista biancoceleste ha parlato ai microfoni di SportingLife proprio riguardo a questo doppio impegno, che lo vedrà di fronte al rivale capitolino Salah: “Conosciamo molto bene Salah e sappiamo come fermarlo. L’Egitto comunque ha altri buoni giocatori come Basem Morsi che ha segnato una tripletta con il Ciad o Mohamed El Neny, ragazzo dell’Arsenal. Noi però ci sentiamo pronti”. Onazi è sembrato molto carico: “Mi sento al massimo della forma: ultimamente mi sono allenato al meglio e non vedo l’ora di indossare i colori della Nigeria”. Non manca un pensiero per il suo compagno in mediana, il centrocampista del Chelsea John Obi Mikel: “È un leader naturale, mi piace davvero giocare al suo fianco. Spero che insieme riusciremo a dare solidità al centrocampo, rendendo difficile all’Egitto il compito di segnare“.
Lazio unica italiana in Europa League e pertanto Sky pare voglia fare un regalo ai tifosi laziali trasmettendo in chiaro la gara d’andata contro lo Sparta Praga in programma giovedì 10 marzo alle ore 21:05. La partita sarà visibile sul canale Tv8 (ex Mtv) del digitare terrestre .
Una notizia piomba dalla Spagna, ma non si tratta di una novità assoluta: il Real Madrid vuole Lucas Biglia. A rivelarlo è il quotidiano spagnoloABC, che mette il capitano biancoceleste all’interno della lista della spesa di Zinedine Zidane per la prossima campagna acquisti delle merengues. C’è aria di rivoluzione in casa blanca, ed oltre al centrocampista argentino, si fanno i nomi di Lewandowski, Hazard, Pogba, Verratti, Morata, Alaba, De Gea ed il sogno Neymar. Il quotidiano spagnolo spiega come Biglia e Lewandowski siano gli unici giocatori over 23 ad interessare il Real Madrid: le eccezioni che confermerebbero la regola secondo la quale la priorità delle merengues sia quella di ringiovanire la rosa. Inoltre, sempre secondo i giornalisti spagnoli, Biglia sarebbe molto favorevole al trasferimento. Il Real avrebbe già in mente la contropartita tecnica da offrire ai biancocelesti: si tratta del centrocampista brasiliano classe ’93 Lucas Silva, attualmente in prestito al Marsiglia.
L’ex attaccante biancoceleste Paolo Franzoni è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio per analizzare il momento della Lazio in vista dell’importantissima gara di andata degli ottavi di finale di Europa League, in programma giovedì in casa dei temibili cechi dello Sparta Praga. Questa Lazio ha confermato anche ieri di avere problemi in zona gol: “La Lazio non segna tantissimo, le ultime trasferte sono caratterizzate da pareggi e pochi gol. Manca determinazione e incisività nel reparto offensivo e alcuni giocatori non sono nelle condizioni fisiche ottimali“. Tra i più in palla sembra esserci il giovane Keita: “Al momento è il giocatore più in forma e il suo impiego deve essere maggiore. Matri è un ragazzo molto abile in attacco, pressa l’avversario ed è veloce in campo“. C’è chi pensa che la Lazio debba snobbare il campionato concentrandosi unicamente sul suo cammino europeo: “La squadra di Pioli non deve mollare il campionato, è necessaria una inversione di tendenza, la Lazio è una grande squadra e non può arrendersi. Certo, ora deve concentrarsi al massimo sull’Europa League, lo Sparta Praga è una squadra alla sua portata, e per i biancocelesti è fondamentale fare una bella prestazione e segnare“. Sui motivi della grande differenza di prestazioni rispetto allo scorso anno: “Il diverso rendimento della Lazio di quest’anno è legato a un problema mentale, la Lazio in campionato tende a sottovalutare le squadre più deboli. In Europa League i giocatori sono più stimolati perché possono mettersi più in evidenza“. Infine una chiusura sul tecnico Stefano Pioli: “Il mister deve stimolare la squadra ed ha tutte le possibilità per farlo, deve far riacquistare ai giocatori una condizione fisica e mentale migliore“.
A Roma due coniugi, entrati nell’abitazione di un anziano collezionista, hanno rubato libri antichi per un valore di 200mila euro, rivendendoli poi a due librerie antiquarie. La coppia, lui 49 anni e la moglie 38, sono stati arrestati dalla polizia, mentre i titolari delle librerie sono stati denunciati. E’ stata la stessa vittima, un 91enne collezionista di preziosi libri storici, tramite una denuncia, a far scattare le indagini del commissariato Viminale. Ai poliziotti l’anziano ha raccontato che mentre stava aprendo il portone di casa era stato avvicinato da un uomo e una donna; i due, ben vestiti, fintisi esperti di libri, sono riusciti a convincerlo a farli entrare per mostrargli alcune importanti opere in suo possesso. Opere alle quali, a loro dire, sarebbero stati interessati alcuni fantomatici acquirenti inglesi.
Nel corso della trasmissione Non Mollare Mai, in onda su Radio Sei, ha preso la parola RombertoRambaudi. L’ex biancoceleste si è detto d’accordo con la scelta di Pioli di effettuare un doppio cambio dopo appena 40 minuti di gioco: “Sono completamente d’accordo con Pioli, il doppio cambio fatto dal tecnico nel primo tempo è servito, io l’avrei fatto anche prima. Era un momento particolare, bisognava dare un segnale forte alla squadra, nel primo tempo hanno giocato tutti male e tra l’altro i calciatori che sono entrati hanno fatto bene”. Poi sui singoli: “L’inserimento di Milinkovic-Savic ha portato dinamismo e voglia di proporsi, ciò che in quel momento mancava alla squadra. E’ un gocatore sempre propositivo, fa sempre i movimenti giusti. Sembra che manchi di cattiveria, ma è solo una sensazione. E’ stato giusto anche tirar fuori Cataldi, un ragazzo come lui in quel contesto negativo si comporta come gli altri”.
“Premio Etica Nello Sport”. All’Università di Tor Vergata, presso l’aula magna della Facoltà di Economia di Roma, si è svolta nel pomeriggio la cerimonia di consegna del premio giunto alla suaXIV edizione. Dopo Montezemolo (leggi qui), ha preso la parola l’altro ospite d’onore, Miro Klose: “Per me è un onore ricevere questo premio, voglio sempre essere un esempio per i giovani. Grazie davvero all’Università e a Montezemolo per le belle parole”. Anche lui ricorda con affetto il suo connazionale Michael Schumacher: “Ho conosciuto Schumi, veniva sempre nel ritiro della Germania. Mi sono bastati cinque minuti per capire di che tipo di persona è. Ti apre gli occhi. Voglio solo dire forza Schumi, non mollare!“. Quando si pensa a Miro Klose il Fair Play è d’obbligo. Indelebile il gesto a Napoli quando dichiarò che il gol non era regolare perché l’aveva toccata con la mano: “Per me è stato facile perché questo fa parte del mio carattere. Noi dobbiamo dare sempre l’esempio. Ho già preso un’altro premio per il fair play quando ero al Werder Brema, quella volta dissi all’arbitro che non era rigore. Se posso aiutare l’arbitro lo faccio volentieri”. Sul paragone con il grande Silvio Piola il tedesco ha replicato così: “E’ un grande onore. Io gioco per divertirmi, spero di farlo ancora per un paio di anni e che la salute mi assista. Ho giocato in grandi squadre e sono al mio quinto anno alla Lazio, sono contento di aver trovato questa bellissima gente, questa bellissima città e posso dire che sono veramente orgoglioso di indossare questa maglia“. Un bambino gli ha chiesto: “Miro, il 26 maggio sei stato contento di avergli alzato la coppa in faccia?”. Candidamente il tedesco ha risposto: “Se sei stato contento tu lo sono stato anche io…(ride, ndr)“. Il bambino poi chiede: “Klose ma secondo te la Lazio vince l’europa League?“. Il tedesco replica:“Bella domanda…(ride ndr). Non lo so se vinciamo l’Europa League, abbiamo qualità ma dobbiamo farla vedere sul campo“. Klose poi ha aggiunto: “Ho scelto la Lazio con la mia famiglia e sono contentissimo di essere venuto qua perché ho trovato l’ambiente adatto per giocare a calcio. Sono contento dei nostri tifosi perchè si sente sempre il loro calore, quest’anno di meno, ma ci sono sempre. Posso garantirvi che la squadra dà tutto in allenamento, in partita però è diverso, sono due cose diverse. Mostrare in campo quello che si fa durante la settimana è spesso difficile. Può capitare che qualcuno sia nervoso o che non faccia la sua parte, oppure che non lavoriamo insieme come squadra. Ma ripeto, sono felice di aver scelto la Lazio insieme alla mia famiglia, abbiamo trovato tutto quello che volevamo“.
I risultati conseguiti dai rispettivi club di appartenenza fanno si che in questo turno di campionato a farla da padroni siano proprio juventini e giallorossi. Ben sei gli elementi delle due squadre nella top 11 stilata dalla redazione di www.fantaclub.it, equamente divisi. Chi ha puntato sui calciatori della Fiorentina sarà rimasto alquanto deluso dalla prestazione dei giocatori della squadra viola, sono ben cinque infatti gli elementi di Sousa tra i flop di giornata.
Questi i migliori undici calciatori di questa settimana, seguiti dai peggiori:
TOP 11: Buffon (6.5), Barzagli (10.0), Blanchard (9.5), Chiriches (9.0), Perotti (11.5), Duncan Joseph (10.0), Lemina (10.0), Perisic (10.0), Salah (14.5), El Shaarawy (11.5), Icardi (11.0).
AGGIORNAMENTO ORE 16:00 – “Abbiamo scelto di premiare un atleta che opera da sempre per il bene comune dello sport. Un calciatore che ha dimostrato con il suo comportamento, in più occasioni, il suo impegno quotidiano nel rispetto dell’etica e del fair play, due valori fondamentali dell’universo sportivo riuscendo a coltivarli e a farli propri. Pertanto la commissione nell’assegnare il premio a Klose ha riconosciuto in lui le qualità dell’atleta e di un uomo che con le proprie azioni e col proprio vissuto ha dimostrato di avere la giusta concezione della pratica sportiva. Un valore trasmesso ai giovani col suo esempio continuo”. Con queste motivazioniKlose ha ricevuto il Premio etica nello sport.
AGGIORNAMENTO ORE 15:40 – Prende la parola Montezemolo. Queste le sue parole: “Klose è un grande campione e una bellissima persona. Qui abbiamo fatto la prima presentazione delle Olimpiadi. Le Olimpiadi sono una straordinaria possibilità per i giovani, è una sfida che dobbiamo vincere per il futuro sportivo di tutti noi! Che sia una gran festa dello sport. Ho avuto la fortuna e l’onore di vincere 19 campionati mondiali di formula uno ma questo lo devo a Michael Schumacher grande campione che con la sua forza cerca di uscire da un momento delicato. Grazie di questo premio, spero che ci sia un grande futuro“.
“Premio Etica Nello Sport”. Oggi 7 Marzo alle ore 15.00, si terrà all’università di Tor Vergata, presso l’aula magna della Facoltà di Economia di Roma, la cerimonia di consegna del premio per la suaXIV edizione.
“Il premio simboleggia un riconoscimento che viene assegnato ad un personaggio del mondo sportivo che si sia distinto per lealtà, fair play, correttezza e impegno sociale.”
OSPITI ILLUSTRI – A farla da padrone ci saranno Luca Cordero di Montezemolo e Miroslav Klose.
I PRECEDENTI – Le ultime edizioni hanno visto assegnare il premio a Sir Alex Ferguson, Cesare Prandelli, Valentina Vezzali e Rudi Garcia.
GIURIA ILLUSTRE – La Commissione giudicante sarà composta da: Giuseppe Novelli (Presidente), Dino Zoff, Antonio Lombardo (Segretario), Paolo Del Bene (coordinatore), Giancarlo Abete, Giuseppe Di Paola, Alex Ferguson, Giovanni Lo Storto, Renato Lauro, Giovanni Malagò, Marialina Marcucci, Luca Pancalli, Valerio Piccioni, Gianni Rivera, Orazio Schillaci, Damiano Tommasi, Claudio Toti, Alessandro Vocalelli.