Intervistato da tuttomercatoweb, l’ex attaccante della Lazio Renato Buso ha parlato di Lazio: “E’ una squadra che l’anno scorso ha fatto cose strepitose, guadagnandosi i preliminari di Champions League vincendo a Napoli. Fare un anno come quello scorso, non facendo una grandissima campagna acquisti, non è facile. Ha la fortuna di avere in panchina Pioli, un bravo allenatore e un bravo ragazzo, ha capito i problemi, li ha affrontati e ora la squadra sta facendo risultati importanti. La Lazio è un punto di domanda. Ci si aspettava la qualificazione in Champions per avere più soldi per il mercato. La squadra ha ottime qualità, l’anno scorso ha strabiliato, non sarà facile ripetersi ma può lottare per i primi posti o comunque per un posto in Europa. Mercato? Si è puntato sui giovani, possono fare bene ma anche avere delle difficoltà. Alla Lazio ci si aspettava qualcosa di più dal mercato, ma è una squadra forte che sta risalendo posizioni in classifica, vedremo dove arriverà… Biglia?E’ tornato lui ed è cambiata la squadra. E’ il Pirlo della Lazio. Ha quell’esperienza, quell’internazionalità e quella qualità nei tempi di gioco che lo rendono difficile da sostituire”.
Adani: “Lazio troppo giovane, difficile che mantenga una costanza di rendimento”
Il commentatore Sky Daniele Adani ha parlato sulle colonne del Corriere dello Sport delle squadre impegnate in Europa League: “Le vittorie di Napoli, Lazio e Fiorentina sono significative e non capitate per caso. Abbiamo finalmente compreso come approcciare la competizione. E’ necessario attuare delle rotazioni; la novità è che ora sono sensate e figlie di una preparazione adeguata. Il Napoli ha qualcosa in più e può pensare anche alla finale. Higuain? Siamo fortunati ad avere un giocatore come lui nel nostro campionato. La Lazio è una squadra molto giovane, che difficilmente manterrà una costanza di rendimento. Qualche battuta d’arresto ci sarà, ma Biglia è fondamentale. Con lui Pioli può contare su tecnica, ordine ed esperienza. La Fiorentina ha dalla sua la compattezza del gruppo”.
Il romanista Soddimo: “Un’emozione giocare all’Olimpico. La Lazio è forte ma vogliamo fare punti”
Domani per la prima volta nella storia si giocherà Lazio Frosinone. Una gara che Danilo Soddimo sente particolarmente vista la sua fede calcistica giallorossa: “E’ una partita come le altre, anche se per me giocare all’Olimpico sarà un’emozione unica visto che non ci sono riuscito con la maglia della squadra per cui tifo da bambino”. Ha dichiarato il centrocampista al Corriere dello Sport, che poi ha precisato: “Sono un professionista e simpatizzante della Roma, ma nel mio quartiere ho tanti amici laziali ai quali non mancherei mai di rispetto. Preciso che faccio il tifo soltanto per una squadra, il Frosinone. Il club che mi ha dato la possibilità di prendermi grosse soddisfazioni, questa è una maglia a cui sono legato per l’affetto che provo nei confronti della società e dei nostri straordinari tifosi”. Sulla Lazio: “Siamo consapevoli che ci aspetta una partita tosta. Loro sono una squadra di qualità: basta citare Biglia, Candreva e Felipe Anderson. E’ fortissima sulle fasce dove non sarà facile contenerla e provare a farle male. In Serie A tutte le partite sono difficili, però il pari a Torino contro la Juventus e la vittoria contro l’Empoli hanno fatto crescere il nostro morale, non escludo che si possa ottenere un risultato positivo, anzi ci conto”.
PRIMAVERA: Lazio-Crotone 1-0, Calì-gol fa tornare il sorriso ad Inzaghi
LAZIO-CROTONE 1-0
Marcatori: 39′ Calì (L)
LAZIO (4-3-1-2): Matosevic; Dovidio, Mattia, Cardelli, Germoni; Murgia, Borecki, Rokavec (65′ Bezziccheri); Verkaj (79′ Folorunsho); Calì (65′ Manoni), Rossi. A disp. Lazzari, Cinti, Quaglia, Bernardi, Cardoselli, Pedrazzini, Cotani, Nolano, Beqiri. All. Inzaghi
CROTONE (4-3-3): Viscovo; Faiello, Riggio, Cuomo, Nicoletti; Pupa, Cimino (90′ Federico), Aggiorno (85′ Colacchio); Tripicchio, Galli (58′ Dje Bidje), Bartolotti. A disp. Viscomi, Mbaye, Barca, Zaccaria. All. Parisi
Arbitro: Silvia Tea Spinelli (sez. Terni) ASS.: Notarangelo-Grossi.
NOTE. Ammoniti: 27′ Murgia (L), 73′ Manoni (L), 74′ Bezziccheri (L), 76′ Borecki (L), 84′ Pupa (C) Recupero: 1′ pt; 3′ st.
Dopo il pari interno contro il Palermo e la sconfitta contro il Bari, la Lazio Primavera di Simone Inzaghi si trova alle prese con la necessità di accelerare e migliorare il proprio rendimento in campionato. Di fronte al “Fersini” c’è un Crotone sulla carta ostico, reduce dalla bella vittoria a sorpresa in casa contro il Napoli. Il tecnico biancoceleste è ancora alle prese con diverse assenze, su tutte quella di Palombi in attacco. A centrocampo rientra però il tedesco di origini albanesi Clay Verkaj, mentre in avanti si trovano a far coppia per la prima volta Alessandro Rossi e Aimone Calì. Inzaghi passa dunque dal 4-3-3 al 4-3-1-2, modulo che potrà tornare utile al momento dell’arrivo del transfer del trequartista Dejan Sarac.
Nei primi dieci minuti di gioco la Lazio parte a testa bassa alla ricerca del vantaggio, ma il Crotone post-Napoli si dimostra solido così come ci si poteva aspettare. Una verticalizzazione di Verkaj per Calì crea qualche apprensione ai calabresi, ma la difesa rossoblu contiene bene. La prima grande occasione per la Lazio arriva al 13′, proprio su una conclusione di Calì dall’interno dell’area di rigore, che impegna severamente l’estremo difensore avversario Viscovo, bravo a respingere con i piedi. Al 22′ è ancora Calì a mancare una grande occasione, a tu per tu con Viscovo.
Il gol è comunque nell’aria, con la Lazio che domina e si rende di nuovo pericolosa con una punizione ben calciata da Murgia, che non trova però fortuna. La squadra di Inzaghi passa finalmente al 39′ con Calì. Le verticalizzazioni di Verkaj sono la chiave tattica della partita: stavolta l’imbeccata del tedesco è per l’inserimento in profondità di Rossi, che serve Calì il quale, al terzo tentativo, stavolta non sbaglia e scaglia il pallone alle spalle di Viscovo. Una rete che destabilizza nel finale di primo tempo il Crotone, che rischia di capitolare di nuovo su un tentativo di Rokavec. Verkaj è letteralmente scatenato e il fischio dell’arbitro, di fatto, viene in soccorso di un Crotone in netta difficoltà.
Nella seconda frazione di gioco il Crotone scende in campo determinato, dimostrando di non essere rassegnato all’idea della sconfitta. Per i calabresi, Tripicchio è il più pericoloso in fase offensiva, ma i rossoblu trovano uno scoglio insuperabile nella difesa biancoceleste. La prima grande occasione dal gol della ripresa arriva però poco prima del quarto d’ora ed è per la Lazio, con una conclusione di Murgia che finisce d’un soffio a lato. La Lazio preme alla ricerca del raddoppio, ma rischia di ripetere gli errori del match contro il Bari, lasciando spazi fatali agli avversari. Al 18′ il neo entrato Dje Bidje da ottima posizione manca clamorosamente il bersaglio, quindi subito dopo il terzino destro crotonese Faiello conclude quasi a botta sicura, trovando però il clamoroso salvataggio di Mattia in ripiegamento.
A metà del secondo tempo doppio cambio per Inzaghi, che inserisce Bezziccheri e Manoni al posto di Rokavec e Calì. I ritmi agonistici del match salgono col Crotone che resta in partita, e proprio i neo entrati biancocelesti vengono entrambi ammoniti dal direttore di gara, Silvia Tea Spinelli di Terni. E ancora i calabresi si rendono pericolosi con l’insidioso Dje Bidje, dimostrando come la partita sia più che mai in bilico. Entra anche Folorunsho, e al 35′ serve un pallone d’oro a Murgia, ma per il veterano del centrocampo biancoceleste il gol sembra proprio non voler arrivare. Al 38′ Matosevic è bravo in presa alta ed evita guai su in insidioso traversone di Tripicchio.
Scocca il 90′ ed è ancora Dje Bidje lo spauracchio della difesa biancoceleste, ma Matosevic continua a fare buona guardia. Silvia Tea Spinelli chiama tre minuti di recupero e la Lazio cerca di difendere un vantaggio che vale oro guadagnando secondi preziosissimi. E arriva il triplice fischio finale, che permette dunque alla Lazio di alzare le braccia al cielo: i biancocelesti si sbloccano dopo un pareggio e una sconfitta, e ora possono ripartire alla rincorsa delle zone nobili della classifica del girone C.
Fabio Belli
LITE TARE-GALTIER – Il St. Etienne smentisce
AGGIORNAMENTO 3/10/2015 – “Contrariamente alle informazioni pubblicate da L’Equipe il Venerdì e trasmessa da diversi media, Christophe Galtier non ha mai avuto un alterco con i dirigenti della Lazio dopo la partita di UEFA Europa League. L’allenatore del Saint Etienne si è congratulato per l’accoglienza ricevuta da parte del club e del suo staff tecnico durante tutto il soggiorno della delegazione francese a Roma. Nel corso della sua conferenza stampa dopo la partita, ha insistito sul fatto che i dirigenti della Lazio avevano fatto ogni sforzo per assicurare alla squadra le migliori condizioni. Alla fine della partita , accompagnato dal direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, è anche andato negli spogliatoi per ringraziare l’allenatore Stefano Pioli. Il Saint Etienne non ammette che un’ informazione del genere possa essere diffusa in maniera erronea, mentre Christophe Galtier ha elogiato il fair play e l’organizzazione del club romano”. Questo il comunicato apparso sul sito ufficiale del Saint Etienne.
Al termine del match di Europa League, Lazio-Saint Etienne, terminato 3-2 per i capitolini, tra il direttore sportivo biancoceleste Igli Tare, l’allenatore della squadra francese, Christophe Galtier, e Bernard Caiazzo, si è sfiorata la rissa. A svelare lo spiacevole episodio è stato il giornale francese “L’Equipe”, dichiarando che tutto è successo a causa delle lamentele dei transalpini riguardo l’arbitraggio. La formazione francese ha terminato la partita con solo nove uomini in campo a causa delle espulsioni decretate dal direttore di gara, il turco Ozkahya, di Beric, per la gomitata rifilata a Mauricio, e Bayal-Sall, per doppia ammonizione. Decisioni contestate aspramente al termine dell’incontro dai componenti della società francese. Particolarente dure le parole di Caiazzo, presidente del consiglio di sorveglianza, che ha definito l’arbitraggio «un’offesa per il calcio», parlando di «malafede» e «incompetenza».
ESCLUSIVA – Conosciamo meglio il Frosinone col direttore di tuttofrosinone.com
In vista del match di domani pomeriggio tra Lazio e Frosinone, la redazione di www.laziochannel.it ha intervistato Andrea Mastrantoni, direttore di Tuttofrosinone.com, per avere più notizie sulla compagine ciociara che domani arriverà – per la prima volta nella sua lunga storia – allo Stadio Olimpico di Roma per giocare una gara valevole per il massimo campionato italiano. Un momento storico per tutto l’ambiente gialloblu che sta vivendo a mille questa esperienza in Serie A. Proprio per fare il punto della situazione, abbiamo pensato bene di intervistare chi segue quotidianamente la formazione di Stellone per capire che tipo di formazione dovrà aspettarsi la Lazio di mister Pioli che, se domani dovesse vincere, potrebbe trovarsi nei primissimi posti della classifica. Di seguito l’intervista:
Che Frosinone dobbiamo aspettarci all’Olimpico dopo l’ottima prova offerta contro l’Empoli?
“Un Frosinone sicuramente più sicuro di sè. Le due gare positive contro Juventus e Empoli hanno trasmesso fiducia in tutto l’ambiente. E per una squadra che deve mirare a salvarsi la fiducia è fondamentale”.
Dionisi dopo la storica doppietta di Lunedì scorso può considerarsi come il giocatore più temibile della compagine ciociara?
“Dionisi è sicuramente l’attaccante adesso più in forma del Frosinone ma non esiste un giocatore più temibile: esiste un gruppo che se gioca come sa e se gioca unito allora può far bene. E non sono le classiche frasi di circostanza sul gruppo: il Frosinone in queste tre stagioni ci ha abituato a stupire proprio con la forza del gruppo”.
Stellone adotterà il classico 4-4-2 oppure opterà per un modulo più guardingo?
“4-4-2. Diffidate da altre voci. Stellone partirà sempre con il 4-4-2 in campionato. Al massimo a gara in corso inveritrà gli esterni oppure passerà a tre a centrocampo se ne dovesse sentire il bisogno. Ma non esiste altro modulo in partenza”.
Blanchard dopo il gol allo Juventus Stadium, anche contro l’Empoli è riuscito ad offrire una prestazione più che sufficiente. Come giudica questo giocatore?
Blanchard è un difensore molto fisico e allo stesso tempo possiede una tecnica invidiabile per un centrale difensivo. Potrà solo che crescere in questa Serie A anche se, nonostante appunto il gol contro la Juventus, non ha offerto prestazioni sempre eccezionali in queste sei gare”.
Dopo la vittoria sull’Empoli, secondo lei possiamo affermare che il Frosinone ha maggior chance di rimanere in Serie A anche la prossima stagione, magari intervenendo nel mercato di riparazione?
“La società ci crede molto. E i tifosi anche. Tutti sanno che è estremamente difficile ma allo stesso tempo tutti sanno che ci si proverà fino alla fine. Le chance di restare in Serie A ci sono e chiaramente la salvezza va costruita in casa e non fuori casa. Tutto quello che arriverà lontano dal Matusa sarà un plus. I punti il Frosinone deve farli in casa!”.
Come procede la querelle legata allo stadio, ci sono novità all’orizzonte?
“E’ intervenuto direttamente il presidente Stirpe nella querelle stadio e adesso si sta portando avanti un progetto con l’amministrazione. Parliamo comunque, e questo va detto con chiarezza, di tempi non brevissimi. Anche la prossima stagione il Frosinone giocherà al Matusa”.
Quanta euforia si respira in città per questo storico traguardo raggiunto?
“L’euforia si respirava nei giorni subito dopo la promozione in Serie A. Adesso ci si confronta con la realtà. Più che altro si “lavora” tutti assieme, tifosi, società, squadra, per far si che di Frosinone se ne parli bene fuori”.
Tounkara si confessa: “Che emozione il mio primo gol in B. La Lazio? Spero di tornare…”
L’ex attaccante della primavera biancoceleste Mamadou Tounkara dopo un buonissimo impatto nella serie cadetta (che lo ha portato a realizzare il primo gol da professionista nella partita stravinta dal suo Crotone contro il Bari per 4 a 1) sta vivendo un periodo non fortunato a causa di un fastidioso infortunio che si sta rivelando più complicato del previsto. L’attaccante spagnolo, intatti, si era fermato una settimana fa alla vigilia della sfida del suo Crotone contro la Pro Vercelli, da lì in poi le cose sono via via peggiorate. L’affaticamento di cui è rimasto vittima sta dando più problemi del previsto e gli farà saltare anche la sfida contro la Salernitana. L’infortunio quindi ha momentaneamente rallentato il suo percorso di crescita, ma Mamadou non vede l’ora di tornare in campo per regalare altre gioie ai tifosi del Crotone (che hanno già ammirato le gesta di un altro ex primavera biancoceleste, attualmente nella rosa di Pioli, Danilo Cataldi).
Domani il Crotone Primavera incontrerà i ragazzi di Inzaghi con cui Mama è cresciuto e ha condiviso tante emozioni. Proprio di tali emozioni che la sfida di domani rievocherà oltre quelle che sta vivendo nel suo primo campionato da professionista l‘attaccante spagnolo ha parlato ai microfoni del portale lalaziosiamonoi.it:
IL RECUPERO DALL’INFORTUNIO – “Ora va molto meglio, questa settimana ho ricominciato a lavorare e ho spinto. Vedremo se nella prossima potrò rientrare in campo. Spero di riprendermi presto perché ho tantissima voglia di giocare. La società mi sta tranquillizzando: dice che devo pensare solo a recuperare perché avrò tempo di dimostrare il mio valore. Il campionato è solo all’inizio“.
PASSATO ALLA LAZIO E IL PRESENTE – “In generale mi manca tutto, il gruppo e i compagni. Anche se qui al Crotone mi sto trovando bene perché ho stretto nuove amicizie, sto lavorando molto soprattutto dal punto di vista atletico. É arrivato anche il gol all’esordio contro il Bari, è stata un’emozione speciale“.
DIFFERENZA TRA LAZIO E CROTONE – “Ma diciamo che qui è un po’ tutto diverso. A partire dal gioco, si tratta di una realtà totalmente differente sotto tanti punti di vista, come anche lo stile di vita”.
NOSTALGIA PER INZAGHI – “Sì mi manca perché lui sa quello che posso dare, mi ha sempre fatto capire quali sono le mie potenzialità e mi ha aiutato tanto dal punto di vista della tattica. Al Crotone sto lavorando sodo perché voglio crescere”.
PRONOSTICO DI DOMANI – “Non lo so perché sono due squadre combattive e che puntano sulla forza del gruppo. Non ci sarà qualcuno in particolare che potrà fare la differenza, perché il campo riserva sempre sorprese. In partite del genere tutto può succedere”.
LA LAZIO DEI GRANDI – “La Lazio è la squadra che mi ha fatto crescere. Quest’anno ha preso tanti giovani e sono sicuro che farà benissimo anche in questo campionato”.
IL RAPPORTO CON PIOLI – “Lo voglio ringraziare per tutto quello che mi ha dato lo scorso anno durante il ritiro. Mi ha aiutato a credere in me stesso. L’insegnamento più grande? Mi diceva sempre di divertirmi ogni volta che scendevo in campo. Lo stimo come uomo e ringrazio anche tutto lo staff biancoceleste”.
MODELLO DI RIFERIMENTO – “Non c’è qualcuno a cui mi ispiro perché voglio sempre essere me stesso. Quest’anno nella Lazio ci sono tanti giocatori di qualità come Keita, Anderson, Milinkovic-Savic, Onazi. La mia speranza è quella di tornare presto a far parte di questo gruppo e confrontarmi con grandi campioni come Marchetti, Klose Candreva e tutti gli altri”.
Lazio, non sarà una passeggiata
“Mio fratello è figlio unico perchè è convinto che Chinaglia non può passare al Frosinone…“, così cantava Rino Gaetano nella celebre canzone del 1976. Effettivamente Long John non passò mai ai ciociari, ma forse il cantautore nativo di Crotone non avrebbe mai potuto immaginare che cosa sarebbe potuto accadere quello che effettivamente andrà in scena domenica alle ore 18 allo Stadio Olimpico di Roma: Lazio-Frosinone, campionato di Serie A stagione 2015/2016.
Proprio così, la Lazio ospiterà il Frosinone calcio, storica società del capoluogo laziale fondata nel 1912 e che dopo oltre cento anni di storia (nel mezzo anche una radiazione dalla FIGC nel 1990 e una conseguente ripartenza dai Dilettanti), è finalmente riuscita nell’impresa di centrare una storica promozione nella massima serie del calcio italiano.
I biancocelesti dal canto loro sono reduci da quattro risultati utili consecutivi, di cui due vittorie in campionato contro Genoa e Verona e la vittoria di Europa League nella battaglia di giovedì sera contro i francesi del Saint Etienne; i segnali di ripresa sono evidenti, lo spirito di gruppo tanto decantato da Stefano Pioli sta finalmente riemergendo e la squadra sembra di nuovo compatta e decisa a raggiungere gli obbiettivi prefissati ad inizio stagione. Il fatto che la prima vittoria esterna sia coincisa con il rientro del faro del centrocampo Lucas Biglia non è certamente un caso: l’argentino è il perno attorno a cui ruota la squadra, l’unico capace di dettare realmente i tempi di gioco, in attesa della definitiva esplosione del gioiellino Danilo Cataldi, talento ancora acerbo ma di sicuro avvenire.
Ora il Frosinone, prima della sosta per le nazionali, sembra essere la più facile delle occasioni per continuare il cammino intrapreso dalla compagine biancoceleste e quindi portare a tre il numero delle vittorie consecutive in campionato. Ma guai a sottovalutare i ciociari: non hanno alcuna intenzione di fare da comparse e di essere solo di passaggio nella massima serie e qunidi non verranno di certo a Roma per fare le vittime sacrificali. La squadra di mister Stellone non ha nulla da perdere, affronta le sue partite sapendo di partire, quasi sistematicamente da sfavorita, ma proprio per questo gioca con meno pressioni e affanni; il discorso inverso invece per la Lazio, che è quasi obbligata a vincere, sfruttando anche il fattore casa che quest anno vede i biancocelesti sempre vincenti fra le mura amiche. Mister Pioli sembra aver trovato la quadratura del cerchio, i giovani si stanno inserendo prepotentemente e con l’aumento dell’esperienza, anche il loro contributo può solamente aumentare progressivamente. Riuscire ad arrivare alla sosta con 15 punti ed una posizione di privilegio in classifica sarebbe di vitale importanza per le ambizioni dei biancocelesti; la sosta infatti servirà per recuperare i pezzi da 90 ancora ai box per infortunio: in primis c’è De Vrij, imprescindibile colonna della difesa laziale, colui che solo con la sua presenza riesce a migliorare in maniera esponenziale le prestazioni dei compagni di reparto; Klose, classe ed esperienza per un attacco che ha ancora tanto, troppo bisogno di lui ed infine Candreva, l’unico degli indisponibili che ha speranze reali di essere recuperato per la partita di domenica pomeriggio.
Fra due giorni alle ore 18 andrà quindi in scena Lazio-Frosinone, con buona pace di Rino Gaetano che aveva descritto il trasferimento di un campione come Giorgio Chinaglia alla squadra ciociara come un vero e proprio paradosso; non sarà una passeggiata certo, ma l’ambiente ha nuovamente fiducia nei mezzi e nelle potenzialità della truppa di mister Pioli, che a sua volta, ha di nuovo trovato fiducia in se stesso.
“Il cielo è sempre più blu”, per citare nuovamente il mai dimenticato cantautore romano di adozione. I tifosi laziali sperano che domenica sera possa essere ancora più blu. Bianco e blu. Avanti Lazio! Avanti Laziali!
Giulio Piras
Riedle elogia Klose: “E’ ancora il miglior bomber laziale”. Poi sui tifosi: “Credete nella Lazio”
Indossava la maglia numero 9 e, insieme a Ruben Sosa, formava la famosa coppia dei gemelli del gol. Stiamo parlando del tedesco Riedle, bomber biancoceleste dei primi anni 90. L’ex laziale non ha dimenticato i colori dell’aquila ed è intervenuto a Ominasport per parlare della sua ex squadra e di Klose: “Sono stato molto bene alla Lazio e quando posso vengo a Roma per seguirla da vicino. Ovviamente mi capita di parlare con i tifosi e dispiace vederli delusi. Devono credere in questa Lazio perchè lo scorso anno ha fatto molto bene“. Poi spiega il perchè è presente questo malumore tra i supporters laziali: “Credo che la delusione sta nel fatto di acquistare troppi giovani e pochi campioni affermati“. Poi chiusura su Klose: “E’ ancora il miglior bomber in circolazione. Quando sta bene fisicamente è ineguagliabile e non sono sorpreso del suo andamento in Serie A. Per me potrebbe giocare ancora qualche altro anno ad alti livelli“.
L’AVVERSARIO DI TURNO – Frosinone: Stellone vuole l’impresa e conferma il 4-4-2
Messa da parte l’importante (anche se con qualche sofferenza di troppo) parentesi Europea, per i ragazzi di Pioli non c’è un attimo per rilassarsi e dopodomani è già ora di campionato.
Domenica alle ore 18 andrà in scena una sorta di derby interregionale: il Frosinone, fresco di promozione in Serie A e reduce dalla prima storica vittoria nella massima serie nel posticipo di lunedì contro l’Empoli, è atteso allo Stadio Olimpico da una Lazio attualmente terza in classifica e uscita vittoriosa dalla battaglia infrasettimanale di Europa League contro il Saint Etienne. Insomma una Lazio che dopo la batosta di Napoli si sta trasformando diventando come piace ai tifosi, cioè: BRUTTA, SPORCA e CATTIVA, sopratutto all’Olimpico dove i ragazzi di Pioli stanno realizzando numeri degni di una Big del calcio Europeo: 5 vittorie su 5 gare davanti ai propri tifosi, soltanto il Bayern Monaco è riuscito a fare altrettanto (Torino e Villareal sono fermi a quota 4). E’ importante quindi sfruttare ancora una volta il “Fattore Olimpico” contro i ciociari, perché permetterebbe non solo di dare un importante iniezione di fiducia alla truppa biancoceleste , ma permetterebbe anche di arrivare alla sosta nel migliore dei modi.
Gli uomini di Pioli però non devono più fare passi indietro (come gli ultimi 20 minuti con i francesi), il Frosinone è una squadra in salute da non sottovalutare (la Juventus ne sa qualcosa), che punta sull’entusiasmo dei suoi giocatori per realizzare un’altra impresa e strappare ai biancocelesti qualche punto.
IL CAMPIONATO DEI CIOCIARI – Quella di lunedì sera, contro l’Empoli, è stata la prima storia vittoria in Serie A per gli uomini di Stellone. Era preventivabile una crescita visto l’entusiasmo che aveva portato l’aver ottenuto il primo punto in A con i campioni d’Italia allo Juventus Stadium, ottenuto proprio allo scadere. Questi quattro punti in due partite rappresentano un ottimo segnale di ripresa da un inizio di stagione non molto positivo, soprattutto sul piano dei risultati, con cinque sconfitte su altrettante gare ufficiali (Spezia (coppa italia), Torino, Atalanta, Roma, Bologna) anche se le prestazioni non sono mai mancate.
I SORVEGLIATI SPECIALI – Soddimo, Ciofani e Dionisi sono sono i giocatori da controllare a vista. Soddimo (che ha dichiarato la sua fede romanista e sente molto la gara con i biancocelesti) è entrato nella storia segnando il primo gol in Serie A per i ciociari (ha siglato l’1-0 momentaneo contro il Torino, che poi si impose) e per lui quella contro la Lazio sarà una partita speciale. Ciofani e Dionisi sono le due punte che hanno portato la squadra in Serie A, grazie ai loro gol. In particolare il secondo, ora vive un momento di grazia e lo ha dimostrato lunedì, quando con la sua doppietta ha regalato al Frosinone 3 punti d’oro contro una diretta concorrente per la salvezza: l’Empoli.
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Il Frosinone scenderà in campo con un 4-4-2, modulo sempre usato da Stellone in questa stagione. Per l’occasione il tecnico dei ciociari, recupera in cabina di regia l’austriaco Gucher, pedina fondamentale negli schemi dei gialloazzurri, rimasto in panchina nella vittoria interna contro l’Empoli per qualche problemino fisico. Ma perde Samuele Longo (il centravanti ex Inter ha rimediato un trauma distorsivo della caviglia sinistra durante l’allenamento di mercoledì pomeriggio e non sarà a disposizione di mister Stellone per le prossime due settimane).
Tanti i dubbi da sciogliere per il tecnico romano per la delicata sfida dell’Olimpico: primo dubbio sulla fascia destra, dove Stellone deve decidere tra una terna di soluzioni: Paganini, Tonev (favorito) e Verde sono in lotta per un solo posto;
In difesa spazio all’ex di turno Diakitè, affiancato da Blanchard al centro della difesa, con Rosi e Crivello (o Pavlovic) sulle corsie.
Quindi ricapitolando:
A difendere la porta di Leali ci saranno Rosi, Diakitè, Blanchard e Crivello, in ballottaggio con Pavlovic.
I due centrocampisti centrali dovrebbero essere Gori e Gucher, in vantaggio su Sammarco e Chibsah. Sulla corsia sinistra agirà Soddimo, mentre sull’altra fascia Stellone dovrebbe schierare Tonev, leggermente favorito su Paganini e Verde. In attacco invece confermatissima la coppia Dionisi-Ciofani, aiutati dagli inserimenti di Soddimo. Castillo e Verde pronti a subentrare.
Indisponibili: Longo
Marco Lanari & Giulio Piras
Bacci: “Grazie a Pioli è tornata la vera Lazio. Biglia e Parolo…”
Dopo il successo ottenuto ieri sera con il Saint Etienne, la Lazio, si ritrova al comando del proprio girone a pari punti con il Dnipro. Sul terreno di gioco, a detta di Roberto Bacci, l’uomo della provvidenza è stato ancora una volta Lucas Biglia.
L’ex centrocampista biancoceleste, tramite Tuttomercatoweb.com, ha così commentato il successo dei biancocelesti:
“In questo momento la Lazio sembra essere tornata se stessa, sta crescendo e sembra che anche la fortunata sia tornata a guardare con occhio benevolo i biancocelesti. Che sia in fase di crescita è sotto gli occhi di tutti. Dopo il brutto inizio di campionato, soprattutto in trasferta, le cose stanno finalmente migliorando. Non era semplice reagire subito ma grazie anche al gran lavoro del tecnico ci sono riusciti. Alla faccia di tutti quelli che non credevano in lei la Lazio è tornata”.
Nell’incontro di ieri a parte la rete del solito Biglia, hanno trovato la via della rete anche Onazi e Hoedt:
“Sono contento per il difensore olandese. Il campionato italiano è difficile, agli stranieri serve tempo per ambientarsi. Era facile per lui deprimersi dopo la brutta serata di Napoli invece ha dimostrato grande carattere, uscendo alla grande dopo quella partita. Ieri sera è stato protagonista di una grande prestazione, realizzando anche uno splendido gol, non facile da fare per un difensore”.
I biancocelesti sono scesi in campo senza punta di ruolo, secondo te scelta tattica del tecnico o solo causa degli infortuni?
“Nel reparto avanzato abbiamo avuto molte difficoltà ma ora con la sosta speriamo che qualcuno possa recuperare. Djordjevic, Klose e Matri, non si regalano a nessuno, sono dei grandi giocatori, la loro mancanza si è sentita, anche se Keita ha saputo essere all’altezza giostrando in un ruolo non suo”.
Anche l’assenza di Biglia è stata determinante:
“Certo, questa squadra non può fare a meno di lui. Orchestra il centrocampo, guida i compagni, è cresciuto tanto. Ora ha anche preso familiarità con il gol, è insostituibile e difficilmente tradisce nelle partite determinanti. Come Parolo, suo compagno di reparto, è un’arma in più a disposizione di Pioli. Giocatori così forti ce ne sono pochi in Italia, ma anche in Europa non è facile trovarne”.
LE REAZIONI – Stampa francese tra attacchi alla squadra e lamentele per l’arbitraggio
Sognavano l’impresa, il vantaggio di Sall li aveva illusi, ma alla fine si sono ritrovati senza niente in mano. Il risveglio dopo il ko dell’Olimpico, il secondo consecutivo dopo quello in campionato con il Nizza, è stato per i ‘verdi’ del Saint Etienne alquanto amaro e pieno di rimpianti. A sottolinearlo anche la stampa francese, apparsa passiva di fronte alla sconfitta: “Il Saint Etienne si inchina alla Lazio“, il titolo de L’Equipe, che spiega: “Il passivo sarebbe potuto essere anche più pesante, ma, alla luce degli episodi, la sconfitta è piuttosto logica“. Di diverso avviso invece il portale 20minutes.fr, che si sofferma sull’ottima prova degli uomini di Galtier (“In nove contro undici il Saint Etienne flirta con l’impresa a Roma“, il titolo), Eurosport.fr, che riporta le lamentele di Bernard Caïazzo, membro del club della Loira, sull’arbitraggio (definito “una vergogna per il calcio“) e Le Figaro, che apre con “Ridotto in nove, il Saint Etienne cade con onore in casa della Lazio“.
Orsi a ILSQ “Marchetti è più forte, ma Berisha ha buone qualità. Biglia cambia la Lazio”
Fernando Orsi è indiscutibilmente entrato nella storia della Lazio avendo indossato la casacca biancoceleste per 125 volte in campionato e avendo vestito anche i panni di vice allenatore ai tempi di Roberto Mancini. Intervistato da Danilo Galdino nella trasmissione I Laziali sono Qua – in onda tutte le mattine su Elle Radio 88.100 – l’ex portiere ha parlato di Berisha: “Il portiere deve giocare spesso per avere tranquillità. Se tu giochi una ogni 10 poi capita che sbagli. Berisha ha buone qualità, non ha carenze particolari. Ieri sul secondo gol del Saint Etienne forse era più avanti perché pensava che Basta avrebbe anticipato l’avversario. C’è differenza con Marchetti, ma vedremo Berisha alla sua età cosa avrà fatto. Ci sono delle gerarchie da rispettare: Marchetti attualmente è più forte ed è giusto che giochi lui”.
Orsi tira le orecchie ai biancocelesti: “La Lazio di ieri non mi è piaciuta, di positivo c’è il risultato e Biglia che cambia volto alla squadra. Anche Felipe Anderson ha dimostrato che quando gioca in pianta stabile fa la differenza. Mancano ancora Candreva e de Vrij e poi la squadra sarà al completo. I grandi giocatori fanno la differenza purché l’atteggiamento sia sempre quello di Verona, ieri invece è mancato. Certo 3 partite in 7 giorni non garantiscono sempre la stessa intensità, ma vedo deconcentrazione in fase difensiva. La squadra non è capace di gestire la partita, ma deve sempre attaccare l’avversario. Non deve mai abbandonare le sue caratteristiche altrimenti non è propositiva. Onazi, Hoedt e Milinkovic-Savic? Milinkovic-Savic è un giocatore di prospettiva e ha già fatto vedere le sue qualità tecniche e fisiche. Ieri non ha fatto una grande partita ma forse era stanco. Dei tre è il più pronto, è quello che dà più garanzie. Hoedt negli spazi stretti è fortissimo come Mauricio ma va in difficoltà negli spazi lunghi. Ha 20 anni e può migliorare. Onazi ha scavalcato Cataldi nelle gerarchie, più di tanto non può migliorare. Lui è questo, un interditore, un giocatore di contorno. Non lo vedo un titolare ma una buona alternativa”.
Le ultime 3 vittorie danno fiducia per il futuro, ma la Lazio può essere protagonista? “Sì, visto che la Juve sta steccando tutti possono dire la loro. Però la Lazio deve sempre avere un atteggiamento propositivo – ha dichiarato Orsi ai Laziali Sono Qua come riportato da Laziochannel.it – . Sarà imporante domenica contro il Frosinone, una vittoria ti darebbe 15 punti prima della sosta. Vedendo Inter e Roma la Lazio può giocarsela alla pari per i primi posti. Ma servirà avere sempre lo stesso atteggiamento ed avere a disposizione gli uomini chiave. Quando ti mancano i giocatori principali fai fatica. Stanchezza della Supercoppa? E’ soltanto un alibi. Piuttosto si poteva fare un mercato differente. Anziché prendere giovani di prospettiva, andavano presi giocatori di 26-27 anni con un pedigree importante. Con un mercato del genere la Lazio sarebbe potuta stare più in alto in questo momento. L’anno scorso la squadra ha dimostrato problemi di personalità e d’esperienza che noto anche quest’anno visti i tanti giovani”.
In ultima battuta l’allenatore romano parla del suo collega Pioli e della lotta scudetto: “Pioli è l’allenatore che ha creato una mentalità diversa in questa squadra. Ricordo all’inizio della scorsa stagione che andavano 2000 persone allo stadio mentre contro l’Empoli a fine stagione ce n’erano 50mila. Ha fatto tante cose buone, ha pure sbagliato, ma ha mostrato più pregi che difetti. Scudetto? La Juve sta steccando, 10 punti dalla prima sono tanti e ha tante squadre davanti. Quest’anno ci possono essere delle sorprese come l’Inter, la Fiorentina, il Napoli e la Roma e alla fine anche alla Lazio purché abbia continuità di rendimento e di risultati. La squadra capitolina ha lo stesso trand dell’anno scorso, o vince o perde, bisognerebbe sostituire qualche sconfitta con dei pareggi”.
INFERMERIA – Dott. Salvatori: “Candreva pronto per il Frosinone, Klose e De Vrij con il Sassuolo”
Dopo l’allenamento di questa mattina, il medico sociale della Lazio dott. Salvatori ha fatto il punto sull’infermeria dalle frequenze di ‘Lazio Style Radio’: “Mauricio ha confermato la volontà di non operarsi per la frattura composta delle ossa nasali. Non avrà altri problemi se non a livello estetico. Domenica proverà a mettere una mascherina, mentre per gli allenamenti comincerà con qualcosa di atletico, ma non prima di 4-5 giorni dopo il trauma, perché altrimenti potrebbe avere difficoltà di respirazione. Dopo la sosta tornerà al lavoro normale. Candreva è rientrato in gruppo: vedrà il mister in questi due giorni di allenamento se convocarlo o meno, per noi non ci sono problemi. Si sta muovendo anche Klose, che sfrutterà la sosta per tornare al lavoro completo e per riprendersi del tutto fisicamente. Quanto infine a De Vrij, sta incrementando il lavoro differenziato, con l’obiettivo di tornare dopo la sosta“.
FORMELLO – Al lavoro per il Frosinone. Con Candreva e Klose
Niente riposo per la Lazio dopo la vittoria sul Saint Etienne: i biancocelesti si sono infatti ritrovati già questa mattina a Formello per iniziare a preparare la gara casalinga di domenica con il Frosinone. In programma una seduta di scarico, che ha portato per il gruppo di Stefano Pioli e per tutti i tifosi laziali due belle notizie: la prima è il lavoro regolare con i compagni di Candreva, che ha totalmente recuperato dal problema alla caviglia destra accusato prima della gara con il Dnipro e che dunque giocherà dal 1′ contro i gialloblu. La seconda è il ritorno di Klose dopo l’infortunio muscolare patito nell’andata con il Bayer: il tedesco ha svolto l’intera seduta, al pari di Parolo, Lulic e Djordjevic, rimasti a riposo ieri sera, risparmiando solo la partitella in famiglia. Il suo ritorno in campo è previsto dopo la sosta per le Nazionali, nella trasferta di Sassuolo del 18 ottobre. Insieme a lui dovrebbe rivedersi anche De Vrij, anche se sull’olandese non mancano i dubbi a causa del procrastinarsi l’infiammazione al ginocchio. Novità in tal senso sono attese per la prossima settimana, quando il giocatore sarà sottoposto a nuovi controlli.
IL FILM DI LAZIO ST. ETIENNE – Foto e video
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Kishna rivela: “Via dall’Ajax per colpa del mister”
Ricardo Kishna dopo l’esperienza all’Ajax ha scelto di confrontarsi con la realtà italiana, la sua gara d’esordio in Serie A addirittura è stata bagnata dalla sua prima rete in biancoceleste. Un ottimo inizio, poi Pioli ha cercato di gestirlo al meglio. In un intervista in patria ritorna sui motivi perchè ha lasciato l’Ajax, in particolare: “Ho maturato la decisione di lasciare l’Ajax a marzo dopo l’ultimo diverbio con de Boer – le sue parole ai microfoni di Voetbal Magazine – da quel momento ho cominciato a pensare che de Boer ce l’avesse con me, anche perché poco dopo sono stato escluso dalla trasferta di Heerenveen. Il rapporto con l’allenatore si era irrimediabilmente compromesso, per me non c’era altra soluzione che andare via. Mi spiace solo che i tifosi dell’Ajax non abbiano visto il vero Kishna”.
PAGELLE – Biglia e Hoedt i migliori, Mauricio così non va
LAZIO
Berisha 6 – Dopo Chievo, il mister Pioli gli concede di nuovo fiducia. Dopo un primo tempo senza particolari sussulti, è bravo a respingere la potente conclusione di Bahebeck al 71′.
Basta 6 – Il suo dinamismo salva la Lazio dal secondo gol. Provvidenziale, infatti, la chiusura su Hamouma lanciato a rete. Nel finale del match, sbaglia il contrasto fisico contro Monnet-Paquet che realizza la rete che ridà momentaneamente speranza ai francesi.
Mauricio 5,5 – Il peggiore. Il mister concede un turno di riposo a Gentiletti dando di nuovo fiducia al brasiliano che però, già dopo cinque minuti, incappa nell’errore di marcatura che consente a Sall di realizzare la rete del vantaggio biancoverde. Ha però il “merito” di far espellere Beric al 35′ del primo tempo.
Dal 46′ Gentiletti 6 – Entra al posto del compagno brasiliano e si rende subito protagonista con una buona prestazione.
Hoedt 7 – Di nuovo in campo dopo la brutta prestazione di Napoli, è subito pericolosissimo con un colpo di testa che, soltanto un grande intervento di Ruffier, gli nega la gioia del gol. Lento nel finale di tempo, per poco non regala agli avversari una ghiotta occasione da gol. Il gol del 2-1 è il giusto premio per questo giovane atleta che si sta integrando nel nostro campionato.
Radu 6 – Dopo il riposo forzato nelle gare di campionato sembra tornato quello che tutti noi conosciamo. Concreto, preciso e attento in tutte le fasi di gioco.
Biglia 7,5 – Il migliore. Ottimo rientro in campo del campione argentino dai piedi vellutati. I suoi calci d’angolo, infatti, sono sempre perfetti e pericolosi. Nel primo tempo, visto il pressing asfissiante degli avversari, è costretto ad arretrare più del solito. Ma nella ripresa, anche per la superiorità numerica della Lazio, la classe dell’argentino prende il sopravvento sugli avversari e la delicatezza con cui accarezza il pallone mette ogni volta i compagni di squadra sempre nella migliore condizione possibile. Realizza la rete del 3-1 sotto la Curva Nord.
Onazi 6,5 – Il giocatore nigeriano sta crescendo e il gol realizzato è il giusto premio per una partita tatticamente intelligente. Esce perché termina la benzina ma è autore di una prova di grande sacrificio.
Dal 74′ Cataldi 6 – Venti minuti per prendere il ritmo partita e, perché no, pensare alla gara di Frosinone fra gli undici titolari.
Felipe Anderson 7 – Discontinuo sì, ma quando s’illumina è un problema per qualunque difesa. Da un suo affondo nasce la rete del pareggio biancoceleste e nella ripresa fa delle giocate veramente interessanti. Sfiora anche il gol al 73′, dopo una serpentina superlativa.
Milinkovic-Savic 5,5 – Male durante la prima frazione di gioco, oggi il talento serbo non riesce a liberarsi della marcatura di Pajot che lo segue ovunque.
Keita 5,5 – Marcato egregiamente da Clerc, la scheggia spagnola è costretta a cercare fortuna altrove ma senza mai trovare il varco giusto per impensierire gli avversari.
Mauri 5,5 – Male durante tutto il primo tempo, ha la grande chance di realizzare la rete del 2-1 egregiamente servito da un lancio millimetrico di Biglia. Migliora nella ripresa ma ancora non è al meglio della condizione.
Dal 64′ Matri 6 – Una mezz’ora per ritrovare il ritmo partita.
All. Pioli 6,5 – La scelta di schierare Mauri unica punta ci lascia perplessi. Keita a lato non riesce a saltare Clerc e lo stesso dicasi per Anderson, in difficoltà con Polomat. Al 25′ capisce che così non funziona e allora inverte le posizioni di Keita e Mauri. Dopo il pareggio di Onazi la sua Lazio trova fiducia e inizia a giocare più spigliata. Nella ripresa la seconda espulsione dei francesi consente alla sua formazione di giocare più sciolta e solo il gol di Monnet-Piquet offre qualche brivido nel finale di gara.
ST. ETIENNE
Ruffier 5 – Il peggiore. Portiere abbastanza blasonato si mette subito in mostra con un paratone su Hoedt dopo appena dieci minuti di gioco. Non può nulla sul gol di Onazi ma, una sua uscita scellerata regala di fatto il vantaggio alla Lazio. Anche sulla terza rete subita, l’uscita non è delle migliori.
Clerc 6,5 – Molto bravo a non concedere spazi a Keita per i primi trenta minuti di gioco, ha anche il merito di sbrogliare un cross basso molto pericoloso.
Sall 5 – Un gol pesante dopo appena cinque minuti di gioco. Ha il merito di crederci fino alla fine, momento in cui la palla calciata da Hamouma gli sbatte addosso per terminare alle spalle di Berisha. Espulso per doppia ammonizione nel momento clou del match.
Perrin 6,5 – Facilitato anche dal modulo avversario, il francese gioca abbastanza bene e senza particolari problemi. Ottima la chiusura al 71′ su Felipe Anderson lanciato a rete.
Polomat 6 – Fa il suo senza eccellere. D’altronde Anderson è un osso duro e ogni tanto gli scappa. Sulla rete di Hoedt è leggermente fuori posizione.
Pajot 6 -Lotta spesso contro Onazi. Gioca bene a supporto della difesa, ma sul gol del momentaneo pareggio biancoceleste, arriva con un pizzico di ritardo a coprire la sua zona di competenza.
Corgnet 5,5 – Poco cercato dai compagni, non è mai nel vivo dell’azione. Il tecnico Galtier lo capisce e lo sostituisce per tempo. Dal 63′
Diomandé 6 – Entra quando ormai la situazione è abbastanza complicata e il doppio cartellino giallo rimadiato a Sall, non gli consente di mettersi abbastanza in mostra lì davanti.
Lemoine 6 – Bravo nel fraseggio di metà campo, è forse il giocatore più in forma del centrocampo francese. Nella ripresa continua lottare ma è troppo sacrificato dall’inferiorità numerica.
Hamouma 6,5 – Il migliore. Agisce sull’out sinistro ed è suo l’assist per il gol della formazione francese. Nonostante l’inferiorità numerica continua a macinare kilometri lungo tutto il campo impensierendo a più riprese Biglia & Co. Dal 64′ Bahebeck 6 – Una conclusione pericolosa al 71′ che Berisha respinge coi pugni e poi poco altro per la punta biancoverde.
Beric 5 – Punta centrale del tridente offensivo, gioca molto bene fino al fallo ingenuo ai danni di Mauricio che gli costa il cartellino rosso.
Roux 6,5 – Ha l’opportunità per siglare il punto del 2-0 ma il suo – difficilissimo – colpo di testa tocca centra in pieno la parte alta della traversa. Dal 74′ Monnet-Paquet 6,5 – Realizza il gol che riapre il match.
All. Galtier 6 – Senza Pogba (il fratello del più famoso Paul), Clement, Brison, Cohade, il tecnico della squadra più titolata di Francia schiera un 4-3-3 con Beric terminale offensivo supportato da Hamouma e Roux posti sulle fasce. L’espulsione della punta centrale complica tutto e poi anche quella di Sall, nel momento più delicato del match, stravolge i piani della sua squadra che comunque si batte con coraggio fino all’ultimo secondo.
Arbitro: Ozkahya 5,5 – Internazionale dal 2009, l’arbitro turco forse esagera nell’espellere Beric per il gomito alto ai danni di Mauricio. Mentre è ineccepibile il doppio giallo rifilato a Sall.
Lazio avanza nel Ranking Uefa, Roma indietro
Il bilancio italiano positivo dopo la tre giorni europea, Juventus, Lazio, Fiorentina e Napoli hanno vinto i rispettivi incontri, meno la Roma che è uscita sconfitta dal confronto contro il modesto Bate Borisov. Nel Ranking Uefa l’Italia marca stretto l’Inghilerra ed il Portogallo per riprendersi il quarto posto in campionato che vale il preliminare di Champions. Per quanto riguarda le squadre la Lazio conquista una posizione ed ora è 32^ in graduatoria davanti a Fiorentina (33^) e Roma staccatissima al 39° posto. Fra le italiane solo Juventus e Napoli meglio della Lazio, i bianconeri sono al settimo posto mentre i partenopei al quindicesimo. Sul podio invece del Ranking Uefa, in ordine, ci sono: Real Madrid, Bayern Monaco e Barcellona, le tre squadre più forti d’Europa.
Il Frosinone ci crede, Leali: “A Roma per tornare a casa con qualche punto”
Archiviata per il momento la pratica Europa League ora la Lazio è attesa dall’incontro dell’Olimpico con il neo promosso Frosinone. Fra i gialloblu c’è tanta attesa per il match e dopo aver calcato il grande palcoscencio dello Juventus Stadium si apprestano ad esordire allo Stadio Olimpico di Roma. I ciociari, rinfrancati dal punto a Torino e dalla prima vittoria in Serie A della loro storia, contro la Lazio non partono battuti: “Sono forti, hanno fatto un gran campionato l’anno scorso e hanno tutte le qualità per ripetersi – le parole del portiere del Frosinone Nicola Leali in un intervista odierna di Repubblica – ci presenteremo all’Olimpico per fare la nostra partita e tornare a casa con qualche punto. La Lazio ha giocatori di grande qualità: Biglia, Parolo, Felipe Anderson. Una grande squadra sia nei singoli che nel collettivo. Metteremo impegno in ogni gara senza fare previsione”.