Questo il comunicato ufficiale della Questura di Palermo in virtù delle disposizioni di sicurezza messe in atto in occasione dell’incontro di domenica sera tra Palermo e Lazio:
“In relazione al delicato momento, nel calendario degli eventi locali su cui tenere alta la soglia di attenzione di spettatori ed addetti ai lavori, la gara Palermo-Lazio, in programma domenica 10 aprile alle ore 20.45 al “Renzo Barbera”, assume rilievo per la predisposizione di accurati servizi da parte delle Forze dell’Ordine e dell’U.S. Città di Palermo. In un quadro d’insieme che coniughi sicurezza dei cittadini, efficacia dei controlli e riduzione dei disagi per gli spettatori, la Questura di Palermo ha approntato una pianificazione dei servizi che richiede massima collaborazione da parte di tutte le componenti interessate, ivi compreso il pubblico. Per disimpegnare in modo snello e puntuale le accurate operazioni di controllo del folto pubblico previsto, sia in fase di pre-filtraggio che di ingresso allo stadio, l’apertura dei cancelli avverrà alle ore 18:30; gli spettatori avranno cura di portare con sé gli effetti personali, strettamente indispensabili, aventi caratteristiche tali da non ‘celare insidie’. Gli spettatori, pertanto, ai varchi di pre-filtraggio, dovranno esibire, in modo evidente, il tagliando d’ingresso allo stadio e il documento di identità, tra i quali dovrà esserci una stretta corrispondenza. In fase di accesso all’impianto sportivo, inoltre, gli stessi saranno sottoposti a controlli da parte degli addetti alla sicurezza e delle Forze dell’Ordine, anche con l’ausilio di metal detector. E’ di tutta evidenza che il raggiungimento dell’impianto sportivo, in tempi adeguati, consentirà di garantire le necessarie misure di sicurezza e, nel contempo, l’ingresso all’interno dello stadio in tempo utile per assistere all’incontro di calcio. In questo contesto, stringenti saranno i controlli e correlate le misure in caso di rinvenimento (denuncia all’Autorità Giudiziaria e DASPO) di fumogeni e petardi. Infine, in ordine, alla viabilità, il traffico veicolare, per consentire l’apertura in tempi adeguati dell’impianto sportivo, verrà chiuso, riguardo al primo anello corrispondente, a largo raggio, alle zone di pre-filtraggio, alle ore 18:00. Il secondo anello sarà, invece, chiuso alle ore 19:00″.

Un Renato Zero polemico quello che è intervenuto alla conferenza show organizzata ieri presso l’AreaPergolesi di Milano per presentare il nuovo disco dell’artista romano in uscita l’8 aprile, e le date dei due concerti in cartellone all’Arena di Verona il 1 e il 2 giugno. Il cantautore ritorna con una rinnovata passione e spirito di denuncia, nel disco presenti brani dedicati ai grandi temi sociali e alle battaglie civili. Il disco è già stato anticipato dai singoli “Gli anni miei raccontano” e “Chiedi”. Tutti brani inediti quelli registrati nel nuovo album “Alt”: “Questo disco si rivolge a chi non vuole arrendersi, è un intervento obbligatorio perché in questo mondo non si può restare a braccia conserte aspettando la manna. Bisogna trovare il coraggio di alzare la testa”, ha spiegato il cantante. Come del resto anche nel singolo “Chiedi” dove afferma: “Se la parola d’ordine è reagire, il primo passo per farsi rispettare è tenere spenta la tv che ha dato lavoro a criminologi e psicanalisti”. Ma poi Zero punta il dito contro qualcuno dei suoi fan: “Qualche sorcino un po’ sprovveduto ieri sera ha messo in rete il mio album. Non venite più ai miei concerti, non acquistate i miei dischi. Io mi produco i dischi da solo, faccio l’artista, non il rapinatore. Non può venire il primo pischello e mettere in rete il mio disco: non lo tollero”.
Dopo Londra la mostra toccherà altre undici città per un periodo complessivo di quattro anni: “Abbiamo pensato a questa cosa per molto tempo, volevamo fosse perfetta e fruibile dal maggior numero possibile di persone. Prepararla nei modi giusti e su larga scala. Il processo di realizzazione ha ricordato quello dei nostri tour e penso che questo sia il momento giusto per farlo”, ha dichiarato Mick Jagger. “Anche se si tratta di una mostra sui Rolling Stones non parla solo dei membri della band – ha aggiunto Keith Richards – E’ un racconto di tutta la tecnologia e gli oggetti che hanno fatto parte della storia di gruppi come noi, così come di strumenti che sono passati di mano in mano per anni, è questo quello che rende la mostra davvero interessante”.