Il presidente Claudio Lotito ha preso parte oggi all’Open Day dell’Università Europea di Roma. Nel corso del suo intervento il numero uno biancoceleste è tornato a parlare della sicurezza nello Stadio Olimpico e si è espresso, ancora una volta, pesantemente nei confronti dei frequentatori del settore più caldo dell’impianto romano: “Lo stadio è caduto vittima di una sparuta minoranza che condiziona la maggioranza dei tifosi, bisogna trovare il modo per permettere alle persone perbene di accedere tranquillamente all’Olimpico. In curva molte persone assumono comportamenti non civili e lontani dallo sport. Come documentato dal comitato provinciale per la sicurezza, nelle curve c’è spaccio di stupefacenti, vendita di merchandising falso, reclutamento di persone per commettere reati e prostituzione“.
Dopo il duro attacco ai tifosi biancocelesti Lotito ha tirato in ballo anche l’ex presidente Sergio Cragnotti accusandolo di sudditanza nei confronti dei sostenitori laziali. Sudditanza, che secondo l’attuale numero uno, ha condizionato il rapporto tra società e tifoseria: “Ai tempi del presidente Sergio Cragnotti i tifosi hanno avuto un forte peso nelle decisioni della società. Allora i gruppi in curva venivano considerati appassionati deformati, facevano pressioni su chi andava ceduto o su chi acquistare. Questi pseudo-tifosi tenevano sotto scacco i club e per anni hanno avuto anche il sostegno della società stessa tramite aumenti di capitale. Ma ora la musica è cambiata, i ruoli si sono invertiti, i giocatori non possono neanche più andare sotto la curva pena una multa di 40 mila euro”.


Soprattutto si tratta di adolescenti maschi ma sono molti anche i giovanissimi che lo fanno già tra gli 11 anni e i 17 anni, fascia di età in cui la somministrazione di alcool è vietata per legge. Secondo la suddetta relazione – che si riferisce ai dati Istat del 2014 – il 10% degli uomini e il 2,5% delle donne con più di 11 anni hanno dichiarato di aver consumato sei o più bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione almeno una volta nell’ultimo anno. Tra gli 11 e i 15 anni a farlo sono poco più dell’11% dei ragazzi, senza troppe differenze di sesso. Mentre tra la fascia di età tra i 15 e i 17 anni sono il 7,4% tra i ragazzi e il 4,6% tra le ragazze. 