Un suo gol ha deciso il match vinto dalla Lazio in casa dello Sparta Praga nella Champions League 2000/01: questa sera la sfida nella capitale della Repubblica Ceca si ripeterà in Europa League e Fabrizio Ravanelli è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per parlare di come la squadra di Pioli potrebbe affrontare l’importantissimo match.
“La Lazio quest’anno sta vivendo una stagione altalenante, senza riuscire a dare continuità alle buone prestazioni. L’Europa League a questo punto può essere l’opportunità per far uscire tutto l’ardore agonistico, anche perché la Lazio ha un’ottima occasione, la ritengo nettamente superiore per livello tecnico allo Sparta Praga. Per vincere la Lazio dovrà essere finalmente cinica in attacco, al di là dell’importanza del possesso palla e del controllo del gioco. Per passare il turno però bisogna fare gol, con la consapevolezza che l’Europa League è l’unico obiettivo concreto rimasto nella stagione. Per poter andare avanti ci vuole il gioco di squadra.“
Per trovare la svolta in attacco, quella di Keita punta centrale potrebbe essere la scelta giusta? “Keita ha qualità molto importanti. Non credo che sia un giocatore che vede poco la porta, credo che abbia bisogno di sentire la fiducia dell’allenatore e dei compagni. Quando è in giornata ha dimostrato di essere incontenibile e soprattutto determinante in diverse occasioni, ma a volte credo che abbia sentito poca fiducia nei suoi confronti. E’ sicuramente l’elemento che può fare la differenza negli ultimi trenta metri, ciò che spesso è mancato alla Lazio in molte occasioni. Soprattutto è un giocatore che potrebbe suggerire a Pioli varianti tattiche non ancora sperimentate a livello offensivo.“
Klose sta vivendo un momento-no: è l’ora forse di chiudere l’esperienza alla Lazio? “Klose è sempre importante, perché al di là dei suoi trentotto anni è un giocatore che si sacrifica sempre per la squadra, pur essendo un campione che ha fatto la storia del calcio. Il compito di Pioli è quello di capire come sfruttarlo, eventualmente anche a partita in corsa. Ma bisogna portagli un estremo rispetto, poi spetterà a lui decidere se e come continuare la sua carriera a fine stagione.“
Le responsabilità del deludente rendimento della Lazio in campionato sono collettive? “Da esterno mancherei di rispetto nel cercare un capro espiatorio. Secondo me hanno inciso anche gli infortuni, c’è stato un pizzico di sfortuna evidente. Ora bisogna salvare il salvabile e soprattutto capire le cose fatte bene quest’anno e da esse ripartire nella prossima stagione. Aggiungere pressioni alla società e alla squadra non porterebbe nulla di buono: in questa stagione tutto ha girato male, bisogna capire gli errori ma al tempo stesso ripartire con la giusta serenità.“
L’Europa League può salvare la stagione della Lazio? “La squadra ha tutto per arrivare in fondo, ora tutte le forze vanno indirizzate in questa competizione senza abbandonare il campionato, ma tenendo presente che da qui a maggio è l’Europa League il fronte dal quale potranno arrivare i risultati in grado di riscattare la stagione.“
Sul campionato in generale: “Il campionato di quest’anno è stato davvero insolito. L’Inter sembrava essere competitiva per il titolo, ora sembra difficile rivederla anche al terzo posto. Il Milan non riesce mai a trovare continuità, la Roma sembrava in calo e invece con Spalletti sembra addirittura di nuovo capace di puntare alle prime due piazze. A me piace molto la Fiorentina, Paulo Sousa ha dato continuità al lavoro di Montella, portando un gioco più offensivo senza preoccuparsi troppo dei rischi. Sicuramente la certezza resta la Juventus, che deve però ancora riscattare in pieno i tanti punti persi ad inizio stagione: probabilmente il campionato si deciderà all’ultima giornata.“
Fabio Belli

Svolta decisiva nel “Caso Cucchi”. La corte di Cassazione ha deciso di annullare le assoluzioni dei cinque medici, che avrebbero dovuto prendersi cura di Stefano Cucchi, il giovane morto nel 2009 in seguito ad una settimana di ricovero.
che non può giustificare l’inerzia del sanitario o il suo errore diagnostico. Non è accettabile che i giudici dell’appello abbiano rinunciato a fare chiarezza sulle cause della morte di Cucchi a fronte di una sentenza di primo grado che aveva ben motivato sulla morte per mancanza di liquidi e nutrimento. È di manifesta illogicità, secondo i supremi giudici, la decisione con la quale la Corte di assise di appello, ha escluso di procedere ad un nuovo accertamento peritale. Non può essere impedito dalla solo presunta impossibilità di effettuare riscontri sulla salma di Cucchi, dato l’imponente mole del materiale probatorio acquisito agli atti, si sarebbe potuto svolgere sugli atti stessi, giovandosi anche dei contributi forniti dai diversi esperti. È da escludere, inoltre che Stefano sia stato picchiato dagli agenti della penitenziaria dal momento che ci sono plurime deposizioni di fondamentale importanza, secondo le quali sarebbe stato aggredito da appartenenti all’arma dei carabinieri, quindi prima di essere preso in carico dagli agenti di polizia penitenziaria tratti a giudizio.
DIFESA FOFFO – Michele Andreano, legale di Foffo uscendo dal penitenziario ha dichiarato che “è stato Marco a dare il colpo finale e lo ha ribadito oggi con dovizia di particolari” poi ha proseguito: “c’era un contesto sessuale ma il movente non è ancora uscito fuori. Il mio assistito continua a ripetere che non sa perché lo hanno fatto”. Secondo quanto riferito dall’avvocato, “le cose non sono andate come è stato detto fino ad oggi. Manuel ha confermato che al momento del delitto erano solo loro due. Ha indicato tanti e tanti testimoni che sono andati all’interno di questa abitazione. Qualcuno è arrivato ed andato via, gente è stata chiamata ma non è andata”. Andreano aveva già detto: “Come primo atto chiederò l’esame tossicologico per il mio assistito, per valutare il livello di sostanze stupefacenti presenti nel suo corpo. Oggi, comunque, il pensiero va alla famiglia di Varani per la tragedia che li ha colpiti”.
DIFESA PRATO – Opposta la replica del legale Pasquale Bartolo, rappresentante di Marco Prato: “Non è stato lui ad infliggere il colpo finale, la coltellata al cuore a Varani, si è mostrato pentito e sta come può stare un ragazzo che ha appena tentato il suicidio. So che ha scritto una lettera prima di tentare il suicidio, dei messaggi ma non so nulla, non la ho ancora tra gli atti”.
Stanno iniziando a schiudersi le variopinte e rigogliose fioriture che annunciano la primavera. Azalee, camelie, giacinti, glicini, iris, narcisi, rododendri e tulipani, in una incredibile e affascinante esplosione di colori e profumi, sono le varietà che rallegreranno l’aria e delizieranno il nostro sguardo da marzo fino a maggio. Le più belle fioriture della Primavera 2016, selezionate tra oltre mille tra Parchi e Giardini italiani, sono raffigurate nella
A Valeggio sul Mincio (Verona) dal 6 marzo al 30 aprile si terrà Tulipanomania, la fioritura più importante in Italia e la seconda in tutta Europa. Un milione di tulipani, giacinti, muscari e narcisi coloreranno il Parco Giardino Sigurtà. Uno spettacolo della Natura che grazie a composizioni floreali sempre nuove cambia ogni anno.
Con la riapertura dei Giardini di Villa della Pergola, ad Alassio (Savona), dal 19 marzo, oltre alla collezione – unica in Europa – con più di 350 varietà di agapanti torna la suggestiva fioritura di oltre 28 varietà di coloratissimi e profumati glicini. Questi giardini uniscono la tipica vegetazione mediterranea con rare piante esotiche.


Infine a metà maggio all’Oasi Zegna di Trivero (Biella) inizia il mese delle spettacolari fioriture dei rododendri – 4 chilometri di strada panoramica in mezzo a un’esplosione di colori – piantati a partire dagli anni ’40 e diventati oramai parte integrante del paesaggio. Meravigliosamente affascinante il comodo sentiero della splendida Conca dei Rododendri.