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Locatelli non si trattiene: “Partita da incubo, pareggio inutile. Ci manca grinta vera”

Le dichiarazioni esclusive di Locatelli dopo il pareggio Juventus-Lazio: cosa c’è dietro le sue parole? #Juve #SerieA #Calcio

Manuel Locatelli, capitano della Juventus, ha preso la parola in conferenza stampa al termine del match contro la Lazio, conclusa con un pareggio per 1-1 nella trentaseiesima giornata di Serie A 2024-2025. Le sue dichiarazioni offrono uno sguardo intimo su emozioni, strategie e obiettivi della squadra, lasciando i tifosi a chiedersi come influenzeranno il finale di stagione.

Parlando della partita, Locatelli ha espresso il disappunto per il risultato. «La partita contro la Lazio è stata delicatissima per entrambe le squadre e si è conclusa con un pareggio di 1-1. Siamo rammaricati perché eravamo vicini a ottenere una grande vittoria, anche dopo l’emergenza causata dall’espulsione. C’è voglia di stare insieme e di difendere insieme, da cui ripartire. Pierre sa che è un errore che non si deve fare, ma è un ragazzo per bene e ripartirà con noi». Questo commento evidenzia il rimpianto per una vittoria sfuggita per poco, sottolineando l’importanza del gioco di squadra e la capacità di superare gli errori individuali per continuare uniti.

Sul suo ruolo in difesa durante l’emergenza, il centrocampista ha ribadito l’approccio pragmatico della squadra. «In situazioni di emergenza, uno gioca dove chiede il mister. Come ho sempre detto, non bisogna concentrarsi sui problemi e non avere alibi. Dobbiamo centrare la Champions, che è il nostro obiettivo». Qui, Locatelli sottolinea la necessità di adattarsi senza scuse, enfatizzando come questo mindset sia cruciale per raggiungere l’obiettivo principale della stagione, alimentando l’interesse su come gestiranno le sfide future.

Guardando al futuro, Locatelli mantiene un focus deciso senza distrazioni. «Guarderemo Atalanta-Roma, ma non sprecheremo energie su altro, perché non porta a nulla. Le partite contro Bologna e Lazio sono state diverse e si decidono nei dettagli. A noi è mancato qualcosa; oggi è stata una partita diversa per l’emergenza che avevamo. Sono state buone gare, speravamo di vincere, ma ora abbiamo due partite che possiamo e dobbiamo vincere». Questa frase rivela una strategia di concentrazione sul presente, spiegando come le partite si riducano a piccoli dettagli e incoraggiando i fan a riflettere su cosa potrebbe cambiare nei prossimi match.

Riguardo al pareggio, il giocatore vede un’opportunità per crescere. «Questo pareggio non deve togliere nulla. Si è vista una grande squadra, che ha sofferto insieme, comunicando per non prendere gol. Da questo dobbiamo ripartire; con questo atteggiamento possiamo fare male agli altri». Il commento illustra l’ottimismo di Locatelli, che trasforma il risultato in un punto di forza, mostrando come l’unità del gruppo possa essere un’arma per future vittorie.

Sulle assenze, Locatelli richiama lo spirito juventino. «Quando sono arrivato alla Juve, ho capito che qui non bisogna trovare alibi. Bisogna indossare la maglia della Juventus come serve e giocare con chi c’è». Questo passaggio sottolinea la cultura della squadra, dove non ci sono scuse per le mancanze, invitando i lettori a considerare quanto questo approccio possa ispirare i compagni.

Per la Coppa Italia, il rammarico è palpabile. «Non so chi vincerà, avremmo dovuto esserci noi. Questo è un grande rammarico». Qui, Locatelli esprime un dispiacere personale e di squadra, che spiega il senso di occasione persa e motiva i tifosi a pensare a cosa potrebbe riservare la prossima stagione.

Infine, sulle espulsioni, Locatelli punta sull’esperienza. «Ci manca un po’ di esperienza nei dettagli, ho già parlato di questo. Ritornerà Kenan e dovrà farsi trovare pronto contro l’Udinese». Questa dichiarazione evidenzia un’area di miglioramento, offrendo un commento che prepara i lettori alla prossima sfida e al ruolo chiave di alcuni giocatori. Con queste parole, Locatelli lascia spazio a riflessioni sul percorso della Juventus verso i suoi obiettivi finali.

Tudor deluso a DAZN: “Bella gara, peccato per i tre punti persi. Prendiamo questo e andiamo avanti” – Ma è solo un misero pareggio?

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Le dichiarazioni di Tudor dopo il pareggio della Juventus: cosa ha rivelato il tecnico?

Scopri le parole sincere di Tudor dopo il pareggio beffardo della Juventus contro la Lazio, dove un gol all’ultimo secondo ha cambiato tutto. Un’analisi che ti terrà incollato! #Juventus #DAZN #SerieA

L’allenatore della Juventus, Tudor, è apparso visibilmente deluso dopo il pareggio per 1-1 contro la Lazio, come espresso durante l’intervista a DAZN. Il tecnico bianconero ha riflettuto sull’andamento della partita e sugli episodi chiave, condividendo pensieri che svelano la sua frustrazione per i punti persi in extremis, ma anche apprezzamento per l’impegno dei suoi giocatori nonostante le difficoltà.

Parlando della partita nel suo complesso, Tudor ha dichiarato: «È stata una bella gara; dispiace per aver perso i 3 punti. Prendiamo questo punto e andiamo avanti; i ragazzi hanno dato tutto, hanno dato il massimo. Viste le problematiche avute, non era facile. Dispiace avere così tante assenze». Queste parole sottolineano come il tecnico abbia riconosciuto il valore della prestazione della squadra, ma allo stesso tempo esprima rammarico per l’occasione sfumata, evidenziando l’impatto delle assenze sulla gestione della gara e l’orgoglio per l’impegno profuso dai giocatori.

Riguardo all’episodio controverso con Kalulu, Tudor ha commentato: «Sull’episodio di Kalulu ho visto le immagini; il gesto c’è stato. Non so se le prende sul viso, comunque è un’ingenuità. Non bisogna farlo, ma lui è un ragazzo per bene. Accettiamo questo episodio. Al ragazzo dispiace, però è una bravissima persona, un ragazzo di grandi valori». Questa frase rivela il bilanciamento tra critica e comprensione da parte di Tudor, che condanna l’errore ma difende il carattere del giocatore, mostrando un approccio umano e maturo alla gestione degli incidenti in campo.

Un complimento speciale è andato a Gatti, con Tudor che ha detto: «A Gatti devo fare i complimenti. Viene da una frattura e si era sempre allenato a parte. Avevamo deciso di portarlo per poterlo impiegare al massimo 5-10 minuti. Complimenti a lui perché ha stretto i denti». Qui, il tecnico esprime ammirazione per la resilienza del difensore, enfatizzando come il suo contributo, nonostante le limitazioni fisiche, sia stato un esempio di dedizione e forza d’animo, suscitando rispetto per la determinazione del giocatore.

Sulle sue scelte tattiche durante il match, Tudor ha spiegato: «Ho chiesto scusa ai due ragazzi che ho tolto dopo averli fatti entrare. Non è una scelta bella per loro due, ma era doverosa. Nico Gonzalez era un po’ in affanno, Conceicao invece mi è piaciuto tanto». Con questo commento, Tudor ammette la difficoltà delle sue decisioni, scusandosi per l’impatto emotivo sui giocatori coinvolti, mentre giustifica le sostituzioni basate su valutazioni pratiche, lodando chi ha performato bene e mantenendo un tono onesto e riflessivo.

Guardando al futuro, Tudor ha concluso con ottimismo: «Al completo siamo una squadra forte; con due innesti il prossimo anno si può avere una squadra di altissimo livello». Queste parole trasmettono la fiducia del tecnico nelle potenzialità della rosa, indicando che piccoli rinforzi potrebbero elevate il team a livelli superiori, e invitano i fan a riflettere sul potenziale di crescita della Juventus nella prossima stagione.

Lazio-Juventus, Locatelli non si arrende: “Partita delicata, pareggio ok ma ci manca grinta vera”

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Le dichiarazioni esclusive di Locatelli dopo il pareggio con la Lazio: cosa nasconde dietro le sue parole? #Juve #SerieA #Calcio

Nel cuore della serata romana allo Stadio Olimpico, dove Lazio e Juventus hanno dato vita a un pareggio per 1-1 nella trentaseiesima giornata di Serie A 2024-2025, il centrocampista e capitano bianconero Manuel Locatelli ha aperto uno spiraglio sui pensieri della squadra. Le sue parole, cariche di riflessione e determinazione, invitano i tifosi a scavare più a fondo sulle sfide affrontate e sul cammino che attende i bianconeri, mantenendo viva la curiosità su come ogni dettaglio possa influenzare il finale di stagione.

Sul tema della partita, Locatelli ha commentato: «La partita contro la Lazio è stata delicatissima per entrambe le squadre e si è conclusa con un pareggio di 1-1. Siamo rammaricati perché eravamo vicini a ottenere una grande vittoria, anche dopo l’emergenza causata dall’espulsione. C’è voglia di stare insieme e di difendere insieme, da cui ripartire. Pierre sa che è un errore che non si deve fare, ma è un ragazzo per bene e ripartirà con noi».
In questa frase, Locatelli evidenzia il rammarico per un’opportunità sfumata, ma anche l’importanza di unire il gruppo per superare gli ostacoli, alimentando l’interesse su come la squadra gestirà gli errori futuri.

Parlando del suo ruolo in difesa durante l’emergenza, ha aggiunto: «In situazioni di emergenza, uno gioca dove chiede il mister. Come ho sempre detto, non bisogna concentrarsi sui problemi e non avere alibi. Dobbiamo centrare la Champions, che è il nostro obiettivo».
Qui, Locatelli sottolinea l’approccio pragmatico e senza scuse della squadra, invitando i lettori a riflettere su come la flessibilità possa essere chiave per raggiungere traguardi ambiziosi come la qualificazione in Champions.

Guardando al futuro, Locatelli si è espresso con un mix di cautela e ottimismo: «Guarderemo Atalanta-Roma, ma non sprecheremo energie su altro, perché non porta a nulla. Le partite contro Bologna e Lazio sono state diverse e si decidono nei dettagli. A noi è mancato qualcosa; oggi è stata una partita diversa per l’emergenza che avevamo. Sono state buone gare, speravamo di vincere, ma ora abbiamo due partite che possiamo e dobbiamo vincere».
Con queste parole, egli avverte che ogni incontro è una questione di particolari, generando curiosità su come la Juventus intende sfruttare le prossime sfide per voltare pagina.

Riguardo al pareggio, Locatelli ha voluto trasmettere un messaggio di resilienza: «Questo pareggio non deve togliere nulla. Si è vista una grande squadra, che ha sofferto insieme, comunicando per non prendere gol. Da questo dobbiamo ripartire; con questo atteggiamento possiamo fare male agli altri».
In questo commento, Locatelli enfatizza la forza del collettivo, spingendo i fan a chiedersi se questo spirito possa davvero trasformarsi in vittorie future.

Sulle assenze in campo, il capitano ha ribadito la filosofia juventina: «Quando sono arrivato alla Juve, ho capito che qui non bisogna trovare alibi. Bisogna indossare la maglia della Juventus come serve e giocare con chi c’è».
Qui, Locatelli spiega l’atteggiamento no-alibi del club, che potrebbe incuriosire i lettori sul modo in cui la squadra affronta le difficoltà senza lamentarsi.

Per la Coppa Italia, ha espresso un rimpianto velato: «Non so chi vincerà, avremmo dovuto esserci noi. Questo è un grande rammarico».
Con questa osservazione, Locatelli lascia intendere un’autocritica sottintesa, invitando a riflettere su cosa la Juventus potrebbe fare per evitare simili delusioni.

Infine, sulle espulsioni, ha toccato un punto di crescita: «Ci manca un po’ di esperienza nei dettagli, ho già parlato di questo. Ritornerà Kenan e dovrà farsi trovare pronto contro l’Udinese».
In questa frase, Locatelli punta l’attenzione sulla necessità di maturare, lasciando i lettori con il dubbio su come questi aspetti influenzeranno le prestazioni imminenti.

Con queste riflessioni, Locatelli non solo riassume una serata intensa, ma accende la curiosità sui prossimi passi della Juventus, in una stagione che si decide nei minimi dettagli.

Marelli tuona su DAZN: Gesto di Kalulu insensato, rischia di saltare il resto del campionato

Marelli Analizza l’Espulsione di Kalulu: Un Gesto Che Potrebbe Cambiare le Carte in Tavola! #DAZN #LazioJuventus #SerieA

In una serata ricca di tensione al Stadio Olimpico, l’ex arbitro Marelli ha condiviso le sue insight durante l’analisi post-partita su DAZN, focalizzandosi su un momento cruciale della sfida tra Lazio e Juventus. Le sue osservazioni hanno catturato l’attenzione, lasciando i fan a chiedersi come un singolo episodio possa influenzare l’intera stagione, specialmente per il giocatore coinvolto. Marelli, con la sua esperienza, ha sviscerato i dettagli di un’espulsione che ha fatto discutere, alimentando curiosità su possibili ripercussioni.

«È un gesto che non c’entra nulla col gioco, in un primo momento avevo detto che non ci sarebbe stato intervento del VAR perché non si percepiva la violenza. L’inquadratura che chiarisce tutto, dall’alto, è completamente diversa dai primi replay e si vede chiaramente che Kalulu colpisce con una manata al collo l’avversario ormai lontano. Ricordiamo che Yildiz è stato squalificato per due giornate per condotta violenta. Questo fallo potrebbe costare a Kalulu la fine del campionato».
In questo commento, Marelli evidenzia come il gesto di Kalulu sia stato inizialmente sottovalutato, ma che una visuale alternativa abbia rivelato la sua vera natura aggressiva, paragonandolo a casi precedenti per sottolineare le potenziali conseguenze severe sul calendario di gare restanti.

Mentre le parole di Marelli riecheggiano nel dibattito calcistico, i tifosi si interrogano su come questa decisione possa riequilibrare le dinamiche in campo per le prossime sfide, rendendo questa analisi un punto di riflessione inevitabile per gli appassionati di Serie A.

Vecino non si ferma: “Credo sempre e mi butto in area”, Lazio potenza di energia!

Parole esclusive di Matias Vecino dopo il pareggio thrilling con la Juventus – Cosa nasconde il suo ottimismo? #SerieA #ChampionsLeague #Vecino

La sfida di Serie A tra Lazio e Juventus si è conclusa con un pareggio per 1-1, lasciando la corsa per la qualificazione alla prossima Champions League aperta fino alle ultime due partite. In un momento cruciale della stagione, Matias Vecino, il match winner uruguaiano, ha condiviso le sue riflessioni ai microfoni di DAZN, commentando con passione la prestazione dei suoi compagni e della squadra di Marco Baroni. Le sue parole, piene di energia e determinazione, stanno già facendo discutere i tifosi e gli appassionati.

Parlando della partita, Vecino ha evidenziato il suo approccio aggressivo e la fiducia nel gruppo: «Io ci credo sempre; cerco di attaccare l’area, buttandomi sempre in area. L’importante è crederci e andare sulle seconde palle. Tornare in Champions sarebbe bellissimo; i dettagli faranno la differenza». Questo commento rivela la mentalità combattiva dell’uruguaiano, che insiste sull’importanza di non mollare mai e di concentrarsi sui piccoli elementi che possono cambiare l’esito di una stagione intera, suscitando curiosità su come la squadra applicherà questi consigli nei prossimi match.

Sull’energia che distingue la Lazio dalle rivali, Vecino ha aggiunto: «La Lazio, rispetto alle altre, si distingue per l’energia. Abbiamo una grande ambizione e abbiamo la possibilità di raggiungere l’obiettivo». Qui, l’ex centrocampista sottolinea la vitalità e l’ambizione del team come fattori chiave per il successo, invitando i lettori a riflettere su come questa "energia" possa essere il segreto per superare le sfide restanti e conquistare un posto in Europa. Con questi insight, Vecino non solo motiva i suoi, ma accende l’interesse su ciò che attende la Lazio nel finale di campionato.

Pedro ammette: “Secondo tempo da urlo, ma che spreco! Era da vincere per i nostri tifosi”

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Che partita elettrizzante all’Olimpico! Lazio e Juventus si dividono la posta con un pareggio 1-1, e Pedro di DAZN condivide riflessioni che lasciano il pubblico con il fiato sospeso. #Calcio #SerieA #Pedro #LazioJuventus

In una serata carica di tensione allo stadio Olimpico, la sfida tra Lazio e Juventus si è conclusa con un pareggio che ha soddisfatto pochi. Il match, terminato 1-1, ha visto Pedro, l’ex stella del Barcellona, offrire il suo punto di vista esclusivo su DAZN. Le sue parole, ricche di emozione e analisi, catturano l’essenza di una gara combattuta e guardano già al futuro, suscitando curiosità su cosa riserverà il prosieguo della stagione.

Sulle prestazioni della sua squadra nel secondo tempo, Pedro ha dichiarato: «Abbiamo fatto un bel secondo tempo, abbiamo trovato il gol di Vecino, ma è un peccato; era un’opportunità bella davanti ai nostri tifosi. Alla fine abbiamo preso un punto, ma dobbiamo continuare così. Mancano 2 gare, sarà difficile contro l’Inter; sarà una gara intensa, aperta e speriamo di fare una bella prestazione e di conquistare dei punti». In questa frase, Pedro esprime un misto di orgoglio per la reazione della squadra e rammarico per l’occasione persa, evidenziando come un pareggio possa essere un punto di partenza per sfide cruciali.

Passando a un tema più leggero, l’attenzione si sposta sul tennista Carlos Alcaraz, presente allo stadio: «Si sarà divertito, possiamo andarlo a vedere; se andrà avanti agli Internazionali, è un tennista incredibile». Qui, Pedro usa un tono ammirato per collegare il mondo del calcio a quello del tennis, invitando i fan a seguire Alcaraz e aggiungendo un tocco di intrigo su possibili incroci tra sport diversi.

Infine, riflettendo sul suo futuro personale, Pedro ha toccato un argomento che accende la curiosità dei tifosi: «L’età è un dato, ma io ancora sto bene. Con i ragazzi, coi tifosi, col mister, continuo a lavorare e spero di essere qui un altro anno». Questa dichiarazione rivela la sua motivazione e resilienza, lasciando intendere che, nonostante gli anni, è pronto a dare ancora tanto, e fa sorgere domande su quali saranno le sue prossime mosse nel calcio. Con dichiarazioni come queste, Pedro non solo analizza il presente, ma alimenta l’interesse per ciò che verrà nel campionato.

Tudor elogia i suoi e archivia la Lazio: “Complimenti ai ragazzi, è stato bello… ma ora si guarda avanti”

Tudor Svela i Segreti Bianconeri Dopo la Sfida All’Olimpico

Scopri le rivelazioni del tecnico Tudor sulla grinta della sua squadra nel match contro la Lazio, dove un punto conquistato all’ultimo respiro potrebbe cambiare le sorti del campionato! Quali mosse tattiche e motivazioni nasconde per il finale di stagione? #Juventus #SerieA #TudorRivelazioni

Nella conferenza stampa post-partita, Igor Tudor ha offerto uno sguardo approfondito sugli obiettivi della Juventus in questa fase cruciale del campionato 2024/25. Le sue parole, provenienti dalla sfida serrata contro la Lazio, evidenziano non solo la resilienza della squadra, ma anche le sfide interne che stanno affrontando.

«Bisogna fare i complimenti ai ragazzi, c’è rammarico perché c’è mancato un minuto per portare a casa i tre punti. È stata fatta una gara concreta, prendiamo questo punto e ci concentriamo con tutti quelli che vedremo in settimana dopo le difficoltà che abbiamo avuto». In questa frase, Tudor riconosce l’impegno della squadra, esprimendo un misto di orgoglio per la prestazione e delusione per il risultato sfiorato, sottolineando l’importanza di guardare avanti nonostante gli ostacoli.

Passando alle sfide imminenti, il tecnico ha commentato: «Ci prepariamo al massimo con quello che abbiamo, ma noi ci siamo. Oggi abbiamo dimostrato che ci siamo». Qui, Tudor trasmette un messaggio di ottimismo e determinazione, rassicurando che la squadra è pronta a fronteggiare l’emergenza con le risorse disponibili.

Riguardo alle sostituzioni effettuate durante la gara, Tudor ha spiegato: «Li devo spiegare perché vengono fatti sempre per il bene della squadra. Ho fatto i complimenti ai ragazzi, ma prima ho chiesto scusa a due giocatori subentrati che sono usciti, di solito non faccio queste cose ma era un cambio giusto per il bene della squadra. A Gatti vanno fatti i complimenti, viene da una frattura e senza un minuto di allenamento è venuto in panchina. Mi ha detto di buttarlo dentro anche senza allenamento, è entrato da leader di questa squadra». Questa dichiarazione evidenzia l’onestà del tecnico nel giustificare le sue decisioni, lodando in particolare il coraggio e la leadership di Gatti in circostanze difficili.

Sul nervosismo emerso in squadra, Tudor ha osservato: «Si gioca tanto, è normale che ci sia un po’ di nervosismo. La squadra paga in questo perché è giovane, ma mi è piaciuto tutto di questa squadra». Con queste parole, il tecnico attribuisce il nervosismo alla inesperienza del gruppo, ma allo stesso tempo ne apprezza l’impegno complessivo, invitando a vedere il lato positivo.

Interrogato su possibili aspettative maggiori dalla formazione, ha risposto: «Ogni gara va preparata al meglio con quelli che ci sono. Vediamo chi recupera, mancano i tre difensori e c’è un’emergenza, recuperiamo Yildiz e vediamo gli altri. Come detto prima noi ci siamo, ci sono anche gli altri vicini ma penso che oggi abbiamo dimostrato una mentalità da grande squadra». Tudor spiega qui la gestione delle assenze, enfatizzando la mentalità vincente del team nonostante le carenze, e come questo impatto la preparazione delle partite.

Riflettendo sul suo passato, ha dichiarato: «Non parliamo del passato, è stato un bel passato ed è stata fatta una scelta con tranquillità. Non bisogna mai voltarsi indietro, ma vivere il presente e guardare avanti». In questa affermazione, Tudor chiude il capitolo precedente, sottolineando l’importanza di concentrarsi sul futuro per mantenere la motivazione.

Analizzando i risultati recenti, ha puntualizzato: «Va analizzato il momento e il peso specifico delle gare, abbiamo affrontato due big in trasferta e sono due pareggi che ci stanno, specialmente quello di Bologna. Sono convinto che ci saranno squadre che perderanno partite dove sono favorite, noi dovremo farci trovare pronti». Qui, il tecnico contestualizza i pareggi come risultati onorevoli contro avversari forti, esprimendo fiducia nella capacità della squadra di capitalizzare le opportunità future.

Sulle prestazioni di giocatori come Yildiz e Kalulu, ha aggiunto: «Sicuramente, età e pressione vanno di pari passo e senza esperienza può succedere. Abbiamo pagato queste ingenuità, ma si impara in fretta e si guarda avanti». Tudor identifica la pressione e l’inesperienza come fattori chiave, ma incoraggia una prospettiva di crescita rapida per superare questi errori.

Infine, riguardo all’utilizzo del VAR e alle espulsioni, ha concluso: «Non è un problema del VAR, per me è una grandissima cosa che ha cambiato il calcio in meglio. Queste vie di mezzo, questi rigorini e questi rossini che vanno combattute. Non bisogna fare gli attori e buttarsi, questo mi piace di meno rispetto al calcio del passato». In questa frase, il tecnico difende l’innovazione del VAR, criticando però le simulazioni, e auspica un ritorno a un gioco più autentico e leale.

Le dichiarazioni di Tudor non solo delineano la strategia bianconera per il finale di stagione, ma anche una visione ottimistica e pragmatica che potrebbe ispirare la squadra nei prossimi appuntamenti cruciali.

Lazio Juventus, Focolari: “La Lazio non è da Champions. Confermare Baroni?”

La Lazio pareggia in extremis 1 a 1 con il gol di Vecino. Ottima la reazione di biancocelesti dopo il solito gol subito dopo i primi 15 minuti del secondo tempo, ma resta il rammarico per aver buttato una partita cruciale. Le parole di Furio Focolari:

“Io non sono in grado di sapere cosa succederà in questa corsa finale per la Champions. La Juventus con questo pareggio, secondo me, va in Champions perché la logica e le statistiche portano a pensare che la Roma possa conquistare massimo un pareggio a Bergamo. La Juventus a centrocampo con Thuram sta messa bene ma deve ripartire o da un nuovo Vlahovic o da un grande goleador. La Juventus ha fatto una buona partita e ha meritato di andare in vantaggio. Kalulu ha fatto una sciocchezza, non va colpevolizzato l’arbitro. La Lazio ha tirato fuori l’orgoglio e soprattutto importante è stato l’innesto di Pedro, una vera scossa. All’andata la Lazio reclamò la mancata espulsione di Douglas Luiz per un colpo proibito non per l’espulsione in campo di un giocatore biancoceleste La Lazio ha fatto più punti dello scorso anno e dobbiamo essere onesti che i biancocelesti non sono da Champions League. Io confermerei Baroni anche perché non vedo allenatori più bravi con il budget disponibile”

La Lazio non molla mai. Recuperata la Juventus al 95′

E’ finita? Ancora no. Difficilmente la Lazio arriverà quarta, ma non è detta ancora l’ultima parola su questo bellissimo finale di campionato.

Rimane ancora tutto in ballo sull’ultimo posto utile per chi giocherà la prossima edizione della Champions League. Un pareggio cercato e ottenuto con merito all’ultimo secondo del tempo di recupero. Una Lazio che, nonostante i sui limiti, ci ha fatto sempre divertire, nel senso più profondo del termine.

D’altronde lo dicono i numeri, la Lazio di mister Baroni segna, eppure tanto. Infatti non è un caso se la compagine di mister Baroni sia il terzo miglior attacco della Serie A.

Certo, ora vincere a Milano contro l’Inter, battendo poi il Lecce all’ultima giornata di campionato, sperando in una serie di coincidenze provenienti dagli altri campi, non è una cosa semplice, ma quello che conta è aver conquistato un punto utile, anche in ottica Europa League, sicuramente competizione più adatta alla dimensione della società del patron Lotito.

La squadra di mister Baroni ha fatto il massimo nello scontro diretto contro i bianconeri di Igor Tudor, da inizio campionato più preparati sulla carta, nonostante la travagliata stagione. La squadra biancoceleste ha fatto un buon campionato, impressionando tutti nella prima fase della stagione. Poi il calo vertiginoso durante l’inverno e poi di nuovo una marcia all’altezza della stagione. Seppur troppo, almeno adesso, pronosticare un posizionamento al quarto posto, c’è da dire che questo punto non allontana la Juve e comunque sia allontana il Bologna, in attesa dell’altro scontro diretto in quel di Bergamo. Per la Lazio è fondamentale giocare in Europa, non tanto in quale competizione, diciamolo chiaramente.

La Lazio è prevedibile. Sempre cross dalla destra. La Juve anche in 10 non soffre

La Lazio ci prova ma è troppo prevedibile. La manovra dei padroni di casa è troppo prevedibile.

Infatti nonostante l’espulsione di Kalulu, la compagine di mister Baroni non riesce a trovare il gol del pareggio. Troppo scontata la manovra dei romani che cercano i cross dalla corsia di destra con Lazzari che però deve fare sempre due tre tocchi prima di mettere la palla al centro, anche se poi va fatta un ulteriore considerazione: ma la Lazio ha questi grandi saltatori tale da impensierire la difesa bianconera e Di Gregorio?

LAZIO JUVE CAMBIA TUTTO. EPISODIO CHIAVE DEL MATCH

Lazio Juve da brividi. Al Var si è deciso un momento chiave dell’incontro di Serie A.

Infatti dopo il fallo subito, Castellanos è caduto a terra. L’arbitro Massa non si è accorto ma poi è stato chiamato dai colleghi del Var per on-field review e per Kalulu non c’è stato nulla da fare. Espulsione diretta al 15′.

Lazio-Juve pagelle del primo tempo: Rovella il migliore

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Termina con il risultato di 0-0 la prima frazione di Lazio-Juve: ecco le pagelle del primo tempo di una sfida ancora bloccata.

Lazio-Juve pagelle del primo tempo: Rovella il migliore

Mandas 6: Attento nelle uscite

Pellegrini 5: Poco preciso quando riesce ad arrivare al cross

Romagnoli 6.5: Salva sul tiro di Costa 

Gila 6: Un primo tempo attento

Marusic 5: Un fallo da disattenzione su Weah che sarebbe potuto costare il cartellino giallo.

Rovella 6.5: Corre ovunque per garantire equilibrio e schermare la costruzione avversaria

Guendouzi 6: Prezioso nel raddoppio su Kolo Muani al 26′

Dele-Bashiru 5.5: Suo il primo squillo a impegnare Di Gregorio, impatta meno bene in fase di non possesso

Isaksen 6: Bravo a sfondare sulla sua corsia, Di Gregorio deve metterci i guantoni

Zaccagni 5: Non riesce a incidere, marcato a vista dal reparto difensivo della Juventus

Castellanos 5: Un primo tempo davvero difficile, in cui non riesce a costruirsi vere e proprie occasioni.

 

 

 

 

 

 

Romagnoli salva la Lazio. Juve pericolosa

Al 15′ di Lazio Juventus, Alessio Romagnoli si è reso protagonista di un intervento provvidenziale che ha salvato la sua formazione.

infatti sulla conclusione di Alberto costa, numero due della formazione di Igor Tudor, il difensore romano, salva il tiro che stava andando in porta con Mandas che non poteva farci più nulla per evitare la rete degli ospiti, dopo che la sua uscita imperfetta aveva di fatto regalato la palla ai bianconeri.

Lazio Juventus, La coreografia della Curva Nord

Lazio Juventus la bellissima coreografia della curva Nord è sempre uno spettacolo vivere questi colori e il feudo del tifo capitolino è sempre una spanna sopra glia altri.

All’entrata in campo delle due formazioni in Curva nord, oggi piena di bandiere inizia la musica del film del Gladiatore, protagonista Russel Crowe tifoso della Lazio sopra il settore c’è una decorazione greco-romana, poi sotto, sullo sfondo bianco una scritta in giallo HONOR. Sotto la Curva Nord la scritta “Ovunque sia l’aquila, è con lei l’onore di Roma”.

Avanti Lazio, Forza ragazzi!

La Lazio ricorda Oliviero Garlini. Emozioni per una squadra indimenticabile

La Lazio ricorda Oliviero Garlini, un giocatore che seppur in un momento molto difficile per la nostra Lazio, non è stato dimenticato.

Oliviero Garlini nacque a Stezzano, un paese in provincia di Bergamo e nel 1984 si trasferì alla Lazio che, in preda a una grave crisi societaria, nell’annata 1984-85 retrocesse in B. Nel campionato successivo, con allenatore Luigi Simoni, Garlini fu capocannoniere della serie cadetta con 18 reti.

Poco prima dell’annuncio delle formazioni, sui tabelloni dell’impianto romano la società Lazio ha voluto ricordare il bomber scomparso due giorni fa, il quale contribuì alla promozione della Lazio sotto la guida di Gigi Simoni.

CUORE LAZIALE - Lazio, Clamoroso retroscena su Mandas: ha venduto la sua auto per i biancocelesti

Lazio – Tra pochi minuti si giocherà la fondamentale sfida per la corsa Champions tra la Lazio di Baroni e la Juventus di Tudor. Nel prepartita su DAZN è stato reso noto un clamoroso retroscena sul portiere titolare biancoceleste Christos Mandas.

Lazio, Mandas nel cuore dei tifosi laziali

Lazio
Lazio, Christos Mandas laziale vero (Foto Fraioli)

Come riportato da DAZN, Mandas è entrato nel pieno del cuore sia dei tifosi laziali che, addirittura, dei figli dei calciatori allenati da mister Marco Baroni. Infatti, si racconta che i giovani acquilotti sono sempre volenterosi di avere contatti con il portiere greco. Ma i retroscena non sono finiti qui. Mandas era il portiere del OFI Creta e alla chiamata del club del Presidente Claudio Lotito era rimasto incredulo. Una volta arrivato al Centro Sportico di Formello, decise di vendere la sua auto a causa del suo stipendio minimo. Costato 900 mila euro al club capitolino ora la Lazio ha rifiutato un’offerta da 20 e passa milioni di euro per lui, a dimostrazione della sua crescita.

Guendouzi a Dazn: “A fine stagione vedremo il mio futuro”

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In attesa del calcio d’inizio di Lazio-Juventus, in programma alle ore 18:00, nel pre-partita a bordocampo è intervenuto il centrocampista laziale Mateo Guendouzi, che ha lanciato anche un importante indizio sul suo futuro. Ecco le parole del feancese.

Le parole di Guendouzi: “Rimango alla Lazio? Vedremo in estate”

“Questa partita è molto importante per noi, dobbiamo dare il massimo per cercare di vincere. Riportare la Lazio in Champions League è importante, dobbiamo dare tutto per riuscire a portare la Lazio dove merita. Il mio futuro? i tifosi laziali sono speciali, vorrei rimanere qui con loro.”

PARTITA - Lazio Juventus, Le Formazioni Ufficiali: le scelte di Baroni

Lazio Juventus – Tra pochi minuti la Lazio di mister Marco Baroni affronterà allo Stadio Olimpico di Roma la Juventus di Igor Tudor. La sfida, complice il risultato del Bologna, sconfitto dal Milan, sarà fondamentale per la corsa Champions.

Lazio Juventus, le Formazioni Ufficiali

Lazio Juventus
Lazio Juventus, le scelte di Baroni (Foto Fraioli)

Ecco le formazioni ufficial del match. A caricare la formazione biancoceleste ci ha pensato il Presidente Claudio Lotito.

LAZIO (4-2-3-1): Mandas, Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini, Rovella, Guendouzi, Isaksen, Dele-Bashiru, Zaccagni, Castellanos

­JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio, Kalulu, Veiga, Savona, Costa, Locatelli, Thuram, Mckennie, Weah, Kolo Muani, Nico Gonzalez

 

Lazio Juventus, Lotito carica la squadra: ecco cosa ha detto

Non c’è spazio per certezze assolute nella Lazio che si prepara allo scontro diretto con la Juventus. Durante la rifinitura Baroni ha mischiato le carte: tra questioni tattiche e condizioni fisiche non ottimali, sono ancora diversi i dubbi di formazione. Ma in un match dal peso specifico enorme, più delle scelte tecniche conteranno le motivazioni.

Proprio per questo, nel giorno del suo 68° compleanno, Claudio Lotito si è presentato a Formello per caricare personalmente la squadra. Un gesto simbolico ma significativo, riportato dal Corriere dello Sport, che segna il primo faccia a faccia con la rosa dopo la famosa telefonata diventata virale nei giorni scorsi.

Il presidente ha voluto lanciare un messaggio chiaro: serve massima determinazione nello scontro Champions contro i bianconeri. Ora la parola passa al campo.

Lazio Juventus, probabile formazione: Si rivede Dele Bashiru

Match ad alta tensione all’Olimpico: Lazio e Juventus si giocano il quarto posto in classifica, entrambe appaiate a 63 punti. Una sfida che può decidere le sorti europee della stagione.

Mister Baroni dovrà fare i conti con assenze pesanti: Patric è out fino a fine stagione, mentre Hysaj salterà il big match per squalifica. In difesa rientra Lazzari, pronto a contendere la maglia a Marusic sulla destra, anche se il montenegrino non è al meglio dopo la trasferta di Empoli. Più improbabile l’opzione di Marusic avanzato nel tridente. A sinistra confermato Pellegrini, mentre al centro della retroguardia torna la coppia Gila-Romagnoli davanti a Mandas, con Gigot che partirà dalla panchina.

A centrocampo, nonostante la fatica accumulata, spazio ancora a Guendouzi e Rovella, con Vecino e Belahyane inizialmente fuori. Sulla trequarti, Isaksen è atteso dal primo minuto a destra, Zaccagni confermato a sinistra. Al centro, in netto rialzo le quotazioni di Dele-Bashiru, in ballottaggio con Dia (più indietro Pedro) per agire alle spalle di Castellanos, che sarà il riferimento centrale in attacco.

Probabile formazione Lazio (4-2-3-1): Mandas; Marusic, Gila, Romagnoli, Pellegrini; Guendouzi, Rovella; Isaksen, Dele-Bashiru, Zaccagni; Castellanos.
A disposizione: Provedel, Furlanetto, Lazzari, Provstgaard, Tavares, Basic, Vecino, Belahyane, Ibrahimovic, Tchaouna, Noslin, Dia, Pedro.
Allenatore: Baroni

JUVENTUS (3-5-2): Di Gregorio; Savona, Veiga, Kalulu; Weah, Locatelli, Thuram, McKennie, Alberto Costa; N. Gonzalez, Kolo Mouani. All.: Tudor.