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Mattei all’attacco: Sarri era l’ombrello che nascondeva i buchi della Lazio, con 20 gol persi. E il presidente?

Stefano Mattei non si trattiene: Crisi in casa Lazio tra mercato bloccato e conti in rosso. Cosa nasconde davvero la gestione del club? #Lazio #SerieA #Calciomercato

Stefano Mattei, intervenuto ai microfoni di Radiosei, ha alzato il velo su una serie di criticità che stanno scuotendo la Lazio, attirando l’attenzione su aspetti controversi della gestione societaria. Con un’analisi diretta e tagliente, Mattei stimola curiosità su come un club come la Lazio stia navigando in acque turbolente, dal blocco del calciomercato alle valutazioni dei giocatori, fino all’idea audace di disputare partite di Serie A all’estero. Ma quali sono i dettagli che emergono dalle sue parole, e cosa dicono sul futuro della squadra?

Nel suo intervento, Mattei punta il dito su dinamiche interne che potrebbero spiegare le recenti difficoltà. «Sarri è stato l’ombrello della società per cercare di tamponare l’emergenza delle polemiche. Il blocco del mercato ha creato un problema tra i tifosi. Sarri ha bisogno di determinati giocatori, che ora non ci sono. Solitamente sono i giocatori a doversi adattare all’allenatore, alla Lazio si è creato il problema opposto. Oggi ho letto che Noslin è sul mercato e si aspettano offerte, secondo me il telefono non squillerà mai. Lotito nelle trattative vuole sempre vincere, questo le fa bloccare.» Queste dichiarazioni, che evidenziano un’inversione di ruoli tra allenatore e rosa, fanno sorgere una domanda intrigante: la Lazio è davvero pronta a competere senza rinforzi adeguati?

Passando a temi più globali, Mattei non esita a criticare l’ipotesi di portare le partite di Serie A in luoghi remoti come l’America o l’Australia, legandola a motivazioni economiche. «Assurdo pensare di giocare partite di Serie A in America o in Australia, dietro ci sono ovviamente motivazioni legate a soldi e sponsor. La Lazio incassa 55 milioni di euro l’anno dai diritti televisivi, le altre big di Serie A circa 15/20 in più. La Lazio fattura sui 120 milioni di euro, la Roma il doppio, il Napoli il triplo mentre Inter, Juventus e Milan il quadruplo. Questo dimostra che Lotito non ha un piano e una struttura societaria che permette di aumentare il fatturato. Tutto ciò porta anche a un ridimensionamento tecnico. La Lazio conta solo sui tifosi, che pagano e permettono al presidente Lotito di gestire il club.» Questa parte del discorso solleva un interrogativo affascinante: è solo una questione di soldi, o c’è un vero piano strategico che manca alla Lazio per colmare il gap con le rivali?

Infine, Mattei si addentra in un’analisi numerica che getta luce sulle prestazioni sul campo, con un focus sui gol persi e il calo di rendimento di alcuni giocatori. «In due anni Guendouzi ha fatto tre gol, Rovella zero: media 1,5. Luis Alberto e Milinkovic-Savic avevano una media di 13 gol a stagione. Davanti ancora peggio. Castellanos ha una media di sette gol a stagione, Immobile 21. La Lazio ha perso circa venti gol. Il presidente dice che la squadra è stata potenziata, a me non sembra. Davanti ai numeri c’è ben poco da obiettare. I ‘mercenari’, chiamati così da Lotito, ti facevano vincere le partite con i loro gol.» Queste statistiche, presentate con una franchezza disarmante, invitano a riflettere: quanto è cambiata la Lazio senza quei “mercenari” che facevano la differenza, e cosa significa per le ambizioni future del club? In un mondo del calcio dove i numeri spesso parlano più delle parole, le osservazioni di Mattei lasciano spazio a molte domande su cosa attende la squadra nella prossima stagione.

Lazio si fa sul serio: Onorato conferma il rush sul Flaminio, e i rivali tremano!

Aggiornamenti esclusivi sul futuro dello Stadio Flaminio della Lazio

Eccitazione per il progetto dello Stadio Flaminio: l’Assessore Alessandro Onorato rivela progressi seri e dettagli intriganti sulla Lazio. Scopri cosa c’è in ballo per i tifosi! #Lazio #StadioFlaminio #RomaCapitale

Ai microfoni di Radiosei, l’Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato ha condiviso insight affascinanti sul percorso della Lazio verso il rinnovato Stadio Flaminio. Con un tono di ottimismo misto a realismo, le sue parole catturano l’attenzione su un progetto che potrebbe ridisegnare il panorama sportivo della capitale, lasciando i fan curiosi sui prossimi passi.

Onorato ha iniziato affrontando direttamente lo stato del progetto, sottolineando l’impegno della Lazio. «Stadio Flaminio? La Lazio sta andando avanti in maniera molto seria su questo progetto, l’amministrazione Comunale ha chiesto delle integrazione 7-8 giorni fa; parliamo di integrazioni di chiarimento sul tipo di sviluppo del progetto, che è complesso, importante e prevede un investimento di un certo livello economico; le integrazioni riguardano anche i parcheggi e l’aspetto ambientale». Questa dichiarazione invita a riflettere su quanto il piano sia ambizioso, con aspetti pratici come parcheggi e impatto ambientale che potrebbero fare la differenza per la sua riuscita.

Passando agli sviluppi tecnici, Onorato ha delineato un calendario che accende l’interesse dei supporter. «I nostri uffici sono in contatto con la Lazio che a breve credo, e dico credo perché c’è la volontà, integrerà queste carte. Integrare la documentazione prossimi giorni vuol dire che a fine mese, massimo inizio settembre, potrebbe cominciare la conferenza servizi, lo strumento tecnico dove sono chiamate tutte le Istituzioni coinvolte a dare il parere, tecnico appunto, sul progetto. Quindi non parliamo solo degli uffici del Comune, ma ci tanti organi coinvolti, circa 20. Se si apre la conferenza servizi, come penso, vuol dire che i documenti ci sono tutti. Poi gli uffici diranno se il progetto è tecnicamente sostenibile. Ad oggi la Lazio parla di uno stadio che si aggira attorno ai 50mila posti ma parlare di questi numeri è prematuro, tutto questo sarà frutto della conferenza servizi. Io ora mi concentrerei sulla fattibilità tecnica. Ostacoli ambientali? Il tema è tecnico, è evidente che chi abita intorno guarda con sospetto, se non timore e preoccupazione, al progetto. E parliamo di un quartiere che già oggi è penalizzato dalle partite di Roma e Lazio». Queste righe evidenziano le complessità burocratiche, alimentando curiosità su come le istituzioni possano superare ostacoli come l’impatto sul quartiere, e se i 50mila posti diventeranno realtà.

Infine, Onorato ha toccato aspetti più personali e vari, esprimendo fiducia nel leadership coinvolta. «Io lo vedo molto concentrato, convinto di questo progetto. Per noi poi conta poco l’aspetto umorale, contano i fatti. Da dicembre a oggi, con l’inizio dell’iter ufficiale, il presidente ha dimostrato grandissima professionalità. Io sono nato e cresciuto a Ostia, nel club di Re Cecconi. Il mio idolo? Sono della nuova generazione, quindi direi Gascoigne, Signori. Gli Oasis nella Capitale? Questi sono live di società che organizzano in tutto il mondo, l’aspetto economico è fondamentale. Ci sono delle trattative in corso». Questa parte aggiunge un tocco umano, mostrando come il progetto si intrecci con storie personali e opportunità extrasportive, lasciando i lettori a chiedersi quali sorprese potrebbero arrivare dai live e dalle trattative in corso.

Con questi aggiornamenti, il futuro dello Stadio Flaminio appare come un capitolo promettente ma pieno di incognite, che continua a tenere i appassionati in attesa di novità decisive.

Lazio, De Grandis analizza il momento biancoceleste: “Difesa solida, ma l’attacco resta un problema”

Intervenuto ai microfoni di Radio Laziale, il giornalista di Sky Sport Stefano De Grandis ha tracciato un quadro dettagliato del momento che sta vivendo la Lazio, affrontando temi tattici e analizzando reparto per reparto.

De Grandis ha elogiato la fase difensiva della squadra, che appare in crescita, ma ha evidenziato le difficoltà offensive: “La Lazio fatica a fare gol, Zaccagni è un ottimo elemento, ma manca un vero trequartista”. In vista dell’amichevole con il Galatasaray, il giornalista si aspetta una squadra attenta e compatta, con progressi soprattutto nella tenuta difensiva.

Sul piano tattico, De Grandis si è espresso sull’eventuale cambio modulo: “Il 4-3-1-2 sarebbe una rivoluzione, richiederebbe terzini molto propositivi e un grande lavoro tattico. Più accessibile il 4-2-3-1, anche se richiede un grande sforzo dai mediani”.

A centrocampo, il focus è su Cataldi, attualmente preferito a Rovella, e sul potenziale inespresso di Dele-Bashiru: “Con Baroni era un cavallo pazzo, ora fatica a trovare la sua dimensione. Serve che diventi più determinante tra le linee”.

Per quanto riguarda i terzini, l’arrivo di Nuno Tavares potrebbe aprire scenari tattici diversi, mentre in attacco De Grandis ritiene improbabile l’utilizzo contemporaneo di Dia e Castellanos. Infine, sui portieri: “Provedel dà più garanzie con i piedi, Mandas è più esplosivo tra i pali. La soluzione ideale sarebbe un mix tra i due”.

Lazio al bivio: Castellanos sotto assedio e il enigma Insigne che fa tremare la panchina

Pressione su Taty Castellanos e il dilemma di calciomercato: le scelte obbligate della Lazio #Lazio #Calciomercato #SerieA

In casa Lazio, l’attenzione è tutta su Taty Castellanos, l’attaccante argentino che sta vivendo un momento di tensione crescente nelle amichevoli estive. A secco di gol in ogni partita disputata finora, il giocatore non solo appare isolato sul campo, ma le sue reazioni – gesti di stizza, sbracciate e discussioni – stanno destando preoccupazione. È un segnale che fa riflettere: in partite che dovrebbero servire per testare la forma, questo nervosismo potrebbe essere un campanello d’allarme per il resto della stagione.

Il problema per Castellanos non è nuovo. Nel suo primo anno a Roma, aveva già sofferto la concorrenza di Immobile, e ora rischia di vedersi superare nelle gerarchie da Dia, che potrebbe insidiare il suo posto da titolare già nell’amichevole contro il Galatasaray. Come riportato dall’edizione romana del Corriere della Sera, un paio di settimane fa l’argentino ha flirtato con il Flamengo, ma la società biancoceleste non intende cederlo senza un adeguato sostituto, lasciando così i tifosi a chiedersi quale sarà il prossimo passo in questo intreccio di calciomercato.

L’ipotesi di sostituire Castellanos con Insigne, attualmente svincolato, è stata presa in considerazione, ma la situazione appare complessa e incerta. L’ex Napoli sta temporeggiando, e la Lazio non può permettersi di rimanere scoperta in attacco, soprattutto con Dia che partirà probabilmente a dicembre per la Coppa d’Africa. Questo dilemma sta alimentando curiosità: come gestirà la squadra questa delicata fase?

Sul fronte positivo, la Lazio ha blindato due pedine chiave del centrocampo. Le clausole di rescissione di Rovella e Guendouzi, entrambe da 50 milioni, sono scadute, rendendo impossibile una loro partenza senza un accordo diretto con il club. Ora, qualsiasi trattativa dovrà passare attraverso la società, rafforzando così le linee difensive e lasciando spazio per concentrarsi sul reparto offensivo.

Le decisioni che arriveranno nelle prossime settimane saranno cruciali per il futuro della Lazio, che deve ritrovare al più presto la via del gol per non rischiare di inciampare all’inizio del campionato. Con Castellanos al centro dell’attenzione, i tifosi attendono con impazienza di vedere come si evolverà questa storia.

Lazio, l’ultimo disperato salvataggio di Lotito: Sarri è la scialuppa di salvezza!

Intervenuto ai microfoni di TMW Radio, Paolo De Paola ha analizzato con grande attenzione la situazione della Lazio e il ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste. Secondo l’esperto, l’ingaggio di Sarri rappresenta una mossa strategica da parte del presidente Claudio Lotito per cercare di salvare una stagione complicata.

“La Lazio si chiama Sarri, che è la scialuppa di salvataggio di Lotito”, ha esordito De Paola, sottolineando come il tecnico toscano sia stato chiamato per dare una scossa a una squadra che, nonostante le difficoltà, possiede comunque un buon potenziale. “È stato chiamato per salvare una squadra che già così è una buonissima squadra”, ha aggiunto, evidenziando che la rosa a disposizione non è da sottovalutare.

De Paola ha definito la scelta di Sarri “oculatissima”, riconoscendo al tecnico la capacità di costruire un gruppo competitivo anche in condizioni non ottimali. Tuttavia, ha puntualizzato che esistono “limiti oggettivi” che potrebbero influire sul percorso della Lazio verso la conquista di un posto nelle competizioni europee.

Il ritorno di Maurizio Sarri, dunque, non è solo un cambio tecnico, ma una vera e propria strategia per riportare entusiasmo e solidità in un club che mira a riconquistare una dimensione europea stabile. La sfida per Sarri sarà quella di sfruttare al meglio il potenziale della squadra, superando le difficoltà e facendo leva sulla sua esperienza e sul suo calcio offensivo.

Cristo Muñoz verso il grande ritorno in Spagna? La Lazio sotto assedio!

Cristo Muñoz, giovane talento della Lazio classe 2005, sta attirando sempre più l’attenzione non solo in Italia, ma soprattutto all’estero, in particolare in Spagna. Secondo quanto riportato dal quotidiano spagnolo AS, il centrocampista spagnolo è infatti uno dei profili più richiesti nel panorama calcistico iberico, con diversi club della Segunda División pronti a contenderselo.

Muñoz, cresciuto nelle giovanili del Barcellona, ha trascorso anni importanti alla Masia, la celebre accademia blaugrana, dove ha condiviso il campo e la crescita con altri giovani promettenti come Gavi e Fermín López. Il suo talento e la sua versatilità nel centrocampo lo hanno messo sotto i riflettori sin da giovanissimo. Lo scorso anno, però, Cristo ha deciso di trasferirsi in Italia, accettando la chiamata della Lazio, che ha puntato su di lui con grande fiducia.

Nonostante il blocco del mercato in entrata per i biancocelesti, il calciomercato in uscita potrebbe regalare a Muñoz una nuova opportunità. La possibilità di tornare in Spagna è concreta, con squadre di seconda divisione come l’Almeria che sarebbero pronte ad accoglierlo per offrirgli maggior spazio e continuità in una categoria competitiva.

La situazione resta in evoluzione, ma appare chiaro che Cristo Muñoz, nonostante la giovane età, è un nome da tenere d’occhio. La Lazio dovrà valutare con attenzione quale sarà la migliore soluzione per il futuro di un talento che, nel giro di pochi anni, potrebbe davvero fare il salto di qualità nel calcio professionistico.

Sarri in crisi alla Lazio: Quel ruolo è un vero rompicapo!

La Lazio brilla in difesa ma arranca in attacco: segnali contrastanti dal precampionato! #Lazio #SerieA #Calcio

La squadra biancoceleste ha appena concluso le prime tre amichevoli del precampionato, mostrando un mix intrigante di luci e ombre che fa riflettere i tifosi. Se da una parte la difesa appare già solida e ben strutturata, elemento che soddisfa il tecnico, dall’altra emergono preoccupazioni per un attacco che fatica a decollare, lasciando spazio a domande su come evolverà il gioco.

I numeri parlano chiaro e alimentano la curiosità: solo quattro gol segnati in totale durante queste uscite. Tre sono arrivati contro la formazione Primavera, mentre l’unica rete contro una squadra professionistica – l’Avellino – è giunta all’ultimo minuto su calcio di rigore, trasformato da Guendouzi. È un bilancio che accende i riflettori sull’efficacia del nuovo assetto offensivo, ancora distante dagli standard elevati visti in passato.

Al centro del campo, un cambiamento significativo sta destando interesse: l’assenza di Luis Alberto, da anni il fulcro della manovra biancoceleste con i suoi passaggi filtranti e la visione di gioco superiore. Ora, la squadra si affida a profili diversi, come Dele-Bashiru, un calciatore con forza fisica e strappi in progressione, ma che deve adattarsi a una filosofia di possesso e palleggio ben precisa.

In questa fase di transizione, la Lazio sta cercando di bilanciare le nuove caratteristiche dei giocatori con un’identità tattica consolidata. Mentre la fase difensiva ha dimostrato compattezza e concentrazione, ciò che manca è la fluidità nella circolazione del pallone e la capacità di creare occasioni da gol con continuità, un aspetto che potrebbe sorprendere i fan nei prossimi test.

Nonostante le incognite, c’è ottimismo: il precampionato è il momento ideale per esperimenti e correzioni. La dirigenza è al lavoro sul mercato per colmare le lacune emerse, e i tifosi sperano che le amichevoli future rivelino una squadra più incisiva, specialmente negli ultimi metri del campo.

In sintesi, la Lazio parte con certezze difensive ma con interrogativi importanti da risolvere a centrocampo e in attacco, mentre il cammino verso la stagione ufficiale prosegue con l’obiettivo di arrivare pronta e competitiva.

Abbonamenti Lazio, I laziali non mollano la squadra. 27.000 tessere sottoscritte

Non mollare mai Lazio”. Uno degli inni più belli della nostra squadra che purtroppo non viene più suonato né cantato allo stadio olimpico, ma che rispecchia una generazione e un popolo fiero.

La Lazio è tanta roba e per certi aspetti è la squadra più speciale della città di Roma. Quella più originale, più elitaria, più ricca di storia e di valori. La polisportiva, il Pippanera, il no alla fusione, il calcioscommesse, i meno nove, la pioggia a Perugia, insomma la Lazio è una favola ancora tutta da scrivere.

Campagna abbonamenti Lazio. Il dato al 1 agosto

La Lazio è un passo dal raggiungere 27000 abbonamenti. Da fonti raccolta in esclusiva da laziochannel.it il dato aggiornato a oggi, venerdì primo agosto 2025 è di 26700 abbonamenti per la prossima stagione di Serie A. Non è per niente male, considerando il blocco del calciomercato in entrata e la delusione per la stagione appena conclusa. Quasi 27.000 tessere sottoscritte sono un chiaro segno d’amore verso l’aquila romana. Calcolando soprattutto che nelle precedenti stagioni, la media è costantemente salita. 

Sono lontani gli anni intorno al 2010 quando si era in piena contestazione contro Lotito e gli abbonati erano poco più di diecimila anime. La Lazio cresce e la Lazialità, nonostante ci sia tanto ancora da migliorare, è un valore. Lo dicono i dati sul tifo in città. La Lazio è sempre più la squadra di Roma.

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Sarri nel caos: Il dilemma bollente tra Cataldi e Rovella per la regia Lazio

Quale sarà il regista ideale per la Lazio? La caccia al “direttore d’orchestra” tra Cataldi e Rovella accende le curiosità dei tifosi! #Lazio #SerieA #Calcio

La Lazio è alle prese con un enigma affascinante nel cuore del suo centrocampo: serve un “direttore d’orchestra” capace di infondere ordine e fluidità a una manovra che, finora, appare troppo statica. Come emerge dalle analisi recenti, la squadra ha dimostrato solidità difensiva contro il Fenerbahçe, ma il vero rompicapo resta il distacco tra i reparti centrali e l’attacco, lasciando spazio a domande su come migliorare l’equilibrio complessivo.

Al centro di questa sfida c’è la decisione tra Danilo Cataldi e Nicolò Rovella, due profili che stanno testando le loro qualità per prendere il comando. Nelle partite in Turchia e nell’amichevole contro l’Avellino, i due si sono alternati, con ciascun giocatore a gestire un tempo per mostrare le proprie carte. Eppure, queste prove non hanno ancora fornito risposte chiare, alimentando l’interesse su chi emergerà come la scelta vincente.

Guardando i numeri, emerge un confronto intrigante: Cataldi ha toccato più palloni (41 contro i 29 di Rovella), dimostrando un approccio più dinamico, mentre Rovella si è distinto per una maggiore precisione nei passaggi (96% contro il 78%). Questi dati, da soli, non bastano a sciogliere il nodo, ma sembrano dare un leggero vantaggio a Cataldi per la sua velocità nel far girare il gioco, anche se Rovella resta una pedina preziosa da non sottovalutare.

Insomma, la Lazio sta navigando in acque piene di incertezze, con questa scelta che potrebbe fare la differenza nel rendere la squadra più fluida e competitiva. I fan attendono con impazienza di vedere come evolverà questa storia sul campo.

Calciomercato Lazio, ora è anche ufficiale

Calciomercato Lazio – Il Presidente Claudio Lotito non sta passando uno dei suoi periodi migliori come patron della Lazio. Il dato sui ricavi dai diritti televisivi potrebbe far da dimostrazione al periodo negativo, ma se fosse solo quello la società biancoceleste navigherebbe in acque ben migliori. Tuttavia, finalmente è arrivata una buona notizia da dare a mister Maurizio Sarri.

Calciomercato Lazio, Angelo Fabiani non dovrà più preoccuparsene: gran sospiro di sollievo per Lotito

Come anche riportato nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, dalla giornata di ieri, 31 luglio, Mattéo Guendouzi e Nicolò Rovella non sono più soggetti a clausole rescissorie di alcun tipo.

Sì, il calciomercato Lazio fino a questo momento ha rischiato di perdere i due, qualora la clausola fosse stata esercitata. Per Rovella la cifra era di 50 milioni di euro, mentre per Guendouzi di 55. Il rischio c’era, ma nessun ha ritenuto consono spendere quelle cifre per i centrocampisti titolari della Lazio.

E menomale aggiungiamo noi: con anche solo una di queste due cessioni, con il mercato bloccato, la Lazio non avrebbe potuto acquistare alcun sostituto. Nico e Guendo saranno fondamentali per il passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 che Sarri intende portare a termine.

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, ora è anche ufficiale: Mattéo Guendouzi e Nicolò Rovella rimarranno in biancoceleste almeno per un altro anno (Foto Fraioli)

Sarri nel caos infortuni: la Lazio rischia il flop totale?

Infortuni in agguato per la Lazio in Turchia: una situazione che potrebbe cambiare tutto? #Lazio #Infortuni #Precampionato

La squadra biancoceleste prosegue la sua preparazione estiva al centro sportivo Turgay Ciner, con allenamenti intensi che mirano a ottimizzare la condizione fisica e i meccanismi tattici. In questo contesto di impegno e concentrazione, emergono preoccupazioni legate agli infortuni, un tema che continua a essere un’incognita ricorrente per la squadra, anche in questo precampionato.

Attualmente, tre giocatori sono indisponibili: Patric, Gigot e Isaksen. La situazione più delicata coinvolge Patric, alle prese con una lesione muscolare di media entità al retto femorale sinistro. Per questo difensore affidabile della scorsa stagione, si prevede uno stop di circa un mese, il che potrebbe creare vuoti importanti in difesa, dove la sua presenza è sempre stata cruciale.

Questo nuovo infortunio non fa che ravvivare le ansie legate agli infortuni della squadra, che avevano già influenzato i risultati chiave lo scorso anno. Con Patric fuori, potrebbero emergere opportunità per Gigot, il difensore centrale arrivato per rinforzare il reparto, ma anche lui è attualmente indisponibile, e la sua condizione resta sotto osservazione nei prossimi giorni.

Isaksen, un altro elemento chiave assente, sta gestendo un problema muscolare di lieve entità. Il suo recupero dovrebbe essere rapido, ma lo staff medico preferisce procedere con cautela per evitare complicazioni in questa fase critica della preparazione.

Nonostante le sfide, il team tecnico non ha piani per alterare l’assetto tattico: contro il Galatasaray si confermerà il 4-3-3, con focus su schemi e intese tra i reparti per essere pronti all’inizio della stagione. Lo staff continuerà a monitorare attentamente le condizioni fisiche dei giocatori, gestendo gli infortuni come una variabile essenziale per mantenere l’equilibrio e le ambizioni della squadra.

Calciomercato Lazio, novità importanti sul futuro di Lorenzo Insigne

Il calciomercato Lazio è attualmente bloccato. Si sa. I tifosi della Curva Nord sanno di non doversi aspettare nulla dal Direttore Sportivo Angelo Fabiani e dal Presidente Claudio Lotito in questa sessione estiva di trattative. Tutti comprano, vendono, mandano in prestito i propri calciatori. E la Lazio? Nulla. Resta ferma, immobile.

La rosa del nuovo allenatore Maurizio Sarri questa è, e questa rimarrà. Ciò nonostante, nessuno toglie ai fan il diritto di poter quantomeno far gioco della fantasia, con un pizzico di realtà sotto. Allo Stadio Olimpico di Roma, sponda biancoceleste, nessun nuovo big metterà piede, ma occhio a una carta che potrebbe stravolgere tutti i giochi sul tavolo.

Calciomercato Lazio, Insigne-Lotito: un binomio che funziona?

Lorenzo Insigne è entusiasta di tornare in Italia dopo la sua esperienza americana. L’avventura a Toronto per il fantasista italiano non è stata all’altezza delle aspettative, e ora l’ex capitano del Napoli è alla ricerca di una rivalsa nuovamente in Serie A. Il destino potrebbe riportarlo da colui che lo ha consacrato all’ombra del Vesuvio: Maurizio Sarri.

Il sentimento di stima tra i due è reciproco: entrambi vorrebbero rilavorare con l’altro. Il calciomercato Lazio è quindi pronto a sbloccarsi? Bhe non proprio. Come spiegato da Andrea D’amico, agente di Lorenzo, nei giorni scorsi, l’operazione è resa complicata dal blocco imposto dalla Covisoc alla Lazio.

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, Lorenzo Insigne diventa sempre più un miraggio per Sarri

Ma c’è un’altra questione che complica ulteriormente il trasferimento di Insigne in biancoceleste. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Messaggero: “Sarri, infatti, avrebbe chiesto a Lotito di garantire all’esterno almeno la possibilità di allenarsi con la squadra fino a quando non sarà possibile tesserarlo. Una garanzia che, però, il patron biancoceleste non sarebbe in grado di dargli. Per far sì che Insigne si alleni insieme alla squadra, infatti, sarebbe necessario pagargli fin da subito lo stipendio, andando di conseguenza a minare ulteriormente la situazione del bilancio”.

La Lazio vince a Como. Per Agostinelli sulla squadra capitolina troppa negatività

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“La Lazio vince a Como”. Magari, aggiungiamo noi. Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Andrea Agostinelli non ha dubbi.

l’Opinionista intervenuto a Radiosei, ha espresso il suo punto di vista sulla Lazio di mister Sarri e durante il suo intervento radiofonico ha dato fiducia a quello che sarà il campionato della Lazio.

“La Lazio vince a Como per uno a due” così ha affermato l’ex calciatore della Lazio durante gli anni ottanta. “Il Como è una bellissima realtà, sta facendo benissimo e ha tanti soldi da investire. Ma la Lazio vincerà a Como. Ci vuole maggior positività, cosa che non sto vedendo in questo periodo in casa Lazio. Ci vuole maggior positività”.

Il mister continua poi il suo discorso elogiando la linea mediana della Lazio.

“Ora vedremo che modulo vorrà utilizzare Sarri. l’unica cosa è che la Lazio non ha centrocampisti che hanno gamba che si possono inserire fra le linee.”

“No a Zaccagni mezz’ala, perché significa che vai a finire a un 4-2-3-1. Zaccagni seconda punta ci può stare, ma non esterno con compiti di copertura. Se vogliamo rovinare Zaccagni facciamogli fare quel ruolo. Meglio un 4-3-2-1 con Zaccagni dietro a Castellanos che ti può far male.” Queste le parole di Andrea Agostinelli su Radiosei.

Tra Curva Nord e Reality: Valerio, cuore biancoceleste a Temptation Island. VIDEO

Nel cuore dell’estate italiana, due mondi apparentemente lontani si sono incontrati sotto i riflettori: quello del calcio e quello della televisione. Da una parte la Lazio, squadra storica della Capitale con una tifoseria appassionata e sempre pronta a difendere i propri colori. Dall’altra Temptation Island, il reality show dei sentimenti che ogni anno tiene incollati milioni di telespettatori.

Valerio a Temptation Island

Quest’anno, a fare da ponte tra questi due mondi, è arrivato Valerio, uno dei protagonisti dell’edizione 2025, noto non solo per la sua storia d’amore burrascosa, ma anche per la sua incrollabile fede biancoceleste.

Valerio si è subito distinto nel villaggio per il suo modo schietto di parlare, per il suo spirito romano verace e, soprattutto, per la sua passione per la Lazio. Non sono mancati momenti in cui ha parlato della squadra, dei cori in curva, delle trasferte vissute con gli amici,  quasi come se il legame con la Lazio fosse più forte di qualsiasi relazione sentimentale.

Per lui, la squadra rappresenta un punto fermo, un amore che non tradisce mai, al contrario di ciò che spesso accade nel reality. Il suo attaccamento alla maglia ha colpito anche molti tifosi che, sui social, si sono schierati con lui a prescindere dai risvolti amorosi della trasmissione.

In un periodo in cui la Lazio sta affrontando critiche, malcontento e proteste nei confronti della società, la presenza di Valerio in prima serata ha rappresentato una boccata d’aria per chi, ogni giorno, sceglie di difendere la squadra con orgoglio. Anche se lontano dallo stadio, Valerio ha tenuto alta la bandiera laziale. In fondo, la Lazio per i suoi tifosi è proprio questo: una passione che resiste al tempo, alle difficoltà e, perché no, anche alle tentazioni.

Cancellieri spiazza tutti: il talento impertinente che Sarri adora nell’attacco

Matteo Cancellieri sta emergendo come la sorpresa della Lazio? Amichevoli decisive in arrivo! #Lazio #Cancellieri #Calcio

Immaginate un giovane talento che sta scalando le gerarchie in una squadra importante come la Lazio: Matteo Cancellieri è proprio questo, un esterno che ha catturato l’attenzione e potrebbe presto assicurarsi un posto fisso. Con le sue prestazioni recenti, sta dimostrando di essere più che una semplice promessa, suscitando curiosità su come evolverà la sua stagione. Le prossime amichevoli saranno il banco di prova definitivo, offrendo un’opportunità unica per vedere se riuscirà a confermarsi.

Mentre Cancellieri accumula punti a suo favore, sembra stia superando il rivale diretto, Tijjani Noslin, nelle preferenze. Il giovane attaccante italiano sta impressionando l’allenatore e il suo staff, mostrandosi come una risorsa chiave per l’attacco della Lazio. A differenza di Noslin, che ha lottato per trovare una posizione definita, Cancellieri ha esibito segni evidenti di crescita e si è distinto con azioni che fanno pensare a un futuro luminoso.

Un momento che ha acceso l’interesse è stato il suo splendido gol segnato contro la Primavera, una rete che ha sottolineato le sue potenzialità e la sua abilità nel finalizzare le occasioni. Questa giocata non è solo un highlight, ma un segnale di come Cancellieri si adatti con più facilità al sistema di gioco, un aspetto cruciale per un tecnico che valorizza i giocatori capaci di interpretare al meglio gli schemi tattici.

Ora, le amichevoli contro squadre come Galatasaray, Burnley e Atromitos si profilano come appuntamenti imperdibili, dove tutto potrebbe essere deciso. Sarà affascinante osservare chi tra i due attaccanti mostrerà maggiore integrazione, continuità e applicazione tattica, con Cancellieri che al momento appare in vantaggio e pronto a ritagliarsi un ruolo stabile nell’attacco, aumentando la pressione su giocatori come Noslin che potrebbero dover esplorare nuove strade.

Noslin in bilico: valutazioni gonfiate o un altro prestito in vista?

Il futuro di Tijjani Noslin alla Lazio è appeso a un filo: un prestito potrebbe cambiare tutto?

Il futuro di Tijjani Noslin alla Lazio resta avvolto nel mistero, con l’attaccante olandese che potrebbe presto lasciare la capitale. Le sue prestazioni stagionali non hanno ancora convinto del tutto, e la società sta valutando seriamente l’idea di un trasferimento, magari sotto forma di prestito con diritto di riscatto. L’inserimento nei complessi meccanismi di Maurizio Sarri procede a rilento, e finora l’olandese non è riuscito a emergere come sperato, alimentando dubbi su come evolverà la sua avventura in biancoceleste.

Un unico episodio ha illuminato il suo percorso finora, attirando l’attenzione dei tifosi e dei dirigenti. L’episodio in questione è l’azione personale contro l’Avellino, che ha portato al rigore poi trasformato da Guendouzi, ma al di fuori di quel momento, Noslin ha faticato a incidere in modo significativo. Con la stagione che avanza, ogni apparizione sembra cruciale per dimostrare il suo valore e fugare le incertezze che circondano il suo ruolo.

Ora, Noslin si trova in un ballottaggio diretto con Cancellieri, che appare in vantaggio nelle preferenze dell’allenatore. Le prossime amichevoli – contro Galatasaray, Burnley e Atromitos – saranno decisive per il suo destino, offrendo l’opportunità di mostrare progressi tangibili. L’olandese è stato testato in vari ruoli, come esterno a destra, a sinistra e addirittura come centravanti, ma non ha ancora trovato la posizione ideale in campo.

In un reparto offensivo affollato e competitivo, Noslin rischia di essere il sacrificato. L’allenatore valuterà attentamente chi, tra lui e Cancellieri, si è integrato meglio nel sistema di gioco, chi ha dimostrato una crescita più evidente e chi offre maggiore continuità. Queste risposte arriveranno dalle prestazioni nelle ultime sfide del precampionato, lasciando i tifosi con il fiato sospeso su cosa riserverà il futuro per il talentuoso esterno.

Sfida eterna: Lazio e Campidoglio ancora bloccati sul Flaminio, la burocrazia ruba la scena al calcio!

È ancora stallo per lo Stadio Flaminio: Lazio in attesa di mosse decisive per il futuro dell’impianto storico? #StadioFlaminio #Lazio #RomaFuturo #NotizieSportive

A più di un anno dal primo incontro tra il presidente della Lazio, Claudio Lotito, e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la questione dello Stadio Flaminio rimane bloccata in una fase di incertezza che tiene tutti con il fiato sospeso. Immaginate un impianto iconico, carico di storia, che attende una svolta: cosa succederà se non si superano questi ostacoli?

Come riporta il Corriere dello Sport, la Lazio aveva espresso un forte interesse per l’impianto e presentato un progetto preliminare a dicembre, ma finora non è arrivata un’istanza formale da parte del club. Questa attesa solleva domande: è solo una pausa strategica o un rischio per il progetto stesso?

La ragione dietro questa lentezza è la volontà di Lotito di completare un giro di ricognizione approfondito, con l’obiettivo di evitare intoppi e ritardi una volta avviata la Conferenza dei Servizi. Intanto, il Campidoglio non è rimasto a guardare: l’assessore Alessandro Onorato ha rivelato che l’amministrazione ha richiesto alla Lazio un’integrazione di documenti per chiarire aspetti cruciali, come lo sviluppo dei parcheggi e l’impatto ambientale dell’opera. Questi dettagli potrebbero fare la differenza tra un via libera e un nuovo blocco.

Se Lotito dovesse accelerare i tempi, la Conferenza dei Servizi potrebbe partire già tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, un momento chiave in cui tutte le istituzioni coinvolte esprimeranno i loro pareri. La speranza è che la Lazio, dopo un anno di preparativi, riesca a formalizzare il suo interesse al più presto, trasformando questa attesa in un’opportunità concreta per ridare vita a un simbolo sportivo come lo Stadio Flaminio. Quale sarà il prossimo capitolo in questa storia di potenziale e incertezza?

Lazio Primavera osa con Shpuza: l’esterno albanese che promette scintille sul campo

Kleo Shpuza pronto a volare con la Lazio Primavera: un talento albanese che accende le speranze

Kleo Shpuza è il nuovo rinforzo che sta per illuminare le fila della Lazio Primavera, e la notizia sta già facendo discutere appassionati e osservatori. Proveniente dall’Udinese, questo giovane esterno classe 2007 è nel giro delle nazionali giovanili dell’Albania, e il suo arrivo potrebbe essere l’ennesima mossa astuta per rinforzare il settore giovanile biancoceleste. Immaginate un prospetto fresco, con potenziale internazionale, pronto a fare la differenza: ecco perché questa operazione merita tutta la vostra attenzione.

Dopo un momento di stallo che aveva preoccupato tifosi e addetti ai lavori, la situazione si è sbloccata, e ora Shpuza è a un passo dal vestire la maglia della squadra allenata da Punzi. Prima di unirsi al gruppo a Formello, però, il ragazzo parteciperà al ritiro con l’Albania Under 19, un impegno che aggiunge un tocco di mistero al suo percorso. L’accordo include una clausola che assegna all’Udinese una percentuale sulla futura rivendita, tra il 30% e il 40%, e per ora verrà tesserato come “giovane di serie”, in attesa di definire i dettagli contrattuali. Chissà come si evolverà questa storia?

Questo arrivo sottolinea come la Lazio stia investendo sul futuro, puntando su talenti puri per potenziare il vivaio e magari vederli un giorno brillare in prima squadra. Con Shpuza, gli “aquilotti” potrebbero avere un’arma in più, e non vediamo l’ora di seguire i prossimi sviluppi: sarà lui la prossima stella emergente?

Cristo Muñoz in fuga dalla Lazio? L’ex talento della Masia chiama la Spagna

Cristo Munoz della Lazio: un talento dalla Masia che attira corteggiatori spagnoli?

Sta diventando uno dei nomi più chiacchierati del mercato estivo: Cristo Munoz, il giovane trequartista ex Barcellona, potrebbe presto lasciare la Lazio per un ritorno in Spagna, con diverse squadre pronte a contenderselo. Ma cosa lo rende così ambito? #CalcioMercato #Lazio #TalentiEmergenti

Cristo Muñoz è ormai un giocatore da tenere d’occhio, con club spagnoli e non solo che lo hanno messo nel mirino per le sue qualità. Arrivato a Roma la scorsa estate dopo aver affinato le sue abilità alla Masia del Barcellona, dove ha condiviso il campo con talenti come Gavi e Fermín Lopez, il classe 2005 ha già attirato attenzioni importanti. In soli dodici mesi, il suo percorso sembra destinato a una svolta, alimentando curiosità su quali saranno le sue prossime mosse.

Nella sua prima stagione con la Primavera biancoceleste, Muñoz ha totalizzato 34 presenze, segnando due gol e fornendo cinque assist. Queste statistiche, combinate con il suo background da prodotto della Masia, stanno facendo gola a più di un club, che vede in lui il potenziale per replicare il successo di altri ex compagni. È un prospetto che promette scintille, e i fan si chiedono se possa esplodere definitivamente altrove.

L’interesse principale arriva dalla Spagna, dove diversi club di seconda divisione, tra cui l’Almería – la squadra che lo ha lanciato – stanno spingendo per un suo ritorno. Questa possibilità rende il tutto ancora più intrigante: un giovane talento che potrebbe riabbracciare le radici e accelerare la sua carriera. Ma non è solo la Liga a seguirlo da vicino.

Anche in Italia la situazione si scalda, con la Salernitana che ha già contattato la Lazio per un possibile prestito. Questo dimostra come il valore di Muñoz stia crescendo rapidamente, non solo oltre i confini nazionali. Con il calciomercato in pieno fermento, il futuro del trequartista resta avvolto nel mistero, ma una cosa è certa: il suo nome continuerà a essere al centro di trattative appassionanti.

Insigne indeciso come un arbitro: Lazio caccia rinforzi per l’attacco tra caos e attesa

Insigne e la Lazio: un colpo di mercato in bilico? L’ex Napoli esita mentre i biancocelesti navigano nell’incertezza

L’attaccante Lorenzo Insigne resta al centro di un intrigante scenario per la Lazio, con la società che valuta mosse astute per rinforzare l’attacco in un mercato tutt’altro che fluido. Immaginate un talento come lui, svincolato dopo l’avventura in MLS, come l’ideale rimpiazzo per un giocatore in difficoltà come Castellanos, che ha faticato nelle prime uscite stagionali. E se l’idea fosse quella di riposizionarlo al centro, creando sinapsi offensive con nomi come Pedro o Zaccagni? Come riportato dall’edizione romana del Corriere della Sera, questa mossa potrebbe davvero ravvivare le dinamiche biancocelesti, lasciando i tifosi a chiedersi: quale segreto nasconde questa potenziale rivoluzione?

Tuttavia, l’incertezza regna sovrana, alimentando la suspense. Insigne sta prendendo tempo, soppesando le sue opzioni con cautela, e questo temporeggiamento rende l’operazione un rompicapo per la Lazio. Il club non può permettersi rischi, specialmente con un altro attaccante come Dia che potrebbe partire a dicembre per la Coppa d’Africa, lasciando il reparto offensivo esposto. Cosa succederà se non si risolve in tempo? La Lazio opta per la prudenza, puntando sulle risorse interne per superare i problemi di scarsa produttività emersi nel precampionato, trasformando così una suggestione in un’opportunità da monitorare con attenzione.

In questo quadro di dubbi e speranze, l’affare Insigne appare per ora impraticabile, con la sua indecisione che rischia di destabilizzare un’area già vulnerabile. I biancocelesti si concentrano ora sulla coesione del gruppo e sulla crescita individuale, alla ricerca di quella scintilla che potrebbe riaccendere il loro attacco e cambiare le sorti della stagione. Sarà questa la chiave per un rilancio inaspettato?