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Abbonamenti Lazio, I laziali non mollano la squadra. 27.000 tessere sottoscritte

Non mollare mai Lazio”. Uno degli inni più belli della nostra squadra che purtroppo non viene più suonato né cantato allo stadio olimpico, ma che rispecchia una generazione e un popolo fiero.

La Lazio è tanta roba e per certi aspetti è la squadra più speciale della città di Roma. Quella più originale, più elitaria, più ricca di storia e di valori. La polisportiva, il Pippanera, il no alla fusione, il calcioscommesse, i meno nove, la pioggia a Perugia, insomma la Lazio è una favola ancora tutta da scrivere.

Campagna abbonamenti Lazio. Il dato al 1 agosto

La Lazio è un passo dal raggiungere 27000 abbonamenti. Da fonti raccolta in esclusiva da laziochannel.it il dato aggiornato a oggi, venerdì primo agosto 2025 è di 26700 abbonamenti per la prossima stagione di Serie A. Non è per niente male, considerando il blocco del calciomercato in entrata e la delusione per la stagione appena conclusa. Quasi 27.000 tessere sottoscritte sono un chiaro segno d’amore verso l’aquila romana. Calcolando soprattutto che nelle precedenti stagioni, la media è costantemente salita. 

Sono lontani gli anni intorno al 2010 quando si era in piena contestazione contro Lotito e gli abbonati erano poco più di diecimila anime. La Lazio cresce e la Lazialità, nonostante ci sia tanto ancora da migliorare, è un valore. Lo dicono i dati sul tifo in città. La Lazio è sempre più la squadra di Roma.

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Sarri nel caos: Il dilemma bollente tra Cataldi e Rovella per la regia Lazio

Quale sarà il regista ideale per la Lazio? La caccia al “direttore d’orchestra” tra Cataldi e Rovella accende le curiosità dei tifosi! #Lazio #SerieA #Calcio

La Lazio è alle prese con un enigma affascinante nel cuore del suo centrocampo: serve un “direttore d’orchestra” capace di infondere ordine e fluidità a una manovra che, finora, appare troppo statica. Come emerge dalle analisi recenti, la squadra ha dimostrato solidità difensiva contro il Fenerbahçe, ma il vero rompicapo resta il distacco tra i reparti centrali e l’attacco, lasciando spazio a domande su come migliorare l’equilibrio complessivo.

Al centro di questa sfida c’è la decisione tra Danilo Cataldi e Nicolò Rovella, due profili che stanno testando le loro qualità per prendere il comando. Nelle partite in Turchia e nell’amichevole contro l’Avellino, i due si sono alternati, con ciascun giocatore a gestire un tempo per mostrare le proprie carte. Eppure, queste prove non hanno ancora fornito risposte chiare, alimentando l’interesse su chi emergerà come la scelta vincente.

Guardando i numeri, emerge un confronto intrigante: Cataldi ha toccato più palloni (41 contro i 29 di Rovella), dimostrando un approccio più dinamico, mentre Rovella si è distinto per una maggiore precisione nei passaggi (96% contro il 78%). Questi dati, da soli, non bastano a sciogliere il nodo, ma sembrano dare un leggero vantaggio a Cataldi per la sua velocità nel far girare il gioco, anche se Rovella resta una pedina preziosa da non sottovalutare.

Insomma, la Lazio sta navigando in acque piene di incertezze, con questa scelta che potrebbe fare la differenza nel rendere la squadra più fluida e competitiva. I fan attendono con impazienza di vedere come evolverà questa storia sul campo.

Calciomercato Lazio, ora è anche ufficiale

Calciomercato Lazio – Il Presidente Claudio Lotito non sta passando uno dei suoi periodi migliori come patron della Lazio. Il dato sui ricavi dai diritti televisivi potrebbe far da dimostrazione al periodo negativo, ma se fosse solo quello la società biancoceleste navigherebbe in acque ben migliori. Tuttavia, finalmente è arrivata una buona notizia da dare a mister Maurizio Sarri.

Calciomercato Lazio, Angelo Fabiani non dovrà più preoccuparsene: gran sospiro di sollievo per Lotito

Come anche riportato nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, dalla giornata di ieri, 31 luglio, Mattéo Guendouzi e Nicolò Rovella non sono più soggetti a clausole rescissorie di alcun tipo.

Sì, il calciomercato Lazio fino a questo momento ha rischiato di perdere i due, qualora la clausola fosse stata esercitata. Per Rovella la cifra era di 50 milioni di euro, mentre per Guendouzi di 55. Il rischio c’era, ma nessun ha ritenuto consono spendere quelle cifre per i centrocampisti titolari della Lazio.

E menomale aggiungiamo noi: con anche solo una di queste due cessioni, con il mercato bloccato, la Lazio non avrebbe potuto acquistare alcun sostituto. Nico e Guendo saranno fondamentali per il passaggio dal 4-3-3 al 4-3-1-2 che Sarri intende portare a termine.

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, ora è anche ufficiale: Mattéo Guendouzi e Nicolò Rovella rimarranno in biancoceleste almeno per un altro anno (Foto Fraioli)

Sarri nel caos infortuni: la Lazio rischia il flop totale?

Infortuni in agguato per la Lazio in Turchia: una situazione che potrebbe cambiare tutto? #Lazio #Infortuni #Precampionato

La squadra biancoceleste prosegue la sua preparazione estiva al centro sportivo Turgay Ciner, con allenamenti intensi che mirano a ottimizzare la condizione fisica e i meccanismi tattici. In questo contesto di impegno e concentrazione, emergono preoccupazioni legate agli infortuni, un tema che continua a essere un’incognita ricorrente per la squadra, anche in questo precampionato.

Attualmente, tre giocatori sono indisponibili: Patric, Gigot e Isaksen. La situazione più delicata coinvolge Patric, alle prese con una lesione muscolare di media entità al retto femorale sinistro. Per questo difensore affidabile della scorsa stagione, si prevede uno stop di circa un mese, il che potrebbe creare vuoti importanti in difesa, dove la sua presenza è sempre stata cruciale.

Questo nuovo infortunio non fa che ravvivare le ansie legate agli infortuni della squadra, che avevano già influenzato i risultati chiave lo scorso anno. Con Patric fuori, potrebbero emergere opportunità per Gigot, il difensore centrale arrivato per rinforzare il reparto, ma anche lui è attualmente indisponibile, e la sua condizione resta sotto osservazione nei prossimi giorni.

Isaksen, un altro elemento chiave assente, sta gestendo un problema muscolare di lieve entità. Il suo recupero dovrebbe essere rapido, ma lo staff medico preferisce procedere con cautela per evitare complicazioni in questa fase critica della preparazione.

Nonostante le sfide, il team tecnico non ha piani per alterare l’assetto tattico: contro il Galatasaray si confermerà il 4-3-3, con focus su schemi e intese tra i reparti per essere pronti all’inizio della stagione. Lo staff continuerà a monitorare attentamente le condizioni fisiche dei giocatori, gestendo gli infortuni come una variabile essenziale per mantenere l’equilibrio e le ambizioni della squadra.

Calciomercato Lazio, novità importanti sul futuro di Lorenzo Insigne

Il calciomercato Lazio è attualmente bloccato. Si sa. I tifosi della Curva Nord sanno di non doversi aspettare nulla dal Direttore Sportivo Angelo Fabiani e dal Presidente Claudio Lotito in questa sessione estiva di trattative. Tutti comprano, vendono, mandano in prestito i propri calciatori. E la Lazio? Nulla. Resta ferma, immobile.

La rosa del nuovo allenatore Maurizio Sarri questa è, e questa rimarrà. Ciò nonostante, nessuno toglie ai fan il diritto di poter quantomeno far gioco della fantasia, con un pizzico di realtà sotto. Allo Stadio Olimpico di Roma, sponda biancoceleste, nessun nuovo big metterà piede, ma occhio a una carta che potrebbe stravolgere tutti i giochi sul tavolo.

Calciomercato Lazio, Insigne-Lotito: un binomio che funziona?

Lorenzo Insigne è entusiasta di tornare in Italia dopo la sua esperienza americana. L’avventura a Toronto per il fantasista italiano non è stata all’altezza delle aspettative, e ora l’ex capitano del Napoli è alla ricerca di una rivalsa nuovamente in Serie A. Il destino potrebbe riportarlo da colui che lo ha consacrato all’ombra del Vesuvio: Maurizio Sarri.

Il sentimento di stima tra i due è reciproco: entrambi vorrebbero rilavorare con l’altro. Il calciomercato Lazio è quindi pronto a sbloccarsi? Bhe non proprio. Come spiegato da Andrea D’amico, agente di Lorenzo, nei giorni scorsi, l’operazione è resa complicata dal blocco imposto dalla Covisoc alla Lazio.

Calciomercato Lazio
Calciomercato Lazio, Lorenzo Insigne diventa sempre più un miraggio per Sarri

Ma c’è un’altra questione che complica ulteriormente il trasferimento di Insigne in biancoceleste. Secondo quanto riferito dal quotidiano Il Messaggero: “Sarri, infatti, avrebbe chiesto a Lotito di garantire all’esterno almeno la possibilità di allenarsi con la squadra fino a quando non sarà possibile tesserarlo. Una garanzia che, però, il patron biancoceleste non sarebbe in grado di dargli. Per far sì che Insigne si alleni insieme alla squadra, infatti, sarebbe necessario pagargli fin da subito lo stipendio, andando di conseguenza a minare ulteriormente la situazione del bilancio”.

La Lazio vince a Como. Per Agostinelli sulla squadra capitolina troppa negatività

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“La Lazio vince a Como”. Magari, aggiungiamo noi. Intervenuto ai microfoni di Radiosei, Andrea Agostinelli non ha dubbi.

l’Opinionista intervenuto a Radiosei, ha espresso il suo punto di vista sulla Lazio di mister Sarri e durante il suo intervento radiofonico ha dato fiducia a quello che sarà il campionato della Lazio.

“La Lazio vince a Como per uno a due” così ha affermato l’ex calciatore della Lazio durante gli anni ottanta. “Il Como è una bellissima realtà, sta facendo benissimo e ha tanti soldi da investire. Ma la Lazio vincerà a Como. Ci vuole maggior positività, cosa che non sto vedendo in questo periodo in casa Lazio. Ci vuole maggior positività”.

Il mister continua poi il suo discorso elogiando la linea mediana della Lazio.

“Ora vedremo che modulo vorrà utilizzare Sarri. l’unica cosa è che la Lazio non ha centrocampisti che hanno gamba che si possono inserire fra le linee.”

“No a Zaccagni mezz’ala, perché significa che vai a finire a un 4-2-3-1. Zaccagni seconda punta ci può stare, ma non esterno con compiti di copertura. Se vogliamo rovinare Zaccagni facciamogli fare quel ruolo. Meglio un 4-3-2-1 con Zaccagni dietro a Castellanos che ti può far male.” Queste le parole di Andrea Agostinelli su Radiosei.

Tra Curva Nord e Reality: Valerio, cuore biancoceleste a Temptation Island. VIDEO

Nel cuore dell’estate italiana, due mondi apparentemente lontani si sono incontrati sotto i riflettori: quello del calcio e quello della televisione. Da una parte la Lazio, squadra storica della Capitale con una tifoseria appassionata e sempre pronta a difendere i propri colori. Dall’altra Temptation Island, il reality show dei sentimenti che ogni anno tiene incollati milioni di telespettatori.

Valerio a Temptation Island

Quest’anno, a fare da ponte tra questi due mondi, è arrivato Valerio, uno dei protagonisti dell’edizione 2025, noto non solo per la sua storia d’amore burrascosa, ma anche per la sua incrollabile fede biancoceleste.

Valerio si è subito distinto nel villaggio per il suo modo schietto di parlare, per il suo spirito romano verace e, soprattutto, per la sua passione per la Lazio. Non sono mancati momenti in cui ha parlato della squadra, dei cori in curva, delle trasferte vissute con gli amici,  quasi come se il legame con la Lazio fosse più forte di qualsiasi relazione sentimentale.

Per lui, la squadra rappresenta un punto fermo, un amore che non tradisce mai, al contrario di ciò che spesso accade nel reality. Il suo attaccamento alla maglia ha colpito anche molti tifosi che, sui social, si sono schierati con lui a prescindere dai risvolti amorosi della trasmissione.

In un periodo in cui la Lazio sta affrontando critiche, malcontento e proteste nei confronti della società, la presenza di Valerio in prima serata ha rappresentato una boccata d’aria per chi, ogni giorno, sceglie di difendere la squadra con orgoglio. Anche se lontano dallo stadio, Valerio ha tenuto alta la bandiera laziale. In fondo, la Lazio per i suoi tifosi è proprio questo: una passione che resiste al tempo, alle difficoltà e, perché no, anche alle tentazioni.

Cancellieri spiazza tutti: il talento impertinente che Sarri adora nell’attacco

Matteo Cancellieri sta emergendo come la sorpresa della Lazio? Amichevoli decisive in arrivo! #Lazio #Cancellieri #Calcio

Immaginate un giovane talento che sta scalando le gerarchie in una squadra importante come la Lazio: Matteo Cancellieri è proprio questo, un esterno che ha catturato l’attenzione e potrebbe presto assicurarsi un posto fisso. Con le sue prestazioni recenti, sta dimostrando di essere più che una semplice promessa, suscitando curiosità su come evolverà la sua stagione. Le prossime amichevoli saranno il banco di prova definitivo, offrendo un’opportunità unica per vedere se riuscirà a confermarsi.

Mentre Cancellieri accumula punti a suo favore, sembra stia superando il rivale diretto, Tijjani Noslin, nelle preferenze. Il giovane attaccante italiano sta impressionando l’allenatore e il suo staff, mostrandosi come una risorsa chiave per l’attacco della Lazio. A differenza di Noslin, che ha lottato per trovare una posizione definita, Cancellieri ha esibito segni evidenti di crescita e si è distinto con azioni che fanno pensare a un futuro luminoso.

Un momento che ha acceso l’interesse è stato il suo splendido gol segnato contro la Primavera, una rete che ha sottolineato le sue potenzialità e la sua abilità nel finalizzare le occasioni. Questa giocata non è solo un highlight, ma un segnale di come Cancellieri si adatti con più facilità al sistema di gioco, un aspetto cruciale per un tecnico che valorizza i giocatori capaci di interpretare al meglio gli schemi tattici.

Ora, le amichevoli contro squadre come Galatasaray, Burnley e Atromitos si profilano come appuntamenti imperdibili, dove tutto potrebbe essere deciso. Sarà affascinante osservare chi tra i due attaccanti mostrerà maggiore integrazione, continuità e applicazione tattica, con Cancellieri che al momento appare in vantaggio e pronto a ritagliarsi un ruolo stabile nell’attacco, aumentando la pressione su giocatori come Noslin che potrebbero dover esplorare nuove strade.

Noslin in bilico: valutazioni gonfiate o un altro prestito in vista?

Il futuro di Tijjani Noslin alla Lazio è appeso a un filo: un prestito potrebbe cambiare tutto?

Il futuro di Tijjani Noslin alla Lazio resta avvolto nel mistero, con l’attaccante olandese che potrebbe presto lasciare la capitale. Le sue prestazioni stagionali non hanno ancora convinto del tutto, e la società sta valutando seriamente l’idea di un trasferimento, magari sotto forma di prestito con diritto di riscatto. L’inserimento nei complessi meccanismi di Maurizio Sarri procede a rilento, e finora l’olandese non è riuscito a emergere come sperato, alimentando dubbi su come evolverà la sua avventura in biancoceleste.

Un unico episodio ha illuminato il suo percorso finora, attirando l’attenzione dei tifosi e dei dirigenti. L’episodio in questione è l’azione personale contro l’Avellino, che ha portato al rigore poi trasformato da Guendouzi, ma al di fuori di quel momento, Noslin ha faticato a incidere in modo significativo. Con la stagione che avanza, ogni apparizione sembra cruciale per dimostrare il suo valore e fugare le incertezze che circondano il suo ruolo.

Ora, Noslin si trova in un ballottaggio diretto con Cancellieri, che appare in vantaggio nelle preferenze dell’allenatore. Le prossime amichevoli – contro Galatasaray, Burnley e Atromitos – saranno decisive per il suo destino, offrendo l’opportunità di mostrare progressi tangibili. L’olandese è stato testato in vari ruoli, come esterno a destra, a sinistra e addirittura come centravanti, ma non ha ancora trovato la posizione ideale in campo.

In un reparto offensivo affollato e competitivo, Noslin rischia di essere il sacrificato. L’allenatore valuterà attentamente chi, tra lui e Cancellieri, si è integrato meglio nel sistema di gioco, chi ha dimostrato una crescita più evidente e chi offre maggiore continuità. Queste risposte arriveranno dalle prestazioni nelle ultime sfide del precampionato, lasciando i tifosi con il fiato sospeso su cosa riserverà il futuro per il talentuoso esterno.

Sfida eterna: Lazio e Campidoglio ancora bloccati sul Flaminio, la burocrazia ruba la scena al calcio!

È ancora stallo per lo Stadio Flaminio: Lazio in attesa di mosse decisive per il futuro dell’impianto storico? #StadioFlaminio #Lazio #RomaFuturo #NotizieSportive

A più di un anno dal primo incontro tra il presidente della Lazio, Claudio Lotito, e il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, la questione dello Stadio Flaminio rimane bloccata in una fase di incertezza che tiene tutti con il fiato sospeso. Immaginate un impianto iconico, carico di storia, che attende una svolta: cosa succederà se non si superano questi ostacoli?

Come riporta il Corriere dello Sport, la Lazio aveva espresso un forte interesse per l’impianto e presentato un progetto preliminare a dicembre, ma finora non è arrivata un’istanza formale da parte del club. Questa attesa solleva domande: è solo una pausa strategica o un rischio per il progetto stesso?

La ragione dietro questa lentezza è la volontà di Lotito di completare un giro di ricognizione approfondito, con l’obiettivo di evitare intoppi e ritardi una volta avviata la Conferenza dei Servizi. Intanto, il Campidoglio non è rimasto a guardare: l’assessore Alessandro Onorato ha rivelato che l’amministrazione ha richiesto alla Lazio un’integrazione di documenti per chiarire aspetti cruciali, come lo sviluppo dei parcheggi e l’impatto ambientale dell’opera. Questi dettagli potrebbero fare la differenza tra un via libera e un nuovo blocco.

Se Lotito dovesse accelerare i tempi, la Conferenza dei Servizi potrebbe partire già tra la fine di agosto e l’inizio di settembre, un momento chiave in cui tutte le istituzioni coinvolte esprimeranno i loro pareri. La speranza è che la Lazio, dopo un anno di preparativi, riesca a formalizzare il suo interesse al più presto, trasformando questa attesa in un’opportunità concreta per ridare vita a un simbolo sportivo come lo Stadio Flaminio. Quale sarà il prossimo capitolo in questa storia di potenziale e incertezza?

Lazio Primavera osa con Shpuza: l’esterno albanese che promette scintille sul campo

Kleo Shpuza pronto a volare con la Lazio Primavera: un talento albanese che accende le speranze

Kleo Shpuza è il nuovo rinforzo che sta per illuminare le fila della Lazio Primavera, e la notizia sta già facendo discutere appassionati e osservatori. Proveniente dall’Udinese, questo giovane esterno classe 2007 è nel giro delle nazionali giovanili dell’Albania, e il suo arrivo potrebbe essere l’ennesima mossa astuta per rinforzare il settore giovanile biancoceleste. Immaginate un prospetto fresco, con potenziale internazionale, pronto a fare la differenza: ecco perché questa operazione merita tutta la vostra attenzione.

Dopo un momento di stallo che aveva preoccupato tifosi e addetti ai lavori, la situazione si è sbloccata, e ora Shpuza è a un passo dal vestire la maglia della squadra allenata da Punzi. Prima di unirsi al gruppo a Formello, però, il ragazzo parteciperà al ritiro con l’Albania Under 19, un impegno che aggiunge un tocco di mistero al suo percorso. L’accordo include una clausola che assegna all’Udinese una percentuale sulla futura rivendita, tra il 30% e il 40%, e per ora verrà tesserato come “giovane di serie”, in attesa di definire i dettagli contrattuali. Chissà come si evolverà questa storia?

Questo arrivo sottolinea come la Lazio stia investendo sul futuro, puntando su talenti puri per potenziare il vivaio e magari vederli un giorno brillare in prima squadra. Con Shpuza, gli “aquilotti” potrebbero avere un’arma in più, e non vediamo l’ora di seguire i prossimi sviluppi: sarà lui la prossima stella emergente?

Cristo Muñoz in fuga dalla Lazio? L’ex talento della Masia chiama la Spagna

Cristo Munoz della Lazio: un talento dalla Masia che attira corteggiatori spagnoli?

Sta diventando uno dei nomi più chiacchierati del mercato estivo: Cristo Munoz, il giovane trequartista ex Barcellona, potrebbe presto lasciare la Lazio per un ritorno in Spagna, con diverse squadre pronte a contenderselo. Ma cosa lo rende così ambito? #CalcioMercato #Lazio #TalentiEmergenti

Cristo Muñoz è ormai un giocatore da tenere d’occhio, con club spagnoli e non solo che lo hanno messo nel mirino per le sue qualità. Arrivato a Roma la scorsa estate dopo aver affinato le sue abilità alla Masia del Barcellona, dove ha condiviso il campo con talenti come Gavi e Fermín Lopez, il classe 2005 ha già attirato attenzioni importanti. In soli dodici mesi, il suo percorso sembra destinato a una svolta, alimentando curiosità su quali saranno le sue prossime mosse.

Nella sua prima stagione con la Primavera biancoceleste, Muñoz ha totalizzato 34 presenze, segnando due gol e fornendo cinque assist. Queste statistiche, combinate con il suo background da prodotto della Masia, stanno facendo gola a più di un club, che vede in lui il potenziale per replicare il successo di altri ex compagni. È un prospetto che promette scintille, e i fan si chiedono se possa esplodere definitivamente altrove.

L’interesse principale arriva dalla Spagna, dove diversi club di seconda divisione, tra cui l’Almería – la squadra che lo ha lanciato – stanno spingendo per un suo ritorno. Questa possibilità rende il tutto ancora più intrigante: un giovane talento che potrebbe riabbracciare le radici e accelerare la sua carriera. Ma non è solo la Liga a seguirlo da vicino.

Anche in Italia la situazione si scalda, con la Salernitana che ha già contattato la Lazio per un possibile prestito. Questo dimostra come il valore di Muñoz stia crescendo rapidamente, non solo oltre i confini nazionali. Con il calciomercato in pieno fermento, il futuro del trequartista resta avvolto nel mistero, ma una cosa è certa: il suo nome continuerà a essere al centro di trattative appassionanti.

Insigne indeciso come un arbitro: Lazio caccia rinforzi per l’attacco tra caos e attesa

Insigne e la Lazio: un colpo di mercato in bilico? L’ex Napoli esita mentre i biancocelesti navigano nell’incertezza

L’attaccante Lorenzo Insigne resta al centro di un intrigante scenario per la Lazio, con la società che valuta mosse astute per rinforzare l’attacco in un mercato tutt’altro che fluido. Immaginate un talento come lui, svincolato dopo l’avventura in MLS, come l’ideale rimpiazzo per un giocatore in difficoltà come Castellanos, che ha faticato nelle prime uscite stagionali. E se l’idea fosse quella di riposizionarlo al centro, creando sinapsi offensive con nomi come Pedro o Zaccagni? Come riportato dall’edizione romana del Corriere della Sera, questa mossa potrebbe davvero ravvivare le dinamiche biancocelesti, lasciando i tifosi a chiedersi: quale segreto nasconde questa potenziale rivoluzione?

Tuttavia, l’incertezza regna sovrana, alimentando la suspense. Insigne sta prendendo tempo, soppesando le sue opzioni con cautela, e questo temporeggiamento rende l’operazione un rompicapo per la Lazio. Il club non può permettersi rischi, specialmente con un altro attaccante come Dia che potrebbe partire a dicembre per la Coppa d’Africa, lasciando il reparto offensivo esposto. Cosa succederà se non si risolve in tempo? La Lazio opta per la prudenza, puntando sulle risorse interne per superare i problemi di scarsa produttività emersi nel precampionato, trasformando così una suggestione in un’opportunità da monitorare con attenzione.

In questo quadro di dubbi e speranze, l’affare Insigne appare per ora impraticabile, con la sua indecisione che rischia di destabilizzare un’area già vulnerabile. I biancocelesti si concentrano ora sulla coesione del gruppo e sulla crescita individuale, alla ricerca di quella scintilla che potrebbe riaccendere il loro attacco e cambiare le sorti della stagione. Sarà questa la chiave per un rilancio inaspettato?

Sarri spezza il dualismo con Rovella e Cataldi: il 4-3-1-2 che ribalta il centrocampo

Ballottaggio Rovella-Cataldi: una mossa tattica che potrebbe rivoluzionare il centrocampo biancoceleste? #Lazio #Calcio #SerieA

La tensione tra Cataldi e Rovella in mezzo al campo sta diventando un rompicapo intrigante per la Lazio, con la squadra che cerca di infondere più fluidità alla sua manovra offensiva. Dele-Bashiru continua a mostrare difficoltà e il suo adattamento procede a rilento nel 4-3-3, alimentando curiosità su come evolve la situazione. Intanto, il passaggio a un 4-3-1-2 emerge come una soluzione astuta, capace di affrontare più sfide contemporaneamente e tenere i fan con il fiato sospeso.

Innanzitutto, questo modulo consentirebbe di aggiungere un trequartista capace di fare da collante tra i reparti, un anello di congiunzione di cui la Lazio ha un disperato bisogno. Ma ecco l’aspetto che cattura davvero l’attenzione: il 4-3-1-2 potrebbe eliminare il dualismo tra Cataldi e Rovella, permettendo a entrambi di giocare insieme e sorprendere tutti. Nicolò Rovella, con il suo ruolo potenziale di mezz’ala sinistra, potrebbe trasformarsi in un elemento chiave. Le sue caratteristiche da incontrista e la sua aggressività gli permetterebbero di cucirsi addosso una nuova veste su misura, passando da regista puro a un mediano dinamico e versatile. Questa opzione tattica, insomma, potrebbe essere quel colpo di genio che risolve in un colpo solo i problemi di regia, il ritardo di Dele-Bashiru e lo scollamento tra centrocampo e attacco, lasciando i tifosi a chiedersi cosa succederà dopo.

SORPRESA - Galatasaray Lazio, accadrà prima del match di domani

Galatasaray Lazio – La formazione di Maurizio Sarri è pronta a scendere in campo nella sfida di domani valida per la terza amichevole pre stagionale biancoceleste. Le perplessità e le incertezze sono ancora tante, ma Mau sa come riuscire a placare gli animi scomposti di Formello. A tal proposito, è già pronta un’incredibile novità da apportare alla squadra.

Galatasaray Lazio, ecco cosa accadrà prima del fatidico match delle ore 20:00 del Rams Park

Galatasaray Lazio non solo rappresenterà un importante banco di prova per Mattia Zaccagni e compagni, che per la prima volta si troveranno di fronte una squadra con un organico ben strutturato e con un tifo da Champions League, ma sarà anche il luogo di un importante evento.

Infatti, il Galatasaray ha da poco ufficializzato l’acquisto a titolo definitivo di Victor Osimhen dal Napoli per 75 milioni di euro. L’attaccante nigeriano verrà presentato ai tifosi nel pre match della sfida di domani. Calore passionale al massimo quindi al Rams Park, che per l’occasione sarà sold out. Venduti tutti e 52 mila i biglietti disponibili.

In Turchia, tifosi hanno già avuto modo di assistere alle giocate di Victor nella passata stagione, ma solamente in prestito. Invece, ora è tutto in via definitiva. Destini di calciomercato che si incrociano vedendo la forte amicizia tra il nigeriano e Lorenzo Insigne, sogno di Angelo Fabiani, Claudio Lotito e di tutta la Curva Nord per settembre.

Galatasaray Lazio
Galatasaray Lazio, Osimhen verrà presentato ai tifosi nel pre gara di domani

 

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Caos Lazio: zero acquisti, Sarri infuriato e Insigne aspetta…

Un’estate anomala, forse la più atipica dell’era Lotito. Nessun acquisto possibile, almeno fino a nuovo ordine. Il provvedimento della CoViSoC ha imposto uno stop totale alle operazioni in entrata: la società non può tesserare nuovi giocatori, un vincolo che sta segnando profondamente la preparazione della squadra e la pianificazione della stagione.

Il blocco ha avuto anche ripercussioni sul fronte tecnico, con Maurizio Sarri inizialmente sul piede di guerra per una situazione ritenuta insostenibile. Le tensioni, però, si sono in parte raffreddate, e il tecnico ha deciso di proseguire il lavoro con i giocatori a disposizione, pur sapendo che gli equilibri in campo dovranno essere costruiti senza rinforzi.

L’unica possibilità concessa alla Lazio è quella di operare in uscita. Non a caso, Loum Tchaouna è già stato ceduto al Burnley, una mossa che rientra in una più ampia strategia di snellimento della rosa. Anche altri nomi sono in lista di partenza: Kamenovic e Fares sono praticamente fuori dal progetto, mentre la posizione di Basic, che inizialmente sembrava destinato alla cessione, appare più incerta.

Per ragioni legate alle liste, uno tra Noslin e Cancellieri potrebbe essere sacrificato, ma tutto dipenderà dalle evoluzioni delle prossime settimane. La linea di Lotito è chiara: se il mercato è bloccato, tanto vale tenersi stretti i giocatori più importanti. Da Rovella a Gila, i “big” restano alla Lazio, blindati fino a nuova comunicazione.

Tra le pieghe del mercato c’è però un nome che stuzzica l’ambiente: Lorenzo Insigne. Svincolato dopo l’addio al Toronto FC, l’ex capitano del Napoli è un vecchio pallino di Sarri, che non ha mai nascosto la volontà di riabbracciarlo. Tuttavia, anche qui ci sono ostacoli normativi: attualmente non è possibile tesserare nemmeno gli svincolati, almeno fino a novembre. E anche se Insigne potesse iniziare ad allenarsi, non potrebbe comunque giocare prima di gennaio.

Lazio in tilt: difesa colabrodo e attacco confuso, Sarri caccia il coniglio dal cilindro

Lazio e le sue sfide in campo: emergenza difesa e attacco in bilico

La Lazio deve navigare tra insidie in difesa e incertezze in attacco, con la squadra alle prese con problemi che potrebbero influenzare la stagione. Scopri come questi ostacoli stanno tenendo i fan con il fiato sospeso! #Lazio #CalcioItaliano #SfideSulCampo

L’emergenza difensiva è evidente e non lascia spazio a errori. Al momento, l’allenatore ha a disposizione solo tre difensori centrali di ruolo: Gila, Provstgaard e Romagnoli. A questi si aggiunge il giovane Ruggeri, classe 2004, che però è sceso in campo solo nei minuti finali dell’amichevole contro la Primavera. Di fatto, come sottolinea il Corriere dello Sport, il quarto centrale in questo momento è Marusic, che si è già disimpegnato su quel ruolo nel corso dei test contro Avellino e Fenerbahçe. Questa situazione obbliga a trovare soluzioni interne e a fare affidamento su giocatori che non hanno il ruolo di centrale come loro compito primario, alimentando curiosità su come si adatterà il team.

Anche in attacco ci sono delle criticità che tengono i tifosi col fiato sospeso. Isaksen è fermo per mononucleosi, ma le sue condizioni sono in miglioramento. Il danese, che ha saltato quasi due settimane di lavoro, è debilitato e avrà bisogno di un nuovo lavoro atletico per recuperare la forma. L’esito degli esami effettuati martedì per verificare la sua negativizzazione è atteso. La sua assenza ha costretto a schierare Cancellieri al suo posto contro il Fenerbahçe, con l’attaccante che è stato poi sostituito da Noslin nel secondo tempo. Questo scenario complica ulteriormente la fase di preparazione e l’assemblaggio del reparto d’attacco, lasciando spazio a interrogativi su come la squadra possa superare questi ostacoli.

Sarri distrugge il suo 4-3-3: la nuova Lazio sarà irriconoscibile

Dopo la Turchia, si cambia davvero. Domani, contro il Galatasaray, la Lazio scenderà in campo per la seconda e ultima amichevole della tournée a Istanbul, ancora con il consueto 4-3-3, ma potrebbe essere l’ultima volta. Dal prossimo test, in programma tra sette giorni in Inghilterra contro il Burnley, Maurizio Sarri è pronto a compiere una piccola rivoluzione: abbandonare quello che per oltre dieci anni è stato il suo marchio di fabbrica per virare su un più atipico 4-3-1-2.

Una svolta necessaria, dettata non tanto da convinzioni tattiche quanto da urgenze strutturali. La Lazio, in questo inizio di stagione, fatica terribilmente a fare gol. Le difficoltà offensive erano emerse già nel test contro la Primavera e si sono poi confermate nelle amichevoli con Avellino e Fenerbahce. Squadra poco pericolosa, manovra lenta e prevedibile, poche occasioni da rete.

Per questo, il tecnico toscano ha già iniziato a sperimentare nuovi moduli. A Formello, nel ritiro estivo, ha testato alternative come il 4-2-3-1 e soprattutto il 4-3-1-2. Inizialmente, era pronto a provarli anche nelle prime amichevoli in Turchia, ma ha preferito rimandare per non creare troppa confusione in un momento in cui la priorità era ritrovare equilibrio e certezze.

Ora, però, i tempi sembrano maturi. Dopo il Galatasaray, salvo sorprese, contro il Burnley si vedrà una Lazio diversa. Sarà un passaggio chiave, anche per valutare nuovi interpreti e sfruttare al meglio le caratteristiche della rosa. Il 4-3-1-2, con un trequartista alle spalle di due punte, potrebbe essere la chiave per rendere più fluida una manovra offensiva che al momento appare inceppata.

La Lazio a secco: Sarri deve curare l’attacco infertile

La Lazio in crisi d’attacco: nessuna punta ha segnato nelle prime uscite! Che mosse adotterà la squadra? #Lazio #Calcio #ProblemiOffensivi

La squadra biancoceleste sta lottando con un problema evidente: l’attacco crea poco e le punte appaiono isolate. In passato, grazie alle invenzioni di Milinkovic e Luis Alberto e alla freddezza di Immobile, la Lazio riusciva a essere pericolosa anche con poche occasioni, ma ora il reparto offensivo sembra privo di incisività.

Come analizza l’edizione romana del Corriere della Sera, i gol segnati nelle prime uscite stagionali sono arrivati da giocatori non strettamente d’attacco: Pedro, Cancellieri e Basic contro la Primavera, mentre contro l’Avellino il neopromosso in B, l’unico gol è stato su rigore di Guendouzi. Con il Fenerbahçe, invece, la squadra è rimasta completamente a secco, evidenziando una difficoltà crescente nel trovare la via della rete.

Il tecnico osserva da vicino il reparto offensivo, con risposte attese già nell’amichevole contro il Galatasaray. Si sta pensando a un cambio di modulo, dal 4-3-3 al 4-2-3-1, proprio come fece Baroni un anno fa, per superare le lacune emerse soprattutto dopo lo svantaggio contro il Fenerbahçe. Questa carenza nel creare occasioni era già un tasto dolente nella scorsa stagione, quando la Lazio riuscì a recuperare uno svantaggio solo contro il Frosinone.

In particolare, il peso della situazione ricade su Castellanos, che non ha ancora trovato la via del gol in queste amichevoli e appare sempre più isolato e nervoso. Già nella stagione 2023-24, l’argentino aveva faticato a emergere, totalizzando solo due reti in 34 partite, e ora la pressione sembra aumentare, lasciando i tifosi a chiedersi se riuscirà a invertire la tendenza.

RIVOLUZIONE - Ultime notizie Lazio, quel pazzo di Sarri cambia tutto: il retroscena

Ultime notizie Lazio – Maurizio Sarri, nel corso della sua incredibile carriera, si è costruito attorno una nomea di uomo cupo, rigido e difficile da smuovere dalle proprie idee. Quando qualcosa non va, è pronto a morire pur di difendere i suoi principi: calcistici e non.

Tuttavia, qualcosa sembra esser cambiato. Se si fa di necessità virtù, Mau ha finalmente compreso come risolvere il problema principale della sua Lazio: l’attacco. E lo farà sorprendendo tutti. Come suo solito. Da vero Comandante.

Ultime notizie Lazio, la rivoluzione firmata Sarri ripartirà da qui

Secondo le ultime notizie Lazio, lanciate direttamente dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, Maurizio Sarri starebbe pensando a un cambio modulo. La formazione biancoceleste passerebbe dal classico 4-3-3 a un più moderno 4-3-1-2.

L’accentramento delle ali e l’abbassamento della punta centrale dovrebbe favorire una maggior fluidità nelle azioni d’attacco, un po’ immobili nelle ultime due amichevoli giocate. A prendere parte allo schema a due dovrebbero essere Castellanos e Dia, con alle spalle Zaccagni o Pedro.

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Ultime notizie Lazio, Maurizio Sarri sorprende tutti: addio al 4-3-3, si sperimenta un nuovo modulo per una Lazio più produttiva (Foto Fraioli)

Ultime notizie Lazio, da quando partirà la sperimentazione?

Il tecnico toscano avrebbe voluto apportare queste modifiche già nelle ultime due partite amichevoli, ma Mau chiede prudenza. Non si può chiedere tutto, e non si può farlo subito. Piano piano tutto verrà a galla. Nella partita di domani, quindi, si partirà ancora una volta con il 4-3-3, per poi contro il Burnley di Loum Tchaouna rivoluzionare il tutto.

Il Direttore Sportivo Angelo Fabiani e il Presidente Claudio Lotito sono d’accordo con la decisione del mister, pur che quest’ultimo garantisca il raggiungimento degli obiettivi stagionali prefissati: ritornare in Europa. Troppi grandi le perdite economiche senza una coppa UEFA da poter giocare.

Sarri aveva pensato anche al 4-2-3-1, ma il 4-3-1-2 sembra esser la soluzione più plausibile anche dando uno sguardo alla fase difensiva, uguale a quella del 4-3-3. Quindi, almeno sotto quell’aspetto, nulla dovrebbe variare.

A cambiare sarà esclusivamente la fase offensiva, principale problema della nuova Lazio. La speranza è quella di vedere la Curva Nord urlare più volte possibile la fatidica parola: goool.

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Ultime notizie Lazio, obiettivo numero uno per questa stagione: far esplodere di gioia i tifosi della Nord (Foto Fraioli)