Home Blog Pagina 52

Zaccagni out per Lazio-Torino: in arrivo sostituto a sorpresa e possibile rivoluzione tattica

Lazio nel caos: Zaccagni out contro il Torino, e se ci fosse una sorpresa in formazione? #LazioTorino #SerieA #Calcio

La notizia dell’infortunio di Mattia Zaccagni sta scuotendo i tifosi della Lazio, creando un senso di incertezza proprio alla vigilia della partita contro il Torino. Altra tegola, l’ennesima, la più pesante. L’attaccante e capitano, che era stato incluso nella lista dei convocati, ha accusato un problema muscolare durante l’ultimo allenamento, rendendo il suo forfait quasi certo e complicando ulteriormente i piani della squadra.

Questo imprevisto non è solo una semplice assenza, ma un vero rompicapo per l’allenatore, che ora deve gestire una profonda emergenza tattica. Senza Zaccagni, numero 10 della formazione, la squadra rischia di perdere equilibrio e copertura in campo, con il pericolo di apparire troppo esposta durante il match.

Le alternative non mancano, dai giocatori come Pedro e Noslin, fino alla possibile sorpresa di Isaksen che non è ancora al massimo della forma, ma la vera sfida è mantenere l’assetto della squadra. Senza il lavoro di sacrificio e la copertura garantiti da Zaccagni, il rischio di presentare una Lazio troppo sbilanciata è altissimo. Questo potrebbe spingere verso un cambio di modulo, con l’ipotesi di un ritorno al 4-3-3 per garantire più solidità in mediana.

In tal caso, si parlerebbe di un inserimento di un centrocampista extra, come Mohamed Belahyane al fianco di Cataldi e Bašić, a discapito dell’attacco. Una mossa che garantirebbe maggiore densità in mediana, ma che comporterebbe un sacrificio pesante in attacco: a farne le spese sarebbe la seconda punta, con Dia destinato alla panchina. Con poche ore a disposizione, questa stagione già complicata per la Lazio potrebbe riservare un’altra svolta imprevedibile.

Mancini avverte la Lazio: “Quel giocatore è insostituibile, può fare 20 gol e 10 assist”

Mancini elogia il nuovo protagonista della Lazio: un giocatore irrinunciabile!

Scopri come una serata magica a Marassi ha trasformato un talento in un’arma letale per la Lazio, con parole che accendono il dibattito sul futuro della squadra. Cosa rende questo attaccante così speciale? Le dichiarazioni di Riccardo Mancini svelano un potenziale da capogiro. #Lazio #Calcio #Castellanos

In una notte da ricordare, Valentín “Taty” Castellanos ha brillato con un gol, un assist e una leadership che ha guidato la Lazio verso una vittoria cruciale contro il Genoa. Questa prestazione eccezionale non è sfuggita al telecronista di DAZN, Riccardo Mancini, che ha espresso il suo entusiasmo ai microfoni di Radio Serie A. Le sue osservazioni sottolineano quanto Castellanos sia diventato un elemento chiave per la squadra, attirando attenzione e conferme dal mondo del calcio.

Mancini ha messo in evidenza la versatilità del giocatore, indicando al tempo stesso una strada per il suo miglioramento. «La Lazio non può rinunciare al Taty, è un attaccante che fa tutto e deve dimostrare di poter fare quello step in più a livello realizzativo. È un giocatore da 15/20 gol a stagione, anche con 10 assist. Sono cifre perfette per uno come lui e sarebbe un centravanti da squadra che può lottare per un posto in Europa». Queste parole catturano l’essenza di un calciatore che va oltre il semplice ruolo di bomber.

L’analisi di Mancini ritrae Castellanos come un attaccante moderno, capace di pressare, legare il gioco e supportare i compagni, oltre a essere decisivo in fase offensiva. La sua partita contro il Genoa è stata l’esempio ideale di queste qualità, mostrando un mix di abilità che lo rende indispensabile per la Lazio.

Ora, la vera sfida per Castellanos è quella di elevarsi a livello dei grandi. Come sottolinea Mancini, trasformare il suo impatto sul campo in numeri costanti – come 15-20 gol e una decina di assist a stagione – potrebbe portarlo nell’élite europea. La Lazio ha trovato in lui un trascinatore, e il mondo del calcio attende di vedere se queste potenzialità si tradurranno in successi da fuoriclasse.

Pancaro a Sarri: “Usa Tavares in un ruolo inaspettato per il trionfo”

I consigli tattici di Pancaro che potrebbero cambiare le sorti della Lazio

Cosa succederebbe se un ex campione svelasse il segreto per una Lazio più forte e imprevedibile? Scopri come l’ex difensore Giuseppe Pancaro vede un futuro radioso per la squadra, con un occhio su moduli e giocatori chiave. #Lazio #Calcio #Tattica

Una vittoria che non è solo una boccata d’ossigeno, ma l’inizio di una possibile rivoluzione tattica. L’ex difensore biancoceleste Giuseppe Pancaro, intervenuto a Radiosei, ha promosso a pieni voti la Lazio vista a Genova, elogiando la svolta pragmatica di Maurizio Sarri e indicando il 4-4-2 come la strada maestra da seguire.

Per Pancaro, la prestazione di Marassi è stata impeccabile e deve rappresentare il nuovo punto di partenza. «A Genova c’è stata una risposta forte da parte della Lazio. Ha vinto e convinto, ha giocato bene, la gara non è mai stata in discussione. Solo spunti positivi, adesso bisogna continuare su quella strada lì. E intendo anche dal punto di vista tattico».

L’ex terzino ha poi argomentato la sua tesi, spiegando perché il nuovo modulo sia l’“abito giusto” per questa squadra, valorizzando al meglio le caratteristiche dei singoli. «Secondo me per caratteristiche deve giocare con due centrocampisti e due attaccanti. Sarri è troppo navigato ed esperto per sbagliare valutazioni. Al di là dei nomi dei giocatori, penso che questa squadra sembra sia a più agio nel giocare in quel modo. Ha nelle corde il fatto di dover giocare con il 4-4-2. Guendouzi e Rovella sono due interni, non due mezzali. Lo fanno, ma non si esprimono al meglio. La bravura di un tecnico è proprio quello di mettere i giocatori nelle condizioni di dare il meglio. Penso che continuerà su questa squadra qui. Questo è l’abito giusto per questa squadra».

Infine, Pancaro ha analizzato come il nuovo sistema possa risolvere anche il rebus Tavares e come si adatti meglio a una squadra che, a suo dire, è più verticale che di palleggio. «Tavares? Io non vedo in lui le caratteristiche di quel giocatore che può eseguire i dettami tattici in fase difensiva che vuole Sarri. Va sfruttato per quello che è, cercando di cambiarlo non ci sono stati riscontri positivi. Sfrutterei quelle che sono le sue caratteristiche. Nel 4-4-2 potrebbe tranquillamente fare l’esterno del centrocampo a quattro. È utile per un allenatore non essere molto leggibili. E’ fondamentale saper cambiare, rapportarsi alle caratteristiche dei giocatori. Quelli che sono in rosa oggi non sono da 4-3-3. Non ci sono palleggiatori, è una squadra più verticale. Il Torino verrà all’Olimpico per vendere cara la pelle. Non bisogna fare affidamento sulla possibilità di una squadra scarica. La Lazio dovrà sudarsi ogni gara in questa stagione».

Con questi insight, Pancaro non solo celebra una vittoria, ma apre la porta a possibili evoluzioni che potrebbero rendere la Lazio una vera sorpresa nel campionato. Quale sarà il prossimo passo? Il campo darà le risposte.

Zazzaroni critica la Roma: “Sconfitta col Lille è una barzelletta senza ironia”

Zazzaroni non risparmia la Roma: una sconfitta che sembra una barzelletta, ma non fa ridere affatto! #RomaLilla #EuropaLeague #CalcioDrammatico

Ivan Zazzaroni, direttore del Corriere dello Sport, non usa mezzi termini nel commentare la recente debacle della Roma in Europa League contro il Lille. La squadra giallorossa ha vissuto una serata da incubo, fallendo per tre volte consecutive un calcio di rigore, un episodio che ha trasformato una partita in qualcosa di grottescamente ironico.

«Ci sono un ucraino e un argentino che nel giro di pochi minuti si fanno parare tre volte lo stesso calcio di rigore da un turco. Potrebbe essere l’inizio di una barzelletta mai sentita in precedenza, ma che tuttavia non fa ridere.» Questa frase cattura perfettamente l’assurdità dell’evento, lasciando i tifosi a chiedersi come una serata del genere possa essere accaduta sul palcoscenico europeo. Zazzaroni usa questo aneddoto per evidenziare non solo l’errore tattico, ma anche la frustrazione che avvolge la prestazione complessiva.

La delusione non si ferma ai rigori. «Non fa ridere la barzelletta finita dentro Roma-Lilla e preoccupa la prestazione della squadra di Gasperini che stavolta non ne ha infilata una: male nel primo tempo e male nel secondo, un filo meglio – ma niente di rilevante – quando sono entrati Mancini e Koné, mentre El Shaarawy ha fatto lo stesso poco di Pellegrini.» Il direttore sottolinea come la Roma abbia lottato in ogni fase del match, con pochi lampi di speranza che non hanno cambiato il quadro generale, invitando i lettori a riflettere su quanto questa sconfitta possa rivelare problemi più profondi.

Non tutto è da buttare, secondo Zazzaroni, che salva alcuni elementi della squadra. Svilar continua a dimostrarsi affidabile, non è una sorpresa, e Soulé ha offerto qualche sprazzo interessante. Tuttavia, il resto della formazione ha deluso, con errori banali nei passaggi che hanno permesso al Lille di guadagnare fiducia e creare diverse occasioni.

Il vero allarme, però, è l’attacco, descritto come un problema enorme. I centravanti non hanno inciso, con prestazioni che hanno accentuato le preoccupazioni. Zazzaroni nota involuzioni in diversi giocatori, come N’Dicka non a suo agio nel ruolo e Hermoso in difficoltà difensive, senza dimenticare le lacune di Tsimikas.

Per voltare pagina, la squadra deve lavorare sodo per stabilizzarsi, contando sul ritorno di Dybala e l’integrazione di Bailey. Zazzaroni conclude con un monito: «Della barzelletta che non fa ridere qualcuno conserverà la memoria. La speranza è che la squadra la dimentichi in fretta.» Una chiusura che lascia il lettore con un senso di urgenza, sperando in una rapida rinascita per la Roma in questa stagione europea.

Tavares tornerà alla Lazio? L’ex biancoceleste svela i dettagli inaspettati

Rambaudi avverte: la Lazio è sulla buona strada, ma contro il Torino serve continuità e non solo belle parole #Lazio #Torino #SerieA #CalcioItalia

Roberto Rambaudi, ex calciatore e attuale opinionista, ha condiviso le sue riflessioni sul momento della squadra biancoceleste, reduce da una vittoria incoraggiante contro il Genoa e con un’altra sfida cruciale all’orizzonte. Con un tono che mescola ottimismo e cautela, Rambaudi invita a non sottovalutare i prossimi passi, suscitando domande su quanto la squadra possa davvero scalare posizioni in classifica.

Immaginate una squadra che inizia a mostrare i primi segni di rinascita: è proprio questo il quadro che Rambaudi dipinge per la Lazio. “La Lazio ha imboccato una strada che può portare lontano” – ha detto Rambaudi – “ma è fondamentale restare coerenti e non abbandonare il sistema di gioco che sta cominciando a dare risultati. La partita di lunedì scorso, pur non risolvendo ogni problema, ha mostrado segnali incoraggianti. Se la squadra recupera tutti gli effettivi e mantiene alta la fiducia nel lavoro del tecnico, potrà essere davvero competitiva”. Queste parole fanno riflettere: e se questa continuità fosse la chiave per un finale di stagione sorprendente?

Tuttavia, Rambaudi non nasconde le incertezze. “È chiaro che ci sono ancora molti ‘se’, ma la Lazio ha dimostrato di avere qualità. L’importante è non cedere alla tentazione di cambiare modulo o uomini troppo in fretta. A parte Inter, Milan, Napoli e forse la Juve, non vedo squadre molto più attrezzate”. Questo commento solleva la curiosità: in un campionato così equilibrato, la Lazio potrebbe davvero sorprendere tutti, ma solo se evita errori affrettati?

Guardando avanti, la partita contro il Torino assume un ruolo decisivo. Rambaudi la definisce un vero “crocevia” per il percorso della squadra: “Domani sarà un test indicativo. Serve una prova seria, convinta, come quella vista a Genova. È una gara che può dire molto sulla direzione da prendere. L’entusiasmo ritrovato deve essere la base su cui costruire”. Chissà se questa sfida saprà rivelare la vera forza della Lazio o se confermerà le fragilità attuali.

Un occhio di riguardo va anche a Nuno Tavares, uno dei nuovi arrivati più discussi. “A Marassi ho visto una Lazio che si muoveva bene anche in fase difensiva. È importante che tutti siano coinvolti nel sistema, compresi elementi come Tavares. Se trova continuità e si integra nei meccanismi, potrà essere utile”. Questo focus porta a chiedersi: Tavares diventerà il tassello mancante o rimarrà un’incognita?

In sintesi, la Lazio è a un punto di svolta, con segnali di crescita che meritano attenzione. Le parole di Rambaudi ricordano che, in un mondo di alti e bassi come il calcio, la vera sfida è mantenere il passo verso obiettivi ambiziosi.

Lazio, Sarri esclude sei giocatori per il Torino: scopri i convocati ufficiali

La Lazio rivela i convocati per la sfida contro il Torino: ritorni chiave e sei assenti! #Lazio #Torino #SerieA

Mentre la tensione cresce per la trasferta contro il Torino, un match cruciale per mantenere il ritmo in campionato, la Lazio ha annunciato la lista dei convocati. Con sei giocatori out, gli occhi sono puntati sui possibili cambiamenti in formazione che potrebbero influenzare l’esito della gara.

Tra le note positive, spicca il ritorno di Mehdi Belahyane, il giovane centrocampista che ha scontato la squalifica. La sua freschezza e la capacità di inserirsi tra le linee potrebbero rivelarsi utili in una gara che si preannuncia intensa sul piano fisico, offrendo alla squadra una dinamiche nuove per superare le difese avversarie.

Un altro recupero importante è quello di Manuel Lazzari, l’esterno destro reduce dall’infortunio al polpaccio. La sua velocità e la spinta sulla fascia rappresentano un’arma preziosa nello scacchiere tattico, specialmente contro una difesa compatta come quella del Torino, potenzialmente ribaltando le sorti di un incontro equilibrato.

CONVOCATI

Portieri: Furlanetto, Mandas, Provedel;

Difensori: Gila, Hysaj, Lazzari, Nuno Tavares, Patric, Provstgaard, Romagnoli;

Centrocampisti: Basic, Belahyane, Cataldi, Farcomeni, Pinelli;

Attaccanti: Cancellieri, Castellanos, Dia, Isaksen, Noslin, Pedro, Zaccagni.

Con questi convocati, la Lazio si prepara a una sfida che potrebbe segnare il prosieguo della stagione, dove i ritorni attesi potrebbero fare la differenza in campo.

Lazio, ennesimo dramma per Sarri: Zaccagni in dubbio, rivoluzione in formazione verso il Torino

Lazio vs Torino: Infortunio shock per Zaccagni, quale assetto tattico ora?

Problemi all’ultimo minuto per la Lazio in vista della sfida con il Torino: il capitano Mattia Zaccagni si ferma in allenamento, rischiando di saltare tutto. Con una buona notizia sul recupero di Lazzari, l’equilibrio della squadra è ora in bilico. #LazioTorino #SerieA #Calcio

La Lazio affronta la gara contro il Torino in un clima di incertezza totale, con una situazione che potrebbe cambiare i piani all’ultimo istante. Da una parte, c’è il sollievo per il ritorno di Manuel Lazzari, che ha accelerato i tempi di recupero e sarà tra i convocati dopo aver partecipato alla rifinitura. Questa opzione in panchina potrebbe offrire una preziosa alternativa, bilanciando le difficoltà in arrivo.

Ma è l’inconveniente con Mattia Zaccagni a dominare le preoccupazioni: il capitano si è fermato durante l’allenamento odierno per un problema muscolare. Pur essendo stato inizialmente convocato, la sua partecipazione è ora altamente incerta, con un’assenza che sembra ormai quasi certa. Questo imprevisto obbliga la squadra a rivedere completamente l’assetto, creando non pochi grattacapi per la gestione tattica.

L’ipotesi di proseguire con il 4-4-2 (o 4-2-3-1) utilizzato a Genova appare ora troppo rischiosa senza il contributo di Zaccagni, che garantisce sacrificio e copertura sulla fascia sinistra. Senza di lui, affidarsi a una coppia offensiva come Tavares e uno tra Pedro o Noslin potrebbe esporre eccessivamente la difesa, lasciando ampi spazi agli avversari.

Ecco che riemerge con forza l’idea di un ritorno al 4-3-3 per rinforzare il centrocampo: in questo schema, accanto al regista Cataldi, troverebbero spazio sia Toma Bašić sia Mohamed Belahyane, reduce dalla squalifica. Questa scelta garantirebbe una maggiore densità in mediana, ma richiederebbe qualche sacrificio in attacco, con Dia che finirebbe in panchina. Davanti, con Castellanos come centravanti e Cancellieri a destra, il ruolo di Zaccagni verrebbe coperto da Pedro.

La formazione resta in sospeso, legata alle condizioni dell’ultimo minuto del capitano. Ogni decisione verrà presa solo a poche ore dal match, in una vigilia piena di dubbi e improvvisazioni, con la Lazio costretta a navigare tra emergenze e adattamenti per affrontare il Torino.

LAZIO (4-3-3 probabile): Provedel; Hysaj, Gila, Romagnoli, Nuno Tavares; Belahyane, Cataldi, Basic; Cancellieri, Castellanos, Pedro.

Gila: “Torino sarà una sfida complicata, ma credo nelle potenzialità della Lazio. Sarri è più sereno”

Il difensore della Lazio Mario Gila si confida prima della sfida con il Torino: cosa pensa del futuro biancoceleste? #Lazio #Gila #SerieA

Alla vigilia di una partita cruciale in Serie A, il difensore spagnolo Mario Gila ha rotto il silenzio con un’intervista rivelatrice. Parlando al match program ufficiale della Lazio, Gila ha espresso le sue emozioni e aspettative, offrendo uno sguardo intrigante su come la squadra stia crescendo e affrontando le sfide imminenti. Le sue parole non solo evidenziano la determinazione del gruppo, ma anche un legame profondo con la maglia biancoceleste, suscitando curiosità su cosa riserverà il futuro.

Gila ha ripercorso la recente vittoria contro il Genoa, sottolineando quanto fosse vitale per il morale della squadra. «Tante cose, perché venivamo da una settimana difficile. Vincere su un campo come quello del Genoa era fondamentale e ora ci permette di affrontare la gara contro il Torino in modo più positivo». Questa affermazione accende l’interesse, mostrando come una singola vittoria possa cambiare la prospettiva di un’intera stagione.

Guardando avanti, il difensore ha descritto la prossima sfida contro il Torino come una prova impegnativa, con un tocco di strategia. «Ci aspetta una partita complicata, sappiamo come giocano perché conosciamo Baroni. Sarà un piccolo vantaggio ma dovremo andare al 100% per dare continuità alla vittoria di Genova e migliorare la nostra classifica». Queste parole invitano i tifosi a riflettere sulla preparazione meticolosa della Lazio e sulla potenziale svolta in classifica.

Al cuore dell’intervista, Gila ha espresso una forte fiducia nelle ambizioni della squadra, dipingendo un quadro ottimistico. «Credo molto nelle potenzialità di questa Lazio. Siamo una squadra in crescita con un progetto importante, con il tempo faremo grandi cose. Abbiamo molta fiducia nei nostri mezzi. Cancellieri? Sono felice per lui, abbiamo un bel rapporto. Spero che continui così perché sappiamo quanto può darci, abbiamo bisogno del suo talento». Questa dichiarazione non solo suscita curiosità sul ruolo di Cancellieri, ma anche su come la Lazio stia costruendo un’identità solida.

Toccando aspetti personali della sua evoluzione, Gila ha condiviso riflessioni sul suo percorso. «Un Mario equilibrato, che controlla meglio i momenti della partita e lavora per essere un leader. Ora sono più maturo, due anni fa ero un cavallo pazzo. (ride, ndr). Sono felice della sua fiducia, lo rispetto molto. Il mister ora è più sereno e questo lo trasmette anche a noi». Queste parole aggiungono un tocco umano, evidenziando come la maturità influenzi le prestazioni in campo e incuriosiscano sui dinamismi interni della squadra.

Gila ha anche sottolineato l’importanza del benessere mentale, collegandolo al suo rendimento. «Tanto, la testa conta più del fisico. In campo si vede se uno è sereno fuori. Essere circondato da persone che ti vogliono bene è fondamentale, spero che in futuro si capisca che noi calciatori siamo esseri umani e non dei robot». Questa parte dell’intervista invita a una riflessione più ampia, rendendo il lettore partecipe della pressione che subiscono gli atleti.

Infine, Gila ha espresso un profondo attaccamento alla Lazio, che ha segnato la sua carriera. «È impossibile non affezionarsi alla Lazio, sento un grande senso di appartenenza. La Lazio mi ha permesso di diventare un vero calciatore professionista, le difficoltà dei primi mesi mi hanno insegnato molto. Qui ho trovato anche l’amore, sono felice e ringrazierò per sempre chi mi ha dato questa opportunità». E su un possibile traguardo personale, ha risposto con ottimismo: «Purtroppo no! Sono però sicuro che arriverà presto il momento». Con queste dichiarazioni, Gila non solo chiude l’intervista con una nota di gratitudine, ma lascia i tifosi curiosi e ispirati per le prossime avventure della Lazio in Serie A.

Lazio accelera sul calciomercato: pronti a chiudere per quel talento ambito

La Lazio fiuta l’occasione con Renan Lodi: un colpo a sorpresa per la difesa?

Ma è davvero possibile che la Lazio stia per accaparrarsi un talento come lui a costo zero? Il calciomercato biancoceleste non si arrende alle difficoltà, e Renan Lodi emerge come una scommessa intrigante per rafforzare la fascia sinistra. #Calciomercato #Lazio #RenanLodi #SerieA

Il calciomercato della Lazio rimane in fermento, nonostante i vincoli che stanno limitando le operazioni. La società è alla ricerca di rinforzi intelligenti, senza pesare sul bilancio, e tra le opzioni più allettanti c’è proprio Renan Lodi, il terzino sinistro brasiliano ora svincolato. Immaginate un giocatore del genere che potrebbe unirsi alla rosa senza spendere cifre esorbitanti – una mossa astuta che fa riflettere su quanto il mercato possa riservare colpi di scena.

Con i suoi 25 anni, Lodi vanta un curriculum europeo di tutto rispetto: ha indossato le divise dell’Atletico Madrid e del Nottingham Forest, prima di passare all’Al Hilal in Arabia Saudita. Eppure, la sua avventura laggiù è finita in modo improvviso, a causa dell’esclusione dalla lista dei giocatori utilizzabili per i limiti sugli stranieri. Ora, si domanda il mondo del calcio, cosa gli riserverà il futuro?

Proprio qui entra in gioco la Lazio, che vede in Lodi il profilo ideale per stabilizzare il lato mancino della difesa, ancora alla ricerca di affidabilità. Il brasiliano porta con sé una tecnica individuale di livello e una grande capacità di spinta sulla fascia, abituato a calcare palcoscenici prestigiosi. Potrebbe essere lui la chiave per un sistema di gioco più solido – un titolare o una valida alternativa che farebbe gola a molti.

Lodi si è detto pronto a tornare in azione e ha già mosso passi legali contro l’Al Hilal per tutelare i suoi diritti professionali. In questo momento, è libero di firmare con una nuova squadra, e le indiscrezioni parlano di contatti da parte di diverse formazioni, inclusa la Lazio. Ma riusciranno i biancocelesti a spuntarla in questa corsa?

Per la Lazio, acquisire un svincolato come Lodi significherebbe un equilibrio perfetto tra qualità e risparmio, offrendo una soluzione immediata a un reparto che, con Nuno Tavares non sempre convincente, ha bisogno di maggiore stabilità. Eppure, la concorrenza è agguerrita, con squadre anche straniere pronte a fare la loro mossa.

Al momento, non ci sono annunci ufficiali, ma il nome di Lodi resta in cima alla lista della dirigenza. Il calciomercato della Lazio, anche con i suoi limiti, continua a esplorare vie smart per potenziare la squadra, mantenendo l’equilibrio finanziario – chissà se questa storia si concluderà con un grande colpo?

Scaloni sconvolge le convocazioni argentine: la scommessa su Castellanos

Le convocazioni dell’Argentina fanno discutere: chi è dentro e chi è fuori? #Argentina #Scaloni #Mundial

L’Argentina, fresca trionfatrice ai Mondiali, è pronta a tornare in campo per le amichevoli internazionali durante la pausa delle nazionali. Al timone c’è il commissario tecnico Lionel Scaloni, l’uomo che ha guidato l’Albiceleste alla gloria in Qatar 2022, e ha reso nota la lista dei convocati, puntando forte sul nucleo di giocatori che hanno scritto pagine storiche del calcio argentino. Questa mossa non fa che accendere l’entusiasmo, lasciando i fan a chiedersi quali sorprese riservi il futuro per la Selección.

Scaloni, un ex difensore con esperienze in Liga e Premier League, ha confermato la sua fiducia nei leader storici della squadra. Tra i nomi chiamati spiccano vere stelle come Lionel Messi, l’attaccante dell’Inter Miami e simbolo eterno dell’Argentina, e Lautaro Martínez, il centravanti dell’Inter che sta brillando come capocannoniere in Serie A. È proprio questa fedeltà al gruppo che rende le convocazioni così intriganti, quasi come un puzzle da risolvere per i tifosi.

Ma ecco l’elemento che solletica la curiosità: l’assenza di Valentín “Taty” Castellanos, l’attaccante della Lazio. Nonostante il suo momento d’oro in Serie A – segnando un gol e fornendo un assist contro il Genoa nell’ultimo turno – il suo nome non è tra i selezionati. Una decisione che apre le porte a mille interpretazioni: è la dura concorrenza nel attacco a pesare, o Scaloni preferisce mantenere intatto un collettivo già vincente? Questa scelta misteriosa non fa che aumentare l’interesse intorno alla strategia dell’Argentina.

Calciomercato Lazio, Kamenovic resta: salta il sogno negli Emirati!

Kamenovic snobba l’offerta della Lazio: resterà un esubero? Ecco i retroscena del mercato biancoceleste! #Lazio #CalcioMercato #Esuberi

Nel mondo del calcio, dove ogni mossa può cambiare le sorti di una squadra, la Lazio si trova di fronte a un caso intrigante: Dimitrije Kamenovic ha rifiutato la formula proposta dal club per un trasferimento all’estero. Niente trasferimento all’estero, come specificato, e così il difensore serbo resta tra gli esuberi del presidente Lotito, alimentando curiosità su quali saranno i prossimi passi della società. È una situazione che fa riflettere: cosa ha spinto il giocatore a dire no, e come influenzerà il futuro della Lazio?

Intanto, la Lazio ha concretizzato un’operazione che potrebbe ispirare altre mosse di mercato: la cessione in prestito di Mohamed Fares, l’esterno sinistro algerino, al club emiratino Forte Virtus. Arrivato a Roma nel 2020 dopo esperienze con SPAL e Hellas Verona, Fares era ormai fuori dai piani tecnici della squadra e considerato un esubero. Questa mossa non solo alleggerisce il carico dell’ingaggio sul bilancio, ma apre anche domande su come il club stia gestendo i suoi esuberi per liberare risorse preziose.

Per rendere l’affare con Fares ancora più affascinante, la Lazio ha adottato una strategia astuta: ha prolungato il contratto del giocatore, che sarebbe scaduto a giugno, fino al 2027. In questo modo, il Forte Virtus ha la flessibilità di riscattare l’esterno algerino o cederlo altrove, creando opportunità per future operazioni di mercato. È un meccanismo che incuriosisce gli appassionati, perché dimostra come un semplice rinnovo possa trasformare un’uscita in una potenziale risorsa.

Ma non tutto va liscio per la Lazio: secondo fonti attendibili, la dirigenza ha tentato di applicare la stessa formula con Kamenovic, il difensore serbo arrivato nel 2021 dal Čukarički. Purtroppo, il giocatore e il suo entourage hanno declinato l’offerta, lasciando la società con un altro elemento escluso dal progetto tecnico. Questa impasse solleva interrogativi sul mercato estivo: la Lazio riuscirà a sbloccare la situazione, o Kamenovic rimarrà un rebus irrisolto?

Lazio, scoppia la polemica: “Inaccettabile” urlano a gran voce i tifosi

0

La Lazio continua a far parlare di sé per via di alcune scelte avvenute fuori dal terreno di gioco. Non partecipando in questa stagione ad alcuna competizione europea, le attenzioni dei mass media si sono focalizzate su un piccolo – per così dire – dettaglio emerso direttamente dal sito ufficiale della società biancoceleste.

La Lazio, infatti, ha appena annunciato una partnership in Asia con un sito di betting dove è possibile – tra le altre cose – scommettere anche sui combattimenti tra galli. Lo sponsor in questione è “ABCVIP“, diventato “Regional Partner” della società del Presidente Lotito.

Lazio e “ABCVIP”: Lotito l’ha fatta grossa?

La pagina web apparirà sui tabelloni dello Stadio Olimpico e sui comunicati ufficiali. La notizia ha fatto fin da subito scalpore tra i tifosi per due motivazioni principali: la poca affluenza mediatica del sito (47 follower sui social) e la visibilità data dallo stesso al cockfighting (lotta tra galli), su cui è possibile scommettere.

Roma, Totti se la ride in questo modo: le parole dell’ex capitano giallorosso sui 3 rigori sbagliati

0

Francesco Totti, ex storico capitano e numero 10 della Roma, noto per il suo spiccato senso dell’umorismo, nonché per la sua sarcastica autoironia, ha commentato il comico episodio (drammatico per i tifosi giallorossi) riguardante i tre calci di rigore sbagliati da parte della formazione di Gian Piero Gasperini.

La squadra capitanata da Lorenzo Pellegrini ha perso la sfida contro il Lille, valida per la seconda giornata di Europa League, per 1 a 0. Tuttavia, a far discutere non è stata solamente la prestazione offerta dai giallorossi; bensì una simpatica scena andata in atto.

Infatti, la Roma si è ritrovata per ben tre volte di fila a poter portare la partita sull’1 a 1. L’arbitro Taylor ha concesso ai giallorossi la possibilità di poter calciare un calcio di rigore per tre volte, causa irregolarità nel posizionamento del portiere dei francesi. Nonostante ciò, sia Dovbyk che Soulé non sono riusciti a segnare.

Riguardo l’accaduto si è espresso Francesco Totti in questo modo:

“DAI, è UNO SCHERZO. A ME DICEVANO CHE ERA FACILE TIRARLI, MA TRE ERRORI DI FILA NON SI SONO MAI VISTI: SOLO LA ROMA RIESCE A FARE QUESTE COSE”

Tre rigori sbagliati nella stessa partita, ecco a chi appartiene il record assoluto: altro che Lazio e Roma

0

Nella serata di ieri la Roma è ufficialmente entrata nella storia dell’Europa League, non tanto per un risultato sportivo inimitabile, ma quanto per un episodio accaduto molto particolare. Infatti, ai giallorossi è stata data la possibilità di ripetere un calcio di rigore assegnato per ben tre volte.

Tuttavia, la formazione di Gian Piero Gasperini non è riuscita ad approfittare delle concessioni dell’arbitro, terminando la sfida con il risultato di 1 a 0 in favore del Lille. I tifosi laziali hanno invaso prontamente i social a mo’ di sfottò nei confronti dei cugini romanisti, che, dal canto loro, hanno voluto ricordare ai biancocelesti la disavventura accaduta anche a loro nella stagione 1983-1984 contro il Napoli.

In quell’occasione, furono Giordano e D’Amico a fallire il penalty per ben tre volte di fila. Ma il record assoluto è ben peggiore: stiamo parlando dei giochi olimpici del 2004, in cui, in una sfida tra i nordafricani e la Serbia, la formazione nordafricana riuscì nell’impresa di fallire ben sei calci di rigore di fila.

Lotito e i retroscena nascosti della cessione Fares: come ha giocato le carte nel calciomercato Lazio

Retroscena intriganti sulla cessione di Fares in casa Lazio: un affare astuto che nasconde mosse geniali! #Calciomercato #Lazio #Fares #SerieA

Immaginate una squadra che deve sfoltire la rosa e alleggerire il bilancio, ma per farlo ricorre a un trucco astuto che lascia tutti a bocca aperta. È esattamente ciò che è accaduto con la Lazio e il trasferimento di Mohamed Fares, l’esterno algerino ormai ai margini del progetto biancoceleste. Ora, Fares è pronto a ripartire dal club Forte Virtus negli Emirati Arabi Uniti, in un’operazione che non è solo una semplice uscita, ma un esempio di strategia finanziaria ben congegnata.

La cessione è stata ufficializzata come un prestito temporaneo con diritto di opzione, un modo intelligente per la Lazio di risparmiare parte dello stipendio oneroso del giocatore. Come riportato da fonti attendibili, questa mossa aiuta a bilanciare i conti in modo non convenzionale, suscitando curiosità su come i club navigano le acque turbolente del calciomercato. Ma cosa ha reso possibile tutto questo? Beh, dietro le quinte c’è un legame strategico che ha accelerato l’affare.

Il presidente Claudio Lotito ha giocato un ruolo chiave, sfruttando i suoi ottimi rapporti con Maurizio Setti, l’attuale proprietario delle quote del club emiro e ex presidente del Verona. È affascinante pensare a come queste connessioni personali possano influenzare le trattative, trasformando un possibile intoppo in un’opportunità d’oro. Eppure, non è tutto così lineare: per rendere l’operazione fattibile, la Lazio ha prima rinnovato il contratto di Fares fino al 2027, una decisione che sembra paradossale ma che nasconde una logica astuta.

Questa mossa, apparentemente controcorrente, serve a massimizzare i benefici futuri. In caso di riscatto da parte della Forte Virtus, il club emiro si ritroverebbe con un giocatore sotto contratto più a lungo, facilitando eventuali rivendite su mercati esteri e rendendo l’investimento più redditizio. Si tratta di un “modello” che la Lazio aveva tentato di applicare anche per la cessione di Dimitrije Kamenović, anche se in quel caso l’operazione è sfumata, lasciando il giocatore a Formello.

Alla fine, questa cessione di Fares non è solo una storia di addii e bilanci, ma un capitolo che evidenzia l’ingegno del calciomercato, dove ogni mossa può aprire nuove porte e rivelare strategie inaspettate per i team. Chissà quali altre sorprese riserva il futuro per la Lazio in questo dinamico mondo del calcio.

Lazio, infermeria in ripresa: i giocatori che tornano durante la sosta?

L’infermeria della Lazio finalmente si svuota? Scopri quali giocatori potrebbero tornare durante la sosta per le nazionali e come questo cambierà le cose! #Lazio #Calcio #Infortuni

La Lazio sta per affrontare una partita cruciale contro il Torino con una rosa decimata dagli infortuni, ma c’è una luce in fondo al tunnel grazie alla pausa per le nazionali. Queste due settimane potrebbero essere decisive per svuotare un’infermeria che ha creato non pochi problemi, con l’allenatore che aspetta aggiornamenti positivi per programmare il futuro.

Per Matías Vecino, il ritorno in campo è slittato ancora: salterà la convocazione contro il Torino e punterà a rientrare in piena forma dopo la sosta, in vista della trasferta di Bergamo contro l’Atalanta del 19 ottobre. Questa attesa potrebbe cambiare le dinamiche della squadra, lasciando i tifosi a chiedersi se sarà davvero pronto per la ripresa.

Buone notizie arrivano invece per i terzini infortunati a Genova. Adam Marušić ha riportato una “lesione di basso grado al bicipite femorale sinistro”, che lo tiene fuori per ora, mentre Luca Pellegrini se la cava con un “trauma contusivo-distorsivo al ginocchio destro, senza evidenza di lesioni”. Entrambi salteranno il match con il Torino, ma potrebbero essere di nuovo disponibili dopo la pausa, offrendo un sollievo che i supporter sperano di vedere in azione presto.

Infine, il caso di Nicolò Rovella resta in bilico e potrebbe riservare sorprese: oggi è il giorno decisivo, con un consulto medico che lo porterà a scegliere tra proseguire con una terapia conservativa non troppo efficace o optare per un intervento chirurgico. Questa decisione non solo segnerà la sua stagione, ma influenzerà anche le scelte della squadra per il resto del campionato, tenendo tutti con il fiato sospeso su quali risorse saranno effettivamente disponibili al ritorno in gioco.

Lazio, svolta imminente per Cancellieri: il futuro è a un passo dal cambiare!

Il destino di Cancellieri alla Lazio: da outsider a stella nascente?

Scopri come un giovane talento come Matteo Cancellieri potrebbe rivoluzionare il suo futuro nella Lazio, passando da un possibile addio a un ruolo centrale in squadra. Con un gol decisivo e circostanze inaspettate, il suo percorso sta accendendo l’entusiasmo dei tifosi. #Calciomercato #LazioFuturo #TalentiCalcio

Da partente a uomo della provvidenza. Questa è la storia sorprendente di Matteo Cancellieri, uno dei rari punti luminosi in un inizio di stagione turbolento per la Lazio. Il suo gol a Marassi, che ha sbloccato la partita contro il Genoa, ha improvvisamente portato i riflettori su di lui, trasformandolo da un giocatore considerato in uscita in una vera rivelazione.

Ritornato in estate dal prestito al Parma, il futuro di Cancellieri a Formello era avvolto nell’incertezza. Ma una serie di eventi fortuiti gli ha offerto l’opportunità perfetta: il blocco del mercato, che ha impedito l’arrivo di nuovi rivali, e la mononucleosi di Gustav Isaksen, che ha liberato un posto in attacco. Cancellieri ha colto al volo questa chance, mostrando una maturità che era già stata notata durante la preparazione estiva.

La sua prestazione a Genova ha completamente cambiato la situazione. Come riporta il Corriere dello Sport, se prima era tra i cedibili, ora non si pensa più a un suo addio, a patto che mantenga questo livello di prestazioni. Eppure, il suo futuro resta un enigma da risolvere.

Se deciderà di restare, a giugno si dovrà affrontare la questione di un rinnovo di contratto, un tema complesso per la Lazio con molte trattative in stallo. Con 17 giocatori in scadenza tra il 2026 e il 2027, la società dovrà fare scelte decisive. A 23 anni, Cancellieri è un giocatore più maturo rispetto a quando arrivò a 19, e insieme a Rovella rappresenta il nucleo giovane italiano su cui costruire. La sua fame e il suo talento si sono presi la Lazio: ora spetta a lui dimostrare che quella di Genova non è stata solo una notte magica.

Rovella della Lazio a un bivio: oggi decide il suo futuro?

Giornata cruciale per Rovella: sta meditando di… sottoporsi a intervento? La Lazio in attesa di una decisione chiave #Lazio #Calcio #Rovella

Il centrocampista della Lazio, Nicolò Rovella, si trova a un momento decisivo per la sua carriera. La terapia conservativa adottata per trattare la pubalgia non sta portando i risultati sperati, spingendo ora verso l’ipotesi di un intervento chirurgico. Oggi, un nuovo consulto medico determinerà il futuro del giocatore, lasciando i tifosi con il fiato sospeso.

Dopo dodici giorni di terapie specifiche, i miglioramenti non sono evidenti, come segnalato da fonti attendibili. Questo stallo ha creato preoccupazione sia per lo staff medico che per Rovella, che inizialmente era contrario all’idea di un’operazione. Senza progressi, continuare con l’attuale approccio significherebbe solo prolungare l’assenza dal campo, privando la squadra del suo regista titolare e complicando la gestione del reparto.

Il consulto odierno è cruciale per le sorti del giocatore. Se gli specialisti confermassero l’inefficacia della terapia attuale e consigliassero l’intervento, Rovella procederebbe senza esitazioni. In quel caso, i tempi di recupero arriverebbero almeno a un mese, facendogli saltare l’intero ciclo di partite di ottobre e un possibile ritorno solo a ridosso della sosta di novembre.

Per la Lazio, questa situazione rappresenta una vera emergenza a centrocampo. L’assenza prolungata di Rovella, unita a quelle di altri elementi chiave come Dele-Bashiru e Vecino, complicherebbe ulteriormente i piani della squadra, già costretta a reinventare il reparto. I tifosi attendono con ansia l’esito, sperando in un turnaround che eviti ulteriori problemi, ma preparandosi allo scenario più probabile: un lungo stop per il loro faro in mezzo al campo.

Lesione per Marusic della Lazio: tempi di recupero e mistero su Pellegrini?

Emergenza infortuni alla Lazio: Marusic out e le incognite per Torino! #Lazio #Infortuni #SerieA

Immaginate la Lazio che si prepara all’anticipo contro il Torino con l’infermeria piena zeppa di assenze: una situazione che tiene i tifosi con il fiato sospeso. Il reparto difensivo è il più martoriato, con due terzini titolari fuori gioco dopo la trasferta di Genova. Chissà come farà l’allenatore a ricostruire la difesa in extremis?

In particolare, lesione di basso grado al bicipite femorale sinistro per Marusic, che lo terrà lontano dal campo per circa 20 giorni – una notizia che fa riflettere su quanto peserà la sua assenza in partite chiave. Per Pellegrini, invece, si parla di un trauma contusivo-distorsivo al ginocchio destro, ma per fortuna gli esami non hanno rilevato lesioni, lasciando una flebile speranza di rientro imminente.

Con Marusic e Pellegrini out, gli occhi sono puntati su Hysaj e Tavares, gli unici terzini pienamente a disposizione e in forma. C’è poi curiosità intorno a Lazzari, che ha un infortunio da stiramento al polpaccio: ha già fatto un test in gruppo e verrà valutato fino all’ultima rifinitura, forse per una convocazione dell’ultimo minuto.

Anche il centrocampo non sorride alla Lazio, con Belahyane che torna dopo la squalifica ma Guendouzi costretto a saltare un’altra partita per lo stesso motivo. Intanto, Vecino sta proseguendo con il protocollo di riatletizzazione e userà la pausa del campionato per tornare al top.

In tutto questo, Rovella è alle prese con fastidi pubici e ha optato per una terapia conservativa, mentre Dele-Bashiru rimane fuori dalla lista. L’allenatore dovrà navigare in acque agitate, gestendo una difesa e un centrocampo pesantemente rimaneggiati: una sfida che potrebbe cambiare le sorti della squadra nei prossimi match.

Gasperini sotto shock: “Mai sbagliato tre rigori in carriera, non ci credo”

Sconvolto Gasperini dopo la debacle in Europa League: “Non mi era mai capitato di sbagliare 3 rigori”! #ASRoma #EuropaLeague #Calcio

Il tecnico della Roma, Gian Piero Gasperini, è ancora incredulo dopo la sconfitta per 0-1 contro il Lille in Europa League. Le sue parole rivelano un mix di frustrazione e riflessione, attirando l’attenzione su un episodio raro che ha segnato la partita e fatto discutere i tifosi.

Gasperini ha condiviso le sue sensazioni ai microfoni di Sky, focalizzandosi sugli errori commessi. «Intanto, non mi era mai capitato di sbagliare 3 rigori in una stessa occasione. Siamo andati in svantaggio presto, questo ha messo loro nelle condizioni migliori. Credo che la Roma, al di là di un po’ di errori sul piano tecnico, ha giocato con voglia e ritmo e cercato il risultato fino alla fine. Magari non siamo stati forti nello sfruttare le opportunità ma da queste partite si esce con qualcosa in più e migliorandosi». Questa dichiarazione evidenzia come, nonostante i passi falsi, il team abbia mostrato determinazione, spingendo i lettori a chiedersi cosa potrebbe cambiare per le prossime sfide.

Parlando specificamente dei rigori sbagliati, Gasperini ha descritto l’accaduto come un evento insolito. «Una situazione quasi unica e casuale. Però è successo e indubbiamente ha compromesso il risultato. La squadra, sul piano dello spirito, ha dato tanto. Quando perdi vedi tutto troppo negativo, ma per me usciamo con qualche valore in più». Queste parole aggiungono un tocco di ottimismo, lasciando i fan curiosi su come la squadra saprà reagire e trasformare questa delusione in un’opportunità di crescita.

Sul fronte delle ripercussioni psicologiche, il tecnico ha enfatizzato la resilienza tipica dello sport. «Siamo uomini di sport, si possono fare degli errori. Non esiste di abbattersi. Per fortuna si gioca ogni 3 giorni, domenica siamo di nuovo in campo. Chi fa sport deve essere felice quando vince e archiviare subito, così come quando perde». È un richiamo intrigante alla mentalità vincente, che fa riflettere su quanto la rapidità delle partite possa aiutare a superare le sconfitte.

Infine, riguardo al giocatore Dybala, Gasperini ha espresso incertezza sulle sue condizioni. «Vedremo domani: non so se riuscirà ad allenarsi con la squadra». Questa nota finale lascia aperta una questione che potrebbe interessare molti, alimentando la curiosità su come influirà sul prossimo match e sul morale della squadra nel suo complesso.