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Sarri non risparmia nessuno: lista convocati per il ritiro Lazio in arrivo

La Lazio si prepara per il ritiro estivo: sorprese in vista nella lista dei convocati? #Lazio #RitiroEstivo #Calcio2025

Chissà quali colpi di scena riserverà il ritiro estivo della Lazio per la stagione 2025-2026? Quest’anno, la squadra biancoceleste ha deciso di rimanere nella Capitale, scegliendo Formello come base per gli allenamenti. Un cambio di rotta rispetto agli anni passati, che potrebbe portare a una preparazione più intensa e focalizzata. Gli allenamenti partiranno lunedì 14 luglio e si concluderanno venerdì 26, culminando con un’amichevole che promette di accendere la curiosità dei tifosi.

Tra gli eventi in calendario, spicca l’amichevole del “Terzo Memorial Sandro Criscitiello” a Frosinone contro l’Avellino, una squadra di Serie B – un torneo che rappresenta un banco di prova interessante. Questo memorial, che onora la memoria di Sandro Criscitiello come un’importante figura nel mondo del calcio, potrebbe rivelare già le prime indicazioni sul nuovo assetto della rosa, tenendo i fan col fiato sospeso per le prestazioni dei giocatori.

Il tecnico della Lazio, reduce dal suo ritorno in panchina dopo le dimissioni del marzo 2024, è impegnato a definire la lista dei convocati per questo ritiro. Conosciuto per il suo stile di gioco organizzato e offensivo, sta valutando attentamente chi far parte del gruppo, basandosi sui giocatori già presenti nella rosa della scorsa stagione. È un momento cruciale: quali nomi emergeranno come pilastri per la nuova annata?

Tra le possibili novità che potrebbero stuzzicare l’interesse, si parla di alcuni rientri: il centrocampista croato Toma Basic, di ritorno dal prestito al Lecce; l’attaccante esterno Matteo Cancellieri, dopo la sua esperienza all’Empoli; e il regista romano Danilo Cataldi, una figura chiave nello spogliatoio per la sua leadership. Questi giocatori potrebbero essere i protagonisti inattesi, offrendo spunti su come la squadra intenda evolversi.

D’altro canto, non tutti faranno parte del progetto: rimangono ai margini l’esterno sinistro Mohamed Fares, spesso limitato da infortuni, e il difensore serbo Dimitrije Kamenović, che non ha mai trovato spazio nella rosa. Una scelta che fa riflettere sui piani tattici, lasciando spazio a interrogativi su chi verrà eventualmente integrato per colmare queste lacune.

Il gruppo convocato dovrebbe contare su 23 giocatori di movimento, con l’obiettivo di ridurlo a 20 entro la fine del ritiro, mentre per i portieri si prevede la presenza di Ivan Provedel come titolare indiscusso, del giovane greco Christos Mandas come seconda scelta affidabile, e dei portieri della Primavera Marco Furlanetto e Lorenzo Renzetti, aggregati per accumulare esperienza. Numeri che delineano una rosa compatta, ma chissà quali sorprese arriveranno durante le sessioni di allenamento?

In ultima analisi, questo ritiro a Formello potrebbe essere il punto di svolta per la Lazio, dopo una stagione complicata, con l’obiettivo di ritrovare unità e ambizioni. Con la rosa in fase di definizione, i biancocelesti sono pronti a scrivere un nuovo capitolo, e i tifosi non vedono l’ora di scoprire come si evolverà la storia.

Calciomercato Lazio, Insigne apre ai biancocelesti. Le dichiarazioni del giocatore

Insigne alla Lazio. Possibile ma difficile.

Le parole del calciatore a radio Kiss Kiss lasciano aperte le possibilità di un suo arrivo nella capitale pper giocare alla corte del suo maestro Maurizio Sarri ma il problema della Lazio con la Covisoc complica i piani della trattativa.

Insigne alla Lazio. Le sue parole

Lazio, Insigne si confida: “Felice di essere in Italia. Lavorare ancora con Sarri? Sarebbe un onore”

“Sto molto bene, sono sereno e felice di essere tornato in Italia. Il mio desiderio è restare qui. Al momento il mio procuratore sta gestendo la situazione e vedremo come evolverà. La mia decisione terrà conto non solo del mio bene personale, ma anche di quello della mia famiglia.”

A proposito delle voci che lo accostano alla Lazio, l’ex capitano del Napoli ha precisato: “So che la società sta affrontando un blocco sul mercato, quindi non ha senso fare congetture. Sono dinamiche che non competono a me. Tuttavia, tornare a lavorare con mister Sarri rappresenterebbe per me un piacere e un onore. La situazione, come tutti sanno, è complessa: vedremo cosa accadrà.” Insigne ha infine aggiunto una riflessione personale sul rapporto con l’allenatore: “Parlo così perché ho grande stima del mister, sia come uomo che come tecnico. Con lui mi sono sempre trovato bene. Nella vita, prima di prendere qualsiasi decisione, è fondamentale sedersi a tavolino e valutare con calma: solo così si può compiere la scelta migliore.

Mercato Lazio, Gila in stallo: Lotito gioca d’astuzia sul rinnovo!

Il mistero del futuro di Mario Gila: rinnovo bloccato e offerte da capogiro! #Lazio #CalcioMercato #SerieA

Il destino di Mario Gila, il promettente difensore centrale spagnolo classe 2000, continua a tenere tutti con il fiato sospeso. La Lazio aveva presentato un’offerta per il rinnovo del contratto, raddoppiando l’ingaggio attuale, ma il blocco del mercato imposto al club ha messo tutto in stand-by. Senza poter procedere con nuove registrazioni, i biancocelesti sono bloccati, lasciando i tifosi a chiedersi se un talento come Gila resterà o se ci sarà un colpo di scena inaspettato.

Intanto, il Como, ambiziosa neopromossa in Serie A, ha provato a inserirsi nella partita offrendo ben 20 milioni di euro per accaparrarsi il giocatore. Ma la Lazio dice no – questa frase sottolinea la fermezza del club, che rifiuta categoricamente qualsiasi cessione senza un sostituto pronto, alimentando l’intrigante domanda: riuscirà il Como a tornare alla carica o sarà solo un sogno sfumato? Gila, lusingato dall’interesse, ha espresso il suo desiderio di giocare in un top club europeo, con la Premier League e la Liga tra le sue preferenze, rendendo la situazione ancora più elettrizzante per i follower del calciomercato.

Ora, diventa cruciale un confronto diretto tra la dirigenza della Lazio e l’entourage del calciatore, inclusi il suo agente Iván de la Peña Camano. Secondo quanto riportato da fonti attendibili, le parti avevano già rimandato le discussioni a quest’estate, ma il tempo stringe e la tensione sale. I fan si domandano: riusciranno a trovare un accordo che soddisfi tutti o finirà in un addio?

Maurizio Sarri, il tecnico della Lazio, punta su Gila per il futuro – questa affermazione evidenzia la fiducia dell’allenatore nel difensore, con l’obiettivo di farlo crescere tecnicamente e tatticamente per prepararlo a sfide più alte, magari in una big europea. È un elemento che aggiunge curiosità: Gila saprà cogliere questa opportunità e diventare un pilastro della squadra?

Alla fine, toccherà al presidente Claudio Lotito mostrare tutta la sua abilità nel gestire questa situazione delicata. Dovrà convincere Gila a rimanere, offrendo promesse concrete e preparando un’intesa che possa trasformarsi in un contratto vero e proprio non appena il mercato si sblocca. Con un talento del genere in ballo, la Lazio non può permettersi di perderlo, e i tifosi attendono con impazienza gli sviluppi di questa intrigante saga estiva.

Lazio Women pronte a sfidare: Dal ritiro al match col Burnley, la stagione parte con grinta!

Lazio Women pronta per una stagione da protagoniste! Dal ritiro alle sfide estere, ecco il piano che promette sorprese. #LazioWomen #CalcioFemminile #SerieAFemminile

Le giocatrici della Lazio Women sono cariche e pronte a tuffarsi in una nuova stagione calcistica, con l’ambizione di lasciare il segno in ogni competizione. Dopo una pausa estiva per ricaricarsi, la squadra biancoceleste si riunirà a Formello, il cuore pulsante del club, per avviare la preparazione estiva e testare le proprie forze in vista di sfide entusiasmanti.

Il raduno ufficiale è fissato tra mercoledì 9 e giovedì 10 luglio, quando le atlete sosterranno le tradizionali visite mediche per garantire che tutto sia in perfetta forma. Successivamente, sotto la guida di mister Grassadonia – un tecnico esperto e profondo conoscitore del calcio femminile italiano – il gruppo partirà per il ritiro precampionato dal 18 al 28 luglio a San Gregorio Magno, in provincia di Salerno. Questa località sull’Appennino Campano non solo ospiterà le senior, ma anche la formazione Primavera, creando un’atmosfera sinergica che potrebbe rivelarsi un vero punto di forza per lo sviluppo del team.

Durante il ritiro, le biancocelesti affronteranno amichevoli con squadre locali, perfette per valutare la condizione fisica e sperimentare le strategie tattiche del tecnico. Sarà un momento ideale per integrare i nuovi arrivi e monitorare la crescita delle giovani promesse, alimentando così la curiosità su come evolverà la rosa nel corso della stagione.

Al termine del ritiro, la squadra tornerà a Formello per un’ultima fase di allenamenti mirati, prima di partire per l’Inghilterra. Qui, il 9 agosto, le biancocelesti disputeranno un’amichevole internazionale contro il Burnley, un test prestigioso che offrirà l’opportunità di misurarsi con realtà straniere e accumulare esperienza internazionale, un passo che potrebbe aprire nuove prospettive per il futuro.

Tornate a Roma, con Castiello – il capitano e pilastro della squadra – a guidare il gruppo, le biancocelesti affronteranno la Fiorentina in un’ultima amichevole di preparazione. Questo match sarà cruciale per affinare la formazione titolare, in vista dell’esordio nella Serie A Women’s Cup, il primo impegno ufficiale che segnerà l’inizio delle ostilità.

Il campionato di Serie A Femminile scatterà nel primo weekend di ottobre, con la Lazio Women determinata a confermarsi tra le protagoniste del calcio femminile italiano. Con un programma così ricco di appuntamenti, la stagione promette emozioni e colpi di scena che terranno i tifosi con il fiato sospeso.

Lazio sfoggia le nuove maglie Home e Away: pronti per un po’ di caos biancoceleste!

Scopri le nuove maglie Home e Away della Lazio: un omaggio alla storia di Roma che affascina i tifosi! #Lazio #NuoveMaglie2025 #CalcioItaliano

I fan della Lazio sono in fibrillazione per il reveal delle nuove divise Home e Away, realizzate in collaborazione con Mizuno per la stagione 2025/26. Queste maglie non sono solo un semplice aggiornamento estetico, ma un vero e proprio tributo alla storia e alla bellezza della Città Eterna, progettate per catturare l’attenzione di appassionati e collezionisti con dettagli innovativi e significativi.

Nel comunicato ufficiale del club, si legge: “La maestosità di Piazza del Campidoglio, cuore della Città Eterna e casa di tutti i romani, ispira le nuove maglie della S.S. Lazio, realizzate in collaborazione con Mizuno.” Questa frase sottolinea come l’ispirazione storica, legata al capolavoro di Michelangelo, infonda un senso di orgoglio e connessione al patrimonio culturale della squadra, rendendo ogni maglia un pezzo di storia vivente.

La maglia Home mantiene il classico colore celeste, con un motivo geometrico embossato ispirato alla pavimentazione di Piazza del Campidoglio. “Sul fronte spicca lo stemma tridimensionale della Lazio, posizionato a sinistra, proprio sopra il cuore mentre il logo Mizuno è inserito sul lato destro.” Questa descrizione evidenzia l’attenzione ai dettagli simbolici, che simboleggiano l’identità e il cuore della squadra, creando un legame emotivo con i supporter. Completano il kit pantaloncini e calzettoni bianchi con inserti celesti, per un look pulito e iconico.

Per la maglia Away, in una tonalità off white raffinata, il pattern embossato riprende ancora l’armonia della piazza michelangiolesca. “Il colletto a V ed i polsini, impreziositi da eleganti inserti in tonalità dark slate, introducono un contrasto visivo deciso e ricercato.” Questa parte del comunicato enfatizza il contrasto cromatico come elemento di stile innovativo, che potrebbe incuriosire i tifosi per la sua eleganza moderna e versatile sul campo. I pantaloncini abbinati in dark slate aggiungono un tocco di sofisticatezza all’insieme.

Un aspetto particolarmente interessante è l’impegno per la sostenibilità: le maglie sono realizzate al 100% in poliestere riciclato, senza sacrificare performance, traspirabilità e comfort. “Una scelta determinata, volta a ridurre l’impatto ambientale e contribuire ad un futuro più responsabile e sostenibile.” Questa affermazione dimostra come il club e Mizuno stiano integrando valori ecologici nel mondo del calcio, un dettaglio che potrebbe attirare i lettori sensibili alle questioni ambientali e al futuro dello sport.

I kit Home e Away sono già disponibili per l’acquisto negli store ufficiali Lazio Style 1900, online su laziostylestore.com, nei rivenditori autorizzati Mizuno e su mizuno.com. Con l’arrivo della maglia Third durante la pre-season, i tifosi hanno ancora di più di cui emozionarsi, rendendo questa collezione un must-have per chi vive il calcio con passione e curiosità.

Calciomercato Lazio, Fabiani nei guai: quel giocatore è sul mercato, ma nessuno lo vuole davvero

#CalciomercatoLazio: Un esubero senza offerte concrete, la Lazio in affanno – Scopri le sfide per cedere un talento in esubero e cosa potrebbe cambiare tutto! #SerieA #LazioProblems

La Lazio sta navigando in acque torbide nel calciomercato, con una lista di esuberi che rappresenta un vero rompicapo per il club. Tra i giocatori che non rientrano più nei piani tecnici, c’è Toma Basic, il cui caso suscita non poca curiosità: acquistato nel 2021 per una cifra intorno ai 6-7 milioni di euro dal Bordeaux, è diventato un elemento marginale, tanto da essere praticamente fuori rosa già da tempo. Immaginatevi un talento che, nonostante le potenzialità, è relegato ai margini – una situazione che fa sorgere domande su come una squadra come la Lazio possa gestire questi nodi.

Ora, pensate a quanto pesi un contratto come quello di Basic, valido fino al 2026, sul bilancio del club. Questo lo rende un onere significativo, con la necessità di alleggerire il monte ingaggi per rispettare i parametri finanziari. È una di quelle storie che tengono i tifosi col fiato sospeso: come farà la Lazio a liberarsi di un peso così ingombrante senza offerte all’orizzonte? La sua reintegrazione in lista l’anno scorso non ha cambiato molto, confermando la sua esclusione dai piani.

Al centro di tutto c’è il direttore sportivo Fabiani, che sta lavorando senza sosta per trovare una soluzione, proprio come fece un anno fa. Tuttavia, l’operazione è descritta come “difficilissima, a tratti impossibile”, una frase che sottolinea le enormi barriere negoziali che il club deve affrontare, rendendo evidente quanto sia complicato attirare interesse per un giocatore in questa posizione. Allo stesso modo, secondo fonti attendibili, per Basic è “tutto fermo”, un’espressione che evidenzia l’assoluta stasi del mercato intorno a lui, con nessuna offerta concreta arrivata finora – una realtà che complica ulteriormente i piani della squadra.

In questo scenario, cedere Basic non è solo una mossa tattica, ma un’opportunità per liberare risorse economiche e spazio in rosa, permettendo alla Lazio di muoversi con più agilità in un calciomercato già complesso. La speranza è che Fabiani riesca a sbloccare questa impasse, trasformando una sfida emblematica in una vittoria per il club, riorganizzando così la rosa e il bilancio in vista della stagione. Che colpo sarebbe per i biancocelesti se questa situazione si risolvesse presto?

Sarri e la Lazio: sfide ardue senza rinforzi, riusciranno a non sprofondare?

Sarri si prepara a una nuova stagione con la Lazio tra dubbi e sfide: senza mercato, cosa gli viene chiesto? #Lazio #SerieA #Calcio

Il ritorno di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio rappresenta un enigma che affascina i tifosi e gli osservatori, alimentato da una domanda cruciale: il “Comandante” avrebbe accettato di tornare se avesse avuto piena contezza della reale situazione finanziaria e delle restrizioni sul mercato biancoceleste fin dall’inizio? [Commento: Questa espressione, “Comandante”, è un soprannome che sottolinea l’aura di leadership e autorità di Sarri, evocando il suo approccio tattico e carismatico.] Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, Sarri ha dato il suo assenso iniziale, ma è stato messo a conoscenza da Lotito dello stop sul mercato solo in un secondo momento, rendendo impossibile un passo indietro, forse per motivi contrattuali o di principio. Questa dinamica solleva interrogativi sulla trasparenza e sulle aspettative iniziali del tecnico, alimentando curiosità su come si evolverà questa situazione.

La verità è che per Sarri non sarà affatto facile superare i risultati dello scorso campionato, soprattutto senza la possibilità di intervenire sul fronte acquisti. L’assenza di rinforzi, unita all’incertezza sulle possibili cessioni di pedine importanti, limita le sue opzioni in modo drastico, trasformando la sfida in un test intrigante per le sue abilità.

Sarri si trova a gestire una rosa che, pur contando su elementi di qualità, presenta lacune e squilibri tattici che richiedevano interventi mirati, e ora deve navigare in questo contesto complesso. La vera prova sarà mantenere alta la competitività in Serie A e motivare un gruppo che potrebbe risentire delle restrizioni e dell’assenza di prospettive immediate di crescita, mettendo alla prova il suo carisma e le idee innovative. In un ambiente dove la “salute” economica-finanziaria della Lazio influenza pesantemente quella sportiva, il suo ritorno si configura come un’impresa ardua e ambigua, che tiene i fan con il fiato sospeso per scoprire come si concluderà questa avventura.

Italia Femminile stecca contro il Portogallo: Goldoni e Piemonte in panchina per l’1-1 deludente

Le Azzurre rischiano l’eliminazione dopo il pareggio con il Portogallo: Girelli risponde a Gomes! #ItaliaFemminile #CalcioDonne #QualificazioniInBilico

Le nazionali femminili italiane si trovano ora su un filo sottile dopo il pareggio per 1-1 contro il Portogallo, un risultato che ha reso la strada verso i quarti di finale decisamente più accidentata. Venerdì sera, le Azzurre affronteranno una Spagna già qualificata e in forma smagliante, con undici gol segnati nelle ultime due partite. Un pareggio potrebbe bastare per passare il turno, ma se arriva una sconfitta, tutto dipenderà dal risultato tra Belgio e Portogallo. Immaginate la tensione: superare le campionesse del mondo, che non regaleranno nulla, sembra una sfida epica.

L’avvio della gara per l’Italia era promettente, con una squadra che sembrava pronta a chiudere i conti per la qualificazione fin da subito. Tuttavia, la spinta iniziale è sfumata rapidamente di fronte a un Portogallo compatto, che ha bloccato ogni linea di passaggio per evitare di subire una debacle simile a quella contro la Spagna. Nel primo tempo, le Azzurre hanno creato diverse occasioni: un destro di Girelli deviato in angolo, un colpo di testa di Salvai che ha sfiorato la traversa, e un sinistro, ancora di Girelli respinto col corpo da Morais (un’azione che evidenzia come le italiane abbiano sfiorato il vantaggio, ma siano state fermate da una difesa avversaria reattiva e determinata). Inoltre, c’è stato un gol annullato a Severini per fuorigioco, con il dominio italiano evidente e Giuliani praticamente senza lavoro, anche se la manovra mancava di fluidità e le opportunità arrivavano spesso dai cross precisi di Boattin.

Nel secondo tempo, l’Italia non ha trovato il cambio di marcia tanto atteso, ma è emersa la magia individuale: Cristiana Girelli ha controllato, si è accentrata e ha centrato l’incrocio dei pali con un tiro alla Del Piero, sembrando siglare il gol qualificazione al 25′ del secondo tempo (questa giocata, paragonata a un’icona del calcio, sottolinea il talento puro di Girelli e il momento di svolta che avrebbe potuto decidere tutto). Le portoghesi, però, non si sono date per vinte: dopo un gol annullato a Diana Silva per fuorigioco, è arrivata la rete del pareggio al 44′ della ripresa, con Diana Gomes lasciata sola in area per un pallonetto che ha fissato l’1-1. Nel finale, Bergamaschi e Bonansea hanno avuto occasioni per il 2-1, ma una vittoria sarebbe stata immeritata per l’Italia, data la prestazione altalenante.

Sulle scelte del CT, la decisione di tenere in panchina Martina Piemonte e Sofia Cantore – due giocatrici della Lazio – ha suscitato qualche dubbio, specialmente quando l’attacco italiano faticava a concretizzare. Entrambe sono rimaste fuori per l’intera partita, nonostante la necessità di maggiore imprevedibilità e fisicità per sfondare la difesa avversaria. Questa mossa, in un momento critico, pone interrogativi sulla gestione delle risorse, con l’Italia che ora deve scalare una vera montagna contro la Spagna per tenere viva la qualificazione.

Lazio, nuova maglia già leakata: presentazione rovinata da tifosi impazienti!

Oops! Le nuove maglie della Lazio sono già state svelate in anticipo, con un omaggio affascinante al Campidoglio che sta accendendo la curiosità dei tifosi – #Lazio #NuoveMaglie #CalcioRoma

Immaginate la sorpresa dei tifosi della Lazio ieri, quando un piccolo errore ha rovinato l’attesa per l’evento tanto atteso. Invece di tenere tutto segreto fino alla presentazione ufficiale di oggi, il sito del negozio ufficiale del club ha pubblicato per sbaglio i banner con le foto delle nuove divise. Questa gaffe inaspettata ha fatto il giro del web, scatenando discussioni e commenti appassionati tra i sostenitori, che ora si chiedono come questo dettaglio possa influenzare l’entusiasmo per la stagione 2025-26.

Secondo quanto riportato, la prima maglia mantiene il tradizionale colore celeste con un colletto a girocollo, un design che evoca la storia del club, mentre la divisa da trasferta è bianca e sfoggia un colletto a V per un tocco moderno e sobrio. Ma ciò che ha davvero catturato l’attenzione è un dettaglio geometrico tono su tono, ispirato alla pavimentazione del Campidoglio – un elemento che non è solo estetico, bensì un chiaro omaggio alla città eterna, rafforzando il legame profondo tra la squadra e Roma.

La presentazione “ufficiale” di oggi, che in realtà serve a formalizzare quanto già trapelato, rischia di perdere parte del suo appeal a causa di questa svista mediatica. Nonostante tutto, l’interesse resta alto: i fan sono curiosi di vedere come queste maglie si comporteranno in campo e se porteranno fortuna in una stagione che si annuncia complicata, con il mercato bloccato e sfide all’orizzonte. Ora, l’attenzione si sposta su come questo simbolismo possa tradursi in successi, trasformando una semplice “gaffe” in un racconto di resilienza e passione per il club.

Lazio, settimana di caos: Sarri si presenta e via al ritiro, pronti per la bagarre!

La Lazio in fermento: una settimana di novità che accenderà l’entusiasmo! #Lazio #Calcio #Precampionato

La squadra biancoceleste è pronta a tuffarsi in una settimana ricca di appuntamenti che promettono di ravvivare l’attesa per la stagione 2025-26. Con una serie di eventi che catturano l’immaginazione dei tifosi, tutto inizia domani, quando il club svelerà i dettagli dell’organizzazione del ritiro precampionato. Questa anticipazione non fa che aumentare la curiosità: cosa riserverà questa novità assoluta per la preparazione della squadra?

Per la prima volta, come riportato dal Corriere della Sera, il ritiro estivo si svolgerà interamente nel centro sportivo di Formello. Questa decisione, probabilmente motivata da esigenze pratiche ed economiche, rappresenta un significativo cambio di rotta rispetto alle tradizionali sessioni in località montane, concentrando le attività nel cuore del quartier generale. Immaginate i giocatori immersi in un ambiente familiare, dove ogni sessione potrebbe nascondere sorprese tattiche che daranno forma alla stagione.

Giovedì arriverà il momento più atteso, con la presentazione ufficiale di Maurizio Sarri, che riprende le redini dopo le brevi parentesi di Igor Tudor e Marco Baroni. Il “Comandante” è atteso con grande curiosità da stampa e tifosi – un soprannome che sottolinea la sua reputazione di leader carismatico e stratega infallibile sul campo. Nello stesso giorno, i giocatori affronteranno i primi test fisici, un passaggio essenziale per valutare la loro condizione e alimentare l’eccitazione per gli allenamenti veri e propri.

Gli allenamenti sul campo prenderanno il via lunedì prossimo, sempre a Formello, segnando l’inizio concreto della preparazione. Con il mercato bloccato, l’attenzione sarà tutta sulla coesione del gruppo e sulla disciplina tattica, promettendo una stagione di resilienza e possibili colpi di scena che i fan non vorranno perdersi.

VIDEO - Kit Lazio, irresistibile set da gioco per la stagione 2025/2026

Dopo le anticipazioni arrivate nella giornata di ieri sui Kit Lazio per la stagione 2025/2026 della Serie A e della Coppa Italia (uniche competizioni a cui i biancocelesti parteciperanno dopo aver fallito la qualificazioni alle coppe europee nell’ultima giornata di campionato) è arrivato finalmente il tempo per le presentazioni ufficiali della maglia che da 125 anni scalda i cuori degli aquilotti.

Con un video e un post sui social network, infatti, la società ha ufficializzato il set che saranno indossati dagli idoli biancocelesti dello scorso e del prossimo anno (dato il calciomercato bloccato): una gioia per gli occhi dei tifosi in questa triste estate.

Kit Lazio, la dedica a una delle piazza più note di Roma

Il motivo delle classiche maglie (celeste la prima, bianca la seconda) che decora il tessuto riprende il famosissimo motivo di Piazza del Campidoglio, cuore pulsante della città di Roma, dedicando così il kit alla Città Eterna e legandola indissolubilmente ad essa.

La Lazio e i laziali diventano quindi centro sentimentale della capitale e si raffigurano come tale, potendosi fregiare del titolo di prima squadra della città. Ancora una volta lo stile biancoceleste abbraccia il suo popolo e la sua storica Roma, in eterno fieramente pietra miliare della storia contemporanea della capitale.

 

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CALCIOMERCATO – Lazio pronta a sacrificare Castellanos? Fabiani svela il piano segreto di Sarri!

Il direttore sportivo della Lazio, Fabiani, ha ribadito con chiarezza la linea societaria: i big della squadra sono considerati incedibili. Tuttavia, nel contesto di un mercato bloccato e con la necessità di mantenere i conti in ordine, qualche movimento tra i giocatori meno imprescindibili non è da escludere. Tra questi, secondo quanto emerge, potrebbe esserci Thiago Castellanos.

La società biancoceleste, infatti, deve gestire un bilancio che impone un alleggerimento per poter pianificare eventuali acquisti futuri. Sarri, da parte sua, ha già fatto sapere che non si muoveranno giocatori come Guendouzi, Rovella, Gila e Romagnoli, grazie anche a clausole rescissorie che mettono un freno a eventuali cessioni.

Intanto, il tecnico dopo la firma con la Lazio sperava in un colpo importante come Giacomo Raspadori, valutato circa 30 milioni dal Napoli, ma il blocco del mercato ha ridimensionato le ambizioni. Così Sarri si concentra ora su Boulaye Dia e Castellanos, che si contenderanno il ruolo di centravanti titolare nel corso della preparazione estiva, con la possibilità di alternarsi. In più, c’è anche Noslin, su cui Sarri sta valutando un possibile utilizzo sia da esterno d’attacco che da punta.

Sul fronte Castellanos, il suo agente aveva parlato di offerte dalla Premier League, ma nessuna proposta concreta è mai arrivata in casa Lazio. La società biancoceleste valuta il giocatore almeno 30 milioni di euro e non intende privarsene a meno di cifre importanti.

Lazio nel caos mercato: Mandas confermato, gli altri due da scaricare in fretta

Calciomercato Lazio: Urgono cessioni per sfoltire la rosa, Mandas resta un pilastro – Quali sorprese in arrivo? #Calciomercato #LazioNews #SSLAzzurri

Nel mondo frenetico del calciomercato, la Lazio sta navigando acque turbolenti, dove ogni mossa potrebbe cambiare le sorti della squadra. Con l’esigenza di sfoltire la rosa e ridurre il monte ingaggi, i tifosi si chiedono quali pedine potrebbero essere sacrificate per ridisegnare il futuro biancoceleste. Ma c’è una certezza che accende la curiosità: un giocatore chiave non si muoverà.

Christos Mandas è incedibile, come confermato dalle fonti attendibili. Il portiere, assistito da Diego Tavano, ha recentemente rafforzato la sua posizione entrando nella scuderia You First, ma questo non è un semplice cambio di agenzia. Si tratta di una cooperazione e partnership strategica con la Drangold Mylogram Ltd, che garantisce la sua permanenza e lo esclude categoricamente dalla lista dei possibili partenti. Questa mossa intrigante fa sorgere domande su come la Lazio stia pianificando la difesa per la prossima stagione.

Diversa è la storia per Mohamed Fares, un esterno che ha fatto bene in prestito al Panserraikos, collezionando 30 presenze e 2 gol in Grecia. La Lazio è decisa a cederlo per alleggerire il bilancio, e qui entra in gioco l’interesse di alcuni club ellenici. Ci sono stati alcuni “movimenti” – termine che indica i primi contatti e richieste informative da parte di squadre come Paok, Aris e Asteras – che stanno alimentando speranze di una uscita imminente. Questo sviluppo potrebbe essere il tassello chiave per le manovre finanziarie della squadra, lasciando i fan con il fiato sospeso su dove atterrerà l’algerino.

Dall’altro lato, la situazione di Toma Basic appare come un rompicapo irrisolto, con il centrocampista croato acquistato nel 2021 dal Bordeaux per 6-7 milioni di euro e legato al club fino al 2026. Il mercato per lui è bloccato, rendendolo uno dei pesi più gravosi sul monte ingaggi. Trovare una via d’uscita si sta rivelando una sfida ardua, e questa impasse complica i piani di snellimento della rosa. Mentre per Fares le prospettive sembrano più rosee, la permanenza di Basic potrebbe obbligare la Lazio a strategie alternative, tenendo i tifosi in attesa di mosse decisive in questa sessione di mercato così incerta.

Pedro Shock: ‘Non ho più le forze di una volta, ma ora mi diverto di più!’ – Il segreto della sua rinascita alla Lazio

Pedro, attaccante della Lazio, ha rilasciato un’intervista a El Pais in cui ha raccontato il suo momento attuale e svelato il segreto che gli permette, nonostante l’età, di continuare a essere decisivo. “L’ambizione e la voglia di vincere mi tengono vivo. So di non avere più l’energia di quando avevo vent’anni. Non posso fare quattro partite di fila per 90 minuti, poi sento dolori, ho avuto tanti infortuni. Ma ora entro in campo per 25 minuti e mi diverto. Prima giocavo quei minuti e mi sentivo frustrato, volevo fare di più. Ora mi godo ogni momento”.

Ripercorrendo la sua carriera, Pedro si è detto grato per il percorso fatto: “Sono fortunato a poter dire di aver avuto una carriera di successo, piena di bei momenti, ma anche di fallimenti e delusioni. Ho dovuto lavorare molto su me stesso, mentalmente, per trovare la forza di continuare a inseguire nuovi traguardi.”.

Un ruolo cambiato nel tempo, ma non meno importante: “Ho imparato da David Silva e Iniesta l’intelligenza nel muoversi tra le linee. Ora scendo a centrocampo e mi trovo bene. Questo cambiamento mi ha permesso di restare utile alla squadra”.

Pedro non vuole fermarsi: con una nuova consapevolezza e tanta passione, continua a essere un punto di riferimento per la Lazio e i suoi tifosi.

Sarri e il suo staff piombano su Formello: preparatevi alla rivoluzione laziale!

Lazio in attesa: L’arrivo di Sarri e del suo staff fa già discutere i tifosi!

Sta per tornare l’eccitazione a Formello, con il direttore sportivo Angelo Fabiani e l’allenatore che hanno definito i piani per il nuovo inizio, inclusa la formazione dello staff tecnico. Questo giovedì, l’attesa è al culmine: lui e il suo team saranno lì, pronti a ripartire. Ma cosa significa esattamente questo momento per la squadra? È un segnale che il precampionato sta per prendere forma, con mosse strategiche che potrebbero sorprendere i fan.

Nell’aggiornamento di oggi, la Lazio è tutta concentrata sull’accoglienza dello staff del tecnico toscano, atteso in città per una conferenza stampa che promette rivelazioni. Il vice Ianni, il collaboratore Pasqui, i preparatori atletici Losi e Ranzato ed i preparatori dei portieri Nenci e Viotti – questa formazione è rimasta identica a quella della prima avventura, come una squadra collaudata che torna in campo. Questo gruppo fedelissimo potrebbe essere la chiave per un precampionato vincente, focalizzato su strategie affinate e pronti a dare il massimo fin dal primo allenamento.

Tra le novità emerse, il tecnico ha indicato i suoi fidati collaboratori con alcuni cambiamenti: Marco Ianni è stato promosso a vice allenatore, mentre Mattia Pasqui diventa collaboratore tecnico. I preparatori atletici Davide Losi e Davide Ranzato restano centrali, e per i portieri è confermato Massimo Nenci, che lavorerà fianco a fianco con Cristiano Viotti, già parte dello staff biancoceleste. Queste mosse suggeriscono un mix di continuità e innovazione, alimentando la curiosità su come influenzeranno le prestazioni della squadra.

Infine, c’è ancora da definire la figura del match analyst, con il nome indicato di Enrico “Billy” Allavena – un professionista che ha già fatto parte della Lazio dal 2015 al 2024 e che arriva da un’esperienza al Monza. “Billy” Allavena è il suo soprannome, che sottolinea il legame affettivo con il club e potrebbe portare una prospettiva fresca alle analisi tattiche, rendendo questo ritorno ancora più intrigante per i sostenitori. Con questi elementi, l’attenzione è tutta sul campo: cosa riserverà il precampionato a partire dal 14 luglio?

Gila in allarme: Lazio chiede pazienza allo spagnolo, ma il malcontento cresce a Roma

La Lazio chiede pazienza a Gila fino al 2026, ma il malumore è in agguato? #Lazio #Calcio #Rinnovi #Difensori

La dirigenza della Lazio sta navigando in acque turbolente con il difensore spagnolo Mario Gila, chiedendo pazienza per un rinnovo che slitta al 2026, anche se questo potrebbe far crescere il suo malumore. È una situazione che tiene i tifosi con il fiato sospeso, chiedendosi se il club riuscirà a mantenere l’equilibrio tra ambizioni e realtà economiche, senza compromettere la lealtà dei suoi pilastri.

In un contesto di mercato bloccato, la Lazio lotta per motivare i suoi calciatori chiave, come Gila, che sta pagando il prezzo di questa stasi. Come riportato dal Corriere dello Sport, il suo valore è in costante ascesa, con un aumento a 1,1 milioni di euro quest’anno, ma un adeguamento salariale adeguato resta irraggiungibile a causa di vincoli esterni. Lo stesso dilemma si ripete per Alessio Romagnoli, che guadagna 2,8 milioni più bonus e aspetta un riconoscimento meritato. Questi atleti devono solo attendere tempi migliori, con la società che può promettere miglioramenti solo a partire dal 2026, alimentando curiosità su come evolverà la loro motivazione.

I vincoli finanziari sono stringenti: la Lazio deve rientrare sotto la soglia dell’80% tra costo allargato del lavoro e ricavi, inclusi commissioni e ammortamenti, lasciando poco spazio per mosse immediate. Questa rigidità economica pone il club di fronte a scelte delicate, che potrebbero influenzare non solo le prestazioni sul campo, ma anche l’affidamento dei tifosi sui loro beniamini.

Maurizio Sarri considera Gila e Romagnoli una “coppia di ferro” in difesa, apprezzandone la crescita, le doti atletiche e tecniche – frase che sottolinea la solidità e l’affidabilità di questa coppia difensiva, un pilastro per la squadra. Tuttavia, la sua gestione differisce da quella precedente, richiedendo più disciplina per la spericolatezza di Gila. Ora, è la società a dover affrontare il potenziale malcontento del giocatore, che sognava un trasferimento in Premier League o un ritorno in Liga, ma si ritrova “blindato” senza i riconoscimenti sperati.

La chiave per la stabilità della difesa biancoceleste sta in un dialogo diretto con Gila e il suo manager Camano, mentre il presidente promette di trattenere i big e offrire premi sicuri non appena i blocchi si scioglieranno. Con l’estate che potrebbe portare nuove offerte, la Lazio dovrà lavorare sodo per riconquistare la fiducia di questi talenti, lasciando i fan a chiedersi se il malumore si dissiperà una volta che il campo da gioco entrerà in azione.

Baroni al Torino: l’ex Lazio che cambia casacca e spera di non floppare di nuovo

L’inizio dell’era Baroni al Torino: prime immagini dall’allenamento! #Torino #Baroni

Oggi, 8 luglio 2025, segna l’inizio emozionante di un nuovo capitolo per il Torino, con Marco Baroni che fa il suo debutto ufficiale come allenatore. I tifosi si chiedono già cosa riserverà questa stagione, e le immagini dal Stadio Filadelfia stanno alimentando la curiosità: il nuovo tecnico e i suoi giocatori si sono radunati per dare il via alla preparazione atletica in vista del campionato. È un momento carico di aspettative, dove ogni dettaglio potrebbe fare la differenza per le prestazioni future.

Le telecamere sul posto hanno catturato l’arrivo di Baroni al centro sportivo, un istante che trasmette subito energia positiva. Poche, pochissime parole sono state rilasciate dal nuovo mister dei granata, ma accompagnate da un evidente sorriso – un gesto che sottolinea il suo entusiasmo e la determinazione a guidare la squadra verso successi importanti, facendo sorgere nel lettore la domanda su quali strategie avrà in mente per affrontare le sfide ahead. Via via, tutti i tesserati del club piemontese hanno iniziato a confluire al Filadelfia, unendosi al loro allenatore per una giornata dedicata ai convenevoli iniziali e, soprattutto, ai primi test fisici.

Questi controlli sono cruciali per valutare lo stato di forma dei giocatori e per impostare un piano di allenamento efficace nelle settimane successive. L’atmosfera al Filadelfia è palpabile, con un senso di rinnovato ottimismo che avvolge l’ambiente: è l’inizio di un percorso che promette di essere impegnativo, ma anche ricco di possibilità per il Torino. Con Baroni al timone, la squadra si prepara a lottare con determinazione, alimentando la curiosità dei fan su come evolverà questa avventura nel prossimo campionato.

Lazio respinge offerta Serie A per il difensore: dirigenza testarda non molla!

Offerte milionarie e rifiuti decisi: il caso Mario Gila accende il mercato estivo

Avete presente quando un giocatore diventa il centro di una trattativa bollente? Ecco, Mario Gila è proprio lì, con il Como che ha lanciato un’offerta da 20 milioni alla Lazio, ma respinta con forza. Che mosse faranno ora le parti in causa? #CalcioMercato #SerieA #MarioGila

Mario Gila si trova al cuore di una complessa storia di mercato che mette la Lazio in una situazione delicata, bilanciando il desiderio di tenere i suoi talenti con le pressioni finanziarie. Come riportato dal Corriere dello Sport, il Como ha fatto un passo concreto per convincere Gila a trasferirsi, con Cesc Fabregas in prima fila a spingere l’operazione. L’offerta dei lombardi era di 20 milioni di euro, ma è stata rifiutata in modo energico dalla dirigenza biancoceleste.

Il rifiuto è arrivato per due ragioni principali: prima di tutto, la Lazio non ha la possibilità di rimpiazzare un elemento così importante a causa del blocco completo del mercato in entrata. In secondo luogo, la somma è stata giudicata “bassa rispetto al prezzario societario” per un difensore con le qualità e il potenziale di Gila – questa frase evidenzia come la Lazio ritenga l’offerta insufficiente rispetto al valore stimato internamente per un giocatore di questo livello, rendendo il rifiuto non solo una scelta strategica, ma anche una dichiarazione di stima. Nonostante ciò, per Gila l’offerta era economicamente invitante, con un ingaggio che avrebbe potuto raddoppiare rispetto ai suoi attuali 1,1 milioni di euro.

Tuttavia, il giocatore ha le idee chiare e aspira a indossare la maglia di un top club. Sebbene il sogno di arrivare al Real Madrid sembri ancora un miraggio, i suoi obiettivi puntano forte verso la Premier League o un ritorno in Liga spagnola. La Lazio, da parte sua, si ritrova con un elemento chiave blindato, ma potenzialmente insoddisfatto, senza la capacità di offrirgli un adeguamento contrattuale che rifletta il suo vero valore e le proposte che continuano ad arrivare.

In questo scenario critico, la società non può permettersi di lasciarlo andare senza un sostituto, ma deve anche gestire il possibile malcontento di un calciatore che si sente sottovalutato. Tutti a Formello sperano che con l’avvio della preparazione sul campo le cose si sistemino, ma l’estate è ancora lunga e il pericolo di nuove offerte consistenti rimane alto, testando la determinazione della dirigenza a mantenere i suoi big in rosa.

Pedro: “Il mio segreto? La fame di vincere, non le scuse!” E la Lazio centra la Champions

Scopri i segreti di Pedro in una rivelatrice intervista: ambizione, carriera e tattiche che affascinano il mondo del calcio #Pedro #Lazio #IntervistaEsclusiva

In una lunga intervista concessa a El Pais, Pedro, il talentuoso giocatore della Lazio, ha condiviso riflessioni profonde sulla sua carriera, mescolando successi e sfide personali. Con un tono sincero e appassionato, l’ex stella del Barcellona e del Chelsea ha parlato di ciò che lo ha motivato negli ultimi anni, inclusi i trionfi raggiunti proprio con la maglia biancoceleste. Le sue parole, ricche di esperienza, non solo ispirano ma anche incuriosiscono i fan, offrendo uno sguardo intimo su come un campione gestisce l’evoluzione del gioco e della propria vita professionale.

Pedro ha iniziato parlando del suo approccio al calcio, rivelando il motore che lo ha spinto avanti. “Il mio segreto è l’ambizione e la voglia di vincere. Ma sono consapevole di non avere più l’energia di quando avevo vent’anni. Non posso fare quattro partite di fila per 90 minuti perché poi sarò stanco e con dolori perché ho avuto molti infortuni. È un dato di fatto. Ora gioco 25 minuti e mi diverto, mentre prima giocavo 25 minuti e mi sentivo vuoto. Volevo aiutare di più. Volevo fare tutta la partita ed essere sotto i riflettori. Ora voglio godermi ogni momento con i miei compagni di squadra e i tifosi.” In questa frase, Pedro sottolinea come la sua ambizione sia rimasta intatta, ma adattata all’età e alle limitazioni fisiche, trasformando il gioco in un’esperienza più appagante e meno stressante.

Passando alla sua carriera nel complesso, Pedro ha espresso gratitudine per i momenti alti e bassi che l’hanno definito. “Sono fortunato a poter dire di aver avuto una carriera di successo, piena di bei momenti ma anche di fallimenti e delusioni. Ho dovuto lavorare con me stesso, con la mia testa, per essere in grado di andare avanti e dire: ‘Andiamo avanti per un’altra sfida, cerchiamo di vivere un altro momento di gloria’. E l’ho ottenuto in Inghilterra con la Premier League e in Italia con la qualificazione della Lazio alla Champions League.” Qui, Pedro evidenzia la resilienza mentale che gli ha permesso di superare le delusioni, trasformandole in motivazione per nuovi successi, come la qualificazione in Champions con la Lazio, che dimostra la sua capacità di reinventarsi.

Sul suo ruolo in campo, Pedro ha spiegato come si è evoluto tatticamente, imparando da grandi del passato. “Il mio ruolo più arretrato? Ho iniziato a farlo perché l’ho imparato da David Silva e Iniesta: non ho mai visto tanta intelligenza tattica per ricevere palla tra le linee, sapere come girarsi e trovare lo spazio per andare in profondità. Ora alla Lazio sono contento di scendere a centrocampo. Sono cambiato ed è stato molto positivo per me a questa età, perché sono riuscito a trovare un altro ruolo.” In questa dichiarazione, Pedro illustra l’adattabilità come chiave per una carriera longeva, mostrando come l’influenza di maestri come Silva e Iniesta gli abbia aperto nuove opportunità sul campo.

Riguardo alla sua esperienza con la nazionale spagnola, Pedro ha ricordato una partita iconica e il suo impatto. “Il mio posto nella Spagna? Vicente Del Bosque contro la Germania sapeva che Lahm attaccava molto sulla fascia destra e io volevo marcarlo un po’ con la mia corsa. Non me l’aspettavo, perché Torres aveva molta più esperienza di me e aveva fatto parte della formazione titolare. Credo che sia stata la partita più importante della mia carriera. Il vantaggio è che molti giocatori si scambiano le posizioni tra le linee. Le ali si chiudono, aprono lo spazio per i terzini, ed è molto difficile segnare perché al centro ci sono giocatori molto creativi e molto tecnici come Xavi, Andres, Busi e Alonso. Creando queste superiorità al centro, i terzini tedeschi non potevano seguire le ali e noi potevamo ricevere, girare e cercare il passaggio interno a Villa o fare muri molto veloci, con molta creazione. Una volta create queste collaborazioni all’interno è più facile andare in profondità, a volte con i terzini sull’ala, a volte con Villa in continuo movimento. La Germania ha avuto molti problemi perché quando non avevamo un giocatore interno che avanzava era molto difficile.” Pedro, in questo passaggio, descrive con dettaglio il dinamismo tattico della Spagna, spiegando come il movimento fluido dei giocatori creasse confusione negli avversari, offrendo una lezione su come il calcio di squadra possa dominare le partite.

Pedro ha anche condiviso consigli su come affrontare difese compatte, basati sulla sua esperienza. “Il segreto per attaccare un blocco basso? Giocare con molto ritmo all’interno per stancarli sulla palla e creare situazioni di due contro uno all’esterno. Ho giocato in un blocco basso con Conte al Chelsea ed è un sistema molto efficace. Si fanno molti danni perché annullando la profondità si annullano anche i giocatori veloci come Mbappé o Vinicius: possono attaccarti solo sull’ala. Al Chelsea gli avversari potevano attaccarci solo sugli esterni per cercare di crossare e far entrare tanta gente in area per concludere. È molto difficile fare muro perché hai sempre molti aiuti. E alla minima perdita hai così tante persone coinvolte in alto che sei esposto al contropiede. Ecco perché molte squadre lo utilizzano.” Questa citazione rivela le strategie anti-blocco basso che Pedro ha sperimentato, sottolineando l’importanza del ritmo e della pressione per sfruttare le debolezze difensive.

Sul ruolo moderno dell’ala, Pedro ha analizzato l’evoluzione del gioco. “Oggi il ruolo dell’ala sta cambiando a livello strutturale. Doue, Bernardo Silva, Dembélé… vanno dentro perché stare fissi sull’esterno aiuta i difensori. Lamine è il migliore al mondo. Rodrygo è molto completo e Vinicius è monodimensionale. Io ci ho lavorato nelle giovanili del Barça. Prima non ci si lavorava tanto, perché le ali erano giocatori di fascia che dribblavano e crossavano. Oggi questo sta cambiando a livello strutturale. Doue, Bernardo Silva, Dembélé… Avere un giocatore fisso aiuta i difensitori avversari. Ma se si cambia, se mi dai un’ala che viene da me come ala, che viene da me come pivot, come centrocampista, come mediano… è un casino perché l’ala non può seguirti perché lascia molto spazio libero. Questo crea molti dubbi quando si tratta di chi deve marcarti: se è un pivot, se è un interno, se è un centrocampista centrale che deve lasciare… Questo crea il caos che è quello che tutti gli allenatori cercano per poter andare in profondità.” Pedro qui spiega il shift tattico delle ali, enfatizzando come la versatilità crei caos e opportunità, un insight che incuriosisce per la sua analisi approfondita del calcio contemporaneo.

Parlando di talenti emergenti, Pedro ha lodato un giovane giocatore in particolare. “Al momento l’ala più completa al mondo è Lamine. È molto bravo in termini di visione e decisione nel passaggio, e da lì ha tutto: “sbilanciamento, gioco sull’interno… Può stare su entrambe le ali, al centro, e fa molto bene gli assist. Poi ci sono Vinicius, Rodrygo, Raphinha… Ma Vinicius ha una dimensione diversa: è un giocatore puro nell’uno contro uno, ma non va tanto dentro, non fa tanti tiri da uno e non ha il miglior passaggio finale. Rodrygo è più completo e questa varietà lo aiuta a sorprendere e a fare molti gol. La cosa più difficile per una grande ala è essere un marcatore. Come Lamine o Salah. Ho giocato con Hazard e Henry, e loro avevano questa caratteristica. Segnavano 30 gol a stagione e questo è quello che facevano.” In questa affermazione, Pedro celebra Lamine come un modello di completezza, confrontandolo con altri per mostrare come il gol e l’assist siano essenziali per un’ala di successo.

Infine, Pedro ha riflettuto sulla sua qualità principale e sull’evoluzione fisica del calcio. “La mia più grande abilità era andare in profondità. Cercavo sempre lo spazio dove poter fare danni per trovarmi in posizione di gol. I giocatori come Fermín, che si muovono sempre, sono sottovalutati. Inoltre, chi si muove molto tende a entrare in area e a fare gol.” Pedro sottolinea qui come il movimento costante sia una skill spesso ignorata, ma cruciale per creare pericoli. E concludendo con un’occhiata al presente: “Essendo più preparati fisicamente, i giocatori sono in grado di sopportare una maggiore pressione e le squadre cercano di toglierti il tempo di visione che prima avevi e che ora non hai più perché ti marcano mano a mano. Devi essere più preciso e più veloce. La Premier League è così: pressione alta, non ti lasciano respirare, corri per 90 minuti. È stato trasferito alle squadre di vertice in Champions League e ora è fondamentale che gli attaccanti si abbassino per offrirsi di girare e uscire, come hanno fatto Iniesta e Silva.” Questa frase evidenzia come la preparazione fisica moderna abbia intensificato il gioco, richiedendo maggior precisione e ispirandosi a leggende come Iniesta e Silva per adattarsi. Con queste riflessioni, Pedro non solo chiude la sua intervista, ma lascia i lettori con una visione affascinante su come il calcio continui a evolversi, alimentando la curiosità su ciò che riserva il futuro.

Tavares in bilico alla Lazio: Sarri e la dirigenza pronti a cederlo al miglior offerente

Nuno Tavares potrebbe essere sacrificato dalla Lazio? Scopri i retroscena tattici e di mercato che mettono in discussione il suo futuro #Lazio #Calcio #Mercato

Immaginate un giocatore che la Lazio ha acquistato con l’idea di rivenderlo al momento giusto, ma ora le incertezze stanno creando dubbi. Il caso di Nuno Tavares è un esempio perfetto di come le strategie di mercato del club biancoceleste si intreccino con urgenze finanziarie pressanti. Il riscatto del terzino portoghese è avvenuto in anticipo, non per una convinzione totale sulle sue qualità, ma per posizionare la squadra in modo da poterlo cedere se arrivasse “l’offerta giusta” per il Mondiale per Club. (Questa frase sottolinea l’importanza di un’offerta ideale che permetta alla Lazio di massimizzare il guadagno e gestire le proprie risorse economiche.) Un interesse dall’Al Hilal era emerso, ma è sfumato con cambiamenti dirigenziali, e ora persino l’idea di un rifiuto a 40 milioni appare come pura speculazione, come riportato dal Corriere dello Sport.

Ora, il tecnico Maurizio Sarri dovrà valutare da vicino Tavares nei prossimi allenamenti, di fronte a “dubbi di natura tattica” che sembrano enormi. (Questa espressione evidenzia le perplessità del tecnico riguardo all’adattabilità del giocatore al sistema difensivo della squadra, focalizzandosi su aspetti strategici.) L’obiettivo sarà quello di addestrarlo, rendendolo più efficace nella fase difensiva, un elemento cruciale per il gioco della Lazio. Eppure, i problemi non si fermano qui: dal punto di vista fisico, Tavares non offre totali garanzie. (Questa frase indica le preoccupazioni legate alla affidabilità muscolare del giocatore, che potrebbero influenzare le sue prestazioni e la sua permanenza.)

Nonostante la percentuale di rivendita concessa all’Arsenal al momento del riscatto, la Lazio potrebbe decidere di venderlo se arrivasse un’offerta adeguata, riflettendo la necessità impellente di generare plusvalenze – un’area in cui il club ha storicamente faticato. Tavares non è solo: la squadra ha altri quattro terzini come Lazzari, Hysaj, Marusic e Pellegrini, e le loro sorti dipenderanno dalle offerte sul tavolo. La situazione di Tavares è particolarmente intrigante, essendo un investimento pensato per la rivendita, ma con incertezze che ora spingono la Lazio verso una cessione per “cifre” in grado di bilanciare i conti. (Questa parola enfatizza l’aspetto economico, indicando che le somme offerte saranno decisive per le scelte del club e per la stabilità finanziaria.) In un mondo del calcio dove ogni mossa è calcolata, il futuro di questo giocatore resta un enigma da seguire da vicino.