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Calciomercato Lazio, quel difensore è ad un passo: Sarri può finalmente sorridere

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Calciomercato Lazio – la Lazio è reduce da soli tre punti conquistati nelle prime tre giornate di Serie A 2025/2026. Un inizio sicuramente non positivo per mister Sarri, giustificato dal fatto che la rosa è rimasta, a causa del blocco imposto sul calciomercato, la stessa arrivata ottava nella passata stagione sotto la gestione di Marco Baroni.

Uno dei reparti sicuramente da migliore è la difesa. A tal proposito, il DS Fabiani e il Presidente Lotito sono già al lavoro per regalare a tutta la Curva Nord e all’ambiente di Formello un difensore di livello che possa alzare il tasso tecnico della squadra.

Il nome di Tomiyasu Lazio nel calciomercato Lazio sembra essere in prima linea per gennaio.

Lazio Roma, i giallorossi leggermente favoriti sui biancocelesti: le ultime

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Il derby della Capitale inizia ad incendiare il clima nella città eterna. Roma e Lazio, per la prima volta dopo diversi anni, arriveranno alla stracittadina avendo perso entrambe nel turno precedente (0-1 Roma-Torino, 1-0 Sassuolo-Lazio).

I bookmaker confermano con le loro quote l’equilibrio del match. Tuttavia, i giallorossi partono leggermente favoriti: su Snai il successo della Roma è proposto a quota 2.65, mentre quello dei biancocelesti a 2.90. Il pareggio è quotato a 3.00.

La tendenza degli ultimi sette derby, tutti terminati con meno di tre reti complessive, pesa anche nelle valutazioni degli operatori: l’Under 2,5 è favorito a 1,66 su 888sport, mentre l’Over 2,5 si gioca a 2,15. Spiccano inoltre i risultati esatti più frequenti della stracittadina: l’1-1 vale 5,75, lo 0-0 8,25, mentre per chi crede in un successo di misura si segnalano l’1-2 giallorosso e il 2-1 biancoceleste, entrambi in quota a 11.

Occhi puntati anche sui protagonisti offensivi. Senza Dybala, la Roma dovrebbe affidarsi a Ferguson, con il suo primo gol bancato a 3,75. Attenzione a Soulé, già decisivo nell’ultimo derby, quotato a 5, così come Zaccagni e Pedro in casa Lazio. Ma per i bookmaker è Taty Castellanos il principale indiziato a sbloccare il match: la sua rete è offerta a 3,50, confermando l’argentino come uomo più atteso in chiave biancoceleste.

Lazio social, la società sbeffeggia la Roma in vista del derby (VIDEO)

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In vista del derby di domenica mattina, il clima in quel della Capitale inizia ad accendersi. I due club capitolini saranno protagonisti tra pochi giorni di una delle sfide più belle ed affascinanti del calcio italiano, e le due società ne sono a conoscenza. A tal proposito, la Lazio, tramite Instagram, non ha perso occasione per mettere “legna sul fuoco”.

Infatti, questa mattina, la società biancoceleste ha pubblicato un video sul proprio account Instagram ufficiale ritraente tutti i migliori dribbling effettuati da calciatori biancocelesti ai danni di giocatori della Roma durante gli ultimi derby. Di seguito il filmato completo:

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COMUNICATO UFFICIALE - Conferenza stampa Sarri pre Lazio Roma: data e orario

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La S.S. Lazio ha comunicato in mattinata quando e dove si terrà la consueta conferenza stampa pre match di mister Sarri. La sfida alla Roma di domenica nasconderà molte insidie per il tecnico toscano e non solo. Di seguito la nota ufficiale della società biancoceleste:

“Il mister della Lazio Maurizio Sarri parlerà in conferenza stampa alla vigilia del derby tra Lazio e Roma domani, sabato 20 settembre, alle ore 15:00, presso la sala stampa del Training Center S.S. Lazio di Formello.

La conferenza sarà trasmessa in diretta sulla piattaforma sslazio.it e su Lazio Style Radio (89.3 FM).”

Lazio, la società ricorda quel glorioso gol di 2 anni fa

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Era il 19 settembre 2025. L’ambientazione è la seguente: la Lazio torna a giocarsi la UEFA Champions League dopo diversi anni. Allo Stadio Olimpico di Roma si presenta l’Atletico Madrid dello storico Cholo Simeone, tanto caro ai tifosi laziali.

La partita è bloccata sullo 0 a 1 in favore degli spagnoli quando ormai siamo giunti negli attimi conclusivi della sfida. Ormai sembra tutto perso, ma all’improvviso su un cross messo in area da Luis Alberto, Ivan Provedel spizza di testa il gol del pareggio. Una giornata che rimarrà impressa nel cuore e nella mente dei tifosi biancocelesti, e che rientra di diritto nella storia della Champions League.

Lazio Roma, è derby anche sugli spalti tra i tifosi: i numeri a confronto dei biglietti venduti

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Il derby tra Lazio e Roma ha saputo regalare alla Capitale, e in generale al calcio italiano, momenti storici e immagini gloriose che sono rimaste impresse nella memoria dei tifosi. Dal pallonetto di Totti al gol di Lulic 71′, passando per risultati pazzi e pronostici ribaltati, la stracittadina è un evento imperdibile in quel della città eterna.

A dar spettacolo non solo solamente i giocatori in campo, ma anche – e soprattutto – i tifosi sulle tribune e nelle rispettive curve (Curva Nord per i laziali e Curva Sud per i romanisti). Il dato tra le due tifoserie, ricordando che si giocherà con la Lazio come “padrona di casa”, come riporta il Corriere dello Sport, sarà di circa 37mila sostenitori biancocelesti e 23mila giallorossi.

Romagnoli si carica per il derby: “Assumiamoci le responsabilità. Ogni anno l’obiettivo deve essere…”

Romagnoli Si Carica per il Derby: “Assumiamoci tutti le nostre responsabilità. Obiettivo? Ogni anno dovrebbe essere…” #DerbyCapitale #Lazio #Champions

Il derby di Roma è alle porte, e l’attesa sta raggiungendo livelli di tensione che solo una partita del genere può scatenare. Con soli due giorni rimanenti, l’intera città si prepara a fermarsi per un evento che va oltre il calcio, trasformandosi in un simbolo di passione e identità culturale. Immaginate gli spalti pieni di tifosi, pronti a vivere un match che non ammette errori: cosa succederà quando l’arbitro Sozza darà il via alle 12:30 di domenica? I giocatori nati e cresciuti nella Capitale, come Alessio Romagnoli, portano con sé un legame profondo che rende questa sfida ancora più personale ed emozionante.

Nella Lazio, Romagnoli emerge come uno dei leader indiscussi, un difensore che vive il derby fin dall’infanzia e sa esattamente cosa significhi trionfare per i tifosi. Le sue recenti dichiarazioni, rilasciate ai microfoni di Sport Mediaset, non solo infondono energia al gruppo, ma rivelano una mentalità solida e ambiziosa. Romagnoli invita tutti a unirsi con responsabilità, sottolineando come l’unità sia la chiave per superare sfide come questa e per puntare a obiettivi più grandi. Non è solo retorica: le sue parole invitano a riflettere su cosa serva davvero per elevare la squadra a livelli competitivi.

Proprio in questa ottica, Romagnoli ha dichiarato: «La forza di una squadra è nel sentirsi tutti importanti. Ognuno si assume le proprie responsabilità e cerca di trascinare il gruppo. Io come ho sempre detto una società come la Lazio deve avere l’obiettivo di entrare in Champions ogni anno». Questa affermazione non fa solo da carica per il derby, ma pone l’accento su una visione a lungo termine, trasformando la partita in un passo cruciale verso traguardi ambiziosi. È un richiamo alla maturità e alla determinazione, che potrebbe ispirare non solo i compagni, ma anche i fan, rendendo questa edizione del derby un momento decisivo per la stagione della Lazio.

Derby Lazio-Roma: 40.000 tifosi biancocelesti al cardiopalma. E subito dopo, un colpo di scena imperdibile!

#DerbyRomaLazio in arrivo: quasi 40.000 tifosi laziali pronti a inondare l’Olimpico, e dopo la partita? Il club riapre gli abbonamenti per un record storico! #LazioRoma #PassioneBiancoceleste

L’attesa per il derby sta raggiungendo il culmine in città, dove l’eccitazione per questa partita che vale un’intera stagione mette in secondo piano ogni altro aspetto. I tifosi laziali sono uniti da un’unica, incrollabile fede, pronti a sostenere la squadra con passione travolgente. Lo Stadio Olimpico si prepara a un’atmosfera elettrizzante, con una presenza di pubblico che promette di essere straordinaria e indimenticabile.

Secondo quanto riportato, la base di abbonati è già solida con 29.136 tessere, ma per il derby vanno sottratte le circa 4.500 relative ai settori destinati agli ospiti. A bilanciare questo, c’è la vendita di biglietti singoli che ha superato quota 12mila, portando a una stima di almeno 38mila sostenitori biancocelesti. Un’onda di entusiasmo che potrebbe crescere ancora, creando uno spettacolo mozzafiato e rendendo l’Olimpico un vero e proprio fortino.

Ma il derby non si ferma ai novanta minuti: il risultato potrebbe influenzare la campagna abbonamenti, con il club pronto a riattivarla subito dopo la gara. Una vittoria potrebbe dare la spinta decisiva per superare il record dell’era Lotito, superando i 30.333 abbonati della stagione 2023/24 e scrivendo una nuova pagina di fedeltà tra la Lazio e i suoi tifosi. Chissà se questo match segnerà l’inizio di una stagione leggendaria?

Luis Alberto contro la Lazio: “Persone senza competenze calcistiche e promesse vane, non cambierà mai”

Luis Alberto non risparmia critiche: rivelazioni sulla Lazio che fanno riflettere #Lazio #Calcio #Intervista

Immaginate un ex idolo della squadra che torna a parlare, ma con parole taglienti che lasciano il segno. Luis Alberto, nella seconda parte della sua intervista a Il Messaggero, non ha nascosto il suo disappunto verso la dirigenza della Lazio, accusandola di errori che hanno segnato il destino del club. Le sue dichiarazioni, piene di franchezza, spingono i tifosi a chiedersi cosa stia succedendo davvero dietro le quinte.

Quando gli è stato chiesto del rapporto con la dirigenza, Luis Alberto non ha esitato a puntare il dito su scelte decisive. «Ha sbagliato tante cose. Secondo me i tre momenti cruciali sono stati l’addio di Inzaghi, quello di Tare e infine quello di Sarri. Lì si era capito che non si sarebbe andati da nessuna parte. In più quando subentra gente che ci capisce tanto di calcio diventa tutto più difficile e ora lo sarà ancora di più». Queste parole evidenziano un senso di rassegnazione, facendoci domandare se la Lazio possa davvero invertire la rotta.

Insistendo sull’argomento, Luis Alberto ha offerto una visione chiara su cosa serva per il futuro. «O rinnovano tutto o sarà dura. Menomale che c’è un allenatore che dice quello che pensa e capisce di calcio, almeno lui. Ma se il resto delle persone non lo seguono…». È un commento che accende la curiosità: chi è questo allenatore di cui parla, e perché il resto della squadra rischia di rimanere indietro?

Parlando dei suoi ex compagni a Formello, in attesa di rinnovi, Luis Alberto ha condiviso un’esperienza personale che molti fan potrebbero trovare relatable. «Io quando mi stancavo delle parole non mantenute, non mi presentavo. La gente diceva che era solo per i soldi, ma il tifoso che mi conosce davvero sa che era una questione di rispetto. Non si cambiano gli accordi di giorno in giorno. I giocatori a lungo andare si stufano. Ma queste cose lì non cambieranno mai». Questa critica diretta fa riflettere su quanto le promesse non rispettate possano influenzare il morale di una squadra.

Nonostante le tensioni, Luis Alberto mantiene legami con il passato. «Sento ancora qualcuno? Patric, che sta in un momento buio, Gila e Pedro, poi Zaccagni, con cui in estate mi sono visto a Ibiza, mentre Cataldi l’ho visto a maggio assieme ai magazzinieri e ai team manager. Roma è la mia seconda casa e chissà se un giorno non diventerà la prima (ride)». È un tocco personale che aggiunge calore, lasciando i lettori a chiedersi se un ritorno sia davvero possibile.

Guardando indietro, Luis Alberto ha espresso rimpianto per la stagione 2019-20, interrotta dal Covid. «La squadra del 2019-20 oggi potrebbe lottare per lo Scudetto? Maledetto Covid, eravamo pazzeschi. Scudetto non lo so, il calcio è cambiato molto, ma di sicuro arriverebbe in Champions». Queste parole evocano nostalgia, spingendo a immaginare cosa avrebbe potuto essere.

Dal Qatar, dove gioca ora, Luis Alberto sembra aver trovato un po’ di pace. «Come va in Qatar? Non me l’aspettavo così bene. La mia famiglia è felicissima e dove le pressioni scendono si sta meglio. Purtroppo riesco a giocare meno a golf perché fa troppo caldo. È un’eterna estate». È un contrasto interessante con i suoi giorni a Roma, che potrebbe ispirare i lettori a pensare al prezzo della fama.

Sul futuro, Luis Alberto ha ambizioni chiare. «Piani per il futuro? Mi piacerebbe allenare, ma per ora voglio giocare almeno altri 3 o 4 anni se il corpo mi assiste». E sui suoi modelli: «Quali modelli ha? Fabregas, Xabi Alonso e Guardiola. In più ho avuto la fortuna di essere allenato da Inzaghi e Sarri. Mi piace il 4-3-3 e il 4-2-3-1, e con me il 10 giocherà sempre». Queste preferenze offrono uno sguardo intrigante sulla sua visione del gioco.

Infine, toccando un tema attuale, Luis Alberto ha commentato il derby con un tocco di suspense. «Ora alla Roma c’è Gasperini. Che derby si aspetta? Le partite con la sua Atalanta erano sempre toste. Nei derby cambia tutto, non si guarda la classifica. È come se fossero due gare secche durante l’anno. Ci sono due allenatori nuovi che hanno ancora bisogno di tempo per lavorare, per questo penso che sarà un match di attesa, quasi pauroso». E su chi scommette: «Su chi scommette? Pedrito, sono le sue gare. Ma se devo pregare per qualcuno affinché segni, allora dico Cataldi. Sarebbe davvero bello». Queste previsioni aggiungono eccitazione, lasciando i fan in attesa di vedere se le sue intuizioni si avverano. Che partita sarà? L’aria di mistero aleggia, rendendo questa intervista un must per gli appassionati.

Luis Alberto rivela: “Il Derby, ricordi indimenticabili. I romanisti chiacchieravano tanto, e Sarri mi convinse con questa frase”

Luis Alberto svela i suoi derby indimenticabili e l’amore per la Lazio: ‘Derby, quanti ricordi!’ #Lazio #Calcio #Intervista

Luis Alberto, l’ex fantasista che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Lazio, si racconta in un’intervista che accende la nostalgia e la passione per il calcio. Con un legame profondo con i biancocelesti, definito da lui stesso come un «amore infinito», oggi osserverà da spettatore il derby, ricordando le sue giocate magiche che hanno infiammato il pubblico. Le sue parole non solo riaccendono i ricordi dei tifosi, ma invitano a riflettere su cosa significhi davvero l’attaccamento a una squadra, con aneddoti che mescolano emozioni e trionfi.

In questa prima parte dell’intervista a Il Messaggero, Luis Alberto ripercorre i momenti chiave della sua carriera, partendo dai rapporti con chi ha creduto in lui. Quando gli viene chiesto cosa gli ha fatto arrivare Inzaghi, risponde con affetto: «Per me è come un padre, una persona fantastica. Così come Pert, Cecchi e gli altri dello staff. Abbiamo vissuto un periodo bellissimo alla Lazio». Queste parole svelano il calore di un legame che va oltre il campo, rendendo palpabile l’atmosfera di un’era d’oro per la squadra.

Guardando indietro, Luis Alberto riconosce il ruolo decisivo di chi lo ha sostenuto nei momenti di dubbio, come spiega: «Alla fine del 2016-17 volevo trovare un’altra possibilità perché giocavo poco, ma sia Igli che Inzaghi mi dissero che dovevo rimanere perché sarei stato importante. Alla fine è andato tutto secondo i piani». È un racconto che cattura l’essenza del calcio, dove la fiducia può cambiare il destino di un giocatore, e che fa sorgere la curiosità su quante altre storie simili si nascondano dietro le quinte.

Uno dei momenti pivotal della sua avventura è stato il trionfo in Supercoppa contro la Juventus, che lui descrive con orgoglio: «Quella gara ha cambiato la mia storia. Lì giocai trequartista, quella dopo con la Spal da regista perché non c’era Leiva. Mi stavo allenando bene da diversi mesi ma poi il mister mi ha dato fiducia. Il resto lo conoscete no?». Questo aneddoto non solo riaccende l’eccitazione di quel successo, ma fa riflettere su come una singola partita possa definire una carriera intera.

Parlando dei derby, l’attesa e l’atmosfera assumono un ruolo centrale, come rivela: «Pazzesca. I tifosi in quella settimana cambiano faccia, sbagliano anche a lavoro talmente sono distratti. In più so anche l’impegno che ci mette la curva per quelle meravigliose scenografie. Il tifoso laziale è diverso dagli altri: la fede per la Lazio viene prima di tutto». Le sue esperienze nei confronti con i rivali sono piene di emozioni, con ricordi che stimolano la curiosità: «Direi la doppietta nel 3-0 del 15 gennaio 2021, peccato solo per lo stadio vuoto causa Covid. Poi il primo con Sarri, il 3-1, in cui segnano Sergej, Pedro e Felipe».

Tra i momenti iconici, uno su tutti emerge: «Quello del “se hanno sentito enc…” (ride, ndr). Ero contento non per la vittoria in sé, ma proprio per come andò. Loro avevano parlato tanto prima e alla fine erano tutti impazziti. Rimarrà nella storia per sempre». Questa citazione, carica di ironia e trionfo, invita i lettori a immaginarsi l’intensità di quelle sfide, rendendo l’articolo un viaggio affascinante nei meandri del calcio romano.

Le dinamiche con l’allenatore hanno avuto alti e bassi, come ammette: «Perché abbiamo un carattere simile, ma come in tutte le relazioni sane abbiamo preso la strada giusta». Inoltre, durante la pausa per il Mondiale 2022, un momento di incertezza è stato risolto con parole decisive: «Volevo andare via perché non trovavo continuità, ma quando ho comunicato il mio pensiero a Sarri mi ha risposto: “Tu non vai da nessuna parte. Per come ti stai allenando la formazione sarà Luis Alberto più altri dieci”. E così fu».

Nell’estate del 2023, le trattative per il rinnovo hanno tenuto tutti con il fiato sospeso, e lui conferma: «Lì dipendeva tutto dal rinnovo. Ogni giorno cambiavano le carte in tavola, ma il mister è sempre stato dalla mia parte». Concludendo questa parte dell’intervista, Luis Alberto esprime fiducia nel futuro: «Sarri deve avere determinati giocatori per fare il proprio calcio. Ha trovato una squadra costruita per un altro tecnico e senza poter fare acquisti. Però lui è un maestro e di sicuro troverà un modo per cambiare qualcosa in base al gruppo che ha, ma i giocatori dovranno mettersi a disposizione». Queste riflessioni lasciano il lettore con una sensazione di attesa, underscoring quanto il calcio sia un mondo di adattamenti e passione.

Lazio-Roma, allarme infermeria: Rovella in dubbio per il derby?

Lazio verso il derby con l’infermeria affollata: quali sorprese riservano i recuperi? #LazioRoma #DerbyCapitale #CalcioItaliano

Con il derby alle porte, la Lazio si prepara in un clima di segretezza, dove persino gli allenamenti sono “blindata” per mantenere il mistero. I tifosi hanno potuto sbirciare solo quindici minuti di sessione, con il gruppo impegnato in torello, attivazioni e scatti rapidi, prima che tutto si chiuda dietro le porte di Formello. Questa atmosfera carica di incertezze lascia i supporter a chiedersi: cosa bolle davvero in pentola per una partita così cruciale?

Al centro delle preoccupazioni resta l’infermeria, un vero rompicapo che potrebbe influenzare le scelte decisive. Valentin Castellanos sembra sulla buona strada, avendo completato l’intera seduta mercoledì e solo una parte ieri, con la sua presenza ormai certa per il match. Ma è il centrocampo a tenere tutti con il fiato sospeso: Nicolò Rovella, fermo da domenica per un fastidio agli adduttori, è l’incognita principale. Gli esami hanno escluso lesioni, eppure il dolore persiste e l’ombra della “pubalgia” si fa sempre più minacciosa, mettendo a rischio la sua convocazione.

Se Rovella dovesse saltare, l’effetto domino potrebbe sconvolgere l’assetto, con Danilo Cataldi pronto a subentrare in regia e possibili cambi per Dele-Bashiru, che rischia il posto da titolare, mentre il giovane Belahyane si propone come alternativa fresca. Intanto, le brutte notizie continuano: Patric e Vecino sono ancora fermi al lavoro individuale, senza speranze di rientrare in tempo, e Manuel Lazzari è out per una lesione al soleo destro, privando la squadra di un elemento chiave sulle fasce.

In mezzo a queste ombre, c’è almeno un barlume di stabilità in difesa, dove la linea a quattro con Marusic, Gila, Romagnoli e Tavares appare solida davanti a Provedel. Davanti, Zaccagni e Castellanos sono sicuri del loro posto, ma il vero intrigo si concentra sull’esterno destro: un ballottaggio serrato tra Cancellieri e Pedro, con l’esperienza di quest’ultimo che potrebbe essere usata come arma nel secondo tempo, mentre Cancellieri appare favorito per l’inizio. Isaksen, Dia e Noslin restano opzioni valide dalla panchina. Con l’organico mai al completo, la Lazio si lancia verso questo derby carico di suspense, dove ogni recupero potrebbe fare la differenza.

Lazio Roma: orario, probabili formazioni e dove vederla in TV

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La Lazio di Maurizio Sarri tornerà in campo domenica allo Stadio Olimpico di Roma per affrontare, nella gara valida per la quarta giornata di Serie A 2025-2026, delle ore 12:30, la formazione giallorossa guidata da Gian Piero Gasperini. L’obiettivo dei biancocelesti sarà quello di riscattare la brutta sconfitta rimediata a Reggio Emilia contro il Sassuolo.

Lazio Roma: dove assistere al match in diretta televisiva

L’evento sarà disponibile per tutti gli appassionati sulla piattaforma DAZN.

Lazio Roma: le probabili formazioni

LAZIO

(4-3-3): Provedel; Marusic, Romagnoli, Gila, Tavares; Guendouzi, Cataldi, Belahyane; Pedro, Dia, Zaccagni. Allenatore: M. Sarri

ROMA (3-4-2-1): Svilar; Hermoso, Mancini, Ndicka; Wesley, Cristante, Koné, Angelino; Soulé, El Aynaoui; Ferguson. Allenatore: G. Gasperini

Lazio Roma: il dato sui biglietti venduti per il derby è impressionante

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Il derby di domenica si avvicina. Le emozioni, l’ansia e le paure di milioni di tifosi in giro per il mondo iniziano a palesarsi via social e non solo. Sono pochi i fortunati sostenitori, rispetto ai tanti che sarebbero voluti esser presenti, che avranno l’opportunità di assistere al big match dal vivo allo Stadio Olimpico.

Il traguardo dei 60mila spettatori è ad un passo. Nella fattispecie, secondo gli ultimi dati ufficiali, diramati appena pochi giorni fa, sono stati già venduti oltre 34mila tagliandi. Questi numeri si dovranno poi aggiungere agli abbonati della Lazio che hanno il diritto di accesso alla gara.

Come riporta Il Corriere dello Sport, il rapporto tra i tifosi laziali e i fan giallorossi dovrebbe aggirarsi intorno ai 37mila biancocelesti contro i 23mila giallorossi.

Alessio Romagnoli categorico riguardo la “sua” Lazio: “La forza di una squadra è nel sentirsi tutti importanti”

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Alessio Romagnoli, difensore centrale della Lazio di mister Sarri, nonché “laziale vero”, come da lui dichiarato, dalla nascita, ha parlato in un’intervista esclusiva ai microfoni di Sportmediaset. Il nazionale nelle sue parole ha rimarcato i temi di unità e responsabilità, centrali nello spogliatoio biancoceleste sotto la guida di Mau.

Inoltre, l’ex capitano Campione d’Italia con il Milan, ha voluto ricordare a tutti i tifosi la maestosità del club per cui gioca, e per cui fa anche il tifo, che a sua detta: “deve sempre lottare per la Champions“.

Di seguito le sue parole complete:

LA FORZA DI UNA SQUADRA è NEL SENTIRSI TUTTI IMPORTANTI. OGNUNO SI ASSUME LE PROPRIE RESPONSABILITà E CERCA DI TRASCINARE IL GRUPPO. IO COME HO SEMPRE DETTO UNA SOCIETà COME LA LAZIO DEVE AVERE L’OBIETTIVO DI ENTRARE IN CHAMPIONS OGNI ANNO

Conferenza stampa Sarri pre Lazio Roma: data e orario

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L’attesa e l’ansia per il derby di domenica cresce costantemente con il passare del tempo nella città eterna. La Lazio di Maurizio Sarri sarà chiamata a riscattare la brutta prestazione contro il Sassuolo a Reggio Emilia, culminata con la sconfitta per 1 a 0.

D’altro canto, i giallorossi non se la passano meglio: Gasperini è atteso ad una prova di forza per dimostrare come la sconfitta rimediata contro il Torino in casa sia stata solamente una brusca caduta di percorso.

I tifosi laziali sono in attesa anche di scoprire quali saranno le parole di Mau alla vigilia della stracittadina. A tal proposito, tuttavia, data e orario della conferenza stampa di Maurizio Sarri ancora non sono state rese note.

Lazio, novità decisive: Castellanos rientra in gruppo, incertezza su Rovella e sfida tra Dele-Bashiru e Belahyane

Aggiornamenti sulla Lazio per il big match contro la Roma: recuperi chiave e dubbi last-minute! #Derby #LazioRoma #CalcioSerieA

Immaginate la tensione che cresce per il derby della Capitale: la Lazio deve sciogliere gli ultimi dubbi sulla formazione, con alcuni giocatori in rampa di lancio e altri in bilico. Fonti vicine alla squadra rivelano dettagli intriganti su chi potrebbe scendere in campo, alimentando l’attesa per una sfida che promette scintille.

Tra le buone notizie per l’attacco biancoceleste, c’è il ritorno in gruppo di Taty Castellanos, l’attaccante argentino che ha ripreso gli allenamenti a tempo pieno. Questo recupero potrebbe essere la chiave per un’offensiva più affilata, ma non è l’unico punto interrogativo: Nicolò Rovella, il centrocampista ex Monza e Juventus, sta gestendo una lieve forma di pubalgia, con la sua presenza che resta in dubbio fino all’ultimo bollettino medico.

E per approfondire questi sviluppi, ecco le parole dirette dell’esperto: «Castellanos è tornato ieri in gruppo, non dovrebbe avere problemi per domenica. Rovella sta gestendo una lieve forma di pubalgia, fortunatamente è lieve come ho detto, e può essere gestita. Mi aspetto che fra oggi e domani possa allenarsi in gruppo, vediamo Sarri cosa deciderà. Oggi è previsto il bollettino. La formazione della Lazio sarà quella di Reggio Emilia, con il dubbio Rovella, c’è anche il ballottaggio tra Dele-Bashiru e Belahyane. In attacco giocherà Pedro. Se dovessi giocare con il 4-3-3 io farei un centrocampo con Cataldi, Rovella e Guendouzi. Roma? Il loro punto di forza è il portiere. In difesa credo che Tavares liberato dai pensieri, come dice Sarri, sia superiore ad Angelino. I centrali? Mi tengo sempre i miei. Con Ferguson la Roma ha pescato il jolly».

Con il derby imminente allo Stadio Olimpico, ogni decisione potrebbe fare la differenza in una gara carica di emozioni e rivalità. Le prossime ore saranno decisive, lasciando i tifosi con il fiato sospeso su quali mosse finali vedremo in campo.

Mourinho torna in panchina: è il nuovo tecnico del Benfica, ufficiale!

José Mourinho è tornato: l’iconico allenatore firma con il Benfica e si prepara a una sfida epica contro la Juve! #MourinhoRitorna #Benfica #ChampionsLeague

Immaginate un maestro del calcio che chiude il cerchio della sua carriera tornando dove tutto è iniziato. José Mourinho, con i suoi 62 anni di esperienza e successi, è appena stato confermato come nuovo tecnico del Benfica, un annuncio che accende l’entusiasmo tra i fan e solleva interrogativi su cosa riserverà il futuro. Questo ritorno non è solo un contratto: è una storia di rivincite e ambizioni che potrebbe ridisegnare le gerarchie europee.

L’ufficialità è arrivata attraverso un comunicato che ha messo fine alle indiscrezioni: «Sport Lisboa e Benfica informa di aver raggiunto un accordo con l’allenatore José Mário dos Santos Mourinho Félix per un contratto in vigore fino alla fine della stagione sportiva 2026/27». Queste parole, cariche di promesse, sottolineano come Mourinho stia per intraprendere una nuova avventura, lasciando i lettori a chiedersi quali mosse strategiche adotterà per riportare il club al top.

Al cuore di questa notizia c’è un legame simbolico che affascina: era il 2000 quando Mourinho fece il suo debutto come allenatore capo proprio al Benfica, prima di conquistare trofei leggendari con club come Porto, Inter, Chelsea, Real Madrid e Manchester United. Ora, 25 anni dopo, questo ritorno evoca curiosità su come il “Special One” trasformerà nostalgia in trionfi concreti.

Non mancano dettagli intriganti nel contratto: c’è una clausola che permette a entrambe le parti di separarsi al termine della stagione 2025/26, aprendo scenari imprevedibili. Si tratta di un patto che aggiunge suspense, facendoci domandare se Mourinho resterà fedele al progetto o se nuove opportunità lo chiameranno altrove.

Ma cosa rende questa nomina così elettrizzante? Mourinho arriva reduce da esperienze intense in Italia e Turchia, e ora punta a rilanciare il Benfica verso i vertici del calcio europeo. L’accoglienza dei tifosi è stata entusiastica, un segnale che le aspettative sono alte, e tutti si chiedono: riuscirà a trasformare questa squadra in una rivale temibile?

Tra le sfide più attese, c’è l’ingresso in Champions League, con un match clou contro la Juventus previsto per il 21 gennaio 2026 all’Allianz Stadium. Sarà un test cruciale, che potrebbe rivelare fin da subito la forza del nuovo Benfica e tenere i fan incollati alle partite, ansiosi di vedere come si evolverà questa epica rivalità.

In fondo, il ritorno di Mourinho al Benfica non è solo un capitolo professionale: è la chiusura di un cerchio per uno degli allenatori più carismatici del mondo, che promette di stupire ancora una volta e di mirare in alto, verso la conquista del tetto d’Europa. Che stagione sarà? Le Aquile sono pronte a volare.

Derby Lazio-Roma: Le formazioni probabili che potrebbero sorprendere tutti

Il Derby della Capitale infiamma Roma: probabili formazioni che potrebbero ribaltare tutto! #Derby #SerieA #LazioRoma

Dopo una sconfitta deludente contro il Sassuolo, la Lazio si tuffa nel match più elettrizzante della stagione: il Derby della Capitale. Questa sfida, valida per la quarta giornata del campionato di Serie A 2025-2026, non è solo una partita, ma un vero test di nervi e strategie per entrambe le squadre. Con l’attesa che cresce minuto dopo minuto, le formazioni iniziali stanno emergendo, promettendo sorprese che potrebbero cambiare le sorti di questa epica battaglia.

Ecco le probabili scelte per la Lazio, che devono navigare tra incertezze e potenziali assenze per brillare in questo scontro cruciale.
Lazio (4-3-3):
Provedel; Marusic, Gila, Romagnoli, Tavares; Guendouzi, Cataldi, Belahyane; Pedro, Dia, Zaccagni.
A disposizione: Mandas, Furlanetto, L. Pellegrini, Hysaj, Provstgaard, Dele-Bashiru, Vecino, Cancellieri, Noslin, Isaksen.
Allenatore: Maurizio Sarri.

Nella formazione della Lazio, il tecnico deve gestire diversi infortuni: Rovella e Castellanos sono in dubbio dopo il match di Reggio Emilia, e se non recuperano, Cataldi al centrocampo e Dia in attacco potrebbero essere le chiavi per un ribaltone. Belahyane merita una chance dall’inizio grazie alla sua ultima prestazione convincente, mentre Pedro sembra in pole position sulla fascia destra rispetto a Cancellieri, reduce da una prova sottotono contro il Sassuolo. Chissà se queste mosse regaleranno la scintilla necessaria per dominare il derby?

Passando alla Roma, le probabili scelte puntano su un assetto che mixa conferme e adattamenti, con l’obiettivo di cancellare la sconfitta contro il Torino.
Roma (3-4-2-1):
Svilar; Hermoso, Mancini, Ndicka; Wesley, Cristante, Koné, Angelino; Soulé, El Aynaoui; Ferguson.
Allenatore: Gian Piero Gasperini.

Per la Roma, il dubbio principale ruota intorno a Dybala, out per problemi fisici, spingendo verso Ferguson come punta centrale, supportato da Soulé ed El Aynaoui per creare pericoli. Al centrocampo, Cristante e Koné sembrano inamovibili, con Wesley e Angelino solidi sugli esterni, mentre la difesa con Hermoso, Mancini e Ndicka resta la stessa dell’ultima gara. Queste scelte tattiche potrebbero essere l’arma segreta per un colpo di scena?

Le formazioni di Lazio-Roma non sono solo elenchi di nomi, ma elementi che potrebbero decidere l’esito di una partita iconica, dove ogni mossa conta più dei tre punti in palio. Con tensioni altissime e storie da scrivere, questo derby promette di essere un evento indimenticabile.

Roma, allarme difesa: Hermoso in dubbio per il derby con la Lazio

Allarme difensivo per la Roma: Hermoso in dubbio per il derby della Capitale! I giallorossi tremano prima della sfida all’Olimpico. #DerbyRomaLazio #ASRoma #CalcioItaliano

A pochi giorni dal derby contro la Lazio, in programma domenica 21 settembre alle ore 12:30 allo Stadio Olimpico, l’AS Roma si trova di fronte a una situazione che potrebbe scuotere le certezze della squadra. Durante l’allenamento mattutino, infatti, il difensore centrale Mario Hermoso ha dovuto fermarsi prematuramente per un problema fisico, lasciando i tifosi con il fiato sospeso su come si evolveranno le cose.

Hermoso, il difensore spagnolo classe 1995 ex Atletico Madrid e titolare in tutte e tre le prime partite di campionato, ha accusato un affaticamento muscolare. Lo staff medico della Roma è in costante monitoraggio per decidere se sarà pronto per la sfida. “L’ex Atletico Madrid, titolare in tutte e tre le prime gare di campionato, avrebbe accusato un affaticamento muscolare” – questa notizia sottolinea quanto sia diventato cruciale per la difesa giallorossa, e ora mette in evidenza i rischi di una formazione già provata.

Non è l’unico assente: anche il giovane centrocampista brasiliano Wesley è fuori per problemi gastrointestinali, complicando ulteriormente i piani del tecnico. Se Hermoso non dovesse recuperare, il mister dovrà ripiegare su alternative per rinforzare la linea difensiva, con la posta in gioco che si alza in vista di una partita così carica di emozioni.

Le opzioni principali per rimpiazzare Hermoso sono Zeki Çelik e Daniele Ghilardi, difensore italiano ex Hellas Verona che aspetta il suo debutto ufficiale. “Çelik garantisce spinta e velocità sulla fascia, mentre Ghilardi è più strutturato fisicamente e abile nel gioco aereo” – queste caratteristiche diverse potrebbero influire sulla scelta tattica, rendendo la decisione un vero rompicapo per il tecnico, che dovrà bilanciare attacco e solidità.

L’assenza di Hermoso potrebbe pesare come un macigno sulla Roma, dato che è un pilastro nella difesa per il suo anticipo e la costruzione dal basso. “La sua assenza costringerebbe a rivedere equilibri e meccanismi difensivi proprio alla vigilia di una delle partite più sentite della stagione” – questo dettaglio fa capire quanto la squadra debba prepararsi a un piano B per non deludere i tifosi in un match tanto atteso.

Mentre la situazione resta fluida, la Roma spera di riavere Hermoso in forma, ma è già al lavoro per adattarsi a ogni scenario possibile. Con il derby alle porte, ogni aggiornamento potrebbe cambiare le carte in tavola, tenendo i supporter con gli occhi puntati sugli sviluppi.

Derby Lazio-Roma: il mistero dietro Rovella va oltre l’infortunio, le ultime rivelazioni

Il Derby Lazio-Roma tiene tutti col fiato sospeso: le condizioni di Rovella sono un enigma da risolvere! #Derby #LazioRoma #Calcio

Mentre la Lazio gioisce per il recupero completo di Taty Castellanos, l’attenzione si sposta ora su un altro elemento chiave della squadra: Nicolò Rovella. Con il derby contro la Roma che si avvicina a grandi passi, le sue condizioni stanno diventando un vero rompicapo per lo staff, alimentando dubbi e speranze tra i tifosi.

Il problema non è un infortunio acuto, ma un fastidio più subdolo che Rovella sta gestendo da circa due settimane. Si tratta di un dolore nella zona pubica, non grave ma abbastanza persistente da richiedere cautela, e questo ha lasciato tutti a chiedersi se riuscirà a essere al meglio per la partita.

Nonostante sia rimasto in ritiro con la Nazionale, Rovella non ha mai raggiunto il 100% della forma. Nella recente trasferta di Reggio Emilia, l’allenatore aveva optato per schierarlo titolare come mossa strategica per preservare i cambi, ma è stato lo stesso giocatore, con grande maturità, a chiedere la sostituzione prima dell’intervallo, solo per evitare rischi.

Questa decisione prudente sta ora alimentando ottimismo a Formello, con la convinzione che un recupero tempestivo sia possibile. Tutto dipenderà dalla sessione di allenamento di oggi, giovedì: se Rovella otterrà il via libera per tornare in campo con i compagni, la sua presenza nel derby diventerebbe un’arma cruciale per il centrocampo biancoceleste, tenendo i fan in attesa di novità decisive.

In casa Lazio, l’incerteza regna sovrana, con occhi puntati su ogni dettaglio che potrebbe fare la differenza in questa sfida tanto attesa. Le ultime notizie, come riportato da fonti attendibili, sottolineano come il destino di Rovella potrebbe davvero cambiare le carte in tavola per la stracittadina.