Ha vestito la maglia della Lazio negli anni bui, dalla Lazio dei meno 9 di Fascetti al ritorno in serie A con mister Materazzi. Parliamo di Antonio Elia Acerbis, entrato nel cuore dei supporters biancocelesti per il suo attaccamento alla maglia e per la sua tenacia e aggressività in campo. Intervistato da I Laziali Sono Qua su Elle Radio 88.100, l’ex mediano biancoceleste ha commentato: “La maglia bandiera è stata una bella iniziativa della società. E’ stata emozionante rivederla e ha portato pure bene. Ricordi della Lazio? Il ritiro a Gubbio: Fascetti ci disse che ci avevano tolto 9 punti e ci chiese se volevamo restare e tutti abbiamo detto di sì perché la Lazio non è una squadra normale. Quando ci rivediamo tra compagni dopo tanti anni ancora parliamo di quel momento. Poi ricordo il gol di Fiorini all’ultima giornata di campionato, è stato incredibile. A 5′ dalla fine della gara eravamo retrocessi invece il gol di Fiorini ci ha regalato un’emozione indimenticabile per tutti. Fu un gol liberatorio. Stagione della promozione? Era il nostro obiettivo, la Lazio non poteva stare in B vista la sua storia. Il mio primo anno alla Lazio fu bellissimo, il secondo anno riportare la Lazio in A è stato il massimo. Del terzo anno non ho un bel ricordo. Con Materazzi non avevo un buon feeling, anche perché ero molto legato a Fascetti. Per me è come un padre”.
Dagli anni ’80 a oggi: “Questa Lazio è come quella dell’anno scorso.Potrebbe interessarti
Giovani Fenomeni o Talentini? Le Aquile 2012 Volano su Avversari Distratti
Cancellieri da record: come mai è nella stessa lista di Soulé e Roma? Pura coincidenza o altro?
Infermeria in delirio: nuova strategia per vincere senza giocatori in campo
Gravina e il miraggio del secondo stadio a Roma per Euro 2032: missione impossibile?
Fabrizio Piepoli