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L’avvocato Contucci a “I Laziali Sono Qua”: “Situazione paradossale nelle Curve romane”

L’avvocato Lorenzo Contucci è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e Vincenzo Oliva, per fare il punto sulla situazione nelle Curve romane, con il piano sicurezza della prefettura che ha portato i supporter biancocelesti e giallorossi a disertare lo stadio ad oltranza.

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Anche la Curva Sud sta disertando lo stadio, a prescindere dai risultati che la squadra sta ottenendo, perché non è più un luogo confortevole. La situazione è paradossale: la Curva è diventata di fatto un luogo militarizzato e soprattutto lo è diventata dopo che la gente ha sottoscritto gli abbonamenti, impedendo dunque di avere libertà di scelta, una volta sapute le condizioni disagevoli. I controlli ossessivi, l’innalzamento di un vero e proprio muro che impedisce anche solo di andare a salutare un amico, possono essere considerati una vera e propria vessazione. Sapendo queste cose dall’inizio, la gente poteva anche scegliere di restare a casa o di abbonarsi ad un altro settore, ma questo non è stato possibile.

Un rappresentante della Curva Nord, presente in collegamento, ha sottolineato le problematiche verificatesi dall’inizio dell’anno. Comprese le numerose convocazioni in questura, con ragazzi convocati persino in casi completamente errati, con gente accusata di essere allo stadio senza biglietto quando poi, come provato, era al lavoro. “E’ una situazione che si sta vivendo sia in ambito biancoceleste sia in ambito giallorosso,” spiega l’avvocato Contucci. “Un tempo c’era la cosiddetta “squadra tifoserie” della Digos che sbagliava molto meno, perché c’era una conoscenza pregressa dei soggetti. Ora questo compito è stato passato al Commissariato Prati che non ha una conoscenza altrettanto profonda delle persone che frequentano la curva: un ragazzo si è rivolto a me accusato di aver scavalcato una vetrata, ma essendo privo di una mano, ci trovavamo evidentemente di fronte a errori di identificazione.

Continua l’avvocato Contucci: “Queste nuove misure restrittive si basano sul cosiddetto “Regolamento d’uso dello Stadio Olimpico”, in cui anche buttare un pezzo di carta in terra, se violazione reiteratamente segnalata dagli steward, può portare ad un Daspo di tre anni. La verità è che il Parlamento ha varato delle norme allucinanti sull’onda emotiva di gravi fatti di cronaca. Questo fa sì che un qualunque Prefetto possa decidere di applicare la cosiddetta “tolleranza zero”, applicando nella maniera più ferrea possibile le norme. Pensate cosa accadrebbe a Roma se i Vigili Urbani applicassero una politica di questo tipo, facendo impazzire il traffico e gli automobilisti.

Ma come si pongono le società di fronte al caso? Spiega Contucci: “Seppur tardivamente la Roma ha dato esposizione mediatica a questa situazione: il progetto sicurezza era stato condiviso inizialmente, ma nessuno si aspettava si arrivasse a questo punto. La tifoseria della Lazio ha deciso di non abbonarsi, quella della Roma ha invece aperto gli abbonamenti lo scorso aprile, e dunque ha costretto i tifosi a ritrovarsi direttamente in una situazione che nessuno si poteva aspettare.”

Fabio Belli

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