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Lazio-Milan: statistiche e precedenti

È una Lazio dalla doppia faccia in casa e in trasferta quella che domani sera affronterà il Milan all’Olimpico nel posticipo dell’11^ giornata di serie A. Una gara non semplice per i biancocelesti, che, al cospetto di un team Mihajlovic deciso, dopo i successi su Chievo e Sassuolo, a tener fede al detto “non c’è due senza tre”, saranno chiamati a una triplice missione: in primis, la ricerca della 9^ vittoria interna consecutiva tra campionato (e del record della squadra di Piola targato 1936-37); poi il prolungamento dell’inviolabilità della porta (bucata l’ultima volta 407 minuti fa, dalla rete di Mancosu nella sfida con il Bologna) e, in ultimo, il miglioramento di una tradizione che vede le squadre di Pioli mai troppo incisive a novembre (in 48 partite, infatti, il tecnico parmense ha collezionato solo 9 vittorie, a fronte di 18 pareggi e ben 21 sconfitte, con una media di 0,93 punti a partita). Per fortuna, dalla loro parte ci sono i numeri, almeno per quanto concerne il recente passato.

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Nonostante infatti nei 72 incroci all’Olimpico a prevalere sia il segno X, uscito 34 volte, contro le 18 della vittoria dei padroni di casa e le 20 di quella degli ospiti, i biancocelesti sono in serie positiva da cinque stagioni, in cui hanno collezionato tre vittorie e due pareggi, mentre in precedenza, erano stati i rossoneri a fare dell’Olimpico una terra di conquista, ottenendovi 3 successi di fila (ultimo nel 2009-10, 2-1 con reti di Thiago Silva, che firmò anche un’autorete, e Pato).

A livello di tecnici, sarà invece il quinto incrocio e il bilancio è in parità con due successi a testa. Pioli ha vinto il doppio confronto della passata stagione ed è imbattuto nelle sfide con Mihajlovic dal 2010-11, quando il suo Chievo fu steso sia all’andata che al ritorno dalla Fiorentina del serbo. Serbo che soffre le sfide contro la Lazio, battuta in 9 confronti diretti una sola volta (con il Catania, nel 2010), ottenendo poi 1 pareggio e ben 7 ko. Discorso ancora più negativo per il parmense, di cui il Milan è una vera e propria bestia nera: ci sono voluti infatti i due successi della scorsa stagione in campionato e in Coppa Italia per porre fine ad una tradizione che lo aveva visto mai vittorioso in 10 confronti, con un bilancio di 3 pareggi e ben 7 sconfitte.

E passiamo agli uomini gol: in casa rossonera troviamo Menez, che con la maglia della Roma ha battuto i biancocelesti 5 volte su 6 (anzi, 6 su 7, se consideriamo anche la Coppa Italia), perdendo solo il derby del 2009, mentre con il diavolo è andato a segno in entrambi gli incroci di campionato della scorsa stagione. Attenzione inoltre a Kucka, che ha vinto 7 sfide contro i capitolini su 8 segnando 2 gol, e a Abate, Cerci, De Jong, Bertolacci, Nocerino Honda, fermi a quota 1 sigillo. Sul fronte biancoceleste, invece, sono Parolo Klose i più temuti, con le loro rispettive 4 e 3 volte in cui hanno punito i rossoneri, mentre a quota 1 troviamo Candreva, Biglia Mauri, con quest’ultimo che ha battuto il Milan in carriera solo due volte, pareggiando in 8 occasioni e perdendo in ben 11. Menzione speciale infine per l’unico ex della gara, Matri: cresciuto nel Milan, con cui ha esordito in A ad appena 19 anni (e dove poi è tornato nel 2013, collezionando 16 presenze e 1 gol), da avversario ha sfidato i rossoneri 12 volte, segnando 3 gol ma ottenendo solo due vittorie, altrettanti pareggi e ben 8 sconfitte.


di Villani

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