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Diaconale in conferenza: “Il “bresaola accident?” Ridicolo, basta invenzioni” E sulla sicurezza allo stadio…

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Conferenza stampa a Formello per parlare di temi di attualità e non per presentare giocatori: una novità del nuovo corso della comunicazione biancazzurra.

Il responsabile della comunicazione Arturo Diaconale prende la parola: “Ho chiesto di svolgere questa breve conferenza stampa per parlare di una notizia che è completamente falsa. Capisco che ad agosto serva qualche nota di colore in più, ma questa notizia è indice di una sorta di pregiudizio nei confronti della società. C’è un limite ben preciso che divide critica e diffamazione e questo limite è stabilito dalla legge. Deve essere chiaro che noi rispettiamo tutti ma pretendiamo altrettanto rispetto da parte di tutti. Le notizie fasulle non danneggiano solamente il presidente Lotito, ma danneggiano la società, danneggiano la squadra e danneggiano i tifosi, che si trovano a dover sostenere una squadra che viene screditata agli occhi del mondo esterno. L’immagine è importantissima in un mondo come quello del calcio italiano, e quindi va specificato come di fronte alle critiche si deve rispondere col confronto, di fronte alle calunnie si risponde con la legge.”

L’incidente della bresaola è un qualcosa di ridicolo, che non è mai esistito: ci sono Calveri e Tare testimoni, ma se non è mai esistito perché riportarlo? Perché fa parte di un andazzo che quando non c’è una notizia allora va bene far svoltare la giornata giornalistica picchiando e bastonando la Lazio, il suo presidente, tutto quello che fa parte del mondo biancazzurro.

Prende la parola il segretario generale Calveri: “Non starei nemmeno a discutere del merito della questione, tanto è irrilevante. Ma va ribadito che quanto riferito non si è mai verificato, né in presenza del giocatore Leitner né all’interna delle stanze chiuse. Quando si tenta di ricompattare l’ambiente, screditare l’operato della società è il primo comandamento.

Diaconale: “Vorrei aggiungere anche che riguardo le nuove misure di controllo per l’ingresso allo stadio Olimpico la società è sempre per la linea della legalità e della sicurezza. Si è parlato di impronte digitali, invece si tratterà di misure non invasive che aumenteranno sensibilmente il livello di sicurezza degli stadi. La linea della società dunque è per legalità e sicurezza: a titolo personale però aggiungo che non si può impedire l’accesso agli stadi. Allo stadio i tifosi devono poterci entrare, superando difficoltà che sono state purtroppo a volte imposte. Inoltre va sottolineato come i disordini all’interno degli stadi ormai non avvengano da anni, ma si concentrino sempre fuori. Poi non capisco come queste problematiche possano concentrarsi solo nella città di Roma: non vorrei dunque che anche qui ci fosse un pregiudizio nei confronti della tifoseria romana, che da anni non fa registrare incidenti all’interno dello stadio.

Chiudo su Leitner: un ragazzo giovane ma già con un curriculum importante. Perché salutarlo in maniera sgradevole, come è accaduto da parte della stampa? La piazza di Roma è importante e merita giocatori altrettanto importanti: creare nei confronti di chi viene a giocare a Roma un clima di ostilità significa danneggiare sé stessi: tagliarsi gli attributi per fare dispetto alla moglie come il famoso contadino.

Le domande dei giornalisti:

Sulle misure di sicurezza, in che misura vi preoccupano per portare più gente possibile allo stadio? “Al momento non c’è preoccupazione che queste misure possano ridurre l’accesso allo stadio. Va però fatto comprendere ai tifosi che queste misure sono a garanzia della loro sicurezza.

Sulle barriere invece quali sono gli sviluppi, considerando che resteranno e che ora vanno a sovrapporsi questi nuovi sviluppi?La situazione è che queste misure delle barriere sono state imposte dalle autorità che le ritengono necessarie per le sicurezza. Dunque ritengo difficile che si possa tornare indietro, per quanto possa percepire l’irritazione della tifoseria. Rispetto a queste vicende si potrà lavorare in prospettiva per migliorare le condizioni e creare un clima più disteso all’interno dello stadio.

Da Repubblica, non c’è pregiudizio verso la Lazio. La notizia era la rinuncia degli stipendi di Candreva e di Leitner che aveva assistito alla discussione. La società smentisce tutto questo?Assolutamente smentisce: la notizia è stata riportata male e arricchita da elementi di colore completamente inventati, come quelle cose che si riportano nel gioco del telefono. Io mi auguro che non ci sia questo pregiudizio, ma se ci sono bisogna farli cadere: discutiamo, polemizziamo, critichiamo ma senza pregiudiziali, senza la voglia di danneggiare comunque, perché tanto quello è un bel bersaglio e allora ci piace colpirlo.

Precisa Calveri: “La vera nota di colore è che quando è stato discusso il trasferimento di Candreva, Leitner non era a Roma.

Il ds Igli Tare: “Noi vogliamo riconoscere i nostri errori, ma queste cose ci lasciano molto perplessi. Parlare di bresaola per comunicare la presunta rinuncia di uno stipendio da parte di Candreva è un modo di raccontare le cose paradossale e sbagliato. Questa conferenza è un modo per cercare di far capire il peso che hanno le presunte informazioni, che se errate hanno un peso coi nostri tifosi che fanno fatica ad identificarsi con queste presunte storie. Ha fatto male leggere un titolo del genere da parte di un’importante testata su Leitner, che peraltro non c’entra nulla sulla sostituzione di Candreva. La società punta su profili che ritiene opportuni, e non ha mai affermato di aver preso il campione dei campioni né caricato i toni, ma i nuovi giocatori non vanno accolti così.

Fabio Belli

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