Signora mia, certe volte non basta avere cuore: basta una parola di troppo e finisci su tutti i giornali.
C’è quel bravo ragazzo che vendeva le cinture a Stoccarda, a volte se facevi un buon acquisto ti regalava anche dei calzini: aveva un cuore d’oro e una bella merceria. Beh, vedeste ora che fenomeno! Mi è cresciuto tanto sotto gli occhi, ma niente, forse la nuova realtà gli ha fatto un po’ montare la testa… e beh, adesso si è arrabbiato!
E pensare che uno non se lo aspettava proprio: vuoi fare un complimento, come a voler dire, prima faceva questo e questo e adesso fa il fenomeno, “vedi quanta strada ha fatto!” e vieni travisato. Proprio da un gruppo così simpatico, pieno di gioia di vivere e di allegria, che stanno sempre a farsi i gavettoni e a schizzarsi l’acqua addosso. Lì forse, signora mia, abbiamo sbagliato noi ad arrabbiarci, tant’è che i giudici hanno subito tolto la squalifica: e che cazzo, allora i ragazzini all’ultimo giorno di scuola, quante giornate gli diamo?
Che poi il tizio olandese col nasone e la mascella uncinata, lì, ha chiesto subito scusa: sono ragazzi educati.Potrebbe interessarti
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Capito che senso della tradizione, signora mia? Io quest’anno “Di Padre in Figlio” lo farei fare a loro, un anno per uno non fa male a nessuno!
Solo, nel caso, portatevi un ombrellino, giusto per non rischiare.
Fabio Belli

