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IRLANDA – George Best, genio e sregolatezza nel calcio

Ho speso molti soldi per alcool, donne e macchine veloci. Il resto l’ho sperperato“. In queste sue poche parole è raccontato chi è stato George Best, giocatore nato il 22 maggio del 1946 a Belfast. Uno dei calciatori più talentuosi di tutti i tempi, di certo il più grande in Inghilterra.

LA CARRIERA DI GEORGE BEST

Ala destra, un fantastico mix di velocità e tecnica. Geniale e carismatico in campo ma anche eccessi, follie e sregolatezze fuori dal rettangolo di gioco. Ribelle sfrenato in pieno stile anni Sessanta. Caratteristiche che lo hanno reso indiscutibilmente un idolo, un’icona senza tempo per i tifosi. A 15 anni viene notato dal Manchester United che ad appena 17 anni lo fa esordire in Premier. E lui sin da subito dimostra di essere un fuoriclasse.

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IL QUINTO BEATLES

Ottenne la definitiva consacrazione a 19 anni quando segnò una doppietta al Benfica nei quarti di finale di Coppa dei Campioni e la stampa portoghese gli affibbiò il soprannome di quinto Beatles“. Nel 1967-68 Best si laurea capocannoniere in Inghilterra e diventa campione d’Europa con il Manchester United in finale contro il Benfica. A fine anno venne giudicato il miglior giocatore d’Europa e si aggiudicò il Pallone d’oro. A soli 22 anni aveva già raggiunto l’apice del successo. Da quel momento però inizia il suo lento declino, causato anche dai suoi atteggiamenti fuori dal campo. Giocò la sua ultima partita con il Manchester il 1° gennaio 1974. Tre giorni dopo non si presentò agli allenamenti e Docherty, l’allenatore dei Red Devils, lo escluse dalla squadra. Con i Diavoli Rossi, alla corte del mitico Matt Busby, vinse due campionati e una Coppa Campioni. Nella sua carriera in tutto ha realizzato 137 reti in 361 partite con lo United.

LA FINE DELLA CARRIERA

Senza più una squadra con cui giocare ad appena 28 anni fece qualche apparizione in squadre minori. Chiuse la carriera con la maglia del Tobermore United, in Inghilterra, a 38 anni. Iniziarono però i problemi di salute: nel 2002 fu sottoposto a un trapianto di fegato causato dai gravi danni dovuti all’alcolismo. Morì il 25 novembre 2005 a Londra per un’infezione epatica. A pochi giorni dalla sua scomparsa Best chiese a un tabloid di immortalarlo nella sua ultima immagine pubblica accompagnandola con la frase: Non morite come me“. Il prezzo da pagare per una vita vissuta ai mille all’ora. La capitale dell’Irlanda del Nord, Belfast, gli ha intitolato l’aeroporto cittadino.

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