Lazio, crollo fisico o blackout psicologico alla base della flessione?

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La Lazio del post lockdown non è più quella squadra che aveva incantato in tutto il campionato.

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La flessione deriva da un crollo fisico o da un blackout psicologico?

Un punto separava la Lazio dalla Juve alla ripartenza del campionato dopo lo stop per il Coronavirus. Nel primo tempo con l’Atalanta sembrava la solita Lazio poi l’incredibile rimonta che ha significato l’inizio del declino dei biancocelesti. Una squadra sulle gambe: sul banco degli imputati la condizione fisica scadente che ha messo in discussione la preparazione atletica e la dieta del nuovo nutrizionista. Una squadra che dura a malapena 40 minuti nel primo tempo per poi crollare nella ripresa e rischiare di prendere gol dalla squadra avversaria di turno nel finale. Ma sarà solo questo il motivo della flessione di questa Lazio? 3 partite in una settimana sicuramente si fanno sentire e certamente il nuovo calendario imposto dal Coronavirus non ha favorito la squadra di Inzaghi ma il fattore psicologico sta comunque incidendo. Che la squadra biancoceleste si sia resa conto di non poter lottare con la Juve dopo la rimonta con l’Atalanta? I ragazzi di Inzaghi sembrano non aver più il guizzo vincente pre Covid e che quindi si stiano “accontentando” di arrivare tra le prime 4 che comunque significherebbe Champions League?

I PRECEDENTI

Il pensiero sembra andare in quella direzione. La Lazio non è nuova a questi cali “inspiegabili” nel finale di stagione. Non si può dimenticare la cavalcata della squadra di Petkovic finita sì con la storica vittoria del 26 maggio ma anche in un crollo in campionato. Lo stesso è accaduto con Inzaghi l’anno scorso con la sconfitta in casa con un Chievo già retrocesso oppure il pareggio sanguinoso con il Crotone che avrebbe significato Champions persa poi in casa nello spareggio finale con l’Inter. Una squadra quella biancoceleste che ha evidenti cali di tensione nei momenti topici della stagione. Ora però non bisogna perdere di vista l’obiettivo: perché se lo scudetto è sfumato bisogna centrare la Champions. Anche se questa stagione, per come era cominciata, lascerà un po’ di amaro in bocca per le occasioni sprecate deve concludersi sicuramente nel migliore dei modi.

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5 Novembre 2025 - 20:44 — Ultima alle 20:44