Caicedo non dimentica la sua esperienza con la maglia della Lazio. Le parole dell’attaccante ecuadoriano nel giorno del suo 34esimo compleanno
Caicedo Lazio, un amore così grande. Anche a distanza. Lo stesso ex centravanti biancoceleste a rivelarlo, ai microfoni di ‘Lazio Style Radio’. Dove esordisce regalando le sue impressioni da quel di Abha, dove si è trasferito dopo lo svincolo dal Genoa: “Sono arrivato da poco e sono molto contento di questa avventura“. Ma l’intervista entra nel vivo quando le tinte diventano biancocelesti: “I miei ricordi italiani e i miei sentimenti sono entrambi legati alla Lazio. Il primo anno è stato difficile. Il club e i tifosi sono infatti difficili da conquistare. In più, quando sono arrivato, l’asticella degli obiettivi era sempre più alta. Poi però mi sono ambientato e, dopo la vittoria in Supercoppa, tutto è stato perfetto“.
CAICEDO: “IMMOBILE UN FENOMENO”
A Roma ha dovuto condividere il ruolo con un collega del calibro di Ciro Immobile: “E’ uno dei calciatori più forti d’Italia. Ho dovuto fargli da riserva, ma lavorando duro e con l’aiuto di staff e compagni ho conquistato tutti. Cos’è Ciro non so spiegarlo. Anche perchè lui non si spiega, si guarda e basta. Sono stupito da quanto sia forte a livello mentale. Aiuta i compagni ed è un leader sia dentro che fuori dal campo. Un vero fenomeno“. Tra i momenti migliori, poi, ne cita due in particolare: “Il gol al derby è stata la notte più bella, non lo dimenticherò mai. La stagione più importante per me è stata invece quella 2018/2019“.
CAICEDO: “I TIFOSI MI COMMUOVONO”
Molto forte è anche il rapporto con i tifosi: “Non sono molto presente sui social, ma quando ci sono ci parlo.Potrebbe interessarti
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CAICEDO: “AVREI VOLUTO RESTARE ANCORA”
Rammarichi però ce ne sono. A partire dalla fine del suo percorso capitolino: “Avrei voluto restare altri quattro anni. Le cose però non sono andate come avrei voluto. Tuttavia sono contento comunque, perchè, quando sono arrivato, non avrei mai immaginato di rimanere per così tanto tempo“. E poi, la stagione 2019/2020: “Maledetto Covid. Eravamo una squadra forte, solida e in gamba. Tutto andava alla perfezione. Quello è stato un anno importante perchè tutti credevamo nello scudetto. Soprattutto io, che ero quello che lo urlava“.
CAICEDO E LA PREVISIONE SUL CAMPIONATO
Quell’anno Caicedo segnò un gol importantissimo: “Quello contro il Cagliari. E’ stato il più importante che ho fatto con la Lazio. Ci ha dato una stoccata per arrivare in vetta. Ero in estasi. Importante però è stato anche quello alla Juve su assist di Correa“. E oggi? “Quando posso – conclude – seguo ancora e faccio il tifo per la Lazio. Ha già un’identità, si vede. Poi gioca molto bene e credo arriverà tra le prime quattro. Questo sarà l’anno della conferma“.
