Guendouzi si infiamma per il Derby: «Il derby con la Roma è la gara più importante dell’anno» #DerbyCaputMundi #LazioRoma #CalcioSerieA
A pochi giorni dal Derby della Capitale, che accende le passioni di Roma, il centrocampista della Lazio, Matteo Guendouzi, ha condiviso riflessioni accattivanti in un’intervista con CBS Sport. Le sue parole non solo sottolineano l’intensità della sfida imminente, ma rivelano anche il suo legame profondo con la squadra e il suo percorso personale, lasciando i fan a chiedersi come influenzerà questa mentalità il risultato sul campo.
«È la partita che tutti aspettano», come ha esordito Guendouzi, e non è un’esagerazione. «Il derby è la partita più importante della stagione. Tutti i tifosi della Lazio aspettano questo momento perché sanno quanto sia speciale», ha dichiarato Guendouzi. «Ogni calciatore sogna di giocare gare del genere. Ho disputato tanti derby, a Londra e in Francia, ma è difficile trovare un’atmosfera così intensa. Puoi vincere cinque o sei partite, ma se perdi il derby, per i tifosi è un dramma. Bisogna dare tutto in campo. Una sconfitta qui pesa per settimane». Queste affermazioni non fanno che accrescere l’eccitazione, invitando i lettori a immaginare l’elettricità che si respira negli spogliatoi laziali prima di un match del genere.
Passando al suo adattamento con la squadra, Guendouzi ha toccato corde emotive parlando del suo tecnico. «Quando due anni fa ho firmato con la Lazio, l’ho fatto anche perché in panchina c’era un allenatore straordinario, mi ha insegnato tanto dal punto di vista tattico. Ha vinto in Italia e in Inghilterra e continua a trasmettere la sua passione a ogni allenamento». E ancora, «Durante le partite prende molti appunti e cura ogni dettaglio. Ma va oltre: si interessa anche alla nostra vita privata, ci ascolta, ci parla. In sei mesi con lui si impara quanto in anni con altri allenatori». Queste confidenze aggiungono un tocco umano alla storia, mostrando come il legame con il suo mentore stia plasmando la sua carriera in modo intrigante.
Infine, Guendouzi ha riflettuto sul suo ruolo in campo, offrendo uno sguardo affascinante sul suo sviluppo. «Con Baroni giocavo in un 4-2-3-1 e toccavo 60-70 palloni a partita. Ora, interpreto un ruolo più da mezzala. Devo attaccare, inserirmi, cercare il gol, ma senza trascurare la fase difensiva. È una sfida stimolante». E con un tocco di ambizione che cattura l’attenzione, ha aggiunto: «Se vuoi affermarti come centrocampista in Serie A, devi anche segnare. Quest’anno voglio essere più decisivo sotto porta». Con queste parole, Guendouzi non solo delinea le sue aspirazioni, ma lascia i tifosi a domandarsi se questa determinazione potrebbe fare la differenza in una stagione cruciale.
