L’inizio del campionato non è stato dei migliori, ma la squadra si è ripresa bene già alla seconda giornata. Tuttavia, tra partite impegnative in Serie A, derby con la Roma, e impegni in Europa League, le prossime settimane si prospettano decisive. Sarri e i suoi dovranno dimostrare non solo continuità, ma anche carattere e spirito di squadra. Ci sono ancora molti mesi di lavoro davanti, ma mantenersi in corsa già da ora renderà tutto più semplice a maggio.
Un calendario fitto e già decisivo
Il calendario di questa prima parte di campionato non lascia distrazioni. Anche solo a settembre, la Lazio si trova ad affrontare una serie di partite che valgono come veri e propri spartiacque.
- Il derby contro la Roma. In programma il 21 settembre, è sicuramente la partita più attesa dai tifosi. Non ci sono in palio solo 3 punti necessari alla Lazio per avvicinarsi alle prime 5, ma orgoglio e tanta storia.
- La prima di Europa League. Il 25 settembre, la Lazio affronta il Dinamo Kiev in trasferta. La giornata segna il calcio d’inizio della fase di campionato dell’Europa League, perciò è essenziale partire al meglio.
Il mese di ottobre non è da meno. Vedrà la squadra di Sarri impegnata in uno scontro diretto con la Juventus. A novembre, poi, arriveranno due sfide dal peso specifico enorme, contro Milan e Inter. Insomma, le prossime settimane potranno dire molto sulle ambizioni stagionali della squadra e sulla capacità del gruppo di reggere la pressione.
La Lazio di Sarri: un’identità tattica in evoluzione
Sebbene abbia iniziato il suo percorso come allenatore della Lazio da poco, Maurizio Sarri ha già le idee ben chiare. Dopotutto, parliamo di un uomo che non è mai andato troppo per il sottile.
Sarri punta soprattutto su:
- possesso palla
- pressing organizzato
- verticalizzazioni veloci
Inoltre, pur mantenendo l’azione di contropiede, i suoi ragazzi vengono spinti verso azioni corali, coordinate e studiate nei minimi dettagli. La fase difensiva appare solida, ma l’allenatore biancoceleste chiede continuità ai suoi ragazzi. Anche la più piccola distrazione può costare caro, non solo con le big, ma anche e soprattutto con avversari apparentemente “facili”.
Tra infortuni e squalifiche: la situazione della squadra
Sapere con certezza chi avrà a disposizione Sarri ogni domenica è più complicato che scoprire quali sono le migliori slot online che pagano. L’incertezza legata a impegni con le nazionali, acciacchi improvvisi e rotazioni tattiche obbliga l’allenatore a rivedere continuamente schemi e formazioni.
La situazione attuale non è disperata, ma poco ci manca:
- Lazzari si è fermato a causa di un problema al polpaccio e potrebbe saltare anche il derby capitolino. Questo ha costretto Sarri a rivedere il suo schema tattico per le prossime partite. Finora, infatti, l’allenatore biancoceleste aveva preferito un 4-3-1-2.
- Patric non si è ancora ripreso, anzi, potrebbe restare fuori ancora per diverse settimane.
- Gigot si è operato alla caviglia e rimarrà in convalescenza per qualche tempo.
- Rovella ha accusato un affaticamento all’adduttore. Non sembra sia grave, ma con buone probabilità salterà già la partita col Sassuolo.
Ci sono, però, anche buone notizie.
- Pedro e Vecino si allenano col resto della squadra da qualche giorno, quindi il recupero è prossimo. Anzi, Vecino potrebbe partire dalla panchina già contro il Sassuolo.
- Isaksen potrebbe avere bisogno di una settimana in più, ma è possibile che recuperi per il derby con la Roma.
- Romagnoli sembra pronto a tornare al fianco di Gila in difesa.
Mercato fallimentare e pochi rinforzi
Uno dei motivi per cui Sarri si ritrova a dover reinventare i suoi moduli e incrociare le dita ogni volta che un giocatore si infortuna è uno. Il mercato estivo. La sessione di calciomercato della Lazio è stata caratterizzata da un blocco in entrata, che ha limitato le possibilità di rinforzare adeguatamente la rosa. Le richieste del tecnico per rinforzi in alcuni ruoli specifici, tra cui l’attacco e la difesa, sono andate a vuoto.
Va detto che non è stata una decisione di Lotito. Il blocco sul mercato è stato imposto dalla FIGC in base al rapporto della Covisoc (Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche). Tale rapporto ha individuato, in particolare, problemi per quanto riguarda:
- Mancato adeguamento ai parametri dell’indice di liquidità
- Costo del lavoro allargato
- Indebitamento eccessivo della società
Ciò ha lasciato Sarri con una rosa che, pur avendo qualità, non è stata potenziata come auspicato.
Classifica e obiettivi: a cosa può davvero ambire la Lazio
È vero, sono state giocate solo due giornate, la strada è ancora lunga. Tuttavia, già da queste prime due partite si può capire che c’è ancora molto lavoro da fare. La squadra ha rimediato egregiamente alla prima sconfitta e l’obiettivo rimane chiaro: rimanere in area Europa League. Sarri e i suoi hanno i piedi per terra e sanno che la Champions non è ancora ipotizzabile. O comunque non è, ufficialmente, nei piani dell’allenatore.