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Dele-Bashiru: Talento grezzo tra inciampi e promesse, la prossima sorpresa del calcio?

Dele-Bashiru alla Lazio: Potenzialità da svelare e una svolta in Turchia?

Cosa sta frenando il talento di Dele-Bashiru alla Lazio, e potrebbe la tournée turca essere la chiave per il suo rilancio? Scopriamo un centrocampista con un potenziale nascosto che attende solo di esplodere. #Lazio #Calcio #DeleBashiru

Il ritiro di Formello non è bastato a Fisayo Dele-Bashiru per allinearsi pienamente alle esigenze tattiche della squadra. Nell’amichevole di Frosinone, il nigeriano è apparso ancora imballato, non solo fisicamente ma soprattutto a livello mentale, come riportato dal Corriere dello Sport. C’è un intero mondo da imparare per questo giovane centrocampista: i tempi di inserimento, il pressing coordinato, il gioco a due tocchi e un’attenzione costante sulla partita. Per ora, Dele-Bashiru rimane un progetto per la Lazio, o un libro da scrivere, secondo la definizione del Comandante.

Nonostante queste difficoltà iniziali, il potenziale di Dele-Bashiru è evidente e affascinante. I suoi numeri dal primo anno in Italia, con 5 reti e 3 assist, parlano chiaro e alimentano la curiosità su cosa potrebbe diventare. La tournée in Turchia, dove aveva iniziato a farsi notare, rappresenta un’opportunità unica per riaccenderlo, un ritorno al suo passato che potrebbe definire il suo futuro nella Lazio. In quel contesto, aveva trovato una casa calcistica, e ora è il momento di riscoprire se stesso e le sue qualità migliori. La Lazio ha bisogno di un centrocampista dinamico, capace di strappare, inserirsi, rompere gli equilibri avversari e allungare le linee di gioco, e Dele-Bashiru possiede esattamente le caratteristiche intrinseche per questo ruolo, ma deve ancora accendersi. L’aria del Bosforo e il contesto familiare potrebbero essere l’elemento decisivo per sbloccarsi e mostrare il suo vero valore.

Noslin vs Cancellieri: quando il mercato gioca sporco in attacco?

Ballottaggio infuocato in attacco per la Lazio: Noslin o Cancellieri, chi sarà il sacrificato? #Lazio #Calcio #Mercato

Nel mondo del calcio, dove ogni scelta può cambiare il destino di una squadra, la Lazio si trova di fronte a un vero e proprio enigma per il suo attacco. Con il mercato bloccato in entrata, ogni decisione sulla rosa diventa un rompicapo complesso, soprattutto quando si tratta di bilanciare talenti e necessità finanziarie. Il ballottaggio tra Tijjani Noslin e Matteo Cancellieri è al centro di questo dilemma, con uno dei due che rischia seriamente di trasformarsi in un esubero.

Cancellieri, l’ex Verona, sta emergendo come una sorpresa positiva durante il ritiro, confermando prestazioni interessanti e mostrando un’adattabilità che lo rende un profilo davvero intrigante. Le sue qualità sul campo non sono passate inosservate, lasciando i tifosi a chiedersi se questa forma smagliante possa bastare per assicurargli un posto fisso nella formazione.

Tuttavia, le dinamiche del mercato potrebbero ribaltare tutto. Cancellieri, a differenza di Noslin, ha un mercato più attivo e un valore di cessione più elevato, il che lo rende una pedina appetibile per la Lazio. La società deve infatti realizzare uscite per rientrare nei parametri del “costo del lavoro allargato” e sbloccare così le operazioni in entrata a gennaio. Vendere Cancellieri significherebbe un sacrificio doloroso, ma strategico, per le casse del club, rinunciando a un giocatore tecnicamente valido in nome della stabilità finanziaria.

Dall’altra parte, Noslin ha offerto sprazzi promettenti, come il rigore conquistato contro l’Avellino, che hanno acceso qualche speranza. Eppure, la sua minore attrattiva sul mercato lo rende una risorsa meno “liquida” per le urgenze economiche della squadra. La scelta finale, che arriverà con calma entro metà agosto per avere un quadro completo della rosa, dovrà navigare tra esigenze tecniche e pressioni finanziarie, tenendo tutti con il fiato sospeso su chi resterà e chi partirà.

Lazio in stallo: Sarri impone di spurgare la rosa per sbloccare gli acquisti

La Lazio nel caos del mercato: riusciranno a sfoltire la rosa in tempo per sbloccare le entrate? #Lazio #Calciomercato #SerieA

Con il mercato in entrata bloccato, la Lazio si trova di fronte a una sfida cruciale: sfoltire la rosa entro il 30 settembre per superare i divieti e poter operare a gennaio. Il presidente Claudio Lotito deve ora gestire gli esuberi, un’operazione che si sta rivelando più complicata del previsto, come evidenziato dalle fonti. Questa situazione sta accendendo i riflettori sui giocatori in esubero, lasciando i tifosi con il fiato sospeso su quali mosse arriveranno per rimettere in carreggiata la squadra.

In cima alla lista dei partenti ci sono Kamenovic e Fares, entrambi non convocati per il ritiro a Formello, un segnale inequivocabile del loro ruolo marginale nel progetto tecnico. Ma come evolverà la loro storia? Kamenovic, con il contratto in scadenza tra un anno, rischia di lasciare il club a parametro zero tra 12 mesi, spingendo il direttore sportivo Fabiani a trattare una buonuscita per liberare spazio in fretta.

Per Kamenovic, il percorso è stato ostacolato da una serie di infortuni muscolari che hanno segnato la sua ultima stagione: solo 9 presenze complessive, con un’assenza prolungata da dicembre a maggio. Intanto, Fares rappresenta un altro nodo da sciogliere, con il suo ingaggio di 1,2 milioni di euro l’anno che pesa come un macigno sulle operazioni di mercato. Eppure, nonostante cessioni come quella di Tchaouna al Burnley e il riscatto di Casale per 6,5 milioni da parte del Bologna, le uscite non sono ancora sufficienti.

Al momento, la chiave per sbloccare tutto è far rientrare il “costo del lavoro allargato”, l’unico parametro che tiene inchiodato il mercato biancoceleste. La decisione finale spetterà a Sarri sulla composizione della lista dei 25 giocatori per il campionato, un verdetto che potrebbe cambiare le sorti della stagione e tenere i fan con gli occhi puntati sulle prossime mosse. Che passi risolutivi arriveranno dalla dirigenza?

Patric out: Sarri in crisi nera, difesa zoppicante per un mese

Infortunio shock per Patric: la difesa della Lazio trema prima del via al campionato! #Lazio #Infortunio #SerieA

Immaginate la frustrazione di un difensore che si sta riprendendo alla grande, solo per vedersi fermato da un infortunio imprevisto. È proprio ciò che sta accadendo a Patric, il calciatore spagnolo della Lazio, che ora dovrà rimanere fuori dai giochi per circa un mese. Questo stop muscolare al quadricipite complica seriamente i piani difensivi della squadra, mettendo in luce i soliti problemi che hanno afflitto i biancocelesti anche nella scorsa stagione.

Patric si è infortunato venerdì pomeriggio, proprio alla vigilia dell’amichevole contro l’Avellino, un fastidio che ha costretto il numero 4 a fermarsi di colpo. Era tornato a pieno regime solo all’inizio della settimana scorsa, dopo un lungo recupero da un’operazione alla caviglia destra. Dal 25 marzo, l’ex Barcellona si era impegnato a tornare più forte che mai, “Sarri bis” in panchina, ma la sua corsa verso la forma perfetta è stata interrotta bruscamente, lasciando spazio a nuovi dubbi e incertezze.

Gli esami effettuati ieri a Villa Mafalda hanno confermato una lesione di secondo grado, proprio come temeva il giocatore. Patric era consapevole che non si trattava di un problema da sottovalutare, e ora il responso medico lo obbliga a un’assenza prolungata. Nemmeno il tempo di immergersi nelle sedute tattiche del “Comandante”, e lo spagnolo è costretto a fermarsi di nuovo. Con questo infortunio, salterà la prima e probabilmente anche la seconda giornata di Serie A, una situazione che aumenta la pressione sul resto della difesa, soprattutto con altre assenze in arrivo.

Fenerbahce contro Lazio: le formazioni folli di Sarri per l’amichevole turca

La Lazio sfida il Fenerbahce in Turchia: un test cruciale per la pre-season!

I biancocelesti sono pronti per una nuova avventura internazionale, con un’amichevole che promette scintille contro una squadra allenata da un maestro della tattica. Dopo il trionfo contro l’Avellino nel Terzo Memorial Sandro Criscitiello, la Lazio vola in Turchia per due sfide che testeranno la squadra in vista della stagione. Il primo match è fissato per il 30 luglio contro il Fenerbahce, seguito dal confronto con il Galatasaray il 2 agosto. Queste partite non solo misurano la forma attuale, ma potrebbero rivelare sorprese tattiche che appassioneranno i tifosi. #Lazio #Fenerbahce #PreSeasonTours

Uno dei nodi principali da sciogliere riguarda la porta, dove il veterano Ivan Provedel, con le sue parate decisive della scorsa stagione, sfida il giovane Christos Mandas per un possibile ruolo alternato. In difesa, con Samuel Gigot e Patric non al top della forma, la coppia centrale potrebbe essere affidata a Mario Gila, abile negli anticipi, e Thomas Provstgaard, il talentuoso danese classe 2004 che ha già impressionato in ritiro. Sulle fasce, a destra si contenderanno il posto Adam Marusic, versatile e affidabile, e Elseid Hysaj, con la sua esperienza, mentre a sinistra Nuno Tavares parte favorito per la sua spinta offensiva.

Al centrocampo, la regia vede una battaglia intrigante tra Danilo Cataldi, romano puro sangue, e Rovella, ex Juventus, per il ruolo di mediano. A completare il reparto, Mattéo Guendouzi porta la sua tenacia nei recuperi, mentre Fisayo Dele-Bashiru, mezzala inglese in ascesa, sembra aver scalzato Vecino nelle gerarchie, offrendo un mix di intensità e qualità che potrebbe fare la differenza.

In attacco, le conferme arrivano per Pedro Rodríguez, il veterano spagnolo con un passato da campione al Barça e Chelsea, Taty Castellanos, l’argentino con un fiuto infallibile per il gol, e Mattia Zaccagni, l’esterno italiano maestro negli uno contro uno. Assenze notevoli includono Gustav Isaksen, out per mononucleosi, ma Boulaye Dia sarà comunque convocato nonostante un fastidio alla caviglia, alimentando curiosità su come la squadra gestirà questi vuoti.

Questa tournée turca è un’opportunità d’oro per perfezionare gli assetti tattici e valutare la rosa contro avversari di alto livello. Con tante scelte in bilico e prestazioni da monitorare, sarà affascinante vedere come la squadra si adatti a queste sfide, preparando al meglio la stagione 2025-2026.

FENERBAHCE (4-2-3-1): Livakovic; Muldur, Soyuncu, Oosterwolde, Brown; Fred, Amrabat; Kahveci, Szymanski, Aydin; En Nesyri. All.: Mourinho.

LAZIO (4-3-3): Mandas; Marusic, Gila, Provstgaard, Nuno Tavares; Guendouzi, Cataldi, Dele-Bashiru; Pedro, Castellanos, Zaccagni. All.: Sarri.

Dal rinnovo al trasferimento? La verità su Rovella spiazza i tifosi

Quella del 2025 sembra davvero essere l’estate di Nicolò Rovella. Il centrocampista classe 2001, protagonista di una stagione in crescendo con la maglia della Lazio, è al centro dell’attenzione di diversi club, tra cui anche l’Inter, che avrebbe messo gli occhi su di lui in vista della prossima sessione di calciomercato estiva.

Ma nonostante le lusinghe nerazzurre, il futuro del giocatore potrebbe essere ancora a tinte biancocelesti. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport il 29 luglio, la Lazio avrebbe infatti avviato i contatti con l’entourage del giocatore per discutere del rinnovo di contratto. L’intenzione del club capitolino è chiara: prolungare la scadenza dell’attuale accordo, fissata al 2028, portandola fino al 2030, e adeguare lo stipendio del giocatore dagli attuali 1,8 milioni a circa 2,5 milioni di euro a stagione.

Tuttavia, le trattative non sono ancora entrate nel vivo a causa del blocco momentaneo del mercato imposto alla Lazio, che al momento impedisce sia gli acquisti che i rinnovi. Una situazione che rallenta i piani, ma non sembra scalfire la volontà reciproca di continuare insieme.

Sul piano tecnico, Rovella potrebbe essere protagonista di una piccola rivoluzione tattica sotto la guida di Maurizio Sarri. Storicamente utilizzato come regista davanti alla difesa, il classe 2001 potrebbe presto essere adattato al ruolo di mezzala sinistra, attualmente occupato da Dele-Bashiru. Con la sua visione di gioco, capacità di palleggio e intelligenza tattica, Rovella ha tutte le carte in regola per interpretare questo nuovo compito, magari con più inserimenti offensivi e una maggiore presenza in zona gol.

Pedro compie 38 anni: il jolly Lazio che fa impallidire i giovani fenomeni

Pedro spegne 38 candeline: festeggiamenti da brividi e un omaggio speciale! #Pedro38 #Lazio #Calcio

Immaginate un fuoriclasse che ha già conquistato il mondo del calcio, ma che continua a stupire: ieri è stato il giorno di Pedro, il campione della Lazio che ha spento 38 candeline, “Il campione che può fare tutto”. Con 25 trofei alle spalle, ha dimostrato di essere un eterno protagonista, e i festeggiamenti con i compagni hanno aggiunto un tocco di magia a questa giornata.

La serata prima del suo compleanno, Pedro ha condiviso momenti indimenticabili con la squadra, che si è stretta attorno a lui in un’atmosfera festosa. Tra balli e canti sulle note della celebre canzone di Raffaella Carrà, i suoi compagni hanno reso omaggio al veterano spagnolo, creando un legame che va oltre il campo da gioco e lascia intravedere l’unità di un gruppo affiatato.

Anche i social non hanno perso l’occasione per celebrarlo: il profilo ufficiale dell’Europa League ha dedicato un post significativo all’attaccante, con la frase in grassetto: “Pedro può fare tutto”. Come evidenziato dall’edizione romana de La Repubblica, è vero che alla sua età – 37 anni la scorsa stagione – Pedro è stato il migliore per rendimento e impatto nella Lazio, mostrando una longevità che fa invidia.

“Pedrito” è pronto a confermarsi, con la sua incredibile capacità di incidere in campo nonostante gli anni, diventando un punto di riferimento per la squadra. La sua esperienza, professionalità e leadership sono un esempio per i compagni più giovani, e la sua presenza resta un valore aggiunto per le ambizioni del club, alimentando curiosità su cosa riserverà il futuro.

Lazio, affare lampo con l’Udinese: preso il nuovo talento albanese!

Nonostante il blocco del mercato imposto dalla Covisoc, la Lazio è pronta a chiudere il suo primo acquisto estivo. Il club biancoceleste ha infatti trovato un accordo con l’Udinese per il trasferimento di Kleo Shpuza, terzino destro albanese classe 2007.

Il trasferimento di Shpuza sembrava inizialmente impossibile a causa delle restrizioni derivanti dal mancato rispetto dei parametri dell’indice di liquidità e del costo allargato del lavoro. Tuttavia, la dirigenza biancoceleste ha studiato una strategia capace di aggirare l’ostacolo:

  • Prestito gratuito con diritto di riscatto;
  • In caso di riscatto, clausola sulla futura rivendita del 20% a favore dell’Udinese;
  • Nessun esborso immediato di denaro.

Determinante, inoltre, la decisione di far firmare al calciatore un contratto non da professionista, che sarà poi convertito in un accordo regolare non appena il mercato della Lazio verrà sbloccato.

Nato a gennaio 2007, Kleo Shpuza è già un punto fermo della Nazionale albanese Under 19, con cui ha collezionato 6 presenze internazionali. Nella scorsa stagione, il giovane difensore ha disputato 19 partite con la Primavera dell’Udinese, distinguendosi soprattutto sulla corsia destra.

Alla Lazio, il terzino albanese inizialmente alternerà presenze tra il settore giovanile e la prima squadra, senza incidere sulla lista dei giocatori utilizzabili in Serie A. L’asse Lazio-Udinese potrebbe non chiudersi con Shpuza. Le due società, infatti, stanno discutendo anche per Walid El Bouradi, esterno offensivo classe 2007, che potrebbe arrivare nella Capitale con una formula analoga.

Sarri lancia Provstgaard e blinda Gigot: sorprese in difesa Lazio?

Provstgaard emerge nella difesa della Lazio: l’infortunio che cambia tutto! #Lazio #SerieA #Calcio

L’infortunio di Patric ha improvvisamente rimescolato le carte nella difesa della Lazio, accendendo i riflettori su un giovane giocatore che sta scalando rapidamente le gerarchie. Con questa svolta inaspettata, Provstgaard si è imposto come una figura chiave, offrendo prestazioni convincenti che non passano inosservate. Immaginatevi: un difensore che, partita dopo partita, si fa strada nel cuore della squadra – e chissà quali sorprese riserverà il campo nei prossimi match?

Come evidenziato da Il Messaggero, Provstgaard ha brillato anche contro l’Avellino, guadagnandosi il posto di terzo centrale dopo Gila e Romagnoli. Questa crescita costante è una luce positiva in un reparto difensivo segnato dall’incertezza, e i tifosi non possono fare a meno di chiedersi come influirà sul resto della stagione.

L’infortunio di Patric ha inoltre chiarito il motivo per cui la Lazio ha bloccato l’eventuale uscita di Gigot, nonostante non sia il centrale ideale. Con le condizioni di Patric in bilico dopo l’operazione – e un’assenza prevista di un mese – il club ha dovuto rivedere i piani, trasformando Gigot in un elemento indispensabile per le rotazioni.

Ora, con Gigot alle prese con un mal di schiena e l’incognita su un possibile viaggio nella mini tournée turca, la situazione diventa ancora più intrigante. La sua presenza sul campo eviterebbe a Marusic di sacrificarsi nel ruolo di centrale, preservando l’equilibrio tattico della squadra e aprendo scenari imprevisti per il mercato e le formazioni future.

In definitiva, questa lesione ha spostato l’attenzione sui tagli della rosa nel reparto arretrato: un centrale potrebbe essere di troppo, ma con Patric non al 100%, il destino di Gigot nella Lazio sembra assicurato almeno fino a gennaio, alimentando curiosità su come si evolveranno le dinamiche difensive.

Sarri convince Guendouzi a non scappare: Primo trionfo per la Lazio

La Lazio conquista Guendouzi: un colpo inaspettato per la nuova stagione!

Scopri come il centrocampista francese ha deciso di restare, superando i suoi dubbi sul futuro. Un twist che potrebbe cambiare le sorti della squadra! #Lazio #Guendouzi #Calcio

La Lazio ha ottenuto il suo primo vero successo di questa stagione, e non si tratta solo della vittoria in amichevole contro l’Avellino. Il traguardo più importante è stato convincere Matteo Guendouzi a restare, un elemento chiave per il centrocampo biancoceleste. Come riportato dall’edizione romana del Corriere della Sera, il feeling si è creato fin da subito, tanto che Guendouzi è stato uno dei pochi a giocare da subito, senza passare per il classico periodo di formazione tattica.

Proprio questo legame forte ha reso la sua permanenza una notizia da non perdere. Al termine della scorsa stagione, l’ex Arsenal, che aveva avuto alcune discussioni con i compagni (specie dopo l’eliminazione con il Bodø), sembrava intenzionato a chiedere la cessione. Con la Lazio fuori dalle coppe europee, Guendouzi temeva di perdere posizioni nelle gerarchie della nazionale francese, e con i Mondiali alle porte, sapeva che ogni decisione andava ponderata attentamente.

Ora, il centrocampista ha un buon rapporto con il commissario tecnico francese Deschamps, e i due si sono parlati. Guendouzi è consapevole che non verrà declassato in nazionale nonostante l’assenza delle coppe, a patto di fare bene con la Lazio. Questo lo sprona a giocarsi le proprie carte per partecipare ai Mondiali, mantenendo alta la motivazione in biancoceleste, e chissà quali sorprese porterà questa scelta per la squadra.

Lazio, difesa colabrodo e mercato inchiodato: le grane di Sarri che intrigano tutti

La difesa della Lazio è in bilico: infortuni e mercato congelato complicano tutto!

Scopri come i primi infortuni della stagione 2025-26 stanno mettendo a dura prova la Lazio, con una difesa già fragile che potrebbe cambiare le sorti del campionato. Tra giocatori ko e scelte obbligate, i biancocelesti navigano in acque turbolente. #Lazio #SerieA #Infortuni

La Lazio si ritrova ad affrontare i primi tormenti muscolari della stagione 2025-26, ereditando la sfortunata tendenza dei 23 KO della passata annata. Il primo a fermarsi è Patric, vittima di un fastidio al quadricipite proprio alla vigilia dell’amichevole con l’Avellino, dopo essere rientrato a pieno regime solo pochi giorni prima dall’operazione alla caviglia. Questa assenza per circa un mese complica ulteriormente le scelte difensive, specialmente considerando la squalifica di Romagnoli per le prime due giornate di Serie A.

Come riporta Il Messaggero, questa situazione sposta il mirino dei tagli sulla difesa, dove Provstgaard continua a scalare le gerarchie, diventando ormai il terzo centrale. Ma come reagirà la squadra con queste defezioni? È un rebus che tiene i tifosi con il fiato sospeso, mentre il mercato bloccato rende tutto ancora più incerto.

Il KO di Patric ha bloccato anche l’eventuale uscita di Gigot. Il francese, pur non essendo il centrale ideale, diventa indispensabile per completare le rotazioni ed evitare che Marusic debba sacrificarsi in mezzo. La Lazio voleva attendere il precampionato per capire il da farsi con l’ex OM, lasciandolo partire al massimo a fine mercato. Ora, nonostante sia fermo per un mal di schiena, la sua permanenza sembra quasi certa in questo scenario di emergenza.

Il mercato bloccato per la prima squadra, intanto, costringe a riflessioni complesse sui tagli alla lista dei 25. Se Basic sembrava sicuro dell’esclusione, il buon ritiro svolto lo ha rimesso in gioco. La coperta è corta anche tra i terzini, dove uno tra Lazzari, Pellegrini e Hysaj rischia di finire fuori, mentre a decidere il testa a testa tra Noslin e Cancellieri sarà il mercato, con l’ex Verona pedina importante per racimolare fondi necessari a sopperire alle mancanze dell’indicatore del costo del lavoro allargato.

E non è finita: a Formello è stato ufficializzato Riccardo Pinzani come nuovo Club Referee Manager, un gran colpo per il club che punta a rafforzare i rapporti con il mondo arbitrale. Con questi sviluppi, la difesa biancoceleste è al centro di un intrigante puzzle che potrebbe influenzare l’intera stagione – resta da vedere come si evolverà nei prossimi giorni.

Lazio affida a Dia la cura del blocco offensivo, Sarri in agguato in Turchia

La Lazio punta su Boulaye Dia per superare il “mal di gol”: riuscirà a essere l’arma vincente? #Lazio #Calcio #BoulayeDia #Attaccanti

La Lazio sta contando i giorni per l’arrivo di Boulaye Dia, nella speranza che il suo fiuto del gol metta fine al “mal di gol” che ha tormentato l’attacco biancoceleste nelle prime amichevoli. Dopo una settimana di stop a causa di una botta alla caviglia destra, già problematica in passato, l’attaccante senegalese è atteso oggi a Formello per un allenamento che potrebbe segnare il suo ritorno in campo.

Se supererà il test, Dia si unirà alla squadra per la partenza verso Istanbul, dove la Lazio sfiderà Fenerbahce e Galatasaray. Questo viaggio rappresenta un’opportunità cruciale per vedere se il giocatore, nonostante le sue fragilità recenti, è pronto a fare la differenza in vista della nuova stagione.

Il suo profilo ha generato grande attesa: un attaccante completo, capace di essere intelligente sotto porta e devastante in attacco. Nella scorsa stagione, il 28enne ha messo a segno 12 reti in 48 partite, giocando spesso da trequartista in un modulo sacrificante, ma ora l’obiettivo è schierarlo più avanti per massimizzare la sua concretezza e magari raddoppiare il suo score.

L’arrivo di Dia a gennaio 2024 era stato un colpo studiato per rinforzare l’attacco, e con questa nuova fase, potrebbe finalmente rivelarsi la mossa decisiva per la Lazio. Chissà se questa scommessa porterà i frutti attesi, trasformandolo nel bomber di cui la squadra ha bisogno.

Sarri e i suoi cloni tattici: chi osa il 4-3-3 in Serie A?

La Serie A riparte con il 4-3-3: Scopri quali squadre lo adotteranno quest’anno! #SerieA #Tattica #Calcio

Il mondo del calcio italiano è in fermento: con dodici squadre su venti che hanno cambiato allenatore, la Serie A si prepara a un’estate di innovazioni tattiche che potrebbero ribaltare le gerarchie. Ma cosa significa davvero questo rimescolamento? Non si tratta solo di facce nuove in panchina, bensì di una vera e propria evoluzione nei sistemi di gioco, con moduli che diventeranno l’ossatura delle formazioni. Gli esperti del settore amano sottolineare come “i numeri del modulo non sono importanti, conta di più l’atteggiamento in campo”, e in effetti questo aspetto sottolinea l’adattabilità necessaria per affrontare una stagione imprevedibile.

Tra le novità più attese, c’è il ritorno del 4-3-3 per la squadra biancoceleste, con un tecnico che riporterà in auge questo schema consolidato. L’obiettivo è farlo funzionare da subito, nonostante le limitazioni imposte dal mercato bloccato, che restringe le opzioni per rinforzi esterni. Questa filosofia si basa su movimenti precisi e posizioni ben definite, elementi che la rosa dovrà assorbire rapidamente per competere ai massimi livelli. Chissà se riusciranno a tradurre queste idee in risultati concreti fin dall’inizio?

E non è l’unica. Anche per un altro grande nome, ora alla guida di una squadra partenopea, il 4-3-3 sarà centrale, con variazioni tattiche che ruoteranno attorno a un attaccante di peso e a movimenti dinamici degli esterni per creare occasioni gol. Intanto, un allenatore al Lecce sembra intenzionato a virare su questo modulo, lasciando da parte l’ultima difesa a cinque utilizzata altrove, anche se il mercato aperto per un altro mese potrebbe imporre adattamenti basati su bilanci e disponibilità di giocatori. Infine, per una formazione emiliana, il tridente offensivo del 4-3-3 dipenderà dalla forma di un top player e dalla conferma di un talento in rosa. La Serie A si annuncia così una stagione di sfide tattiche entusiasmanti, dove il 4-3-3 tornerà a essere un protagonista versatile e imprevedibile.

La Lazio ingaggia Pinzani: mossa astuta per domare gli arbitraggi ostili?

La Lazio ingaggia un esperto arbitrale per rivoluzionare i rapporti con l’AIA – Un colpo strategico che potrebbe cambiare le dinamiche del calcio italiano! #Lazio #CalcioItaliano #Arbitri

Immaginate un club che decide di potenziare la propria struttura dirigenziale con un nome di peso per navigare meglio nel complesso mondo degli arbitri. È esattamente ciò che ha fatto la Lazio, confermando ufficialmente l’ingaggio di Riccardo Pinzani come nuovo Club Referee Manager. Questa mossa non è solo un aggiornamento organizzativo, ma un segnale di come il club stia puntando a una gestione più sofisticata e reattiva nei confronti del panorama arbitrale, suscitando curiosità su quali vantaggi concreti possa portare alla squadra in campo.

L’innesto di Pinzani rappresenta un ulteriore passo avanti nella crescita organizzativa della struttura sportiva biancoceleste, con l’obiettivo principale di rafforzare il presidio tecnico e istituzionale sulle dinamiche arbitrali. Offrirà un supporto costante allo staff tecnico, alla dirigenza e alla squadra su regolamenti, interpretazioni e prassi operative, rendendo questa nomina un incarico strategico che sottolinea l’impegno del club verso professionalità di alto profilo. Chissà come potrebbe influire questo sulla competitività della squadra, trasformando potenziali controversie in opportunità di crescita?

Pinzani, con una carriera di undici stagioni come arbitro in Serie A e Serie B, ha maturato una solida esperienza ai massimi livelli del calcio italiano, operando anche come VAR e arbitro addizionale. La sua competenza è ulteriormente rafforzata dal ruolo di coordinatore nazionale della Commissione AIA per la formazione degli addetti agli arbitri, dove ha contribuito significativamente al dialogo tra la Federazione e i club di Serie A e B. In un contesto dove le regole del gioco sono spesso al centro di dibattiti accesi, la sua profonda conoscenza delle dinamiche arbitrali lo posiziona come una risorsa preziosa per la Lazio, potenzialmente migliorando la comprensione e la gestione degli aspetti regolamentari e relazionali con il mondo arbitrale. Una scelta che potrebbe aprire nuove prospettive per il futuro del club.

Tournée turca della Lazio: infortuni assurdi e ritorni inaspettati che stupiranno tutti!

La Lazio in Turchia: Amichevoli ad alto rischio con infortuni in agguato #Lazio #Calcio #Infortuni

La trasferta in Turchia rappresenta un doppio esame cruciale per la Lazio, non solo per sfidare squadre di alto livello come Fenerbahce e Galatasaray, ma anche per testare la forma attuale della squadra, ancora alle prese con diversi infortuni che potrebbero riservare sorprese inattese. Con il ritiro che si avvicina, i tifosi si chiedono come questi problemi influenzeranno le prestazioni in campo: riuscirà il gruppo a superare le difficoltà e brillare nelle amichevoli?

Tra le assenze più significative, c’è quella di Gustav Isaksen, che deve ancora negativizzarsi dalla mononucleosi e resterà a Roma. Questa situazione potrebbe complicare i piani della squadra, lasciando spazio a interrogativi su chi coprirà il suo ruolo e come la Lazio farà fronte a questa mancanza proprio in un momento chiave della preparazione.

Un’altra tegola riguarda Patric, che ha riportato una lesione tra il primo e il secondo grado alla coscia destra, come confermato dagli accertamenti svolti ieri. Questo infortunio potrebbe tenerlo ai box per circa un mesetto, un duro colpo considerando che era appena rientrato dal lungo protocollo per l’operazione alla caviglia. La sua assenza ridurrà le opzioni difensive per la squadra in questa fase cruciale della preparazione, aumentando la tensione per una difesa già sotto pressione.

La convocazione di Gigot per la tournée turca, fermo negli ultimi giorni per un mal di schiena, verrà invece valutata solo oggi, a ridosso della partenza. La sua situazione è complessa, anche in relazione alla possibilità che cerchi una squadra o rischi di non essere inserito in lista. Con questa incertezza in aria, gli appassionati si domandano se Gigot sarà della partita o se la Lazio dovrà improvvisare per mantenere l’equilibrio.

Di certo, la lista dei convocati per la Turchia vedrà il ritorno di Dia, che era stato colpito duramente alla caviglia contro la Primavera. Il rientro del senegalese aggiungerà pressione a Castellanos, ancora a secco di gol dopo i primi 180 minuti estivi, intensificando la competizione nel reparto offensivo. Con questa novità, le amichevoli potrebbero trasformarsi in un terreno fertile per sorprese e battaglie interne, alimentando l’attesa per il debutto ufficiale della stagione.

Olimpia torna a volare. La promessa del presidente Lotito

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Tutti ne sentono la mancanza e tutti vogliono vedere volare Olimpia allo stadio olimpico prima della partite della Lazio.

La vicenda creata da Juan Bernabé dopo tutto il casino generato per via della vicenda legata all’operazione al pene, ha di fatto creato un bel problema alla Lazio.

L’ultimo volo di Olimpia è datato 14 gennaio 2025, in occasione di Lazio Como, da quella sera fredda, l’aquila che ha incantato milioni di persone in questi quindici anni, non ha più volato davanti ai tifosi della Lazio.

Ma c’è una speranza molto grande, perché durante la conferenza stampa di mister Sarri, il presidente avvicinato direttamente dal nostro direttore Davide Sperati, ha risposto – seppur fugacemente alla domanda fatidica – “Presidente scusi, ma l’aquila Olimpia quanto tornerà a volare?” e Lotito ha risposto deciso “Stiamo lavorando anche per questo”. 

La Lazio e l’aquila Olimpia

La Lazio deve fare in fretta per trovare un nuovo falconiere che possa dar vita a uno spettacolo unico nel suo genere. Interpretando la risposta del presidente, possiamo credere che la nuova aquila potrà tornare allo Stadio Olimpico prima della fine dell’anno. Forse è troppo audace credere che tutto sia pronto per la prima gara in casa che si giocherà contro  il Verona, il 31 agosto a Roma.

Dele-Bashiru di nuovo in Turchia: Lazio spera nel suo tocco “magico” per scattare in avanti

Dele-Bashiru alla ricerca della svolta in Turchia: un’opportunità per brillare? #Lazio #SerieA #Calcio

La Lazio guarda con ottimismo al ritiro e alla tournée turca, sperando che rappresentino la chiave per il rilancio di Fisayo Dele-Bashiru. Arrivato in biancoceleste direttamente dall’Hatayspor, il centrocampista nigeriano è al centro di grandi aspettative, con la squadra che cerca una vera e propria svolta nelle sue prestazioni.

Fisayo Dele-Bashiru è tornato in Turchia un anno dopo aver lasciato il segno nella sua prima stagione di alto livello, questa volta indossando la maglia della Lazio. Con l’Hatayspor, aveva costruito una vetrina impressionante, realizzando 9 gol e 6 assist, con prestazioni dirompenti che avevano attirato l’attenzione del direttore sportivo Fabiani. Ora, da giocatore biancoceleste, ha ancora tutto da dimostrare, e questa tournée potrebbe essere il momento decisivo per mostrare il suo vero potenziale.

Nell’amichevole contro l’Avellino a Frosinone, Dele-Bashiru non ha brillato, apparendo troppo lontano dalle richieste di Sarri, fuori ritmo e poco coinvolto. È sembrato un corpo estraneo al gioco, più spettatore che protagonista, partecipando poco alla manovra e faticando a trovare la posizione giusta, spesso ai margini dell’azione. Solo un’accelerazione degna di nota ha mostrato le sue doti atletiche, sfruttando lo spazio a campo aperto, ma è stato troppo poco per un centrocampista con le sue potenzialità.

Il centrocampista classe 2001 ha bisogno di tempo per adattarsi a un contesto tattico molto più esigente. In passato, aveva giocato nelle categorie minori inglesi con lo Sheffield Wednesday e le giovanili del Manchester City, prima del salto nella Super Lig turca, dove aveva trovato continuità e fiducia. La Serie A è un’altra cosa, con movimenti codificati, posizioni da rispettare, intensità e letture rapide, e chissà se questa esperienza in Turchia sarà la scintilla per il suo exploit definitivo.

Lazio contro i turchi: Sarri non risparmia i suoi sotto pressione crescente

La Lazio in Turchia: Sfide che accendono la preparazione estiva! #Lazio #Turchia #Calcio

Il mini-ritiro della Lazio in Turchia sta portando la squadra a un nuovo livello di intensità, con avversarie sempre più impegnative come Fenerbahce e Galatasaray. Immaginate i biancocelesti che lasciano alle spalle le sessioni iniziali per tuffarsi in sfide che testeranno davvero le loro ambizioni: è un’escalation che promette di rivelare quanto i giocatori siano pronti per la stagione vera.

Come riportato da fonti attendibili, i cinque giorni di trasferta sono pensati per approfondire gli aspetti atletici e tattici, dopo le prime due settimane di allenamenti a Formello. Lì, le sedute hanno “imballato le gambe e annebbiato la testa”, culminando in un’amichevole contro l’Avellino vinta solo nel recupero grazie al rigore di Guendouzi. Ora, con avversarie più toste e probabilmente più avanti fisicamente, le partite estive della Lazio stanno diventando un banco di prova intrigante, dove ogni mossa conta.

Domani, contro il Fenerbahce, la posta in gioco sale: per loro, è l’ultimo test prima dell’esordio ufficiale. La squadra turca si prepara per l’andata del terzo turno di qualificazioni per la Champions League contro il Feyenoord il 6 agosto, seguita dal debutto in campionato tre giorni dopo. Questo contesto rende le sfide della Lazio improvvisamente più ardue, alimentando la curiosità su come i biancocelesti risponderanno a questa intensità crescente.

In risposta, il tecnico ha programmato di aumentare il minutaggio dei potenziali titolari, passando da formazioni stravolte a intervallo nelle prime uscite contro la Primavera e l’Avellino, a circa un’ora di gioco per chi parte dall’inizio contro il Fenerbahce. È un segnale chiaro che la preparazione è entrata nel vivo, e i tifosi non vedono l’ora di scoprire come questa mossa influirà sulle prestazioni della squadra.

Rovella, la scommessa audace di Sarri: nuovo ruolo e rinnovo con la Lazio, pronta a stupire!

Nicolò Rovella si prepara a un’estate decisiva per la sua carriera: un nuovo ruolo potrebbe cambiare tutto? #Lazio #Rovella #Calcio

L’estate di Nicolò Rovella si annuncia come un momento cruciale, con il centrocampista della Lazio impegnato in sessioni di lavoro che potrebbero ridisegnare il suo ruolo in campo. Mentre la dirigenza biancoceleste si muove per garantire il suo rinnovo, l’attenzione è tutta su come queste evoluzioni tattiche possano elevare ulteriormente il suo livello di gioco e ampliare il suo bagaglio tecnico. Si tratta di un’opportunità che non capita tutti i giorni, e i tifosi si chiedono già come questo potrebbe influire sul futuro della squadra.

Al centro di tutto, il suo ruolo naturale di centrale di centrocampo – sia come vertice basso in un 4-3-3 che come mediano in un 4-2-3-1 – potrebbe presto estendersi a una nuova ipotesi, come riportato da La Gazzetta dello Sport. Questa idea nasce dalla necessità di fare di virtù, trasformando le esigenze della squadra in opportunità per i giocatori. È un approccio che suscita curiosità, specialmente considerando le prime prove non del tutto convincenti di altri elementi in rosa.

Attualmente, Dele-Bashiru è impiegato come interno sinistro, ma il nigeriano è ancora un “libro tutto da scrivere”, con prestazioni che lasciano spazio a dubbi. Pur insistendo su di lui e tenendo pronta l’alternativa di Vecino, l’opzione di utilizzare Rovella come mezzala sta guadagnando terreno. Il ritorno di Cataldi, che ha già dimostrato il suo valore come vertice basso, aggiunge profondità al centrocampo, rendendo questo esperimento ancora più intrigante.

Il nuovo assetto potrebbe prevedere Guendouzi a destra, Cataldi in mezzo e Rovella come mezzala sinistra – un ruolo inedito per lui, ma la sua duttilità tattica lo rende un candidato ideale. Sebbene si tratterebbe di una soluzione occasionale e non stabile, l’idea di un centrocampo Guendouzi-Cataldi-Rovella potrebbe rivelarsi un valore aggiunto significativo. Per Rovella, è una chance di dimostrare la sua versatilità, e per la Lazio, una mossa che potrebbe fare la differenza in una stagione piena di aspettative.

Sarri blocca Basic. Il Calciomercato della Lazio in uscita cambia protagonisti

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E chi lo avrebbe detto. Il calciomercato della Lazio cambia direzione e anche protagonisti.

Toma Basic è al centro del progetto, o meglio secondo il Messaggero, il giocatore, farebbe parte, almeno in questo momento, del gruppo della rosa.

Eppure la Lazio non è corta a centrocampo ma, considerati al momento i problemi tattici di Dele Bashiru, il giocatore croato classe ’96, sembra rientrare nel progetto tattico del mister. Ovvio che non sarà, almeno considerate le gerarchie, un titolare ma potrebbe rivelarsi utile in corso gara.

Toma Basic e la Lazio

Dotato di un piede, il suo preferito è il sinistro. Basic è arrivato alla Lazio nell’estate del 2001 acquistato dal direttore sportivo Igli tare, ora in forza al Milan. Il suo rendimento però non ha mai del tutto convinto i tecnici che sono passati per Formello e per questo è stato girato in prestito alla Salernitana che però non ha voluto saperne di riscattare il centrocampista croato.

La novità vera è che se Basic viene confermato chi sarà a lasciare la Lazio. Secondo le ultime indiscrezioni uno fra Cancellieri e Noslin e uno fra Lazzari e Hysaj. Vedremo nelle gare amichevoli contro la le formazioni turche chi avrà più spazio proprio per capire meglio le priorità di mister Sarri.