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Agostinelli: Il mio dramma alla Lazio che resterà eterno per sempre

Andrea Agostinelli apre il cuore: tra tragedie personali e avventure folli nel calcio #Lazio #CalcioStorie #IntervistaEsclusiva

Immaginate di sbirciare nel mondo intimo di un ex calciatore e allenatore che ha vissuto il gioco come una parte inseparabile della sua vita. Andrea Agostinelli, in una conversazione toccante con il Corriere della Sera, ha condiviso storie che mescolano dolore profondo e aneddoti esilaranti, lasciando i fan con un misto di emozione e curiosità su cosa significhi davvero il calcio oltre il campo.

Nel cuore dell’intervista, Agostinelli si è soffermato su un evento tragico che ha segnato la sua esistenza, offrendo uno sguardo crudo sulla fragilità umana. Lui ha descritto il peso incommensurabile della perdita del figlio a soli 33 anni, un dramma iniziato nel 2003 durante il suo periodo al Napoli. «Quando vivi una tragedia simile, per metà muori anche tu», ha confessato, rivelando come quel momento lo abbia cambiato per sempre. «Non ti risollevi più». Ha raccontato lo shock iniziale, sottolineando che a casa sua non c’era mai stato spazio per vizi, non persino una sigaretta, e ha condiviso i suoi rimpianti persistenti: «Più volte mi sono chiesto cosa sarebbe successo se non lo avessi lasciato solo quel giorno. Dovevamo trasferirci a Pistoia, avevamo appuntamento con un’agenzia immobiliare… Ora fatico a tornarci». Queste parole non solo suscitano empatia, ma invitano a riflettere su come le tragedie personali possano lasciare cicatrici indelebili.

Ma non tutto è stato cupo in questa chiacchierata: Agostinelli ha bilanciato i toni più pesanti con ricordi leggeri e ironici dalla sua carriera, in particolare dal suo tempo alla Lazio. Descrivendo lo spogliatoio come un posto unico e imprevedibile, ha acceso la curiosità su quanto possa essere caotica la vita dietro le quinte del calcio. «Una vera gabbia di matti», ha detto con un sorriso, ricordando come non ci fosse mai un giorno “normale” tra i suoi compagni. Questo tipo di racconto fa venir voglia di scoprire di più su quelle dinamiche assurde che rendono il calcio così affascinante.

Per chi ama gli aneddoti stravaganti, Agostinelli non ha deluso, dipingendo un quadro vivace di una trasferta in pullman con la Lazio che sembra uscita da un film. «Alcuni iniziarono a caricare delle armi giocattolo e a sparare in aria. Mi chiesi: “Ma dove stiamo andando, in guerra?”». E poi, guardando fuori dal finestrino, ha notato un tocco di follia extra: «Era Gigi Martini, che oltre a essere un calciatore, era anche pilota. Quello era lo spirito della Lazio: folle, ma unico». Queste storie non solo intrattengono, ma sottolineano come il calcio sia un mix di emozioni, lasciando il lettore con la voglia di esplorare ulteriormente l’umano dietro l’atleta.

Calciomercato Lazio: sfumato Simic, il nuovo obiettivo fa tremare i rivali!

La Lazio perde Simic e punta su un nuovo difensore: chi sarà il rinforzo per la difesa? #Calciomercato #Lazio #SerieA

La Lazio deve rapidamente cambiare rotta nel mercato di gennaio, dopo aver visto sfumare l’obiettivo principale per la difesa. Il club biancoceleste aveva a lungo inseguito Strahinja Simić, il giovane difensore serbo dell’Anderlecht, ma l’operazione è saltata in fretta quando la società belga ha accettato un’offerta da 20 milioni di euro più bonus dall’Al-Ittihad. Questa mossa improvvisa ha colto di sorpresa il presidente Claudio Lotito e il direttore sportivo Angelo Fabiani, che ora devono accelerare per rafforzare la retroguardia del tecnico toscano noto per il suo gioco organizzato e la difesa alta.

Con Simić ormai fuori portata, il focus della Lazio si sposta su Wout Faes, difensore centrale belga di 25 anni attualmente al Leicester City. Faes, con i suoi 1,87 metri di altezza, è un giocatore solido nel gioco aereo e dotato di una buona personalità, qualità che potrebbero fare la differenza. Dopo aver perso il posto da titolare nelle Foxes, il suo futuro in Premier League sembra in bilico, e con un contratto in scadenza nel 2027, il Leicester potrebbe decidere di cederlo per fare cassa.

Per portarlo a Roma, però, la Lazio dovrà fare i conti con costi non trascurabili: serve un’offerta di almeno 10 milioni di euro, e Faes dovrebbe accettare un taglio al suo attuale ingaggio, stimato intorno ai 3 milioni netti a stagione. Si tratta di una spesa importante per le casse biancocelesti, che preferiscono investire su giovani talenti, ma l’esperienza di Faes – con presenze in nazionale belga e in competizioni europee – lo rende un’opzione appetitosa per un contributo immediato.

Ora, con la squadra impegnata su più fronti tra Serie A e Europa League, un arrivo come quello di Faes potrebbe essere la chiave per stabilizzare la difesa. La Lazio valuta se spingere sull’acceleratore o esplorare altre vie, e nelle prossime settimane si saprà se questo dossier si chiuderà con un colpo sensazionale o resterà in sospeso, tenendo i tifosi col fiato sospeso per le mosse estive.

Dele-Bashiru carica dopo la nazionale: la Lazio affronta il Sassuolo in match decisivo

Il ritorno di Dele-Bashiru: un’opportunità da cogliere per la Lazio? #Lazio #SerieA #CalcioItaliano

Fisayo Dele-Bashiru sta tornando alla Lazio con una carica di entusiasmo e fiducia, dopo aver brillato con la nazionale nigeriana. Il centrocampista, classe 2001, ha dimostrato le sue doti atletiche in un recente pareggio contro il Sudafrica, dove la sua azione travolgente sulla fascia destra ha culminato nell’assist per il gol di Calvin Bassey, difensore del Fulham. Un episodio che ha messo in evidenza le sue doti atletiche, lasciando i tifosi biancocelesti curiosi su come possa tradurre questa forma in Serie A.

Per Dele-Bashiru, l’impatto con il campionato italiano è stato in salita fin dall’inizio. Al debutto con il Como, il giovane è apparso fuori posizione e poco integrato nei meccanismi di gioco, ma contro il Verona ha mostrato segnali di crescita: maggiore attenzione in fase difensiva, recuperi importanti e una disciplina tattica più affinata. Ora, i supporter si chiedono se questo possa essere l’inizio di una vera affermazione.

La concorrenza interna non rende le cose facili per il nigeriano, con il rientro di Matías Vecino, un centrocampista uruguaiano di grande esperienza e affidabilità. La sua presenza potrebbe limitare le opportunità per Dele-Bashiru, come osservato dal Corriere dello Sport, aggiungendo un elemento di suspense al suo percorso verso un ruolo stabile.

La prossima sfida contro il Sassuolo al Mapei Stadium si annuncia come un esame cruciale. Dele-Bashiru dovrà dimostrare di saper applicare quanto appreso in allenamento, migliorare nelle letture tattiche e confermare la fiducia guadagnata in nazionale, con i tifosi che attendono con impazienza un possibile exploit. Subito dopo, il calendario prevede il derby di Roma, un appuntamento che potrebbe segnare una svolta per il giovane talento e aprire le porte a una stagione di rilievo in Serie A.

Sarri in conferenza: le parole chiave prima di Sassuolo-Lazio

Anticipazione per la conferenza stampa del tecnico biancoceleste prima di Sassuolo-Lazio

Cosa dirà il tecnico biancoceleste ai giornalisti alla vigilia di una sfida cruciale? Con la terza giornata di Serie A 2025/26 alle porte, tutti i tifosi sono in attesa di dettagli su Sassuolo-Lazio. L’appuntamento è fissato per sabato 13 settembre alle ore 12:00, al Training Center S.S. Lazio, dove potrebbero emergere insights preziosi sulla strategia della squadra. #Lazio #Sassuolo #SerieA #Calcio

Mentre la Lazio mira a mantenere il ritmo in classifica, questa conferenza stampa promette di rivelare come la squadra intende affrontare un avversario tosto come il Sassuolo. Pensate a una partita che potrebbe segnare la stagione: i biancocelesti vogliono consolidare i risultati, ma il Sassuolo, con il suo gioco rapido e verticale, è noto per sorprendere le grandi. È un match che tiene tutti con il fiato sospeso, e le parole del tecnico potrebbero fare la differenza.

Tra i punti caldi che potrebbero essere discussi ci sono lo stato di forma dei giocatori chiave come Zaccagni, capitano biancoceleste, e Rovella, regista di grande qualità. Immaginate le possibili rivelazioni su infortuni o recuperi che cambieranno le carte in tavola. Inoltre, con un calendario denso all’orizzonte, inclusa la gestione delle energie per sfide future, e le rotazioni a centrocampo – dove la concorrenza tra giocatori come Fisayo Dele-Bashiru e Matías Vecino si contendono una maglia da titolare – ogni dichiarazione potrebbe accendere la curiosità dei fan.

Infine, questa sarà un’occasione imperdibile per un vero confronto con i media, dove il tecnico trasmetterà la sua visione e infonderà fiducia. I tifosi attendono ansiosamente, sapendo che il Sassuolo in casa è sempre un avversario pericoloso, e ogni parola potrebbe rivelare le mosse decisive per il prossimo incontro. Non perdetevi gli aggiornamenti su come la Lazio si prepara a questo duello elettrizzante.

Almeyda shock: “All’Inter ho annunciato che smetto di giocare”

Rivelazione choc di Almeyda: l’ex stella del calcio che ha sfidato la depressione per amore della vita #Calcio #SaluteMentale #StorieDiSport

Matías Jesús Almeyda, l’ex centrocampista argentino che ha lasciato il segno nel calcio italiano, sta facendo parlare di sé con una confessione che apre uno spiraglio su un aspetto spesso nascosto del mondo dello sport. Con le sue esperienze a Lazio e Inter, dove ha vissuto alti e bassi, Almeyda oggi allena il Siviglia in Spagna, ma è il suo passato a catturare l’attenzione: in una recente intervista, ha svelato i momenti bui che lo hanno portato a considerare il ritiro prematuro.

Immaginate un campione che, dopo aver conquistato trofei come uno scudetto con la Lazio negli anni ’90 e 2000, si trova improvvisamente travolto da una crisi personale. Almeyda ha descritto con sincerità il peso della depressione durante la sua avventura nerazzurra, un periodo in cui la pressione e il vuoto interiore hanno messo a rischio la sua carriera. Questa testimonianza non fa solo riflettere, ma invita i lettori a curiosare più a fondo su quanto il calcio possa essere un mondo di luci e ombre.

Al di là del campo, le parole di Almeyda toccano un tema universale: la salute mentale negli sport professionistici. Dove la gloria è fugace e le aspettative sono immense, molti atleti lottano in silenzio con lo stress e l’isolamento. Lui, ora, guida i suoi giocatori del Siviglia con una passione che va oltre le tattiche, enfatizzando l’equilibrio emotivo e ispirando una generazione a parlare apertamente di questi problemi.

Questa storia si unisce a quelle di altri iconi che hanno rotto il silenzio, contribuendo a un dibattito cruciale. Almeyda non si limita a narrare, ma offre una lezione di vita che potrebbe cambiare il modo in cui vediamo il calcio. E le sue frasi, cariche di emozione, restano impresse: «Sono andato dall’Inter e gli ho detto che non volevo più giocare. Avevo ancora due anni di contratto, ma la mia vita è sempre stata così. Quando un giocatore si ritira, poi, il giorno dopo il telefono smette di squillare e gli amici scompaiono. Mentre giochi sei una banca, tutti ti chiedono soldi e ti circondano. È successo a me ed è successo anche a Maradona, che era il migliore di tutti». Una rivelazione che, ancora oggi, fa eco nel mondo dello sport, spingendoci a riflettere su cosa davvero conta oltre il pallone.

Lazio, il giocatore chiave verso la titolarità: la mossa tattica per vincere contro il Sassuolo

Vecino al centro del progetto Lazio per il big match contro il Sassuolo: cosa bolle in pentola? #Lazio #Sassuolo #SerieA

Ma è davvero Vecino la chiave per sbloccare il centrocampo della Lazio in vista della sfida cruciale contro il Sassuolo? Con rientri e recuperi in corso, la formazione biancoceleste sta affinando i dettagli per un match che potrebbe fare la differenza in Serie A, e al centro di tutto c’è proprio lui: Matías Vecino, pronto a reclamare il suo posto da titolare.

Le certezze in mediana sono Guendouzi e Rovella, rispettivamente sulla destra e come regista, ma il vero enigma rimane la corsia sinistra. Dele-Bashiru, reduce dal suo impegno con la nazionale nigeriana, non è ancora al top della forma e ha bisogno di più tempo per adattarsi al gioco della squadra, lasciando spazio a possibili sorprese.

Ed ecco che entra in scena Vecino. Reduce da un periodo di stop, l’uruguaiano è finalmente al 100% e pronto a fare la differenza con la sua esperienza e affidabilità sulla mezzala sinistra. La sua familiarità con il sistema tattico lo rende un’opzione irresistibile, soprattutto in una partita che richiederà letture precise e intensità costante.

Non va sottovalutata l’alternativa Reda Belahyane, il giovane talento che ha impressionato nell’ultimo match contro il Verona con un assist vincente per Boulaye Dia. Potrebbe offrire una scossa di energia dalla panchina, ma in una gara tattica come questa, l’esperienza di un veterano come Vecino sembra il tocco decisivo per mantenere l’equilibrio.

Vecino non è certo una novità per la Lazio: il suo rinnovo estivo è stato un colpo strategico per gestire le urgenze in mediana, soprattutto in un reparto giovane e dinamico. Il suo ruolo non si limita al campo, ma si estende anche allo spogliatoio, dove la sua presenza potrebbe ispirare la squadra.

Alla fine, questa partita contro il Sassuolo potrebbe essere il momento chiave per Vecino di confermare le sue qualità, trasformando le aspettative in realtà tangibili e rafforzando il suo posto al cuore del progetto biancoceleste – un’opportunità che promette di essere sia pratica che simbolica per il futuro della squadra.

Lazio al lavoro: Cataldi guida la regia, Vecino e Isaksen vicini al ritorno?

Lazio intensifica gli allenamenti: Cataldi pronto in regia, con Vecino e Isaksen possibili sorprese? #Lazio #SerieA #Calcio

La squadra biancoceleste ha affrontato una intensa doppia seduta di allenamento presso il centro sportivo di Formello, concentrandosi sul reintegro dei giocatori tornati dalle nazionali e sul recupero di chi è alle prese con infortuni. Con la ripresa del campionato alle porte e la sfida in trasferta contro il Sassuolo all’orizzonte, ogni dettaglio conta per mantenere alta la competitività.

Il centrocampista Nicolò Rovella, reduce da un leggero affaticamento agli adduttori nonostante non abbia giocato con l’Italia, è rimasto precauzionalmente a riposo nella sessione mattutina. Questo lascia aperta la questione su chi guiderà il centrocampo: sembra orientato a schierare Danilo Cataldi, il mediano cresciuto nel vivaio romano, come punto di riferimento fin dall’inizio.

Al fianco di Cataldi, dovrebbero esserci conferme per Mattéo Guendouzi e Dele-Bashiru, con quest’ultimo in vantaggio su Aymen Belahyane e Matías Vecino. L’uruguaiano, fermo da un mese per un problema muscolare, è finalmente sulla via del recupero e potrebbe essere incluso per la prima volta nei convocati stagionali – una novità che fa crescere l’attesa tra i tifosi.

Altre buone notizie arrivano da Gustav Isaksen, l’esterno offensivo danese che è tornato ad allenarsi con il gruppo dopo un lungo stop per mononucleosi. Il suo utilizzo dal primo minuto appare improbabile, con un approccio cauto per aumentare gradualmente il minutaggio e scongiurare ricadute – un passo che tiene tutti con il fiato sospeso.

Da monitorare resta la condizione di Manuel Lazzari, terzino destro alle prese con un affaticamento al polpaccio, mentre le prove tattiche definitive scatteranno domani per definire la lista dei disponibili. Nessun allarme invece per Mattia Zaccagni, che nonostante l’urto nell’amichevole dell’Italia contro l’Estonia sarà regolarmente pronto.

Con l’obiettivo di scalare posizioni in classifica, la Lazio mira a ripartire con slancio dopo la pausa, gestendo al meglio i rientri dei suoi elementi chiave in vista di una gara che potrebbe riservare colpi di scena.

Settembre infuocato su DAZN: novità anche sul derby tra Lazio e Roma

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Settembre si accende su DAZN: sarà il mese delle grandi rivalità calcistiche, con tre weekend consecutivi dedicati ai derby che hanno scritto pagine indelebili della storia di questo sport. Dall’Italia alla Spagna, i tifosi vivranno un viaggio emozionante che unirà passione, adrenalina e spettacolo.

Si parte sabato 13 settembre alle ore 18:00 con il Derby d’Italia: Juventus-Inter. Una sfida che va ben oltre i 90 minuti, simbolo della rivalità più iconica del nostro campionato. Il match sarà raccontato in esclusiva su DAZN con la telecronaca di Pierluigi Pardo e il commento tecnico di Massimo Ambrosini. A bordo campo, invece, ci sarà Diletta Leotta affiancata da due campioni che hanno fatto la storia del calcio italiano: Bobo Vieri e Luca Toni.

Il testimone passerà poi all’Olimpico, pronto a esplodere di colori e passione. Domenica 21 settembre alle 12:30 toccherà al Derby della Capitale: Lazio-Roma. Una sfida che divide la città e accende gli animi come nessun’altra, trasformando lo stadio in un’arena dove ogni episodio può cambiare il destino di una stagione.

Infine, il gran finale: sabato 27 settembre alle 16:15 andrà in scena il Derby di Madrid. Atletico e Real si affronteranno al Civitas Metropolitano in una partita che non decreterà solo la supremazia cittadina, ma attirerà l’attenzione dell’intera Europa calcistica.

Tre derby, tre weekend consecutivi, un unico filo conduttore: la passione. Settembre diventa così il mese in cui la rivalità si trasforma in leggenda, con DAZN pronta a regalare agli appassionati un calendario senza eguali.

Lazio, Sarri ha in mente una rivoluzione in vista del Sassuolo

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La Lazio di Maurizio Sarri scenderà in campo domenica al Mapei Stadium di Reggio Emilia contro il Sassuolo di Fabio Grosso. La sfida delle ore 18:00 sarà fondamentale per Mattia Zaccagni e compagni ai fini di dare continuità alla roboante vittoria ottenuta tra le mura casalinghe dello Stadio Olimpico contro il Verona di Paolo Zanetti.

D’altro canto, i neroverdi sono chiamati a riscattarsi dopo un inizio di stagione deludente, che vede la rosa capitanata da Domenico Berardi ancora ferma a zero punti in classifica (unica squadra in Serie A ancora a secco di punti). Sul piano tattico mister Sarri sta pensando ad una rivoluzione, che potrebbe persistere anche nelle prossime gare.

L’adattamento al 4-3-1-2 dal 4-3-3 iniziale era stato già preannunciato in estate, ma, visti i numeri infortuni, tra cui quello di Gustav Isaksen, elemento chiave dell’attacco biancoceleste, il tecnico toscano ha optato per rimandare il tutto, facendo giocare sulla destra il meno esperto Cancellieri al posto del danese.

Tuttavia, piano piano i calciatori stanno rientrando dai rispetti acciacchi, e il tempo della rivoluzione sembra essere – finalmente – arrivato. Fino al centrocampo tutto rimarrà uguale al 4-3-3, ma è in attacco che le cose cambieranno.

Lazio, si passa al 4-3-1-2: cosa cambierà in attacco

Capitan Zaccagni dovrebbe essere spostato dalla sinistra al ruolo di sotto punta, dietro agli attaccanti Dia e Castellanos. In questo sistema di gioco a sacrificarsi dovrebbero essere Isaksen e Cancellieri. Non è da escludersi un loro impiego come seconde punte. Pedro dovrebbe fare da vice-Zaccagni nella posizione di sottopunta o trequartista.

SASSUOLO-LAZIO: UNA VITTORIA CHE VALE DOPPIO

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La partita tra Lazio e Sassuolo, in programma domenica 14 settembre 2025, non è una semplice sfida di campionato: è un appuntamento fondamentale per il cammino dei biancocelesti

In un campionato equilibrato come la Serie A, ogni gara può diventare decisiva. La Lazio ha bisogno di vincere per restare agganciata alle prime posizioni e non perdere terreno rispetto alle dirette concorrenti.
Il Sassuolo, inoltre, non è un avversario da sottovalutare e affrontarlo richiede concentrazione e lucidità per tutti i novanta minuti. Vincere significherebbe dimostrare capacità di gestire qualsiasi tipo di avversario, senza cali di attenzione.

Il match di domenica va quindi oltre la semplice classifica: è un banco di prova, un’occasione per dimostrare forza, determinazione e carattere. Per la Lazio, vincere significherebbe lanciare un messaggio chiaro: questa squadra è pronta a lottare fino in fondo per i propri obiettivi stagionali.

Lazio, buone notizie dall’infermeria: rientri pesanti in vista del Sassuolo

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La sosta per le Nazionali è ormai alle spalle e a Formello si respira finalmente aria di normalità. Dopo una settimana a ranghi ridotti, la Lazio ritrova il gruppo quasi al completo per preparare la sfida contro il Sassuolo, in programma domenica 14 settembre al Mapei Stadium.

Sono tornati alla base tutti i giocatori impegnati con le rispettive selezioni. Zaccagni e Rovella hanno concluso il loro impegno con l’Italia, mentre Mandas (Grecia), Dia (Senegal), Dele-Bashiru (Nigeria), Hysaj (Albania) e Nuno Tavares (Portogallo) si sono regolarmente allenati con i compagni. Marusic, rientrato in anticipo dal ritiro del Montenegro a causa di un fastidio all’adduttore, lavora ancora a parte, ma le sue condizioni sono in miglioramento.

Resta qualche grana da gestire sul fronte infortuni. Patric e Gigot sono ancora fermi ai box, ma dallo staff medico arrivano segnali incoraggianti. La notizia più positiva riguarda Matías Vecino, che ha finalmente ripreso a lavorare con il gruppo dopo oltre un mese di stop. Un rientro prezioso per dare solidità al centrocampo biancoceleste.
Sospiro di sollievo anche per Lazzari: il terzino si era fermato la scorsa settimana per un affaticamento muscolare, ma i controlli hanno escluso lesioni. Il rientro in gruppo è atteso nei prossimi giorni, in vista del derby, match che nessuno vuole saltare.

La Lazio riparte con rinnovato entusiasmo e la voglia di lasciarsi alle spalle un inizio di stagione altalenante. E con la rosa finalmente (quasi) al completo, l’allenatore potrà finalmente contare su più soluzioni per una fase cruciale del calendario.

Il rilancio di Sarri su Castellanos: cosa bolle nel calciomercato Lazio?

Taty Castellanos: la promessa che potrebbe cambiare il calciomercato Lazio nel derby?

Scopri se l’attaccante argentino Taty Castellanos riuscirà a mantenere la sua forma esplosiva e diventare il protagonista assoluto della stagione biancoceleste, con un occhio al derby che potrebbe segnare il suo destino! #CalciomercatoLazio #Castellanos #SerieA

Nel contesto del calciomercato Lazio, Taty Castellanos emerge come una figura intrigante, capace di stupire con prestazioni da vero protagonista. La sua recente partita contro il Verona ha acceso la curiosità dei tifosi, mostrando un mix di gol, assist e giocate di qualità che fanno pensare a un potenziale campione. “Gol, assist, giocate di qualità e spirito di sacrificio: tutto ciò che si chiede a un attaccante moderno”, come descritto nelle cronache, sottolinea quanto sia vicino al profilo ideale, ma ora la domanda è: riuscirà a evolversi ulteriormente?

Il momento per Castellanos è decisivo, con la dirigenza che osserva attentamente i suoi passi successivi. Dopo una prova convincente, dove ha siglato un gol di testa (il quinto con questa specialità) e fornito due assist, l’argentino deve ora dimostrare costanza per influenzare le strategie future del club. Che cosa potrebbe accadere se conquistasse continuità e cinismo sotto porta, trasformando anche le occasioni più difficili in reti decisive?

Guardando avanti, le prossime sfide alimentano l’interesse: prima il Sassuolo, poi il derby contro la Roma, un appuntamento che potrebbe consacrarlo. Secondo fonti come Il Messaggero e Corriere dello Sport, a 26 anni, Castellanos è determinato a diventare il punto di riferimento offensivo. Le sue qualità, come visione di gioco e capacità di legare il reparto, sono evidenti, ma il vero enigma è se saprà essere quel “bomber spietato” capace di segnare i gol decisivi, anche quelli “sporchi” da rapace d’area nelle partite più complicate.

Per la Lazio, questa crescita interna potrebbe ridefinire le mosse di calciomercato, rendendo Castellanos una risorsa preziosa per il futuro. Se riuscirà a imporsi con regolarità, il club potrebbe ripensare le priorità per gennaio, trasformando una promessa in una certezza assoluta. Con il derby all’orizzonte, gli occhi sono tutti su di lui: sarà l’occasione per scrivere una nuova pagina nella storia biancoceleste?

Vecino rompe gli indugi: il piano Lazio per battere il Sassuolo

Vecino: il jolly tattico che potrebbe fare la differenza per la Lazio contro il Sassuolo? #LazioSassuolo #SerieA #Calcio

In vista del match cruciale di Serie A contro il Sassuolo, l’allenatore sta valutando con attenzione le opzioni a centrocampo per la Lazio, considerando i rientri e il recupero di giocatori chiave. Al centro delle scelte c’è Matías Vecino, che sembra pronto a cogliere un’opportunità da titolare contro i neroverdi, alimentando curiosità su come potrebbe influenzare l’equilibrio della squadra.

Con Guendouzi e Rovella confermati come pilastri sulla destra e come regista, il vero enigma resta la fascia sinistra. Dele-Bashiru, reduce dal suo impegno con la nazionale nigeriana, necessita ancora di tempo per raggiungere la forma ideale e adattarsi al sistema di gioco biancoceleste, lasciando spazio a dubbi tattici che potrebbero decidere l’esito della partita.

Ecco dove Vecino entra in gioco: l’uruguaiano è finalmente tornato al top dopo un periodo di stop, portando con sé esperienza e affidabilità nel ruolo di mezzala sinistra. La sua conoscenza approfondita del sistema, avendolo seguito in passato, lo rende una scelta intrigante e potenzialmente decisiva, capace di suscitare interesse su come gestirà le pressioni di un incontro così tattico.

Come alternativa, c’è Reda Belahyane, un giovane talento che ha impressionato nel match contro il Verona con un assist vincente per Boulaye Dia. Anche lui è in fase di adattamento e potrebbe fornire freschezza a gara in corso, ma la presenza di un veterano come Vecino aggiunge un valore unico in una sfida intensa come Lazio–Sassuolo, dove l’esperienza potrebbe fare la differenza.

Vecino non è una novità per la Lazio: il suo rinnovo estivo è stato cruciale per affrontare le emergenze in mediana, come riportato da fonti attendibili. Essere un elemento esperto in un reparto giovane e motivato lo rende ancora più essenziale, alimentando la curiosità su come il suo contributo possa elevare le prestazioni della squadra.

In base a quanto confermato da Cittaceleste.it, Vecino è tornato a disposizione questa settimana ed è considerato “un’alternativa di peso ed esperienza” per la partita di domenica, un dettaglio che sottolinea il suo potenziale impatto.

In definitiva, il suo ruolo non si limita al campo, ma si estende anche allo spogliatoio, dove potrebbe essere determinante. Con Lazio–Sassuolo come prima vera prova stagionale per lui, Vecino ha l’opportunità di trasformare le aspettative in realtà, rendendo questo match un momento chiave nel progetto tecnico della squadra.

Calciomercato Lazio, Simic verso l’addio? Difensore in trattative avanzate con rivale

Svolta nel Calciomercato: Simic sfuma per 20 milioni, e ora? Cosa bolle in pentola per la Lazio? #Lazio #Calciomercato #Simic

Immaginate di essere a un passo da un colpo di mercato che poteva rinforzare la difesa della vostra squadra preferita, solo per vederlo scappare via all’improvviso. È proprio ciò che sta accadendo nel mondo del calciomercato della Lazio: Jan-Carlo Simic, il giovane difensore ex Milan, non indosserà più la maglia biancoceleste. Da tempo nel mirino della società romana, Simic era visto come l’ideale rinforzo per il reparto arretrato, grazie alla sua duttilità e esperienza internazionale. Ma nelle ultime ore, tutto è cambiato in modo drastico.

La notizia che fa alzare le antenne è questa: Simic lascia l’Anderlecht e si trasferisce in Arabia Saudita, con l’Al Ittihad che ha battuto la concorrenza – inclusa la Lazio – con un’offerta impossibile da ignorare. Come riportato dal giornalista Fabrizio Romano, l’accordo tra il club saudita e l’Anderlecht è stato chiuso sulla base di circa 20 milioni di euro, bonus compresi. Per il giocatore, si parla di un contratto quadriennale con cifre da capogiro, qualcosa che i club europei di secondo piano farebbero fatica a eguagliare. Viene da chiedersi: quanto può influenzare una mossa del genere il futuro della Lazio?

Per la Lazio, questa trattativa era più di un semplice acquisto; era una mossa strategica per costruire una rosa solida in prospettiva. Con Simic fuori dai giochi, il direttore sportivo Fabiani deve ora rivedere i piani e scartabellare la lista dei potenziali difensori. La squadra rimane attiva sul mercato, consapevole della necessità di un rinforzo affidabile per affrontare una stagione piena di sfide. Non è solo una questione di numeri, ma di garantire stabilità in difesa.

Il reparto arretrato biancoceleste ha urgenza di certezze, soprattutto considerando l’età di alcuni elementi e i problemi fisici che hanno afflitto la squadra. Ecco perché la caccia a un difensore centrale resta una priorità assoluta: gli occhi della Lazio si spostano ora su campionati come Ligue 1, Bundesliga e Premier League, alla ricerca di un profilo giovane, pronto e con ampi margini di crescita. Chissà quali sorprese potrebbero riservare queste piste?

La delusione per la mancata chiusura dell’affare Simic è evidente, ma la dirigenza laziale non si arrende e guarda avanti. Il calciomercato resta aperto a nuovi scenari e possibili occasioni dell’ultimo minuto, con l’obiettivo di trovare quel tassello mancante per completare la rosa. L’avventura di Simic in Arabia è ormai ufficiale, ma per la Lazio, la ricerca del difensore perfetto è appena ripartita, e i tifosi si chiedono: chi sarà il prossimo?

Futuro incerto per lo stadio Lazio: dubbi sulla ristrutturazione del Flaminio e le novità in arrivo?

Il futuro dello stadio Flaminio della Lazio è appeso a un filo? Scopri le ombre sul progetto #LazioStadio #RomaSport

Il dibattito sul nuovo stadio della Lazio sta accendendo le passioni dei tifosi e degli appassionati, con interrogativi che lasciano tutti in suspense. Mentre la società biancoceleste spinge per un impianto moderno, un esperto come il giornalista Alberto Abbate ha espresso dubbi significativi durante un’intervista su Radio Laziale, evidenziando i complicati intrecci burocratici e istituzionali che potrebbero bloccare tutto.

Abbate non ha mezze misure e avverte: «Il Flaminio non passerà la sovrintendenza». Questa dichiarazione sottolinea come il presidente Lotito stia procedendo con estrema cautela, preparando un dossier dettagliato per superare ogni ostacolo. Ma è proprio questa strategia, secondo Abbate, a rivelare i rischi nascosti: un piano così minuzioso serve per convincere le autorità più rigide, eppure i ritardi accumulati potrebbero tradursi in un fallimento.

Nonostante le novità normative, come l’introduzione del commissario straordinario per i progetti sportivi strategici, l’ottimismo è limitato. Abbate smonta le aspettative con parole chiare: «Il commissario sarà nominato, ma non avrà poteri superiori alla sovrintendenza. In pratica servirà più a bypassare i Comuni che ad accelerare davvero l’iter». Questo scenario fa sorgere una domanda: il nuovo stadio riuscirà davvero a superare questi intoppi?

Dietro il progetto c’è un’ambizione affascinante, con l’idea di un Flaminio trasformato in uno stadio da 50.000 posti, integrato in un complesso polifunzionale per la squadra e la città. L’obiettivo è avere tutto pronto tra il 2028 e il 2030, con un investimento stimato tra i 300 e i 400 milioni di euro, che potrebbe ridisegnare il futuro del calcio a Roma.

Ma quali sono gli scogli rimasti? Il dossier presenta criticità evidenti, come la contraddizione con le norme sul recupero degli edifici storici e la mancanza di un piano di fattibilità completo e conforme alle regolazioni urbanistiche. Il Campidoglio ha già espresso osservazioni che hanno rallentato il processo durante l’ultima conferenza dei servizi, lasciando aperti dubbi su come procedere.

In ultima analisi, il nuovo stadio della Lazio è un sogno che rischia di svanire se non si passa a una fase decisiva. Serve un rafforzamento delle documentazioni tecnico-legali e una comunicazione più trasparente con le istituzioni, altrimenti questo ambizioso progetto potrebbe rimanere solo un’ipotesi, alimentando ulteriormente la curiosità su cosa riserva il futuro per la squadra.

Calciomercato Lazio: nuova svolta per Insigne, cosa deciderà il futuro?

L’incertezza di Insigne nel calciomercato Lazio: un intreccio di speranze e mosse strategiche #Calciomercato #Lazio #Insigne

Nel mondo frenetico del calciomercato, il caso di Lorenzo Insigne con la Lazio sta accendendo curiosità tra i tifosi e gli osservatori. L’ex attaccante del Napoli è attualmente a Roma e ha espresso chiaramente il suo desiderio di tornare a lavorare con l’allenatore che lo ha lanciato, ribadendo un legame solido nato ai tempi partenopei. Ma cosa potrebbe riservare il futuro? Mentre le trattative sembrano danzare tra opportunità e ostacoli, Insigne ha rifiutato diverse offerte, tra cui un tentativo recente dal Sassuolo, convinto che solo la Lazio possa ridargli il ruolo che merita sul campo.

Dall’altra parte, la dirigenza biancoceleste aveva tracciato una linea netta all’inizio di agosto, con il DS Angelo Fabiani che ha chiarito la strategia del club. «La nostra linea è chiara: puntiamo sui giovani», aveva affermato, mettendo quasi un freno definitivo a qualsiasi idea di ingaggiare un giocatore esperto come Insigne. Questa dichiarazione ha alimentato dubbi e speculazioni, lasciando i fan a chiedersi se davvero non ci sia spazio per un talento del suo calibro.

Tuttavia, negli ultimi giorni, c’è stato un piccolo spiraglio: il presidente Claudio Lotito ha incontrato informalmente l’agente di Insigne, Vincenzo D’Amico, e questo ha fatto alzare qualche antenna. Si mormora che potrebbe essere un gesto per rispondere a pressioni interne, dato che l’allenatore ha accantonato altre piste pur di puntare su un profilo navigato come Insigne. Ma è solo un segnale vago, che rende la storia ancora più intrigante – riuscirà a trasformarsi in qualcosa di concreto?

Nonostante queste piccole aperture, fonti come Corriere dello Sport invitano alla prudenza: al momento, non c’è stato alcun sviluppo reale dopo quell’incontro. Lotito, tornato a Roma domenica scorsa, non ha avviato trattative ufficiali con l’entourage del giocatore, e tutto sembra in standby in attesa di decisioni definitive da parte della società. Questa attesa prolungata mantiene alta la tensione, con il destino di Insigne che pende da un filo.

Per la Lazio, Insigne potrebbe essere un acquisto di grande impatto, portando esperienza, qualità e carisma in squadra. Eppure, la sua età e l’attenzione del progetto sui giovani stanno creando un equilibrio precario: da una parte il desiderio di accontentare le richieste dell’allenatore, dall’altra la necessità di mantenere una visione a lungo termine. Alla fine, il capitolo sul calciomercato biancoceleste legato a Insigne resta sospeso, con segnali incoraggianti e smentite che tengono tutti col fiato sospeso – solo il tempo dirà se arriverà un passo decisivo, in linea con le strategie della stagione.

Lazio, Sarri esulta: quel talento pronto a trascinare la squadra!

Il talento emergente di Belahyane che sta accendendo la Lazio! Scopri come questo giovane centrocampista marocchino potrebbe rivoluzionare il centrocampo biancoceleste. #Lazio #Belahyane #SerieA #TalentiCalcio

La Lazio è focalizzata sul futuro, e Reda Belahyane potrebbe essere una delle sorprese più intriganti. Dopo il suo ottimo impatto nella gara contro il Verona, con tanto di assist per il gol del 4-0 realizzato da Boulaye Dia, il giovane centrocampista marocchino sta guadagnando fiducia e attenzioni. A Formello si respira grande curiosità attorno a questo classe 2004, che sembra aver convinto anche l’allenatore.

Arrivato come regista, Belahyane sta vivendo una trasformazione tattica importante all’interno della Lazio. L’allenatore lo sta infatti adattando al ruolo di mezzala sinistra, una posizione che richiede tempi d’inserimento, copertura e capacità di dialogare con gli attaccanti. Fin dai primi allenamenti, il ragazzo ha mostrato grande capacità di apprendimento e disponibilità, caratteristiche fondamentali nel calcio attuale.

Durante la sosta per le nazionali, Belahyane è rimasto ad allenarsi con lo staff a Formello, sfruttando ogni momento per crescere dal punto di vista fisico e tattico. La sua applicazione ha colpito positivamente l’allenatore, che ora lo considera una valida alternativa per la mediana.

In vista della sfida Lazio–Sassuolo, terzo turno di Serie A, il centrocampo biancoceleste è in allarme. Dele-Bashiru è ancora impegnato con la Nigeria, mentre Vecino ha appena ripreso ad allenarsi con il gruppo. Un contesto che apre le porte a una possibile partenza da titolare per Belahyane. Non sarebbe solo una scelta di necessità, ma anche un segnale: la Lazio sta puntando con decisione su un progetto che prevede l’inserimento graduale dei giovani più promettenti. Il centrocampista marocchino ha mostrato di saper reggere la pressione e di avere personalità, due aspetti che l’allenatore ritiene fondamentali.

Il cammino di Belahyane è appena iniziato, ma a Formello cresce la convinzione di avere tra le mani un potenziale titolare del futuro. La Lazio sta costruendo un’identità precisa, dove esperienza e gioventù si fondono per creare una squadra competitiva su più fronti. E Belahyane potrebbe presto diventarne uno dei volti principali.

Sorpresa in casa Lazio: Sarri opta per un cambio inaspettato contro il Sassuolo?

Possibile sorpresa nella Lazio contro il Sassuolo: un giovane talento in rampa di lancio?

Immaginatevi la tensione prima di una partita cruciale: la Lazio si prepara ad affrontare il Sassuolo, e nel cuore del centrocampo potrebbe esserci una mossa inaspettata che cambierà le carte in tavola. Reda Belahyane, il giovane marocchino arrivato come regista, è sempre più in pole position per una maglia da titolare come mezzala sinistra. Con i suoi progressi rapidi e un ruolo tattico che sta evolvendo, questa potrebbe essere l’occasione che fa la differenza – chissà se riuscirà a stupire tutti fin dal primo minuto? #Lazio #Sassuolo #CalcioItaliano #SerieA

La novità ruota intorno alla trasformazione di Belahyane, che sta completando con successo il suo percorso verso un profilo più dinamico come incursore. Questa evoluzione è un aspetto chiave per i biancocelesti, specialmente in vista di sfide impegnative, e il suo recente exploit contro il Verona ha acceso i riflettori. Pensateci: un assist vincente per il gol del 4-0 di Dia ha non solo confermato i suoi miglioramenti, ma ha anche alimentato la curiosità su quanto possa incidere in futuro.

Come sottolinea La Repubblica, il vantaggio di Belahyane è stato quello di rimanere a Formello durante la sosta per le nazionali, permettendo un lavoro mirato sui movimenti e i meccanismi di una mezzala. Questo focus esclusivo lo ha aiutato ad accelerare l’apprendimento, rendendolo una opzione sempre più affidabile per la squadra – un dettaglio che potrebbe fare la differenza in partite come quella contro il Sassuolo.

La sua candidatura per l’undici iniziale è rafforzata dalle condizioni degli altri candidati al ruolo. Dele-Bashiru è tornato solo di recente dagli impegni con la nazionale nigeriana, e Matias Vecino si è riunito al gruppo soltanto ieri dopo un infortunio prolungato. In questo scenario, vedere Belahyane in campo dal primo minuto non è solo plausibile, ma potrebbe essere la mossa astuta che dà un edge alla Lazio.

Per Belahyane, salire di livello potrebbe significare molto di più di una semplice partita: con il Marocco già qualificato per i Mondiali del 2026, buone prestazioni con la Lazio rappresentano un passo decisivo verso un posto in nazionale. Questa opportunità non fa che accrescere l’interesse intorno a lui, rendendo la sfida contro il Sassuolo un momento da non perdere per i tifosi e gli appassionati di calcio.

Lazio, Romagnoli di nuovo con Sarri: il futuro resta in bilico?

Alessio Romagnoli è pronto a tornare in campo per la Lazio dopo la squalifica, ma il suo futuro e il rinnovo restano incerti. Scopri i dettagli su questo intrigante capitolo biancoceleste! #Lazio #Romagnoli #Calcio

Alessio Romagnoli, il difensore centrale classe 1995 e leader della difesa biancoceleste, è finalmente pronto a rientrare in azione. Dopo aver scontato le due giornate di squalifica per l’espulsione rimediata contro il Lecce nella parte finale della scorsa stagione, l’ex capitano del Milan sarà di nuovo disponibile per la squadra, segnando un momento chiave per il gruppo capitolino.

Il suo ritorno arriva in un contesto pieno di interrogativi, soprattutto considerando quanto Romagnoli fosse vicino all’addio durante l’estate. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, fattori come l’uscita di Marco Baroni, l’esclusione dalle competizioni europee e la sensazione di una possibile smobilitazione avevano spinto il difensore a pensare di lasciare compagni e staff, creando non poco suspense tra i tifosi.

Tuttavia, il ritorno di Sarri ha cambiato le carte in tavola, grazie al legame stretto che Romagnoli mantiene con il tecnico. Questa fiducia reciproca ha convinto il giocatore a rimanere a Roma, ma ora l’attenzione si sposta sul contratto, che resta un nodo da sciogliere: Romagnoli è legato alla Lazio fino al 2027 con un ingaggio da 3 milioni di euro netti a stagione, rendendolo il secondo giocatore più pagato dopo Mattia Zaccagni.

Al momento, il difensore aspetta un confronto diretto con la dirigenza, e durante l’estate non ci sono stati incontri ufficiali a causa del blocco del mercato. L’entourage del giocatore, rappresentato dall’agente Enzo Raiola, ha ricevuto solo l’aggiornamento che tutti i rinnovi sarebbero stati congelati. Secondo indiscrezioni, la società potrebbe proporre una rimodulazione, estendendo l’accordo con una leggera riduzione dell’importo annuale.

Nel frattempo, Romagnoli è focalizzato sul campo e pronto a riprendersi il posto da titolare nella sfida contro il Sassuolo. Questo suo rientro ufficiale potrebbe essere l’inizio di una nuova era di stabilità per la Lazio, sia sportiva che societaria, lasciando i fan con la curiosità di vedere come evolveranno le cose.

Guendouzi e la sfida per i gol: Sarri lo rilancia alla Lazio

Guendouzi punta a rinascita personale: può cambiare le sorti della Lazio? #Lazio #Guendouzi #CalcioItaliano #SfidaDelGol

Matteo Guendouzi, il centrocampista francese di 24 anni, è pronto a diventare il perno della Lazio in un momento decisivo della stagione. Arrivato nella capitale italiana dall’OM nell’estate 2023, il giocatore con trascorsi all’Arsenal e all’Hertha Berlino si è rapidamente affermato come un elemento essenziale per il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri, grazie al suo stile di gioco organizzato e ad alta intensità.

Guendouzi non è solo un tassello tattico per la squadra: la sua leadership, la grinta in mezzo al campo e la capacità di guidare i compagni lo rendono indispensabile. Ma per il francese c’è un obiettivo più grande che va oltre Roma: riconquistare un posto nella Nazionale francese, da cui è stato escluso dal CT Didier Deschamps. Per riuscirci, deve elevare le sue prestazioni e contribuire di più in attacco.

Il tallone d’Achille: la freddezza sotto porta. I dati non mentono: in 234 presenze tra Serie A, Ligue 1, Bundesliga e Premier League, ha segnato solo 12 gol, una media insufficiente per un talento come lui. Il tecnico gli ha chiesto espressamente di aumentare il suo apporto realizzativo, vedendo in Guendouzi un potenziale centrocampista completo.

Il francese ha un traguardo chiaro: superare i suoi 5 gol in una stagione, record stabilito al Marsiglia. Per farlo, dovrà affinare la precisione nei tiri e sfruttare meglio le occasioni, specialmente negli inserimenti, una delle sue armi migliori.

In una Lazio che mira a stare ai vertici del campionato italiano e a brillare in Europa, Guendouzi è un elemento strategico. La sua evoluzione in zona gol non solo rafforzerebbe l’attacco della squadra, ma potrebbe anche persuadere Deschamps a richiamarlo per le prossime gare internazionali. I tifosi biancocelesti sperano che la determinazione di Guendouzi si trasformi in reti decisive, mentre per lui la posta in gioco è doppia: portare in alto la Lazio e tornare a indossare la maglia dei Bleus.