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Il Como incanta contro la Lazio, ma è anche la perfetta rappresentazione di ciò che in Italia non funziona

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Sapete quanti giocatori italiani ha schierato il Como in campo contro la Lazio? zero. Fabregas, attaccato duramente proprio per questo motivo dagli addetti ai lavori, durante la conferenza stampa post match è stato chiaro ed esaustivo sull’argomento, raccontando ai giornalisti lì presenti la verità:

“NON SIAMO RIUSCITI A TROVARE GIOCATORI ITALIANI FORTI E ADATTI AL NOSTRO SISTEMA DI GIOCO”

Tutto questo deve far riflettere. Ci deve far pensare a cosa realmente non va nel nostro calcio, nel calcio italiano: uno dei campionati più gloriosi e storici dell’intero panorama sportivo mondiale.

In Inghilterra, Max Dowman, classe 2009, a poche ore dall’essere 2010, dell’Arsenal, si appresta a diventare il più giovane marcatore della storia della Premier League, 15 anni. Per un incredibile gioco del destino, il record potrebbe essere levato proprio a Cesc Fabregas, che segnò la sua “giovanissima” rete il 25 agosto 2004. Sì, il 25 agosto, esattamente il giorno di Como-Lazio.

Tante le coincidenze, ma il problema reale persiste e fa paura. Tuttavia, le parole del tecnico spagnolo potrebbero non tornare. La Cremonese ha vinto per la prima volta nella sua storia allo Stadio San Siro contro il Milan con 16 italiani su 23 nella rosa. Quindi, ricapitolando, gli italiani ci sono, ma non sono giovani, e i giovani che ci sono non sono forti.

La domanda resta una: quanto tempo servirà al nostro calcio per tornare ai vecchi splendori di un tempo?

Calciomercato Lazio, sarà lui il nuovo difensore biancoceleste vice-Gila

La Lazio pensa già a progettare il futuro. La sessione di calciomercato che sta per concludersi, causa blocco imposto dalla Covisoc, non ha regalato alcuna gioia ai tifosi laziali. Inoltre, nei precedenti mesi si sono venute a creare molteplici situazioni spiacevoli per il DS Fabiani, mister Sarri e il Presidente Lotito.

Una di queste è legata al futuro di due difensori della rosa: Samuel Gigot e Mario Gila. Il francese è fuori dal progetto tecnico di mister Sarri, per questo motivo si cercano acquirenti già da questa sessione di trattative; per lo spagnolo la situazione è ben diversa. Infatti, sono molti i club interessati al difensore, che, nonostante le numerose lusinghe, non si muoverà dalla Capitale, almeno per ora.

Tuttavia, la società biancoceleste non vorrà farsi trovare impreparata quando l’addio di Gila sarà compiuto. Pertanto, secondo Transferfeed, la Lazio ha messo gli occhi su Jan-Carlo Simic dell’Anderlecht. Il club belga valuta il difensore sugli 8 milioni di euro, cifra abbondantemente alla portata delle classe del club del Presidente Lotito.

Addirittura, Het Laatste Nieuws riferisce come le trattative tra la Lazio e l’Anderlecht siano già iniziate. Il profilo del serbo sembrerebbe perfetto per sostituire un calciatore importante come Mario Gila. Si attendono futuri aggiornamenti

Baroni, l’Inter resta indigesta. L’appello dei tifosi: “Non è lui il nostro allenatore”

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Il nuovo Torino di Marco Baroni ha perso l’esordio stagionale in Serie A per 5 a 0 contro l’Inter. Il tecnico toscano non è nuovo a questi passivi così pesanti. Già nella passata stagione il 6 a 0 ricevuto proprio contro i nerazzurri, allora guidati da Simone Inzaghi, e il 5 a 0 contro il Bologna avevano mosso molte perplessità sul suo operato.

La sfiducia nei confronti dell’allenatore al seguito di quei risultati è stata talmente elevata da far pensare che probabilmente senza quei passivi così esagerati il tecnico potrebbe trovarsi ancora sulla panchina biancoceleste. Cambiano i colori, ma non la sostanza. Ancora una volta l’Inter infligge una dura lezione a Baroni e i suoi.

Al termine del match il Torino ha pubblicato sui social il consueto post ritraente il risultato finale del match. In quest’ultimo non sono tardati i commenti negativi sull’operato della società e sulle mosse tattiche avanzate da mister Baroni. Il famigerato hashtag “Baroni out” ora è un vero e proprio mantra tra i tifosi granata, dopo appena una partita.

La sensazione è che Baroni non goda a pieno della fiducia dell’ambiente, a tal punto che molti fan già rimpiangono l’ex tecnico Paolo Vanoli tramite commenti espliciti, quali: “Baroni non è il mio allenatore, Paolo Vanoli tutta la vita”

Lazio, futuro nel segno di Nicolò Rovella: pronto il rinnovo fino al 2030

La Lazio guarda avanti e punta con decisione sulla continuità. Dopo una sessione di calciomercato estiva senza colpi eclatanti, il club biancoceleste sembra voler costruire le proprie ambizioni future attorno a uomini già presenti in rosa, valorizzando talento e affidabilità. In quest’ottica si inserisce la volontà, riportata da Tuttosport, di prolungare il contratto di Nicolò Rovella fino al 2030.

Un segnale forte da parte del presidente Claudio Lotito e della dirigenza, che confermano così la piena fiducia nel giovane regista classe 2001. L’attuale accordo, in scadenza nel 2025, verrebbe esteso di ben cinque anni, a testimonianza di una scelta strategica chiara: costruire una Lazio del futuro solida e radicata su certezze tecniche e caratteriali.

Arrivato nella Capitale dalla Juventus tra grandi aspettative, Rovella ha vissuto una stagione complicata dagli infortuni, ma ha saputo farsi notare per le sue doti: intelligenza tattica, ordine in mezzo al campo e capacità di gestione dei ritmi di gioco. Cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Genoa, ha sempre mostrato maturità superiore alla sua età, rendendosi un profilo prezioso per ogni allenatore.

Il possibile rinnovo si inserisce in un più ampio piano di consolidamento tecnico. In assenza di grandi acquisti, la Lazio ha deciso di puntare sulla valorizzazione interna, blindando quei calciatori che possono rappresentare un pilastro per il presente e per il futuro. Con Rovella, il club si metterebbe anche al riparo da eventuali interessamenti di altri club, sempre più attenti ai giovani italiani affidabili.

Nel centrocampo biancoceleste si prospetta dunque un duello stimolante con Danilo Cataldi per il ruolo di regista titolare. Una sfida che potrà solo accrescere il livello di competitività interna, ma la rinnovata fiducia della società nei confronti di Rovella potrebbe essere la spinta decisiva per consacrarlo come punto fermo della Lazio del domani.

La Lazio fa i conti con l’infermeria prima del Verona: la situazione infortunati

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A pochi giorni da Lazio-Verona, in programma domenica 31 agosto 2025 allo Stadio Olimpico, Maurizio Sarri deve fare i conti con un’infermeria ancora piuttosto affollata. Le assenze pesano e potrebbero condizionare le scelte di formazione contro una squadra che si è mostrata compatta e aggressiva all’esordio stagionale.

Tra i giocatori indisponibili spicca Samuel Gigot, fermo dal 25 luglio per un problema alla schiena: il difensore francese dovrebbe rientrare solo nei primi giorni di settembre. Situazione simile per Gustav Isaksen, alle prese con la mononucleosi che lo tiene lontano dal campo da oltre un mese. L’attaccante danese, atteso come alternativa preziosa sugli esterni, tornerà in gruppo non prima della sosta per le Nazionali.

Non sarà della partita nemmeno Patric, vittima di una lesione muscolare al retto femorale: lo spagnolo ha come obiettivo il recupero dopo la gara col Verona, mentre per Matías Vecino la situazione resta più incerta. L’uruguaiano è alle prese con un problema alla coscia che richiede ancora valutazioni mediche.

Infine, anche Belahyane è ancora in fase di recupero, con tempi da definire. La Lazio, quindi, si presenta all’appuntamento con gli scaligeri con una rosa ridotta e la necessità di affidarsi ai titolari rimasti a disposizione. La formazione dovrebbe essere quella vista a Como nella precedente giornata.

Biglietti Lazio Verona: prezzi e modalità d’acquisto

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La partita Lazio–Hellas Verona si giocherà domenica 31 agosto 2025 alle ore 20:45 allo Stadio Olimpico di Roma, valida per la 2ª giornata del campionato di Serie A Enilive. La vendita dei tagliandi è iniziata il 21 agosto 2025 a partire dalle ore 12:00, per tutti i settori.

I biglietti sono disponibili online tramite il circuito Vivaticket, e presso i punti vendita Lazio Style 1900 per categorie specifiche.

All’acquisto online è prevista una commissione di servizio pari al 3,80%. Le agevolazioni previste includono: Invalidi Civili al 100% e non deambulanti con accompagnatore, acquistabili esclusivamente in negozio Lazio Style 1900; Under 16, nati dal 1° gennaio 2009, possono acquistare biglietti ridotti; Under 14 (nati dal 1° gennaio 2011) entrano gratis se accompagnati da un genitore (o parente fino al 4° grado) con biglietto a pagamento, ritirando un tagliando omaggio nominativo insieme all’accompagnatore pagante.

In sintesi: per partecipare al match, è possibile comprare i biglietti online su Vivaticket oppure in negozio Lazio Style 1900 (per le categorie speciali), entro il 31 agosto 2025. Il costo finale comprenderà una commissione del 3,80%, quindi è importante verificare i prezzi a seconda del settore scelto.

I prezzi

Per Lazio-Verona i biglietti partono da 30 euro per il settore ospiti, con commissione del 3,8% su Vivaticket. In vendita anche nei Lazio Style 1900 con riduzioni Under 16 e omaggi Under 14 accompagnati. Tribuna Monte Mario da 69 euro.

Lotito, il presidente controverso, irrompe in campo: domani è il giorno clou, che mossa sorpresa?

Allarme in casa Lazio: Lotito è pronto a entrare in scena dopo la pesante sconfitta contro il Como! Cosa deciderà il presidente per risollevare la squadra? #Lazio #SerieA

La stagione della Lazio è partita con il piede sbagliato, trasformando l’esordio in Serie A in un vero incubo. Sconfitta per 2-0 contro il neopromosso Como, con i biancocelesti che non hanno mai trovato il modo di reagire, apparendo lenti e prevedibili fin dai primi minuti. Questa debacle ha acceso i riflettori su una squadra che ha faticato a imporre il suo gioco, lasciando i tifosi con più domande che risposte.

Il 4-3-3 della Lazio è sembrato rigido e inefficace, con il centrocampo che non ha svolto il ruolo di filtro e gli attaccanti rimasti isolati. Sotto pressione costante, la difesa ha mostrato evidenti falle, permettendo al Como di dominare. Il Como ha sbloccato il risultato al 47’ con il gol di Douvikas, e il raddoppio è arrivato poco dopo con una splendida punizione di Paz. L’unica nota positiva è stata un gol annullato a Castellanos, ma è stato l’unico tiro in porta di una partita da dimenticare, che ha evidenziato limiti tattici e fisici preoccupanti.

Ora, la sconfitta suonata come un campanello d’allarme: la mancanza di concentrazione e reattività deve essere affrontata in fretta. Come scrive La Gazzetta dello Sport questa mattina in edicola, ieri la squadra ha svolto una seduta di scarico, mentre oggi è stato concesso un giorno di riposo. Domani, i giocatori torneranno ad allenarsi a Formello, ma c’è curiosità sull’eventuale presenza del presidente Lotito, che potrebbe parlare alla squadra per analizzare la debacle della prima giornata.

Intanto, da monitorare le condizioni di Isaksen, che potrebbe presto rientrare in gruppo dopo aver superato la mononucleosi. Con questi segnali di difficoltà, la Lazio dovrà invertire la rotta rapidamente per non restare indietro in campionato, e tutti si chiedono se l’intervento di Lotito sarà la scintilla per il cambiamento.

Lazio, il retroscena piccante: Sarri e l’umore da montagne russe dopo Como

Sconfitta d’esordio per la Lazio: retroscena da Como che fanno riflettere? #Lazio #SerieA #Calcio #Retroscena

La prima giornata di Serie A ha riservato una brutta sorpresa per la Lazio, battuta 2-0 dal neopromosso Como in una partita che ha evidenziato più di un problema. Con una prestazione deludente fin dai primi minuti, i biancocelesti sono apparsi lenti e prevedibili, incapaci di reagire a un avversario organizzato e dinamico. È un inizio che lascia spazio a interrogativi: cosa sta accadendo dietro le quinte di questa squadra?

Nel dettaglio della gara, il 4-3-3 della Lazio ha mostrato rigidità, con un centrocampo poco incisivo che non ha protetto la difesa, lasciando gli attaccanti isolati. Il Como ha dominato, sbloccando il risultato al 47′ con il gol di Douvikas e raddoppiando poco dopo con una punizione di Paz. L’unica nota per i laziali è stato un gol annullato a Castellanos, l’unico vero tiro in porta in una serata da dimenticare. Questa sconfitta non è solo un passo falso, ma un segnale che potrebbe rivelare limiti tattici e fisici da affrontare in fretta.

Come emerge dalle pagine di Il Corriere dello Sport oggi in edicola, al rientro da Como l’umore tra le fila dei capitolini era pessimo per tutti, bocche cucite. A quanti si apprende poi Sarri non avrebbe parlato ai suoi ieri mattina a Formello, scgeliendo la strategia morbida. È solito riflettere, rivedere la partita e analizzare a freddo, spiega il quotidiano. Questa scelta solleva curiosità: sarà l’occasione per un’analisi approfondita? La squadra riposerà oggi e si riunirà domani per una doppia seduta, dove una lezione video potrebbe aiutare a superare il flop.

In sintesi, questa battuta d’arresto mette in luce criticità che non possono essere ignorate. Sarri dovrà lavorare per ritrovare solidità, con risorse interne da valorizzare, come sottolinea l’analisi del giornale. È un momento di riflessione che potrebbe fare la differenza per il resto della stagione.

Dele-Bashiru, il nigeriano delude Sarri: che mosse ora per la squadra?

Dele-Bashiru delude in campo: cosa cambierà per la Lazio ora? #Lazio #Calcio #SerieA

Il centrocampo della Lazio sta rivelando limiti evidenti, e Dele-Bashiru si trova al centro delle critiche dopo la prestazione contro il Como. Il nigeriano è stato uno dei peggiori in quella zona del campo, non riuscendo a convincere e combinando troppo poco durante la partita. Questo ha lasciato i tifosi a chiedersi: è solo un momento no o c’è di più sotto la superficie?

Nella sfida con il Como, l’ex giocatore del Watford ha mostrato un difetto ricorrente che ha pesato sul risultato. Sul primo gol dei lariani ha lasciato un vuoto in mezzo al campo, salendo in pressione sul centrale avversario mentre Nico Paz si abbassava, trasformandosi da trequartista a mezzala. L’argentino si è ritrovato isolato, con Danilo Cataldi rimasto a centrocampo, e ha avuto tutto il tempo per servire Douvikas e aprire le marcature. Un errore già visto in passato con Baroni, che continua a rendere il suo ruolo un tallone d’Achille per la squadra biancoceleste.

Il reparto di centrocampo era quello che necessitava di più rinforzi, ma i blocchi di mercato l’hanno penalizzato, esponendo lacune chiare. Matteo Guendouzi è sempre dinamico, ma appare spesso nervoso, mentre Nicolò Rovella e Danilo Cataldi sono coinvolti in un ballottaggio imprevisto che li fa sentire entrambi titolari. Dele-Bashiru, invece, lotta per fare il salto di qualità, lasciando aperta la domanda: cosa può realmente offrire a questa Lazio?

Da qui a gennaio, le opzioni sono limitate alle risorse interne. Come spiega Il Corriere dello Sport, il tecnico potrebbe valutare cambiamenti, considerando schemi alternativi. Non ha mai abbandonato il 4-3-3, ma in estate aveva esplorato soluzioni d’emergenza, provando il 4-3-1-2 in allenamento. E nel finale contro il Como, per tentare una rimonta, ha optato per un 4-2-3-1, sostituendo Dele-Bashiru con Dia e posizionando Rovella e Guendouzi come mediani. Con questi aggiustamenti, la squadra potrebbe finalmente trovare equilibrio, ma solo il tempo dirà se basterà per invertire la rotta.

Tare shock: Ex Lazio trama un colpo epico per il Milan, scopri l’ingrediente segreto

L’ex Lazio Tare scatenato nel calciomercato: sogna un colpo da urlo al Milan! #Calciomercato #Milan #Vlahovic

Il direttore sportivo Igli Tare, reduce dalla sua esperienza alla Lazio, sta facendo parlare di sé al Milan con ambizioni altissime nel calciomercato. Al centro delle sue mosse c’è un obiettivo che potrebbe trasformare la squadra rossonera, attirando l’attenzione di tutti gli appassionati. Ma quali sono i dettagli di questa potenziale rivoluzione? Scopriamolo insieme, passo dopo passo.

La situazione più chiacchierata ruota intorno a Dusan Vlahovic, l’attaccante serbo della Juventus, la cui permanenza a Torino è sempre più incerta. Con il contratto in scadenza, Vlahovic è diventato un nome ambiti da vari club europei, e il Milan di Tare sembra essere in prima fila. Questa faccenda sta catturando l’immaginazione dei tifosi, che si chiedono se un trasferimento del genere potrebbe davvero accadere e cambiare le sorti della stagione.

Secondo l’esperto di mercato Matteo Moretto, l’intenzione di Vlahovic è chiara e, per ora, inamovibile: l’attaccante vorrebbe restare alla Juventus fino alla scadenza del contratto, tra un anno. In questo modo, potrebbe svincolarsi a parametro zero, ottenendo un potere contrattuale enorme per la prossima avventura. È una mossa astuta che evidenzia come i giocatori di oggi sappiano gestire il proprio destino con intelligenza, alimentando la curiosità su cosa deciderà di fare.

Il vero ostacolo in questa trattativa è lo stipendio del giocatore, che non sembra intenzionato a ridursi l’ingaggio. Questo rende complicato per la Juventus proporre un rinnovo e per altri club, come il Milan, avviare negoziati seri, visto che solo pochi in Europa possono soddisfare le sue pretese. Si tratta di una impasse che tiene tutti con il fiato sospeso, chiedendosi se qualcuno riuscirà a rompere questo stallo.

Tuttavia, il Milan non demorde: con Tare alla guida e l’allenatore Massimiliano Allegri, che ha già lavorato con Vlahovic, i rossoneri hanno mostrato un interesse concreto. Diverse sondaggi sono stati fatti per aprire una breccia, ma finora non c’è stata alcuna reale disponibilità dal giocatore. Le doti di Tare nel trovare talenti e l’esperienza di Allegri potrebbero essere la chiave per sbloccare quello che potrebbe diventare l’affare del secolo. Gli appassionati non possono fare a meno di chiedersi: sarà lui il colpo che ribalta tutto? Non resta che attendere gli sviluppi per scoprire come andrà a finire.

Lazio, Sarri sconvolge le abitudini: modulo rivoluzionario e mossa inaspettata che stupirà tutti!

Sconfitta shock per la Lazio contro il Como: rivoluzione in arrivo? #Lazio #SerieA #Calcio

L’esordio stagionale in Serie A per la Lazio si è trasformato in un incubo, con una sconfitta per 2-0 contro il neopromosso Como. Ma cosa accadrà ora? La squadra biancoceleste ha faticato a impensierire gli avversari, apparendo lenta, prevedibile e priva di reattività, mentre il Como ha dominato fin dall’inizio con un gioco organizzato e dinamico che ha esposto tutte le debolezze della formazione capitolina.

Il 4-3-3 inizialmente schierato dalla Lazio è sembrato rigido e incapace di fronteggiare la fluidità e gli scambi rapidi degli avversari. Il centrocampo non ha fornito il filtro necessario, lasciando gli attaccanti isolati e inefficaci per tutta la partita, mentre la difesa ha mostrato lacune evidenti sotto pressione costante. Il Como ha sbloccato il risultato al 47′ con il gol di Douvikas, seguito da una splendida punizione di Paz che ha chiuso i conti. L’unica reazione della Lazio è stata un gol annullato a Castellanos, l’unico tiro in porta di una prestazione da dimenticare.

Questa debacle suona come un campanello d’allarme per la Lazio, evidenziando limiti tattici e fisici che richiedono correzioni urgenti. La mancanza di concentrazione e reattività ha messo in discussione l’assetto attuale, lasciando spazio a speculazioni su un cambio di rotta immediato per non restare indietro rispetto alle rivali.

Come spiega oggi Il Messaggero in edicola, di cui riproponiamo un breve passaggio: «Sono due i concetti chiave di Sarri. Il primo è legato alle valutazioni che farà. Il secondo riporta alla frase pronunciata in conferenza: «Vediamo prima la realtà di questa squadra e poi decidiamo come giocare». Il riferimento può essere tecnico, legato alla modalità di gioco, meno palleggio e più profondità? La Lazio ha creato pericoli solo nel secondo tempo, quando ha trovato un paio di verticalizzazioni. Il gol di Taty era arrivato su lancione di Gila, sorprendendo la difesa alta di Fabregas. La frase di Mau può anche intendere una riflessione sul modulo, ma non per il Verona, in caso dopo la sosta. A fine luglio aveva pensato al 4-3-1-2. Ma con questo assetto Zaccagni dovrebbe giocare trequartista, l’alternativa è Pedro a 38 anni. Isaksen, ancora fermo, non avrebbe posto. Nel finale di Como Mau ha impostato il 4-2-3-1, erano entrati Pedro e Dia. Lo spagnolo a destra, Dia dietro Taty, Zaccagni a sinistra». Con questi indizi, il futuro della Lazio potrebbe riservare sorprese inaspettate.

Da quanto tempo la Lazio non vince all’Olimpico? Il record negativo

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6 mesi e 22 giorni senza vincere. Questo è il lasso di tempo che divide la Lazio dalla sua ultima vittoria in campionato. La Lazio non ha vinto in casa (all’Olimpico) dal 9 febbraio 2025, in occasione dell’uno a zero di misura contro il Monza.

Una striscia troppo lunga che, assolutamente, va tranciata di netto domenica sera nella gara contro il Verona del presidente Italo Zanzi che ha preso il posto di Maurizio Setti.

  • In Serie A, dopo quella vittoria contro il Monza il 9 febbraio, la Lazio ha collezionato sei pareggi consecutivi (Napoli 2-2, Udinese 1-1, Torino 1-1, Roma 1-1, Parma 2-2, Juventus 1-1,) e una sconfitta in casa, quella contro il Lecce che ancora brucia perché di fatto ha estromesso matematicamente la compagine di Baroni fuori dalle competizioni europee dopo ben otto anni consecutive.
  • La sequenza negativa in termini di risultati casalinghi ha raggiunto ben 7 partite consecutive senza vittoria, eguagliando uno dei record peggiori della storia del club (stagione 1989/90). La squadra non vince in casa da 105 giorni, partendo appunto dal 9 febbraio (lacronacadiroma.it).

La Lazio non vince all’Olimpico da circa 6 mesi e mezzo e domenica sera per la prima in casa davanti ai propri tifosi la squadra allenata da Sarri dovrà avere la meglio contro un buon Verona che ieri sera a Udine ha ottenuto un pareggio meritato .

Lazio, col Verona gara da brividi. Sarri torna all’Olimpico

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L’adrenalina è già alle stelle. In casa Lazio la situazione non è serena. E’ da febbraio che la la Lazio non vince all’Olimpico, quando sconfisse il poi retrocesso Monza per uno a zero.

La sconfitta di Como, batosta per quanto si è visto in campo, ha fatto ricicciare tutto il male e il peggio presente sulla piazza e pronto per essere gettato fuori con tutta la rabbia del caso.

Calma però, perché a Como si poteva perdere e la Lazio non sarà la prima ‘big’ a lasciare le penne allo stadio Sinigaglia. Il problema è che la squadra romana è stata surclassata per tutti i novanti minuti di gioco. Sembravi un allenamento/amichevole con la formazione Primavera. Non si può sapere se il gol di Castellanos poteva cambiare la trama di una partita, terribilmente lontana anni luce dal gioco di Sarri.

Lazio Verona, Stadio Olimpico bollente

La Curva Nord e tutti i tifosi della Capitolina, non aspettano altro che abbracciare la loro squadra del cuore. Una tifoseria che si è classificata quarta come numero di abbonati in Italia. Domenica sera si stimano circa 40.000 presenze per la ‘prima alla scala‘. Speriamo che lo spettacolo che vedranno i tifosi non sarà un dramma, ma un musical fatto di gol, gioie e cori soltanto di amore e affetto verso la squadra.

Calciomercato Lazio, il calciatore dice addio: ecco la sua nuova squadra

Il calciomercato della Lazio è fermo. Questo lo sappiamo. Tuttavia, nulla impedisce al DS Fabiani e al Presidente Lotito di completare operazioni in uscita per sfoltire la rosa a disposizione di mister Sarri. Il problema delle liste per la Serie A è un cavillo da risolvere entro pochi giorni, quindi: si aprano le danze.

Il problema delle liste

Ogni club può registrare 25 giocatori nella lista principale, di cui 4 cresciuti nel vivaio del club e 4 cresciuti in Italia. La Lazio, negli ultimi anni, ha faticato a inserire calciatori formati nel proprio settore giovanile e in generale nel sistema italiano, riducendo così lo spazio disponibile.

In pratica, non avendo abbastanza elementi “lista A” formati localmente, la società si ritrova costretta a lasciare fuori alcuni acquisti o giocatori della rosa, complicando le scelte di Sarri.

Chi verrà ceduto?

A rimanere fuori dal progetto tecnico del tecnico toscano sono principalmente Toma Basic e Samuel Gigot. Per il secondo, le offerte stanno arrivando, ma a rilento (qui per maggiori dettagli). Tuttavia, il club biancoceleste è fiducioso di concludere la cessione del francese prima della fine del calciomercato. Invece, per quanto riguarda il primo la situazione si inizia ora ad infiammare.

Secondo quanto riportato da Transferfeed, noto sito inglese specializzato nel calciomercato, l’Empoli nelle ultime ore si sarebbe fatta avanti per Toma Basic. Il croato ha il contratto in scadenza nel 2026, e il suo stipendio pesa 1.6 milioni di euro netti a stagione sulle casse biancocelesti. Motivo per cui la società è intenzionata a non trattare troppo a lungo per la sua vendita.

Su Transfermarkt il calciatore è valutato 800mila euro. L’Empoli ci pensa. Si attendono futuri aggiornamenti e possibili comunicati ufficiali da parte della Lazio in merito.

Lazio Verona: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

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La Lazio si prepara ad affrontare il Verona allo Stadio Olimpico nella seconda giornata di Serie A 2025/26. La partita è in programma domenica 31 agosto alle ore 20:45 e si annuncia equilibrata e combattuta. I biancocelesti vogliono rialzarsi dopo il brutto esordio contro il Como, mentre gli scaligeri puntano a fare bene in casa di una big.

Dove vederla in TV

Il match sarà trasmesso in diretta su DAZN, accessibile tramite Smart TV, PC, smartphone, tablet e console. Anche Sky Sport garantirà la diretta streaming tramite Sky Go e Now TV, permettendo ai tifosi di seguire la gara in qualsiasi luogo. Con più opzioni disponibili, tutti gli appassionati avranno la possibilità di non perdere l’incontro.

Probabili formazioni

Maurizio Sarri dovrebbe confermare il 4-3-3: tra i pali potrebbe essere la volta di Mandas dal primo minuto, mentre in difesa agiranno Marusic, Provstgaard, Gila e Nuno Tavares. A centrocampo, Guendouzi e Rovella saranno affiancati da Dele-Bashiru.

Ancora in dubbio Vecino. In attacco spazio a Zaccagni e Cancellieri, con Castellanos a completare il tridente. L’assenza di Romagnoli per squalifica obbligherà a qualche adattamento nel reparto difensivo.

Il Verona cercherà di sorprendere con compattezza e ripartenze rapide. La Lazio dovrà partire forte, controllare il ritmo e sfruttare le proprie qualità offensive per conquistare tre punti fondamentali davanti al proprio pubblico.

Lazio Verona, indisponibili e squalificati per la 2a giornata: ci sarà Vecino?

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La Lazio si prepara alla sfida contro il Verona del 31 agosto 2025, ma dovrà fare i conti con alcune assenze importanti. Gli infortuni e le squalifiche influenzeranno le scelte di Maurizio Sarri, che dovrà valutare attentamente la formazione per cercare di ottenere un risultato positivo dopo la pessima prestazione di Como.

Indisponibili

Tra gli indisponibili figurano Isaksen e Patric, entrambi fuori per problemi fisici, mentre Gigot non sarà convocato a causa di un infortunio. La nota positiva riguarda Vecino, che resta in dubbio ma potrebbe recuperare in tempo per la partita.

Il suo eventuale ritorno garantirebbe maggiore solidità e esperienza al centrocampo, elementi preziosi per affrontare un Verona pronto a sfruttare ogni occasione.

Squalificati

Tra i giocatori squalificati ecco Romagnoli, che dovrà saltare la seconda giornata e tornerà disponibile solo dalla terza. La sua assenza obbliga la difesa biancoceleste a qualche adattamento tattico, aumentando l’importanza del recupero di Vecino e delle prestazioni degli altri difensori.

Nonostante le defezioni, la Lazio punta a conquistare tre punti fondamentali. Sarri valuterà le condizioni di Vecino negli ultimi allenamenti e deciderà se inserirlo dal primo minuto o lasciarlo come alternativa in panchina.

La squadra dovrà affrontare il Verona con concentrazione, determinazione e organizzazione, sfruttando al massimo le proprie qualità offensive per avere la meglio in un match che si annuncia combattuto.

Inter travolge Torino 5-0: Baroni, ex Lazio, esordisce con un flop da manuale

Inter travolge Torino 5-0! Che inizio bollente per i nerazzurri, mentre l’ex Lazio Baroni affronta subito una tempesta. #SerieA #Inter #Torino #CalcioDrama

L’Inter ha inaugurato la stagione di Serie A con una dimostrazione di potenza assoluta, umiliando il Torino per 5-0 e lasciando tutti a chiedersi se questa squadra sia già lanciata verso la vetta. Immaginate la scena: i nerazzurri, guidati da una prestazione impeccabile, hanno dominato ogni aspetto del gioco, trasformando la partita in un monologo offensivo che potrebbe segnare l’inizio di una caccia al titolo davvero intrigante. Per il Torino dell’ex Lazio Marco Baroni, invece, è stato un battesimo del fuoco che fa sorgere mille domande su come correggere la rotta.

La gara si è accesa fin dal principio, con il primo gol che è arrivato al 18′ su un calcio d’angolo: Bastoni ha svettato di testa, superando il portiere granata e aprendo le danze. Questo momento ha destabilizzato completamente il Torino, che ha perso la sua compattezza e ha permesso all’Inter di prendere il controllo totale. Solo al 36′, Thuram ha siglato il raddoppio con un tiro preciso e letale, esponendo le fragilità difensive dei granata in modo quasi imbarazzante – una di quelle sequenze che ti fanno pensare: “Cosa sta succedendo laggiù?”

Nel secondo tempo, il copione si è ripetuto con un’intensità che tiene incollati allo schermo. Un errore in disimpegno del Torino ha spalancato le porte a Lautaro Martinez, che ha fissato il 3-0 approfittando dell’occasione. Poi, la doppietta personale di Thuram al 62′ con un colpo di testa ha praticamente chiuso i conti, mentre negli ultimi minuti un’altra leggerezza difensiva ha permesso a Bonny di siglare il 5-0 finale. È stato un finale spietato che sottolinea quanto la difesa granata sia stata protagonista in negativo, lasciando i tifosi a riflettere su cosa potrebbe riservare il futuro.

Questa vittoria clamorosa proietta l’Inter come una seria candidata al titolo, con un’organizzazione e un’efficacia offensiva che promettono sorprese entusiasmanti per il resto del campionato. Per il Torino, invece, la sconfitta è un campanello d’allarme che evidenzia la necessità di sistemare quelle gravi lacune difensive, con i supporter granata che hanno espresso la loro delusione abbandonando il settore ospiti prima del fischio finale – un gesto che dice molto su quanto questa partita abbia lasciato il segno. Chissà come risponderà Baroni alla prima vera sfida della sua avventura in granata?

Baroni a denti stretti dopo il 5-0 con l’Inter: “Cos’è successo e da dove ripartiremo”

Torino travolto all’esordio: cosa ha detto Baroni dopo il 5-0 con l’Inter? #SerieA #TorinoFC #Calcio

Immaginate una serata che inizia con speranze per una nuova stagione e finisce in un incubo totale: è esattamente ciò che è accaduto al Torino nella prima giornata del campionato 2025-2026. Sconfitta per 5-0 contro l’Inter, una delle grandi favorite, e una prestazione che ha lasciato tutti a chiedersi cosa non abbia funzionato nella squadra granata.

La squadra ha retto solo per i primi 18 minuti, quando un errore difensivo su calcio d’angolo ha permesso a Bastoni di sbloccare il risultato. Da lì, il crollo è stato rapido e inevitabile: Thuram ha segnato una doppietta, mentre Lautaro Martínez e Bonny hanno approfittato di disattenzioni, passaggi errati e una generale mancanza di concentrazione per ampliare il divario.

Le scelte iniziali dell’allenatore, come affidarsi a Simeone dall’inizio e confermare Ilkhan a centrocampo, non hanno prodotto gli effetti sperati. Nemmeno i cambi, con l’ingresso di Tameze e Aboukhlal, sono riusciti a invertire la rotta, evidenziando fragilità difensive che ora richiedono un intervento urgente.

La delusione si è diffusa anche tra i tifosi: oltre 2000 sostenitori presenti a San Siro hanno lasciato lo stadio prima del fischio finale, un chiaro segnale di frustrazione per una serata da cancellare in fretta. Ora, Baroni deve lavorare per ridare morale alla squadra in vista della prossima sfida contro la Fiorentina.

In conferenza stampa, l’allenatore ha spiegato la prestazione con parole schiette: «La squadra ha provato a fare delle cose che abbiamo preparato. Nel primo tempo abbiamo fatto anche bene ma occorre più determinazione. Quando esci da un primo tempo in cui l’Inter ha giocato con qualità non puoi concedere disattenzioni. Il punteggio ci deve dare dolore forte e sappiamo che abbiamo una settimana difficile. Nello sviluppo della manovra la squadra ha ricercato qualcosa. Oggi abbiamo fatto troppi regali»

Guardando al futuro, Baroni ha evidenziato i punti da migliorare: «In questo momento c’è poca solidità e dobbiamo sistemarla assolutamente. Davanti a noi oggi c’era una squadra forte ma c’è da lavorare sul blocco squadra. Non sono abituato a ragionare solo per reparto, è il sistema complessivo che conta. Ma è una situazione che sistemeremo di sicuro»

Con questa sconfitta, il Torino si trova di fronte a una stagione che potrebbe essere piena di ostacoli, ma le parole di Baroni lasciano intravedere la determinazione per una rinascita. Sarà interessante vedere come la squadra risponderà nelle prossime partite.

Lazio, il piano sfacciato per risorgere: cosa ribolle ora a Formello?

Lazio in crisi dopo l’esordio in Serie A: Quali sorprese attendono a Formello? #Lazio #SerieA #Como

La sconfitta casalinga contro il Como ha lasciato la Lazio con più domande che risposte, trasformando quello che doveva essere un debutto promettente in un vero e proprio incubo. Con la squadra apparsa lenta e senza idee fin dai primi minuti, i tifosi si chiedono ora come i biancocelesti riusciranno a invertire la rotta. Cosa accadrà nei prossimi allenamenti a Formello? Potrebbe essere l’occasione per rivelare un piano di ripresa che tiene tutti col fiato sospeso.

In campo, il Como ha dominato la scena, imponendo un gioco fluido e dinamico che ha messo in difficoltà i giocatori della Lazio. La formazione biancoceleste, schierata con un 4-3-3 rigido e prevedibile, non è riuscita a fermare gli scambi rapidi degli avversari, lasciando il centrocampo privo di incisività e gli attaccanti isolati. La difesa, sotto costante pressione, ha mostrato lacune evidenti, alimentando la curiosità su quali correzioni tattiche potrebbero emergere nei prossimi giorni.

Il match è stato sbloccato al 47′ con una rete di Douvikas, che ha rotto l’equilibrio dopo un primo tempo totalmente controllato dal Como. Il raddoppio è arrivato con una splendida punizione di Paz, spegnendo le residue speranze della Lazio. L’unica reazione degna di nota è stata un gol annullato a Castellanos, l’unico tiro in porta di una partita che ha esposto tutti i limiti della squadra e che ora fa riflettere: la stagione è appena iniziata, ma il margine di errore sembra già ridotto.

Ora, per la Lazio, questa batosta rappresenta un segnale d’allarme che non può essere ignorato. La mancanza di concentrazione e reattività va corretta in fretta, e gli occhi sono puntati su Formello per la ripresa prevista dopodomani. Con la gara contro il Verona in arrivo domenica, i prossimi passi potrebbero rivelare se la squadra è pronta a una reazione decisiva o se rischia di inseguire le rivali fin da subito. Non resta che attendere per scoprire come evolverà questa storia.

Lazio sfida il mercato: rinnovo in vista per il loro big irrinunciabile, indovinate chi!

Rinnovo in vista per un big della Lazio: chi potrebbe essere il prossimo pilastro del centrocampo? #Lazio #Calciomercato #SerieA

Nel mondo del calciomercato, la Lazio sta preparando una mossa che potrebbe affascinare i tifosi e gli appassionati. Si parla di un rinnovo per uno dei giocatori più promettenti della squadra, arrivato da poco e già al centro dell’attenzione. Con una stagione positiva alle spalle, il centrocampista in questione ha dimostrato di poter fare la differenza, e la società sembra decisa a blindarlo per il futuro.

Nicolò Rovella, il giovane talento classe 2001, è uno dei nomi più seguiti in casa biancoceleste. Reduce da un’annata che ha messo in evidenza le sue doti tecniche e tattiche, Rovella è arrivato dalla Juventus nell’estate 2023 e si è ritagliato uno spazio importante nel centrocampo. Ha mostrato una buona gestione del possesso e una crescente capacità di lettura del gioco, rendendolo un elemento interessante da seguire per i prossimi sviluppi.

Tuttavia, le incognite sul suo futuro non mancano. Il sistema di gioco del tecnico, noto come “Sarrismo”, si basa su possesso palla, verticalizzazioni rapide e movimenti sincronizzati, richiedendo una visione avanzata e riflessi pronti. Dopo un primo anno di adattamento, Rovella dovrà fare un ulteriore passo avanti per diventare un pilastro affidabile.

Secondo fonti come Tuttosport, la Lazio ha già un piano per rinnovare il contratto di Rovella fino al 2030, estendendo la scadenza di due anni. Questo segnale di fiducia lo considera cruciale per il progetto tecnico a medio-lungo termine, anche se le difficoltà amministrative ritardano la formalizzazione, con il tutto da affrontare nei prossimi mesi.

Ora, il focus sarà su come il centrocampista possa migliorare, specialmente nelle verticalizzazioni e nella lettura delle transizioni. Se Rovella riuscirà a rispondere alle esigenze tattiche, potrebbe emergere come un titolare imprescindibile; altrimenti, la società potrebbe valutare opzioni come una cessione o un prestito, in base alla sua evoluzione nella prossima stagione.