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Lazio sfida il mercato: rinnovo in vista per il loro big irrinunciabile, indovinate chi!

Rinnovo in vista per un big della Lazio: chi potrebbe essere il prossimo pilastro del centrocampo? #Lazio #Calciomercato #SerieA

Nel mondo del calciomercato, la Lazio sta preparando una mossa che potrebbe affascinare i tifosi e gli appassionati. Si parla di un rinnovo per uno dei giocatori più promettenti della squadra, arrivato da poco e già al centro dell’attenzione. Con una stagione positiva alle spalle, il centrocampista in questione ha dimostrato di poter fare la differenza, e la società sembra decisa a blindarlo per il futuro.

Nicolò Rovella, il giovane talento classe 2001, è uno dei nomi più seguiti in casa biancoceleste. Reduce da un’annata che ha messo in evidenza le sue doti tecniche e tattiche, Rovella è arrivato dalla Juventus nell’estate 2023 e si è ritagliato uno spazio importante nel centrocampo. Ha mostrato una buona gestione del possesso e una crescente capacità di lettura del gioco, rendendolo un elemento interessante da seguire per i prossimi sviluppi.

Tuttavia, le incognite sul suo futuro non mancano. Il sistema di gioco del tecnico, noto come “Sarrismo”, si basa su possesso palla, verticalizzazioni rapide e movimenti sincronizzati, richiedendo una visione avanzata e riflessi pronti. Dopo un primo anno di adattamento, Rovella dovrà fare un ulteriore passo avanti per diventare un pilastro affidabile.

Secondo fonti come Tuttosport, la Lazio ha già un piano per rinnovare il contratto di Rovella fino al 2030, estendendo la scadenza di due anni. Questo segnale di fiducia lo considera cruciale per il progetto tecnico a medio-lungo termine, anche se le difficoltà amministrative ritardano la formalizzazione, con il tutto da affrontare nei prossimi mesi.

Ora, il focus sarà su come il centrocampista possa migliorare, specialmente nelle verticalizzazioni e nella lettura delle transizioni. Se Rovella riuscirà a rispondere alle esigenze tattiche, potrebbe emergere come un titolare imprescindibile; altrimenti, la società potrebbe valutare opzioni come una cessione o un prestito, in base alla sua evoluzione nella prossima stagione.

Mattei affonda la Lazio: “Declino totale, e su Sarri ho da dire…”

Il giornalista Stefano Mattei non le manda a dire: “Lazio in declino, da grande squadra a Lazietta”! Scopri come le scelte societarie stanno affossando i biancocelesti, tra sconfitte brucianti e delusioni dei tifosi. #Lazio #CalcioItaliano #DeclinoBiancocelesti

Stefano Mattei, un veterano del giornalismo sportivo, ha sparato a zero sulla recente debacle della Lazio contro il Como. In un’intervista a Radiosei, il suo sguardo critico non si è limitato alla partita disastrosa, ma ha puntato dritto alle questioni più profonde che stanno minando le ambizioni del club. Con parole taglienti, Mattei invita a riflettere su come la squadra stia precipitando in un ciclo di declino, alimentando la curiosità su cosa potrebbe accadere in futuro.

Al cuore del problema, secondo Mattei, c’è una crisi strutturale che va ben oltre i risultati sul campo. «Vorrei guardare la luna e non il dito», ha dichiarato, sottintendendo che la sconfitta di ieri non è che un sintomo di mali più grandi. Lui accusa apertamente la gestione societaria, in particolare Fabiani e Lotito, di aver orchestrato un mercato degli ultimi tre anni confusionario e dannoso. «La Lazio ha acquistato giocatori poco adatti alla piazza e Fabiani dovrebbe spiegare se il blocco del mercato è solo in entrata o anche in uscita, visto che l’unico a essere ceduto è stato Tchaouna». Queste parole lasciano intendere un ridimensionamento inevitabile, spingendo i lettori a chiedersi se la Lazio possa davvero invertire la rotta.

Non è solo la squadra a essere nel mirino, ma anche il rapporto sempre più teso tra i tifosi e la dirigenza. Mattei ha richiamato le recenti dichiarazioni del presidente Lotito, che ha ringraziato gli abbonati, ma ha sottolineato un gap evidente: «Ma i tifosi della Lazio sono anche quelli che non vanno allo stadio», ha osservato, ricordando come Lotito avesse rifiutato scuse per il blocco del mercato un mese fa. Il giornalista dipinge un quadro nostalgico e preoccupante, affermando: «Siamo tornati agli anni Sessanta, questa è una Lazietta. A Como si è vista una squadra ambiziosa contro una Lazio ridimensionata. Il declino è inevitabile e irreversibile». Questa critica solleva interrogativi su quanto a lungo i sostenitori possano tollerare questa deriva.

Sul fronte tecnico, Mattei non risparmia dettagli che evidenziano la scarsa qualità della rosa. Ha evidenziato scelte di formazione discutibili, come l’impiego di giocatori come Cancellieri e Cataldi, con Lazzari e Dele-Bashiru, e ha messo in dubbio l’impatto di altri elementi. «Castellanos ha segnato 14 gol in due anni, mentre Immobile – la vecchia Rolls Royce – ha spesso salvato la Lazio con i suoi gol». Per Mattei, la squadra manca di profondità e talento, e non è garantito che il mercato di gennaio possa cambiare le cose: «La Lazio chiuderà tra il nono e il decimo posto, questa è la sua dimensione attuale». Queste osservazioni invitano a riflettere su una realtà che potrebbe essere solo l’inizio di una stagione ancora più complicata per i biancocelesti.

Lazio blinda Rovella: rinnovo inevitabile per il talento che fa ammattire il mercato!

Il futuro di Rovella alla Lazio: un rinnovo che potrebbe ridisegnare il centrocampo biancoceleste? #Lazio #SerieA #Rovella

Immaginate un giovane talento del calcio italiano pronto a diventare il perno di una squadra ambiziosa: Nicolò Rovella, il centrocampista classe 2001, è al centro di un piano intrigante della Lazio, dopo una stagione che ha rivelato le sue abilità nel gestire il possesso e leggere il gioco con intelligenza. Arrivato dalla Juventus nell’estate 2023, ha conquistato spazio nel cuore del centrocampo biancoceleste, lasciando intravedere un potenziale che fa gola a tanti.

Ma non tutto è semplice: ci sono ancora incognite da risolvere. Il sistema di gioco del tecnico, il cosiddetto “Sarrismo”, basato su possesso palla, verticalizzazioni rapide e movimenti sincronizzati, richiede una visione avanzata e una rapidità di pensiero che Rovella sta affinando. Reduce dal suo primo anno di “apprendistato”, l’ex giocatore del Genoa dovrà compiere un ulteriore passo per affermarsi come elemento indispensabile nella rosa.

Al centro di tutto c’è l’obiettivo di garantire continuità: secondo quanto riportato da Tuttosport, la società laziale ha delineato un piano per blindare il futuro del numero 6 con un rinnovo contrattuale fino al 2030, estendendo di due anni la scadenza attuale. È un segnale di fiducia netta nel ruolo di Rovella come tassello chiave per il progetto tecnico a medio-lungo termine, che potrebbe cambiare le dinamiche del team.

Tuttavia, non mancano gli ostacoli: al momento, la situazione societaria e le limitazioni amministrative e normative bloccano la formalizzazione dell’accordo. La Lazio dovrà superare questi intoppi burocratici nei prossimi mesi, lasciando i tifosi in attesa di sviluppi che potrebbero definire il destino del centrocampista.

In questo contesto, il ruolo del tecnico esperto diventerà cruciale per modellare Rovella, affinando le sue capacità di verticalizzazione e lettura delle transizioni. Se il giocatore saprà rispondere alle esigenze tattiche, potrebbe emergere come uno degli intoccabili della squadra, alimentando l’entusiasmo per una stagione ricca di sorprese.

Lazio all’attacco su Flaminio: Entro 48 ore il passo decisivo, rivali tremano!

La Lazio a un passo dal sogno: il Flaminio pronto a rinascere entro 48 ore! #Lazio #StadioFlaminio #CalcioItaliano

Il progetto per il nuovo Stadio Flaminio targato Lazio sta entrando in una fase cruciale, e i tifosi non possono fare a meno di chiedersi: è finalmente arrivato il momento della svolta? Dopo settimane di negoziati e attese con il Comune di Roma, l’assessorato capitolino continua a esprimere fiducia nel piano biancoceleste, descrivendolo come solido e ben strutturato. Ma il tempo è nemico: come riportato da fonti attendibili, la società deve presentare entro le prossime 48 ore le integrazioni richieste dagli uffici tecnici, un passaggio essenziale per riavviare l’iter di valutazione e tenere viva l’eccitazione.

Questo invio di documentazione non è solo una formalità, ma il grilletto per l’apertura della Conferenza dei Servizi: un organismo che analizzerà nel dettaglio il progetto e deciderà sulle autorizzazioni necessarie. Immaginate la tensione, con ogni dettaglio che potrebbe fare la differenza per trasformare un’idea in realtà concreta. Il Comune ha un obiettivo ambizioso, puntando a far partire la Conferenza entro la prima metà di settembre, con l’obiettivo di ottenere risposte definitive entro dicembre – un’accelerazione che potrebbe ridare vita a uno storico impianto romano, abbandonato da troppo tempo e al centro di tentativi di riqualificazione falliti in passato.

Per i supporter biancocelesti, questo non è solo un progetto logistico, ma il coronamento di un sogno coltivato nel tempo, un ritorno alle radici e alla storia del club. Il presidente Claudio Lotito, da sempre in prima linea, ha ribadito con forza la volontà di restituire alla città uno stadio moderno, funzionale e fedele all’identità della squadra. Se tutto fila liscio, un via libera potrebbe arrivare addirittura entro Natale, un vero e proprio regalo per i tifosi che vedono in questo rilancio non solo la rinascita della Lazio, ma anche di un intero quartiere.

Le prossime ore sono un countdown carico di aspettative: con l’invio delle integrazioni, la speranza si riaccende, e chissà se presto vedremo il Flaminio tornare a pulsare di energia, pronto ad accogliere la squadra e i suoi eroi come Ciro Immobile, il bomber e capitano simbolo della riscossa. In questo momento, l’aria è elettrica, e ogni sviluppo potrebbe cambiare il futuro del calcio romano.

Lotito non ci sta al ko di Como: pronto a scuotere la Lazio con un discorso diretto

Lazio in fermento dopo la sconfitta a Como: Lotito pronto a fare la sua mossa? #Lazio #SerieA #Calcio

La squadra biancoceleste è tornata immediatamente a Roma dopo la deludente sconfitta per 2-0 contro il Como, nella prima giornata del campionato. Quel ko allo stadio Giuseppe Sinigaglia ha lasciato il segno, spingendo la società ad agire in fretta: già questa mattina, presso il centro sportivo di Formello, i calciatori scesi in campo hanno affrontato la solita seduta di scarico per recuperare energie e focalizzarsi sul futuro.

Al timone c’è il tecnico Marco Baroni, alla sua prima stagione sulla panchina laziale, che ha guidato l’allenamento con un obiettivo chiaro: superare rapidamente lo scivolone e migliorare sia sul piano del gioco che della mentalità. Con una carriera ricca di esperienze in Serie A e B, Baroni ora deve dimostrare di poter invertire la rotta in vista della prossima sfida contro il Verona. Chissà se riuscirà a infondere quella grinta che è mancata in trasferta?

Il programma della settimana prevede un giorno di riposo domani, martedì, prima di riprendere gli allenamenti per prepararsi alla seconda giornata. “L’obiettivo è ritrovare compattezza e concentrazione”, elementi che sono sembrati assenti nella trasferta lombarda, e che ora diventano cruciali per non perdere terreno in campionato.

Intanto, si attende il ritorno del presidente Claudio Lotito da Cortina, dove è impegnato per motivi personali e professionali. Una volta a Roma, potrebbe dirigersi a Formello per discutere di questioni strategiche, come il progetto di rilancio dello stadio Flaminio e nuovi accordi di sponsorizzazione. Ma c’è di più: secondo le ultime indiscrezioni, Lotito starebbe valutando un intervento diretto con la squadra.

Non è da escludere che il patron biancoceleste decida di parlare direttamente con il gruppo per motivarli dopo il passo falso di Como, in vista della delicata partita contro l’Hellas Verona, in programma domenica. “Non è escluso che il presidente tenga un discorso alla squadra” per accendere la scintilla e spingere tutti a reagire – una mossa che potrebbe cambiare le carte in tavola e riaccendere l’entusiasmo intorno alla Lazio.

Con la stagione che deve ancora prendere forma, la gara contro il Verona rappresenta già un test fondamentale. La squadra deve mostrare una reazione decisa, sia tecnicamente che emotivamente, per non rischiare di partire con il piede sbagliato. I tifosi sono in attesa di segnali positivi, e a Formello l’aria è elettrica, con tutti che lavorano per voltare pagina.

Rambaudi non si arrende: “Sconfitta? Lazio troppo prevedibile, preparatevi al nostro colpo di scena!”

Rambaudi non le manda a dire dopo Como-Lazio: “Squadra prevedibile, serve cambiare”! #Lazio #Como #SerieA

Dopo la battuta d’arresto della Lazio nella trasferta d’esordio contro il Como, le critiche non si sono fatte attendere. A intervenire con un’analisi schietta e diretta è stato Roberto Rambaudi, ex giocatore della squadra biancoceleste, che ai microfoni di una radio sportiva ha puntato il dito su alcuni aspetti preoccupanti della prestazione. Le sue parole non solo evidenziano i problemi emersi in campo, ma invitano a riflettere su cosa potrebbe cambiare per evitare altre delusioni.

«I risultati non ci devono condizionare» – ha esordito Rambaudi – «purtroppo qui si tende ad analizzare troppo i risultati del pre-campionato, che in realtà non sono mai davvero indicativi. I calciatori del Como ieri sono stati più forti, ma non sono più bravi. Questo significa che qualcosa deve cambiare: la Lazio, così com’è, è troppo prevedibile». Questa critica apre uno scenario intrigante: la squadra appare troppo facile da leggere per gli avversari, e Rambaudi sottolinea come i risultati non debbano distrarre dal vero nodo da risolvere.

Andando più a fondo, l’ex calciatore ha evidenziato un calo rispetto alle stagioni passate. «Negli anni precedenti, con Sarri in panchina, c’erano giocatori in grado di cambiare le partite. Ora questa imprevedibilità sembra venuta meno. E attenzione: non si possono scaricare tutte le colpe sul mercato. A mio avviso, i giocatori ci sono, ma va trovata una soluzione tattica diversa. Non si può continuare a sperare che l’avversario non segni, bisogna diventare protagonisti. La responsabilità è condivisa, ma il capitano della nave – Sarri – ha il dovere di riorganizzare l’equipaggio. Così i giocatori risultano troppo leggibili dagli avversari». Qui, Rambaudi solleva una questione affascinante: è davvero possibile rivitalizzare la squadra con gli elementi attuali, o serve un approccio tattico più innovativo per rendere i biancocelesti meno prevedibili?

Non mancano neppure i commenti specifici sul ruolo dei portieri, con Rambaudi che offre insight su una potenziale sfida interna. «Provedel? Mi aspettavo una gara così. Sul gol non credo abbia colpe particolari. Mandas è un buon portiere, ma ha bisogno di un contesto più sereno. Se lo metti sotto pressione in un momento così, può andare in difficoltà». Questo passaggio aggiunge curiosità, lasciando intendere che la gestione dei ruoli chiave potrebbe essere decisiva per il futuro della squadra.

Insomma, l’analisi di Rambaudi si trasforma in un chiaro campanello d’allarme: la Lazio deve ritrovare un’identità di gioco più solida e dinamica per non ripetere gli errori visti contro il Como. E con il suo messaggio finale, «Serve una scossa immediata, altrimenti il rischio è quello di rivedere gli stessi limiti per tutta la stagione», l’ex giocatore lancia una sfida che i tifosi non possono ignorare, alimentando l’attesa per le prossime partite e le mosse che potrebbero ribaltare la situazione.

Baroni non può nulla contro Chivu. Vlasic come Zaccagni

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Marco Baroni non ha avuto il debutto che sognava sulla panchina del Torino. L’ex tecnico della Lazio, chiamato dai granata per dare un’identità precisa alla squadra dopo le ultime stagioni altalenanti, si è trovato di fronte a un ostacolo insormontabile: la nuova Inter di Cristian Chivu.

I nerazzurri hanno inflitto un passivo pesante ai piemontesi, evidenziando tutte le difficoltà di un gruppo ancora in cerca di certezze. Il Torino ha provato a mantenere compattezza, ma i meccanismi difensivi non hanno retto alla velocità e all’intensità dei nerazzurri.

Per Baroni, reduce da un’esperienza complicata alla Lazio, si tratta di un inizio che pesa soprattutto sul morale, ma che al tempo stesso potrà trasformarsi in una lezione utile per costruire un percorso di crescita.

Un aspetto interessante è stato il movimento tra le linee di Nikola Vlasic. Il croato, spesso chiamato a svariare sulla trequarti, ha mostrato trame offensive che ricordano da vicino quelle di Mattia Zaccagni ai tempi della Lazio. Inserimenti rapidi, ricerca della profondità e capacità di allargare il gioco: caratteristiche che Baroni conosce bene e che potrebbe trasformare in un punto di forza.

Ora la sfida sarà trasformare le analogie tattiche in concretezza, per far rialzare il Torino dopo un avvio amaro.

Calciomercato Lazio: Gigot in fuga? I biancocelesti a caccia di miracoli sul mercato

Calciomercato Lazio: Gigot in bilico verso il Paok Salonicco?

Chissà se il difensore Samuel Gigot è davvero pronto a dire addio alla Lazio per una nuova avventura? Con il calciomercato che si infiamma, secondo quanto riportato da Il Messaggero nella sua edizione odierna, il giocatore sarebbe ormai fuori dal progetto tecnico e avrebbe espresso la volontà di lasciare il club biancoceleste. È un colpo di scena che fa riflettere, considerando lo scarso impiego del difensore classe 1991 nelle ultime settimane e le scelte tattiche sempre più orientate su alternative diverse nel reparto arretrato.

Tra i club interessati, spunta il Paok Salonicco, una delle formazioni più ambiziose del campionato greco. La squadra ellenica avrebbe già avviato i primi contatti con la dirigenza laziale per esplorare la fattibilità dell’operazione. Immaginate un difensore con esperienza internazionale e un fisico imponente come Gigot che rinforza il loro pacchetto difensivo – proprio le qualità che ha dimostrato in Serie A e nelle sue esperienze passate. Potrebbe essere l’inizio di una trattativa intrigante?

La Lazio valuta Gigot attorno ai 4 milioni di euro, una cifra considerata trattabile in un mercato dove le risorse sono limitate. Per il Paok, si potrebbe arrivare a un accordo basato su un prestito con obbligo di riscatto o una somma leggermente inferiore. La dirigenza biancoceleste, dal canto suo, è aperta ad ascoltare offerte per liberare spazio in rosa e alleggerire il monte ingaggi – una mossa che tiene i tifosi con il fiato sospeso.

La situazione di Gigot si inserisce in un contesto più ampio di uscite per la Lazio, con il reparto difensivo ancora in fase di valutazione. Mentre il calciomercato biancoceleste promette sorprese nelle prossime settimane, i tifosi restano attenti a ogni mossa, in un’estate che potrebbe ridisegnare completamente la rosa. Che cosa riserverà il futuro? Solo il tempo lo dirà.

Calciomercato Lazio: Simic, il bersaglio che i biancocelesti non riescono a mollare?

#CalciomercatoLazio: un giovane talento nel mirino per rinforzare la difesa – Occhi su Jan-Carlo Simic a gennaio #Lazio #Calciomercato

Il calciomercato della Lazio potrebbe riservare sorprese entusiasmanti già nei prossimi mesi, con un nome che sta generando grande buzz: Jan-Carlo Simic. Secondo quanto riportato da La Repubblica, il difensore ex Milan è da tempo sotto osservazione della società biancoceleste, che sta valutando seriamente l’opportunità di portarlo a Roma nel mercato di gennaio. Immaginate un talento emergente pronto a fare il salto: è proprio questo il profilo che potrebbe accendere la curiosità dei tifosi.

Classe 2005, Simic è uno dei giovani difensori più promettenti cresciuti in Italia, con origini serbe e naturalizzato tedesco. Ha già esordito con la prima squadra del Milan nella scorsa stagione, mostrando qualità tecniche e fisiche che lo rendono un prospetto intrigante. La Lazio lo segue da mesi, vedendolo come un investimento per il presente e il futuro, una mossa che potrebbe trasformare le dinamiche difensive della squadra e lasciare i fan con il fiato sospeso.

Nel dettaglio, Simic è un difensore centrale veloce, rapido nei recuperi e particolarmente abile nel gioco aereo: qualità che farebbero molto comodo alla Lazio. Inoltre, è dotato di buona tecnica di base e sa impostare l’azione partendo dalla linea difensiva. In un reparto che ha evidenziato alcune fragilità nella prima parte di stagione, l’arrivo di un giocatore del genere potrebbe offrire alternative valide ai titolari e aprire scenari interessanti per il prosieguo.

La strategia della Lazio sul mercato si sta delineando come una mossa intelligente e calcolata, con l’obiettivo di inserire elementi giovani e funzionali senza spese eccessive. Al momento, non ci sono trattative ufficiali avviate, ma il nome di Simic resta cerchiato in rosso nella lista del direttore sportivo Angelo Fabiani. Con sviluppi attesi nelle prossime settimane, specialmente in base a eventuali uscite dal reparto difensivo, gli appassionati si chiedono: sarà lui la chiave per una difesa più solida?

Serie B sfida i big: Occhio alla caccia a Basic della Lazio!

Empoli in caccia di Basic: un affare che potrebbe scuotere il calciomercato della Lazio?

Vi state chiedendo chi potrebbe essere il prossimo a lasciare la Lazio in questa sessione di calciomercato estiva? L’Empoli ha messo gli occhi su Toma Basic, un centrocampista che potrebbe rappresentare il rinforzo ideale per la loro risalita in Serie A. Con trattative in corso, le prossime ore potrebbero riservare sorprese. #Calciomercato #Lazio #Empoli #SerieA #SerieB

Il nome di Toma Basic torna ad animare il Calciomercato Lazio in questa fase finale della sessione estiva. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, sul centrocampista croato si sarebbe mosso con decisione l’Empoli, club toscano recentemente retrocesso in Serie B ma intenzionato a costruire una squadra competitiva per puntare subito alla promozione in Serie A. Immaginate un giocatore come Basic, con la sua esperienza, che potrebbe fare la differenza in un contesto come quello della Serie B – un’idea che non può non incuriosire i tifosi.

Basic, occasione in uscita nel Calciomercato Lazio
Per la Lazio, la possibile partenza di Basic rientra perfettamente nella strategia di snellimento della rosa che la dirigenza biancoceleste sta portando avanti. Alla Lazio dal 2021, il centrocampista ha vissuto un percorso altalenante, con alcune buone prestazioni ma anche lunghi periodi ai margini del progetto tecnico. Il croato non è mai riuscito a imporsi come titolare fisso, finendo spesso tra le seconde scelte. Ma cosa succederà se l’Empoli gli offre l’opportunità di rilanciarsi? Questa mossa potrebbe aprire scenari inattesi per entrambe le squadre.

L’Empoli, dal canto suo, punta sulla voglia di rilancio del giocatore. Basic potrebbe trovare maggiore continuità in Serie B e diventare un punto di riferimento per un centrocampo che ha bisogno di leadership e fisicità. La trattativa non è ancora entrata nella fase conclusiva, ma i contatti sono in corso e l’operazione potrebbe sbloccarsi già nei prossimi giorni, rendendo questa storia sempre più affascinante per gli appassionati di mercato.

Il futuro di Basic ancora incerto
Nel frattempo, la Lazio valuta tutte le opzioni, tenendo monitorate anche eventuali proposte dall’estero. Tuttavia, l’ipotesi Empoli sembra attualmente la più concreta. Resta da capire se l’operazione si chiuderà con un trasferimento a titolo definitivo, un prestito con diritto di riscatto o una semplice cessione temporanea. In ogni caso, la posizione di Basic resta una delle più delicate da risolvere nel Calciomercato Lazio, che in queste ore vive momenti decisivi, con potenziali sviluppi che potrebbero influenzare l’intera rosa biancoceleste. Con l’ultima settimana di mercato alle porte, gli occhi di tutti sono puntati su questa trattativa.

Il Verona pareggia contro l’Udinese: cosa filtra in vista della Lazio

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Il Verona pareggia per 1 a 1 contro l’Udinese fuori casa: alla rete di Kristensen risponde Serdar contro i veneti. Ecco che Hellas troveranno gli uomini di Maurizio Sarri nella giornata di domenica.

L’Hellas Verona ha iniziato la nuova stagione di Serie A con un pareggio esterno per 1-1 contro l’Udinese, disputato oggi, lunedì 25 agosto 2025, al Bluenergy Stadium di Udine. Il gol del Verona è stato realizzato da Suat Serdar, mentre l’Udinese ha segnato il tabellino con una rete di Kristensen.

Il match ha visto entrambe le squadre impegnate a cercare la vittoria, ma alla fine hanno dovuto accontentarsi di un punto ciascuna.

Il prossimo impegno per l’Hellas Verona è previsto per sabato 30 agosto, quando affronterà la Lazio di Maurizio Sarri. La partita si disputerà allo Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona, con fischio d’inizio alle ore 20:45. La Lazio, reduce da una stagione altalenante, cercherà di iniziare il campionato con una vittoria per rilanciarsi in classifica.

Per l’Hellas Verona, l’incontro rappresenta un’importante occasione per testare la propria preparazione e ambizioni in vista della nuova stagione. La sfida contro una squadra di alto livello come la Lazio sarà fondamentale per capire il livello di competitività dei gialloblù in questo campionato. Si prospetta una sfida avvincente all’Olimpico.

 

 

 

Moviola Como Lazio, gli episodi dubbi della serata

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Come di consueto, l’ex arbitro di Serie A Gianpaolo Calvarese ha pubblicato il suo rapporto ufficiale riguardo l’arbitraggio di Como-Lazio, sfida diretta dal fischietto Manganiello. Ecco le considerazioni sulla partita di ieri riguardo la classe arbitrale prese direttamente sul suo sito ufficiale calvar.it, anche poi pubblicate sul quotidiano Il Tempo:

“Parte bene Manganiello, in una stagione a cui si presenta dopo la miglior annata della propria carriera. La scorsa è stata infatti la stagione più positiva per il classe ’81, il quale si è confermato affidabile anche nei big match. Buona la prima quindi, in un Como-Lazio molto intenso ed equilibrato.

Partita di grande personalità da parte del piemontese, sempre capace di farsi rispettare dai giocatori in campo. Il 43enne chiude la gara con 27 falli, fischiandone addirittura 15 nel primo tempo: segno di come le due squadre non si siano risparmiate. Bene anche la gestione disciplinare, che ha visto il direttore di gara estrarre 5 cartellini.

La moviola di Como-Lazio

Gara molto intensa soprattutto nel primo tempo, ma Manganiello riesce perfettamente a seguire il ritmo del match. Nessun episodio particolarmente rilevante in 45 minuti corretti, in cui l’arbitro viene impegnato solo dal punto di vista disciplinare. Intorno al quarto d’ora viene ammonito Nico Paz per un intervento in scivolata su Cataldi, mentre poco più tardi il direttore di gara deve vedersela con il “duello” tra Zaccagni e Van der Brempt. Prima il capitano della Lazio viene ammonito per un fallo pericoloso sul numero 77 del Como, che a sua volta qualche minuto più tardi – dopo diversi scontri con il numero 10 biancoceleste – riceve un cartellino giallo.Nel secondo tempo invece si fa la storia, con il primo announcement del campionato italiano. Poco dopo l’ora di gioco Castellanos segna, ma la rete viene annullata con overrule per la posizione irregolare di partenza dell’attaccante ; ed è in questo momento che, aperto il microfono, Manganiello spiega la decisione a tutto il Sinigaglia. Nei minuti finali, oltre ai gialli di Guendouzi e Castellanos, da segnalare anche un check per un possibile tocco del pallone fuori area da parte di Butez.”

Lazio, addio clamoroso in difesa: Gigot ha deciso il suo futuro!

Il calciomercato della Lazio entra nel vivo anche sul fronte delle uscite. Tra i nomi in procinto di lasciare Formello c’è quello di Samuel Gigot, difensore centrale classe 1991, ormai fuori dai piani tecnici di Maurizio Sarri. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il francese avrebbe espresso la volontà di cambiare aria, complice lo scarso minutaggio ottenuto nelle ultime settimane e le scelte tattiche dell’allenatore toscano, sempre più orientato su altri profili per la retroguardia biancoceleste.

Tra i club interessati al cartellino di Gigot spicca il PAOK Salonicco, società greca ambiziosa e alla ricerca di rinforzi di esperienza internazionale. I primi contatti tra il club ellenico e la dirigenza della Lazio sarebbero già stati avviati, con l’obiettivo di trovare una formula che soddisfi entrambe le parti. La richiesta iniziale dei biancocelesti si aggira attorno ai 4 milioni di euro, ma non è escluso che si possa chiudere l’operazione sulla base di un prestito con obbligo di riscatto o con uno sconto sul prezzo fissato.

La partenza di Gigot rientra in una strategia più ampia della Lazio, volta a snellire la rosa e ridurre il monte ingaggi. Solo in un secondo momento si potrà pensare a eventuali innesti, soprattutto in difesa, dove Sarri potrebbe chiedere un rinforzo più adatto al suo stile di gioco. La situazione resta aperta e sarà da monitorare nei prossimi giorni.

Sarri resta a mani vuote: il piano segreto di Lotito per gennaio

Un’estate difficile per la Lazio, bloccata sul mercato da vincoli economici stringenti imposti dalla Covisoc. La società biancoceleste ha vissuto una sessione estiva praticamente ferma sia in entrata che in uscita, costringendo Maurizio Sarri a fare i conti con una rosa limitata. Nonostante le difficoltà, il rapporto tra l’allenatore toscano e il presidente Claudio Lotito si è rafforzato. I due si sono incontrati a cena a Formello, tracciando le linee guida per il futuro: l’obiettivo è arrivare preparati alla finestra di mercato invernale.

Sarri ha ricevuto da Lotito la garanzia di poter gestire liberamente le operazioni di gennaio, a patto che i conti societari lo consentano. Il nodo centrale resta l’indice di liquidità: le cessioni di giocatori come Gigote, Basic, Kamenovic e Fares diventano fondamentali per liberare risorse, insieme al risparmio sugli ingaggi e sulle commissioni. Le eventuali vendite di Casale e Tchaouna, pur portando liquidità, non basterebbero a sbloccare il mercato per via della struttura dei pagamenti dilazionati.

Un altro spiraglio potrebbe aprirsi con la firma di un contratto con un main sponsor: Lotito sta trattando per assicurarsi almeno 5 milioni annui, cifra che potrebbe fare la differenza. In assenza di introiti extra, l’unica soluzione potrebbe essere la cessione di un big. Una situazione intricata, ma la fiducia tra Sarri e Lotito è il motore su cui la Lazio spera di rilanciarsi nel 2025.

Castellanos e Zaccagni: dove siete?

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La sfida di Como ha messo in luce le difficoltà di Mattia Zaccagni e Valentín Castellanos. Entrambi hanno vissuto una prestazione sottotono, contribuendo a un avvio di stagione deludente per la Lazio.

Zaccagni, capitano della squadra, è apparso nervoso e poco incisivo. L’ammonizione subita al 30’ minuto è il simbolo di una serata difficile, durante la quale la sua leadership non è emersa e la lucidità in fase offensiva è stata minima.

Troppe palle perse e pochi spunti efficaci hanno penalizzato i compagni, limitando le possibilità della Lazio di costruire azioni pericolose. Sì, qualche trama di gioco interessante c’è stata, ma la sensazione ieri è stata di una squadra mai realmente pericolosa in zona offensiva.

Castellanos ha avuto l’opportunità di riaprire la partita al 64’, ma il gol è stato annullato per un fuorigioco millimetrico. L’episodio sfortunato ha messo in evidenza le difficoltà dell’attaccante nel capitalizzare le occasioni create dalla squadra.

Il suo apporto in termini di pericolosità è stato limitato e la combinazione con Zaccagni non ha mai funzionato come ci si aspettava. El Taty è emerso in situazione in cui bisognava attaccare la profondità con cattiveria, questo si è notato, ma da un giocatore come lui ci si aspetta molto – ma molto – di più.

Per la Lazio, è fondamentale che entrambi ritrovino fiducia e forma nelle prossime partite. La qualità di Zaccagni e Castellanos resta fondamentale per competere al meglio in campionato, e una pronta reazione sarà decisiva per non compromettere gli obiettivi stagionali della squadra.

Tommaso Paradiso attacca Lotito su Instagram: il pensiero del cantautore

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Nella giornata di ieri, la formazione di Maurizio Sarri è stata battuta allo Stadio Giuseppe Sinigaglia con un secco 2 a 0 da parte del Como di Cesc Fabregas. Al seguito del triplice fischio dell’arbitro Manganiello, la Lazio ha postato, come di consueto, il post social su Instagram ritraente il risultato finale del match.

Come prevedibile, la pubblicazione è stata fin da subito invasa da migliaia di tifosi infuriati con la squadra e con la società, ritenuta la principale responsabile del disastro biancoceleste di ieri e, più in generale, della gestione totale negli ultimi mesi. I fan hanno rimproverato alla dirigenza il mancato supporto alla squadra, culminato con una prestazione non irresistibile contro un ottimo Como.

A fare la voce grossa, con il suo account verificato sulla piattaforma, è stato Tommaso Paradiso, noto cantautore italiano, nonché rinomato tifoso laziale. Paradiso si è espresso in questo modo: “L’Academy, la Chiesa, la roba è tutta pagata, James Bond. Avanti così“.

Parole ovviamente satiriche che vertono a criticare l’operato del Presidente Lotito con alcune delle sue frasi più celebri su internet. Ma la tendenza pare essere consolidata. Non è stato solamente Tommaso, infatti, a prendersela con il patron romano, ma la maggior parte dei tifosi biancocelesti.

Como Lazio: una disfatta tutta biancoceleste, ma chi è stato l’unico a salvarsi?

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Nella sconfitta per 2 a 0 contro il Como di ieri sera, Ivan Provedel si è imposto agli occhi degli esperti come una delle poche certezze della Lazio. Il portiere friulano, nonostante il risultato negativo, ha mostrato una buona affidabilità tra i pali. Nelle due reti subite poteva farci poco o nulla. Sta tornando il “portierone” premiato miglior portiere della Serie A nella stagione 2022/23?

Provedel ha neutralizzato con sicurezza numerose azioni offensive del Como, dimostrando reattività e senso della posizione. Anche nei due gol subiti, la sensazione è stata che senza di lui il passivo sarebbe stato molto più pesante. La sua capacità di leggere le situazioni di gioco e di intervenire con tempismo è stata fondamentale per evitare danni ulteriori, confermandolo come leader tecnico e mentale della squadra.

La Lazio ha bisogno di un portiere solido per costruire la stagione, soprattutto in vista di un campionato impegnativo e con squadre agguerrite. Provedel, oltre a proteggere la porta, offre sicurezza alla difesa e permette ai compagni di sviluppare manovre più coraggiose, sapendo che c’è un estremo difensore pronto a intervenire.

In un momento delicato per i biancocelesti, la prestazione del portiere è un segnale di affidabilità. La stagione è lunga, ma avere Provedel tra i pali rappresenta una base solida su cui costruire le prossime partite e dare continuità alle prestazioni della squadra.

Como Lazio entra nella storia della Serie A: il motivo

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Un episodio destinato a entrare negli annali della Serie A si è verificato durante Como-Lazio. Al 65′ minuto Castellanos aveva trovato la rete, ma l’arbitro Manganiello, dopo consulto VAR, ha deciso di annullarla per fuorigioco. Ciò che ha reso l’episodio storico è il fatto che, per la prima volta nella storia del campionato, l’arbitro ha parlato direttamente al pubblico per spiegare il motivo della decisione.

“Al seguito di revisione, Castellanos è stato colto in fuorigioco pertanto la rete è annullata per fuorigioco”, ha comunicato Manganiello attraverso l’altoparlante dello stadio, una scelta senza precedenti nella massima serie italiana. La comunicazione diretta ha sorpreso tifosi e giocatori, portando trasparenza immediata sull’episodio e chiarendo senza equivoci la motivazione del VAR.

L’azione di Castellanos era stata regolare fino al momento del movimento offensivo, con l’attaccante argentino pronto a finalizzare un’azione potenzialmente decisiva per la Lazio. La decisione dell’arbitro, seppur contestata da qualche tifoso, appare corretta, ma il vero protagonista resta il gesto: mai prima d’ora un direttore di gara aveva rivolto direttamente la propria spiegazione al pubblico di uno stadio.

In questo senso, Como-Lazio entra di diritto nella storia del calcio italiano, segnando un precedente destinato a cambiare il modo in cui le decisioni VAR saranno comunicate nei prossimi anni.

Moviola Como Lazio: manca un rigore in favore della Lazio?

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Al 42esimo minuto del primo tempo di ComoLazio si è verificato un episodio destinato a far discutere. Castellanos, servito nel cuore dell’area di rigore con le spalle rivolte alla porta, ha controllato il pallone cercando di proteggere la sfera dall’assalto dei difensori lariani.

L’argentino è stato immediatamente accerchiato da tre uomini del Como, tra cui Perrone, che nel tentativo di intervenire ha impattato gamba contro gamba con l’attaccante biancoceleste. Per un istante lo stadio ha trattenuto il fiato: da una prima impressione il contatto poteva sembrare punibile con il calcio di rigore.

L’arbitro Manganiello, però, ha lasciato correre giudicando regolare l’intervento del difensore lariano. Dalla panchina della Lazio non si sono alzate proteste significative, così come in campo le reazioni sono rimaste contenute, con lo stesso Castellanos che si è limitato a un gesto di disappunto.

Rivedendo l’azione, il dubbio iniziale sembra dissolversi: il contatto c’è, ma non appare sufficiente a giustificare il penalty. Perrone colpisce prima di tutto la posizione, senza commettere un intervento scomposto. Più che di un fallo da rigore, si è trattato di un normale contrasto di gioco.

Episodio dunque chiarito: la decisione di Manganiello, alla fine, appare corretta. Episodio che si aggiunge alla buona valutazione finale del fischietto.

Infortunio Immobile, lungo stop per l’ex bomber biancoceleste: i tempi di recupero

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Il Bologna dovrà fare a meno di Ciro Immobile per gran parte dell’avvio di stagione. L’attaccante rossoblù, uscito nel primo tempo della sfida contro la Roma, ha riportato una lesione al retto femorale destro.

Tutto è nato da uno scatto in profondità: nel tentativo di raggiungere un pallone lungo, Immobile ha avvertito un dolore improvviso che lo ha costretto ad abbandonare immediatamente il campo.

Gli esami strumentali effettuati nelle ore successive hanno confermato la diagnosi: si tratta di un infortunio muscolare che richiederà circa otto settimane di stop. Un verdetto che pesa non solo sul morale del giocatore, ma anche sulle ambizioni del Bologna, che aveva scelto Immobile per guidare il reparto offensivo con la sua esperienza e il suo fiuto del gol.

Il rientro è previsto dopo la sosta di ottobre, con un probabile ritorno tra la settima e l’ottava giornata di Serie A. Nel frattempo, Vincenzo Italiano dovrà trovare soluzioni alternative, affidandosi a Castro e agli altri interpreti offensivi a disposizione.

Per i tifosi rossoblù si tratta di una notizia amara: l’entusiasmo per l’arrivo del bomber era altissimo, ma ora servirà pazienza. Immobile dovrà lavorare con calma per tornare protagonista come ai tempi della Lazio e della Nazionale.