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Como Lazio: orario, probabili formazioni e dove vederla in tv

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La Serie A 2025/26 è pronta a partire e uno dei match più attesi della prima giornata è quello tra Como e Lazio. Al “Sinigaglia” andrà in scena una sfida affascinante tra due realtà diverse ma ugualmente ambiziose: i lariani, reduci da una stagione sorprendente chiusa al decimo posto, e i biancocelesti di Maurizio Sarri, chiamati a iniziare con il piede giusto per non perdere terreno già dalle prime battute.

Dopo oltre vent’anni di assenza, il Como è tornato stabilmente in Serie A e, con il progetto tecnico guidato da Cesc Fàbregas, punta a consolidarsi nella parte sinistra della classifica. Dall’altra parte la Lazio vuole riprendersi la zona europea e il debutto in terra lombarda sarà un banco di prova immediatamente significativo.

Orario e diretta tv

Como-Lazio si giocherà domenica 24 agosto 2025 con fischio d’inizio alle 18:30. La partita sarà trasmessa in esclusiva su DAZN, con possibilità di seguirla anche in streaming su pc, smartphone e smart tv compatibili.

Probabili formazioni

Maurizio Sarri dovrebbe affidarsi al suo classico 4-3-3, con Mandas tra i pali, la coppia Gila Provstgaard al centro della difesa e Marusic e Nuno Tavares sugli esterni. In mezzo al campo spazio a Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiru, mentre in attacco il tridente sarà composto da Cancellieri, Castellanos e Zaccagni.

LAZIO (4-3-3): Mandas; Marusic, Provstgaard, Gila, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni

Il Como, forte del sostegno del proprio pubblico e della crescita di uomini chiave, si presenterà con un undici compatto, pronto a sfruttare la qualità tecnica e le ripartenze veloci.

Scommesse combinate per il 2025/2026: Come i tifosi della Lazio costruiscono le loro puntate

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Il 23 agosto segna l’inizio della nuova stagione di Serie A, e tra i tifosi della Lazio cresce l’attesa per scoprire che volto avrà la squadra. Dopo un’estate di mercato ben condotta e alcune novità tattiche introdotte durante il ritiro, c’è curiosità su come il gruppo saprà rispondere alle aspettative.

Secondo le previsioni elaborate dai siti scommesse non AAMS sicuri, i biancocelesti potrebbero chiudere il campionato nella parte centrale della classifica, con una quota scudetto fissata a 34. Ma tra nuovi innesti, buone sensazioni e margini di crescita, non manca chi intravede la possibilità di puntare a un posto in zona Champions.

Oltre all’interesse sportivo, tra i sostenitori laziali cresce anche l’entusiasmo per il mondo delle scommesse. In particolare, nella stagione 2025/2026, le giocate combinate sembrano destinate a diventare protagoniste. Più complesse da costruire ma anche più coinvolgenti, queste puntate richiedono analisi, logica e una buona dose di intuito.

Perché le scommesse combinate piacciono ai tifosi della Lazio

Tra chi segue la Lazio con passione, le scommesse combinate stanno diventando una scelta sempre più comune. La possibilità di unire più esiti in un’unica giocata, costruendo una previsione più ampia e articolata, aggiunge un livello di sfida che molti trovano stimolante. Non si tratta solo di puntare su una singola partita, ma di comporre un quadro più complesso, che mette alla prova la conoscenza della squadra e del campionato.

In vista della nuova stagione, le opportunità non mancano. Il calendario iniziale della Lazio propone incontri contro Como, Verona e Sassuolo: partite che, sulla carta, possono offrire appigli interessanti per chi intende costruire una multipla ragionata. Ogni tifoso valuta i dettagli a modo suo, ma il filo conduttore resta lo stesso: analizzare, scegliere e sperare che ogni tassello si incastri al momento giusto. Per molti, è un modo per sentirsi ancora più coinvolti, vivendo ogni partita con un’attenzione diversa.

Come i tifosi costruiscono scommesse combinate più efficaci

Per realizzare una multipla sensata serve qualcosa in più di un’intuizione. I tifosi più attenti si affidano ai numeri, alle dinamiche di squadra e alle condizioni del momento.

Alcuni preferiscono non limitarsi all’esito finale, ma inserire mercati alternativi nella combinazione. Le opzioni vanno dai gol segnati alle statistiche sui calci d’angolo, fino ai marcatori. Castellanos, protagonista dell’ultima stagione, è spesso considerato una scelta valida nelle quote sui gol. Tuttavia, nulla viene lasciato al caso: infortuni, rotazioni o squalifiche vengono sempre tenute in conto prima di finalizzare la giocata.

C’è anche chi preferisce tenere la scommessa sotto controllo, senza esagerare con il numero di eventi. Inserire troppe partite in una sola schedina può sembrare allettante per le quote proposte, ma rischia di compromettere l’esito finale. Per questo, molti si fermano a tre, massimo cinque selezioni.

I mercati più scelti per le scommesse combinate sulla Lazio

Quando si tratta di costruire una buona multipla, i tifosi della Lazio tendono a concentrarsi su quei mercati che rispecchiano le caratteristiche della squadra. Ecco quelli che stanno riscuotendo più interesse per la stagione 2025/2026:

Esito finale (1X2)

Le vittorie all’Olimpico sono spesso alla base di molte schedine. Con Maurizio Sarri in panchina e un buon rendimento casalingo, puntare sulla Lazio contro squadre come Verona o Cagliari è una scelta frequente. Quote tra 1.50 e 1.80 offrono un equilibrio interessante tra rischio e potenziale ritorno.

Goal/No Goal

Il mercato “entrambe le squadre segnano” è molto utilizzato quando gioca la Lazio. Le partite della scorsa stagione hanno spesso mostrato una certa apertura, con entrambe le squadre a segno in circa metà degli incontri. Questo tipo di giocata si presta bene a essere combinata con partite di squadre offensive come Napoli o Atalanta.

Un nuovo modo di vivere il tifo

La stagione 2025/2026 porta con sé molto più di un semplice calendario di partite. Per i tifosi della Lazio, è anche l’occasione per trasformare la passione in qualcosa di ancora più partecipato e personale. Con un gruppo rinnovato in campo e un inizio di stagione che lascia spazio all’ottimismo, è il momento perfetto per mettere insieme intuizione e strategia, con la speranza che anche fuori dal campo ci sia qualcosa da festeggiare.

Sarri zittisce la stampa prima di Como-Lazio: il retroscena che nasconde più di quanto dica

Mistero sul silenzio pre-partita della Lazio: una decisione societaria che nasconde segreti? #Lazio #SerieA #Calcio

Mentre il conto alla rovescia per l’esordio della Lazio in campionato contro il Como si avvicina, un silenzio inaspettato sta alimentando la curiosità tra i tifosi. A poche ore dal fischio d’inizio, la tradizionale conferenza stampa pre-partita è stata annullata, lasciando spazio a mille domande su cosa stia accadendo dietro le quinte.

Le ultime parole del tecnico risalgono a quasi un mese fa, durante la sua presentazione ufficiale a Formello. Da allora, si è concentrato solo sul lavoro in campo, senza ulteriori commenti, e questa scelta sta rendendo l’atmosfera ancora più intrigante per chi segue la squadra.

Come riportato dall’edizione odierna de Il Messaggero, la decisione non viene dall’allenatore. “Prosegue la chiusura della società, che decide addirittura di non far sentire la viva voce del tecnico alla vigilia dell’esordio di questo campionato”, si legge sul quotidiano. E per fugare ogni dubbio: “Niente conferenza stampa, non è una scelta di Mau”.

A intervenire sulla vicenda è stato il giornalista Alberto Abbate, in collegamento con una radio dedicata. “Pensavo potesse essere una decisione di Sarri, anche scaramantica, di non rilasciare dichiarazioni alla prima”, ha spiegato, prima di rivelare il colpo di scena: “Poi però ho scoperto che non è stata affatto una sua scelta, ma che è stata la società a decidere di non farlo parlare”. La ragione di questo enigmatico silenzio resta avvolta nel mistero, con Abbate che conclude: “Poi magari un giorno ci spiegheranno il motivo”, lasciando intendere che le motivazioni sono per ora custodite all’interno del club e alimentando ulteriori speculazioni tra i follower del calcio.

Lazio, Rovella al bivio: deve brillare da titolare, ma quel sogno nascosto fa discutere

Rovella: Pronto a diventare il perno della Lazio e a brillare in Nazionale? #Lazio #Rovella #SerieA #CalcioItaliano

Mentre la Lazio si prepara al debutto in Serie A contro il Como, c’è un nome che sta catturando l’attenzione: Nicolò Rovella. Chissà se questa sarà la stagione in cui il giovane centrocampista si consacrerà definitivamente, superando le aspettative e aprendo nuove porte nel mondo del calcio? Secondo le gerarchie della squadra, Rovella è stato scelto come il perno del centrocampo, come riporta la Gazzetta dello Sport, avendo scalzato il concorrente Danilo Cataldi. Eppure, Cataldi resta una valida opzione e verrà utilizzato spesso nel corso dell’anno, rendendo la competizione interna ancora più intrigante per i tifosi.

Per Rovella, questa annata rappresenta una grande opportunità, forse la più cruciale della sua carriera finora. Si è già visto crescere in maglia biancoceleste nei primi due anni, fino a guadagnarsi una convocazione in Nazionale, un chiaro segno dei suoi progressi costanti. Ora, la vera sfida è compiere quel salto di qualità che tutti aspettano: mantenere un rendimento di alto livello con regolarità, trasformando le buone prestazioni in qualcosa di straordinario. Immaginate il brivido di vederlo evolversi sotto i riflettori!

Ma c’è di più: una stagione eccellente non solo rafforzerebbe il suo ruolo alla Lazio, ma potrebbe anche assicurargli un posto stabile in Nazionale. Dopo essere entrato nel giro sotto la guida di Luciano Spalletti, ora Rovella deve confermare la sua presenza con il nuovo CT, Gennaro Gattuso. Durante una recente visita a Formello, Gattuso ha parlato direttamente con lui, rinnovandogli stima e interesse, lasciando presagire una possibile convocazione per gli impegni dell’Italia a settembre – un momento chiave per la qualificazione al Mondiale. Non è affascinante pensare a come una chiacchierata possa influenzare il futuro di un giocatore?

Inizio da titolare per Rovella significa fiducia totale da parte della squadra, con l’allenatore che lo vede come il futuro del centrocampo laziale. Ora, sta a lui dimostrare sul campo di essere all’altezza, ripagando le ambizioni del club e della Nazionale con prestazioni che tengono i fan col fiato sospeso. Che stagione sarà per questo talento emergente?

Lazio a secco con Dia e Castellanos: un precedente storico li scuoterà?

La tradizione dei gol laziali all’esordio: Dia e Castellanos pronti a sfatare il digiuno? #Lazio #SerieA #ComoChallenge

La Lazio è pronta per l’attesissima gara d’esordio in Serie A contro il Como, con gli occhi di tutti puntati su Taty Castellanos e Boulaye Dia. Entrambi sono rimasti a secco durante la pre-season, alimentando curiosità su come affronteranno questa sfida. Ma c’è un precedente che potrebbe cambiare le carte in tavola: la squadra biancoceleste vanta una tradizione quasi leggendaria per i suoi attaccanti all’inizio di ogni stagione.

Come sottolinea Il Messaggero, negli ultimi 11 anni, e in ben 28 delle ultime 33 stagioni, l’attaccante principale della Lazio ha sempre timbrato il cartellino nella prima partita ufficiale. Questa eredità ha visto protagonisti veri fuoriclasse, come Miroslav Klose (nel 2014) e Ciro Immobile, che ha addirittura segnato per otto volte consecutive all’esordio stagionale. Immaginate l’eccitazione: riusciranno Dia e Castellanos a mantenere viva questa striscia?

Andando ancora più indietro, la storia della Lazio è un vero tesoro di reti inaugurali. Tra il 1998 e il 2006, una sfilza di bomber ha aperto la stagione con il gol, da Marcelo Salas a Hernan Crespo, passando per Simone Inzaghi, Bernardo Corradi e Tommaso Rocchi. Negli anni ’90, non era diverso, con eroi come Beppe Signori e Pierluigi Casiraghi che hanno contribuito a rendere questa tradizione quasi una regola. È come se ogni esordio fosse destinato a essere memorabile per i tifosi.

Ora, Dia e Castellanos hanno l’opportunità di ereditare questo legacy positivo, e c’è un dettaglio intrigante che gioca a loro favore. Contro il Como, il Taty ha segnato due reti nelle due sfide della scorsa stagione, mentre Dia ha contribuito con un gol e due assist nella gara di ritorno. Inoltre, un dato statistico incoraggiante: nelle 27 partite in cui i due attaccanti sono andati a segno, la Lazio ha subito solo una sconfitta, contro il Parma, con ben 22 vittorie e 4 pareggi. Con questi presupposti, l’esordio potrebbe trasformarsi in uno spettacolo indimenticabile.

Cataldi sfida Rovella: il piano astuto per scalare le gerarchie in Lazio

Cataldi studia il sorpasso su Rovella: la sua seconda giovinezza alla Lazio potrebbe ribaltare le gerarchie! #Lazio #Calcio #Midfielders

Danilo Cataldi è al centro di un intrigante capitolo della stagione della Lazio, dove la sua recente evoluzione sta accendendo la curiosità tra i tifosi. Tornato da un prestito alla Fiorentina che l’ha rigenerato, il centrocampista romano è ora visto come un elemento chiave, capace di sfidare le gerarchie esistenti. Insieme a Cancellieri, è emerso come un “nuovo acquisto” per la squadra, grazie alla continuità e allo spazio trovati sotto la guida di Palladino, che hanno potenziato la sua affidabilità e personalità sul campo.

La vera domanda che tiene i fan col fiato sospeso è se Cataldi riuscirà a scalare le posizioni e superare Nicolò Rovella, attualmente favorito per un posto da titolare. Con una determinazione rinnovata, il giocatore sa bene che nulla gli sarà regalato, e questa rincorsa non è nuova per lui – ha già dimostrato di saper superare simili ostacoli in passato. È un aspetto che aggiunge tensione e interesse a ogni allenamento e partita.

Quello che rende la storia di Cataldi ancora più affascinante è il suo legame profondo con l’ambiente laziale e la sua capacità di interpretare al meglio le richieste tattiche. Come evidenziato, la sua esperienza e il ruolo come vice capitano alle spalle di Mattia Zaccagni lo rendono un giocatore indispensabile per le rotazioni, soprattutto in una stagione lunga e impegnativa. La sua forte “lazialità”, radicata nel suo essere un romano doc, infonde passione e equilibrio in mezzo al campo, spingendolo a non accontentarsi di un ruolo da semplice riserva.

In definitiva, Cataldi è pronto a dimostrare il suo valore in ogni occasione, trasformando questa sfida in un’opportunità per emergere come protagonista assoluto. Con le gerarchie in bilico, i prossimi match potrebbero riservare colpi di scena che non deluderanno gli appassionati.

Sarri tra dubbi e colpi di genio: l’esordio con la Lazio che fa tremare il Como?

I dubbi della Lazio per l’esordio contro il Como: chi sarà in campo? #Lazio #Como #SerieA #Calcio

La Lazio è pronta per il debutto in campionato contro il Como, ma una serie di incertezze tiene tutti con il fiato sospeso. Quali saranno le scelte decisive che potrebbero influenzare l’intera stagione? Come riportato da fonti vicine alla squadra, i ballottaggi aperti promettono di ravvivare la competizione interna, con il tecnico che deve ancora sciogliere le riserve sulla formazione titolare nelle prossime ore.

Al centro dei dubbi c’è la porta, dove si sfideranno Ivan Provedel e Christos Mandas. Fino a poco prima dell’amichevole contro il Rieti, la decisione non era chiara, ma Provedel sembra in pole position per partire da titolare. L’idea è quella di alternarli durante la stagione, assicurando a entrambi un buon numero di minuti, anche senza coppe europee in calendario.

In difesa, le cose si complicano ulteriormente con assenze pesanti. Alessio Romagnoli è squalificato, Patric infortunato e Gigot sul mercato, lasciando Mario Gila e Lucas Provstgaard come centrali titolari contro il Como. Questo scenario costringe Adam Marusic a giocare da difensore centrale almeno fino alla prossima pausa, mentre Nuno Tavares si sistemerà sulla fascia sinistra, creando non poche curiosità su come reggerà questa linea.

A centrocampo, il duello è acceso tra Danilo Cataldi e Nicolò Rovella, con il tecnico che nutre grande stima per entrambi e punta a farli giocare il più possibile. Infine, in attacco, c’è la sfida tra Taty Castellanos e Boulaye Dia: quest’ultimo è pronto a conquistare una maglia da titolare dopo un precampionato altalenante dell’altro giocatore. Mattia Zaccagni è la certezza sull’esterno sinistro, Pedro si propone come opzione versatile per la fascia destra o come sostituto del capitano, mentre per Noslin si profila un inizio in panchina, in attesa di sviluppi sul suo futuro. Come indicato dalle fonti, questi elementi potrebbero essere decisivi per il match inaugurale.

Lazio beffata: l’aquila Monica rifiuta l’offerta, erede di Olympia ancora un miraggio

La caccia all’erede di Olympia: la Lazio non si arrende, un nuovo volo è vicino? #Lazio #AquilaBiancoceleste #SerieA

Mentre domani si alza il sipario sulla nuova stagione di Serie A per la Lazio, con la squadra pronta a debuttare, c’è un altro fronte che tiene i tifosi col fiato sospeso: la ricerca del successore dell’iconica aquila Olympia. È una storia che mixa tradizione e urgenza, e vi farà chiedervi se questo simbolo leggendario riuscirà a tornare a solcare i cieli dello stadio.

Da quando il falconiere Juan Bernabé è stato licenziato lo scorso gennaio, la società biancoceleste è in una corsa contro il tempo per trovare un degno erede. L’obiettivo? Riportare un’aquila a sorvolare l’Olimpico prima delle partite casalinghe, ripristinando un rituale che i supporter adorano. Immaginate l’emozione di quel momento: un volo che riaccende lo spirito del club.

Le trattative per un esemplare chiamato “Monica”, proveniente da Tolfa, non sono andate a buon fine, come riportato dal Corriere dello Sport. Un vero colpo al cuore per i fan, che si erano già immaginati questo nuovo capitolo. Eppure, questa battuta d’arresto non ferma la Lazio, che sta esplorando altre opzioni con determinazione.

Ora, c’è una nuova aquila che sembra essere in una fase avanzata di negoziazione, e la speranza è di chiudere l’accordo presto. L’appuntamento cruciale è il 31 agosto, quando la squadra affronta l’Hellas Verona all’Olimpico. Se tutto va per il verso giusto, quel volo inaugurale potrebbe diventare un momento indimenticabile, rafforzando il legame profondo tra i tifosi e la storia del club. Non perdetevi gli aggiornamenti su questa affascinante caccia!

Lotito della Lazio non transige: pretende 5 milioni da sponsor, ma l’accordo slitta – Calcio o affari?

Lazio alla caccia di un main sponsor per sbloccare il mercato

Sta per accadere qualcosa di grande alla Lazio? Il presidente Claudio Lotito è in trattativa per un main sponsor che potrebbe rivoluzionare le operazioni di mercato, superando i vincoli imposti dalla Covisoc. Immaginate cosa potrebbe significare per la squadra: più fondi per rinforzare la rosa e tornare a competere ai livelli più alti. Con un terzo marchio in corsa, l’attesa cresce – e i tifosi si chiedono se questa mossa arriverà in tempo.

All’inizio di agosto, le negoziazioni erano già avanzate con due aziende straniere nel settore delle Tech company, promettendo un incasso annuo di circa 6-7 milioni di euro. Ma ecco la svolta: un terzo marchio, forse con legami passati al club, è entrato nella mischia, complicando le cose e allungando i tempi per una firma definitiva. È come un colpo di scena in una partita thrilling – chi vincerà questa gara per lo sponsor?

L’obiettivo di Lotito era chiudere l’accordo prima dell’esordio stagionale contro il Como, ma ora sembra che slitterà tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. L’idea è firmare un contratto pluriennale che garantisca almeno 5 milioni di euro a stagione, offrendo non solo una boccata d’aria fresca per le finanze del club, ma anche una stabilità a lungo termine. Come reagiranno i piani di mercato? Potrebbe essere la chiave per investimenti smart e mirati.

La necessità di un main sponsor è diventata cruciale per la Lazio, bloccata dai rigidi parametri finanziari che hanno limitato gli acquisti estivi. Con questi fondi, il club potrebbe migliorare l’indice di liquidità e rispondere alle richieste del tecnico Maurizio Sarri, che aspetta rinforzi per la sua rosa. È una questione che tiene tutti con il fiato sospeso: riuscirà la squadra a trasformare questa opportunità in risultati sul campo?

Insomma, la chiusura di questa trattativa non è solo una questione di numeri, ma un segnale di vitalità per il club biancoceleste. I tifosi sperano che porti a una Lazio più competitiva, pronta a lottare per le posizioni di vertice – e questo affare potrebbe definire le strategie nei prossimi mesi, tenendo tutti con gli occhi puntati sulle novità in arrivo. #Lazio #MercatoCalcio

Lazio, Sarri ha carta bianca da Lotito per gennaio: ma occhio alla clausola nascosta!

La Lazio in attesa di una svolta nel calciomercato invernale? Scopri le condizioni cruciali per rinforzare la squadra a gennaio #Lazio #Calciomercato

La stagione estiva della Lazio è stata segnata da un vero e proprio stallo sul mercato, con poche operazioni in entrata e uscite limitate, tutto a causa dei severi vincoli imposti dalla Covisoc. L’allenatore ha dovuto navigare queste acque turbolenti, trasformando le limitazioni in opportunità e ‘accontentandosi’ della rosa disponibile. Eppure, in mezzo a queste sfide, si è rafforzato il legame di fiducia con il presidente, culminato in un incontro informale per delineare le strategie future e puntare dritto alla finestra di gennaio.

Ora, i tifosi biancocelesti guardano con speranza al mercato invernale, dove il tecnico ha ricevuto ampie garanzie dal vertice societario. Potrà infatti decidere liberamente su acquisti e cessioni, ma tutto dipende da un fattore decisivo: la revisione dei conti fissata per il 30 settembre. Quei giorni finali del mercato estivo potrebbero essere decisivi, con il club al lavoro per piazzare alcuni elementi in esubero e generare risorse.

Le operazioni in uscita sono al centro dell’attenzione: il direttore sportivo e la dirigenza stanno spingendo per cedere giocatori come Gigote, Basic, Kamenovic e Fares. I ricavi da queste mosse, combinati al risparmio sugli ingaggi e ai tagli sulle commissioni dei procuratori, andranno a influenzare l’indice del costo di lavoro allargato, un parametro chiave per sbloccare le possibilità invernali, come riportato dal Corriere dello Sport.

Anche le recenti cessioni di Casale e Tchaouna hanno portato entrate importanti, ma non bastano del tutto, dal momento che solo le prime rate dei pagamenti triennali vengono conteggiate. Per superare questi ostacoli, la società sta esplorando altre vie, come la firma di un accordo con un main sponsor per almeno 5 milioni di euro all’anno. Questo potrebbe essere il boost necessario per operare con maggiore libertà.

Insomma, la situazione resta complessa e incerta, con il club che potrebbe dover optare per un mercato a saldo zero, magari sacrificando un elemento di valore per finanziare nuovi arrivi. Ma con l’impegno della dirigenza e la determinazione della squadra, c’è aria di possibili sorprese che potrebbero cambiare le sorti della stagione.

Calciomercato Lazio, rinnovo in stallo: si valuta la cessione già da gennaio

Il calciomercato biancoceleste, seppur bloccato, presenta molteplici nodi da dover slegare. Il Presidente Lotito e il DS Fabiani sono già al lavoro per risolvere la situazione ma, se le pretese sono queste, non sarà affatto semplice. Mister Sarri ha già espresso la sua opinione: vuole a tutti i costi che il calciatore sia libero da pensieri extra campo per poter rendere al meglio durante tutto l’arco della stagione.

Mario Gila, difensore spagnolo classe 2000, è finito sui taccuini di molti direttori sportivi in giro per l’Europa. Dal Bayern Monaco, passando per i Campioni D’Europa del PSG, fino al Manchester City, tutti sono volenterosi di cogliere l’occasione al balzo per assicurarsi le prestazioni del centrale biancoceleste.

Anche il Real Madrid di Ancelotti, detentore del 50% sulla futura rivendita, aveva attenzionato Gila. Insomma, la Lazio è pressata dai migliori club in Europa, pronti a follie pur di avere tra le proprie file il difensore.

Mario Gila ha il contratto in scadenza nel 2027. Questo fattore influirà sulla sua valutazione, attualmente di 40 milioni di euro, per il prossimo anno. La Lazio, almeno fino al prossimo autunno, causa blocco del mercato, non potrà rinnovare lo spagnolo. Per questo motivo, la dirigenza biancoceleste è già all’opera per trovare una quadra.

Pedullà non risparmia la Lazio: estate caotica, ma una certezza li tiene in piedi

Estate surreale per la Lazio: mercato fermo, ma tifosi da applausi! #Lazio #Calcio #Mercato

Ma cosa sta succedendo davvero alla Lazio in questa estate così imprevedibile? La squadra biancoceleste è al centro di discussioni accese per il suo mercato fiacco e la gestione tecnica, con un’analisi lucida che dipinge un quadro di incertezze e sfide. Tutto ciò emerge da un editoriale che cattura l’essenza di un momento delicato per il club e la sua guida.

In questo scenario, la Lazio appare immersa in un’estate anomala: poche mosse in entrata, nessun colpo eclatante e una sensazione di stallo che tiene in ansia l’ambiente. Eppure, nonostante le difficoltà evidenti, c’è chi non si arrende, mantenendo un impegno solido di fronte alle incertezze del gruppo che ha bisogno di stabilità per affrontare la stagione.

«Tutti si stanno rinforzando, la Lazio no. È un’estate vissuta in apnea, tra salite e risalite. Maurizio Sarri sa di avere un compito difficile, ma non si tira indietro», scrive l’autore, offrendo un commento che sottolinea le lacune rispetto alle altre grandi del campionato, ma anche la determinazione di chi è al timone. Queste parole aggiungono un tocco di realismo, invitando a riflettere su quanto sia complicato navigare in acque agitate senza rinforzi adeguati.

E poi c’è il lato umano, quello che davvero fa la differenza: i tifosi laziali hanno sottoscritto ben 28.400 abbonamenti, senza aspettare promesse di acquisti stellari o illusioni di mercato. Un gesto puro e commovente, che va oltre le parole. «I tifosi della Lazio hanno messo mano al portafoglio senza lo straccio di un’emozione di mercato. Un atto di amore vero, ben oltre i facili bla-bla». Questa citazione cattura l’essenza di una fedeltà incrollabile, spingendo a chiedersi come possa una base di fan così appassionata influenzare il futuro della squadra.

Nel frattempo, il nome di Lorenzo Insigne rimane un’ipotesi lontana, accostato alla Lazio come possibile svincolato senza che si concretizzino trattative. Il mercato resta bloccato, con l’unico pilastro solido nel sostegno instancabile dei supporter, che continua a credere nonostante l’immobilismo. La Lazio ora deve dimostrare di poter ribaltare la situazione, sia sul campo che fuori, per trasformare questa stagione in qualcosa di memorabile anziché una continua lotta per recuperare terreno.

Lazio in lutto: Bernasconi se ne va a 87 anni, e il calcio italiano perde un capitolo controverso ma indimenticabile

Addio a Paolo Bernasconi, l’eroe dimenticato della Lazio che segnò un’epoca #Lazio #CalcioStorico #LuttoCalcio

Il mondo del calcio è in lutto per la scomparsa di Paolo Bernasconi, un ex attaccante che ha lasciato un segno profondo nella storia della Lazio, pur indossando la maglia biancoceleste per una sola stagione. A 87 anni, se ne va un giocatore che, pur avendo vestito il biancoceleste per una sola, indimenticabile stagione, è riuscito a conquistare il cuore dei tifosi con una performance che ancora oggi affascina. Immaginate un eroe arrivato in un momento cruciale, pronto a fare la differenza: ecco cosa rende questa storia così intrigante.

Nato nel 1938, Bernasconi arrivò a Roma nell’estate del 1962, quando la squadra era reduce da una retrocessione in Serie B e viveva un periodo di grande tensione. Sotto la guida del tecnico argentino Juan Carlos Lorenzo, l’obiettivo era uno solo: tornare immediatamente nella massima serie. In quel clima di incertezza, Bernasconi si impose come l’uomo giusto al posto giusto, un centravanti concreto e letale in area di rigore, trasformandosi nel protagonista di una stagione che i fan non hanno mai smesso di celebrare.

La sua annata fu semplicemente epica, con Bernasconi che divenne il punto di riferimento offensivo per una Lazio combattiva e determinata a risalire. In 23 partite, realizzò 10 gol, marcature decisive che spinsero la squadra al secondo posto in classifica e alla meritata promozione in Serie A. Quei gol non furono solo numeri: rappresentarono ossigeno puro per le ambizioni di un club che non poteva permettersi di restare nella serie cadetta, e oggi ci chiediamo come un singolo giocatore abbia potuto cambiare così tanto il destino di una squadra.

La sua avventura con la Lazio si concluse al termine di quella stagione trionfale, lasciando un’eredità quasi leggendaria: un attaccante venuto per una missione, portata a termine con successo prima di ripartire per altre piazze. Se ne va un pezzo di storia biancoceleste, un simbolo di resilienza che i tifosi laziali ricorderanno per sempre, legato indissolubilmente a una delle rinascite più iconiche del club. La sua figura continua a ispirare, un capitolo di calcio che merita di essere raccontato.

Garlaschelli punzecchia la Lazio: buona squadra, ma quel vuoto resta irrisolto

La leggenda biancoceleste con il cuore diviso: Renzo Garlaschelli analizza lo scontro Lazio-Como, chissà quali sorprese ci riserveranno le ambizioni in campo! #LazioVsComo #SerieA #Calcio

Renzo Garlaschelli, l’eroe dello scudetto della Lazio nel 1974, è una figura iconica che porta con sé un legame profondo con entrambe le squadre in campo. Come ex giocatore del Como, dove ha mosso i primi passi, la sua prospettiva è unica e affascinante, offrendo un’analisi che mescola esperienza e passione. In vista della sfida di domenica, che promette di essere un esordio elettrizzante, Garlaschelli delinea le differenze tra una Lazio che cerca stabilità e un Como in piena ascesa, lasciando i lettori curiosi di scoprire come queste dinamiche influenzeranno il risultato.

Parlando della gara, Garlaschelli non nasconde le difficoltà: “Sarà un debutto difficile per entrambe. La Lazio trova un avversario che già l’anno scorso ha fatto bene e che si è rinforzato con tanti acquisti”. Questa dichiarazione stimola l’interesse, perché evidenzia come il Como non sia solo una novità, ma una minaccia concreta per le ambizioni laziali.

Sul mercato della Lazio, l’ex attaccante esprime un rimpianto che fa riflettere: “Un vero peccato. L’anno scorso è andata complessivamente molto bene, tranne poi perdersi nel finale. È una buona squadra, con qualche innesto mirato sarebbe diventata ancora più forte”. È intrigante pensare a come un po’ di rinforzi mirati potrebbero cambiare le sorti di una squadra già solida, lasciando spazio a scenari imprevedibili.

Quando si tratta di ciò che manca, Garlaschelli punta dritto al cuore del problema: “Secondo me sarebbe servito qualcosa in attacco, reparto nel quale ci sono buoni giocatori, ma manca un vero bomber. Il vuoto lasciato da Immobile non è stato ancora colmato”. Questa osservazione solleva domande su come la Lazio possa superare questa lacuna, alimentando la curiosità su possibili sorprese in campionato.

Riguardo alla guida tecnica, Garlaschelli sottolinea un aspetto chiave: “La sua presenza è un valore aggiunto per la squadra. Che, ripeto, secondo me è forte anche senza acquisti”. “Io credo che abbia tutte le carte in regola per giocarsi insieme ad altre formazioni la qualificazione in una coppa europea”. “Sarri ha avuto il vantaggio di poter lavorare sin dal primo giorno di ritiro sul gruppo definitivo. È un particolare da non sottovalutare”. Queste parole, cariche di ottimismo, invitano i lettori a chiedersi se questa solidità possa davvero tradursi in successi europei.

Sul Como, Garlaschelli è entusiasta: “Una formazione di livello, con tanti giovani interessanti”. E sul suo allenatore: “Fabregas ha già fatto bene nella scorsa stagione. È un tecnico di valore che dà alla squadra un gioco spettacolare. La società gli ha regalato molti elementi di prospettiva, ora lo aspetta un compito non facile, ma lui ha dimostrato di essere all’altezza”. Questa descrizione rende il Como una squadra da tenere d’occhio, con un potenziale che potrebbe stupire tutti.

Infine, Garlaschelli tempera l’entusiasmo con saggezza: “È una squadra interessante, ma io ci andrei cauto con certi pronostici. Il progetto è sicuramente valido, ma sia alla società sia all’allenatore va dato tempo”. Con queste riflessioni, l’analisi di Garlaschelli chiude un cerchio di curiosità, lasciando i lettori a interrogarsi su quali colpi di scena potrebbe riservare questa partita e il campionato in generale.

Como-Lazio, Sarri debutta in Serie A: il maestro tattico contro il sorprendente Davide del Como?

Riparte la Serie A: Lazio contro Como, cosa bolle in pentola per i biancocelesti? #SerieA #LazioDebutto #SfidaCalda

La Serie A è pronta a infiammare di nuovo il campo, con la Lazio che si affaccia al debutto stagionale contro un Como galvanizzato dalla recente vittoria in Coppa Italia. Dopo un precampionato ricco di amichevoli promettenti, i biancocelesti arrivano con qualche incertezza da risolvere, specialmente in difesa e in porta, rendendo questa prima sfida un vero test di inizio stagione.

Al centro delle domande c’è il ruolo del portiere: Provedel sembra leggermente in vantaggio su Mandas, con entrambi che si sono alternati nei test estivi. In difesa, la situazione si complica con assenze pesanti, come Romagnoli squalificato per due giornate, Patric fuori per una lesione al retto femorale sinistro e Gigot alle prese con lombosciatalgia. La linea difensiva dovrebbe contare su Gila e Provstgaard al centro, con Nuno Tavares a sinistra e Lazzari a destra, mentre Hysaj e Pellegrini sono pronti a intervenire se le cose si mettono male.

A centrocampo, la formazione appare più stabile, con Guendouzi, Rovella e Dele-Bashiru confermati titolari e Cataldi pronto a scalare dalla panchina. In attesa del pieno recupero di Belahyane e Vecino, che hanno saltato gli ultimi test per problemi fisici, questa zona del campo potrebbe essere il motore della squadra.

Davanti, l’attenzione è tutta sul tridente offensivo: il duello per la posizione centrale tra Castellanos e Dia tiene i fan col fiato sospeso, con Castellanos che parte leggermente favorito. Sulle fasce, Cancellieri e Zaccagni dovrebbero essere i punti di riferimento, anche se Isaksen resta indisponibile per via della mononucleosi, aggiungendo un po’ di mistero al reparto avanzato.

Le probabili formazioni:
Como (4-3-3): Butez; Vojvoda, Kempf, Ramon, Moreno; Da Cunha, Roberto, Paz; Diao, Douvikas, Rodriguez. All.: Fabregas.
Lazio (4-3-3): Provedel; Lazzari, Gila, Provstgaard, Nuno Tavares; Guendouzi, Rovella, Dele-Bashiru; Cancellieri, Castellanos, Zaccagni. A disposizione: Mandas, Furlanetto, Marusic, Hysaj, Pellegrini, Vecino, Cataldi, Belahyane, Basic, Noslin, Pedro, Dia. All.: Sarri.

Questa partita di domenica potrebbe essere il trampolino di lancio ideale per la Lazio, che mira a confermare i progressi visti nei mesi estivi e a costruire una stagione ambiziosa. Con questi dubbi e formazioni, i biancocelesti sono pronti a stupire fin dal primo fischio.

Vernis alla Lazio: “Ho scelto questa sfida per vincere le tre competizioni”

Nicole Vernis si unisce alla Lazio Women: motivazioni e ambizioni da brividi per la stagione! #LazioWomen #CalcioFemminile #WomenFootball

Il mondo del calcio femminile italiano si arricchisce con un nuovo, intrigante arrivo: Nicole Vernis, centrocampista statunitense prelevata in prestito dal Lexington Sporting Club, è pronta a fare il suo debutto nella Lazio Women. Dopo aver varcato le porte della Capitale, la giocatrice si è raccontata ai canali ufficiali del club, svelando le ragioni dietro la sua scelta e gli obiettivi che alimentano l’entusiasmo di squadra e tifosi.

Vernis ha subito catturato l’attenzione con le sue parole sulla decisione di indossare la maglia biancoceleste, mostrando una passione che fa ben sperare per il futuro. «Ho scelto la Lazio perché è un club molto famoso in Italia e in Europa in generale. Gioca in Serie A ogni anno mettendo in mostra un bel gioco. Credo molto nell’allenatore e non vedo l’ora di cominciare e giocare tutte e tre le competizioni in programma». Queste dichiarazioni non solo rivelano il suo legame immediato con il club, ma suscitano curiosità su come una calciatrice straniera veda il calcio italiano come un’opportunità unica per crescere e competere ai massimi livelli.

Passando alle sue aspettative per l’adattamento in Italia, Vernis offre uno sguardo affascinante sul contrasto tra stili di gioco, invitando i lettori a immaginare come si evolverà la sua presenza in campo. «So che l’Italia ha una visione del calcio molto attenta all’aspetto tattico. Sono molto contenta di giocare qui e di far parte di un club che vuole vincere. Cosa può insegnarmi il calcio italiano? Le compagne di squadra con le quali giocherò ogni giorno mi mostrano vari dettagli tattici sui quali potrò migliorare. Ammiro il tecnico che ci insegna a giocare bene ogni giorno e credo che solo con l’allenamento capirò cosa migliorare a livello individuale e collettivo». È intrigante pensare a come questi dettagli tattici possano trasformarla in una pedina chiave per la squadra, alimentando l’interesse su come il calcio italiano forgerà il suo talento.

Dalle sue esperienze nel calcio americano, Vernis porta con sé lezioni che potrebbero fare la differenza nella sua nuova avventura, lasciando i fan a chiedersi come trasporterà questa mentalità vincente. «Il calcio americano mi ha insegnato molto, specialmente sul competere ad alti livelli e sul voler vincere. Ritengo che se vuoi vincere veramente e se vuoi migliorare te stessa, devi solo impegnarti. Devi arrivarci e dimostrarlo ogni singolo giorno allenandoti. Ho imparato tanto sul competere e sul vincere i campionati e sono pronta a portare la stessa energia anche alla Lazio». Questa energia competitiva è un elemento che potrebbe accendere la curiosità dei tifosi, rendendo palpabile l’idea di una stagione ricca di sfide e miglioramenti.

Infine, guardando agli obiettivi per la stagione, le parole di Vernis infondono un senso di eccitazione collettiva, spingendo a interrogarsi su cosa riuscirà a conquistare la Lazio Women con lei in rosa. «Giocheremo nella massima serie e quindi non vedo l’ora di provare a vincere tutte e tre le competizioni e di crescere come squadra, migliorando e dando il massimo in ogni singolo match». Con ambizioni del genere, l’arrivo di Vernis non è solo un rinforzo per il centrocampo, ma un potenziale catalizzatore per una campagna memorabile, che tiene i lettori con il fiato sospeso per le prossime partite.

Isaksen snobba la Danimarca: priorità al piano rientro con la Lazio

Il percorso di recupero di Gustav Isaksen: un’estate complicata e il ritorno incerto che potrebbe cambiare le carte in tavola #Lazio #Isaksen #SerieA

La stagione della Lazio parte con un’incognita intrigante per Gustav Isaksen, il talentuoso danese che sta lottando per recuperare da un’avvio ritardato. Dopo un’estate segnata dalla mononucleosi, che ha compromesso la sua preparazione atletica, il giocatore è ancora alle prese con un lavoro differenziato e un programma mirato. Tutta colpa di un’estate sfortunata, segnata pesantemente dalla mononucleosi, come descritto nei dettagli, rende questa situazione un vero rompicapo per chi segue la squadra, lasciando spazio a domande su come influirà sul suo ruolo.

Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, il piano per rivederlo in azione è già definito, ma con alcune assenze certe che alimentano la curiosità. Isaksen salterà senza dubbio le prime due sfide di campionato contro il Como e in trasferta a Verona, con l’obiettivo dello staff di averlo pronto, magari per un breve ingresso, nella terza giornata contro il Sassuolo al ritorno dalla pausa. In piena sintonia con il club, ha scelto di non rispondere alla convocazione della Danimarca, preferendo concentrarsi sui allenamenti a Formello per accelerare il recupero e ritrovare il ritmo partita. Questa decisione solleva interrogativi: riuscirà a tornare in forma smagliante e a imporsi come elemento chiave?

Intanto, sulla fascia destra, la competizione non dorme, e i rivali stanno approfittando dell’assenza per farsi notare. Matteo Cancellieri e il giovane Pedro hanno brillato nel precampionato con prestazioni convincenti, dimostrandosi alternative affidabili e potenziali titolari. Questa dinamica aggiunge pepe alla storia, facendoci chiederci se Isaksen, una volta tornato, saprà riprendersi il suo spazio con la determinazione necessaria.

Con un percorso di recupero che promette sorprese, l’intera stagione di Isaksen potrebbe essere decisiva per la sua crescita e per le ambizioni della squadra. Tutti gli occhi sono puntati su di lui, in attesa di vedere se saprà trasformare questa sfida in un’opportunità per brillare.

Lazio, chi sarà il portiere titolare tra Mandas e Provedel? Ballotta non ha dubbi

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Marco Ballotta, ex portiere biancoceleste, ha parlato della nuova stagione che attende la Lazio di Sarri in un’intervista esclusiva rilasciata a News.superscommesse.it. Nell’estratto seguente, Marco condivide le sue impressioni in merito a chi dovrà essere l’estremo difensore titolare tra Mandas e Provedel.

Alla domanda posta “da portiere, cosa pensi del dualismo tra i pali per la porta biancoceleste? Preferisci Mandas o Provedel?Ballotta ha risposto in questo modo:

“Io credo che Provedel meriti il posto da titolare. L’anno scorso ha avuto una stagione un po’ particolare, forse anche per motivi extra-calcio da quello che ho saputo, ma è un ottimo portiere che ha già fatto stagioni importanti.”

Il focus delle sue dichiarazioni si è anche successivamente spostato sul compagno di reparto Christos Mandas. Il greco ha dato più sicurezze del portiere italiano sia nella passata stagione che durante le amichevole pre-stagionali. Ecco le parole:

“Mandas poi si è meritato il posto l’anno scorso, ma credo che l’italiano se lo riprenderà: peraltro è anche più bravo coi piedi, quindi più funzionale al gioco di Sarri. In ogni caso non valuto un portiere solo da come gioca coi piedi, io credo che lui dimostrerà che la scorsa stagione sia stata solo un momento negativo nel suo percorso”

Como Lazio: fratelli di trofei, ma rivali per una sera

Domenica al Sinigaglia andrà in scena un intrigante incontro ricco di fascino: il veterano attaccante della Lazio, Pedro, affronterà l’amico di sempre Cesc Fàbregas, ora tecnico del Como. Ciò che li accomuna è un lungo passato condiviso tra Barcellona, Chelsea e la nazionale spagnola, da cui arrivano vittorie indimenticabili come il Mondiale 2010 e l’Europeo 2012, oltre a titoli di club.

Nonostante ora siano su fronti opposti – Pedro in campo, Fàbregas in panchina – tra loro permane un forte legame affettivo. Pedro ha accolto con affetto la candidatura del collega alla guida del Como, definendolo “giovane ma pieno di idee e carattere”.

D’altro canto, Fàbregas avrebbe cercato di portare Pedro con sé a Como al calar del mercato, mostrando il desiderio non solo professionale ma anche personale di ritrovare il compagno di sempre.

In campo, si respira un clima amichevole, quasi fraterno: l’intensa rivalità sportiva, nutrita da decenni di successi comuni, non cancella una sincera stima reciproca. Una sfida da guardare a cuore aperto, tra nostalgia e voglia di raccontare ancora una volta il loro grande legame.

Domenica a Como sarà battaglia. La gara sarà ricca di duelli, non solo in campo. Maurizio Sarri contro Cesc Fabregas. Con i due in panchina si prospetta una partita a scacchi più che di pallone. Vedremo chi prevarrà sull’altro.

Coppa D’Africa, il paradosso: Lazio beffata con giocatori pagati per non giocare

La Coppa D’Africa (AFCON) si giocherà in Marocco nel 2025. È francamente inaccettabile che i club debbano continuare a pagare gli stipendi ai calciatori, pur privati della loro prestazione, da fine dicembre a fine gennaio. Una buona fetta di stagione persa, tra l’altro durante le fasi cruciali. Se un calciatore si infortuna lì, i costi ricadono sulla squadra: un conto salatissimo non solo in termini economici.

Sì, esiste il FIFA Club Protection Programme, che risarcisce i club se il giocatore resta infortunato per oltre 28 giorni a causa di un incidente durante gli impegni con la Nazionale: fino a 7,5 milioni € per infortunio, a partire dal giorno 29, e fino a un massimo di 365 giorni. È un meccanismo utile, ma non risolve il problema della mancata utilità del giocatore, e richiede procedure burocratiche.

In confronto, i Mondiali prevedono uno stop dei campionati, quindi i club non sono penalizzati dalla contemporaneità dell’impegno internazionale. AFCON, no: si gioca durante la stagione, senza una pausa coordinata.

È ora che CAF e FIFA riconoscano che i club pagano due volte: lo stipendio e il rischio. Serve un fondo straordinario obbligatorio, non solo per infortuni gravi, ma per compensare la perdita dell’impiego effettivo del giocatore. È una questione di equità e buon senso sportivo.