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CALCIOMERCATO – Non solo Keita la Juventus punta anche Milinkovic

Si detestano ma in fondo si piacciono: il confine tra odio e amore a volte è estremamente labile. Così sembra essere tra Lazio e Juve in questa incandescente estate di mercato e Supercoppa. Il tutto dopo che, poco tempo fa, un gruppo di tifosi bianconeri ha perfino lanciato una campagna social a favore di un gemellaggio.

RAPPORTI COMPLICATI

Lotito e Marotta non si sopportano si sa; va un po’ meglio (ma non troppo) con Andrea Agnelli. Anche perché il patron biancoceleste fatica a ritenere suoi pari coloro che non sono padroni del club che rappresentano. Eppure sul mercato gli interessi comuni sono moltissimi, a cominciare da Keita. Piace alla Juve e lui sogna bianconero, ma la trattativa si è arenata proprio per questa reciproca antipatia. La Lazio ritiene che i bianconeri sono stati scorretti ad accordarsi con il senegalese (lo avessero fatto lo sarebbero stati davvero) mentre la controparte sostiene che non è vero.

LA VICENDA MILINKOVIC

La questione Keita però, come riporta Il Corriere della Sera, rischia di passare perfino in secondo piano rispetto a quella che potrebbe vedere coinvolto Milinkovic. La Juve è alla ricerca di un centrocampista e tra i bianconeri si fa strada l’idea che l’uomo ideale sia proprio il laziale. Lotito lo sa, non a caso invia messaggi trasversali. Prima fa sapere di aver rifiutato un’offerta di 80 milioni, poi dice pubblicamente che 40 milioni non possono bastare. Forte del sostegno del procuratore di Milinkovic, l’ex attaccante Kezman, amico di Tare: «Rimane alla Lazio, vuole vincere qui».

IL MESSAGGIO DEL FRATELLO VANJA

Poi però il fratello del centrocampista, Vanja, vent’anni, nuovo portiere del Torino, si lascia scappare: «Sergej vuole solo la Juventus». Incoscienza giovanile o forse il desiderio di tornare a dividere la propria vita con il fratello a Torino. Infine ci sono i giocatori che la Juve sarebbe pronta a cedere e che potrebbero tornare utilissimi alla Lazio. Soprattutto a centrocampo dove Inzaghi ha chiesto un elemento di spessore che si possa alternare con Parolo e lo stesso Milinkovic. Si è parlato di Sturaro e di Rincon: il tecnico biancoceleste, in allarme per il mercato del proprio club e per quello dei concorrenti, sarebbe pronto ad accoglierli a braccia aperte. Ma se le due proprietà di detestano, come possono trattare?

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Lo spagnolo Luis Alberto studia da regista: che sia lui l’erede di Biglia?

Da Lupo Alberto a Mago Alberto, tutto nel giro di un anno. Lo spagnolo arrivò ad agosto scorso per sostituire Candreva, ora invece è pronto a prendersi il posto di Biglia. Ci ha impiegato un po’ più del dovuto per ambientarsi alla Lazio. Solo nove presenze e un gol al Genoa nello scorso campionato.

L’ARRIVO ALLA LAZIO

Lo spagnolo arrivò a Formello dopo una stagione esaltante al Deportivo la Coruna, in cui mise a segno sei reti. Un’annata magica giocata sulla trequarti. Tanto che la Lazio sborsò una cifra molto vicina ai 5 milioni di euro per aggiudicarselo. È un cursore di fascia, dicevano. Simone ha provato a schierarlo più volte esterno al tridente ma i risultati non gli hanno dato ragione. Sboccia quasi per caso a primavera con quel destro a Marassi che regala ai biancocelesti un pareggio quasi insperato. Oggetto misterioso e quasi mai così utile per i meccanismi di Simone. Le vacanze però si sa portano consiglio e così, quasi per magia, Luis Alberto scopre una nuova vita. Facilitato dall’addio di Biglia e dall’arrivo di Leiva, un giocatore con caratteristiche più difensive che offensive, si ritrova a studiare da regista. Occhi sgranati a Formello nei primi giorni di ritiro, quando nella partitella in famiglia tira fuori le zanne e va a ringhiare sui compagni. Non era mai successo prima.

UN GIOCATORE TUTTO NUOVO

Arrivò in una torrida giornata estiva appesantito e stralunato, Inzaghi ora lo ha ritrovato tirato a lucido e con una gran voglia di giocare. È il Pirlo di Tare. Il paragone è assolutamente e volutamente azzardato ma va letto nel senso dell’evoluzione tattica. Da trequartista, quasi seconda punta, adesso si sta reinventando regista basso. Proprio come fece l’Andrea Nazionale. Ha il passo un po’ lento ma un piede sopraffino. Il tecnico biancoceleste lo ha subito posizionato in quel ruolo. Forse più per necessità all’inizio dato che Biglia non si era presentato in ritiro. Lo ha riproposto poi nello stesso ruolo convinto dalle prestazioni del giocatore. Ha caratteristiche offensive, verticalizza il gioco e ha un’ottima visione di gioco. «Biglia è il miglior play d’Italia», si è lasciato sfuggire Inzaghi nella conferenza stampa di chiusura del ritiro. Chiaro che Luis Alberto non sarà l’argentino ma di sicuro in rosa è quello che gli assomiglia di più.

LUIS ALBERTO STUDIA DA REGISTA

Serviva un test più attendibile ed è subito arrivato. Con la Spal ha nuovamente guidato la squadra e lo ha fatto tenendo sempre un discreto ritmo. La poca velocità di gioco era la critica che gli veniva fatta nei primi giorni. Ora invece si è sciolto, tanto che il tecnico lo ha tenuto in campo anche nella ripresa, quando ha inserito anche Leiva. Il brasiliano è un mediano, un recupera palloni. Ancora non ha mostrato qualità da regista tanto che Simone sta studiando una formula nuova per farli anche coesistere. Luis si è fatto spazio anche nello spogliatoio. Ha un grande feeling con Patric, i due sono inseparabili. Ora “El Mago”, come lo chiama il difensore biancoceleste, è pronto a prendersi una maglia titolare. Leiva è in ritardo di condizione, avrà bisogno di tempo per inserirsi nei meccanismi di Inzaghi. «Mi piace il ruolo di regista, ma posso adattarmi ovunque il mister me lo chieda», ha sottolineato lo stesso numero 18 laziale. E che non sia proprio lui il nuovo acquisto in quel ruolo?

SERVIRANNO TEST PIU’ ATTENDIBILI

Come riporta Il Messaggero servirà tempo e altri test per capire se sarà così. Nel frattempo i biancocelesti si godono tre giorni di riposo prima della nuova partenza per la seconda parte del ritiro. Due giorni di allenamenti a Formello e poi il 28 si volerà in Austria. La Lazio si allenerà a Walchsee nel distretto di Kufstein, non molto lontano da Salisburgo e da Grodig, dove il 30 potrebbe esserci l’amichevole con il Bayer Leverkusen. Il 5 altro test contro il Malaga. Serviranno per preparare la finale di Supercoppa italiana in programma il 13 agosto a Roma contro la Juventus. Sospiro di sollievo per Strakosha, gli esami hanno evidenziato solo una forte contusione con ematoma.

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FOTO – Amarcord Inzaghi: Superpippo e Simone in Nazionale

Il tecnico del Venezia, Pippo Inzaghi, ha condiviso su Instagram una foto. L’immagine ritrae Superpippo in compagnia del fratello Simone, tecnico della Lazio, con la maglia della Nazionale Italiana.

L’allenatore biancoceleste ha vestito la maglia azzurra tre volte. Di sicuro la più emozionante è stata quella a Torino del novembre del 2000. In quell’occasione l’Italia si impose 1-0 sull’inghilterra grazie a un gol di Gattuso. Simone nel corso della gara sostituì Delvecchio andando ad affiancare proprio il fratello. Sotto l’immagine la didascalia di Superpippo: “Noi due……. esordio insieme in nazionale a Torino….”.

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Giustizia è fatta: arrestato l’uomo che spinse Gascoigne giù per le scale

Buone notizie per Paul Gazza Gascoigne. Per l’ex centrocampista della Lazio dopo tanto penare finalmente un periodo positivo. Dopo le buone notizie che arrivano riguardo la sua salute e il travagliato rapporto con l’alcool per il campione inglese arriva un’altra bella soddisfazione.

Nel 2016 l’ex giocatore biancoceleste venne ricoverato in ospedale a Londra a causa di un trauma cranico. Trauma riportato in seguito a una caduta dalle scale di un hotel. Gazza, visibilmente ubriaco, aveva avuto uno scambio di insulti con alcuni clienti dell’albergo. Testimoni riferirono che la caduta fu causata da una persona che spinse l’ex calciatore. L’uomo dopo le indagini venne identificato nel ventisettenne Lewis Beard. Ora a distanza di mesi, come riportato dal sito strayfm, per l’accusato è arrivata la condanna ed è stato arrestato. Inoltre dovrà versare un ingente risarcimento.

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(VIDEO) Brasile in lutto: morto Valdir Peres, portiere del Mundial 1982

E’ morto all’età di 66 anni Valdir Peres, il portiere titolare del Brasile al Mondiale 1982. L’ex giocatore, idolo del San Paolo negli anni 70 e 80, secondo quanto comunicato dalla famiglia a Espn è stato colpito da un infarto durante una festa di compleanno a Mogi Mirim. Immediatamente portato in ospedale non ce l’ha fatta.

Numero 1 di una squadra fortissima ma incompiuta, il Brasile del 1982 di Zico, Socrates e Falcão, Valdir Peres era passato dal soprannome di “Pelé dei pali” a essere ritenuto l’anello debole della Seleçao in quel Mondiale. Il suo primo da titolare, dopo essere stato riserva nel 1974 e nel 1978. Valdir iniziò malissimo quel torneo con una papera clamorosa che portò al gol di Andryi Bal nella vittoria 2-1 del debutto contro l’Unione Sovietica. Contro l’Italia, nonostante i tre gol subiti da Paolo Rossi, non fece particolari errori. Dopo quella delusione mondiale, però, la sua carriera prese una china discendente, e anche la successiva avventura da allenatore non decollò.

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TOUR DE FRANCE – Trionfa Froome. Quinto posto per Aru

Chris Froome ha vinto il  Tour de France. Per l’inglese è il quarto successo in carriera. Secondo posto per Rigoberto Uran e terzo posto per il francese Romain Bardet. L’ultima tappa è stata vinta dall’olandese Dylan Groenewegen

ARU QUINTO AL TOUR DE FRANCE

Le parole di Aru ai microfoni Rai: “Visto com’è andato l’inizio di stagione, tutto quello che ci è capitato, sono contento di questo quinto posto nella classifica generale. Rispetto all’anno scorso ho fatto un grande passo in avanti, sia in classifica, sia sotto il profilo dell’esperienza. Tornerò presto a gareggiare al Tour“.

CALCIOMERCATO – I movimenti degli altri club

Proseguono le trattative e le campagne di rafforzamento dei principali club italiani ed europei. Diamo uno sguardo ai movimenti del calciomercato odierno

CALCIOMERCATO 23-7-2017

Inter – Manca solo l’annuncio ufficiale, ma Vecino è un nuovo calciatore nerazzurro

Crotone – Ufficializzato Mariano Izzo

Arsenal – Si cerca di trattenere Alexis Sanchez. Su di lui Psg e Bayern Monaco

Liverpool – Vicinissimo Nabyl Keita

Empoli  – Il difensore Barba vicino allo Sportin Gijoin

Man City – Ceduto il centrocampista Fernando al Galatasaray

West Ham – Ufficiale. Il Chicarito Hernandez al West Ham

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La Lazio Primavera perde i pezzi. Ecco tutte le cessioni

La nuova stagione della Lazio Primavera vedrà una squadra tolamente rifondata. La rosa di mister Bonatti ha perso molti dei principali elementi della passata stagione. Si aprirà un nuovo ciclo con la speranza che possa essere ricco di soddisfazioni

GLI ADDII IN CASA LAZIO

Pwer molti ragazzi della Lazio Primavera è giunto il momento di spiccare il volo. Prime esperienze da professionisti, con la speranza di intraprendere una carriera di alto livello. Ecco tutte le cessioni in casa biancoceleste:

Bacca – Marsiglia, niente di concreto. La Lazio ci spera, ma la richiesta è alta

Negli ultimi giorni è stato accostato il nome del milanista Carlos Bacca a quello della Lazio. Il colombiano è in uscita dal Milan, ma al momento ancora non sono giunte offerte interessanti. Complice anche il prezzo richiesto da Fassone e Mirabelli: almeno 20 milioni di euro. Per la Lazio un’operazione quasi impossibile

BACCA – MARSIGLIA NULLA DI FATTO

Oltre alla Lazio c’è anche l’Olimpique Marsiglia su Bacca. Il club transalpino vuole fortemente l’attaccante. Ma al momento ancora non è riuscito a trovare un accordo con il club rossonero. Secondo quanto riportato da Di Marzio, il club allenato da Rudi garcia vorrebbe un prestito. Cosa non contemplata dal Milan. Il club milanese per il cartellino del colombiano, vuole intorno ai 20 milioni. La Lazio resta alla finestra, ma è veramente complicato, se non impossibile, avere il colombiano. A meno che il Milan non si pieghi ed accetti un prestito oneroso.

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Roma senza acqua. Ecco cosa potrebbe accadere dal 28 luglio. Tanti i disagi

Siccità a Roma. Conseguenze terribili sul Lago di Bracciano. Dal 28 luglio, Zingaretti ha ordinato lo stop dei prelievi da parte dell’Acea, causa siccità. Il lago ormai si è ritirato in maniera clamorosa. Tante le opzioni al vaglio. La più probabile è quella di razionare l’acqua ai cittadini romani. Con tantissimi disagi per tutti

ROMA SENZA ACQUA

Entro venerdì l’Acea dovrà trovare una soluzione al problema dell’acqua a Roma. Si rischia un razionamento senza precedenti. La soluzione più probabile è quella di erogare l’acqua a turno in ogni quadrante della città. Ogni 24 ore un romano su due resterà senza acqua a disposizione, per circa 16 ore. Il piano riguarderà gli utenti all’interno del Grande Raccordo Anulare, senza distinzione tra case e negozi. Chiusura anche dei nasoni. Verranno poi posizionate delle autobotti nei punti di maggior affluenza della città. Una crisi senza precedenti ad alto rischio ambientale. Tantissimi saranno i disagi per i cittadini romani.

 

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Alla scoperta di Walchsee, sede del prossimo ritiro della Lazio. Tutte le info

Venerdì la Lazio inizierà il secondo ritiro stagionale. Dopo aver completato la prima parte ad Auronzo di Cadore, la truppa di Inzaghi ha fatto ritorno a Roma. Nel fine settimana partirà per l’Austria, esattamente per Walchsee. Scopriamo insieme la nuova sede che ospiterà i nostri beniamini

WALCHSEE, TRA LE MONTAGNE AUSTRIACHE

La cittadina si trova ad un altitudine di 668 m s.l.m. ed è al confine tra Austria e Germania. caratteristica per il lago che fa da cornice ad uno splendido paesaggio, la cittadina è una rinomata sede sciistica. Durante l’inverno 9 impianti di risalita vi portano a ben 1.200 m s.l.m. nell’area sciistica Zahmer Kaiser, dove vi aspettano 15 km di piste. Divertimento quindi a volontà! Le numerose baite e i rifugi lungo le piste vi aspettano con tipici piatti tirolesi. Durante l’estate l’attrazione principale è il lago con la sua temperatura dell’acqua a 24 gradi.

COME ARRIVARE

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Innsbruck e Monaco di Baviera. Lo scalo austriaco è distante 94 km. Quello tedesco è distante 130 km.

Di seguito una foto che esalta la bellezza del posto. Un motivo in più per seguire la Lazio in terra austriaca.

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Grandi festeggiamenti al San Paolo per il ritorno del “Profeta” Hernanes

Sette anni dopo aver lasciato il Brasile il “Profeta” Hernanes è tornato a casa. L’ex biancoceleste è tornato a giocare nel San Paolo, il club che lo ha cresciuto e lanciato nei professionisti. Tante cose sono cambiate dal momento del suo passaggio alla Lazio avvenuto nel 2010, ma non l’affetto dei tifosi. Al suo arrivo il trentaduenne centrocampista, al ritorno dalla Cina, è stato travolto dal calore e i cori dei suoi nuovi e vecchi tifosi. Intercettato dai media locali Hernanes ha dichiarato:

Non mi aspettavo una simile accoglienza dopo aver lasciato il club sette anni fa. E non pensavo che i tifosi potessero ricordarsi in questo modo i bei momenti passati insieme. Questo benvenuto è stato davvero incredibile, posso solo dire grazie e cercare di contraccambiarlo. Ho aspettato a lungo questo giorno, sono davvero felice. Qui ho avuto tante soddisfazioni e sono sicuro ne avremo altre. Nel tempo anche il suo ruolo è cambiato: “Nel corso degli anni, ho iniziato a giocare sempre più avanzato. Alla Lazio come all’Inter ho fatto così. Alla Juventus invece ho agito in posizione più arretrata, ma il mio posto è vicino all’area. I tifosi devono aspettarsi un giocatore pronto ad aiutare i compagni in fase di realizzazione. Queste sono le mie caratteristiche”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI ZDENEK ZEMAN

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Zeman: “Ai tempi in cui allenavo Lazio e Roma questo era ancora uno sport oggi invece…”

L’allenatore del Pescara, Zdenek Zeman, attualmente impegnato nella preparazione al prossimo campionato di Serie B, è intervenuto ai microfoni di Radiosei. Il tecnico boemo ha parlato ancora una volta della crisi che attanaglia da qualche anno il calcio e il forte calo del pubblico negli stadi:

“Il calcio non è più sport, ma un’industria dove si cerca di acchiappare più soldi e basta. Anche i tifosi se ne rendono conto. Quando allenavo Lazio e Roma gli stadi erano pieni, oggi c’è poca gente. Si sono accorti che il calcio così non è interessante. Se uno sta a casa a vedere la partita dopo cinque minuti cambia canale e guarda i cartoni animati. Le partite non sono gradevoli”.

LEGGI ANCHE LE PAROLE DI CANDREVA

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Candreva torna a parlare di Lazio ma i tifosi laziali non ne saranno contenti

Alla vigilia dell’amichevole dell’Inter con il Lille Antonio Candreva è tornato a parlare della sua ex squadra. L’ex giocatore della Lazio, trasferitosi a Milano nel 2016, conosce bene i due ambienti.

Nel corso dell’intervista Candreva si è soffermato a parlare anche delle differenze che ci sono tra l’ambiente capitolino e quello nerazzurro. Parole quelle del centrocampista di Tor de Cenci che di certo non faranno felici i tanti sostenitori laziali: “Ci sono delle differenze importanti. Indossare la maglia nerazzurra comporta delle responsabilità. Dobbiamo onorarla, sempre”.

LEGGI L’ESCLUSIVA LAZIOCHANNEL.IT SUL FUTURO ATTACCANTE BIANCOCELESTE

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ESCLUSIVA – Lazio bloccato un attaccante di livello. I dettagli

Dopo le cessioni di Biglia e Cataldi, la Lazio aspetta di conoscere il futuro di Keita e nel frattempo ha chiuso per un attaccante, più precisamente una seconda punta.

Eravamo stati i primi a darvi la notizia del viaggio di Tare e Calveri per chiudere per un giocatore. Effettivamente una settimana dopo quella notizia la Lazio ha ufficializzato Lucas Leiva. Allo stesso modo, da indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, vi diciamo che la Lazio ha chiuso per una seconda punta/trequartista di livello. Il nome è stato tenuto volutamente top secret dal club capitolino, ma probabile che si tratti di un’operazione in stile Immobile, con un giocatore in cerca di riscatto. Poco fa La Repubblica ha parlato dell’interesse dei biancocelesti per Nicola Sansone, ex Sassuolo, attualmente in forza al Villareal. Il quotidiano parla di una cifra tra i 18 e i 20 mln, ma ci risulta difficile pensare che gli spagnoli si privino di un giocatore che un anno fa hanno pagato 13 mln e che ha fatto una buona stagione in Spagna. Siamo scettici anche su Felipe Caicedo, attaccante dell’Espanyol che in molti danno vicino alla Lazio. Potrebbe trattarsi di Azmoun o addirittura di un giocatore non ancora uscito sui media. Non ci resta che aspettare.

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Lazio, venerdì partenza per l’Austria e poi l’ultima amichevole in Spagna

La Lazio ha da poco lasciato Auronzo ma il ritiro non è ancora finito. Venerdì la squadra di Inzaghi partirà per l’Austria.

La Lazio ha dovuto annullare la tournèe tedesca per motivi di sicurezza, per questo motivo venerdì 28 luglio i ragazzi partiranno alla volta di Walchsee, paesino austriaco al confine con la Germania. Questa sarà l’ultima settimana di ritiro. Infatti il 5 agosto i biancocelesti voleranno in Spagna per affrontare in amichevole il Malaga come riporta lalaziosiamonoi. Ultimo test in vista della finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus che si terrà il 13 agosto nella Capitale.

Jonathan Cafù ammette: “Ricevuto offerte dall’Italia”. C’è la Lazio dietro?

Non è un mistero che Jonathan Cafù fosse un obiettivo di mercato della Lazio a gennaio.

Alla fine non se ne fece più nulla. Ma le vie del calciomercato sono infinite e le strada di Cafù e la Lazio potrebbero incrociarsi in questa sessione di mercato estiva. Il brasiliano ha ammesso in patria di aver ricevuto offerte dalla serie A e dalla Premier League. In Inghilterra è infatti forte l’interesse del West Ham, mentre in Itali oltre al club biancoceleste ci sono Sampdoria e Bologna. 26 anni, ala destra del Ludogorets, all’occorrenza può giocare anche prima punta. La scorsa stagione ha messo a segno 14 reti e 11 assist. Il suo cartellino si aggira intorno ai 4 mln dato che è in scadenza nel 2018. La Lazio potrebbe prenderlo nell’eventualità che Keita dovesse partire.

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Prime parole di Kolarov alla Roma: “Non nego il mio passato laziale ma…”

Non è scesa giù né ai laziali né ai romanisti il trasferimento di Aleksandar Kolarov alla Roma.

Proprio lo stesso Kolarov che un mese fa aveva detto che gli mancava la Lazio, è stato da poco ufficializzato alla Roma. In merito al suo passato biancocelste, il terzino ha commentato a Roma Tv: Non posso e non voglio negare il mio passato. Però in questo momento sono alla Roma e come ho dato il 100% alla Lazio ora darò più del 100% alla Roma. La Lazio è stata una bella esperienza, però da oggi loro sono miei rivali sul campo“.

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CALCIOMERCATO – Kishna-Benevento, domani giorno decisivo

Danilo Cataldi ha già preso la strada di Benevento e a breve dovrebbe seguirlo un altro biancoceleste. Si tratta di Ricardo Kishna, acquistato due anni fa dalla Lazio e tornato in biancoceleste dopo i 6 mesi non proprio elettrizzanti in prestito al Lille. L’esterno olandese, dopo gli iniziali tentennamenti, sembra essersi convinto ad accettare la destinazione campana.

LA SITUAZIONE

Ricardo Kishna è sempre più vicino a vestire la maglia del Benevento. I campani, secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, ci stanno lavorando da qualche giorno e probabilmente domani saranno in grado di chiudere la trattativa con Lotito. A quel punto la batteria di esterni alti dovrebbe essere completa. Un Innesto di valore espressamente richiesto da mister Baroni e che rafforza il rapporto già molto stretto tra Lotito e il presidente dei campani Vigorito. Si attendono sviluppi a breve.

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Diego Fuser: “Kolarov alla Roma? Vi dico cosa penso…”

Il passaggio di Aleksandar Kolarov dal Manchester City alla Roma non smette di alimentare polemiche e opinioni. L’ultima opinione è di chi ha vissuto sulla propria pelle una situazione simile. Diego Fuser, approdato alla Roma nel 2001, dopo una parentesi a Parma, e soprattutto dopo aver vestito per ben 6 stagioni la maglia della Lazio. L’ex centrocampista ha detto al sua a La Gazzetta dello Sport.

LA SUA ESPERIENZA

“Quando sono arrivato a Trigoria nel 2001 in pochi mi hanno ricordato il passato laziale – spiega Fuser – forse perché in mezzo c’era stata la parentesi al Parma. A tanti tifosi biancocelesti invece la mia scelta non è piaciuta. Ma noi eravamo e siamo professionisti. Sono andato alla Roma perché mi dava la possibilità di giocare la Champions e perché pensavo che arrivando nella squadra campione d’Italia, che aveva preso il miglior giovane dell’epoca ci fosse la possibilità di conquistare lo scudetto. Invece niente, solo una Supercoppa e niente altro. E poi l’offerta economica era buona, difficile dire di no”.”.

IL CASO KOLAROV

“A parte casi eccezionali come Totti e De Rossi da una parte o Nesta dall’altra non c’era e non c’è niente di male a cambiare squadra, dalla Roma alla Lazio e viceversa. Soprattutto quando ci sono altre società in mezzo e il passaggio non è diretto: in questo caso ci sono stati sette anni al City, nel mio caso le stagioni al Parma, altrettanto importanti nel mio percorso. Perché Roma è una città particolare, dove ci si identifica con la squadra in cui si sta e si crea un senso di appartenenza speciale. Così è difficile scegliere di andare dall’altra parte”.

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