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Calciomercato – L’Inter si fa avanti per Milinkovic ma Lotito spara alto

Biglia, Keita e non solo. Anche un altro giocatore della Lazio fa gola a molte squadre italiane ed estere: il serbo Milinkovic Savic. In questa stagione il giovane centrocampista si è messo in mostra dimostrando tutto il suo valore. Inzaghi lo ha reso indispensabile per la sua squadra. Il tecnico piacentino è riuscito a sfruttare al meglio il suo strapotere fisico. Su di lui si sono posate le attenzioni di mezza Europa. Lotito lo ha già blindato rinnovandogli il contratto fino al 2022. Ma a quanto riporta MondoInter.it l’Inter si sarebbe fatta sotto tentando di aprire una trattativa. Il presidente biancoceleste, di tutta risposta, ha richiesto non meno di 50 milioni.

 

Ciro Immobile in una stagione si è preso la Lazio: superato anche Mito Klose

In Italia, in Europa e nel mondo. Non sarà la Lazio di Biglia o Keita ma quella di Immobile. Tra capitani in partenza e talenti bizzosi è lui il punto fermo di Inzaghi.

CIRO IL GRANDE

Aveva le idee chiare fin da subito: «Questo club è un punto di arrivo». Un messaggio forte e diretto per chi non sa cosa fare del proprio futuro. Per ventisei volte ha fatto urlare i tifosi laziali. In altre sette occasioni ha propiziato i gol dei compagni. Quinto posto in classifica, un pass per l’ Europa League, finale di Coppa Italia (persa con la Juventus) e una di Supercoppa da giocare il 13 agosto a Roma. Risultati di squadra ma ottenuti anche grazie ai gol di Ciro Il Grande. E’ stato più decisivo di Belotti, regalando 22 punti alla Lazio nonostante il granata abbia segnato di più. Fuori dal campo per i colori biancocelesti ha fatto anche il cameriere servendo l’amatriciana in un evento per aiutare i terremotati. Uomo immagine e bomber con gli hobby dei comuni mortali: cucina, pesca e playstation su tutti.

OBIETTIVO IL MONDIALE IN RUSSIA

Ciro ha superato anche Miro Klose. Un altro pescatore che alla prima stagione laziale realizzò solo 15 reti e 10 assist. Ma è proprio nel segno di Klose che Immobile sogna in grande. Il ct Gian Piero Ventura lo stima e lo conosce meglio di chiunque altro. Durante l’anno aveva dato anche qualche dritta a Inzaghi per farlo rendere al meglio E, come riporta Il Messaggero, i risultati si sono visti sul campo. Ripetersi non sarà facile ma le motivazioni faranno la differenza. Il viaggio che porterà Immobile in azzurro passerà per il biancoceleste tra campionato, Coppa Italia e Europa League. In campo continentale il napoletano ha già mostrato di trovarsi a suo agio. Anche se avrebbe potuto fare di più.

LA RINASCITA IN BIANCOCELESTE

Con il Borussia Dortmund nel 2014/2015 segnò quattro reti nel girone di Champions: Arsenal, Galatasaray e Anderlecht (due gol nel doppio confronto). Uno score che non riuscì a ripetere al Siviglia l’anno successivo. Tre presenze contro Manchester City, Juventus e Borussia Mönchengladbach, seppur partendo dalla panchina. Con la Lazio però è rinato, ritrovando uno smalto che sembrava perduto. Ha conquistato il popolo laziale ma anche lo spogliatoio. Rigorista della squadra, più volte ha lasciato che a tirare il penalty fosse un compagno in difficoltà. Vedi Biglia, Keita e Felipe Anderson. Un leader silenzioso che crede nella cultura del lavoro. Non a caso anche in vacanza non ha mai smesso di allenarsi. E le foto sui social mostrano già una forma mondiale.

ROME HALF MARATHON VIA PACIS – Le parole di Lotito

Il Presidente della S.S. Lazio Claudio Lotito sulla Rome Half Marathon Via Pacis, prima mezza maratona multi religiosa per la pace.

“No alla violenza, no al razzismo, no alle discriminazioni”. Sono questi i motivi ispiratori della “Rome Half Marathon Via Pacis” del 17 settembre. La mezza maratona multi religiosa per la pace promossa da Roma Capitale e dal Pontificio Consiglio della Cultura. La S.S. Lazio ha aderito annunciando la propria partecipazione ed una serie di iniziative a promozione ed a sostegno dell’iniziativa.

“La presenza della S.S. Lazio – ha dichiarato il Presidente Claudio Lotito – vuole significare non solo la piena condivisione da parte della più antica Società sportiva della Capitale dei valori che ispireranno le migliaia di partecipanti alla corsa che toccherà non solo i punti classici della Roma cristiana ma anche i luoghi di culto delle altre grandi religioni monoteiste. Ma anche la conferma dell’impegno della Società biancoceleste a considerare lo sport come un importante fattore di formazione di quella coscienza civile e morale indispensabile per una cittadinanza aperta e solidale”.

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GUERRIERI PARLA DEL SUO FUTURO>>>LEGGI QUI

LAZIO SCUDETTO 1915 – Il dossier di risposta alla Fondazione Genoa

Contro la richiesta di assegnazione dello scudetto del 1915 alla Lazio in ex aequo col Genoa, si è messa la Fondazione Genoa. Tale fondazione ha presentato alla Lega un dossier che ostacola la richiesta dell’avvocato Mignogna.

Tra i motivi avvallati dalla Fondazione Genoa, c’è il match di ritorno tra Naples e Internazionale Napoli. Gara che secondo Il Mattino fu rigiocata il 23 maggio 1915 e di fatto riapriva il campionato meridionale. Tuttavia, l’avvocato Mignogna ha risposto con un nuovo dossier. Il Comitato Direttivo della FIGC, il 22 maggio del 1915 deliberò la sospensione del campionato. Quindi la finale tra le squadre napoletane, giocata il giorno dopo, non aveva nessuna rilevanza ufficiale. Ergo il match di ritorno tra Naples e Internazionale Napoli ufficialmente riconosciuto dalla FIGC, fu annullato per irregolarità di tesseramento. Su di questo verte tutta la petizione avanzata dall’avvocato Mignogna. Di conseguenza la Lazio era la vincitrice del campionato centro meridionale e unica finalista certa della finalissima per l’assegnazione del tricolore del campionato 1914-15.

Altresì la Fondazione Genoa fa riferimento a un articolo de La Stampa del 9 Maggio 1919. In tale pezzo viene riportata la decisione della FIGC di assegnare lo scudetto del 1915 alla squadra ligure. In realtà, leggendo il suddetto articolo, si nota come il quotidiano faccia riferimento al Genoa primo nel campionato settentrionale e non in quello nazionale (altrimenti si sarebbe scritto campione d’Italia). Per questo motivo la Lazio non reclamò avverso tale provvedimento. L’unica fonte che nel 1921 parlò di assegnazione dello scudetto del 1915 al Genoa fu la rivista ufficiale del club rossoblu, senza conferma di nessun’altra fonte federale, sociale e/o mediatica dell’epoca.  Clicca qui per leggere il dossier integrativo scritto dall’avvocato Mignogna in cui vengono spiegate in maniera esaustiva le ragioni per cui la richiesta della Fondazione Genoa risulta pretestuosa e infondata.

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Guerrieri: “Sono contento di essere qui, voglio dimostrare il mio valore”

Il portiere della Lazio, Guido Guerrieri, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio. Di seguito riportiamo le sue parole.

“Sicuramente il Trapani è stata un’esperienza bellissima – spiega Guerrieri – poco esaltante a livello personale. Mi sento comunque cresciuto caratterialmente cosa fondamentale per il mio ruolo”.

SULLA LAZIO E SULLO STAFF

“Sono contentissimo di aver scelto di giocarmi le mie carte qui alla Lazio, ho voglia di dimostrare tutto il mio valore con la squadra con cui sono cresciuto. Sono felice di essere tornato agli ordini di Grigioni, può aiutarmi in tutto e per tutto e farmi migliorare in tutte le caratteristiche. Può darmi qualcosa in più a livello professionale. Sono contento di ritrovare lo staff con cui sono cresciuto a livello di settore giovanile e farlo in prima squadra mi rende contento”.

 

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JUVE ALL’ASSALTO DI KEITA >>> LEGGI QUI

Oikonomidis: “Non vedo l’ora di iniziare, conosco bene mister Inzaghi”

Il centrocampista della Lazio, Chris Oikonomidis, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. Di seguito riportiamo le sue parole.

“Sono contento di esser tornato. In Danimarca ho fatto una bellissima esperienza –spiega Oikonomidis- ho giocato la Serie A facendo tante partite: è stato importante per me. Mi sono trovato bene, mi servivano minuti nelle gambe e la possibilità di maturare. È stata un’ottima esperienza”.

SU INZAGHI

“Ho fatto già tre o quattro ritiri. Sarà dura come sempre, ma non vedo l’ora di iniziare. Sono molto carico. Mister Inzaghi mi ha portato dalla Primavera alla prima squadra. Lo conosco bene e lui conosce bene me. Guerrieri? L’ho rivisto con piacere, oggi avremo modo di parlare meglio”.

 

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JUVENTUS ALL’ASSALTO DI KEITA >>> LEGGI QUI

Lazio, Palombi: “Sono qui per prendere il mio posto in questa Lazio”

L’attaccante della Lazio, Simone Palombi, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel. Di seguito riportiamo le sue parole.

“È molto positivo per me essere qui -spiega Palombi- a fare visite con la mia squadra, voglio dare il massimo. Partirò per il ritiro e piano piano si deciderà il mio futuro. Sono molto carico per questo inizio di stagione. Sento la stima del club e del mister. Ho avuto modo di parlare con entrambi e sono fiduciosi nei miei confronti. Spero di poterli ripagare sul campo”. 

SULLA TERNANA E SUL SUO FUTURO

È stato un anno molto positivo e costruttivo. Terni è una piazza importante per la serie B. Ha avuto delle difficoltà che mi sono servite però per crescere a livello umano e calcistico. Ringrazio la società, ora sono qui per prendermi il mio posto in questa Lazio. Ho visto subito Murgia in ascensore, è stato bello ritrovarlo dopo le vacanze insieme. Siamo stati una settimana a Formentera. Abbiamo avuto modo di parlare e trascorrere momenti piacevoli. Speriamo di diventare i perni di questa squadra in futuro, ce lo meritiamo”.

 

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LAZIO, ECCO L’ULTIMA OFFERTA DELLA JUVENTUS PER KEITA

CALCIOMERCATO – La Juventus continua l’assalto a Keita: ecco l’offerta

Continua la trattativa tra Juventus e Lazio per portare Keita in bianconero.

Dopo la prima offerta di 10 milioni di Euro alla Lazio per il cartellino di Keita, la Juventus torna all’assalto per portare il gioiellino biancoceleste in bianconero. Secondo quanto riportato da AlfredoPedulla.com Agnelli avrebbe offerto a Lotito Pjaca in prestito per due anni. Non solo il patròn juventino oltre al prestito di Pjaca ha messo sul piatto anche un conguaglio importante. Bisogna solo aspettare la risposta della Lazio.

 

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MATTINATA DI VISITE MEDICHE PER LA LAZIO: C’E’ UN ASSENTE

Lazio, mattinata di visite mediche: ma c’è un assente

Alcuni giocatori della Lazio questa mattina hanno affrontato le visite mediche.

Mattinata di visite mediche per alcuni calciatori della Lazio. Milinkovic-Savic, Radu, Guerrieri, Murgia, Vargic, Djordjevic, Palombi e Oikonomidis si sono presentati in Paideia, per primo Murgia. Il meno sorridente è stato Filip Djordjevic in mezzo a tante voci di mercato. Da sottolineare l’assenza di Federico Marchetti. Per il portiere biancoceleste, infatti, la visita di idoneità agonistica era in programma questa mattina, ma è stata rimandata a data da stabilire. Il futuro di Marchetti  sembra sempre più lontano da Roma. Questa sera alle 18, nel centro sportivo di Formello ci sarà la prima seduta di allenamento.

 

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LAZIO-GOMEZ, CI SONO AGGIORNAMENTI

Serie A, ecco il ‘Calendario 2017-18 day’: tutti i dettagli

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Stabilito il giorno in cui sapremo quale sarà il calendario del campionato di Serie A 2017/2018.

La data – come si legge su calcioefinanza.it – è il prossimo 26 luglio, probabilmente nuovamente nella sede milanese di Infront (anche se la scelta della location deve ancora ufficialmente avvenire). A margine si terrà pure un’Assemblea (ne sarà convocata un’altra il 14 luglio): il tema centrale saranno i bandi dei diritti tv per l’estero, che usciranno prima della nuova versione di quelli “domestici”.

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CALCIOMERCATO – Sfuma Luiz Gustavo, occhi in Francia per la fascia destra

È iniziato un altro giorno di mercato e i tifosi della Lazio si apprestano ad assistere ad un’altra girandola di nomi.

A partire da uno ufficialmente tramontato: quello di Luiz Gustavo, che ha firmato un quadriennale con il Marsiglia. A centrocampo tutto ruota intorno a Biglia, il suo trasferimento al Milan è al momento in stallo: Lotito ha infatti detto ‘no’ all’ultima offerta rossonera (12/13 milioni più eventuali contropartite come Montolivo, Locatelli e Kucka), ma chiede solo cash (18 milioni più bonus), da reinvestire per Camacho del Malaga. Intricato anche il nodo legato a Keita: la Juventus ora potrebbe provare ad accontentare la dirigenza laziale, inserendo nella trattativa il cartellino di Pjaca, che si trasferirebbe in prestito biennale, piú un sostanzioso conguaglio. De Vrij, invece, ha rifiutato anche l’ultima offerta di rinnovo, ma al momento ad essersi mosse per lui con un sondaggio sono state solo Valencia e Marsiglia.

In entrata, per la cabina di regia, non sono ancora tramontate le piste de Roon, Clasie e Walace. Si cerca peró anche un vice Parolo, con i nomi piú in voga che sono quelli di Pasalic e Kryeziu. Per l’attacco, invece, resta viva – ma complicata – l’ipotesi Azmoun: occorrerà infatti attendere la decisione della FIFA per capire il destino del calciatore (che rischia anche una squalifica). In alternativa, quello del Papu Gomez resta un nome che piace ai biancocelesti, i quali dovranno peró vedersela con la stessa Atalanta (che ha proposto il rinnovo all’argentino), oltre che con Roma, Inter e Milan. Ritorna di moda anche Jonathan Cafú, nonostante l’alta richiesta del Ludogorets (fermo a quota 10 milioni, con la Lazio che invece non vorrebbe andare oltre i 6-7). Infine – riporta calciomercato.it – i capitolini sembrerebbero aver messo gli occhi addosso a Lèo Dubois, terzino classe ’94 in scadenza nel 2018 con il Nantes. Lo scorso anno con la formazione francese ha totalizzato trentuno presenze tra campionato e coppe nazionali con un bottino di 6 assist. Ma perchè eventualmente approdi nella Capitale occorrerà prima cedere Patric (con il quale resta la distanza tra domanda e offerta per il rinnovo), visto che, con l’arrivo di Marusic, i posti da esterno destro sono tutti occupati.

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‘Flop’ spagnoli all’estero: presenti due ex laziali, ma anche tanti giallorossi…

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Giocatori che, nelle loro esperienze all’estero, non sono riusciti a ripetere le ottime prestazioni sfornate tra le mura patrie. Ce ne sono in ogni paese d’Europa, ma in particolare in Spagna.

A passarli in rassegna l’edizione online del quotidiano As, che ha stilato una vera e propria lista. La quale vede la presenza anche di due ex Lazio: ovvero, Gaizka Mendieta e Ivan De La Peña. Arrivati nella Capitale in periodi e da squadre diversi (rispettivamente, nel 2001 dal Valencia e nel 1998 dal Barcellona), ma portandosi dietro la stessa fama di fenomeni, lontano dalla Spagna hanno faticato non poco a mettere in mostra le proprie doti, ricevendo spesso in cambio più fischi che applausi.

I due peró non sono stati gli unici flop ‘made in Spain’ in Serie A: sull’altra sponda del Tevere, ad esempio, annoveriamo Bojan, arrivato in giallorosso accompagnato dall’entusiasmo generale, ma caduto ben presto nel dimenticatoio. Cosí come gli altri ‘lupacchiotti’ Helguera, Guardiola e José Angel, che, dopo aver fatto innamorare i sostenitori nella Liga, non sono riusciti a fare altrettanto con quelli capitolini. Senza dimenticare José Mari, acquistato dal Milan nel 1999 per 40 miliardi di lire, ma le cui tre stagioni in rossonero sono state tutt’altro che entusiasmanti. E anche in altri campionati gli esempi non mancano: da Nolito a Jesé e Reyes, che hanno collezionato solo delusioni tra Premier League e Ligue 1.

E UN LAZIALE SI APPRESTA A DIVENTARE EX: CLICCA QUI

Morrison, niente Auronzo, si allena con il Birmingham: il comunicato del club inglese

Niente Auronzo per l’inglese della Lazio Ravel Morrison. Il giocatore si sta allenando con il Birmingham. Il club d’oltremanica starebbe pensando se tesserarlo o meno.

A darne conferma è la stessa società britannica. Questo il testo del comunicato: «Ravel Morrison, dopo aver ricevuto il permesso dalla Lazio, si sta allenando con la prima squadra del Birmingham». A proposito di ciò si è esposto l’allenatore Harry Redknapp: «Ravel sarà in squadra con noi per qualche giorno in modo che possiamo osservarlo più da vicino. Questo è tutto in realtà».

SOCIAL – de Vrij ai tifosi indonesiani: “Con voi bei momenti, tornerò a trovarvi!” (FOTO)

L’Indonesia si sa è un feudo biancoceleste. Nell’arcipelago sono tanti i tifosi della Lazio. Non a caso al nome Lazio Fan Club Indonesia sono state aggiunte le parole “Big Family”. Il fascino della prima squadra della Capitale conquista anche l’Oriente.

Stefan de Vrij, in vacanza a Bali, è stato accolto in maniera molto calorosa. Gli indonesiani lo hanno riconosciuto e non si sono lasciati scappare l’occasione di una foto ricordo con il loro beniamino. Stefan ha ringraziato i tifosi tramite un post su Instagram: “Grazie a tutti i miei tifosi dall’Indonesia. Ho trascorso bei momenti, sicuramente farò ritorno qui!”

CALCIOMERCATO – Ilicic all’Atalanta spinge Gomez alla Lazio?

Colpo di scena sul mercato: Ilicic che era a un passo dalla Sampdoria, alla fine andrà all’Atalanta che si è tutelata in caso di partenza di Gomez.

Affare da 5,5 mln + bonus e contratto triennale con opzione per il quarto per lo sloveno. Domani il giocatore sosterrà le visite mediche a Bergamo. A questo punto, l’Atalanta potrebbe lasciar partire Gomez che la Lazio sta corteggiando ormai da un mese. Occhio però all’Inter che ha individuato il Papu come alternativa nel quale dovesse saltare Di Maria, obiettivo principale di Suning.

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Luca Toni-Hellas Verona: dopo quattro stagioni è divorzio

Non è un addio al miele quello di Luca Toni al Verona. L’ex attaccante, campione del mondo a Berlino 2006, ha chiarito i motivi del divorzio dall’Hellas.

L’accusa: «Il direttore sportivo Filippo Fusco mi ha detto ‘qui comando io, qui decido tutto io’. E ho capito che per me non c’era motivo di continuare».

L’addio: «Ho trovato davanti a me un muro e mi sono sentito ferito. E certe cose non me le ha dette, che so, un Rummenigge. Ringrazio il presidente Setti che stimo umanamente, ma se non c’è condivisione e possibilità di dare almeno qualche consiglio, io qui non posso crescere».

L’affondo: «Non è colpa mia se mi chiamo Luca Toni o se Luca Toni in giro viene cercato più di chiunque altro. Io non volevo essere un peso e sono venuto qui con umiltà».

Sulla promozione: «La promozione di quest’anno non è un’impresa. La vera impresa è stata quella della Spal. Noi avevamo 14 milioni di monte ingaggi ed era una cosa che avevo fatto notare in società».

Sulla campagna acquisti: «A mio avviso Cassano sarebbe stato prezioso per l’Hellas. Qui c’è bisogno di gente esperta per la A e lui sarebbe arrivato con lo spirito giusto».

I ringraziamenti: «Qui mi sono trovato benissimo. Il titolo di capocannoniere e la festa per il mio addio sono i ricordi più dolci. Porterò sempre questa città e l’Hellas nel mio cuore».

FORMELLO – Oggi alle 18 il primo allenamento stagionale della Lazio

È fissato per oggi pomeriggio alle ore 18:00 presso il Centro Sportivo di Formello il primo allenamento della Lazio stagione 2017/2018.

Il gruppo, con mister Inzaghi al timone, sosterrà alcune sedute di allenamento tra le mura dell’impianto di casa. Dopodiché, tra 4 giorni, si trasferirà in quel di Auronzo di Cadore. Pronte le due settimane di ritiro estivo (8-22 luglio) tra le cime di Lavaredo. Nessuna faccia nuova in casa Lazio, eccezion fatta per Marusic, arrivato dall’Oostende a 4,5 mln (+ 2 mln di commissione all’agente).

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Rezzi: “Voglio diventare un punto fermo della Primavera, poi se dovesse chiamare Inzaghi…”

Giorno speciale per Edoardo Rezzi. Il centrocampista della Primavera biancoceleste ha compiuto diciotto anni. Per parlare della sua squadra e del suo prossimo futuro il giovane laziale è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3.

SULLE FINAL EIGHT

“I 18 anni sono un traguardo importante, spero di aver raggiunto una certa maturità. Ancora penso alle final eight, c’è rammarico. Perdere così con un uomo in meno brucia, non ce la siamo giocata. Ci sono stati vari fattori che non ci hanno permesso di esprimere il miglior gioco. Già la Roma è una squadra fortissima, con parecchi che stanno per fare esperienza anche in Serie A. Poi l’espulsione di Cardoselli ha condizionato tutta la partita. C’era molta tranquillità prima del match, forse troppa come in Coppa Italia. Poi una volta arrivati al Tardini la tensione è salita. Abbiamo sempre dato il massimo durante la stagione e i risultati si sono visti. La sconfitta contro la Roma non può cancellare quanto di buono fatto. Il prossimo anno il campionato sarà ancora più difficile, incontreremo tutte le squadre più forti. Quest’anno io e gli altri ’99 abbiamo giocato parecchio. Questo ci aiuterà molto per il futuro”.

SU BONATTI

“Spero di ritrovare il mister, quanto fatto lo scorso anno è tutto merito suo. Ripartire da lui sarebbe una buona base. La batosta che abbiamo preso sarà uno stimolo per fare meglio il prossimo anno, anche per il mister. Bonatti è sempre stato il dodicesimo uomo, poi in campo ci andiamo noi. Gente come Folorunsho e Rossi aveva spazio in più, ma il vero leader è stato il mister. L’infortunio contro la Roma mi ha condizionato tutta la seconda parte di stagione. Poi è giusto stare fuori se qualcuno sta meglio. Per questo primo anno mi posso ritenere molto soddisfatto, ora il secondo sarà ancora più importante per me. Gioco dove mi mette il mister, il ruolo è indifferente”.

SUL SUO RUOLO

“Mi trovo bene sia da trequartista che da play. Poi magari il prossimo anno giocherò in una posizione diversa, a me va bene tutto. La fascia di capitano la darei a uno dei tre fuoriquota. Per loro sarebbe il terzo anno di Primavera. Questo dà più leadership, come quest’anno successo a Rossi. Alessandro spero che rimanga in biancoceleste, in prima squadra, visto che è un grande tifoso. Poi se dovesse andare in Serie B sarebbe un grande traguardo. Gli auguro il meglio perché per me è stato fondamentale. L’Inter non era la più forte, forse la Roma aveva qualcosa in più. Però nelle sfide secche è così e può succedere che non vinca la favorita. Per la prossima stagione vorrei diventare un punto fermo della Primavera. Poi se dovesse arrivare qualche chiamata di Inzaghi sarebbe un sogno. Ci penso alla prima squadra”.

Mario Facco: “Settimana decisiva. Inzaghi rischia grosso”

Siamo oramai a pochi giorni dalla partenza per il ritiro di Auronzo di Cadore. Da ieri i giocatori della Lazio sono tornati a Formello per dare il via ufficialmente alla nuova stagione. A tenere banco però sono ancora le situazioni legate a Biglia, de Vrij e Keita. Casi ancora lontani dall’essere risolti. Per fare il punto sulla situazione è intervenuto ai microfoni di Radiosei l’ex Mario Facco.

Su un’eventuale cessione dei tre: “La situazione non è fluida per Inzaghi. Ha due giocatori importanti che stanno riflettendo se restare o meno. Le vacanze hanno lasciato un po’ d’amaro in bocca. Biglia, l’unico che sembrava volesse rimanere, sta chiedendo una nuova settimana di tempo per decidere. de Vrij invece sta studiando la situazione se firmare con clausola o meno. La Lazio è ancora lontana dalla squadra che giocherà il prossimo campionato, la società non si sta smentendo”.

Su Inzaghi: “Questa è una settimana importante che può decidere la sorte di alcuni giocatori. Parlo di de Vrij e Biglia, su Keita credo non ci sia nulla da fare. La prima domanda che mi faccio è perché la Lazio si debba trovare sempre in queste situazioni. Queste risposte se le dovrebbero dare il presidente e il direttore sportivo. Lotito cura tanto la parte economica ma non mi sembra un grande diplomatico. Per me Inzaghi rischia qualcosa e spero che gli mettano a disposizione una squadra adeguata per la stagione da affrontare. Ha fatto un grandissimo campionato lo scorso anno, ma se non si riesce a fabbricare una buona squadra la società non se la prenderà solo con i giocatori”.

Sul momento in casa Lazio: “Non posso non dire che il momento è delicato. Spero che in questa settimana decisiva si possano chiudere alcune diatribe tra società e calciatori. Le mie speranze al momento risiedono nel fatto che il mercato è ancora lungo. Finora tutto è stato in mano ai giocatori che hanno tenuto in scacco la società, che non ha potuto operare. Si ha ancora un mese per mettere giù una squadra razionale, si sfrutti il tempo a disposizione”.

 

Alex Ferguson offende pesantemente Mino Raiola

Non è un buon momento per Mino Raiola, non tanto per il suo portafoglio quanto per la sua reputazione. Dopo i vari insulti dei tifosi milanisti e il botta e risposta con l’ad del Milan Fassone, arrivano anche le parole di sir Alex Ferguson.

L’ex tecnico del Manchester United torna a parlare del passaggio di Paul Pogba alla Juventus a parametro 0. In una conferenza stampa, a diretta domanda ha risposto: “Come è successo? È semplice – ha risposto Ferguson -: aveva un pessimo procuratore, un sacco di m..da. Sapevamo che Paul Pogba fosse un buon giocatore e sarebbe diventato un grande giocatore”.

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