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Dall’Inghilterra voci sull’asta per il talento della Lazio

E’ il Sun a riportare la notizia. A giugno si dovrebbe aprire l’asta per accaparrarsi de Vrij. Il centrale laziale è seguito da mezza Europa ma in Inghilterra sono sicuri che sia il Manchester United ad essere in vantaggio.

L’ASTA

Il quotidiano inglese The Sun parla della maxi asta per il giovane olandese. I Red Devils dello United avrebbero un accordo verbale con de Vrij. Ma un interessamento della squadra di Manchester verso il portoghese Semedo, lascia anche qualche possibilità alle altre società in cerca del centrale biancoceleste. Le restanti squadre papabili sono il Chelsea di Conte e il Milan ma non si escludono le altre big europee. Il prezzo lo fa, ovviamente, Lotito e non accetta sotto i 35 milioni di euro.

 

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Diaconale durissimo sul progetto dello stadio della Roma

Durante una trasmissione di Teleroma56, è intervenuto Arturo Diaconale. Il responsabile della comunicazione della Lazio è stato molto chiaro sulle finalità del progetto dello stadio presentato dal Presidente Pallotta.

LE SUE PAROLE

Quando ormai il caso è diventato nazionale prende parola anche la  Lazio tramite il suo responsabile delle comunicazioni. Il braccio di ferro tra la Roma e il comune, nella persona dell’assessore all’urbanistica Paolo Berdini, continua. La soluzione sembra ancora molto lontana. Intanto durante la trasmissione Goal di Notte Diaconale ha definito così il progetto di Mr. Pallotta:”Vi chiedo di valutare lo Stadio della Roma. È un atto d’amore? No, di business…”. Le sue parole lasciano poco spazio a dubbi.

“Mi spiace signora, suo figlio è bravo ma non si impegna”. La triste storia tra de Vrij e la Gazzetta

Chissà se la signora de Vrij si sarà sentito dire dagli insegnanti di Stefan quella famosa frase che un po’ tutti noi (secchioni a parte) ci siamo sentiti dire nei colloqui scolastici. “E’ bravo ma non si impegna“, un modo elegante per dire sinteticamente “è un somaro e non vuole fare niente”.

Non sappiamo come de Vrij andasse a scuola, ma sui campi di calcio va davvero molto bene. Se vi chiedono i 3 centrali più forti del nostro campionato, cosa rispondete? Io senza pensarci troppo rispondo Bonucci, de Vrij e Manolas. Eh sì perché, soprattutto chi segue la Lazio ogni domenica, sa quanto Stefan sia importante, anzi FONDAMENTALE per la retroguardia biancoceleste.

Ne abbiamo avuto la controprova la scorsa stagione quando di colpo Mauricio non appariva più bravo come l’anno prima e Hoedt sembrava un ragazzino alle prime armi. De Vrij è un difensore eccezionale, fortissimo fisicamente e di testa, elegante come Nesta. Solo la fragilità fisica non gli ha ancora permesso il salto in un top club. Sia ben chiaro, noi lo vorremmo sempre alla Lazio, ma bisogna scontrarsi con la realtà dei fatti. De Vrij non è un giocatore da Lazio e probabilmente è troppo anche per la serie A. E’ stata una botta di fortuna averlo preso prima che esplodesse al Mondiale del 2014 in cui è stato eletto miglior difensore dell’intera competizione.

DE VRIJ TOP PLAYER MA NON PER LA GAZZETTA

Insomma diciamocelo, se de Vrij vestisse la maglia della Roma o della Juve (per esempio) adesso i giornali parlerebbero di fenomeno e ogni partita prenderebbe 7 in pagella. Ma purtroppo per i media, veste la maglia della Lazio e quindi non merita attenzione né elogi. Basti guardare le statistiche dei suoi voti. Sono impietose. Tanti 5,5 e 6, spesso 5, ma mai oltre la sufficienza. Si parte da una base di 5 a salire o scendere in base alla sua prestazione. Pensate che stia esagerando? Prendiamo ad esempio la gara di ieri, noi di laziochannel  abbiamo messo 6,5 al giocatore, premiando anche il suo assist a Immobile. Una partita impeccabile in cui ha dovuto anche bilanciare un Hoedt disastroso (colpevole del rigore e del gol di Brugman).

Il Corriere dello Sport è stato più stretto di voti e ha messo un 6. Volete sapere la Gazzetta dello Sport? Gli ha messo 5,5. Ecco questo è il voto che il più delle volte la rosea attribuisce all’olandese. Eccezion fatta per la gara di Coppa Italia contro l’Inter, in cui la Gazzetta gli ha dato un 7, ed era davvero impossibile non farlo, de Vrij è l’uomo delle insufficienze. 5,5 contro il Chievo, 5 contro la Juve, 6 contro Atalanta e Crotone, per citare le ultime. Il 6,5 è raro, il 7 è utopia. A chi, come il sottoscritto, ce l’ha al fantacalcio, rosica e non poco il lunedì.

MA PERCHE’?

Ma com’è possibile che uno dei centrali più forti del nostro campionato, su cui sbava mezza Europa, non vada mai oltre la sufficienza per il quotidiano più letto d’Italia? Eppure il ragazzo è sempre tra i migliori. Non a caso è tra quelli a cui Inzaghi non rinuncia mai. Andando a vedere le statistiche della Gazzetta, l’ex Feyenoord ha una media voto di 5,97 (non calcolando bonus e malus). Come detto prima, non tocca neanche la sufficienza. Manolas ha una media base di 6,26 per intenderci.  La differenza sembra poca vista così, ma considerando che si parla di medie voto, è davvero tanta. Facendo un paragone d’altri tempi, statistiche alla mano è come se Manolas fosse Aldair e de Vrij fosse Negro. D’altronde non è la prima volta che la Gazzetta dello Sport sminuisce i nostri giocatori. Guardate ad esempio dopo Inter Lazio: i biancocelesti vincono a San Siro con una gran partita ma la rosea dà sei insufficienze ai giocatori di Inzaghi.

QUARTO POTERE

Considerate che tutta la difesa dell’Atalanta ha una media voto più alta di de Vrij. 40enni sul viale del tramonto come Dainelli, Konko e Burdisso hanno medie più alte. Persino Paletta che è il difensore più schernito del nostro campionato e che i milanisti denigrano in ogni partita, ottiene voti più alti del centrale laziale. Anche lo stesso Hoedt, che nelle ultime partite ne sta combinando una dopo l’altra ha una media voto più alta del suo collega. Non so se rendo l’idea. Ma se vi andate a vedere le statistiche dei voti della gazzetta vi mettete le mani nei capelli.

Allora ci viene da pensare o che il pagellista della rosea confonda de Vrij con Hoedt oppure che non gli stia molto simpatico il numero 3 biancoceleste. In un’epoca in cui le statistiche determinano i costi delle operazioni di mercato, in cui transfermarkt e wyscout contano più degli osservatori stessi, capite bene che queste medie hanno un peso notevole sul valore mediatico e di conseguenza economico del giocatore. Infatti, avete mai notato che i giocatori che vantano un maggiore appeal mediatico vengono strapagati?

LAZIO SNOBBATA DAI MEDIA SE NON PER SCANDALI E POLEMICHE

E qui apriamo un altro fascicolo che purtroppo tutti noi conosciamo. La Lazio a livello mediatico non esiste. Gli viene dato lo stesso spazio di squadre come la Fiorentina e il Torino. Di conseguenza, anche i giocatori biancocelesti vengono snobbati. Se compaiono sulle prime pagine dei quotidiani è perché la Lazio gli sta cedendo o perché è partita la giostra del fanta-calciomercato. A quante squadre è stato accostato Biglia nell’ultimo anno e mezzo?!

Ricordate Zarate?! Dopo la prima grande stagione ogni giorno si parlava di sirene inglesi e del fatto che Lotito non l’avrebbe mai riscattato dagli arabi. Poi di colpo il suo talento si affievolisce e con lui l’attenzione mediatica. Il caso più eclatante è Lichtsteiner. Da perfetto sconosciuto a fenomeno quando passò alla Juve. Lo schema Pirlo-Lichtsteiner che faceva impazzire i tg sportivi fino a qualche anno fa, elogiando Marotta che l’aveva portato a Torino. La stessa cosa vive oggi de Vrij, passerà dall’anonimato alla fama quando lascerà la Capitale. Si accettano scommesse.

Fabrizio Piepoli

Serie A, ascolti tv in calo: ecco su cosa puntare per incrementare i ricavi

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Rinnovare gli stadi e in fretta. Dovrà essere questa necessariamente la priorità dei club di Serie A, bisognosi di incrementare i propri ricavi, finora basati quasi esclusivamente sul mercato più ricco, ovvero quello dei diritti tv.

ASCOLTI IN CALO

Da questi ultimi, come noto, arriva circa la metà degli introiti di squadre come Juventus, Roma e Inter, per una media che, relativamente a tutto il massimo campionato nostrano, si attesta al 61%. In vista dei rinnovi della Champions e della serie A per il triennio 2018-2021, stamane La Repubblica ha dedicato alla questione un’attenta analisi.

Nella stagione 2015-1016 – scrive il quotidiano romano – gli ascolti tv sono calati del 6% con 19 milioni di telespettatori in meno. Motivo per cui già Pier Silvio Berlusconi ha annunciato l’addio di Premium al calcio, o meglio “di partecipare alle aste dei diritti di quest’anno, ma senza svenarsi e solo in presenza di un pacchetto preparato ad hoc per la propria emittente”. A partire dalla prossima Champions League, inoltre (vista anche la perdita della sponsorizzazione di Unicredit a partire dal 2018), l’Uefa vorrebbe incassare 300 milioni all’anno, con un incremento del 28% rispetto al triennio precedente. Adesso bisognerà dunque vedere come si muoverà Sky, che questa volta potrebbe essere affiancata nell’asta (a un costo verosimilmente inferiore alla cifra spesa da Mediaset) anche dalla Rai, che dovrebbe pagare il 40% del pacchetto, acquisendo la diretta in chiaro di almeno un match e lasciando il 60% e la diretta esclusiva di tutte le partite alla pay tv. In questo modo, però, la tv di Stato perderebbe tutto il campionato di Formula 1 e probabilmente anche la Coppa Italia.

Da tenere in considerazione anche le mosse delle emittenti in streaming, sia italiane che europee, che potrebbero scombinare non poco le carte ai player tradizionali. Già lo scorso 22 dicembre Facebook ha trasmesso una partita di Lega Pro, ottenendo quasi 50 mila visualizzazioni sulla pagina social di Lega Pro, 145 mila utenti raggiunti e oltre 25 mila interazioni. Non è da meno Twitter, che ha già cominciato a investire sui diritti della Nfl, la National Football League, che valgono circa 7 miliardi di dollari. In più, in Germania, Austria e Svizzera c’è Dazn, la «Netflix del calcio», piattaforma in streaming lanciata dal gruppo Perform (media company nata nel 2007 che produce e distribuisce contenuti di tutti gli sport attraverso un unico canale digitale) che si è aggiudicata i diritti per la Premier League, la Liga, la Serie A e la Ligue 1, per un abbonamento mensile da 9,99 euro.

Le pay tv hanno dimostrato anche a loro spese di poter fare a meno della Champions League, ma non della serie A, voce ancora primaria del palinsesto (e dei conti) della televisioni. Qualcuno se ne aggiudicherà certamente i diritti (per una cifra vicina ai 450 milioni l’anno). Occorrerà però far presto, soprattutto ora che l’Antitrust ha deciso di non approvare le linee guida per la vendita centralizzata dei diritti tv della serie A e delle competizioni organizzate dalla Lega Serie A perché l’offerta «non appare convincente sotto i diversi profili relativa alla disciplina sostanziale antitrust». Luca Lotti, ministro dello Sport sta preparando un decreto legge per cercare di mettere ordine sulla questione. Ma i tempi, appunto, sono stretti e il rischio è che l’asta per la Champions venga fatta prima della serie A, togliendo risorse al campionato nazionale.

CALCIOMERCATO – Cina, gli occhi di Fabio Cannavaro su un ‘big’ laziale

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In Italia il calciomercato invernale ha chiuso i battenti lo scorso 31 gennaio, ma non ha fatto altrettanto da altre parti: ad esempio in Cina, dove fino al prossimo 28 febbraio si possono ancora intavolare trattative e mettere a segno dei colpi. I club del paese asiatico ci sono già riusciti, a suon di offerte faraoniche, con Oscar e Witsel, ma potrebbero non fermarsi qui.

OCCHI IN CASA LAZIO

Secondo quanto riporta il portale ‘chuteriafc.br’, infatti, il Tianjin Quanjian avrebbe messo gli occhi su Felipe Anderson. I ‘no’ incassati da Kalinic, Diego Costa, Cavani e Slimani avrebbero infatti indotto il tecnico Fabio Cannavaro ad optare per una soluzione offensiva con il neo acquisto Pato come prima punta e l’esterno della Lazio alle sue spalle. Il club cinese sarebbe dunque pronto all’assalto per il brasiliano, anche se ancora non si conosce se sia stata già avanzata un’offerta né di che portata. Comunque sia, si tratta di un’operazione di difficile, se non impossibile, realizzazione: sarebbe infatti un suicidio se la società biancoceleste decidesse di privare Inzaghi di un perno dell’attacco – e gioiello – come l’ex Santos a mercato chiuso, con la squadra che sta lottando per l’Europa e che tra pochi giorni dovrà affrontare una doppia semifinale di Coppa Italia contro la Roma. Non resta dunque che attendere eventuali prossimi sviluppi, ma, salvo sorprese, l’offerta dei cinesi dovrebbe essere declinata. così come quella avanzata dal Manchester United nell’estate del 2015.

Marchetti ‘saracinesca’ sui rigori: ecco il suo ruolino nel 2016

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Se la Lazio ieri a Pescara ha ottenuto una netta vittoria, il merito è anche suo. Le due reti subite non sono bastate per oscurare la buona prova di Federico Marchetti, che è riuscito a ritagliarsi comunque un ruolo da protagonista bloccando il penalty calciato da Caprari al 37′ del primo tempo.

PENALTY? NO PARTY

L’estremo difensore dei capitolini sta vivendo un periodo d’oro per quello che riguarda i calci di rigore. Nel 2016, infatti, è stato trafitto solo in due tiri dal dischetto su ben nove tentativi. A trasformare le due massime punizioni sono stati Dybala Liajic, mentre non uguale sorte è toccata ad Immobile (con la maglia del Torino), Memushaj e Borriello, che non hanno inquadrato lo specchio della porta. Senza dimenticare le ben quattro circostanze in cui è stato Federico a negare la gioia del gol al giocatore che aveva di fronte. La prima nel maggio scorso a Carpi, quando respinse ben due rigori a Mbakogu. Oppure poco prima di Natale, in apertura di ripresa del match contro la Fiorentina, in cui ad essere ipnotizzato dall’ex Cagliari fu Ilicic. Infine, quello di ieri a Caprari, che ha permesso all’ex portiere azzurro di continuare la sua opera di riscatto dopo un anno, il 2015, che lo aveva visto arrivare a 31 gol subiti su 39 rigori, passando in quello in corso a 33 su 48. E – c’è da starne certi – non finirà qui…

Formello, si riprende mercoledì. Inzaghi concede due giorni di riposo

Mister Simone Inzaghi concede ai biancocelesti due giorni di riposo dopo il match in trasferta

RIPOSO

Visto il posticipo della gara di lunedi 13 febbraio contro il Milan, Inzaghi ha posticipato gli allenamenti. La ripresa degli allenamenti ci sarà mercoledì pomeriggio, e dunque due giorni di totale riposo per i capitolini che avranno delle ore di relax.

SITUAZIONE OTTIMALE DELLA SQUADRA

La rosa è tutta a disposizione, tranne Lombardi che è ancora alle prese con il risentimento al ginocchio accusato alla vigilia del match contro il Chievo. Keita è tornato, Lulic e Radu sono stati “vittime” del turnover e sono partiti dalla panchina. Nel riscaldamento pre gara contro il Pescara, Immobile aveva accusato un fastidio al ginocchio, ma poi ha giocato mettendo inoltre a segno la rete del 6-2, per poi essere sostituito negli ultimi minuti da Tounkara.

 

Miro Klose e il no al Borussia: “Mi volevano a Dortmund ma…”>>> CLICCA QUI!

Miro Klose e il no al Borussia: “Mi volevano a Dortmund ma…”

Miro Klose, tanti successi e ancora un obiettivo, quello di diventare un allenatore. Nel mezzo però spunta un aneddoto che lega ancor di più l’ex biancoceleste a Roma 

 

DOPO IL RITIRO

Una volta messi via gli scarpini, Klose si gode a pieno la famiglia: “Mi manca il calcio, ma che bello stare a casa con i propri cari”. L’ex Lazio e Bayern Monaco, dopo record e successi, ha iniziato a studiato per diventare il prima possibile un tecnico.

IL RETROSCENA

Ai microfoni di Kicker, l’ex calciatore ha ammesso di avere il desiderio di sedere su una panchina di Bundesliga, rivelando un episodio legato alla Lazio: “Certo che voglio allenare in Bundesliga: deve essere un mio obiettivo, e infatti lo è. Nel 2015, quando ero alla Lazio, parlai con Thomas Tuchel che mi voleva al Borussia Dortmund. Rifiutai però, perché la mia famiglia si trovava bene a Roma”. Miro dunque ricorda col sorriso i tempi nella Capitale, non pentendosi della scelta fatta.

 

Barriere, domani Lotito in Viminale. E svelato l’orario del Derby di Coppa.>>> CLICCA QUI!

Barriere, domani Lotito in Viminale. E svelato l’orario del Derby di Coppa

Barriere e orario del Derby di Coppa Italia. Ecco gli argomenti di discussione in Viminale, domani ci sarà l’incontro con Lotito

 

BARRIERE

Nella giornata di domani, il patron Lotito discuterà della rimozione Barriere dell’Olimpico in Viminale. Sarà accolto all’incontro dal Ministro Dello Sport Lotti, che oltre al presidente della Lazio ospiterà il dg giallorosso Baldissoni. Illustrerà loro il piano per rimuovere le vetrate divisorie, al momento le sensazioni sembrano essere positive e la nuova ordinanza potrebbe consolidarsi già nel corrente mese.

 

DERBY DI COPPA

Come inoltre riporta Il Tempo, il Viminale tra oggi e domani deciderà l’orario del Derby di Coppa Italia che con tutte le probabilità si disputerà in orario serale tra marzo e aprile.

 

Diaconale: “Abbiamo ricevuto minacce. Qualcuno vuole far dimettere Lotito…” >>>CLICCA QUI!

 

Pescara – Lazio, le pagelle dei quotidiani. Parolo show, ok Anderson e Marchetti. Applausi per Immobile

Le pagelle di Pescara – Lazio dei quotidiani nazionali. Paolo cala il poker ed è ovviamente il protagonista 

IN QUEL DI PESCARA 

Una Lazio pazza ma di cuore quella alla quale abbiamo assistito ieri in casa del Pescara. Una Lazio che annienta l’avversario, che poi concede lui la rimonta per poi di nuovo metterlo a tappeto. La svolta al match l’ha data sicuramente l’ex Cesena Marco Parolo. Il centrocampista cala il poker ed è uno dei protagonisti di giornata. A segno anche Keita; Bene Felipe Anderson che serve due assist, sorprendente Marchetti invece che respinge senza problemi Caprari dal dischetto. Dulcis in fundo, applausi per Ciro Immobile. Proprio quest’ultimo mette a segno l’immancabile gol dell’ex e non esulta nell’ultima firma di giornata per il definitivo 6-2. Ecco le pagelle dei quotidiani nazionali.

CORRIERE DELLO SPORT 

Marchetti 7; Basta 7, de Vrij 6, Hoedt 6, Lukaku 6; Parolo 9, Biglia 6,5 (78′ Murgia sv), Milinkovic 7; Felipe Anderson 7, Immobile 7 (86’Tounkara sv), Keita 7,5 (65′ Lulic 7). All.: Inzaghi 8.

LA GAZZETTA DELLO SPORT 

 Marchetti 6,5; Basta 6, de Vrij 5,5, Hoedt 5,5, Lukaku 6; Parolo 8, Biglia 6,5 (78′ Murgia sv), Milinkovic 6; Felipe Anderson 6,5, Immobile 7 (86’Tounkara sv), Keita 6,5 (65′ Lulic 6). All.: Inzaghi 7.

di Pescara – Lazio. Paolo cala il poker ed è ovviamente il protagonista

 

IN QUEL DI PESCARA

Una Lazio pazza ma di cuore quella alla quale abbiamo assistito ieri in casa del Pescara. Una Lazio che annienta l’avversario, che poi concede lui la rimonta per poi di nuovo metterlo a tappeto. La svolta al match l’ha data sicuramente l’ex Cesena Marco Parolo. Il centrocampista cala il poker ed è uno dei protagonisti di giornata. A segno anche Keita; Bene Felipe Anderson che serve due assist, sorprendente Marchetti invece che respinge senza problemi Caprari dal dischetto. Dulcis in fundo, applausi per Ciro Immobile. Proprio quest’ultimo mette a segno l’immancabile gol dell’ex e non esulta nell’ultima firma di giornata per il definitivo 6-2. Ecco le pagelle dei quotidiani nazionali.

 

CORRIERE DELLO SPORT

Marchetti 7; Basta 7, de Vrij 6, Hoedt 6, Lukaku 6; Parolo 9, Biglia 6,5 (78′ Murgia sv), Milinkovic 7; Felipe Anderson 7, Immobile 7 (86’Tounkara sv), Keita 7,5 (65′ Lulic 7). All.: Inzaghi 8.

LA GAZZETTA DELLO SPORT

 Marchetti 6,5; Basta 6, de Vrij 5,5, Hoedt 5,5, Lukaku 6; Parolo 8, Biglia 6,5 (78′ Murgia sv), Milinkovic 6; Felipe Anderson 6,5, Immobile 7 (86’Tounkara sv), Keita 6,5 (65′ Lulic 6). All.: Inzaghi 7.

 

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Diaconale: “Abbiamo ricevuto minacce. Qualcuno vuole far dimettere Lotito…”

Il responsabile della comunicazione Lazio, Arturo Diaconale ha affrontato diverse tematiche.

A Teleroma56 Diaconale ha parlato di alcune minacce che sono giunte dopo le due sconfitte consecutive della squadra: “Le critiche sono ben accette, le minacce no. Infatti, purtroppo ho invitato a sporgere denuncia: con le minacce si reagisce con la giustizia. Lotito gira con la scorta, le minacce ci sono perché qualche tifoso vuole portarlo a dimettersi. Forse si sperava che qualcuno potesse rilevare la Lazio e fare quello che fece Cragnotti. La pressione spesso si è rilevata violenta, tanto da spingere il presidente a girare con la scorta. Primo presidente scortato? Gli altri sono stati presidenti per un periodo limitato. Lotito ha preso la Lazio con i debiti, se non fossero stati spalmati in un lungo periodo di tempo, la Lazio non sarebbe esistita”.

COLPA DEI MEDIA

“Questo oscuramento non ha le sole responsabilità nella società. Per esempio, i media hanno fatto diverse campagne per delegittimare Lotito, per coprire certi interessi, magari quelli legati alla Federcalcio. Ricordiamo i giornali di Agnelli, che alimentarono certe polemiche su Tavecchio”.

OLIMPICO E FLAMINIO

“Sono molte le cause dell Olimpico vuoto. Al di là della disaffezione. È obsoleto, inagibile, la partita lì non si vede bene. Le misure di sicurezza rendono l’accesso più complicato. Flaminio? Vi chiedo di valutare lo Stadio della Roma. È un atto d’amore? No, di business. Sul Flaminio sono realista. Mi piacerebbe, ma ci sono le condizioni reali per farlo? Ci sono diversi vincoli. Vorrei fare un progetto realizzabile, senza stadio di proprietà non si ha futuro”.

CALCIOMERCATO

“Il problema non deve essere una sorta di favola né una truffa agli occhi dei tifosi. Se a gennaio non trovo nessuno, non compro. Vedo invece un acquisto come Murgia contro l’Inter, un ragazzo che potrà essere in Nazionale. La Lazio è una società sana, con i conti a postoBisogna dare una squadra degna alla tifoseria, si sta cercando di fare questo. Periodi come questi, nella storia della Lazio, sono stati pochi, non ce lo scordiamo. Grandi gioie e grandi sofferenze. Bisogna sognare, ma non illudere, costruendo sogno irrealizzabili”. 

LOTITO SENSIBILE

Diaconale torna a parlare di quella frase del presidente della Lazio in cui disse ‘La Lazio la lascerò a mio figlio’: “Lotito ha il suo carattere, non puoi impedirglielo di manifestare. Credo che con quel Lazio-Sassuolo si sia sentito provocato. Lui è molto istintivo. Mi ricordo che in un’intervista su Amatrice, parlando di certi ricordi, si commosse: eravamo tutti stupiti di questo. L’attenzione e l’aiuto che sta dando in questa situazione è di una persona sensibileContro il dominio del Nord? La Lazio vuole contrapporcisi con quello che i tifosi stanno vedendo, i risultati stanno dando un po’ ragione, almeno per il momento”.

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TEMPI BELLI – Mi sono rotto il ca**o (dei codardi con l’amore degli altri)

Mi sono rotto il cazzo

degli esperimenti
Dell’andiamo allo stadio ma senza impegno
Facciamo il tifo ma non crediamoci che poi ho paura
Anzi crediamoci quanto ci pare
Ma crediamoci in compagnia che se poi le cose vanno male almeno non c’è nessuno che ce lo rinfaccia
Mi sono rotto il cazzo dei codardi
Con l’amore degli altri

Mi sono rotto il cazzo perché poi non si dorme più
Si sta svegli finché non muore la speranza
Maledetta stronza
Che non muore mai mentre io vorrei dormire

Mi sono rotto il cazzo di questo stadio
Dei biglietti a quaranta euro,
Del clima di terrore all’ingresso
Dei parcheggi a quattro chilometri dal seggiolino
Dei Borghetti che non sanno più di Borghetti
Del freddo, della pioggia a taglio, degli steward
E di non veder nulla da una curva all’altra

Mi sono rotto il cazzo di quelli
Che vanno a vedere il video di una lite
Che poi se vai a vedere bene non è una lite,
Che poi è uno che alza la voce quando per un anno intero hai rotto i coglioni che non alza mai la voce
Che poi avresti vinto in trasferta segnando sei gol

E allora fattela una domanda se neanche stavolta sei contento

Mi sono rotto il cazzo delle signorine
Che passeggiano per il campo appena hanno fatto due gol
Che poi a subirne altri due non ci vuole niente
Che se sei una squadra femmina come fai a giocare una partita maschia ma poi però fai sei gol e allora ti dimentichi tutto fino alla prossima boiata.

Mi sono rotto il cazzo perché poi non si dorme più
Si sta svegli finché non muore la speranza
Maledetta stronza
Che non muore mai mentre io vorrei dormire

Mi sono rotto il cazzo di Marchetti non ce la fa più

Di Inzaghi tappetino
Di De Vrij al Chelsea
Di perché non gioca Bastos
Di Basta è rotto
Di Lukaku è il fratello scarso
Di Biglia non c’ha le palle
Di Parolo non è un regista
Di Milinkovic-Savic è grezzo
Di Keita è ingestibile, mandiamolo via
Di Felipe Anderson è umorale
Di Djordjevic

Mi sono rotto il cazzo anche di te
Che per fortuna non ti conosco e forse sei la speranza e anche oggi che ho vinto con sei gol in trasferta mi posti i video virali degli errori in disimpegno di Lukaku.
Giuro che se ti incontro
Giuro che se ti incontro
Finisce male.

Fabio Belli

PESCARA LAZIO – Hey Jordan, così non va bene

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La bella vittoria all’Adriatico, con punteggio tennistico, non ha nascosto le lacune difensive di Jordan Lukaku. Il belga deve migliorare molto la fase difensiva

LAZIO, PROBLEMI A SINISTRA

Mister Inzaghi dovrà lavorare molto con Jordan Lukaku. Il terzino belga è stato sicuramente il peggiore nella vittoria contro il Pescara. Lanciato dal mister al posto di Radu, Lukaku ha deluso. Mai incisivo sulla fascia, spesso e troppe volte in difficioltà nell’uno contro uno. Eppure il Pescara non annovera fenomeni in squadra. Nonostante ciò, nel primo tempo è stato a dir poco imbarazzante. In occasione del rigore non spazza la palla al limite dell’area, perdendola e costringendo al fallo Hoedt. Nella ripresa si limita al compitino ma le sue lacune difensive sono evidenti.

OCCASIONE SPRECATA IN VISTA DERBY

Quella di ieri era anche un banco di prova in vista del derby di andata di Coppa Italia. Lukaku è l’unico terzino sinistro a disposizione. Infatti Radu, Lulic e Patric saranno squalificati. Che fare ora? Di tempo per lavorare e far capire al belga i movimenti difensivi non è molto. A questo punto Inzaghi potrebbe optare per giocare con una difesa a 3 con Anderson e Basta sulla fasce.

COME RECUPERARE LUKAKU?

Parliamoci chiaro: Jordan Lukaku è un buon prospetto se migliorerà la fase difensiva. La giovane età e lo strapotere fisico sono dalla sua parte, ma forse sembra più adatto a giocare a 5 sulla linea dei centrocampisti. Eppure prima del lungo infortunio aveva sfornato alcune buone prestazioni. Come ad esempio in Lazio – Juventus del girone di andata, impiegato come ala nel 3-5-2. Forse gli manca il campo, e il ritmo partita. Forse potrebbe essere gettato nella mischia del derby in questa posizione. Ma prima c’è da convincere Inzaghi con un duro lavoro. Caro Jordan, per ora non va molto bene, ma confidiamo in te. Ora al lavora, che ci sono dei derby da vincere…

LAZIO NUOTO – Inizio ok, poi solo Brescia

I biancocelesti reggono l’urto fino all’intervallo lungo, poi si inchinano 16-5 contro il più quotato avversario. Out Cannella, tripletta per Leporale. Giorgi: “All’inizio li abbiamo sorpresi, poi è emersa la loro qualità”

LAZIO, OTTIMO INIZIO, PESSIMO FINALE
Parte bene la Lazio a Brescia, ma i biancocelesti alla fine si devono inchinare 16-5 contro i padroni di casa. Tafuro è costretto a rinunciare a Giacomo Cannella, ma nei primi due tempi la Lazio è brava a rimanere in partita e a riuscire addirittura terminare il primo tempo in vantaggio 3-4. Soltanto nel terzo tempo i padroni di casa riescono a trovare il passo giusto per ipotecare la vittoria. Nonostante il ko, i biancocelesti mantengono il tredicesimo posto, l’ultimo utile per accedere ai play-out. Il cammino della Lazio proseguirà sabato prossimo alle 18 quando al Foro Italico arriverà il Circolo Canottieri. Si tratterà di un’altra gara delicata per i biancocelesti in attesa dell’importante sfida di mercoledi 22 contro l’Ortigia.
LA PARTITA
All’inizio sembra andare tutto secondo copione. Il Brescia va avanti subito di due gol con Nicholas Presciutti e Guerrato.  La Lazio però reagisce immediatamente e nel giro di un minuto Leporale realizza una doppietta. Guerrato riporta avanti i padroni di casa, le aquile non ci stanno e centrano il clamoroso ribaltone ancora non Leporale e Di Rocco (3-4). Nel secondo tempo Paskovic e Nora fanno tornare in avanti i lombardi, Maddaluno pareggia, ma Muslim e Christian Presciutti riportano a distanza di sicurezza il Brescia (7-5). I padroni di casa riescono a dilagare soltanto dopo l’intervallo lungo grazie ai gol di Napolitano, Christian Presciutti e Guerrato. Nell’ultimo tempo continua il dominio bresciano grazie ad una doppietta di Nora e alle reti di Nicholas Presciutti, Guerrato, Muslim e Manzi. Finisce 16-5.

LE PAROLE DI DANIELE GIORGI

Abbiamo iniziato bene la partita, siamo stati a bravi a reggere nei primi due tempi l’impatto fisico. Abbiamo giocato in maniera concentrata riuscendo a dare tutto fino a metà gara. Siamo riusciti a sorprendere il Brescia, a passare in vantaggio e a rimanere sulla loro scia anche nel secondo tempo. Poi inevitabilmente la loro miglior qualità è emersa in acqua e per noi c’è stato poco da fare. Per me è stata una partita particolare, dalle forti emozioni, perchè ho giocato qui per sei anni. Mi ha fatto piacere rivedere i tifosi, i compagni, i dirigenti del Brescia. Qui sono stato benissimo e la stima reciproca è rimasta immutata. Sabato avremo un’altra partita molto complicata contro il Circolo Canottieri che vorrà rifarsi dalla sconfitta in Coppa Italia. Rappresenterà per noi un test fondamentale in vista della partita contro l’Ortigia a cui teniamo tanto“.

AN BRESCIA-SS LAZIO NUOTO 16-5

AN BRESCIA: Del Lungo, Manzi 1, Presciutti 2, Randelovic, Paskovic 1, Guerrato 4, Muslim 2, Nora 3, Presciutti 2, Bertoli, Ubovic, Napolitano 1, Morretti. All. Bovo
SS LAZIO NUOTO: Correggia, Tulli, Colosimo, Ambrosini, Vitale, Di Rocco 1, Giorgi, Piacentini, Leporale 3, De Vena, Maddaluno 1, Mele, Washburn. All. Tafuro
Arbitri: Rovida e Zedda
Parziali 3-4, 4-1, 3-0, 6-0
Spettatori 300 circa. Superiorità numeriche: Brescia 8/15 , Lazio 3/11. Usciti per limite di falli Vitale e Maddaluno (L) nel quarto tempo

Condò: “Pescara troppo fragile, Lazio in gol con troppa facilità”

Pescara troppo molle per poter ribattere la strapotenza della squadra di Inzaghi. La Lazio si è dimostrata troppo superiore agli abruzzesi. Per i biancocelesti è stato sin troppo facile passeggiare sulle rovine della squadra pescarese.

Per commentare la gara è intervenuto ai microfoni di Sky il giornalista Paolo Condò“Il Pescara ha provato a reagire andando 2-2 ma la sua difesa è come se non avesse giocato. La semplicità con la quale la Lazio è riuscita a segnare dimostra un grande calo di attenzione della squadra di Oddo. Inoltre non capisco perchè sono stati presi giocatori non pronti come Bovo e Gilardino. Sarebbero serviti ora non in futuro”.

JUVE INTER – I bianconeri si vendicano dell’andata con un gran gol di Cuadrado

La Juve vince 1-0 il derby d’Italia e si porta temporaneamente a +6 sulla seconda, il Napoli.

Inter affondata da un missile di Cuadrado a fine primo tempo, dopo 45 pieni di occasioni su entrambi i fronti, con due traverse di Dybala e Pjanic e un rigore reclamato da Icardi. Nella ripresa i nerazzurri alzano il baricentro alla ricerca del pareggio, ma non riescono mai a impensierire davvero Buffon. Buona gara della squadra di Pioli, che allo Stadium gioca alla pari con la capolista. Nel finale espulso Perisic per proteste.

LAZIO SOCIAL – Keita e de Vrij festeggiano la vittoria. Tounkara: “Giornata speciale”

Tra le polemiche quello che conta è la vittoria. La Lazio schianta per 2-6 il Pescara. La partita ha visto il ritorno in campo di Keita Balde Diao. il senegalese ha poi festeggiato sui social.

Keita Balde Diao è uno dei laziali più attivi nel mondo social, infatti appena finito il match contro il Pescara, il senegalese ha preso il telefono ed ha pubblicato una foto sul suo profilo Instagram. Una foto della squadra esultante per uno dei gol di Parolo. Una semplice didascalia con scritto “Vittoria“. Una parola per riassumere un pomeriggio palpitante in casa Lazio. Reso così dallo stesso Keita che (forse trascinato dalla trance agonistica) ha avuto un leggero battibecco con il capitano Lucas Biglia. Secondo Inzaghi però gli animi si sono calmati già nello spogliatoio. Qualche minuto dopo il senegalese ha messo un altro post su Instagram con l’immagine di lui che esulta dopo il gol del 5 a 2.

Vittoria!

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

Gool

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

Anche Tounkara ha voluto esprimere la felicità del suo debutto stagionale su Instagram.

Giornata speciale per me, per la vittoria i per il debutto🙏🏾 #forzalaziosempre⚪️🔵

Una foto pubblicata da M•T•T• (@tounkara71) in data:

Il difensore de Vrij ha sottolineato l’importanza della vittoria.

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PESCARA LAZIO – Il peggiore: Jordan Lukaku

“Ma non era meglio Radu?”. Quanti di noi se lo saranno chiesto oggi?! Jordan Lukaku è stata l’unica nota stonata della gara dell’Adriatico. Tare l’aveva detto che aveva dei limiti tattici e che il campionato italiano l’avrebbe fatto crescere difensivamente. Sei mesi dopo progressi non ci sono o se ci sono impercettibili. 

E’ vero che quest’anno Lukaku non ha giocato tantissimo e che ha avuto qualche problema fisico di troppo. Ma è pur vero che non puoi giocare in serie A senza avere le basi tattiche. Il belga pare che a volte brancoli nel buio, facendo movimenti al limite del grottesco. Altre volte si inerpica in dribbling difensivi che spesso hanno un triste epilogo (guarda l’azione del rigore di Zampano). Probabilmente Inzaghi l’ha voluto provare oggi, in una gara sulla carta meno difficile, per testarlo in vista del derby di Coppa Italia in cui mancheranno per squalifica sia Radu che Lulic. E allora un’altra domanda sorge spontanea: perché non Crecco?

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PESCARA LAZIO – Il migliore: Marco Parolo. Il centrocampista come Vieri, Baggio e Van Basten

The man of the match of Pescara Lazio, and the winner is… (suspense) Marco Parolo. Beh in realtà la suspense non serviva perché scegliere il migliore in campo biancoceleste di oggi è stato abbastanza semplice. Impossibile eleggere qualcun altro, nonostante l’ottima prova di Marchetti e Immobile. D’altronde fare 4 gol non è cosa di tutti giorni.

QUANDO SI DICE USARE LA TESTA

Parolo, si sa, è un giocatore molto intelligente tatticamente. Per questo motivo Inzaghi non rinuncia a lui neanche nelle partitella del giovedì con gli amici. Il vizio del gol l’ha sempre avuto, già dai tempi di Cesena. Il suo primo anno in biancoceleste mise a segno 11 reti complessive. Un bottino niente male che aiutò la Lazio ad arrivare terza. Quest’anno lo score era fermo al gol contro il Genoa. Un’astinenza dovuta sicuramente alla “bravura dei portieri avversari” (per citare Inzaghi) ma anche a nuove mansioni tattiche, Infatti, con l’esplosione di Milinkovic-Savic, Inzaghi ha chiesto al centrocampista di Gallarate di curare molto di più la fase difensiva, per permettere al serbo di spingersi in avanti. Non a caso in fase d’attacco, Milinkovic funge più da trequartista che da mezzala. Oggi, però, Parolo se la sentiva “calla”, come dicono a Roma. Pertanto, andava continuamente in attacco a cercare soddisfazione. E ci è riuscito 4 volte. Tre gol fotocopia di testa e poi uno di piede, giusto per non farsi mancare nulla. Il più bello? Il primo, come lui stesso ha ammesso nell’intervista del post partita.

CLUB DEL POKER

Parolo entra quindi di diritto nel club del poker insieme a mostri sacri del nostro calcio come Vieri, Van Basten e Baggio. Prima di lui in biancoceleste c’era riuscito Casiraghi in uno storico 8 a 2 alla Fiorentina ben 22 anni fa. Non in campionato, ma in Champions League segnò 4 gol Simone Inzaghi all’Olympique Marsiglia. Era il 14 marzo del 2000 e la squadra di Cragnotti era tra i top club d’Europa. Bei tempi… Chissà se l’attuale tecnico della Lazio gli avrà dato qualche consiglio. Addirittura meglio ha fatto sua maestà Miro Klose 4 anni fa contro il Bologna andando a rete ben 5 volte.  Le quaterne più recenti sono quelle di Icardi (contro il Pescara, come Parolo), Milito e Sanchez (entrambi al Palermo) e Berardi, che realizzò 4 gol in Sassuolo Milan.

Sconcerti: “Keita giocatore interessante ma che ha dei problemi…”

La Lazio vince e convince, distruggendo il Pescara con un risultato tennistico. Keita si mette subito in luce in campo e fuori. Infatti, il litigio in panchina con Biglia ha già fatto il giro delle tv e del web (guarda qua il video). Il giornalista Mario Sconcerti ha descritto alla perfezione il momento del numero 14 biancoceleste

Queste le parole di Sconcerti a Rai 2: “Keita è uno dei giocatori più sotto osservazione d’Europa, lo voglio in tanti perché può risolvere le partite. E’ un giocatore interessante che ha dei problemi, sottolineati anche da Inzaghi che l’ha sostituito 11 volte su 18. Si fa fatica a fare affidamento fino in fondo su di lui, nonostante le tante qualità che ha”.